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La Seconda guerra mondiale (1939-1945)

La guerra mondiale può essere articolata in due fasi:


1. 1939-1942: sono gli anni dei trionfi nazisti, del ripiegamento delle potenze democratiche e
del gravissimo rischio di sconfitta corso dall’URSS, invasa dalle truppe tedesche a partire
dal 1941. Nel 1942 le fortune della Germania e delle potenze alleate, Giappone e Italia,
toccano il culmine per poi cominciare a declinare. Questo fu l’anno in cui la guerra diviene
mondiale per la partecipazione diretta di USA e Giappone: ai fronti di guerra europeo e
africano si aggiunsero quello asiatico e dell’Oceano pacifico.
2. 1943-1945: gli anni in cui matura la sconfitta tedesca, italiana e giapponese soverchiati
dalla enorme superiorità di uomini e mezzi messi in campo da USA, URSS e Regno unito.

I. fase, 1939-1942

1939-1940: le vittorie tedesche


1-18 settembre: Polonia presa tra due fuochi (Germania a ovest, URSS a est) conquistata in meno
di tre settimane
Il disprezzo della Convenzioni di Ginevra (1864-1929, profondamente riviste nel 1949): 22 mila
polacchi fucilati a Katyn dai sovietici; 50 mila civili (classe dirigente polacca) trucidati dalle SS.
GB e F, inermi
Blitzkrieg: nuove tattiche di combattimento per evitare guerra di posizione: forze corazzate,
attacchi aerei, truppe di rincalzo. Nemici impreparati.
Aprile-giugno 1940: invasione di Danimarca e Norvegia: qui, primo regime collaborazionista di
Quisling
URSS impone protettorato agli stati baltici (Lettonia, Lituania, Estonia) e nel 1939 prova di forza in
Finlandia, che nel marzo del 1940 deve cedere parte del territorio (tra il Golfo di Botnia e il Mare di
Barents)
10 maggio 1940: dopo un periodo di “drôle de guerre” (autunno 1939-primavera 1940) Germania
attacca Belgio, Paesi Bassi e Francia, il cui esercito travolto in poche settimane (Linea Maginot, la
strana disfatta)
Dunkerque: truppe inglesi stanziate in Francia e quel che resta dell’esercito francese si imbarcano a
D tra fine maggio e primi di giugno per riparare in Inghilterra.
Capitolazione della Francia: firma armistizio il 22 giugno a Rhetondes e, pretesa di Hitler, sullo
stesso vagone in cui firmarono i delegati tedeschi nel 1918
Francia di Vichy: il paese diviso in due: il territorio settentrionale e atlantico sono amministrazione
militare tedesca; una parte ridotta, a sud, conserva autonomia formale, regime collaborazionista:
capitale Vichy, capo dello stato. maresciallo Petain (eroe prima guerra mondiale), primo ministro
Laval. Il generale De Gaulle (1890-1970), futuro presidente, leader della Francia in esilio.
La resistenza del Regno unito: Churchill, premier di un governo di unità nazionale; rifiuto di ogni
compromesso. La resistenza della RAF, battaglia di Inghilterra. Bombardamenti a tappeto (Göring):
“coventrizzare”. Gli attacchi sottomarini tedeschi.
USA: Legge affitti e prestiti 1941, sotto Roosevelt al terzo mandato, rifornimenti incessanti al RU
senza limiti di credito.

1941: attacco nazista a URSS, dopo aver sottomesso Jugoslavia e Grecia. Operazione Barbarossa:
22 giugno. Dispiego impressionante di forze. Gigantesche battaglie di accerchiamento. Penetrazione
in URSS lungo tre direttive:
 a settentrione verso Leningrado
 al centro su Smolensk e Mosca
 a sud su Kiev e l’Ucraina
A ottobre i tedeschi giungono alle porte di Mosca e lì si bloccano, di fronte all’inverno russo.
l’impreparazione sovietica, la sorpresa di Stalin. Gli inglesi avevano previsto l’invasione, l’URSS
no.
Dal Blitzkrieg alla guerra di logoramento: la guerra sovietica superata la sorpresa: patriottica, terra
bruciata. Nonostante le gravissime perdite, i centri vitali industriali smantellati e fuori dalla portata
del nemico, l’inverno russo.

1940: la guerra parallela dell’Italia


dalla non belligeranza (impreparazione) alla dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940.
Sconfitta a fatica la Francia.
Sconfitte militari a catena: con gli inglesi, Medio oriente, Africa settentrionale, in Grecia: in tutte
queste circostanze la Germania deve intervenire per toglierci dai guai: il paese non era in grado di
condurre una guerra parallela a quella tedesca: aveva bisogno del sostegno dell’esercito tedesco.
Divergenze di interpretazione del “Patto di acciaio”:
 Hitler non disposto a valutare esistenza di due sfere di influenza distinte di pari dignità –
l’una italiana su Mediterraneo, l’altra tedesca nell’Europa centro-settentrionale;
 Mussolini convinto invece di rappresentare un alleato che sarebbe stato riconosciuto a pieno
titolo nella gestione del nuovo ordine mondiale.
1940-1941: truppe britanniche sostenute da quelle dei dominions conquistano Somalia, Eritrea e
Etiopia rimettendo sul trono il negus Hailè Selassiè. Il primo anno di guerra si concludeva con la
perdita dell’Impero.
USA, Europa, Carta atlantica
settembre 1939, USA si smarcano dalla guerra (isolazionismo)
marzo 1941, prima rottura: Legge prestiti ed affitti, v.
14 agosto 1941: Churchill e Roosevelt firmano Carta atlantica, affermazioni di valori universali
condivisi (democrazia, libertà, cooperazione) che avrebbero regolato il mondo dopo il conflitto.
Ripresa ideale dei 14 punti di Wilson.
7 dicembre 1941: attacco giapponese su basi militari USA a Pearl Harbor
stessa operazione su flotta britannica nel Golfo del Siam.
8 dicembre: USA e RU dichiarano guerra al Giappone.
11 dicembre: Germania e Italia dichiarano guerra agli USA, seguiti dai loro alleati.
Espansione nipponica nell’area del pacifico (Malesia, Filippine, Indonesia, Birmania, Nuova
Guinea, sino alle soglie di India e Australia. L’Asia agli asiatici, lo slogan. In realtà sfruttamento
nipponico non meno feroce di quello nazista.

La ripresa USA
1941-1942: dichiarazione Nazioni Unite, alleanza di 26 stati. Conferenza di Washington, impegno
lotta antifascista.
Primi successi militari (aerei e navali) in Oceano pacifico. Per tutti, lo sbarco di Guadalcanal, isole
Salomone, occupazione base essenziale per le future operazioni militari, 1943 dopo forte resistenza
J: il perimetro di azione nipponico si restringeva e iniziativa militare passava a USA e alleati.
Intervento USA porta al fallimento strategia tedesca di Blitzkrieg, costringendo Germania a uno
sforzo bellico straordinario (che alla lunga la logorerà).

Fronte URSS
Dicembre 1941-aprile 1942: nuova avanzata dell’Asse in URSS.
1942: Stalingrado = punto di massima penetrazione della Germania in oriente: nei piani tedeschi,
con una gigantesca manovra a tenaglia sarebbe stato possibile raggiungere l’Iran e l’Iraq
attraverso il Caucaso e congiungersi con truppe italo-tedesche provenienti dall’Egitto e con quelle
giapponesi in arrivo dall’India, conquistando così Asia, Africa ed Europa.
Progetto insensato: in quanto non teneva conto né delle resilienza alleata negli altri teatri di guerra
né di quella sovietica, che andava concentrandosi a Stalingrado e nel Caucaso.
Novembre 1942-gennaio 1943: VI Armata di Von Paulus (1890-1957) accerchiata dai sovietici
intorno a Stalingrado e costretta ad arrendersi: sui 340 mila partiti ne sopravvissero 5 mila. Fine del
mito dell’invincibilità tedesca. Germania e alleati prendono ad arretrare su tutto il fronte orientale.
L’Armir, v. oltre.
Estate 1942: avanzata dell’Asse in Africa del nord: la battaglia di El-Alamein (Alessandria), 23-24
ottobre, Montgomery. Abbandono dell’Africa agli inglesi, che avanzavano da oriente, e agli USA
sbarcati in Marocco e Algeria fin dal novembre 1942 e convergevano sulle fore italo-tedesche da
occidente.

II. fase, 1943-1945

1943, Italia: guerra e caduta del fascismo


disfatta in URSS: dei 230 mila dell’Armir, circa 85 morirono di fame, freddo, ferite o rinchiusi nei
gulag sovietici (molti scomparvero nel nulla, alcuni si accasarono rifacendosi una vita, I girasoli)
indebolimento fronte interno: bombardamenti, sfollare, razionamento, mercato nero, scioperi marzo
1943 alla FIAT.
Luglio 1943: Alleati sbarco in Sicilia, occupando l’isola e travolgendo ogni credibilità italiana.

24/25 luglio 1943: in una drammatica seduta del Gran Consiglio del Fascismo, Ordine del giorno
Grandi, mozione per il ripristino della legalità costituzionale e la riassunzione da parte del re delle
prerogative militari. In pratica, richiesta di dimissioni del duce. In realtà, congiura di palazzo.
25 luglio Mussolini arrestato e confinato sul Gran Sasso (da dove verrà prelevato dai tedeschi il 12
settembre).
Entusiasmo nelle piazze, illusione di un’imminente fine guerra. Il peggio dovrà ancora venire.

Un fascismo senza il duce: i cento giorni di Badoglio (1871-1956), ex capo di Stato maggiore delle
forze armate.
Dichiara sciolto il PNF ma annuncia al popolo la continuazione della guerra con l’alleato nazista,
In contemporanea, partono negoziati segreti e caotici con gli anglo-americani al fine di giungere a
un armistizio separato, di dividere il destino italiano da quello tedesco.
Sul fronte interno, scioglimento del partito a parte, nessun cambiamento politico sostanziale: la
censura non fu abolita, continuità dei funzionari fascisti, dei membri della milizia. Ricostituzione di
alternative politiche impedita, il dissenso perseguito.

8 settembre: armistizio
armistizio firmato il 3 settembre a Cassibile.
Perché la ritrosia italiana nell’annuncio, forzato dagli alleati? Operazione Achse, il piano militare
tedesco per riparare alla defezione italiana.
Nella notte tra l’8/9 settembre, il re, la corte, Badoglio abbandonano Roma per raggiungere Brindisi
via Pescara.
Roma città aperta (Rossellini). Roma verrà liberata nel 1944.
Il paese lasciato senza istruzioni e direttive. Italia = “espressione geografica”. Divisa in tre.
In molte località, le truppe rifiutarono di arrendersi ai tedeschi: ad esempio la divisione Acqui a
Cefalonia (15/22 settembre), interamente distrutta dai tedeschi.
Tutti a casa, di L. Comencini con A. Sordi, 1960.

La nascita della Repubblica sociale italiana


12 settembre Mussolini liberato sul Gran Sasso.
Messo a capo della RSI, con capitale a Salò, sul lago di Garda.
Al centro la Linea Gustav, dal Garigliano sino alla foce del Sangro.
Al sud un governo provvisorio e sconfitto, sotto l’occupazione alleata.

L’inizio della Resistenza e la RSI


difesa di Roma da parte di reparti dell’esercito e della popolazione civile e le Quattro giornate di
Napoli (23/27) preludio militare della resistenza, ma ancora di scarso rilievo politico.
9 settembre 1943: Comitato di liberazione nazionale, CLN, clandestino (fucina dei futuri partiti
repubblicani): resistenza inizia ufficialmente.
Resistenza italiana (fenomeno mondiale: URSS, Jugoslavia, Polonia, Francia, Grecia, nella stessa
Germania), dati essenziali:
formazioni spontanee di combattenti volontari, in montagna, tattiche di sabotaggio e guerriglia: 80
mila nel 1943, 200 mila nella primavera del 1945.
13 ottobre: il governo Badoglio dichiara guerra alla Germania come “co-belligerante” degli
alleati e in questa veste si accredita con proprie forze armate alla liberazione nazionale.
Al governo regio al sud, corrisponde nei territori occupati dai tedeschi il Comitato di Liberazione
Nazionale dell’Alta Italia (CLNAI) che ottiene il riconoscimento formale – pur entro molti limiti –
anche da parte degli alleati.
1944, comando generale del Corpo volontari della libertà, espressione del CLNAI;
nelle città attivi i GAP, Gruppi di azione partigiana (Wikipedia), SAP, Squadre d’azione patriottica
(Wikipedia).
La composizione politica:
Brigate Garibaldi: comuniste
Brigate di Giustizia e Libertà: azioniste (Partito d’Azione), ispirate ai Fratelli Rosselli
Vi furono anche formazioni cattoliche, socialiste (B Matteotti) e monarchiche (i cd, Badogliani).
Alla pluralità di visioni politiche, corrispondono diverse finalità attribuite alla resistenza:
 guerra di classe, di rivoluzione sociale (per gran parte della sinistra)
 guerra patriottica, di liberazione nazionale dallo straniero: trasversale ma soprattutto propria
della componente moderata: secondo Risorgimento, ma a differenza del primo non prodotto
di un movimento di élite aristocratico-borghese, ma movimento di popolo.
 Guerra civile, lotta non solo contro la Wehrmacht ma contro le truppe regolari della RSI che
consideravano i partigiani come dei “banditi”, traditori dell’alleanza italo-tedesca e dunque
della patria (C. Pavone, Una guerra civile. Saggio sulla moralità della resistenza, 1991).

Torniamo alla RSI:


gli aderenti alla Repubblica sociale erano o i fascisti più anziani o molto giovani, convinti entrambi
di di cancellare “l’onta del tradimento” dell’8 settembre assicurando fedeltà.
Il “nuovo fascismo” assume due caratteri peculiari: repubblicano e socialisteggiante:
«il primo carattere voleva vendicare il tradimento della monarchia; il secondo era ad un tempo
rivolto contro il grande capitale che si era sganciato dal fascismo al tempo giusto, e, in un sussulto
estremo di demagogismo, verso il recupero di una credibilità soprattutto nei confronti della classe
operaia» (E. Collotti)
sistema concentrazionario.

I fronti orientale e occidentale

La ritirata tedesca a est. La sconfitta tedesca era solo una questione di tempo: da Leningrado alla
Crimea, sovietici cacciarono i tedeschi per tutto il 1943/1944: in estate giungono in Polonia e nella
Prussia orientale.

L’avanzata alleata in Italia


giugno 1944, liberazione di Roma.
Linea gotica da Massa Carrara a Rimini, stallo sino alla Liberazione.

La difficile situazione interna in Italia.


Fase convulsa e difficile.
I partiti del CLN (PCI, PSIUP, PLI, DC, Pd’AZ) in congresso a Bari 1944: decisione di non
collaborare con il re e mettono in discussione la forma di stato chiedendone l’abdicazione.
Ai dissidi interni, tra moderati che non escludono aperture al governo e l’intransigenza delle sinistre
si sommano i dissidi internazionali: mentre anglo-americani (soprattutto gli inglesi) puntano sulla
monarchia per la ricostruzione futura dell’Italia, URSS accusata di fomentare attraverso il PCI un
processo rivoluzionario.
Esito di questo stallo = mancanza di un fronte unitario anti-tedesco e antifascista.

La svolta di Salerno, 1944: rientro di Togliatti in Italia: proposta di collaborare con il governo
rinviando a un referendum futuro la questione della forma di stato. Il compromesso accettato dal re,
che lascia trasparire la possibilità di abdicare in futuro in favore del figlio, Umberto II.
22 aprile nasce nuovo governo Badoglio al quale partecipano tutte le forze antifasciste.

Sbarco alleato in Normandia, 6 giugno 1944 (Conferenza di Teheran, 1943)


18 agosto, insurrezione di Parigi
25 agosto, liberazione della Francia. De Gaulle unico legittimo rappresentante Francia

La conclusione della guerra: la resa della Germania


Agonia e resistenza nazista (H nel bunker).
Fallito attentato a H del 20 luglio 1944.
primavera 1945, Alleati sfondano il fronte occidentale attraversando il Reno il 7 marzo, mentre i
sovietici penetrano da est giungendo a Berlino a metà aprile.
30 aprile, suicidio di Hitler nel bunker, tra le macerie della cancelleria.
Il 7 maggio resa senza condizioni. Fine della guerra in Europa.
Italia intanto:
9 aprile alleati rompono il fronte anche in alta Italia, dilagando in pianura padana
25 aprile liberazione nazionale proclamata dal CLNAI, liberate molte città senza aiuti alleati (tra
cui Milano, Torino).
28 aprile, il duce riconosciuto mentre travestito da soldato tedesco, tenta la fuga in Svizzera con
l’amante, Claretta Petacci. Nello stesso giorno esecuzione partigiana.
Il 29 aprile Mussolini, Petacci e altri gerarchi appesi a testa in giù in Piazzale Loreto, rappresaglia
per la strage del 10 agosto 1944 (“il sangue di piazzale Loreto lo pagheremo molto caro”, ebbe a
dire Mussolini dopo il fatto).
Le Conferenze preparatorie sul futuro assetto geopolitico del mondo

Conferenza di Teheran, novembre-dicembre 1943:


Ribadita Carta atlantica 1941.
Suddivisione dell’Europa in zone di influenza, precisate nell’incontro di Mosca tra Churchill, Stalin
e Roosevelt dell’ottobre 1944: Churchill riconosce a Stalin mano libera su Romania e Bulgaria, al
RU sulla Grecia, mentre Jugoslavia e Ungheria sarebbero rimaste aperte all’influsso di entrambe le
potenze.

Conferenza di Jalta, 4-11 febbraio 1945:


decisioni sulla struttura dell’ONU.
Entrata in guerra URSS contro Giappone.
Divisione della Germania in 4 zone di occupazione (inclusa anche la Francia)
Totale smilitarizzazione e denazistificazione del paese.
12 aprile 1945: muore Roosevelt, gli succede Truman

La conclusione della guerra: la resa del Giappone


Hiroshima e Nagasaki, 6 agosto 1945.
Giappone si piega alla capitolazione dopo aver avuto garanzie da Truman sulla permanenza al trono
di Hirohito.
2 settembre 1945: Giappone firma la resa sulla corazzata Missouri, alla rada nella baia di Tokyo.
Finisce la Seconda guerra mondiale.

Bilancio della guerra: politica e diritto


Il problema della responsabilità del conflitto
Il processo di Norimberga, 20 novembre 1945-1 ottobre 1946:
imputati = alti gerarchi nazisti
Tribunale militare internazionale: IMT
4 capi di imputazione:
 complotto politico, per la realizzazione dei crimini seguenti:
 crimini contro la pace, violazione dei trattati internazionali e guerra di aggressione
 crimini di guerra, violazione delle convenzioni internazionali che vietano uso terroristico
delle armi, maltrattamento prigionieri, deportazioni civili, saccheggio centri abitati;
 crimini contro l’umanità, persecuzioni razziali e sterminio ebrei
Difesa imputati:
1. rifiuto di riconoscere legittimità di una corte formata da paesi che si sono macchiati di
crimini analoghi (URSS, Katyn)
2. necessità per militari e civili, in tempo di guerra, di obbedire agli ordini ricevuti.
Esiti: condanne a morte e pesanti pene detentive (Göring sfugge alla pena suicidandosi in carcere)

Il processo di Tokyo, 1946-1948

Punto di svolta giurisprudenza internazionale;


limite vistoso, giustizia dei vincitori (assenti paese neutrali e sconfitti)
Consolidato ruolo del Tribunale militare internazionale e capacità di punire
due principi:
 impossibilità di sfuggire in guerra alla responsabilità personale
 diritto dovere della comunità internazionale di perseguire i criminali di guerra
2002. istituzione della Corte penale internazionale.
Non ci fu una Norimberga italiana.

Trattati di pace
Conferenza di Potsdam, luglio agosto 1945, USA, URSS, RU: Truman, Stalin, Attlee, si acuiscono
le tensioni. Cade definitivamente possibilità di trovare un accordo comune su cosa fare della
Germania. Verso la guerra fredda.
Nella stesura paci prevalgono interessi geopolitici delle potenze. Spartizione in zone di influenza:
 territori Polonia annessi all’URSS 1939, confermati; Polonia compensata con ampliamento
dei confini occidentali a spese della Germania.
 URSS ingloba nelle sue frontiere: Paesi Baltici che si trasformano in repubbliche sovietiche
e parte dei territori tedesco, rumeno, cecoslovsacco, ungherese
 Germania divisa in 4 parti sottoposte alle 4 potenze. Lo stesso accade per Berlino (il nmuro
è del 1961)
 Italia costretta a cedere Dodecaneso alla Grecia, buona parte della Venezia-Giulia alla
Jugoslavia, Briga e Tenda alla Francia. La difficile questione di Trieste, irrisolta sino alla
metà degli anni cinquanta

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