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Nella definizione del verbo fare nel GDU si può notare che le
accezioni compiere e eseguire occupano il primo posto e che la maggior
parte delle altre, riportate nel dizionario, si rifà a quella dell’accezione
del verbo compiere.
Si può, inoltre, constatare, che le polirematiche nel GDU non
sono raggruppate secondo le accezioni che il verbo fare ricopre
all’interno delle espressioni.
Prima di entrare nel vivo della problematica occorre definire il
termine espressione fraseologica. Questo tentativo si rivela un’impresa
non molto facile dato che nei dizionari, nelle grammatiche e nei manuali
di linguistica troviamo definizioni non sempre corrispondenti.
I termini che più spesso si incontrano nella letteratura linguistica
e lessicografica sono: locuzione, espressione, espressione fraseologica,
espressione/frase idiomatica, modo di dire, giro di parole, frase fatta,
parola/unità polirematica. 1
Dato che l’analisi si basa sul corpus preso dal GDU2 riportiamo
di seguito le definizioni che il predetto dizionario elettronico ci propone.
Nel GDU incontriamo i seguenti termini e le rispettive
definizioni:
frase idiomatica = locuzione sintatticamente e lessicalmente
cristallizzata, tipica di una lingua o di un dialetto, il cui significato non è
ricavabile dai significati propri dei singoli costituenti (per es.: perdere le
staffe);
frase fatta = espressione convenzionale, spec. logorata dall'uso:
parlare per frasi fatte e luoghi comuni;
polirematica = gruppo di parole che ha un significato unitario,
non desumibile da quello delle parole che lo compongono, sia nell'uso
corrente sia in linguaggi tecnico –specialistici, come in italiano vedere
rosso "adirarsi" o scala mobile "crescita dei salari al crescere
dell'inflazione", ecc.;
idiom = locuzione cristallizzata nell'uso di una lingua, caratte-
ristica per la sua costruzione grammaticale o per l'avere nel suo
1
La definizione che più spesso si incontra è che le “espressioni fraseologiche
sono le espressioni convenzionali di una lingua caratterizzate dall’abbinare un
significato fisso (poco o affatto modificabile) a un significato non composizionale, non
ricavabile dai significati dei componenti dell’espressione”.
2
Grande dizionario dell’uso, 1999 (dir. Tullio de Mauro, dizionario
elettronico)
128 Radica Nikodinovska
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I. Fare + Sostantivo
3
Una completa classificazione semantica delle espressioni fraseologiche
contenenti il verbo fare sarà oggetto di un altro lavoro.
130 Radica Nikodinovska
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~ fare la visita delle essere costretti a girare molti posti per ottenere qcs.
sette chiese
~ fare fuori uccidere, spec. a freddo; consumare completa-mente, finire ;
buttare via, sbarazzarsi di qcs
~ farsi avanti proporsi per qlco; mettersi in vista
~ farsela avere molta paura
addosso/farsela sotto
~ come Dio completamente nudo
l'ha fatto
~ come mamma come Dio l'ha fatto
l'ha fatto
~ fare buon viso adattarsi a una situazione spiacevole
a cattiva sorte
~ fare buon viso fare buon viso a cattiva sorte
a cattivo gioco
~ fare dietro front agire in modo contrario a quanto si era preceden-temente
dichiarato; cambiare completamente idea
~ non far male essere assolutamente innocuo, inoffensivo
a una mosca
~ fare di ogni considerare ogni cosa alla stessa stregua, non operando le
erba un fascio necessarie distinzioni
~ fare di ogni fare di un bruscolo una trave
fuscello una trave
~ fare il bello e il avere o arrogarsi il potere di decidere a proprio esclusivo
cattivo tempo giudizio, senza consultare le altre persone interessate
~ fare il buono e il fare il bello e il cattivo tempo
cattivo tempo
~ fare un passo regredire
avanti e due
indietro
~ fare un passo non fare progressi
avanti e uno
indietro
~ far venire far invecchiare prematuramente qcn. Procuran-dogli
i capelli bianchi preoccupazioni o dispiaceri
~ far venire far rizzare i capelli
i capelli dritti
~ dolce far niente stato di ozio felice e spensierato
~ non essere farina essere un farabutto, un mascalzone
da far ostie
~ fare commercio prostituirsi
di sé
~ fare del proprio sforzarsi, adoperarsi il più possibile nel realizzare qcs.
meglio
~ fare diciotto essere fortunatissimo
con tre dadi
IL VERBO “FARE” NELLEESPRESSIONI FRASEOLOGICHE DEL ... 143
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(come mamma l'ha fatto, come Dio l'ha fatto); Rassegnazione (fare una
croce sopra, Indifferenza (non fare né caldo né freddo); Incertezza
(far cascare il pan di mano); Perspicacia (fare due più due); Azzardo
(fare il passo più lungo della gamba); Fastidio (far venire il latte alle
ginocchia) ; Comportamenti negativi dell’uomo (fare commercio di
sé); Modo di essere (non essere farina da far ostie); Incapacità (non
saper fare una O con un bicchiere) ecc.
Accanto alla particolare espressività delle espressioni
fraseologiche riportate nell’ultima tabella, si è potuto constatare l’uso dei
numeri in molti casi (fare il diavolo a quattro, fare la pentola a due
manici, non saper fare due più due, farsi in quattro, non farselo dire due
volte, fare due più due , fare due parti in una commedia, fare diciotto
con tre dadi, fare un passo avanti e uno indietro, fare un passo avanti e
due, fare un passo indietro indietro, fare un passo avanti).
Conclusione
BIBLIOGRAFIA: