La divisione tra semantica dei logici e semantica dei linguisti è una scelta di materiale di studio
diverso che è connessa a complesse ragioni di fondo.
La semantica logica è lo studio delle relazioni dei segni con gli oggetti ai quali sono applicabili
come afferma morris ma anche dei rapporti tra espressioni e loro designata
Questo ampliamento di orizzonte grazie ai logici è soddisfatto con una restrizione di oggetto
apparente e questa restrizione apporta chiarezza al discorso semantico di logici e matematici.
Delle considerazioni importanti sulla natura diversa dei rapporti tra significati e sensi delle
lingue e in altri tipi di comunicazione e di linguaggio si possono rintracciare nell’opera più
importante di Hjelmslev (però lui pensava alla semantica come ad una scienza concentrata allo
studio del contenuto delle lingue storico-naturali)
Queste lingue storico-naturali hanno una particolarità di ordine semantico importante per
caratterizzare le lingue rispetto ad altri linguaggi.
Il rapporto tra la semantica delle lingue storico naturali e le semantiche di altri linguaggi è stato
prospettato in termini di maggior potenza dell'una rispetto alle altre.
Delle diverse direzioni di pensiero coincidono nel riconoscere nella lingua storico naturale la causa
di ogni possibile calcolo o elaborazione simbolica o determinazione formalizzata di altri linguaggi
a parte il caso dei linguaggi simbolici e formali che presuppongono l'uso di un'altra lingua storico
naturale ci sono anche i linguaggi non verbali umani come, per esempio, la gestualità o i linguaggi
usati da animali come afferma garroni.
Possiamo affermare quindi che il linguaggio verbale non è altro che uno dei tipi di linguaggio cioè
la sua semantica è una delle altre semantiche e solo all'interno di un orizzonte semiotico possiamo
cogliere le caratteristiche individuandole giustificandole e costruendole
Semantica è il rapporto tra il segno e il suo oggetto, il suo referente. De mauro nel suo libro vuole
ricavare da linguista qual è uno spazio specifico per la semantica delle lingue. Egli la chiama una
SEMANTICA SEMIOTICA, semantica che ha un gusto semiotico come dire gelato al limone, è
sempre un gelato ma al gusto di limone e quindi quando diciamo espiazione semiotica andiamo
a cogliere quella pratica comunicativa reale ed effettiva, come i parlanti riescono a risolvere i loro
problemi di comunicazione.
La vuole distinguere dalla semantica logica, il linguaggio limitato, che non è aperta alla storicità
cosi come lo sono i linguaggi aperti. Questo perché de Mauro parte da Saussure e Saussure parla
del linguaggio come formato da sistema e da processo, da ‘’langue’’ e da ‘’parol’’. I logici sono su
un’altra posizione ma Tullio de Mauro risente anche dell’insegnamento del suo maestro =
ANTONINO PAGLIARO –> si collocava dal punto di vista della sua ricerca in quella che era