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I. fase, 1939-1942
1941: attacco nazista a URSS, dopo aver sottomesso Jugoslavia e Grecia. Operazione Barbarossa:
22 giugno. Dispiego impressionante di forze. Gigantesche battaglie di accerchiamento. Penetrazione
in URSS lungo tre direttive:
a settentrione verso Leningrado
al centro su Smolensk e Mosca
a sud su Kiev e l’Ucraina
A ottobre i tedeschi giungono alle porte di Mosca e lì si bloccano, di fronte all’inverno russo.
l’impreparazione sovietica, la sorpresa di Stalin. Gli inglesi avevano previsto l’invasione, l’URSS
no.
Dal Blitzkrieg alla guerra di logoramento: la guerra sovietica superata la sorpresa: patriottica, terra
bruciata. Nonostante le gravissime perdite, i centri vitali industriali smantellati e fuori dalla portata
del nemico, l’inverno russo.
La ripresa USA
1941-1942: dichiarazione Nazioni Unite, alleanza di 26 stati. Conferenza di Washington, impegno
lotta antifascista.
Primi successi militari (aerei e navali) in Oceano pacifico. Per tutti, lo sbarco di Guadalcanal, isole
Salomone, occupazione base essenziale per le future operazioni militari, 1943 dopo forte resistenza
J: il perimetro di azione nipponico si restringeva e iniziativa militare passava a USA e alleati.
Intervento USA porta al fallimento strategia tedesca di Blitzkrieg, costringendo Germania a uno
sforzo bellico straordinario (che alla lunga la logorerà).
Fronte URSS
Dicembre 1941-aprile 1942: nuova avanzata dell’Asse in URSS.
1942: Stalingrado = punto di massima penetrazione della Germania in oriente: nei piani tedeschi,
con una gigantesca manovra a tenaglia sarebbe stato possibile raggiungere l’Iran e l’Iraq
attraverso il Caucaso e congiungersi con truppe italo-tedesche provenienti dall’Egitto e con quelle
giapponesi in arrivo dall’India, conquistando così Asia, Africa ed Europa.
Progetto insensato: in quanto non teneva conto né delle resilienza alleata negli altri teatri di guerra
né di quella sovietica, che andava concentrandosi a Stalingrado e nel Caucaso.
Novembre 1942-gennaio 1943: VI Armata di Von Paulus (1890-1957) accerchiata dai sovietici
intorno a Stalingrado e costretta ad arrendersi: sui 340 mila partiti ne sopravvissero 5 mila. Fine del
mito dell’invincibilità tedesca. Germania e alleati prendono ad arretrare su tutto il fronte orientale.
L’Armir, v. oltre.
Estate 1942: avanzata dell’Asse in Africa del nord: la battaglia di El-Alamein (Alessandria), 23-24
ottobre, Montgomery. Abbandono dell’Africa agli inglesi, che avanzavano da oriente, e agli USA
sbarcati in Marocco e Algeria fin dal novembre 1942 e convergevano sulle fore italo-tedesche da
occidente.
24/25 luglio 1943: in una drammatica seduta del Gran Consiglio del Fascismo, Ordine del giorno
Grandi, mozione per il ripristino della legalità costituzionale e la riassunzione da parte del re delle
prerogative militari. In pratica, richiesta di dimissioni del duce. In realtà, congiura di palazzo.
25 luglio Mussolini arrestato e confinato sul Gran Sasso (da dove verrà prelevato dai tedeschi il 12
settembre).
Entusiasmo nelle piazze, illusione di un’imminente fine guerra. Il peggio dovrà ancora venire.
Un fascismo senza il duce: i cento giorni di Badoglio (1871-1956), ex capo di Stato maggiore delle
forze armate.
Dichiara sciolto il PNF ma annuncia al popolo la continuazione della guerra con l’alleato nazista,
In contemporanea, partono negoziati segreti e caotici con gli anglo-americani al fine di giungere a
un armistizio separato, di dividere il destino italiano da quello tedesco.
Sul fronte interno, scioglimento del partito a parte, nessun cambiamento politico sostanziale: la
censura non fu abolita, continuità dei funzionari fascisti, dei membri della milizia. Ricostituzione di
alternative politiche impedita, il dissenso perseguito.
8 settembre: armistizio
armistizio firmato il 3 settembre a Cassibile.
Perché la ritrosia italiana nell’annuncio, forzato dagli alleati? Operazione Achse, il piano militare
tedesco per riparare alla defezione italiana.
Nella notte tra l’8/9 settembre, il re, la corte, Badoglio abbandonano Roma per raggiungere Brindisi
via Pescara.
Roma città aperta (Rossellini). Roma verrà liberata nel 1944.
Il paese lasciato senza istruzioni e direttive. Italia = “espressione geografica”. Divisa in tre.
In molte località, le truppe rifiutarono di arrendersi ai tedeschi: ad esempio la divisione Acqui a
Cefalonia (15/22 settembre), interamente distrutta dai tedeschi.
Tutti a casa, di L. Comencini con A. Sordi, 1960.
La ritirata tedesca a est. La sconfitta tedesca era solo una questione di tempo: da Leningrado alla
Crimea, sovietici cacciarono i tedeschi per tutto il 1943/1944: in estate giungono in Polonia e nella
Prussia orientale.
La svolta di Salerno, 1944: rientro di Togliatti in Italia: proposta di collaborare con il governo
rinviando a un referendum futuro la questione della forma di stato. Il compromesso accettato dal re,
che lascia trasparire la possibilità di abdicare in futuro in favore del figlio, Umberto II.
22 aprile nasce nuovo governo Badoglio al quale partecipano tutte le forze antifasciste.
Trattati di pace
Conferenza di Potsdam, luglio agosto 1945, USA, URSS, RU: Truman, Stalin, Attlee, si acuiscono
le tensioni. Cade definitivamente possibilità di trovare un accordo comune su cosa fare della
Germania. Verso la guerra fredda.
Nella stesura paci prevalgono interessi geopolitici delle potenze. Spartizione in zone di influenza:
territori Polonia annessi all’URSS 1939, confermati; Polonia compensata con ampliamento
dei confini occidentali a spese della Germania.
URSS ingloba nelle sue frontiere: Paesi Baltici che si trasformano in repubbliche sovietiche
e parte dei territori tedesco, rumeno, cecoslovsacco, ungherese
Germania divisa in 4 parti sottoposte alle 4 potenze. Lo stesso accade per Berlino (il nmuro
è del 1961)
Italia costretta a cedere Dodecaneso alla Grecia, buona parte della Venezia-Giulia alla
Jugoslavia, Briga e Tenda alla Francia. La difficile questione di Trieste, irrisolta sino alla
metà degli anni cinquanta