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Tutorial fotografico passo per passo: Makeup ispirato a un opera d'arte a piacere
Le arti
Nell'architettura si abbandonano le decorazioni predominanti nel periodo barocco, lasciando posto
alla esigente di una societ in mutamente. I pi importanti artisti: Robert e James Adam, Alessandro
Galilei.
Nella pittura gli aspetti reali sono facilmente identificabili, soprattutto nell'espressivit dei volti e
negli spazi della luce. I pittori principali: Giuseppe Maria Crespi, Francesco Guardi, Pietro e
Alessandro Longhi, Canaletto, Jean Monore Frangonard, Jean-Antoine Walteau, William Mogarth,
Thomas Geinslooroughe e Francisco Goya.
Nel Settecento si sviluppa soprattutto la musica, infatti in questo periodo vissero i grandi geni.
Erano tutti tedeschi Johann Sebastian Bach, Joseph Maydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Georg
Friedriech Haendal ognuno dei quali vi port un grandissimo contributo. Intanto in Italia Domenico
Cimarosa, Giovanni Paisello, Giovanbattista Pergolesi si imposero con l'opera comica, che si
adattava alle esigenze di un pubblico borghese.
Scienza tecnica
La tecnica e la scienza furono le grandi artefici del mutamento culturale del Settecento, perch
agevolarono le mutazioni delle idee illuministiche che cono alla base del rinnovamento economico
della societ. Il maggior sviluppo della tecnica si ebbe nel campo tessile con l'invenzione dei telai
meccanici che sostituirono i lavori manuali. In campo metallurgico l'innovazione si ebbe con la
scoperta dell'energia a vapore (Thomas Newcomen e James Watt).
Altri importanti illuministi Lazzaro Spallanzani (biologo), Giambattista Morgagni (medico), Celsius
(astronomo) inventa il termometro centigrado, Benjamin Franklin invent il parafulmine, il fisico
Alessandro Volta la pila e molti altri ancora.
L'illuminismo
fu un ampio movimento politico, sociale, culturale e filosofico sviluppatosi proprio in questo
periodo.
Nacque in Inghilterra ma ebbe il suo massimo sviluppo in Francia. Il termine illuminismo passato
a significare genericamente ogni forma di pensiero che voglia "illuminare" la mente degli uomini,
ottenebrata dall'ignoranza servendosi della critica, della ragione e dell'apporto della scienza.
In questo secolo di rivoluzioni la moda smise di essere circoscritta dalla nobilt per diffondersi in
gran parte della societ; sono infatti le strade a dettare la moda del momento.
L'Abbigliamento maschile si semplific assumendo una linea con decori pi sobri, con colori tenui
e tonalit pastello.
La linea degli abiti era con spalle strette e si allargava verso il basso.
Il copricapo pi utilizzato era il tricorno quasi sempre in seta feltro o velluto di colore nero e
decorato da piume di struzzo e bottoni.
I capi che si utilizzavano erano la Marsina la Sottomarsina e le Coulottes.
Le calze erano sempre in tinta con le scarpe e rifinite con una fibbia per completare l'abbigliamento.
L'abbigliamento femminile invece favoriva vesti sciolte, intere e dalla linea morbida, si utilizzava
molto pizzo.
L'abito pi in voga del secolo l'Andrienne che era formato da un busto aderente con scollo ampio
e un pannello a pieghe nella parte posteriore che partiva dalle spalle per scendere morbido fino a
terra a volte terminando in uno strascico.
La gonna aveva un'ampiezza notevole che si otteneva con il Panier, una struttura di cerchi metallici
o di legno di forma circolare.
Le maniche arrivavano fino al gomito e la veste poteva o essere chiusa o lasciare intavedere a
contrasto la sottoveste.
La calzature invece erano provviste di tacco alto, in raso o seta o tal volta con la stessa stoffa
dell'abito.
Sotto il vestito
come anticipato in precedenza tornano di moda i sostegni sotto le gonne, prima la criade una
sottogonna rigida e poi i panier, vere e proprie intelaiature e cerchi concentrici di ampiezza
crescente direttamente attaccati al corsetto, essi erano costruiti o in vimini o in osso di balena.
L'ampiezza del panier vari in base ad epoca e circostanza, erano pi contenuti per il giorno e per la
sera invece potevano raggiungere misure come 5-6 metri.
Il corpetto invece venne abbellito da strisce di stoffa arricciate o lisce cucite orizzontalmente sulle
camicette queste non erano sempre dello stesso materiale del vestito, a differenza di un'altra
innovazione, le balze o volants i quali erano sempre dello stesso tessuto.
Pur non variando molto, il corpetto spost l'allacciatura sul retro sul modello di quello inglese, era
coperto inoltre come quello francese di stoffe pregiatissime.
I canoni che caratterizzano la fine del 600, di tutto il 700, ed anche di buona parte dell800,
propongono un tipo di bellezza decisamente pi artefatta.
Era molto diffuso lutilizzo di profumi e talchi, uomini e donne portavano parrucche molto vistose,
con elaborate ed altissime acconciature.
Nel Settecento, pi che in alti periodi, lartificiosit e la sfarzosit conobbero il loro massimo
trionfo. Persone di tutte le et e di entrambi i sessi cominciavano, fin da bambini, ad utilizzare
parrucche, profumi e ad incipriarsi viso, dcollet, braccia, mani e capo. Luso dei cosmetici era
tornato in auge, come abbiamo visto nellarticolo precedente, nel Rinascimento, nonostante le
opposizioni e le resistenze del mondo ecclesiastico, e nel 700 il trucco era particolarmente diffuso.
Rispetto al passato il trucco era tuttaltro che naturale e sobrio. Si calcava la mano con tutto,
soprattutto con la cipria, il fard ed il rossetto.
Senza dubbio la cipria e la biacca erano i cosmetici pi utilizzati. Venivano impiegati per conferire
lincarnato dalabastro, tanto amato anche nelle epoche precedenti, per donare il tanto agognato
effetto di pelle di porcellana e, non meno importante, per mascherare imperfezioni, segni
dellinvecchiamento, discromie e, nel caso della cipria, dato che la si usava anche sul capo, con o
senza parrucca, serviva a coprire i capelli bianchi.
Le composizioni stesse di questi cosmetici erano, come abbiamo gi visto per i periodi precedenti,
quasi prevalentemente tossiche e contenevano grandi quantit di piombo.
Questo comportava, a lungo andare, gravi problemi di salute: mal di testa, svenimenti, vertigini
erano i disturbi pi lievi che potevano provocare, senza contare i danni alla pelle.
A questo punto uno dei modi per camuffare ancora maglio eventuali problemi di pelle e per dare
unaria ancora pi sofisticata al tutto cerano le mouches, piccoli coriandoli di seta, taffett e pelle,
solitamente neri, provvisti, sul retro, di un sottile strato di gomma che,
una volta inumidito, aderiva alla pelle.
Queste mouches, nei finti, erano conservati in bellissimi cofanetti, come quello che vedete in foto,
ed assumevano significati simbolici differenti in base alla loro posizione.
Con il rossetto (solfuro di mercurio cristallino o cocciniglia), e con il fard (una parola che deriva
dal francese e che sta per tenero) veniva dato ancora pi risalto alla pelle bianca.
Con il fard si disegnavano due piccoli pomelli rosa al centro delle gote, sullo strato di cipria bianca,
e in questo modo il viso acquisiva una certa fissit, come una maschera.
La produzione di cosmetici era prevalentemente domestica e chi poteva permetterselo aveva un
piccolo laboratorio privato, simile a quello degli alchimisti.
Non era inconsueto che le grandi dame di corte si facessero aiutare dai pittori per la scelta dei colori
e per le dosi da utilizzare nelle miscele. I pittori diventavano, in qualche modo, anche truccatori e,
purtroppo per le aristocratiche, spesso venivano impiegate, in ambito cosmetico, le stesse materie
prime utilizzate anche per i dipinti veri e propri, con il conseguente utilizzo di miscele velenose.
Personaggi principali
Manon: soprano
L'Oste: baritono
Poussette: soprano
Javotte: mezzosoprano
Rosette: contralto
Atto I
Scena unica ad Amiens
Un vasto piazzale presso la Porta di Parigi. Un viale a destra. A sinistra un'osteria con porticato
sotto al quale sono disposte varie tavole per gli avventori. Una scaletta esterna conduce al primo
piano dell'osteria.
Nel cortile di una locanda il signor Guillot de Morfontaine e il signor di Bretigny, in compagnia di
tre ragazze, si fanno servire il pranzo.
Quando il suono di una campana annuncia l'arrivo della diligenza di Arras, il cortile si riempie di
gente curiosa e, fra la gente c' la guardia Lescaut.
Dalla diligenza scende una graziosa ragazza, Manon e Lescaut le va incontro, il cugino incaricato
di riceverla.
Dalla finestra della locanda Guillot vede la fanciulla e, colpito dal suo aspetto, si presenta e le mette
a disposizione le sue ricchezze e la sua vettura. Manon sorpresa e divertita da queste proposte, ma
arriva Lescaut che si era allontanato per prendere i bagagli e allontana il maturo corteggiatore
consigliando Manon a non parlare con gli sconosciuti.
Manon cerca di mostrarsi riservata, ma non riesce a nascondere la sua vivacit e il suo desiderio di
nuove esperienze e racconta al giovane Cavaliere che i parenti la mandano in convento perch si
corregga del suo temperamento troppo esuberante.
Des Grieux si offre di aiutarla a sfuggire a questo triste destino e l'arrivo del postiglione mandato da
Guillot fa venire in mente a Manon l'idea di sfruttare il vecchio galante, burlandosi di lui.
Atto II
Scena unica a Parigi
Nel loro modesto appartamento in rue Vivienne. Manon e Des Grieux vivono giorni felici; ben
presto per la vita a due si rivela un'esperienza fallimentare e in Manon subentra la noia.
Mentre Des Grieux continua a essere innamorato della fanciulla, al punto di scrivere al padre una
lettera per comunicare la propria intenzione di sposarla (On l'appelle Manon), Manon non disdegna
le attenzioni di uomini facoltosi, nella speranza di coronare il sogno di un'esistenza agiata.
Il cugino Lescaut presenta a Manon il signor di Brtigny, e mentre Lescout parla con Des Grieux,
Brtigny prende da parte Manon e le dice che il padre del suo innamorato far sequestrare il figlio
per interrompere la loro scandalosa convivenza.
Se Manon riveler ci al suo amante, sar costretta a fuggire con lui e a dividerne la povert; se
tacer, potr avere tutti gli agi e il lusso che la sua bellezza merita.
Rimasta sola, Manon combattuta fra l'amore per Des Grieux e il desiderio di ricchezze si convince
che meglio tacere per il bene di Des Grieux, ma turbata e non riesce a mostrarsi allegra quando
questi torna e si siede con lei a cena.
Atto III
Quadro Primo: La festa da Ballo al Cours-la-Reine.
Questo atto composto da sette scene e presentandoci un gioco raffinato di proposte, ritorni
tematici, rispondenze episodiche, con una vastit rappresentativa che abbraccia lintera piramide
sociale, dal popolo, dai militari ai borghesi, dagli aristocratici agli artisti, ognuno con la propria
fisionomia e realt musicale.
Manon vive con Brtigny, gi una figura ben nota nella frivola vita notturna parigina e qui canta
l'aria di Je marche sur tous les chemins e la singolarit ritmica, tonale, del brano riflette
perfettamente la volubilit e linstabilit del personaggio.
Durante la festa, che comprende un Balletto, Manon sente padre di Des Grieux dire che suo figlio
non in carcere, ma cos disperata dopo essere stato lasciato da Manon che vuole diventare
sacerdote e decide di andare alla badia a cercarlo.
Atto IV
Scena unica: una sala da gioco in albergo
Ai tavoli siedono molti giocatori, fra i quali sono Lescaut e Guillot (il vecchio gentiluomo del primo
atto),che si mostra molto contrariato vedendo entrare Manon accompagnata da Des Grieux: egli non
le ha mai perdonato lo scherzo della vettura.
Manon, sempre assetata di divertimenti e di lusso, spinge il suo amico a tentare la fortuna al giuoco
perch ormai le loro risorse sono esaurite.
Des Grieux non vorrebbe giocare, ma anche Lescaut insiste perch egli prenda posto a un tavolo.
Guillot gli propone una partita per vedere se il giovane cavaliere vincer contro di lui anche al
gioco, ma quando questo avviene, Guillot si alza accusando l'avversario di barare.
Des Grieux respinge indignato l'insinuazione e Guillot lascia minacciosamente la sala.
Manon tenta di trascinare via Des Grieux che rifiuta di allontanarsi per non mostrarsi pauroso e,
prima che sia possibile far sparire carte e gettoni, fanno irruzione numerose guardie seguite da
Guillot ed il Conte Des Grieux.
Lescaut fa in tempo a fuggire ed il Conte, ritenendo che il figlio meriti una grave punizione, l
o fa arrestare.
Viene arrestata anche Manon che, accusata di prostituzione, sar condannata alla deportazione.
Atto V
Scena unica: strada verso le havre.
Des Grieux aspetta il passaggio del convoglio delle condannate alla deportazione perch Lescaut gli
ha promesso di organizzare un attacco alle guardie di scorta per liberare Manon. Quando Lescaut
arriva con la notizia del tentativo fallito, Des Grieux si dispera e cercher di liberare Manon con le
sue sole forze.
All'arrivo della colonna fa per slanciarsi contro le guardie, sguainando la spada, ma Lescaut lo
trattiene dal commettere questa pazzia, con i soldi rimasti cercher di corrompere le guardie.
Dopo poco, la ragazza appare stanca e lacera in cima al pendio e si getta piangendo fra le braccia di
Des Crieux chiedendogli perdono di tutte le sue leggerezze e del suo egoismo. Des Grieux la
conforta e l'assicura che tutto sar dimenticato e la vita potr tornare per loro serena e gaia come nel
loro piccolo appartamento parigino.
Ma Manon tanto indebolita dai disagi che non resiste all'emozione dell'incontro e muore,
chiedendo perdono: Des Grieux cade disperatamente sul corpo senza vita della sua amata.
Infine abbiamo lasciato asciugare il tutto per un giorno e tagliato gli eccessi di tulle.
Una volta asciutta la calotte, con una matita vi abbiamo disegnato l'attaccatuta dei capelli,
togliendo i chiodini l'abbiamo staccata dalla testina e abbiamo ritagliato il contorno
dell'attaccatura.
Nel frattempo che la calotte asciugasse abbiamo cucito su sei stecche di plastica,
pi o meno lunghe un metro del fil di ferro della stessa lunghezza che ci serviranno in
seguito per creare la struttura della parrucca.
Una volta pronte le sei stecche e la calotte tagliata ed asciugata, abbiamo creato un bordino
di mezzo centimetro circa cucendo della fettuccia su tutto il contorno dell'attaccatura dei
capelli.
Ora che l'occorrente per creare la struttura era pronto abbiamo riapplicato la calotta sulla
testina.
Abbiamo poi preso le sei stecche di plastica e fil di ferro e aiutandoci con dei chiodini le
abbiamo incollate una ad una, con colla a caldo, in modo tale formassero una struttura che si
sviluppa verso l'alto tipica del 1700.
le stecche sono state applicate in modo seguente:
una da tempia a tempia, dal centro della testa anteriore al posteriore, da orecchio a orecchio,
dai due lati della testa anteriore incrociandosi verso il dietro, e le ultime due
orizzontalmente per far si che la struttura fosse pi resistente.
Ora che anche la struttura pronta, con l'aiuto del professore abbiamo ricoperto con due
strati di carta velina la parrucca, e spennellato il bordo con della colla vinaville in modo tale
che inumidito si strappasse pi facilmente.
Come ultimo passaggio abbiamo poi ritagliato delle lunghe strisce di carta velina larghe 3
cm e le abbiamo applicate intorno alla parrucca e sopra di esse ne abbiamo applicate delle
altre pi sottili formando dei riccioli.
Ora che la nostra base per la parrucca pronta abbiamo preparato tutte le decorazioni da
applicare sopra di essa.
Per prima cosa ho realizzato la scarpa '700.
ho preso una vecchia scarpa decolt con il tacco non molto alto e leggermente a punta.
Con della carta rigida ho realizzato una sagoma da applicare sopra alla scarpa in modo tale
da rendere il contorno pi accollato al piede e pi spesso.
Ho poi realizzato con del cartone il tacco in modo da renderlo pi spesso e curvo
e con l'aiuto di colla a caldo, vinaville e scotch ho attaccato il tutto alla scarpa.
Infine ho ricoperto tutta la scarpa con carta velina e vinaville in modo da renderla tutta
bianca e lucida, dopodich per completarla abbiamo incollato una fibbia e un bordino di
passamaneria oro in tutto il contorno, tacco e sulla punta.
Infine abbiamo creato dei fiori, con dei centrini per torte, un fiocco, dei riccioli, abbiamo
comprato delle perle bianche e abbiamo applicato il tutto sulla parrucca.
E questo il risultato finale.
comincio stendendo della colla stick sul sopracciglio sinistro della modella pettinandolo
verso l'alto in modo tale che si appiattisca il pi possibile.
Dopodich segno con una matita bianca il contorno della mascherina e con un panstick
bianco coloro la parte restante di bianco stendendo il colore molto bene in modo tale da
ottenere un colore molto leggero e velato.
Fatto questo procedimento coloro sempre con lo stesso panstick la parte della maschera
questa volta per con molto colore uniforme e spesso in modo tale da avere uno stacco dalla
parte velata fatta precedentemente.
Senza incipriare il fondo con un supracolor nero creo delle ombre, picchiettando con un
pennello, nella parte della mascherina facendo in modo di creare dei chiaroscuri che
daranno l'idea di una maschera tridimensionale.
Con un pennello di precisione e dell'aquacolor nero creo una sagoma intorno all'occhio
allungata, e sfumo verso l'interno per creare l'ombra con un ombretto in polvere sempre
nero.
Infine con un colore rosa/violaceo creo una forma tonda sfumata sotto lo zigomo.
Dopodich inciprio il tutto.
Poi, sempre con un pennello da precisione e con l'acuqacolor nero delineo con una linea
molto sottile il contorno della mascherina.
Infine per completare il lavoro marco con dell'ombretto nero tutto il contorno sinistro della
mascherina in modo da far sembrare quest'ultima realmente appoggiata al viso.
Completo poi la parte destra del viso con un trucco '700, ombretto color rosa e ciglia finte, e
disegno le labbra a cuore con un colore rosso.
Per prima cosa stendo una base bianca su tutto il viso con un panstick bianco.
Poi inizio con un pennello da precisione a delineare sulla parte sinistra del volto un
ombra che va dal mento alla fronte.
Disegno poi una mezza luna grafica tra palpebra mobile e fissa e una sottile linea
di eyeliner che contorna l'occhio.
Riempio infine il labbro superiore con del rossetto rosso.
Poi, con l'aiuto del retro di un pennello inizio a formare dei pois lungo tutta la
porzione bianca del viso, a sinistra color blu e a destra color rosso.
applicazione calotta
trucco egizio
donna ragno