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Derivazione
Allinterno della derivazione possiamo distinguere varie forme di affissazione
(suffissazione, prefissazione ed infissazione) tramite le quali i morfemi
grammaticali legati vengono combinati con radici e basi.
I processi pi comuni di formazione di parole complesse consistono
nellaggiungere prima o dopo di un singolo morfema lessicale (libero o
legato) uno o pi morfemi derivazionali (e/o flessivi) che sono legati. Ci
riferiamo a tali morfemi grammaticali legati con il termine di affissi.
Tipicamente, un certo affisso avr delle restrizioni sul tipo di base a cui si
pu attaccare; queste restrizioni riguardano:
Prefissazione
in+attivo s+fortunato
attiv+it invern+ale
ex+presidente
veloc+ista
ri+scrivere
magistrat+ura
Quindi, gli affissi che seguono la base si chiamano suffissi, gli affissi che
precedono la base si chiamano prefissi.
b) la prefissazione non cambia la categoria lessicale della parola a cui si
aggiunge, mentre la suffissazione pu cambiarla:
fortunato A > sfortunato A
presidente N > expresidente N
scrivere V > riscrivere V
In particolare, la suffissazione pu creare i seguenti cambiamenti di categoria
(dove ogni categoria lessicale maggiore N-A-V pu diventare qualsiasi altra
categoria lessicale maggiore):
N>V
N>A
V>N
V>A
A>N
A>V
A > Avv
inoltre
E interessante notare che, anche in una lingua come litaliano, che permette
sia prefissi che suffissi, la suffissazione sembra essere, per vari aspetti, il
sistema preferito per formare parole complesse:
- la morfologia flessiva dellitaliano (e di molte altre lingue indo-europee)
sia interamente basata sui suffissi.
- nellambito della morfologia derivazionale, solo i suffissi vengono
usati per cambiare la categoria sintattica delle basi lessicali (le parole
prefissate hanno sempre la stessa classe delle forme da cui derivano);
- solo i suffissi vengono usati per la morfologia alterativa, che in italiano
molto ricca (accrescitivi gattone, diminutivi gattino, vezzeggiativi gattuccio).
X = cappello/sale/uccello/formaggio
X = N [+comune -astratto]
Suf = -oso
affannoso/decoroso/dignitoso/famoso/vigoroso/spaventoso/
vertiginoso/pericoloso/rumoroso/timoroso/doloroso/virtuoso
* verdoso/allegroso/contentoso
* cantaoso/amaoso/disperoso
* Giannioso/Paoloso/Pieroso
* ragazzoso/donnoso/bimboso
[ [ ]N + oso]
[+ com]
(no aggettivi)
(no verbi)
(no nomi propri)
(no nomi animati)
[+ astr]
[- anim]
nomi concreti :* tavoloso/vestitoso/lampadoso ma
> acquoso/bilioso/carnoso/danaroso/fosforoso/sciropposo/zuccheroso
[ [ ]N + oso]A
[+ com]
[- anim]
Se prendiamo il suffiso bile, X=V e Y=A
Se prendiamo il suffiso mento, X=V e Y=N
amabile/spendibile/sperabile
collocamento/innalzamento
*scivile
(*sumano
*sgiusto
*sabitato
*ssicuro
*sonesto)
parteggiare
cercare di riuscire
aderire
tentare
cercare di corrompere> *tentativo tentatore tentazione
acre > *acidamente
acido
maligno > acidamente
riflettente > *lucidamente
lucido
rigido
> extralucido
ma
> *extralucido
> semirigido
> *semirigido
Restrizioni sulluscita:
1. sintattica: ogni parola nuova creata da una RFP deve essere un membro di
una categoria lessicale maggiore: A-V-N-(Avv).
Si visto che luscita di una RFP una struttura con parentesizzazione
etichettata dove sono specificate sia la categoria dellentrata che la categoria
delluscita insieme al confine richiesto dalla regola; quando ad una base si
applicano pi RFP, lintera struttura costruita nella derivazione viene
mantenuta:
[[[[industria]N ale]A izza(re)]V zione]N
filatura
trascurabile
inesperto
data lingua, mentre quello [-nativo] definisce gli strati periferici che spesso riflettono le
vicende storiche ed i contatti culturali della lingua in questione. Distinzioni di questo
tipo sono rilevanti per le RFP perch affissi diversi possono scegliere strati lessicali
diversi.
Produttivit e frequenza
Non tutti i processi di derivazione hanno lo stesso grado di produttivit, cio, non tutti i
processi hanno la stessa probabilit di venire usati per formare parole nuove.
Per es., cfr. ri- vs. re-, -are vs. -ire, -it vs. -ezza, -zione vs. -nza. . .
Vari fattori determinano la maggiore o minore produttivit di un affisso del processo
morfologico che ne fa uso.
Un fattore importante, anche se non quello cruciale, la frequenza con cui laffisso
viene usato in parole gi esistenti.
Intuitivamente, pi sono le parole, e soprattutto le parole trasparenti, in cui un affisso
viene usato, pi sar facile che il parlante decida di usare laffisso per creare parole
nuove. Si noti che quello che conta il numero di parole diverse in cui un affisso
capita, piuttosto che la frequenza di tali parole: cio, un prefisso che capita in 100 parole
poco frequenti sar probabilmente pi produttivo di un prefisso che capita in una o due
parole frequentissime. In altre parole, ci che conta la type frequency (frequenza in una
lista di parole), e non la token frequency (frequenza in un corpus).
Ad esempio, il fatto che la (o le) coniugazione(/i) in -ere dellitaliano contengano verbi
molto frequenti come essere, avere e potere non basta a rendere tale(/i) classe(/i)
produttiva(/e) il fattore determinante che rende la coniugazione in -are la pi
produttiva che ci sono un gran numero di verbi distinti (molti a bassissima frequenza)
che appartengono a questa coniugazione (secondo [Albright 2002b], il 72% dei verbi
italiani appartengono alla coniugazione in -are).
La produttivit di una regola ha a che fare con la sua trasparenza: il significato della
parola risultante dalla RFP la somma dei significati delle parti che la compongono.
La regola produttiva se viene sentita tale dai parlanti, cio se i parlanti la applicano
quando formano parole nuove e la usano per capire parole nuove.
Un modo per testare la produttivit di una regola dare delle non-parole a dei parlanti
madrelingua e chiedere di applicare una RFP.
Una parola pu rimanere a lungo nel lessico lessicalizzandosi, acquistando un significato
idiomatico che non desumibile dagli elementi costitutivi:
tavolaccio > giaciglio del prigioniero
passabile > accettabile