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1 LA GRAMMATICA
Le parole possono essere combinate secondo un numero limitato di combinazioni. L’italiano ha delle regole
rigide per l’ordine delle parole nei sintagmi. L’articolo deve precedere il nome e questo deve precedere
l’aggettivo. Affinchè sia grammaticale, questo sintagma deve presentare la successione articolo + nome+
aggettivo. La descrizione della struttura dei sintagmi e delle frasi in modo tale da dare conto di tutte le
sequenze grammaticale e da escludere tutte quelle agrammaticali in un determinata lingua è qualcosa che
possiamo definire la grammatica di quella lingua. Ogni lingua ha le proprie modalità per formare sintagmi e
frasi
2 LA GRAMMATICA TRADIZIONALE
I termini “articolo”, “aggettivo” e “nome” derivano dalla grammatica tradizionale, che trae origine dalla
descrizione di lingue come il latino e il greco classici. Dato che esistevano descrizioni ben consolidate della
grammatica del latino, basate su più antiche descrizioni del greco, sembrò corretto adottare le categorie
impiegate in queste grammatiche, per applicarle all’analisi di lingue come l’italiano e l’inglese.
2.2 L’accordo
L’analisi grammaticale tradizionale ci ha trasmesso anche altre categorie. Possono essere discusse
isolatamente, ma il ruolo che svolgono nella descrizione della struttura di una lingua diviene più chiaro
quando le prendiamo in considerazione in termini di accordo. Questo accordo si fonda in parte sulla
categoria di numero e in parte anche su quella di persona. La forma del verbo deve essere definita anche nei
termini di un’altra categoria, quella di tempo.
3 L’APPROCCIO PRESCRITTIVO
Una cosa è adottare i termini grammaticali per caratterizzare le parole all’interno delle frasi di una lingua.
Altra cosa è sostenere che la struttura delle frasi di quella lingua dovrebbe essere come quella delle frasi
latine. Questa fu l’impostazione adottata da alcuni importanti grammatici che elaborarono delle regole per
l’uso corretto dell’inglese. Questa concezione della grammatica come una serie di regole per l’uso corretto
di una lingua si definisce come impostazione prescrittivo. Nell’ uso corretto non si dovrebbe cominciare una
frase con la congiunzione e. Anche per l’italiano esistono molte di queste regole.
4 L’APPROCCIO DESCRITTIVO
Può darsi che una buona descrizione grammaticale del latino costituisca una guida utile nello studio di
alcune lingue ma che sia meno utile per altre lingue e che possa addirittura essere fuorviante se si vuole
descrivere una lingua non indoeuropea. Quest’ultimo punto divenne chiaro a quei linguisti che volevano
descrivere la struttura delle lingue native dell’America settentrionale. Le categorie e le regole della
grammatica tradizionale non sembravano affatto adattarsi alle lingue in esame. Si è adottato un approccio
diverso. Gli studiosi raccolgono porzioni della lingua di cui si interessano e cercano di descrivere le strutture
regolari di quella lingua per come viene usata e non in base a un’idea di come dovrebbe essere usata. E’
l’impostazione descrittiva
5 SOGGETTO E OGGETTO
Usiamo il termine sintagma nominale quando descriviamo la forma dell’espressione. Usiamo soggetto e
oggetto per descrivere le diverse funzioni del sistema nominale nella frase. In molte lingue è la posizione
nella frase a indicare la funzione grammaticale. Indichiamo soggetto il sintagma nominale che precede il
verbo e oggetto quello che lo segue. Il sintagma posto alla fine della frase è un complemento, che fornisce
informazioni sul dove, quando o come il soggetto ha xxx-ato l’oggetto.