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La prima fase della Seconda Guerra Mondiale cominciò il 1° settembre 1939, quando le truppe di Hitler varcarono la frontiera

della Polonia. Lo Stato tedesco applicò con successo la guerra lampo, tecnica di invasione elaborata dai generali tedeschi che
aveva come obiettivo il rapido annientamento del nemico.
Gli schieramenti si formarono rapidamente: Inghilterra, Francia e Stati Uniti entrarono in guerra in difesa della Polonia; l’Italia
e il Giappone entrarono in guerra a fianco alla Germania. Il successo di Hitler cresce e nella primavera del 1940 conquista
Danimarca, Norvegia, Belgio e Olanda e una parte della Francia. Il 10 giugno 1940 l’Italia entrò in guerra e dichiarò guerra alla
Francia e all'Inghilterra.
Dopo l’umiliazione della Francia, Hitler si volse contro la Gran Bretagna, allora guidata da Winston Churchill. Hitler
bombardò Londra e ciò diede inizio a un lungo scontro nei cieli: la famosa battaglia d’Inghilterra, avvenuta tra luglio e ottobre
1940, la lotta proseguì sul mare poiché la Gran Bretagna riceveva aiuti dalle sue colonie e dagli Stati Uniti. Tuttavia la battaglia
finì con un insuccesso per la Germania. L’Italia fascista, nell’ottobre 1940 decise di attaccare la Grecia: nonostante la flotta
italiana si batté con valore contro gli inglesi, subì dure sconfitte. A causa delle difficoltà delle truppe italiane, Hitler decise di
intervenire in aiuto dell’alleato, scatenando una nuova guerra a lampo e, riportando vittorie nette sia in Grecia sia in Africa.
Hitler aveva ormai raggiunto un notevole successo, tuttavia i suoi piani non erano del tutto conclusi e decise di aggredire
l’URSS. Il 22 giugno 1941, Hitler lanciò l'operazione Barbarossa, contro la Russia, ancora una volta la guerra a lampo ebbe
molto successo. I tedeschi in dieci giorni imprigionarono 300.000 persone e occuparono le terre più ricche di grano e
bestiame dell’URSS. Dalla primavera 1942 all’inverno 1942-1943 le truppe tedesche e russe si affrontarono a Stalingrado, dove
alla fine i Russi ebbero la meglio e riuscirono a sconfiggere per la prima volta i tedeschi, rendendo loro una terribile e umiliante
sconfitta. Anche i soldati dell’ARMIR si ritirarono lentamente, provocando grandi numeri di decessi.
Il nazismo e il fascismo in Europa e l’imperialismo giapponese in Asia dovettero fronteggiare, oltre l’Inghilterra, gli Stati Uniti
e la Russia, anche dei movimenti di opposizione popolare, che avevano lo scopo di liberare il proprio paese dal regime presente
o dall’occupazione in corso. Questa rivolta generale è chiamata Resistenza. In diversi paesi europei, tra cui l’Italia dopo il 1943,
la lotta fu una guerra partigiana, guidata da bande armate appoggiate da civili. Quando fu chiaro che la guerra non poteva essere
vinta, perfino in Germania vi furono tentativi di opposizione al nazismo.
Le sconfitte dell’esercito italiano in Grecia, in Africa e in Russia causarono un crollo del prestigio di Mussolini, e nel 1943
un’ondata di sciopero bloccò la produzione nelle grandi fabbriche. Lo sbarco degli alleati in Sicilia convinse il Gran consiglio
del fascismo, che si riunì la notte del 25 luglio 1943, a dimettere Mussolini. Vittorio Emanuele III il giorno dopo lo fece
arrestare e nominò capo del governo il generale Badoglio, che, d’accordo con il re, aprì trattative con gli americani per far
uscire l’Italia dalla guerra. Venne così stipulato in Sicilia l’armistizio di Cassibile, firmato il 3 settembre 1943, comunicato alla
popolazione solo l’8 settembre. La notizia dell’armistizio causò lo sbandamento dell’esercito italiano, attaccato subito dei
tedeschi che occuparono gran parte della penisola; mentre il re e Badoglio si rifugiarono a brindisi, i tedeschi liberarono
Mussolini, il quale costituì nel nord la Repubblica sociale italiana di Salò. Intanto gli alleati proseguirono la liberazione del sud.
Il 6 giugno 1944 ebbe inizio l'operazione Overlord, il più grande sbarco della storia militare, attuato dagli anglo-americani,
seguendo la richiesta di Stalin, sulle coste della Normandia, nella Francia settentrionale.
Con l’aiuto della resistenza francese riuscirono a liberare Parigi, nel frattempo le forze aeree distruggono intere città tedesche.
I Russi entrarono in Germania e scoprirono i crimini nazisti nei campi di concentramento
Mussolini fermato dai partigiani durante una sua tentata fuga venne fucilato a milano, mentre Hitler si suicidó nel suo bunker a
Berlino. In Asia continuava la guerra tra gli Stati Uniti e il Giappone e il presidente americano Truman decise di usare la bomba
atomica, vennero colpite le due città di Hiroshima e Nagasaki, il Giappone dichiarò la resa.
I veri vincitori della seconda guerra mondiale furono soltanto due: gli Stati Uniti e la Russia. Nel giugno 1945 cinquanta Stati
diedero vita all’organizzazione delle Nazioni Unite, nata per mantenere la pace, risolvere i conflitti e assicurare i diritti civili e
politici. Nel 1945 furono organizzate due conferenze per discutere sulla sorte dei paesi sconfitti: Giappone, Germania e Italia.
Per chiudere definitivamente con la guerra era necessario stipulare i trattati di pace tra vincitori e vinti: nel 1946 ci fu la
conferenza di pace di Parigi, nel 1951 fu stipulato il trattato di pace di San Francisco con il Giappone che doveva rinunciare a
tutte le conquiste fatte in Asia. L’Italia perse Istria, Fiume e la Dalmazia, che vennero assegnate a la Jugoslavia.

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