EPOQUE – RICERCA
Se gli ultimi anni dell’800 per l’Europa erano stati caratterizzati dalla crisi economica,
il 900 sarà ricco di positività grazie a diversi fattori. In particolare si uscirà dalla crisi
economica e si avranno nuove scoperte scientifiche, progressi della medicina e
sviluppi della tecnologia. Il periodo compreso tra il 1900 e il 1914 prende il nome di
“Belle Epoque”, un termine francese che tradotto significa “bella epoca”.
Essa si aprirà nel 1900 con l’allestimento dell’Esposizione Universale di Parigi, aperta
ad ogni ceto sociale. Al centro sorgeva il monumento per eccellenza della II
Rivoluzione Industriale: il Palazzo dell’Elettricità.
L’ottimismo nel progresso è alla base della II rivoluzione industriale. Alcuni esempi
sono la scoperta dell’aereo nel 1903 dei fratelli Wright, della radio, inventata
dall’italiano Guglielmo Marconi, che nello stesso anno stabilì il primo collegamento
telegrafico senza fili tra l’Europa e l’America. Fu scoperta la radioattività dell’uranio
da Marie e Pierre Curie. Nel 1905 Albert Einstein enunciò le basi della teoria della
relatività e Freud fondò la psicoanalisi. Negli Stati Uniti, nel 1909 l’industriale Henri
Ford costruì una nuova automobile, chiamata “modello T”, che si rivolgeva non più
solo alla classe di elite, ma anche alla middle class. In quegli stessi anni l’ingegnere
Federick Taylor aveva inventato una nuova organizzazione di lavoro: il “taylorismo”,
che mirava alla divisione del lavoro in mini-operazioni semplificate, grazie alle quali
la velocità di produzione aumentava, i costi diminuivano e il numero dei pezzi
prodotti si moltiplicavano. Anche Ford adottò questo metodo nella sua fabbrica
introducendo la catena di montaggio. In questo modo, però, i ritmi di lavoro erano
diventati massacranti, per cui diminuì le ore di lavoro e aumentò i salari.
Dal punto di vista politico, quelli che prima erano “partiti di notabili”, cioè piccoli
raggruppamenti di persone influenti presso elettori borghesi, raccolte intorno ad un
unico personaggio, nel 900 si trasformarono in “partiti di massa”. L’obiettivo
principale dei partiti di massa fu quello di premere sui rispettivi governi affinchè
concedessero il suffragio universale maschile. Alla fine del secolo, in Europa, il diritto
di voto esteso a tutti i maggiorenni maschi si estendeva solo in Francia, Germania e
Svizzera, mentre tra il 1890 e il 1914 raggiunse anche Spagna, Austria, Paesi
scandinavi e Italia. Durante i primi del 900 si sviluppò la cosiddetta “società di
massa”, in cui le persone entrarono in rapporto tra loro con maggiore facilità. In
questo contesto i comportamenti e le mentalità tesero ad uniformarsi ad una serie
di modelli imposti dall’alto, quindi l’individuo ha sempre meno peso e il pensiero è
sempre più condizionato.
Le tre capitali della Belle Epoque furono Parigi, Vienna e Londra, in cui la società era
animata da eventi come spettacoli e gran balli. Parigi, da tempo faro della moda,
attraeva per i suoi ristoranti, i suoi spettacoli notturni, come il Moulin Rouge,
l’intensa attività dei pittori e delle gallerie d’arte. La vita notturna parigina fu
caratterizzata da cafè-concert e cabaret. In questo contesto prende risalto la figura
della ballerina, con la sua gonna bianca e gli stivali neri. La più famosa fu Louise
Weber, vista sempre come una donna volgare e sgradevole. Fu l’artista Henri de
Toulouse-Lautrec a rendere il Moulin Rouge un luogo pieno di meraviglia e di
emozioni, al contrario di ciò che era veramente: un luogo di degrado e malavita. Tra
i divertimenti riservati ai ricchi, al primo posto vi era il casinò, dove si giocavano
intere fortune, specialmente alla roulette, a chemin de fer e a trente e quarante.
All’inizio del secolo i casinò funzionavano solo in Francia, ma nel 1905 Giolitti
autorizzò l’apertura di un casinò a San Remo, per evitare un’eccessiva esportazione
di valuta.Vienna era principalmente il ritrovo dell’aristocrazia di tutta Europa, che si
radunava alla corte di Francesco Giuseppe, per grandi feste che si svolgevano al
suono di valzer. La vita intellettuale attirava anche scrittori, pensatori e filosofi. Se
durante il periodo della Belle Epoque il ceto elevato e il ceto medio europeo visse un
periodo di vivacità, la classe dei contadini rimase invariata. La bella vita fu vissuta
solo da chi possedeva denaro e poteva sfruttare tutti i servizi. Ad esempio si era
soliti a viaggiare sull’Orient-Express, un treno lussuosissmo che portava da Istanbul a
Parigi, passando per Vienna, in sole 60 ore, per spostarsi in gruppo in luoghi in cui vi
erano accoglienze regali. Era stato inaugurato nel 1863, con la collaborazione di
Romania, Turchia, Austria, Francia e alcuni Stati Tedeschi.
L’arte che meglio caratterizzò il periodo della Belle Epoque fu l’Art Nouveau, che si
diffuse in maniera internazionale ed in ogni paese in modo diverso. Ad esempio
Liberty in Italia, Modern Style nel Regno Unito, Modernismo in Spagna, Sezession in
Austria e Jugendstil in Germania. I protagonisti erano i motivi floreali, gli arabeschi e
le decorazioni, che non vennero applicati solo alle opere d’arte, ma anche
all’arredamento, ai gioielli e alle pubblicità. Gli oggetti dell’industria, se prima erano
banali, adesso subiscono un miglioramento dal punto di vista estetico.