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La formazione del plurale

1) I nomi maschili che finiscono in "o" generalmente fanno il plurale in "i: il


pino / i pini

2) I nomi femmnili che finiscono in "a" generalmente fanno il plurale in "e": la


torta / le torte
Eccezioni: ala / ali, arma / armi

3) I nomi maschili e femminili che finiscono in e generalmente fanno il plurale in i:


il ponte / i ponti, la mente / le menti

4) Molti nomi in -ista e -cida che si riferiscono a persone, hanno una forma al
plurale per il maschile e una per il femminile:
il / la barista - i baristi, le bariste; il / la matricida - i matricidi, le matricide
La formazione del plurale
5) Generalmente il suono tende a conservarsi, cos i suoni velari /k/, /g/ richiedono una
"h" al plurale sia per i nomi maschili che per i nomi femminili che hanno l'accento
sulla penultima sillaba: sulla penultima sillaba: parco / parchi
Eccezioni: amico / amici, nemico / nemici, greco / greci, porco / porci

I nomi maschili in -co e -go con l'accento sulla terzultima sillaba al plurale terminano
in -ci / -gi: il medico / i medici, lo psicologo / gli psicologi
Eccezioni: abaco/ abachi, apologo / apologhi, carico / carichi, catalogo / cataloghi,
decalogo / decaloghi, dialogo / dialoghi, epilogo / epiloghi, incarico /
incarichi, monologo / monologhi, obbligo / obblighi, pizzico / pizzichi, prologo /
prologhi, rammarico / rammarichi, scarico / scarichi, solletico / solletichi, stomaco /
stomachi, strascico / strascichi, valico / valichi

Quelli femminili invece terminano in -che: la monaca / le monache


La formazione del plurale
7) I nomi che terminano con una "i" accentata prendono due "i":
il brulichio / i brulichii, l'oblio / gli oblii, lo zio / gli zii
Eccezione: il dio / gli dei

8) I nomi che terminano con una "i" senza accento prendono una sola "i":
bacio / baci, occhio / occhi

9) I nomi femminili che terminano in -cia/-gia, preceduti da una vocale o con l'accento
sulla "i" mantengono la "i" al plurale:
audacia / audacie, farmacia / farmacie

10) I nomi femminili in -cia/-gia precedute da una consonante perdono la "i" al plurale:
caccia / cacce, pioggia / piogge, pancia / pance
La formazione del plurale
NOMI INVARIABILI
Sono invariabili (non cambiano forma nella transizione dal singolare al plurale) i nomi:
monosillabici: il re/ i re, il s / i s, il t / i t

che finiscono in consonante (in genere di origine straniera - forestierismi):


lo sport / gli sport, il radar / i radar, lautobus / gli autobus, il tram / i tram

ossitoni (che finiscono in vocale accentata)


parole tronche: la citt / le citt, la facolt / le facolt, la virt / le virt
parole ossitone di origine straniera: il caff / i caff, il palt / i palt
parole ossitone formate per reduplicazione: il pap / i pap

i nomi che finiscono in i: la tesi / le tesi, la crisi / le crisi, lalibi / gli alibi

i nomi abbreviati: la foto / le foto, il cinema / i cinema, lauto / le auto

i nomi composti formati da un verbo e un sostantivo:


lasciugamani / gli asciugamani, il cavatappi / i cavatappi,
il cacciavite / i cacciavite
La formazione del plurale
NOMI INVARIABILI
Inoltre, sono invariabili i seguenti nomi maschili:
(non cambiano forma nella transizione dal singolare al plurale)

boa
boia
lama
vaglia
gorilla
messia
paria
IL PLURALE DEI NOMI

ECCEZIONI
NOMI DIFETTIVI
Sono difettivi del plurale:

a) numerosi nomi astratti, come musica, giustizia, bont,


superbia, schiavit, medicina, pittura (ma le pitture di
Raffaello; le medicine contro la tosse);

b) i nomi di elementi chimici o di metalli: bario, alluminio,


ferro (salvo che non assumano significati speciali: i Bronzi
di Riace, i ferri del mestiere);

I Bronzi di Riace, V sec. a.C., Museo


nazionale della Magna Grecia di Reggio
Calabria
NOMI DIFETTIVI
Sono difettivi del plurale:

c) i nomi che designano tutto un genere di cose, come grano, pepe, miele, fame, sete;

d) certi nomi collettivi, come prole, plebe, roba;

e) certi nomi di festa, come Natale, Pasqua, Pentecoste;

f) i nomi propri maschili (tranne alcuni casi; per esempio, quando stanno ad indicare le
opere di un autore, purch i nomi non terminino in a: i Tiziani, i Raffaelli, anche se
fanno eccezione gli Andrea, i Luca).

MA
I nomi propri femminili possono assumere il plurale anche se finiscono in a al sg.:
le Marie, le Claudie.
NOMI DIFETTIVI
Sono difettivi del singolare:

a) i nomi che indicano oggetti composti di varie parti / di vari elementi: brache,
mutande, calzoni, forbici, tenaglie, occhiali, stoviglie;

b) i nomi di cose che si possono considerare soltanto al plurale: adiacenze,


vicinanze, dintorni, spiccioli, spezie, viveri;

c) i nomi derivati da un plurale latino: nozze, annali, ferie, posteri, penati, tenebre.
NOMI SOVRABBONDANTI
Nomi con due singolari e un plurale
SINGOLARI PLURALE
arma arme armi
cavaliero cavaliere cavalieri
destriero destriere destrieri
forestiero forestiere forestieri
mestiero mestiere mestieri
nocchiero nocchiere nocchieri
scudiero scudiere scudieri
sparviero sparviere sparvieri
NOMI SOVRABBONDANTI
Nomi con due singolari e due plurali
SINGOLARI PLURALI
frutto, frutta frutti (di una pianta o del lavoro)
frutta (che si servono a tavola)
legno, legna legni (quelli adoperati per lavorare)
legna (quelle da ardere)
orecchio, orecchia orecchi (organo dell'udito)
orecchie (in senso figurato: le orecchie del vaso)
quercia, querce querci, querce
sorta, sorte sorti, sorte
strofa, strofe strofe, strofi
vesta, veste veste, vesti
NOMI SOVRABBONDANTI
Nomi con un singolare e due plurali
SINGOLARE PLURALI
braccio bracci (di un fiume, di una croce)
braccia (del corpo umano)
calcagno calcagni (uso letterale)
calcagna (in senso figurato,
come avere uno alle calcagna)
cervello cervelli (intelligenze)
cervella (dell'uomo, degli animali)
ciglio cigli (del fosso, delle strade)
ciglia (degli occhi)
corno corni (della luna, strumenti musicali)
corna (degli animali)
dito diti (es. i diti mignolo e anulare)
dita (le cinque dita della mano)
filo fili (dell'erba, del telefono)
fila (di una tela, del discorso, di una congiura)
fondamento fondamenti (di una scienza)
fondamenta (di un edificio)
ginocchio ginocchi (forma meno comune)
ginocchia (di una persona)
NOMI SOVRABBONDANTI
Nomi con un singolare e due plurali
SINGOLARE PLURALI
gomito gomiti (anfratti, incurvature)
gomita (dell'uomo)
grido gridi (di una persona, esortazioni durante la
guerra, di animali)
grida (di tante persone)
labbro labbri (di un vaso, di una ferita)
labbra (dell'uomo)
lenzuolo lenzuoli (presi separatamente)
lenzuola (il paio che si mette nel letto)
membro membri (della famiglia, di una societ)
membra (del corpo umano)
muro muri (di una casa)
mura (di una citt, oppure le mura domestiche)
osso ossi (di un animale spolpato)
ossa (di un animale vivo)
riso risi (la pianta)
risa (il ridere)
urlo urli (di una persona, di animali)
urla (di tante persone)
NOMI COMPOSTI
I nomi composti sono formati dall'unione di due parole:
portalettere
capostazione.
Essi, di regola, formano il plurale come se fossero
semplici:
pomodoro-pomodori
guardaroba-guardarobe.
NOMI COMPOSTI - ECCEZIONI
a) i nomi composti da due sostantivi mettono di regola al plurale
solo il secondo elemento:

l'arcobaleno - gli arcobaleni


il cavolfiore - i cavolfiori
il melograno - i melograni
la banconota - le banconote
la cartapecora - le cartapecore
il manoscritto - i manoscritti
la madreperla - le madreperle
la ferrovia - le ferrovie
il tassametro - i tassametri
NOMI COMPOSTI - ECCEZIONI
b) i nomi composti da capo e da un nome, quando il secondo
elemento complemento del primo, mettono di solito al plurale
la parola capo:

capoclasse-capiclasse
capostazione-capistazione
caposquadra-capisquadra

ma capocomico, capogiro, capoverso, capolavoro, capoluogo rientrano nella


regola generale e fanno capocomici, capogiri, capoversi, capolavori,
capoluoghi
NOMI COMPOSTI - ECCEZIONI
c) i nomi composti da un sostantivo e da un aggettivo mettono al plurale entrambi gli
elementi:
cassaforte-casseforti
terraferma-terreferme
cartastraccia-cartestracce

eccezioni: palcoscenico-palcoscenici, pianoforte-pianoforti

d) quando l'aggettivo precede il sostantivo, si mette al plurale il secondo termine:


francobollo-francobolli
bassorilievo-bassorilievi
mezzogiorno-mezzogiorni

eccezioni:
mezzaluna-mezzelune, mezzanotte-mezzenotti, mezzatinta-mezzetinte;
il purosangue-i purosangue - invariato
NOMI COMPOSTI - ECCEZIONI
e) i nomi composti da un verbo e da un sostantivo al plurale restano naturalmente invariati:
il lustrascarpe, i lustrascarpe
il paracadute, i paracadute
il cavatappi, i cavatappi
il portaombrelli, i portaombrelli

f) se il sostantivo al singolare, talvolta il nome composto resta invariato:

il posacenere, i posacenere
il cacciavite, i cacciavite
il battistrada, i battistrada
il bucaneve, i bucaneve
il gabbamondo, i gabbamondo
eccezioni:
rompicollo-rompicolli, parasole-parasoli, parafango-parafanghi, battibecco-battibecchi
NOMI COMPOSTI - ECCEZIONI
g) i nomi composti da due verbi o da un verbo e un avverbio restano
invariati al plurale:
il parapiglia - i parapiglia
il dormiveglia - i dormiveglia
il saliscendi - i saliscendi
h) i nomi composti da una parte invariabile del discorso (preposizione,
avverbio) e da un sostantivo restano di solito invariati, ma non esiste una
regola precisa:
il doposcuola - i doposcuola
il dopolavoro - i dopolavoro
il senzatetto - i senzatetto
Ma il dopopranzo - i dopopranzi; la retrobottega - le retrobotteghe

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