Col nome di Belle poque si indica il periodo storico, culturale e artistico europeo che va dall'ultimo
ventennio dell'Ottocento all'inizio della Prima guerra mondiale, con la fine di una crisi di
sovrapproduzione instauratasi nei decenni precedenti.
Indice
Rilevanza storica
Rivoluzione industriale.
Nazioni e Imperi, coronati di principi e di potentati, sorgevano maestosamente da ogni parte,
avvolti nei tesori accumulati nei lunghi anni di pace. Tutti si inserivano e si saldavano, senza
pericoli apparenti, in un immenso architrave. I due potenti sistemi europei stavano l'uno di fronte
all'altro, scintillanti e rimbombanti nelle loro panoplie, ma con sguardo tranquillo...Il vecchio
mondo, nell'ora del suo tramonto era bello a vedersi...
(Winston Churchill, La crisi mondiale, 1921)
Successivamente alla fine della guerra franco-prussiana e della grande depressione del 1873-1895, e
prima della tragedia della prima guerra mondiale, la Belle poque si colloca come un periodo di pace e
relativa prosperit. Le continue scoperte e le innovazioni tecnologiche lasciavano sperare che in poco
tempo si sarebbe trovata una soluzione a tutti i problemi dell'umanit. Debellata la maggior parte delle
epidemie e ridotta notevolmente la mortalit infantile, gli abitanti del pianeta toccavano ormai il miliardo
e mezzo. Alla crescita demografica fece riscontro anche un impressionante aumento della produzione
industriale e del commercio mondiale, che tra il 1896 e il 1913 raddoppiarono. La sterlina britannica era
il solidissimo riferimento economico.
Nel 1913 l'estensione della rete ferroviaria mondiale aveva raggiunto il milione di chilometri e le
automobili cominciavano a percorrere le strade delle citt americane ed europee. Il trasporto marittimo
fu caratterizzato dalla corsa alla costruzione di transatlantici sempre pi grandi e lussuosi (non a caso,
l'affondamento del Titanic, avvenuto nel 1912, fu poi considerato come il sogno infranto della Belle
poque).
Durante questo periodo nacquero nuove forme di intrattenimento, come il cabaret, il can-can e il
cinema, mentre nuove invenzioni resero la vita pi facile a tutti i ceti e livelli sociali, la scena culturale
prosperava e l'arteprendeva nuove forme con l'impressionismo e l'Art Nouveau.
L'alta borghesia celebrava i risultati raggiunti in pochi decenni di egemonia con esposizioni universali,
in cui si esibivano le ultime meraviglie della tecnica, con conferenze di esploratori, missionari e ufficiali,
che raccontavano le grandezze e le miserie di mondi lontani, il cui contrasto con l'Occidente inorgogliva
gli ascoltatori e confermava la loro certezza di appartenere a un mondo superiore, che nulla mai
avrebbe potuto incrinare. I politici confermavano. Le guerre, se c'erano, erano lontane: in Cina, in
Africa, sulle pendici dell'Himalaya.
Affrontare la vita con questo spirito significava caratterizzarlo in modo spensierato e positivo. Gli
abitanti delle citt avevano scoperto il piacere di uscire, anche e soprattutto dopo cena, di recarsi a
chiacchierare nei caff e assistere a spettacoli teatrali. Le vie e le strade cittadine erano piene di colori:
manifesti pubblicitari, vetrine con merci di ogni tipo, eleganti magazzini. Questa mentalit e questo
modo di affrontare la vita aveva condizionato anche i settori produttivi. In tutta Europa si erano
sviluppate una serie di correnti artistiche giunte a teorizzare che ogni produzione umana poteva
divenire un'espressione artistica. Ogni oggetto e ogni luogo diveniva un'elegante decorazione, un
motivo floreale, una linea curva e arabesca.
Quando inizi il nuovo secolo, Parigi volle celebrarlo con un'incredibile mostra nella quale venivano
esposte le innovazioni pi recenti: l'esposizione universale (o Exposition Universelle). Nel 1900
persone da tutto il mondo sbarcarono in Francia per assistere alla gigantesca fiera. La gente ne visitava
ogni parte e ne ammirava tutti gli aspetti, dalle scale mobili (dette "tapis roulant") ai tram elettrici,
assaggiando le cento variet di t importato dall'India.
L'Europa era in pace da trent'anni (circa dal 1870), cio da quando la Germania aveva inaugurato
un'industrializzazione e sviluppo che venivano garantite dalla nuova politica di equilibrio. Nessuno
pensava pi, quindi, che la guerra potesse devastare ancora il mondo; nel 1894 ebbe perci luogo
anche il primo congresso sui giochi olimpici, che stabil che le Olimpiadi si sarebbero svolte ogni 4 anni.
Fu cos che il periodo che va dal 1890 al 1914 fu caratterizzato da un periodo di euforia e frivolezza,
denominato "Belle poque".[1] Inoltre durante questo periodo un importantissimo movimento formato
essenzialmente da donne "si fece sentire": venivano chiamate suffragette e con a capo Emmeline
Pankhurst rivendicarono il diritto di voto delle donne.
appoggio a questa massiccia strategia di vendita nasceva la pubblicit, che cominciava ormai a
riempire i muri delle citt e le pagine dei giornali.