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Colonialismo e imperialismo
La nuova politica coloniale avviata dalle potenze europee fu definita con il termine "imperialismo":
essa poggiava su ragioni economiche (ricerca di nuovi mercati e materie prime) e politiche (egemonia
sul continente), nonché sul crescente nazionalismo e sulla pretesa superiorità dei "bianchi" europei,
chiamati a civilizzare i "selvaggi". Intento di "civilizzazione" spirito di avventura e miraggio di facili
guadagni spinsero missionari, commercianti ed esploratori ad addentrarsi in regioni sconosciute,
soprattutto in Africa: questi viaggi ed esplorazioni aprirono la strada all'occupazione militare e allo
sfruttamento economico dei nuovi territori, per il cui controllo sorsero subito contrasti tra le potenze
europee.
Il Congresso di Berlino del 1884 cercò di regolamentare la spartizione dell'Africa, nella quale si
avvantaggiarono soprattutto la Francia (avviò la colonizzazione dell’africa del nord e si accaparra il
golfo di Guinea) e l'Inghilterra (egitto, controllo del Canale di Suez e poi africa sud-orientale).
In Estremo Oriente i francesi occuparono l'Indocina, mentre l'Inghilterra guidò la penetrazione in Cina,
presto seguita dalle altre potenze europee, dagli Stati Uniti e dal Giappone.
Il colonialismo si tradusse ben presto nello spietato sfruttamento di intere popolazioni.
IMPERI ASIATICI
Giappone, Cina e India
A metà dell'Ottocento il Giappone era un paese isolato, con un'economia quasi esclusivamente
agricola e una struttura socio-politica di tipo feudale.
La situazione cambiò nel 1853, quando gli Stati Uniti imposero al paese l'apertura di alcuni porti al
commercio estero e la stipula di trattati commerciali (patti ineguali).
Dal 1868, sotto l'imperatore Mutsuhito, ebbe inizio una modernizzazione a tappe forzate del
Giappone (periodo di meiji= governo illuminato): l'antico sistema feudale fu smantellato e venne
finanziata la creazione di un apparato industriale, con investimenti nelle infrastrutture, grazie
all’importazione della tecnologia occidentale).
All'inizio dell'Ottocento, anche l'impero cinese dovette subire l'ingerenza delle potenze occidentali.
L’economia si basava solamente sull’agricoltura. Da tempo gli inglesi, la compagnia britannica delle
indie, avevano avviato in Cina un redditizio contrabbando di oppio, che il governo cinese tentò di
ostacolare. Si arrivò così alla prima guerra dell'oppio (1839-1842), da cui i cinesi uscirono sconfitti e
furono costretti ad aprire al commercio estero altri porti, oltre a quello di Canton, e a cedere Hong
Kong alla Gran Bretagna (trattato di Nanchino).
Pechino dovette ulteriormente aprirsi all'Occidente in seguito alla seconda guerra dell'oppio
(1856-1860) contro inglesi e francesi, ottenendo privilegi commerciali e sovranità su porzioni
territoriali cinesi.
Mentre sul fronte interno si trovò a fronteggiare alcune rivolte dei Taiping, movimento che proponeva
una società egualitaria, che riuscirono a reprimere solo con l'aiuto delle potenze straniere, che
stavano ormai imponendosi sempre di più.
La Cina subì anche l’aggressivo espansionismo del Giappone, tra i due imperi scoppiò un conflitto per
il controllo della Corea, la cina non riuscì a resistere dove fu costretta a rendere indipendente la
Corea e cedere al giappone l'isola di taiwan e altre isole.
La sconfitta provoco un movimento nazionalista xenofopo e conservatore, i boxer, che ebbero episoti
di violenza contro gli stranieri e i loro interessi. Le potenze occidentali nel paese organizzarono una
spedizione militare che stroncò la rivolta.
la germania di bismarck
dopo il ‘48 la germania ebbe il decollo industriale e si gettarono le premesse per l'unificazione
tedesca, ambizione di cui si fece interprete Guglielmo I di Hohenzollern, che intraprese una politica
militarista e, nel 1862, nominò primo ministro l'energico Otto von Bismarck.
Il primo passo verso l'unificazione fu quello di estromettere l'Austria dalla Confederazione tedesca.
Per questo Bismarck, nel 1866, diede inizio al conflitto austro-prussiano: la guerra si risolse,
rapidamente, a favore della Prussia, che impose lo scioglimento della Confederazione tedesca e la
creazione della Confederazione della Germania del nord, di cui rivendicò la presidenza.
Gli Stati tedeschi a sud del Meno, rimasti indipendenti, furono costretti a stipulare con la Prussia
un'alleanza militare. La potenza prussiana preoccupava Napoleone III e nel luglio 1870 si arrivò alla
guerra tra Francia e Prussia, che si risolse anche stavolta rapidamente a favore della seconda: la
sconfitta di Sedan e la cattura Napoleone III (1-2 settembre 1870) posero fine al Secondo Impero
francese. La Prussia annetté l'Alsazia e la Lorena. Il 18 gennaio 1871 fu proclamato il nuovo impero
(II Reich) tedesco.
II REICH
Il re imperatore è guglielmo col cancelliera Bismarck, entrambi volevano far diventare il paese una
grande potenza, con un forte esercito e una forte industrializzazione.
Era un sistema bicamerale, camera bassa con funzioni da parlamento, camera federale che eleggeva
i rappresentanti dei Lander.
C’erano 2 partiti, Zentrum di aspirazione cattolica, SPD di aspirazione Marxista. Inizialmente Bis era
con SPD ma poi si accorgerà che è troppo pericoloso e si alleerà con lo Zentrum indicendo una
battaglia per la civiltà contro l’SPD.
ETA’ GIOLITTIANA
Le riforme sociali e lo sviluppo economico
Salito al trono nel 1900, Vittorio Emanuele II affidò il governo all'esponente della sinistra liberale
Giuseppe Zanardelli. Al suo ritiro diventò primo ministro Giovanni Giolitti (1903). Convinto che il
miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori avrebbe avvantaggiato tutto il corpo sociale, egli
rese effettivo il diritto di sciopero e realizzò un'avanzata legislazione sociale a tutela delle categorie
più deboli. In particolare attuò un'importante riforma per diffondere l'istruzione elementare, che passò
sotto il controllo dello Stato.
La sua oculata amministrazione del bilancio statale incrementò il valore della moneta italiana e
agevolò il risparmio e l'attività industriale, la cui produttività raddoppiò tra il 1900 e il 1913. Giolitti
incrementò le opere pubbliche, soprattutto estese e nazionalizzò la rete ferroviaria e promosse
l'apertura del traforo del Sempione.
Il suo lungo governo lasciò comunque irrisolti alcuni gravi problemi che affliggevano l'Italia:
analfabetismo e povertà, che colpivano ancora ampie zone del paese, e il divario nello sviluppo e
nella modernizzazione fra il Nord e il Sud. Per queste ragioni, nei primi quindici anni del Novecento,
l'emigrazione italiana, rivolta soprattutto verso l'America, raggiunse il picco massimo (circa 600.000
persone all'anno).
SISTEMA GIOLITTIANO
Tra le iniziative politiche di Giolitti, la più importante fu rampliamento del diritto di voto (1912), che
venne esteso a tutti i cittadini di sesso maschile purché avessero compiuto 30 anni oppure 21 anni se
erano in grado di leggere e scrivere o se avevano svolto il servizio militare: il numero degli elettori
passò così da quasi 3.300.000 a 8.600.000.
Allo scopo di allargare le basi della classe politica italiana, Giolitti cercò l'appoggio dei socialisti e dei
cattolici, due forze che non si erano fino ad allora identificate con il sistema parlamentare. La
partecipazione dei socialisti di Turati al primo governo Giolitti non fu possibile a causa
dell'opposizione dell'ala rivoluzionaria del Partito socialista. L'intesa con i cattolici sfociò in un accordo
segreto (patto Gentiloni, 1913), in base al quale i cattolici avrebbero sostenuto le elezioni e i deputati
liberali in cambio dell'abbandono della politica anticlericale.
Il suo sistema fu criticato perché fu trasformismo ed non era praticabile. G allora ricorse alla
corruzione e all’intimidazione per eliminare scomodi avversari, accusato di clientelismo. Salvemini nel
“il ministro della malavita” lo accusa di sfruttare il sud per i suoi bisogni.
All'interno del cattolicesimo italiano, intanto, si veniva precisando un orientamento liberale, aperto a
una più attiva partecipazione alla vita politica del paese. Il principale esponente di questa linea fu il
sacerdote Romolo Murri, fondatore di un movimento che verrà poi chiamato "Democrazia cristiana
italiana". Anche il sacerdote siciliano Luigi Sturzo cercava di qualificare la partecipazione cattolica
alla politica creando un partito di carattere democratico e popolare, autonomo dall'autorità
ecclesiastica e capace di aggregare i ceti più deboli sulla base dei valori cristiani.
I cattolici entrarono in politica nel ‘12 con Giolitti che affrontava una duplice opposizione, da un lato le
correnti conservatrici e nazionaliste che crescevano che consideravano G troppo di SX, mentre
dall’altra il partito socialista era di nuovo prevalentemente rivoluzionario.
il papa PIO X ammorbidì il non expedit, ora i cattolici si alle elezioni politiche.
CRISI DELL’EQUILIBRIO EU
La Belle Époque
Lo sviluppo tecnologico e industriale generò un clima di euforia e di fiducia in un progresso
che appariva inarrestabile. I miglioramenti materiali favorirono la diffusione di stili di vita impensabili
fino a qualche decennio prima. L'età che va dalla fine dell'Ottocento alla prima guerra mondiale fu
perciò caratterizzata da un senso di spensieratezza e di voglia di vivere e fu definita per questo Belle
Époque, "bella epoca". Migliorarono le condizioni igienico-abitative, aumentarono i consumi, si
moltiplicarono i divertimenti, si sviluppò il turismo, nacque lo sport di massa. Con lo sviluppo
economico progredirono le scienze, la medicina, i trasporti e le comunicazioni, e alcune innovazioni
tecnologiche cambiarono profondamente il vivere quotidiano (lampadina, ascensore).
Molte di queste innovazioni favorirono la crescita demografica e allungavano le aspettative di vita
della popolazione.
aree di crisi
Le relazioni internazionali erano influenzate dall'aggressività della Germania di Guglielmo II. I rapporti
con l'Inghilterra si erano deteriorati a causa della pressante concorrenza economica e militare
tedesca. La Francia era animata da un forte spirito di rivalsa per la sconfitta subita durante la guerra
franco-prussiana (1870-1871). La Germania, poi, aveva creato un potente impero coloniale,
interferendo con gli interessi strategici e commerciali britannici e francesi. La rivalità coloniale fu
causa, ad esempio, delle due "crisi marocchine" (1905 e 1911), nel corso delle quali Germania e
Francia giunsero a un passo dallo scontro armato a causa delle loro pretese sullo Stato nordafricano.
(la Francia ottenne il protettorato sul Marocco in cambio di una parte del Congo alla germania).
Un'altra grave crisi si manifestò nella penisola balcanica, dove riprese l'espansionismo dell'Austria-
Ungheria, che nel 1908, violando le deliberazioni del congresso di Berlino, annetté la
Bosnia-Erzegovina.
Questo gesto irritò la Serbia, la quale, forte dell'appoggio della Russia, aspirava invece a riunire in un
unico Stato gli jugoslavi (serbi, bosniaci, sloveni e croati). L'area balcanica si trovava anche sotto il
dominio degli ottomani, contro i quali si scatenarono nel 1912 e nel 1913 le due guerre balcaniche,
condotte da Serbia, Grecia, Montenegro e Bulgaria, e in seguito anche dalla Romania. Il bilancio di
questi conflitti lasciò insoddisfatti tutti i contendenti: risultò evidente che i Balcani erano ormai una
"polveriera" pronta a esplodere.
La guerra civile
La rivoluzione d'ottobre sfociò nella formazione di un nuovo governo sovietico,
basato cioè sui soviet. Alla guida del nuovo Stato fu posto Lenin, affiancato da un Consiglio dei
commissari del popolo di cui facevano parte anche Lev Trockij e iosif Stalin. Lenin stipulò con
Austria-Ungheria e Germania la pace di Brest-Litovsk (1918), con cui la Russia uscì dal primo conflitto
mondiale, subendo gravi perdite economiche e territoriali.
Nel 1918 il nuovo governo si trovò a fronteggiare la guerra civile scoppiata fra i "rossi", sostenitori del
nuovo Stato sovietico, e i "bianchi", fedeli al regime zarista. Temendo la diffusione della rivoluzione
fuori dai confini russi, anche le potenze dell'intesa intervennero in aiuto dei bianchi. Il governo creò un
esercito, l'Armata rossa, che entro il 1921 riuscì a sconfiggere gli avversari, mentre Lenin istituì la
Terza internazionale, finalizzata a diffondere su scala mondiale la rivoluzione proletaria. Negli anni
della guerra civile Lenin intraprese un programma di controllo forzato su tutta la produzione,
specialmente agricola, chiamato "comunismo di guerra", che tuttavia provocò una grave crisi
alimentare e forti resistenze dei contadini, a cui il governo rispose con violente repressioni, fondando
la ceka, polizia politica.
La nascita dell'URSS
Di fronte all'insuccesso del "comunismo di guerra", a partire dal 1921 Lenin diede corso alla Nuova
politica economica (NEP), che prevedeva il parziale ripristino del libero commercio, l'aumento dei
prodotti disponibili per il consumo, la prospettiva di profitti privati e una maggiore libertà per i
contadini. All'interno del programma della NEP venne avviata la lotta all'analfabetismo, che si
accompagna però a un rigido insegnamento marxista e alla repressione di ogni forma di credenza
religiosa.
Nel 1922 venne creata l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), che venne dotata di
una Costituzione (31 gennaio 1924). Nel nuovo Stato federale il potere legislativo era affidato al
Consiglio o Soviet supremo dell'Unione, quello esecutivo al Consiglio dei commissari del popolo e
quello giudiziario alla Corte suprema dei soviet.
repubblica di weimar
fu proclamata la repubblica (9 novembre 1918), guidata da un governo provvisorio socialdemocratico.
il re guglielmo II abdicò e si creò un governo provvisorio guidato da Ebert
La situazione interna era però molto delicata: nel gennaio 1919 a Berlino scoppiò una sommossa,
guidata dal Partito comunista tedesco, nato dall’unione di alcuni gruppi tra i quali spiccava la lega di
spartaco, che fu repressa nel sangue. Le agitazioni vennero represse nel sangue dal governo grazie
all’esercito.
L'11 agosto 1919 l'Assemblea costituente proclamò la repubblica di Weimar, dal nome della cittadina
in cui fu redatta la nuova Costituzione: la Germania diventa una repubblica federale, divisa in Lander..
Gli ambienti di destra osteggiarono la nuova repubblica, organizzando atti terroristici e persino un
colpo di Stato (putsch di Kapp, 1920), che falli. La situazione era aggravata dalla disastrosa
situazione economica, dalla disoccupazione e da un'inflazione galoppante, che resero impossibile
pagare i risarcimenti previsti dal trattato di pace. A garanzia del pagamento, la Francia occupò il
bacino minerario della Ruhr, grave perché la privava della possibilità di pagare le riparazioni di guerra.
(1923).
HITLER E NAZISMO
Hitler e la nascita del nazionalsocialismo
Nel febbraio del 1920 Adolf Hitler fondò un movimento politico di estrema destra, il Partito
nazionalsocialista del lavoratori (Partito nazista), con l'obiettivo di instaurare in Germania un regime
autoritario. Hitler e i suoi seguaci tentarono un colpo di Stato contro il governo bavarese (putsch di
Monaco 1923), che però fallì.
Negli anni Venti, la Germania poté godere di un ritrovato spirito di distensione nei rapporti
internazionali (Patto di Locarno, 1925); l'economia inoltre beneficia di un piano di aiuti americani
(piano Dawes), La Germania fu ammessa alla società delle Nazioni (1926) e nel 1929 vennero ridotti
e rateizzati i risarcimenti di guerra e fu imposto alle truppe franco-belghe di abbandonare la Renania
(piano Young).
Ma la crisi economica del 1929 rinforzo in Germania le tendenze di estrema destra. Nelle elezioni del
1930 i nazionalsocialisti divennero il secondo partito. Due anni dopo Hitler fu però battuto alle elezioni
presidenziali dal maresciallo Hindenburg, La mancanza di un governo stabile porto a due successive
elezioni (luglio e novembre 1932) e alla fine Hindenburg affido il cancellierato a Hitler (30 gennaio
1933).
STALIN
L'ascesa di Stalin e l'industrializzazione
Nel 1924, alla morte di Lenin, all'interno del politiche opposte: quella della "rivoluzione permanente"
da diffondere gradualmente su scala mondiale, difesa da Lev Trockij, e quella del "socialismo in un
paese solo", sostenuta da Stalin, per il quale prima di esportare la rivoluzione era necessario
consolidare l'economia socialista e lo Stato sovietico.
Prevalse la linea di Stalin, che succedette a Lenin alla guida del partito e dello Stato sovietico. Egli
intraprese subito la via dell'industrializzazione per incentivare lo sviluppo del paese e, a tale scopo,
promosse dapprima la collettivizzazione forzata della terra, sterminando i kulaki (i contadini più
abbienti); in seguito predispose i piani quinquennali, che avevano lo scopo di incrementare
ulteriormente la produzione industriale.
2° GUERRA MONDIALE
Doveva essere una guerra lampo. Hitler voleva prendere il CORRIDOIO DI DANZICA nel 1939. Hitler
aveva fatto un patto di non aggressione stipulato con l’Unione Sovietica che lo protegge da possibili
attacchi militari.
1 SETTEMBRE 1939 Hitler ordina di invadere la Polonia.
3 SETTEMBRE 1939 entrano FRANCIA e GRAN BRETAGNA (avevano un patto di alleanza con
Polonia).
5 SETTEMBRE 1939 USA e GIAPPONE dicono di essere neutrali.
l'Italia aveva fatto il Patto d’Acciaio, si trova in una posizione di “NON BELLIGERANZA”(si astiene).
Hitler si muove contro la Polonia e inizia a bombardarla. successivamente anche L’Unione Sovietica
vuole impadronirsi della Polonia e la attacca dal un patto Molotov- Ribbentrop dove la Polonia poi
venne divisa tra le due potenze.
L’Unione Sovietica invade anche:
Estonia, Lettonia, Lituania e attacca Finlandia, Danimarca e Norvegia (erano ricchi di materiale nel
sottosuolo che serviva per le armi).
Germania e Francia si scontrano dietro le linee di fortificazione Sigfrido e Maginot. La Germania
riesce ad aggirare la linea Maginot andando contro la neutralità di Belgio, Olanda e Lussemburgo e
penetra in Francia. Costa della Manica è dei tedeschi.
PATTO DI NON BELLIGERANZA DELL’ITALIA:
3 motivi:
1- esercito impreparato
2- insufficienti risorse industriali
3- tensioni con l’alleato tedesco (perchè sarebbe dovuta entrare subito in guerra a fianco della
Germania con il Patto d’acciaio ma non lo fa perché nel patto era stabilito che lei non era pronta e
sarebbe potuta entrare non prima del 1942)
10 Giugno 1940 L'italia entra in guerra con Mussolini contro Francia e Gran Bretagna.
FRANCIA:
Germania la occupa e le chiede l’armistizio dove la francia atlantica diventava tedesca mentre quella
centro-meridionale diventava uno nuovo stato francese con capitale Vichy (collaborazionista).
INGHILTERRA:
Hitler vuole fare un accordo di pace con la Gran Bretagna ma non accetta, Churchill gli è contro
(nuovo primo ministro). Germania bombarda le basi navali, che si conclude con il fallimento nel 1940.
USA:
Gli Stati Uniti aiutano i russi, sono isolazionisti e neutrali ma creano la legge “affitti e prestiti” dove
vendono e prestano solo armi ai paesi cui la difesa era vitale.
LA CARTA ATLANTICA:
14 Agosto 1941 Roosevelt (presidente USA) e Churchill (ministro uk) firmano la Carta Atlantica dove
fissavano alcuni principi fondamentali sulla democrazia da realizzare dopo la distruzione del nazismo.
il Patto delle Nazioni Unite da 23 stati a Washington 1 gennaio 1942 per sconfiggere insieme Hitler.
GIAPPONE:
Aderisce al PATTO TRIPARTITO con Germania e Italia con l’impegno di creare un ordine nuovo. Il
Giappone occupa l’Indocina e minaccia alcune terre del Pacifico (erano degli USA, avevano interessi
economici).
Gli USA si sentono attaccati e decidono di interrompere la fornitura di acciaio e petrolio dalle quali il
Giappone ne era dipendente.
7 Dicembre 1941 Giappone attacca la base navale di PEARL HARBOR nelle Hawaii. Gli USA entrano
quindi nel conflitto contro Giappone, Italia e Germania.
LA CONTROFFENSIVA DEGLI ALLEATI
I giapponesi riescono ad ottenere alcune terre dell’Estremo Oriente e l’Asse si impadronisce di alcuni
territori in Africa. Intanto la Germania avanzava in Unione Sovietica fino a Stalingrado (San
Pietroburgo).
Ma gli Alleati avevano l’aiuto degli USA che li avvantaggia.
La Germania, per fermare la possibilità che gli USA potessero continuare aiuti militari, inizia una
guerra sottomarina contro le navi cariche di rifornimenti americani. Fallì miseramente.
BATTAGLIA DI STALINGRADO:
Luglio 1942 inizia l’assedio tedesco dove i russi riescono a resistere, inoltre arriva un freddo gelido al
quale i tedeschi non erano abituati. Nel 1943 ci fu la disfatta di Stalingrado dei tedeschi.
Gli italiani battono ritirata.
GLI USA FANNO LA CONTROFFENSIVA:
USA iniziano la controffensiva contro il Giappone e invadono territori nell’Estremo Oriente. Ci furono
diverse vittorie come quelle di : Midway, Guadalcanal. Gli americani sbarcano anche in Marocco e
Algeria (dei francesi) e le occupano. Tutta l’Africa del nord era degli Alleati.
COME INIZIA:
Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Sovietica fanno il primo accordo durante la conferenza di Jalta nel
1945. Viene definita la spartizione dell’Europa in sfere d’influenza:
- all’URSS vengono riconosciute le conquiste di Polonia, Romania e Bulgaria.
- decisa la divisione della Germania
- sanciti i principi generali (libere elezioni, diritto dei popoli a scegliere la forma di
governo-autodeterminazione, commercio internazionale aperto).
LA NASCITA DELL’ONU
Nel giugno 1945 fu fondata a San Francisco con 51 Stati l’Organizzazione delle Nazioni Unite
(sostituiva la Società delle Nazioni). Lo scopo era di assicurare pace e sicurezza internazionale,
rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali e la promozione dello sviluppo economico.
Gli organi principali sono:
- Assemblea generale
- consiglio di sicurezza: 5 membri permanenti e 10 a rotazione I membri permanenti erano:
USA, URSS, Gran Bretagna, Francia,Cina Ciascun membro aveva un potere di veto.
PROCESSO DI NORIMBERGA
1945 fu istituito un tribunale penale internazionale per punire i responsabili di crimini di guerra. I
processi si tennero nella città di Norimberga dove vennero giudicati molti degli esponenti nazisti.
CONFERENZA DI POTSDAM:
Estate 1945 le potenze vincitrici si trovano a Potsdam 17 luglio con Stalin, Truman ed il nuovo
ministro britannico Attlee.
- stabiliti confini tra Polonia e Germania
- Germania divisa in 4 zone: USA, Francia, GB e URSS
- iniziano i primi attriti tra USA e URSS
IL BLOCCO DI BERLINO
Come stabilito nella Conferenza di Jalta il territorio venne diviso in 4 zone ma anche la ex capitale
divisa in 4 settori per le forze vincitrici. USA, Francia e GB si fondono e creano un ponte aereo perché
l’ URSS blocca tutti gli accessi alla città.
Nascono le due Germanie il 23 maggio 1949:
- RFT: Repubblica Federale Tedesca di carattere democratico con cancelliere Adenauer
- RDT: Repubblica Democratica Tedesca dei sovietici
LA CRISI DI COREA
In Corea esplode una crisi internazionale. Era di possesso giapponese ma poi viene occupata:
-a nord : da URSS
-a sud: da USA regime dittatoriale ma anticomunista
Sono due stati separati divisi dal 38° parallelo. La Corea del Nord tenta di invadere il sud ma inizia un
sanguinoso conflitto con alla fine l’armistizio del 1953 dove il territorio rimane uguale.
NEGLI USA
Sale come nuovo presidente Kennedy (1960), e ha come obiettivi: - togliere la disoccupazione
- educazione
- assistenza agli anziani
- parità dei diritti civili
Attua anche un nuovo programma “nuova frontiera” ovvero una nuova politica con l’URSS.
LA CRISI DI CUBA
Nel 1962 crisi di Cuba che era degli Stati Uniti. Inizia una rivoluzione popolare da El Che e Fidel
Castro che abbattono la dittatura di Batista (di destra ma sostenuta comunque da USA perchè
avevano motivi economici per petrolio).
Ora si è in una dittatura di sinistra, sostenuta da Chruscev dove vuole porre delle basi di lancio contro
gli USA pronte in caso di attacco. Gli USA si sentono però minacciati anche se pure loro avevano
messo delle basi in Turchia verso la URSS.
Gli americani quindi per far cedere Cuba fanno un embargo economico, infatti d’ora in avanti rimarrà
isolata ed arretrata.
BAIA DEI PORCI: Scontro tra USA e URSS con flotte, rischio di una possibile terza guerra mondiale.
Interviene PAPA GIOVANNI 23° che con un discorso li convince.
POLITICA DI DISTENSIONE
Secondo Gorbaciov era necessario risanare i rapporti con gli USA. Decide di ritirare le truppe
sovietiche dall’Afghanistan. Le due potenze fecero una nuova politica di disarmo distruggendo i
missili.
1991 firmato il trattato di Start 1 ovvero riguardo ad una riduzione del 40% degli armamenti nucleari.
Sciolta anche la struttura militare del Patto di Varsavia.
Cerca anche di riprendere i rapporti con la Cina, dove c’erano stati degli scioperi e proteste da parte
degli studenti cinesi diventati poi massacri nella Piazza Tienanmen.
Nel 1989 incontro in Vaticano tra Gorbaciov e Giovanni Paolo 2°. Si tennero le prime elezioni (prima
esisteva un solo partito).
1986 incidente della centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina dove esplose il reattore.
La crisi economica porta alla mancanza di generi alimentari e molti stati si vogliono staccare
dall’URSS.
UNGHERIA
Anche in Ungheria si passa da partito comunista al Partito socialista ungherese.
SCENARIO ITALIANO
25 aprile 1945 è dichiarata la resa ufficiale delle truppe tedesche in Italia, che rimane sotto tutela
dell’amministrazione alleata.
21 giugno 1945 costituì il primo governo dell’ Italia liberata formato da partiti antifascisti (presieduto da
Parri).
Parri vuole completare il PROCESSO DI EPURAZIONE ovvero la rimozione di uomini e donne
compromessi con il vecchio regime.
Viene anche formato un secondo ministero presieduto da DE GASPERI (leader della Democrazia
Cristiana). Lui promuove la Pacificazione nazionale. 1946 elezioni amministrative a suffragio
universale ed affermazione della democrazia cristiana.
REFERENDUM ISTITUZIONALE
2 giugno 1946 il popolo italiano deve votare il referendum NASCITA DELLA REPUBBLICA. Umberto
di Savoia rinuncia al trono e và in esilio in Portogallo ad Oporto.
Viene eletta l’assemblea costituente incaricata della stesura della NUOVA COSTITUZIONE.
28 giugno 1946 proclamata la REPUBBLICA con De Nicola come Presidente nominato
dall’Assemblea Costituente come capo provvisorio di Stato.
La Costituzione entra in vigore il 1 gennaio 1948 !
I rapporti tra Stato e Chiesa vengono saldati con i PATTI LATERANENSI 1929 IL TRATTATO DI
PACE
10 febbraio 1947 firmato a Parigi da De Gasperi il TRATTATO DI PACE dove:
- Italia cedeva alla Francia Briga, Tenda e Moncenisio
- rinunciare a parte della Venezia Giulia in favore della Iugoslavia
- Trieste era un territorio libero suddiviso in zone dagli Alleati
- indipendenza di Albania
GUERRA CINO-GIAPPONESE
Nel 1931 Giappone occupò la regione cinese della Manciuria che divenne uno stato indipendente.
Questa Invasione portò però a reazioni internazionali che obbligarono il paese ad uscire dalla società
delle Nazioni. Il Giappone si avvicinerà poi con la Germania e creerà l’asse Roma Berlino Tokyo. La
guerra divenne una vera e propria invasione della Cina e massacro. I nazionalisti ed i comunisti ( la
guerra dei due partiti ) smisero di combattere e si unirono per andare contro al Giappone. La guerra
dura 8 anni.
- Chiang Kai-shek si sposterà poi a Taiwan (stato autonomo), e verrà aiutato da USA. Chiamata Cina
Nazionalista.
- Mao Zedong rimarrà in Cina e sposterà la capitale a Pechino sotto regime comunista (a livello
internazionale il suo partito non è riconosciuto).
IL BALZO IN AVANTI
Questo progetto consisteva nel rilancio della riproduzione agricola dove le cooperative erano costrette
a fondersi in unità più grandi chiamate comuni popolari, ovvero famiglie che dovevano produrre in
completa autonomia. Questo progetto fallisce.
1963 URSS vuole prendere la Cina e quindi c’è una rottura tra Mosca e Pechino, anche per il fatto
che la Cina vuole costruire l’arma atomica ma l’URSS non glielo permette. Alla fine ci riuscirà lo
stesso e costruirà il primo ordigno nucleare.
RIVOLUZIONE CULTURALE
Con il fallimento del Grande balzo, nascono tensioni interne e i cittadini vogliono più eguaglianza
sociale. Strumento della rivoluzione furono le guardie rosse che diffondevano le massime di Mao. Ci
furono molte violenze e vennero uccisi molti insegnanti, scienziati ecc..
Dopo Mao si cerca di tornare ad una normalizzazione e ad un’apertura verso l ‘Occidente con
l’avvicinamento agli Stati Uniti e nel 1931 l’entrata della Cina all'ONU.
Dopo Mao sale Xiaoping che ha nuovi obiettivi:
- abbandono della collettivizzazione delle terre
- stop industrializzazione pianificata
- proprietà privata e libero mercato
LE QUATTRO MODERNIZZAZIONI
1982 si approva un piano basato su 4 modernizzazioni :
1. dell’industria,
2. dell’agricoltura,
3. dell’esercito
4. della preparazione scientifica.
L’obiettivo era quello di una crescita economica.
MANIFESTAZIONE DI TIENANMEN
Gli studenti reclamano con manifestazioni pacifiche i diritti umani che vedevano in Occidente. Nel
1989 con l ‘arrivo di Gorbaciov in Cina si radunano in Piazza Tienanmen per avere appoggio dal
leader. ma il 3 e 4 giugno 1989 l’esercito marciò con i carri sulla manifestazione, diventata una strage.