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CAPITOLO 6: LA MORFOLOGIA

1 LA MORFOLOGIA
In molte lingue, quelle che sembrano forme singole sono formate da un gran numero di elementi simili a
parole. In swahili la parola nitakupenda è un’unica parola, in italiano e in inglese no. Se è un’unica parola,
sembra essere costituita da una serie di elementi che in italiano e in inglese compaiono come parole separate.
E’ evidente che tea le tre lingue ci sono alcune somiglianze, per il fatto che si possono individuare
corrispondenze tra gli elementi del messaggio. Il tipo di esercizio svolto è un esempio dell’indagine delle
forme elementari di una lingua nota con il nome di morfologia. Questo termine a partire dalla metà del XIX
secolo, è stato usato per designare un tipo di indagine che analizza tutti gli elementi fondamentali che
vengono usati in una lingua. Quelli che abbiamo definito elementi sono detti con un termine più tecnico
morfemi.

2 MORFEMI
Non dobbiamo andare alla ricerca di altre lingue per scoprire che le forme parola possono consistere di più
elementi. Le forme-parola consistono di un elemento base e di una serie di altri elementi. Tutti questi
elementi sono detti morfemi. La definizione di morfema è: unità minima di significato o di funzione
grammaticale. Le unità minime di funzione grammaticale includono le forme usate per formare i tempi
verbali o il plurale dei nomi

2.1 Morfemi Liberi e legati


I morfemi liberi possono stare da soli come singole parole. I morfemi legati non possono stare di solito da
soli ma sono tipicamente attaccati a un’altra forma. Questi ultimi sono affissi. In inglese tutti gli affissi sono
morfemi legati, mentre i morfemi liberi si possono considerare come l’insieme delle singole forme parola
dell’inglese. Quando sono usate insieme a morfemi legati, la forma base della parola è detta radice.

2.2 Morfemi lessicali e funzionali


I morfemi lessicali sono composti da nomi, aggettivi e verbi, ovvero quegli elementi della frase che
veicolano il contenuto del messaggio che vogliamo trasmettere. I morfemi lessicali sono liberi in inglese e
legati in italiano. La lingua ci consente di aggiungere nuovi morfemi lessicali e si tratta di una classe aperta
di parole. I morfemi funzionali comprendono parole funzionali ad una lingua come congiunzioni,
preposizioni, articoli e pronomi. Non si aggiungono mai nuovi morfemi funzionali e sono una classe chiusa.

2.3 Morfemi Derivazionali


L’insieme degli affissi può essere suddiviso in due tipi. Il primo è quello dei morfemi derivazionali,
impiegati per costruire parole nuove o per formare parole appartenenti a una diversa categoria grammaticale.

2.4 Morfemi Flessivi


I morfemi flessivi (o flessionali) non servono a formare parole nuove, ma piuttosto ad indicare la funzione
grammaticale di una parola. Si possono usare per segnalare se una parola è singolare o plurale, se è al
passato, presente o futuro, se è maschile o femminile. L’inglese ha otto morfemi flessivi mentre in italiano
ce ne sono di più

3 LA DESCRIZIONE MORFOLOGICA
E’ importante mettere in rilievo la differenza tra morfemi derivazionali e morfemi flessivi. Un morfema
flessivo non cambia mai la categoria grammaticale di una parola. Un morfema derivazionale può cambiare
la categoria grammaticale di una parola. Il fatto che abbiano la stessa forma non significa che svolgano la
stessa funzione. Ogni volta che in una parola di uniscono sia un suffisso derivazionale che un sistema
flessivo, appaiono in questo ordine.

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