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Noi siamo oppressi dal RUMORE DI UNA SOCIETA’ TROPPO PIENA (di oggetti, parole,
suoni, immagini) E DEI NOSTRI STESSI PENSIERI (proiettati al di fuori del presente,
verso passato e futuro)
Una società del DIRE e del FARE, piuttosto che del SENTIRE, del CONOSCERE e
dell’ESSERE
la stanza piena non si può arredare, la pagina piena non si può scrivere, la tela piena non
si può dipingere
3. L’INADEGUATEZZA DELLE PAROLE. Si tace perché si avverte di essere alla presa con
qualcosa di inesprimibile. Si tace per l’impossibilità di esprimere ciò di cui si è avuta
esperienza. Si ha sentore dell’indicibile e se ne è consapevoli. E’ il silenzio di chi rimane
senza parola. Lo stupore dinanzi al mistero. Il suo pericolo è l’irrigidirsi e il rimanere
bloccati. Qui l’uomo, per lo più inconsapevolmente, è posto dinanzi a una decisione:
affermare la vita o scegliere la razionaltà. La razionalità: il tentativo di tradurre l’indicibile in
parole e in concetti. La vita: il rischio di lasciarsi prendere dall’indicibile rimanendo nel
silenzio.
4. L’ASSENZA DI PAROLE. La parola non è più presente. Resta solo il silenzio. Il silenzio qui
non è uno “stare in silenzio”, un azzittirsi in mezzo al frastuono. E non è neppure un tacere
perché non si ha niente da dire; piuttosto si tace perché non si ha nulla da dire(...) Qui la
parola non esaurisce la realtà. Il silenzio è il silenzio della parola: “Ciò di cui non si può
parlare è proprio ciò che dev’essere sperimentato in quanto silenzio.” (Wittgenstein)
OSSERVAZIONE E ASCOLTO
3. SOGGETTIVITA’, dimensione psicologica, non ciò che si sente ma chi parla /emette suoni
FLAUTOFONIE
https://www.youtube.com/watch?v=IZmaIdiS2uc
Natascha Nikeprelevic
https://www.youtube.com/watch?v=hKbaKN9Hu_U
La voce umana è il suono prodotto nella laringe dalla vibrazione delle corde vocali per effetto
dell'aria espirata dai polmoni mediante occlusione della glottide.
Il timbro vocale è influenzato principalmente dalle caratteristiche morfologiche delle corde vocali, ma
anche dalla conformazione fisica in generale.
Lettura da “Perché la voce” di Gianni Emilio Simonetti , p.60-63, in “Oltre la voce”, libro e dvd “LA
VOCE STRATOS”, Feltrinelli, 2010
L’ORIGINE DEL LINGUAGGIO UMANO
GLI ANIMALI COMUNICANO ma il loro linguaggio non è ancora considerato strutturato come una
LINGUA. Alcune specie animali, mammiferi, hanno alcuni aspetti del linguaggio in comune con gli
uomini,
Gli esseri umani utilizzano ancora i gesti manuali e facciali quando parlano, specialmente quando le
persone che comunicano non usano la stessa lingua.]I sordomuti usano lingue composte interamente
da segni e gesti.
la LINGUA DEI SEGNI DEI NON UDENTI , una lingua moderna, complessa e pienamente sviluppata
(vedi Oliver Sacks, Vedere voci, Adelphi) .
IL SEGNO
es. SEGNALETICA
L’IMMAGINE SIMBOLICA
Edward Weston