Potere esecutivo: Il Gran Consiglio del Fascismo (direzione del PNF dal 1921) sostituisce il governo (1925) Potere legislativo: il Parlamento viene eletto con la legge Acerbo del 1923 l’anno successivo e con listone unico nel 1929 e nel 1934; la Camera dei Fasci e delle Corporazioni (1934) sostituisce il Parlamento (1939) Potere giudiziario: Tribunale speciale per la difesa dello Stato (1926, dopo l’attentato ad Anteo Zamboni) -1940, codice penale Rocco: ripristino della pena di morte Amministrazione locale: podestà (a capo delle consulte comunali) (1926) oltre che prefetti (nelle province) nominati dall’alto e dipendenti dal Min. Interni Ordine pubblico: Milizia Volontaria per la sicurezza nazionale (1922) e OVRA (polizia segreta) Istruzione e propaganda 1923 riforma Gentile 1924 Istituto LUCE e Cinecittà 1926 Opera Nazionale Balilla (dal 1937 Gioventù Italiana del Littorio) 1927 EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) 1927 introduzione del calendario fascista (anno I dell’era fascista: dal 29 ottobre 1922) 1928 libro di testo unico alle elementari 1931 scuola di mistica fascista a Milano 1932 mostra della rivoluzione fascista 1932 treni popolari e Opera Nazionale Dopolavoro 1933 obbligo della tessera per ogni pubblico impiego (tessera del pane o della fame) 1935 materie obbligatorie a scuola: istruzione militare, dottrina fascista e, per le fanciulle, puericultura e propaganda demografica 1937 Ministero della Cultura Popolare che si aggiunge all’agenzia Stefani per il controllo della stampa 1939 Carta della scuola di Bottai (non attuata per lo scoppio della guerra) Opposizione al fascismo 1925 Manifesto degli intellettuali antifascisti di B. Croce in risposta a quello di G. Gentile Bologna, 1926, attentato di Anteo Zamboni (introduzione del confino di polizia e del Tribunale speciale per la difesa dello Stato) 1926 congresso di Lione del Partito Comunista in esilio Piero Gobetti, Rivoluzione Liberale (muore nel 1926) 1927 Concentrazione antifascista di Parigi (Turati, Rosselli, Nenni, Nitti, Sturzo, Salvemini, Rossi, etc.) 1928-34 carcerazione di Antonio Gramsci (muore nel 1937) 1941 manifesto di Ventotene di Ernesto Rossi (liberale) e Altiero Spinelli (comunista) per un’Europa unita nel dopoguerra Il fascismo e la Chiesa 1925 Pio XI protesta contro l’emarginazione delle associazioni cattoliche 1926 Pio XI condanna l’attentato di Anteo Zamboni 1928 vietata l’organizzazione dei Giovani Esploratori cattolici (boy scouts) da inquadrare nell’Opera Nazionale Balilla 1929 Patti Lateranensi tra Mussolini e Gasparri (concordato, trattato, convenzione finanziaria) (indennizzo di due miliardi) 1929 la rivista Civiltà Cattolica dei Gesuiti invita a votare sì per il listone fascista 1931 obbligo di sciogliere l’Azione Cattolica e la FUCI (universitari cattolici), sfiorata la crisi e nuovo accordo (alla Chiesa cattolica solo l’educazione religiosa) 1937 enciclica in tedesco “Con più cocente dolore” di condanna delle violenze naziste ma senza nominare gli ebrei 1938 nessuna protesta dal Vaticano contro le leggi razziali italiane 1940-43 Pio XII non protesta contro la persecuzione degli Ebrei ma i singoli ordini religiosi e parroci li nascondono per proteggerli; Pio XII si reca in visita nel quartiere di San Lorenzo bombardato dagli alleati nel ‘43 Politica economica 1922-25 ministro De Stefani: liberismo e deflazione Abolizione della nominatività dei titoli, riduzione delle imposte di successione, abolizione delle imposte sui sovrapprofitti di guerra, sblocco dei fitti, privatizzazione della telefonia, degli zolfi e fiammiferi e delle assicurazioni sulla vita, con abbattimento dei salari, licenziamenti e imposizione indiretta, fino al risanamento del bilancio Dal 1925 ministro Volpi: progressiva statalizzazione dell’economia Nuova inflazione, che favorisce le esportazioni, ma aumenta le uscite per l’acquisto all’estero di materie prime e grano e riduce il potere d’acquisto di salari e stipendi e il valore del danaro 1925 Opera Nazionale Maternità e infanzia 1925 battaglia del grano 1925 patto di Palazzo Vidoni coi sindacati 1926 lira a quota novanta (deflazione tramite l’abbattimento di paghe, salari e stipendi) 1927 autoscioglimento della CGIL e Carta del Lavoro (Corporazioni, 1927,Camera dei Fasci e delle Corporazioni, 1934) 1928 bonifica integrale 1929 crack; giro di vite alla statalizzazione per il salvataggio di imprese e banche con finanziamenti pubblici 1931 IMI (Istituto Mobiliare Italiano) 1933 IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) 1932 Opera Nazionale Dopolavoro 1933 giornata di 8 ore e divieto del lavoro minorile fino a 14 anni 1929-34 campagna di opere pubbliche contro la disoccupazione 1934 tutela contro i lavori notturni o dannosi per la salute o pericolosi 1935-36 autarchia a seguito delle sanzioni economiche dopo l’invasione dell’Etiopia 1940 economia di guerra Politica estera 1923 abbandono di Corfù dopo il veto inglese 1924 trattato di Roma, per l’annessione di Fiume (che annullava il trattato di Rapallo) 1925 patto di Locarno: Italia e Inghilterra garanti presso la Repubblica di Weimar della smilitarizzazione della Renania da parte di Francia e Belgio 1933 patto a quattro, per il disarmo (Germania, Italia, Francia, Inghilterra) 1934 assassinio di Dollfuss, Mussolini invia truppe al Brennero in difesa dell’Austria contro un’eventuale aggressione tedesca 1935 patto di Stresa, fra Italia Francia e Inghilterra contro il riarmo nazista SVOLTA 1935-36 guerra d’Etiopia con uso di armi chimiche 1936-39 guerra di Spagna 1936 Asse Roma- Berlino 1937 patto antikomintern (tra Germania e Giappone cui aderisce anche l’Italia) 1938 Anschluss (Mussolini non reagisce all’annessione tedesca dell’Austria) 1938 conferenza di Monaco (Daladier, Chamberlain, Mussolini e Hitler): la Germania autorizzata a occupare i Sudeti conquista tutta la Cecoslovacchia 1939 occupazione italiana dell’Albania e pulizia etnica 1939 patto d’acciaio, tra Italia e Germania 1 settembre 1939 invasione tedesca della Polonia 27 settembre 1940 patto tripartito (Italia, Germania, Giappone)