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Milioni di morti: perdite umane circa 13 milioni, conteggiando i soli militari (più parecchi milioni
di civili)
Russi: 2m di morti, 12 su 100 in età compresa tra i 15 e i 50 anni
Tedeschi: 2m di morti
Francesi: 1m 350mila, 14/100
300mila francesi e tedeschi solo a Verdun; 500mila tedeschi, 400mila inglesi, 200mila francesi solo
sulla Somme
nel solo 1916: tedeschi 1m e 100mila tra morti e feriti contro i 900mila dei francesi e i 650mila
degli inglesi
Italiani: i 6-700 mila morti che l’Italia potrà “vantare” sul tavolo della pace non parranno granché di
fronte a questi numeri, indebolendone ulteriormente la già scarsa forza negoziale.
I 14 punti di Wilson:
per quanto punitiva, la soluzione tedesca ritenuta sin troppo equa dai francesi.
I vincitori non sono compatti.
Inglesi: tradizionale propensione per l’equilibrio delle forze nel continente e non vogliono privarsi
del baluardo tedesco contro un eventuale espansionismo sovietico.
Peculiare è la posizione americana (presidente Wilson, democratico):
forti della loro nuova potenza militare;
forti soprattutto del ruolo di polmone finanziario conquistato con i “crediti di guerra” dati ai loro
alleati, specie alla Gran Bretagna, indiscussa protagonista della finanza internazionale prebellica.
Di fatto, un passaggio del testimone, un cambio della leadership economica mondiale.
8 gennaio 1918, Wilson enuncia in 14 punti gli obiettivi della guerra americana:
l una pace giusta per tutti, basata sull’applicazione del principio della nazionalità;
l trasformazione della politica internazionale da campo privilegiato della diplomazia segreta a
luogo di dibattito trasparente sul tema degli interessi dei popoli;
l Il punto più innovativo, prevede la costituzione di una “Società delle Nazioni” (antesignana
dell’ONU odierna) come luogo di mediazione permanente, di risoluzione arbitrale e pacifica
dei conflitti internazionali.
Sconfitta del programma di Wilson:
l La SdN accoglie il Trattato di Versailles ma non Germania e URSS, che vengono escluse;
l USA si tirano fuori immediatamente quando il Congresso, a maggioranza repubblicana, si
rifiuta di ratificare il Trattato e di aderire alla SdN (novembre 1919); democratici perdono
elezioni presidenziali nel 1920;
l il cambio di rotta “isolazionista” della politica estera USA vs interventismo di Wilson.
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