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STATI UNITI D'AMERICA

Alla fine della prima guerra mondiale gli Stati Uniti erano la maggiore potenza
mondiale. Tra il 1922 e il 1929 la produzione e i consumi di massa conobbero
un'ulteriore espansione sostenuti dalla pubblicità, dai pagamenti rateali e dai grandi
magazzini. Negli Stati Uniti, alla fine degli anni venti, circolava un'automobile ogni 5
abitanti; il 15% della popolazione possedeva un elettrodomestico. Gli Americani
volevano dimenticare i sacrifici imposti dalla guerra e divertirsi: per questo gli anni
venti sono definiti gli "anni ruggenti".

Quali conseguenze negative ebbe il benessere diffuso sulla società statunitense?


Il desiderio di difendere il benessere raggiunto e impedire la diffusione di idee
sovversive portò all'isolazionismo, alla xenofobia e al proibizionismo. Lo Stato
federale si rafforzò, venne imposta la coscrizione obbligatoria, vennero promulgate
leggi che limitarono la libertà e furono messe in atto repressioni nei confronti dei
pacifisti, i cosiddetti nemici interni.
In un clima improntato al nazionalismo, ripresero vigore razzismo e anticomunismo:
risorse il Ku Klux Klan (1915), organizzazione terroristica di suprematisti bianchi più
famosa nella storia degli Stati Uniti. La rinascita di un nuovo movimento del Ku Klux
Klan da molti viene legata al successo del film storico del noto regista americano
David Wark Griffith: il film – che uscì nel 1915 e ottenne un grande successo –
raccontava le gesta del Ku Klux Klan in maniera lusinghiera e nostalgica.
Il biennio 1919-1920 segnò anche il culmine della repressione del movimento
operaio da parte delle autorità, spalleggiate dal consenso di ampi settori
dell'opinione pubblica. Furono gli anni del cosiddetto Red Scare, la paura rossa
diffusasi anche negli USA sulla scia della rivoluzione bolscevica. La presenza di molti
immigrati, inoltre, tra gli attivisti del movimento operaio fece sì che
l'anticomunismo di saldasse alla xenofobia e al razzismo. Emblematico è il caso dei
due italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, condannati a morte (sedia elettrica
1927) per aver commesso senza

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