La Belle époque e

la Prima guerra
mondiale
La società di massa nella Belle époque
L’Esposizione universale di Parigi
Parigi volle celebrare l’inizio
del XX secolo con
l’Esposizione universale
del 1900, una grande fiera
nella quale vennero
presentate tutte le
meraviglie tecnologiche
create dalla Seconda
rivoluzione industriale.

Il generale clima di pace, che durava da trent’anni in Europa,

era stato solennizzato nel 1894, quando furono di nuovo
celebrate le Olimpiadi.

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La Belle époque
Il periodo che va dal 1900 al 1914 fu definito Belle époque,
“bei tempi”.

Simbolo del periodo fu la

velocità: l’automobile comparve
già alla fine del secolo, e allo
stesso tempo si moltiplicarono le
regate e le corse a piedi o in bici.

Le navi a vapore e i cavi

telegrafici, invece, avevano
contribuito ad accorciare
notevolmente le distanze.

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La “società dei consumatori”
Durante la Belle époque beni di
consumo durevole cominciarono
a entrare nelle case e a
trasformare la vita quotidiana.

Il pubblico manifestò subito il

desiderio di possedere tutte le
nuove tecnologie, dando luogo
a una società di consumatori.

Gli Stati Uniti reagirono migliorando le tecniche di

distribuzione (grandi magazzini, vendita per corrispondenza)
e rendendo possibili diverse forme di pagamento rateale.

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La catena di montaggio
Nel 1909 l’industriale statunitense
Henry Ford costruì una nuova
automobile creata per la classe
media.
Per rendere il prezzo accessibile
decise di organizzare il lavoro
secondo i principi del taylorismo.

Il processo produttivo venne frazionato in una serie di

mini-operazioni semplici per aumentare la velocità di
produzione.
Nel 1913 fu introdotta la catena di montaggio, che rese
possibile la produzione in serie.
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Il rapporto tra Ford e i suoi operai
Il tipo di lavoro alla catena di
montaggio e i ritmi imposti dal
nastro mobile erano ripetitivi e
massacranti.

Per questo Ford cercò di esaltare

lo spirito di squadra negli operai
attraverso una serie di privilegi
che li distinguevano dai lavoratori
di qualsiasi altra fabbrica.

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I trusts
L’ampliamento dei mercati
consentì ad alcune aziende
di accumulare capitali
immensi e di acquistare l’una
dopo l’altra le aziende minori
creando i trusts, insiemi di
industrie appartenenti a
un unico soggetto.

I trusts segnarono una svolta storica del capitalismo, perché

in molti settori limitarono la libertà d’impresa tipica della
Rivoluzione industriale.

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I partiti di massa
La società del Novecento fu
caratterizzata dalla
partecipazione delle masse
alla vita politica.

Nacquero i partiti di massa,

dotati di una struttura
permanente articolata in una
serie di organizzazioni locali.

Il primo obiettivo dei partiti di massa fu quello di ottenere il

suffragio universale maschile.

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I diritti politici delle donne americane
Nel 1848 negli Stati Uniti
nacquero le prime
associazioni femministe
di donne bianche; dopo la
Guerra di secessione
sorsero anche associazioni
di donne nere.

Nel 1869 le donne

ottennero il diritto di voto
nel Wyoming, ma solo nel
1920 poterono votare in
tutti gli Stati Uniti.

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Le “suffragette”
In Inghilterra la lotta delle donne fu più violenta e
drammatica.

Derise con il nomignolo di

“suffragette” in quanto chiedevano
il voto o suffragio, ottennero nel
1869 il diritto di votare solo nelle
elezioni locali amministrative.

Nel 1911 passarono da

manifestazioni pacifiche alle lotte
violente, e nel 1918 ottennero il
diritto di voto.

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La società di massa
In una società di massa la
maggioranza degli abitanti vive
nelle città.

Le persone entrano in rapporto

tra loro con maggiore facilità e
frequenza, ma queste relazioni
hanno un carattere anonimo e
impersonale.

La popolazione abbandona l’autoconsumo ed entra a far

parte della società dei consumatori.

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