Un suono passa in una banca dati mnesica e se lo conosco riesco ad aprire i canali della memoria
visiva non che cine estetica infatti se ci si commuove davanti ad una musica e perché questa rievoca
il proprio linguaggio emotivo. chiaro dunque il paragone tra il linguaggio verbale e quello
musicale.il linguaggio verbale è costituito da una natura digitale in cui significante sono le parole
che uso e quindi la loro immagine acustica e di significato non è altro che l’immagine mentale
raffigurata in maniera singola per ognuno quindi a questo punto significante più significato daranno
luogo ad un segno.nella musica il significante non è altro che è un segno musicale che però non è un
rimando ad un determinato significante e il significato infatti è la rappresentazione emotiva del
materiale musicale quindi non sembrano esserci punti di riferimento che invece sono presenti in
quelli che sono in essi lontani dall’emotività a cui rimanda il verbale esempio tavolo quindi in
questo caso la relazione dinamica tra significante e significato e quello che darà il reale valore del
nesso relazionale. Chiaro all’interno di una seduta musicoterapeutico dove è meglio mettere poco
accompagnare con una sola nota e cercare di comprendere il punto di interesse dell’altro dandogli
senso anche negli spazi vuoti tra un anno dell’altra mantenendo una coerenza tra linguaggio verbale
e non verbale infatti la semiologia della musica si occupa dei modi in cui un significante si lega ad
un significato.il musico terapeuta sarà il ponte con il mondo del paziente quindi è necessario ad
esempio comprendere le nature delle stereotipie.
Fondamentale e comprendere il passaggio di senso dal piacere come può essere un Humming per un
paziente non verbale piuttosto che per un autistico che si tappano orecchie al compiacimento quindi
al condividere con qualcuno.il tutto è spinto verso una ricerca del senso condiviso. E considerato
che Musica dunque non c’è una corrispondenza univoca tra significante e significato e che in esso e
dinamico questo resterà dinamico anche tra persone fisse in ogni incontro musicoterapeutico.
A questo punto del discorso è fondamentale comprendere quali siano le origini nel linguaggio nella
visione di Darwin i primi esseri avevano già sviluppato un’abilità musicale prima ancora del
linguaggio e usavano questa capacità per sedusse in maniera reciproca.in realtà noi ignoriamo come
si sia originato il linguaggio sappiamo però che l’abilità di produrre suoni e gesti vocali e iscritta in
una parte antica del nostro cervello che riusciamo a condividere con tutti i vertebrati compresi i
pesci gli anfibi gli uccelli ed altri animali di specie diverse dalla nostra. Chiaro è che questo non sia
comunque un linguaggio umano.non si riescono comunque a trovare prove dirette fin dalle prime
fasi di vita umana sulla terra del linguaggio che possano dirci come questo si sia sviluppato e
modulato all’interno dell’epoca. Biblicamente Dio crea Abramo e in qualunque modo Adamo
avesse chiamato ognuno degli esseri viventi quello doveva essere il suo nome nella tradizione indù
ciò è detto alla dea sarà salvati, comunque nella maggior parte delle religioni c’è una fonte divina
che fornisce all’uomini linguaggio.nel tempo molti sono stati gli esperimenti portati avanti con
risultati piuttosto contrastanti come lo storico greco ero dote che tenta un esperimento su due
neonati che pare dopo molto tempo abbiano pronunciato una parola free già facendo sì che si
ritenesse che il linguaggio originale fosse il frigio più avanti Victor il ragazzo selvaggio francese
alla fine del 700 o Jenny una bambina americana vissuta in una condizione particolare nessuno di
questi comunque sviluppò un linguaggio di natura autonoma molte quindi sono state le ipotesi che
si sono portati avanti. Una concezione abbastanza diversa dell’inizio del linguaggio umano si fonda
sulla nozione di quelli che sono i suoni naturali cioè che il sistema uditivo funzioni prima della
nascita all’incirca dal settimo mese e quindi permette l’identificazione di suoni da parte
dell’ambiente e si colleghi in questo modo il suono all’oggetto e quindi le parole primitive non
siano altro che la derivazione dell’imitazione di suoni già riscontrati in natura. Tra le varie teorie
troviamo la bau-wow una teoria che ci racconta che quando un oggetto passava producendo un
suono come cuoco cucù gli esseri cercavano di imitarlo e Dalì sono nate parole come Splash bang
cuculo schizzo che si riferiscono ad esempio onomatopeici. La teoria Pooh Pooh che ipotizza che
linguaggio sia derivato da suoni istintivi che si mettono in circostanze particolari come idea un
grido prodotto dall’emozione solitamente durante l’inspirazione e non l’espirazione.
Un’altra teoria è l’ipotesi dell’interazione sociale che si rifà ai suoni naturali e nota con il nome di
Yuri ho quindi o issa e i suoni sarebbero prodotti dallo sforzo fisico di una persona e quindi
linguaggio originerebbe proprio dallo sforzo fisico della stessa persona che lo colloca comunque in
un contesto sociale in cui ci si doveva direzionare all’interno dello sforzo. Ovvietà e che all’interno
dello stesso linguaggio e quindi della capacità riflessiva si tramanda anche la memoria anche
emotiva che però risulta essere meno presente all’interno del linguaggio assoluto e per questo devo
analizzare anche il contesto se prendiamo ad esempio il canto gregoriano per me la lingua morta
questa si emoziona ancora perché c’è un nesso emotivo chi l’ha fatto è un essere umano come noi
all’epoca infatti la musica strumentale era profana perché ci dava i sensi invece la voce era
strumento elettivo di Dio. Riusciamo a comprendere dunque che memoria più piacere più
compiacimento ci permette di costruire una tradizione e quindi linguaggio potrà parlare di passato
di presente ed il futuro e questa è detta anche dislocazione che è una delle caratteristiche del
linguaggio.
Quarta ipotesi è quella dell’adattamento fisico invece di guardare i tipi di suoni che avrebbero dato
origine al linguaggio si esaminano in questo caso quelle che sono le caratteristiche fisiche degli
esseri umani che hanno potuto favorire linguaggio parlato e quindi fondamentalmente il passaggio
dalla posizione quadrupede dica a quella eretta che ha modificato profondamente la respirazione
non più facendo sì che essa sia legata alla locomozione come nella quadrupede dica ma con una
durata dell’espirazione più lunga rispetto all’inspirazione.fondamentale all’interno di questa teoria
esaminare poi quello che è successo all’interno delle parti del corpo: i denti e le labbra sono ormai
dritti non più inclinati all’infuori come quelli delle grosse scimmie le labbra hanno un intreccio di
muscolatura più inarcato di quello di altri primati e quindi una maggiore flessibilità articolare per la
pronuncia di consonanti come ppm. la bocca e la lingua la bocca è più piccola rispetto agli altri
primati e facente parte di un tratto vocale a forma di L rispetto al tratto antero-posteriore degli altri
mammiferi e la lingua risulta essere più corta e spessa e può produrre dunque una varia gamma di
suoni all’interno della cavità orale.la laringe sede della voce che contiene le corde vocali che
differisce completamente da quella degli altri primati e che si trova più in basso e la faringe che non
è altro che una cassa di risonanza che aumenta la varietà e la riconoscibilità del suono prodotto
tramite la laringe. Infatti le scimmie non sono in grado di usare la laringe per produrre dei suoni ma
non hanno il problema di trovarsi il cibo nella trachea come per esempio i neonati che hanno la
possibilità di respirare e mangiare contemporaneamente cosa che negli adulti non può accadere.
Un’altra ipotesi è quella della fabbricazione di utensili cioè con l’adattamento fisico una nuova
funzione di produrre suoni si sarebbe sovrapposta alla creazione e all’utilizzo delle mani per la
creazione di utensili precursori che sembrano essere precursori del linguaggio. Q ui è
fondamentale parlare di quello che è il cervello umano voluminoso in rapporto alle dimensioni del
corpo e anche lateralizzato quindi specializzato in alcuni emisferi chiaro è che le funzioni del
linguaggio e quelle motorie della vocalizzazione e della manipolazione degli oggetti sono molto
vicine tra loro entrambe nell’emisfero sinistro e quindi è possibile che esista una connessione
evolutiva tra la capacità di uso degli utensili e quella sostanzialmente linguistica. Degli studiosi
hanno avuto la possibilità di sperimentare il flusso sanguigno di persone mentre fabbricavano
utensili e mentre pensavano determinate parole si è visto che l’andamento del flusso ematico verso
specifiche parti del cervello era molto simile questo Rick forza rafforza questa ipotesi. Ultima
ipotesi è quella dell’origine genetica considerando un bambino nei suoi primi anni di vita come
esempio vivente di questi cambiamenti fisici nato infatti il cervello nel bambino a solo un quarto del
proprio peso finale la laringe si trova più in alto e discenderà successivamente anche i bambini nati
sordi infatti possono acquisire a determinate condizioni l’uso corrente della lingua e quindi gli
esseri umani sembrano nascere con una speciale capacità di acquisire comunque un linguaggio a
questa osservazione segue un’ipotesi che quell’ente in notista che sembra indicare come fonte del
linguaggio un patrimonio genetico successivo a delle mutazioni determinanti. Ovvio che prendendo
in considerazione questa ipotesi le ricerche di prove fossili allori dell’origine naturale dei primi
suoni umani ci spingono in direzioni completamente opposte e ci permettono di avvicinarsi verso la
ricerca del gene del linguaggio che il FoxP2.
In questo momento è necessario comprendere quale sia la differenza di linguaggio tra l’animale e
l’uomo poiché come abbiamo prima visto alcuni animali sono capaci di comunicare naturalmente
con altri individui della stessa specie ma il linguaggio umano lo rende diverso per proprietà da ogni
altro sistema di comunicazione. Alla base di tutto c’è la necessità di comprendere quali siano i veri
e propri segnali di comunicazione che quindi sono semplici ma intenzionali e quelli che possono
essere segnali di informazioni non intenzionali. Alla base della proprietà del linguaggio dell’uomo
cioè la riflessività è una proprietà che ci permette di usare il linguaggio per pensare al linguaggio e
riflettere quindi sulle proprietà specifiche dello stesso quali la dislocazione, l’arbitrarietà, la
produttività la trasmissione culturale nonché la doppia articolazione.
La dislocazione non è altro che la possibilità di utilizzare linguaggio per riferirsi ad eventi
distanti nel tempo e quindi la possibilità di parlare di cose ed eventi che non sono presenti
nel contesto immediato.
L’arbitrarietà poiché la connessione è del tutto arbitraria non si può infatti guardando una
parola araba ad esempio determinare il suo significato naturale quindi la forma linguistica
non ha rapporti naturali conici con gli oggetti del mondo reale.chiaro è che si può comunque
giocare con la parola per farla somigliare all’idea o all’azione che indica.
La trasmissione culturale infatti dai genitori si possono ereditare i caratteri somatici come
gli occhi ma non si eredita la lingua perché questa si acquisisce nell’ambito di una
trasmissione culturale quindi in generale gli esseri umani nascono con una predisposizione
all’acquisizione del linguaggio ma non con la capacità di produrre enunciati in una specifica
lingua come diceva Erodoto perciò che concerne il frigio.
La produttività perché gli esseri umani continuano a produrre nuove espressioni quindi è
una lingua che non è finita. La per esempio non potrà mantenere il suo sistema di
comunicazione per creare un messaggio nuovo al fine di indicare una distanza verticale
quindi l’assenza di produzione della comunicazione animale si può definire referenza fissa a
differenza ovviamente di quella umana che invece produttiva.
Doppia articolazione perché linguaggio rigido umano è organizzato in due piani quindi a
doppia articolazione un livello materiale dove si producono i singoli suoni come suoni
isolati è un secondo livello in cui questi suoni sono uniti insieme e quindi vengono creati
appunto i fonemi.ele parole.
Queste cinque proprietà del linguaggio umano ne fanno un sistematico look di comunicazione
estremamente unico anche se alcune persone si comportano come se ciò non sia vero per esempio il
dire cuccia piuttosto che o un cavallo fa ipotizzare che questi riescono a comprendere la parola che
noi stiamo stiamo dicendo.la spiegazione in realtà è che l’animale ha un comportamento particolare
ad un determinato stimolo sonoro un rumore senza capire però effettivamente il significato delle
parole presenti nel rumore. Infatti il cane non distingue guinzaglio etto da tovaglietta. Molti sono
stati gli esperimenti condotti per esempio l’idea di allevare i bambini scimpanzé in maniera
contemporanea Vascio uno scimpanzé fu allevato come una bambina non ambiente domestico e
comporta confortevole e riuscire imparare circa 100 parole acquisendo anche la capacità di
combinarle per produrre delle fasi.un altro esempio sono gli scimpanzé Sara e lana che utilizzavano
delle figure di plastica che rappresentavano delle parole che potevano essere ordinate in sequenza a
formare delle frasi bastava selezionare la figura giusta. In questo caso ci fu una forte controversia
poiché la parola il simbolo ovviamente di semplici strutture somigliava solo superficialmente
all’uso del linguaggio perché ad esempio il simbolo di per favore per loro poteva essere come
spingere il pulsante di un distributore automatico non comprendendo la reale significato della
parola.si concluse comunque che gli scimpanzé sono creature intelligenti che imparano a produrre
un certo tipo di comportamento come l’uso dei segni per ottenere dei premi e quindi degli
stratagemmi.
Chiara questo punto che è utile definire la musica come oggetto comunicativo comunicazionale o
semiotico consiste nell’applicare alla musica una griglia di funzioni che sono state stabilite da
Jacobson desunte dalla teoria delle comunicazioni applicandola alla linguistica.infatti in linguaggio
verbale un codice di regole di combinazioni di parole sillabe sintassi che sono convenzionali musica
tutto ciò non è così ovvio infatti lo schema comunicazionale musicale è diverso perché avviene
attraverso le vibrazioni che accendono le funzioni delle comunicazioni abbiamo
una funzione fatica o di contatto che ha uno scopo verifichi cattivo ingloba progetti di
intrattenimento di celebrazione.
Una funzione emotiva espressione emozionale della soggettività.infatti per gli psicologi
qualunque musica ha un contenuto di natura emotiva e quindi l’intenzione del mittente.
Una funzione coattiva quindi il messaggio tende ad esercitare una pressione sul destinatario
e quindi una funzione persuasiva
Una funzione referenziale si riferisce a ciò di cui si parla può essere messa e mette in
contatto con la realtà esterna musica e connesse ad azioni per esempio o di caratteri
segnaletici.
Carattere metàlinguistico il messaggio parla del proprio codice e si esprime con il codice
stesso
Funzione poetica estetica o artistica l’elaborazione del messaggio per se stesso questa è la
funzione dominante per il linguaggio verbale.da un connotato emotivo espressivo a quello
che stiamo dicendo e la prosa dia si riesce a sentire il discorso che fluisce è rappresentata da
un altro che dalla musicalità delle parole ed è il ponte tra linguistica e musica.
Quanto detto ci permette di inserire la musica all’interno della comunicazione quindi emissione
messaggio percezione e in questo modo si può inserire la musica stessa all’interno della ricerca
semiotica nel campo della musicologia e quindi dei rapporti segnici tra il testo musicale e la
produzione e la percezione.
L’osservazione di queste funzioni socio linguistiche della musica fa sì che si possa comprendere
l’esistenza di codici e convenzioni che rendono possibile la comunicazione .Comunque il regime
notare la sintassi tonale sono probabilmente ma non certamente codici specificatamente musicali
infatti queste forme si ritrovano in altri tipi di espressione d’esempio verbali o figurative. Infatti se
l’opera è un’opera di natura aperta questa coinciderà per quanto possibile con l’abolizione del
codice stesso a dimostrazione di ciò sappiamo che è un codice può avere diversi gradi di
socializzazione secondo la funzione sociale che il messaggio musicale assume e quindi il codice
stesso sarà murato all’interno del messaggio e decodificare significheranno un altro che decriptare
se possibile il codice stesso perché che è un sistema musicale sia comunicativo presuppone che
quella civiltà comprenda i rapporti trasformative che vengono utilizzati ed è per questo necessario
una semiotica del codice che è uno strumento che serve a comprendere la semiotica del messaggio.
Ovvietà è che il rapporto fra codice funzioni socio linguistiche introduce in questa prospettiva
sincronica anche il suo AlterEgo la diacronica punto in cui si generano anche nuovi segni e nuove
convenzioni.
Tradizionalmente il continuum fonico viene segmentato in quattro grandi sezioni che sono altezze
durata intensità e timbri.questo risiede in quelle che sono le proprietà fisiche acustiche del suono ma
filtrate organizzate attraverso delle convenzioni.questa ripartizione si viene formando intorno ad un
criterio dominante che è la pertinenza funzionale al testo, quindi gli aspetti acustici sono stati
prelevati da un continuum sonoro investiti di musicale nella misura in cui sono entrati nella
prospettiva di quello che all’epoca della cultura veniva considerato testo quindi il nucleo del
discorso. Ad esempio nella cantilena greca il testo è solo quello verbale e tutta la felicità e aggiunta
dalla prosa dia.
Altezza all’interno dei parametri troviamo un’organizzazione a più livelli ciascuno dei quali è
materia del successivo e forma del precedente. Il primo livello e reggimentale continuum delle
altezze definite note. In quelle che sono le culture dotte occidentali il codice natale si trova
organizzato in un codice scalare diverso a seconda delle culture. I due modi di approccio ai campi
della scala tonale sono quello fonetico radicato negli armonici e quello fonologico che invece parte
dalle note dentro la scala stessa. Ovviamente per la mediazione della sostanza scalare la materia
sonora è organizzata in ulteriori organizzazioni che sono i sistemi modale tonale e fonico e
acquisiscono questi delle forme come la fuga la sonata quindi è chiaro che le altezze sono articolate
a diversi livelli di codici che sono solidali solo così annualmente e parzialmente in base ovviamente
a determinate decisioni culturali.
Il timbro funzione coadiuvante morfologico in cui ciascun membro delle famiglie di strumenti
ovviamente il compito di regalare realizzare una zona di estensione scalare ed ha una funzione di
natura semantica che acquisisce soprattutto in epoca romantica.
La durata nella sintassi tonale poi le durate servono come coadiuvante dell’esempio maggiore
minore sono dei procedimenti retorici fondamentali e definiscono i codici ritmici e metrici
E infine le dinamiche l’aspetto più qualitativo cioè più povero di qualità cioè il crescendo il
diminuendo e sono utilizzati come coadiuvante i codici natali a quelli degli altri parametri in
particolare del timbro.
Dulcis in fundo l’analisi strutturale cioè le precedenti riflessioni sul codice la morfologia dei
sistemi inducono a pensare l’opera musicale come un sistema di sistemi tutti i livelli di codici
convergono verso l’archetipo che dà un profilo sintattico unitario ed una valenza semantica questo
insieme di strutture che sembra eterogeneo. Ecco ci dice che non la dialettica critica si può ricercare
un modello che unifica i diversi piani dell’opera quindi la ricerca delle costanti dell’oro ritorno a più
livelli.
Semantica l’ipotesi alla base della semiotica che ogni segmentazione sul piano dell’espressione
nello stesso tempo una segmentazione sul piano del contenuto quindi una semantica lo studio del
significato e quindi la critica musicale dovrebbe sempre implicare anche un’analisi testuale che
possono rispecchiare appunto le funzioni socio linguistiche e la dicotomia del codice messaggio da
parte della musica. Ovviamente il percorso semantico dovrà necessariamente seguire una
configurazione di natura terra genere significante e procedere per varie approssimazioni successive.
Si va dunque a creare una tendenza di coincidenza prevista quando si definisce una connotazione
quindi la somma dell’unità culturale che significante può richiamare in maniera istituzionale la
mente del destinatario quindi è necessario comprendere il valore intenzionale la cadenza perfetta
con il valore conclusivo o l’implicazione posizionale cioè un dato motivo può connotare nella sua
figura una posizione sintattica precedente o conseguente può avere connotazione emotiva
connotazioni di natura retorica connotazioni di stile analogiche turbare che possano portare avanti
valutazioni morali oppure di natura politica.
Chiaro dunque che musica e musicalità in questo connubio rappresentano l’identità musicale di
ciascuno infatti per entrare in relazione con l’altro è necessaria la consapevolezza dell’identità
musicale non solo propria ma anche di quella sostanzialmente dell’altro e quindi far collimare
quella che l’identità universale la memoria comune parentale l’area culturale quindi l’identità
culturale la competenza musicale comune due soggetti e poi l’identità ovviamente individuale
l’approvazione di quelle che sono le aree diciamo due aree precedenti all’interno del soggetto che lo
sta praticando. Ovviamente le percezioni non sono tutte a carico dell’esclusivo musicista cioè della
persona competente all’interno del rapporto umano ma esiste un modello che viene definito modello
della competenza musicale che è costituito da livelli di senso vero che includono l’ulteriori è al
vertice della piramide troviamo quello che nella nostra cultura colta è considerato specificamente
l’opera quindi l’artistico musicale invece è la base abbiamo domus Musicus che non è altro che la
competenza già acquisita in sé. Questo schema esprime poi la forma sistemica gerarchica della
competenza e dell’esperienza concreta nella produzione di senso all’interno di un’interazione poi
variabile ovviamente a seconda di quello che poi sono i contesti.
Infatti alla base della piramide troviamo l’esperienza è più Psico antropologica della specie umana
quindi l’uomo Musicus l’essere umano nei suoi potenziali musicali veramente radicati comuni
anche a tutti gli ultimi e questo significa nella globalità dei linguaggi che tutto il musicale può
essere anche valorizzato all’interno dell’operatività terapeutica. Ovviamente per parlare di
musicoterapia nella globalità dei linguaggi sarà necessario comprendere la linea di confine tra
l’antropologia della musica l’ecologia del suono e tutte le discipline che sono Psico corporei che
comunque mettono in gioco queste tracce del corpo danzate nello spazio evocando quindi
costantemente delle sinestesie. Infatti il suono è traccia di un movimento fisico psichico creativa
nell’ascolto il circuito che ricorda un modello melodico del serpente uroborico.
Questo potere psichico della musica fa sì che ci sia l’innata facoltà di percepire il mondo dandogli
un senso senso di una memoria Psico corporea vissuta. Quindi fondamentale comprendere che l’arte
di vivere e naturale arte di armonizzare con il mondo spingendosi verso il piacere e
l’accomodamento in questo caso per esempio Schopenauer descrive la musica come volontà
differenziata che ci unisce sostanzialmente con quello che percepiamo che fa riaffiorare la memoria
in cui le atmosfere musicali non sono altro che involucri dell’esperienza dell’anima e quindi ci sarà
un uomo capace di sentire e presentire la materia e quindi l’arte sarà terapeutica in virtù di questa
sensazione che tende a raggiungere l’equilibrio e quindi il raccordo formale della memoria.
Ovviamente oltre le frequenze udibili dall’orecchio umano il silenzio e comunque un ascolto un
suono in udibile tutto comunque vibrare suonando riempendo l’aria con ogni vuoto dello spazio
fisico e quindi ogni sorgente gravitazionale creerà dei campi secondo le varie onde timbriche e
quindi ogni corpo fisico non sarà altro che specchio deformante dello stesso suono in una pluri
proliferazione di corrispondenze tra suoni e forme.la nostra innata musica oralità ci permetterà
dunque di alimentarci anche del suono del silenzio e questi processi ci faranno digerire in modo
fisico e psichico il mondo in un corpo tripartito che musicalmente si carica e poi si scarica… È
fondamentale la globalità dei linguaggi la percezione del corpo come strumento musicale e quindi
degli arti per esempio di patate all’espressione di una musicalità interna e l’articolazione del sé
l’espansione della propria personalità. Quindi il corpo diventa cassa di risonanza anche se i suoi
suoni sono in udibili. E quindi si comprende come anche un limite o un suono che possa apparire
tale non sia altro che la riflessologico interna di quello che c’è all’interno. Esiste infatti un senso
estetico fisiologico delle viscere scaturiscono timbriche dell’oscuro grembo come una caverna si
scende nel lady nelle viscere del corpo infatti l’aria filtra dalla bocca la luce e poi scende
nell’oscurità dell’essere. E quindi musica sappiamo che non sarà altro che qualunque tipo di suono
che permetterà di comunicare se stesso perché noi siamo creature sinestesici e sensoriali intermodali
infatti i bambini spesso sono i fica nel gesto e si ritrova anche nella genesi degli strumenti musicali
la bocca e denti sono stati poi liberati dalla posizione eretta e qui si rimanda al gusto all’estetica di
avere poi una risonanza tra interno ed esterno e quindi la musicalità e l’esercizio pagina espressione
di natura comunicativa che spinta a quella che poi la ricerca del piacere lo faccio organizzandomi
cercando delle soluzioni e le componenti di questa attività umana sono appunto i ritmi le altezze e
sono organizzate con intervalli la dimensione ovviamente armonica e il timbro che ci permette di
definire il sound e quindi sostanzialmente l’impronta sonora personale che da un carattere poi
riconoscibile a quello che stiamo ascoltando una qualità sonora che parla del suono stesso che lo
identifica più di qualunque altro perché lo riesco a riconoscere.
E qui torna l’esperienza della vita prenatale in cui il grembo corporeo è fondamentale per quelle che
sono poi le competenze comunicazionali in questo periodo importante comprendere qual è la
relazione madre bambino i suoi molteplici aspetti affettivi nonché emotivi che poi determina
ovviamente il comportamento di entrambi basti pensare agli stili di attaccamento di Bowlby. il feto
infatti risponde in maniera riflessa quelli che sono gli stimoli materni i primi suoni sono il battito
cardiaco trasmesso dall’aorta il rumore del flusso ematico piuttosto che i movimenti di natura
muscolare. La vita fetale caratterizzata da ciclicità da periodi di attività e di riposo dove si instaura
quello che viene definito dialogo intrauterino e quindi la prima comunicazione tra madre bambino si
colloca subito in un’identificazione di un altro dentro di sé ma anche come coincidente con il sé. Il
movimento sarà la funzione che appare per prima e giungerà ad un espletazione del movimento
fetale come risultato di un’iniziativa individuale e quindi il feto verrà identificato come individuo
che sarà in grado di auto organizzarsi secondo la propria identità che diventa evidente dopo la
nascita in questa prospettiva di dialogo questo sembra un atto meta intenzionale in cui entrambi
provocano allo stesso tempo danno un significato ad un determinato messaggio e quindi la vita
intrauterina sarà animata da suoni da ritmi e da movimenti sia della madre che del bambino. Quindi
soprattutto il ritmo sembra essere elemento informatore della realtà sia interna che esterna.il suono
sono a sesto timo mese di vita e percepito in forma tattile pressoria e le parole della madre
sembrano dei gesti sonori che danno forma al suo corpo vivente e i suoni del bambino divengono
per la madre parole segnale e quindi ci sarà l’origine di quello che viene definito poi linguaggio
corporeo.e si capisce qui da cosa è costituito l’uomo Musicus alla base della piramide un corpo che
produce musica di per sé in cui il verbo sentire a che fare non solo con l’udito ma anche con la
vibrazione.in questa situazione essenziale la memoria autoplastico sonora e quindi la variazione del
tono muscolare a cui noi rispondiamo grazie agli stimoli che ci vengono dall’ambiente.Le costanti
registrazioni vibrazionali cutanee di diversa intensità rappresentano quindi le morfo parole una
lingua universale che permette all’essere umano e riconoscimento del sé. e la globalità dei linguaggi
parla di stili espressivi che permettono l’attraversamento delle fasi evolutive in tutte le tracce umane
anche di natura musicale: lo stile concentrico dondolante con un movimento ondulatorio lo stile
melodico lineare cinetico successivo detto a natatoria in cui si sviluppano gli arti con il quale il feto
compie poi i movimenti, lo stile rotatorio quindi lo sviluppo graduale degli arti la tonicità del
movimento l’articolazione sempre più ampia lo stile ritmico staccato il direzione amento ritmico
degli arti che compiono delle protezioni angolari lo stile forma sound ultimo periodo della
gravidanza il bambino è prigioniero in questo caso dello spazio e agisce attraverso il sonno fetale in
una immaginazione attraverso immagini mentali e l’ultimo lo stile catartico l’accelerazione ritmica
poi te le do gli espulsive e che vengono rivissute tramite alcuni tipi di musica come il cancan
l’house Music la tarantella
Da questa esperienza la teoria sono emerse alcune prove e dimensioni che rappresentano l’uomo
Musicus sono quattro dimensioni la prima dimensione è quella della testa dove si sente la melodia
poi c’è quella del sound del ritmo che nella parte inferiore e la quarta dimensione quella della mente
della forma il potere di proiettarci fuori dal corpo come nel quinto stadio della diciamo della nel
quinto stile quello di forma sound e dove ci sono appunto immagini immagini mentali.
Il sound dunque sarà la qualità sonora mo globale l’atmosfera distensivo sul loro Ale la qualità
dell’esperienza.il sound è diviso in tre categorie principali sound atmosfera, l’atmosfera globale che
si crea San parametrico la chitarra suonata da Santana piuttosto che da un altro esecutore, e il micro
sound il singolo suono il timbro preso per se stesso all’esempio Freddie Mercury o Montserrat un
elemento della musica che lo rende amalgamato. gli sta un parametro veramente è quello che gli dà
la caratteristica di mainstream. Nel liquidò gnostico tutti i suoni vengono armonizzati quindi filtrati
sfumati stemperati e il rumore diventa suono. La sinestesie implicata nel sound è un omologia in cui
soggetto si esprime per metafore in uno stesso vissuto profondo che può non essere anche di natura
emozionale e il sound è il primo impatto.all’interno del sound il timbro e il parametro più
significativamente captato riconosciuto dall’udito. Quindi il sound e la qualità globale, l’esperienza
ripetibile specifica che permette il riconoscimento dell’altro.per esempio il vagito il sound
individuale del bambino.
Poi abbiamo l’aspetto ritmico che deve essere distinto dal flusso che il fluire di un corpo nell’altro
nel flusso c’è il ritmo ma il flusso non è il ritmo ritmo puntiforme in maniera bioenergetica sia il
flusso che ritmo si sviluppano nel feto in uno stato Bío psicofisico del bambino che poi si
riscontrerà nel relax nell’accelerazione e ovviamente sarà legato fortemente al concetto di simmetria
che tende a dare sicurezza invece la non simmetria ci dà disgregazione. Il ritmo quindi è il
movimento fisico corporeo il coinvolgimento del corpo più ritmo più movimento.ma per muoversi
con la musica corre non solo il potere di muoversi quindi la condizione fisica adeguata ma anche il
sapere come muoversi quindi percepire nella musica gli aspetti appropriabili in forme cinetiche non
che avere voglia di muoversi e quindi occorre anche una certa emozione. Si espleterà così quella
che viene definita condotta ritmica quindi un comportamento che si manifesta con la perfezione in
natura senza motore della musica con una finalità.invece il flusso è l’energia vitale il flusso di un
organismo in un altro è un modo di scorrere. Questa si fa come esperienza nella pratica della
globalità dei linguaggi per esempio nel grembo materno si stabilizza la regolarità sincronica feto
madre lo sviluppo della vita la sicurezza vitale una sorta di pulsazione che poi rimarrà in tutte quelle
che sono le esperienze musicali.
Nella parte alta invece abbiamo detto che ce la me lo dia il contorno una successione di suoni
pensati come punti ma in realtà una sequenza di segmenti percepiti in maniera unitaria e si parla
anche di movimento melodico che include anche la durata della respirazione e dell’espirazione e le
curve melodiche hanno in riferimento quelle che sono dette le intonazioni. e la melodia esprimerà la
qualità immediata esperienza ed è facilmente associata a quella che è l’idea di volare.la melodia è
uno strumento di natura transazionale inteso come Winnie cotte diceva.anche questa è
un’esperienza prenatale è il movimento nel liquidò amniotico con l’articolazione corporea del sé la
prima produzione di sonno amniotico il senso di una carezza il bambino si commuove con la madre
in un dialogo emotivo. E come in una reale melodia il movimento del feto nel liquidò lineare
continua in maniera sinusoidale segue l’alternanza di estensione e contrazione moto ascensionale
poi planante senza mai toccare terra senza mai la scarica ritmica è segno del volo della felicità e del
piacere. Fondamentale dunque per il musico terapeuta e rendersi conto che sei una musica melodica
allinearsi news è morbida è una musica che darà benessere all’opposto e patologica la regista
risultante la tensione di energia.
Quarta dimensione è la mente la forma la musica come forma che comprende gli aspetti più
cognitivi dell’esperienza musicale. Ciò avviene anche nell’uomo Musicus che dà forma e suono allo
spazio tutto questo si trova anche in quelle che vengono chiamate propriamente forme nell’attività
musicale quindi nelle tecniche musicali. In tutti i contesti infatti troviamo marcate corrispondenze
tra presenza di determinati intervalli ad esempio l’intervallo di sesta è insostituibile perché che sia
ascendente e discendente è un intervallo relativamente grande sulla scala dei percorsi melodici
quindi un intervallo arioso ampio e un l’intervallo del cuore cantabile a differenza di una settima
che categorico teso o monolitico come l’ottava. La sesta come tale non supporta direttamente
funzioni tonale rigorose origine come quelle della quarta e della quinta che dividono l’ottava metà e
che sono speculari Dove per esempio il do è il centro con sopra la quinta è sotto la quarta sol che
leva il cielo e fa che scende verso la terra e infatti vengono definiti tonica dominante e il fa come
sotto dominante.e come la terza la sesta è disponibile a sfumature di senso melodiche sia nei modi
maggiori che nei modi minori infatti intervallo di terza rimanda al canto dichiarativo alla felicità al
piacere al canto semplice anche se in minore con un abbassamento di mezzo tono da un connotato
triste..in sintesi la sesta è un intervallo che da solo è un gesto melodico soddisfacente nel senso che
da melodia e l’intervallo del cuore come in love story. l’emozione musicale si manifesta in modo
più diretto nei linguaggi del corpo infatti la funzione pedagogico terapeutica del dar corpo alle
emozioni partendo dall’ascolto traduce l’emotività in tono muscolare che e nella danza tratto
grafico corporeo .E quindi l’uomo Musicus è un uomo cinestetico e la sinestesie non sarà altro che
la capacità di risonanza con i sensi alle diverse qualità della materia la capacità di armonizzarsi con
il corpo in cui al centro c’è il tono emotivo muscolare dove le emozioni prendono corpo attraverso
se stesso.dalla musica la musicoterapia nella teoria della globalità dei linguaggi le metafore
cinestetico e degli andamenti e dei comportamenti psicomotori sono i quattro elementi indicatori
infatti del tono muscolare che permettono di leggere dunque le condizioni bioenergetica delle
persone.
Il soggetto con andamento d’aria a un flusso di energia ascendente lo porta al movimento degli arti
superiori con movimenti continui curvi sinodali tendenti al volo, nel soggetto d’acqua il fusto di
energia e continua ma dall’alto verso il basso e si accomoda nelle situazioni ambientali come
un’onda è una persona spesso ipotonica incapace di trattenere le cose fra le mani come un invischia
mento.nel soggetto fuoco l’energia un movimento verticale antigravitazionale con punte di rapidità
che determinano lo stemperar di melodico ma accentuazione di impulsi istantanei sussultori.nel
soggetto terra questo scarica secondo la gravità verso terra non rea Trinci appoggia permane denso
forte queste sono le parole utili per far comprendere l’impressione delle proprie tracce. La
possibilità dunque di trasporre ogni linguaggio negli altri coincide con la riconquista della
manifestazione più umana che linguaggio verbale capacità di trasformare simboli e immagini il
moto vita all’interno del moto d’animo ed esterno nell’immagini sensoriali in questo senso quindi la
parola come espressione orale one un fenomeno differenziato con il cui celebro leso può e space
tare la sua condizione interna a un valore.i suoni possono infatti essere chiusi o aperti che risuonano
in diverse parti del corpo si associò la tonale vedo che sinestesici a in atto e sembra che salgo e
scendo questo perché le regole del linguaggio sono arbitrarie ma in effetti sono tracce onomatopeica
con imitazione di suoni naturali per esempio il buio e secondo Gate l’hai vibra nelle tempie lei nella
laringe la nel petto la money diaframma e la nel plesso solare quindi l’emissione spontanea di suoni
chiusi o aperti da parte una persona con disabilità ci dà la misura del suo stato comunicativo e di
fiducia nei confronti dell’ambiente. ci si esprime quindi con un linguaggio di natura profonda che
agisce nello stato di regressione che avvolge il soggetto.mentre le consonanti sono create dal
passaggio dell’aria con un fattore esterno con l’apparato naso gola le vocali vengono
dall’interno.ricoprire riscoprire la natura di una consonante significa riconquistare il sentimento che
esprime la sua emissione meccanica il senso sonoro delle parole. La L ad esempio non sono d’acqua
infatti la lingua deve appoggiarsi al palato palla molla la R e non sono Daria si pronuncia il
riferendosi a occhi chiusi nella vibrazione l’asseverazione Left love sono consonanti di fuoco LAN
LAN la delete c’è un contatto fra le labbra i denti e il naso la gola e quindi sono consonanti di terra.
e chiaro dunque che l’origine della musica da ricercarsi all’interno del corpo umano strumento
musicale più completo sotto ogni profilo all’origine di tutti gli strumenti musicali. Ed è
fondamentale la consapevolezza dei molteplici rapporti che ci lega con noi con il corpo basti
pensare anche alla forma funzione delle diverse parti del corpo e quella degli strumenti la funzione
della testa sviluppa i pensieri uno strumento corrispondente il flauto a Cannes un uomo tenta delle
melodie una gabbia toracica un’ininterrotta comunicazione tra interno esterno attraverso aria
inspirata ed espirata come nello strumento corde dove c’è una cassa che amplifica il suono. Questo
ci fa comprendere che la complessità dei rapporti corpo strumento oltre a stimolare la curiosità della
ricerca suggeriscono la cautela nell’utilizzare lo strumento infatti i tamburi tamburelli che sono
aperti facili non devono forzatamente essere universalmente proposti come primi da usare perché
sono adatte alla scarica ritmica non adatti per esempio gli anziani controindicato in coloro che
hanno bisogno di sciogliersi e intenerirsi.