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Alcuni bambini crescono in un contesto sociale in cui si parlano più lingue e riescono ad acquisire una
seconda lingua in circostanze simili alla prima. Questi bambini fortunati sono bilingui ma la maggior parte è
esposta a una seconda lingua solo più tardi e la nostra competenza in una seconda lingua raramente eguaglia
quella della prima.
1 APPRENDIMENTO DI L2
Questo fatto appare piuttosto enigmatico, dato che non esiste nessun altro sistema di conoscenze che si può
apprendere meglio a due anni piuttosto che a tredici o a trenta. Per spiegare questo enigma sono state
proposte diverse motivazioni e sono stati ideati diversi metodi per permettere a chi apprende di raggiungere
nella seconda lingua o straniera (L2) una competenza pari a quella della prima (L1). A volte si distingue tra
l’apprendimento nel contesto di lingua straniera e apprendimento nel contesto di lingua seconda.
3 LA CENTRALITA’ DELL’APPRENDENTE
Il cambiamento più rilevante avvenuto negli ultimi anni nel settore dell’apprendimento di L2 ha riguardato
lo spostamento dell’attenzione dall’insegnante, dal libro di testo e dal metodo, verso l’apprendente e il
processo di acquisizione. Gli errori erano considerati in senso negativo. Oggi l’accettazione degli errori
nell’uso della L2 da parte degli apprendenti si basa su un mutamento totale di prospettiva rispetto al modo in
cui si acquisisce L2. Un errore non è qualcosa che impedisce il progresso di uno studente, ma è un indizio
del progresso effettivo che lo studente sta compiendo nel provare modi di comunicare nella nuova lingua.
3.1 Il transfer
Certi errori possono essere dovuti al transfer. Transfer significa usare suoni, espressioni o strutture della L1
nell’uso di L2. Se L1 e L2 hanno caratteristiche simili, l’apprendente potrà trarre beneficio dal transfer
positivo. Il trasferimento di una caratteristica della L1 che sia molto diversa dalla L2 da luogo a transfer
negativo e può rendere l’espressione in L2 di difficile comprensione. Il transfer negativo è più comune nelle
fasi precoci di apprendimento della L2 e decresce con lo sviluppo di una certa familiarità con la L2.
3.2 L’Interlingua
La lingua degli apprendenti di L2 contiene molti errori che non sembrano essere in relazione né con le forme
della L1 né con quelle della L2. Dati di questo genere fanno pensare che esista un sistema intermedio che
certamente contiene aspetti di L1 e L2 ma che è anche un sistema intrinsecamente variabile e con regole
proprie. Questo sistema è chiamato interlingua ed è considerato la base di tutta la produzione in L2. Se un
apprendente sviluppa un repertorio abbastanza fisso di forme della L2 e non mostra progressi, si dice che la
sua interlingua si è fossilizzata. Il processo di fossilizzazione nella pronuncia di L2 sembra essere una delle
cause più probabili dell’accento straniero. L’interlingua non necessariamente si fossilizza. In condizioni
appropriate si svilupperà in modo naturale diventando uno strumento di comunicazione sempre più efficace
in L2.
3.3 La motivazione
La motivazione ad apprendere una L2 è fondamentale. Molti apprendenti hanno una motivazione
strumentale. Desiderano apprendere L2 per raggiungere qualche altro obbiettivo. I parlanti con una
motivazione integrativa vogliono imparare L2 per scopi sociali. Chi riesce a comunicare con successo in L2
sarà ancora più motivato ad imparare. La motivazione può essere sia il risultato che la causa del successo.
L’apprendente pronto a gettarsi, che rischia di sbagliare e che prova a comunicare in L2 tenderà ad avere
migliori risultati. Una parte importante è costituita dalla disponibilità dell’input.
4 COMPETENZA COMUNICATIVA
La competenza comunicativa è la capacità di usare L2 in modo accurato. Si compone di
Competenza grammaticale: comporta l’uso accurato di parole e di strutture di L2. Concentrarsi solo su
quest’ultima non fornirà all’ apprendente la capacità di interpretare o di produrre la lingua con
appropriatezza.
Competenza sociolinguistica: capacità di usare la lingua in modo appropriato.
Competenza strategica: Capacità di organizzare un messaggio in modo efficace e di rimediare a qualsiasi
difficoltà adottando particolari strategie. Ci saranno momenti in cui gli apprendenti sperimentano un divario
tra il loro intento comunicativo e la loro capacità di darvi espressioni. Alcuni smettono di parlare, altri
tenteranno di esprimersi tramite una strategia comunicativa