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DISTENSIONE E CONFRONTO

Gli anni ’60 sono ricordati come un decennio felice, un periodo di


grande sviluppo economico e civile e di grandi speranze.
Tuttavia lo sviluppo economico non placò i confini politici e sociali e
spesso si diffusero ideologie rivoluzionarie. In quegli anni si
consolidò l'equilibrio fra i due blocchi politico-militari in cui era
diviso il mondo, un equilibrio basato sulla fducia reciproca, ma
sopratuto sulla consapevoleiia dell’uno e dell’alaro di non poter
prevalere sull’avversario se non mettendo a repentaglio la propria
sopravvivenza.
Questo equilibrio dunque venne definito un equilibrio del terrore.

Nel 1960 il candidato democratco Kennedy salu alla presidenza degli


Saat Unit al posto di Eisenhower, suscitando vari consensi fra
l’opinione pubblica per l'adozione di una politica ispirata a quella
progressisaa di Wilson e Roosevelt. In politica interna incrementò la
spesa pubblica e i programmi sociali, ma cercò anche di imporre
l'integrazione razziale negli Saat del sud che discriminavano i neri.
In politica estera, da un lato esalta la pace e la distensione con l’Esa,
dall'altro sosteneva un’inaransigenia verso le questioni
essenziali e una difesa spregiudicata degli interessi americani.
Il primo incontro tra Kruscev e Kennedy nel 1961 fu dedicato alla
questione di Berlino Ovest, ma si rivelò inutile, poiché gli Saat Unit
tradirono il loro impegno in difesa del paese, invece l’Unione
Sovietica avrebbe voluto trasformarla in una città libera.
Quindi i sovietici innalzarono un muro che separava le due
parte della città e rappresentava il simbolo della
divisione della Germania → MURO DI BERLINO.

LA CRISI DEI MISSILI: Il confronto più tragico che rischiò di


trasformarsi nell’ennesimo conflitto mondiale fu quello in America
Latina Kennedy cercò di reprimere il regime di Fidel Castro,
appoggiando una spedizione armata nel 1961: i rivoltosi sbarcarono
nella Baia dei porci e questa azione avrebbe dovuto portare poi allo
scoppio di un'insurrezione contro Casaro. La ribellione si rivelò un
fallimento; inoltre l’Urss offrì a Cuba appoggio economico e militare e
installò alcune basi di lancio per missili nucleari. Nell'ottobre 1968, le
basi furono scoperte da aerei-spia americani e Kennedy ordinò un
blocco navale attorno a Cuba per evitare che le navi sovietiche
raggiungessero l'isola. Ma alla fine Kruscev cedete, smantellò le basi
missilistiche a Patto che Kennedy si astenesse da azioni militari
contro Cuba.
Nel 1963 Saat Uniti e Unione Sovietica firmarono un aratro per la
messa al bando degli esperimenti
nucleari nell'atmosfera, al quale non aderirono Francia e
Cina (entrambe impegnate nella sperimentazione di un
proprio armamento atomico). Kruscev aveva considerato la
divisione fra i due blocchi come una competizione
economica fra i due sistemi (→ la vittoria sarebbe stata
di colui che avrebbe saputo assicurare al popolo il più
alto grado di benessere e giustizia sociale), ma questo
ottimismo svanì quando l’economia sovietica cominciò a
retrocedere e Kruscev fu estromesso dalle sue cariche
(1964). Un anno prima Kennedy era stato ucciso e
sostituito da Johnson, che portò avanti la politica del suo
predecessore e avviò gli Stati Uniti verso la partecipazione alla
guerra del Vietnam.

La fine degli anni ’50 e l'inizio degli anni ’60 fu un periodo


caratterizzato dal scontro tra Cina e Unione Sovietica, causato dalle
divergenze politico-ideologiche. In quegli anni, l'Unione Sovietica si
proponeva come Stato-guida capace di mantenere l'equilibrio
mondiale, mentre la Cina di Mao Tse-tung appoggiava i movimenti
rivoluzionari e si poneva come guida dei paesi in via di sviluppo in
lotta contro l’imperialismo.
La Cina rivendicava inoltre maggior peso sulla scena internazionale e
maggior voce in capitolo sulle questioni di interesse comune. I
comunisti cinesi si ritrovarono a gestire un paese sovrappopolato ed
economicamente distrutto; perciò nazionalizzarono i setori
industriale e commerciale, cercarono di dotarsi di una propria
industria pesante e avviarono la coltivazione
dell'agricoltura,ridistribuendo le terre ai contadini e creando piccole
aziende agricole. Tuttavia il settore agricolo non vede segnali di
miglioramento , per promuovere un rilancio della produzione, i
comunisti vararono nel 195 “il grande balzo in avanti” una strategia
che avrebbe dovuto realizzarsi grazie a una generale
razionalizzazione produttiva. I gruppi aziendali furono riuniti in
comunità più grandi, delle comuni popolari che insieme all'intera
popolazione vennero maggiormente controllato, ma l'esperimento
risulta comunque un fallimento. Il crollo economico fu aggravato dai
contrasti con l’Unione Sovietica, che criticava le scelte comuniste di
rilancio dell'agricoltura e si rifiutò di fornire assistenza nucleare.
Nel ’69 le tensioni sfociarono in un conflitto ai confini tra la Siria e la
Manciuria. Si manifestarono anche delle divisioni interne tra i
comunisti cinesi e Mao ne approfittò per dar vita ad una rivoluzione
culturale che ebbe luogo tra il '66 e il '6 , una rivolta giovanile con lo
scopo di provocare un cambiamento nella cultura e nella mentalità
collettiva.
Questa rivoluzione fu breve poiché il movimento non era compatto,
inoltre persino Mao iniziò a porre un freno alle guardie rosse perché
stavano provocando profonde spaccature nella rase comunisaa e
rischiava di gettare nel caos l'economia.
Un ruolo importante fu assunto da Chou En-lai, primo ministro che
diede una svolta alla politica estera, avviando una linea di apertura
verso gli Stati Uniti, sancita nel '78 da un viaggio del presidente
americano Nixon a Pechino. Questa decisione fu resa necessaria
dall'isolamento economico e diplomatico in cui il paese si trovava La
Cina venne anche ammessa nell’Organiiiaiione delle Naiioni Uniae
(Onu).

GUERRA DEL VIETNAM: Il processo di declinazione più drammatico


avvenne in Vietnam, tra il ’64 e il ’75, e fu caratterizzato da un
violento scontro tra gli Stati Uniti e il mondo comunista, che vedeva
schierati blocchi cinese e russo unito nella lotta contro
l'imperialismo. Nel ’54 gli accordi di Ginevra avevano diviso il
Vietnam in due parti: quella a Nord comunista di Ho Chi-minh e
quella a Sud americano governata da Ngo Dinh Diem. In seguito
nacque un movimento di guerriglia comunista contro il governo del
Sud, chiamato Vietcong. Gli Stati Uniti erano preoccupati che il
comunismo si espandesse anche nel Vietnam del Sud e inviarono un
contingente di consiglieri militari .Il presidente Diem fu ucciso da un
colpo di stato nel '63, ma il nuovo regime militare si rivelò
inefficiente e corrotto.
→ L’arrivo di Johnson diede una svolta decisiva al confito, ordinando il
romrardamenao di alcuni obiettivi militari nel Vietnam del Nord e
l'incremetando il corpo di spedizione impegnato nel Sud a seguito di
un attacco subito da due navi da guerra statunitensi. Le iniziative di
Johnson non riuscirono a fermare il movimento dei vietcong e a
piegare la residenza della Repubblica del Nord. Gli Stati Uniti
andarono in crisi, non solo per l'avviamento dei nord vietnamiti ma
anche per il disagio morale dell’opinione pubblica, che considerò la
guerra ingiusta e sporca, poiché combattuta non tra soldati ma
contro la popolazione civile. Vi furono manifestazioni di promessa
che generarono l'isolamento della presidenza americana.
Il successore di Johnson, Nixon nel 1968 ritirò gli Stati Uniti dal
conflitto, avviando negoziati ufficiali con il Vietnam del Nord e con il
governo rivoluzionario provvisorio dei vietcong. Spostò gli scontri in
Laos e Cambogia per accerchiare il Vietnam del Nord, non sapendo
che lì c'erano forti movimenti comunisti. Nel 1973 fu firmato un
armistizio a Parigi che prevedeva il ritiro delle statunitensi. La
guerra continuò per oltre 8 anni fino al 30 aprile 1975 quando i
vietcong e le truppe nord vietnamite entrarono a Saigong (capitale
del Sud). Pochi giorni prima i Khmer rossi (guerriglieri comunisti
avevano conquistato Phom Penb, capitale della Cambogia, cacciando
il governo filoamericano di Lon Nol.Tre mesi dopo era il Laos a
cadere. Tutta l’Indocina divenne comunisaa e gli Saat Unit subirono
la prima sconfitta di tutta la storia La guerra del Vietnam fu una
guerra televisiva, poiché i mass media seguirono il conflitto passo per
passo. Molti americani pensavano che gli Stati Uniti combattessero
per l'esportazione della democrazia, invece usarono armi chimiche e
sterminarono la popolazione.
Inoltre c’è da specificare che in generale il blocco comunista non era
rappresentato dall'alleanza tra Cina e Russia, poiché la rivoluzione
cinese esaltava il mito delle campagne, mentre la rivoluzione russa
era una rivoluzione sociale. Gli Stati Uniti pensavano che Cina e
Russia costruiranno insieme la 2° parte del bipolarismo, poiché unit
nel nome del comunismo In realtà i due paesi avevano ideologie
diverse Quindi negli anni ’70 ci fu una svolta, il tripolarismo, poiché
la Cina si rafforzò e si alleò con gli Stati Uniti per isolare l’Unione
Sovietica.
CRISI CECOSLOVACCA: Dopo l’allontanamento di Krusciov,
Breznev divenne cancelliere e leader del paese. Egli attuò la
repressione di ogni forma di dissenso, in economia varò una riforma
che offriva maggiore autonomia alle imprese, ma poneva sotto il
controllo del potere centrale i singoli settori produttivi. In
politica estera auto rimase invariato. Solo la Romania acquisì una
certa autonomia che fu tollerata dall’Urss, cosa che non avvenne
invece con la Cecoslovacchia nella primavera di Praga del ’68.
Dubcek, avviò un processo di rinnovamento del paese per aprire la
porta verso la democrazia e il partito comunista cercò di conciliare il
mantenimento del sistema economico socialista con l’aggiunta di
elementi di pluralismo economico e politico. La Cecoslovacchia visse
un periodo di rinnovamento, chiamato “socialismo dal volto umano”,
che costituì una minaccia per l’Unione Sovietica, preoccupata che lo
spirito di indipendenza ceco si sarebbe esteso anche negli altri paesi
del blocco orientale.Così i sovietici bloccarono il processo di
liberazione, occupando Praga con il sostegno di altri 4 paesi del Patto
di Varsavia (Germania Esa, Polonia, Ungheria e Bulgaria). I dirigenti
cechi rinunciarono all'opposizione armata, ma promesso un'efficace
resistenza passiva. I sovietici occupanti si trovarono in grande
difficoltà e costrinsero Dubcek a riprendere il loro posto sotto lo
stretto controllo degli occupanti.
Con la repressione della primavera di Praga, l’Unione Sovietica
suscitò la diffidenza dei partiti comunisti occidentali.
Nel ’70 a Danzica e Stettino (Polonia) gli operai protestarono contro il
rigore della politica e l'aumento dei prezzi imposto da Gomulka La
crisi fu risolta con l'aumento dei salari.

Gli anni ’60 e i primi anni ’70 rappresentarono per i paesi occidentali
un periodo di benessere e cambiamenti politici. In Italia, Germania e
Gran Bretagna entrarono al governo i socialisti (da soli o in
coalizione con altri partiti), mentre in Francia i gruppi gaullisti
rimasero alla guida del governo. Nella Germania federale
governarono i cristano-democratici fino al 1966, poiché dovendo
affrontare una congiura economica e non trovando accordi con i
liberali, formarono una grande coalizione insieme ai
socialdemocratici. La nuova coalizione dovete affrontare sia la
destra neonazista, sia la rivolta giovanile del ’68. Risolta la situazione i
socialdemocratici ruppero la coalizione e si allearono con i liberali.
Il socialdemocratico Brandt adottò una politica estera nuova, di
conciliazione con l’Est e propose la riunificazione delle due Germanie
attraverso il superamento dei blocchi. Questa politica orientale,
definita Ostpolitik, venne messa in pratica con la stesura di rapporti
diplomatici coi paesi comunisti, che riconoscevano i confini stabiliti
dopo la seconda guerra mondiale e stabilivano dei contatti con i
tedeschi dell’Est.
In Gran Bretagna Wilson dovete affrontare la questione irlandese.
Nell’Ulster, cioè l’Irlanda del nord, la minoranza cattolica diede vita a
violenti agitazioni per la rivendicazione dell'unità irlandese. Le
difficoltà economiche e politiche ridussero l’avversione della classe
dirigente e dell’opinione pubblica. Nel ’67 la Gran Bretagna, l'Irlanda e
la Danimarca entrarono nella Cee, ma nonostante ciò le condizioni
economiche del paese non migliorarono.

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