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L’acquisizione della prima lingua è notevole per la velocità con cui avviene. Molto prima di andare a scuola
bambini e bambine sono già utenti sofisticati del linguaggio. Oltre alla velocità di acquisizione, il fatto
stesso che questa avvenga per tutti senza istruzioni esplicite e indipendentemente dalle enormi differenze tra
i possibili contesti, spinge a pensare che esista nei piccoli umani una predisposizione innata all’acquisizione
del linguaggio. Possiamo considerarla una speciale capacità per il linguaggio di cui siamo dotati già dalla
nascita. In se però non è sufficiente.
1 L’ACQUISIZIONE
Il processo di acquisizione del linguaggio presuppone alcuni requisiti essenziali. Nei primi 2/3 anni di
sviluppo, il piccolo essere umano ha bisogno di interagire con altri utenti del linguaggio per mettere in atto
questa generale capacità linguistica applicandola a una determinata lingua. Il bambino deve essere
fisicamente capace di emettere e ricevere segnali acustici in una certa lingua. Per parlare una lingua il
bambino deve essere in grado di udire quella lingua ma non basta. Il requisito decisivo sembra essere
l’opportunità di interagire tramite la lingua con altre persone.
1.1 L’input
In condizioni normali, i bambini sono aiutati nel processo di acquisizione del linguaggio dal comportamento
degli altri bambini e dagli adulti nell’ambiente domestico, i quali forniscono un input. Il tipico stile
linguistico semplificato è detto maternese e comprende molte forme associate col cosiddetto baby-talk,
costituite o da parole semplificate o da forme alternative con suoni semplici ripetuti per indicare oggetti
nell’ambiente del bambino. Questo tipo di lingua è caratterizzato da frequenti domande
2 LE FASI DELL’ACQUISIZIONE
Tutti i bambini normodotati sviluppano il linguaggio più o meno negli stessi tempi. Si può pensare che la
cronologia dell’acquisizione del linguaggio abbia la stessa base dello sviluppo biologicamente determinato
dalle abilità motorie e dalla maturazione del cervello infantile. I piccoli umani hanno la capacità biologica di
riconoscere aspetti dell’input linguistico a vari livelli durante i primi anni di vita. Molto prima di iniziare a
parlare, hanno iniziato a processare attivamente quello che odono. A un mese sono capaci di distinguere tra
[Pa] e [ba]. Nei primi tre mesi rispondono con sorrisi al viso di una persona che parla con loro e iniziano a
produrre distinte vocalizzazioni.
2.1 Lallazione
Il primissimo uso di suoni simili a quelli linguistici è definito lallazione. Nei primi mesi di vita i piccoli
acquistano la capacità di emettere sequenze di suoni simili a vocali [i] e [u]. A quattro mesi iniziano a
produrre suoni simili alle consonanti [k] e [g]. A cinque mesi riconoscono la differenza tra le vocali [i] e [a]
e sanno distinguere le sillabe [ba] e [ga]
2.2 Balbettio
Tra i sei e gli otto mesi il bambino sa stare seduto e produce diverse vocali e consonanti, oltre ad alcune
combinazioni. La produzione fonica è detta balbettio. Verso i nove o dieci mesi, le combinazioni variano e
sono accompagnate da curve intonazionali ben riconoscibili
2.3 Il periodo della Parola Frase
Tra i 12 e i 18 mesi i bambini cominciano a produrre una serie di enunciati comprensibili e composti di un
solo elemento. E’ il periodo della parola-frase, caratterizzato da produzioni linguistiche in cui vengono
enunciate singole parole per indicare oggetti della vita quotidiana. Si può usare anche il termine linguaggio
olofrastico per definire un enunciato che può essere interpretato come parola, sintagma o frase. Anche se
molti di questi enunciati olofrastici vengono impiegati per nominare oggetti, in certe circostanze la loro
produzione suggerisce che il bambino ne stia estendendo l’uso.
3 IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE
Via via che il repertorio linguistico dei bambini cresce, spesso crediamo che stiamo insegnando loro la
lingua. In realtà alla stragrande maggioranza dei bambini nessuno fornisce istruzioni su come parlare la
lingua. Più esatta è la concezione secondo la quale i bambini costruiscono attivamente i possibili modi d’uso
di una lingua a partire da ciò che viene detto intorno a loro. E’ semplicemente impossibile che i bambini
apprendano la lingua tramite le istruzioni degli adulti. Essi imitano quello che gli adulti dicono e
chiaramente stanno ampliando il proprio vocabolario in base ai discorsi che ascoltano. Gli adulti non
producono molte delle espressioni che si rilevano nel linguaggio dei bambini