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CAPITOLO 9: LA SEMANTICA

La semantica è lo studio del significato delle parole, dei sintagmi e delle frasi. Nell’analisi semantica si tenta
sempre di mettere a fuoco ciò che le parole significano convenzionalmente. Questo approccio si interessa al
significato linguistico condiviso da tutti i parlanti della lingua. Fare semantica consiste nel tentare di rivelare
che cosa è ciò che tutti sappiamo nel momento in cui pensiamo di condividere il significato di una parola, di
un sintagma o di una frase di una lingua.

1 IL SIGNIFICATO
Ciò che ci interessa è il significato comunemente accettato o fattuale delle parole e non il loro significato
soggettivo o personale. Questa distinzione è espressa dal termine significato referenziale che si oppone al
significato associativo o emozionale. Il significato referenziale comprende quelle componenti del significato
fondamentali, essenziali, che sono veicolate dall’uso letterale di una parola. Si tratta del tipo di significato
che i vocabolari sono fatti per descrivere. Lo studio del significato referenziale ci può aiutare per spiegare lo
strano effetto che provocano alcune frasi. La stranezza delle frasi non deriva dalla loro struttura sintattica.

2 TRATTI SEMANTICI
I tratti semantici possono essere considerati fondamentali nella differenziazione del significato di ogni
parola di una lingua da quelli di tutte le altre parole. L’impostazione che abbiamo appena delineato è un
punto di partenza per l’analisi delle componenti concettuali del significato, ma non è esente da problemi. Per
molte parole di una lingua potrebbe non essere facile trovare delle chiare componenti di significato. Il
problema sembra derivare dal fatto che questa impostazione si basa sull’idea che le parole di una lingua
siano come una specie di contenitori delle componenti semantiche. Questo approccio sembra troppo ristretto
e limitato in termini di applicabilità pratica. E’ chiaro che nel significato delle parole c’è ben altro che queste
componenti elementari del significato.

3 RUOLI SEMANTICI
Invece di pensare alle parole come contenitori di significato, possiamo osservare i ruoli che ricoprono nella
situazione descritta da una frase. I sintagmi nominali descrivono i ruoli delle entità coinvolte nell’azione. Per
i sintagmi nominali possiamo individuare un piccolo numero di ruoli semantici

3.1 Agente e Tema


Agente: entità che esegue l’azione. Può essere anche un’entità non umana che provoca azione.
Tema: entità coinvolta nell’azione o sui cui l’azione ha un effetto. Può essere anche un’entità che è
semplicemente descritta.

3.2 Strumento ed Espediente


Se un agente si serve di un’altra entità per eseguire un’azione, quest’altra entità svolge il ruolo di strumento.
Quando un sintagma nominale designa un’entità che corrisponde a una persona che prova un sentimento,
una percezione o una condizione, svolge il ruolo semantico di esperiente.

3.3 Locativo, Fonte, Meta


Vi sono altri ruoli semantici che designano dove si trova un’entità nella descrizione di un evento. Il posto
dove si trova l’entità svolge il ruolo di locativo. Il posto a partire dal quale un’entità si muove svolge il ruolo
di fonte o origine. Il posto verso cui l’entità si muove svolge il ruolo di metà.

4 RELAZIONI LESSICALI
Le parole possono essere considerate non solo per il fatto di essere contenitori di significato o di ricoprire
certi ruoli negli eventi, ma possono anche avere relazioni tra loro. Nel linguaggio di tutti i giorni spieghiamo
il significato delle parole in termini di relazioni. Non definiamo il significato di una parola in termini dei
tratti che lo compongono, ma in termini di relazioni con altre parole. Nella descrizione semantica delle
lingue è stato adottato anche questo procedimento, definito analisi di relazioni lessicali
4.1 Sinonimia
Sono detti sinonimi due o più parole dai significati molto simili tra loro. Spesso possono essere
interscambiabili nelle frasi. L’idea di significato uguale non equivale necessariamente a quella di significato
perfettamente uguale. Esistono casi in cui una parola è appropriata in una frase mentre il suo sinonimo no.
Ci sono differenze regionali che condizionano la scelta dei sinonimi (geosinonimi). Le forme sinonimiche
possono anche distinguersi in termini di uso formale o informale.

4.2 Antonimia
Due forme con significati opposti sono dette antonimi. Sono suddivisi in tre tipi principali:
Antonimi Graduati: possono essere usati in costruzioni comparative e il negativo di uno non implica l’altro.
Antonimi Non Graduati: non si usano le costruzioni comparative e il negativo di uno implica l’altro
Antonimi Reversibili

4.3 Iponimia
Quando il significato di una forma è incluso in quello di un’altra, la relazione che le lega è detta iponimia.
Nel considerare questa relazione, concepiamo sostanzialmente il significato delle parole come organizzato il
modo gerarchico. Due o più termini che condividono lo stesso termine sovraordinato sono coiponimi. La
relazione di iponimia è legata alla nozione di “è un tipo di”. L’unica cosa che sappiamo del significato di
una parola è che è iponimo di un altro termine. E’ opportuno mettere in rilievo che gli iponimi possono
anche non essere parole che indicano cose ma si possono riferire ad azioni.

4.4 Prototipi
L’esempio tipico di una categoria è definito prototipo. E’ evidente che esiste qualche schema generale per il
processo di categorizzazione relativo al prototipo e che questo determina la nostra interpretazione del
significato lessicale. Questo è un settore in cui l’interpretazione varia a seconda dell’esperienza individuale.

4.5 Omofonia e Omonimia


Quando due o più forme diverse graficamente hanno la stessa pronuncia si dice che sono omofone.
Il termine omonimia si usa quando una stessa forma ha due o più significati non in relazione fra loro. Gli
omonimi sono parole con storie e significati del tutto diversi ma che per puro caso possiedono la stessa
forma

4.6 Polisemia
Se troviamo due o più parole che hanno la stessa forma e significati legati tra loro abbiamo quella che
tecnicamente si definisce polisemia. Polisemica è quella forma che ha più significati collegati per estensione.
Se una parola è polisemica ci sarà un singolo lemma sul vocabolario e i diversi significati verranno disposti
in ordine numerato. Se sono omonime ci saranno due lemmi separati.

4.4, 4.5 , 4.6 Sono alla base di giochi di parole a fini umoristici.

4.8 Metonimia
Esiste un tipo di relazione tra le parole che si fonda sulla relazione contenitore-contenuto, tutto-parte,
autorità-simbolo. Quando impieghiamo uno di questi termini per riferirci all’altro stiamo usando una
metonimia.

5 COLLOCAZIONE
Uno dei modi in cui organizziamo la conoscenza delle parole è in termini di collocazione. Negli ultimi anni
lo studio delle co-occorrenze delle parole ha ricevuto grande attenzione nell’ambito della linguistica dei
corpus o dei corpora.

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