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Esistono innumerevoli storie che raccontano di creature parlanti. Sappiamo che alcuni animali sono capaci
di comunicare con altri individui della loro stessa specie.
2.1 Dislocazione
Chi usa il linguaggio è in grado di solito di produrre messaggi. Gli esseri umani possono riferirsi al tempo
passato e futuro. Questa proprietà del linguaggio si chiama dislocazione e consente agli utenti del linguaggio
di parlare di cose e luoghi che non possiamo essere certi che esistano.
2.2 Arbitrarietà
E’ vero in linea generale che tra una forma linguistica e il suo significato non c’è una connessione naturale.
La connessione è arbitraria. La forma linguistica non ha alcun rapporto naturale o iconico con l’oggetto che
esiste nel mondo reale. Questa caratteristica si definisce arbitrarietà. Nelle lingue ci sono alcune parole il cui
suono sembra un eco del suono di oggetti o azioni che presentano un rapporto meno arbitrario tra suono e
significato. Queste parole onomatopeiche sono rare nelle lingue umane.
2.3 Trasmissione culturale
Dai propri genitori si possono ereditare caratteristiche somatiche ma non si eredità la lingua. La lingua si
acquisisce nell’ambito di una cultura dagli altri parlanti e non dal patrimonio genetico dei genitori. Questo
processo è detto trasmissione culturale. Il modello generale della comunicazione animale prevede che i
piccoli nascano già dotati di un insieme di specifici segnali che vengono prodotti istintivamente. I piccoli
umani che crescono in isolamento non producono alcun linguaggio “istintivo”.
2.4 Produttività
Gli esseri umani creano continuamente nuove espressioni e nuove frasi manipolando le loro risorse
linguistiche per descrivere nuovi oggetti e nuove situazioni. Questa proprietà è stata chiamata produttività e
significa che il numero potenziale di enunciati è infinito per ogni lingua umana. I sistemi delle
comunicazioni delle altre specie non sono fatti nello stesso modo. L’assenza di produttività nella
comunicazione animale si può definire referenza fisica. Ogni segnale del sistema di comunicazione delle
specie non umane è fisso. Ciò è particolarmente vero nei segnali a base olfattiva. Tre i nostri parenti più
prossimi vi sono i lemuri che hanno soltanto tre richiami fondamentali. Un essere umano è ben capace di
creare un nuovo segnale dopo una sorpresa iniziale.
2.5 Doppia Articolazione
Il linguaggio umano è organizzato contemporaneamente su due livelli o piani. Questa caratteristica si
chiama “doppia articolazione”. Nella produzione della lingua, abbiamo un livello materiale in cui possiamo
produrre singoli suoni. Se disponiamo questi suoni in una combinazione particolare abbiamo un secondo
livello che produce un significato. A un livello abbiamo solo suoni distinti e dall’altro anche significati
distinti. Questa dualità di livelli è una delle caratteristiche più economiche del linguaggio umano in quanto
siamo in grado di produrre un numero molto grande di combinazioni di suoni che hanno significati distinti.
Nelle altre specie ogni segnale comunicativo sembra essere una forma fisse che non può essere suddivisa in
parti distinte.
4.1 Washoe
Un’altra coppia di scienziati cercò di insegnare a uno scimpanzè di nome Washoe una versione
dell’American Sign Language. Questo linguaggio gestuale ha tutte le proprietà fondamentali del linguaggio
umano e viene appreso come lingua prima naturale da molti bambini affetti da sordità congenita. I Gardner e
i loro assistenti allevarono Washoe come una bambina e quando era presente usavano il linguaggio dei
segni. Dopo tre anni e mezzo Washoe giunse ad usare segni per più di 100 parole. Alcune delle forme usate
sembrano essere invenzioni di Washoe, che sembrerebbero indicare che il suo sistema era potenzialmente
produttivo. Washoe mostrò di comprendere un numero di segni molto più grandi di quelli che produceva ed
era capace di tenere delle conversazioni elementari.
4.3 La controversia
Sia Sarah che Lana mostrarono la capacità di impiegare quelle che sembrano essere parole-simbolo e
semplici strutture in modo che somiglia superficialmente all’uso dell’linguaggio. Esiste un diffuso
scetticismo a proposito di queste apparenti abilità linguistiche. Quando Lana usava un simbolo non doveva
capirne necessariamente il significato. Questo è solo uno dei diversi argomenti che sono stati adotti contro
l’ipotesi che l’uso di segni e simboli da parte di questi scimpanzè sia analogo all’uso del linguaggio. Herbert
Terrace ha affermato che gli scimpanzè producono segni come semplici risposte alle richieste degli umani e
tendono a ripetere i segni che questi usano. Il comportamento degli scimpanzè viene visto come una risposta
condizionata a stimoli forniti dai loro addestratori umani. Herbert conclude che gli scimpanzè sono creature
intelligenti.
4.4 Kanzi
Mentre Sue Savage- Rumbaugh tentava di addestrare un bonobo ad usare i simboli dello yerkish, Kanzi
stava sempre con lei. Kanzi cominciò ad usare spontaneamente con gran disinvoltura il sistema di simboli.
Kanzi sviluppò un ricco vocabolario di simboli. A otto anni aveva la capacità di capire l’inglese parlato da
un bambino di 2 anni e mezzo.