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SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Con l’arrivo della rivoluzione industriale che si ha nella seconda metà dell’800 si possono intravedere i
duplici aspetti del progresso che da un lato permisero di migliorare le condizioni di vita ma dall’altro
implicarono la nascita di nuove conseguenze.

La prima rivoluzione industriale si ha nel 1700, nel pieno del periodo dell’illuminismo, precisamente in
Inghilterra. Come ci suggerisce il nome (rivoluzione) si può già intuire come essa apporta modifiche
irreversibili. Tutto questo è difatti riconducibile all’utilizzo della macchina a vapore poi applicata non solo al
settore tessile, ma a tutti gli altri settori delle varie industrie. La compresenza di queste macchine cambia il
ritmo del lavoro degli operai che globalmente definisce un’accelerazione della società. Molto più decisiva è
però la seconda rivoluzione industriale che si realizza un secolo dopo (1800- in arte corrisponde al periodo
della BELLE EPOQUE o ART NOUVEAU, in filosofia POSITIVISMO, non comprende il romanticismo) in
America e Francia. A modificare ulteriormente l’industria sono tre fattori che cambieranno per sempre il
modo di vivere e lavorare:

 La catena di montaggio;
 L’elettricità;
 La chimica.

Nasce la catena di montaggio da parte di Ford che la applica all’industria automobilistica. Questa consisteva
nella divisione del lavoro in cui ogni operario svolgeva il proprio compito e così facendo si ottimizzavano i
tempi. L’operaio in questo modo realizzava quotidianamente un lavoro alienante e ripetuto ed essendo
solo uno il ruolo che l’operaio svolgeva scompare la figura dell’operaio professionista che lascia il posto ad
uno generico che permetteva di velocizzare i tempi della produzione.

L’altro grande cambiamento lo si ha con l’avvento di una nuova fonte di energia: l’elettricità che non solo
contribuisce ad accelerare i tempi di produzione, ma anche di ampliare la giornata facendo nascere la vita
notturna e le attività legate a quest’ultima.

Inoltre l’altra grande innovazione si ha grazie allo sviluppo della chimica che permette di produrre i primi
fertilizzanti che incentivano la coltivazione intensiva a discapito della tradizionale che includeva il riposo a
maggese, e l’aspirina che consentiva di ammalarsi di meno e di migliorare le condizioni di vita e di
allungarne dunque le aspettative. Purtroppo però essa promuove anche la nascita delle prime materie
plastiche, esplosivi e solventi che caratterizzano negativamente ancora oggi la nostra società.

Gli altri protagonisti della seconda rivoluzione industriale sono l’acciaio e il vetro che insieme danno vita ad
una combinazione caratteristica dello stile liberty o art metrò poiché spesso presente nelle stazioni
ferroviarie come Padminton.

L’Italia purtroppo non sarà coinvolta poiché impegnata nelle vicende dell’Unità d’Italia. La seconda
rivoluzione coinvolge tutta l’Europa tranne l’Italia che vedrà il suo arrivo nella prima metà del 900.

Il movimento suffragista
Un primo tentativo di risollevare la condizione della donna lo si ha con Napoleone che realizza la
dichiarazione dei diritti delle donne, ma questo non basta. In Inghilterra e America che sono i primi due
paesi in cui tradizionalmente è presente la partecipazione democratica della donna nasce il movimento
delle suffragette. Codesto movimento man mano che si ingrandiva si divise in due filoni che marcavano due
concezioni diverse della donna. Il primo è il filone dualistico che vede la donna diversa dall’uomo per
quanto riguarda il fisico, il carattere e le eventuali propensioni riguardanti queste diversità, ma non per
questo essa doveva essere esclusa. Al contrario le sue diversità dovevano essere accettate e valorizzate,
volevano che alla donna venissero riconosciuti i diritti e venisse valorizzata nella sua femminilità. Il filone
egualitario era più estremista e integralista e concepiva la donna uguale all’uomo in quanto essere umano
e per questo gli si dovevano riconoscere pari diritti. In altre parole il secondo filone imponeva l’uguaglianza
della donna e per questo motivo essa doveva essere libera di realizzarsi in tutti i campi.

La società di massa
Il vero protagonista della 2^ rivoluzione industriale è la società di massa che consiste nella partecipazione
collettiva della popolazione al commercio, alla politica, ecc. che definiscono una sorta di omologazione e
uniformità nel panorama sociale. La sua nascita è legata ovviamente alla produzione in serie che determinò
un abbassamento dei prezzi che diventano dunque accessibili a tutti. La popolazione difatti poteva
permettersi di acquistare beni voluttuari come ad esempio il sapone. La sua comparsa determina la nascita
di altre realtà oggi ormai consolidate: La vendita per corrispondenza e i magazzini. Queste attuano
un’ulteriore rivoluzione nel commercio poiché i grandi magazzini come Rinascente a Milano o il Bon
Marchè in Francia permettevano alla gente di toccare e provare la merce presente (prima non lo si poteva
fare). In particolare questi diventano i primi luoghi in cui la donna è libera di poter andare da sola o
accompagnata da un’amica. La vendita per corrispondenza invece consiste nell’invio di cataloghi per posta
e la gente poteva acquistare e ottenere la merce tramite corrispondenza. La massa diventa il centro della
produzione in serie e di conseguenza si perde definitivamente l’individualità prima predominante. Legato a
tutto questo è anche l’uso persuasivo della pubblicità che ha come protagonista la donna in tre “vesti”
diverse:

 Nella rivista di moda è presentata come una figura dinamica, sempre in movimento e al passo coi
tempi;
 Nelle riviste d’auto risulta ancora più emancipata poiché considerata all’altezza di poter guidare
autonomamente;
 Nelle riviste culinarie come quelle della Galbani invece una donna sempre di classe.

Abbiamo anche l’avvento del cinema inventato dai fratelli Lumiere che realizzano i primi documentari che
documentano per esempio l’uscita degli operai dalle fabbriche, persone che escono e scendono dai battelli,
in generale scene di vita quotidiana. Il primo film ideato da un regista proiettato al cinema sarà Viaggio
sulla luna nel 1902. Questo era dotato di effetti speciali antenati della nostra tecnologia. Il cinema diventa
uno dei mezzi di comunicazione di massa.

Con l’avvento delle fabbriche e della catena di montaggio ovviamente la classe sociale è la protagonista.
Essa è costituita da operai, proletariato ed è in questo periodo che viene favorita la nascita delle
associazioni sindacali. Legate a quest’ultime ci saranno anche scioperi di massa, manifestazioni e cortei in
cui gli operai chiedevano i propri diritti di lavoratori. Queste lotte portarono dei risultati per l’epoca molto
importanti: gli operai riuscirono a diminuire la giornata lavorativa a 10 ore e ad avere un mese di ferie.

Essendo gli operai la classe maggiormente dominante della rivoluzione industriale il primo partito di massa
a nascere è il partito socialista di ispirazione comunista e di sinistra. Sulla scia del partito socialista nascerà
nel 1919 il partito della democrazia cristiana fondato dal sacerdote Luigi Sforza. Egli comprende che seppur
presente il non expedit non era concepibile lasciare il popolo italiano nelle mani di un solo schieramento
politico. Fonda il partito di ispirazione cristiana che viene subito acclamato dal popolo italiano non solo
perché esso era per la maggior parte cristiano, ma anche perché era un partito di centro quindi moderato.
Al contrario il partito socialista successivamente subisce una divisione in quanto una parte diventò
estremista e voleva chiaramente indurre la rivoluzione proletaria come accadde in Russia per poter
permettere l’instaurazione del comunismo ed era guidata da Gramsci. L’altra parte invece era moderata ed
era guidata da Filippo Durati e Bissolati.

1946-1948
Giolitti rappresenta per il popolo italiano un primo momento di unità che si consoliderà soprattutto negli
anni 70. Un’ulteriore passo per l’unità della popolazione si ha nel 1946-48. In questi anni si è appena
conclusa la seconda guerra mondiale che vede come protagonisti Fascismo, nazismo, Vittorio Emanuele III e
Mussolini. L’Italia è dunque dominata da un totalitarismo che nacque a causa del re che concesse troppo
potere a Mussolini che incominciò ad imporre il proprio potere alla popolazione che successivamente
smetterà di amarlo e manifesterà la sua rabbia uccidendolo e mutilandolo. Il re perse definitivamente la
fiducia del popolo e accorgendosi di ciò cercò di recuperare il trono abdicando nei confronti del figlio
Umberto II che passerà alla storia con l’appellativo di re di maggio poiché il suo regno durerà un solo mese.
La famiglia Savoia poi verrà esiliata dall’Italia. Nel frattempo si propone di attuare un Referendum per dar
voce al popolo che dovrà scegliere quale tipo di governo realizzare. A dominare la scena politica sono due
partiti: il partito di destra della democrazia cristiana guidato da Alcide de Gasperi che aspirava alla
repubblica e il partito comunista e socialista di sinistra e di aspirazione comunista guidato da Palmiro
Togliatti che vedeva la Russia come un modello da imitare. Il 2 Giugno 1946 si ha il primo referendum a
suffragio universale dove il popolo è stato chiamato a votare repubblica o monarchia. Il referendum vinse
con circa il 54% dei voti a favore della repubblica. Essendo poco lo scarto dei voti la famiglia reale chiese il
riconteggio dei voti che non venne mai effettuato. In sostanza vince la repubblica e l’assemblea costituente
già organizzata scrive la costituzione italiana che conclude nel dicembre del 1947 ed entra in vigore il 1
gennaio del 1948.

In questo periodo l’Italia sul piano finanziario e sociale era a pezzi a causa della guerra ma riceve una
proposta dall’America. Essa propone il piano Marshall che porta il nome del segretario di stato americano
che stanziò dei prestiti a fondo perduto a tutti i paesi usciti sconfitti dalla seconda guerra mondiale. I paesi
che decidevano di usufruire del piano Marshall dovevano in cambio eliminare qualsiasi elemento che
facesse riferimento al comunismo. Questa clausola nasce della tensione che si instaura tra Russia e America
in seguito alla guerra e attraverso tale vincolo l’America tenta di convertire l’intera Europa e fondare
dunque alleanze democratiche e liberali. D’altro canto paesi socialmente ed economicamente distrutti
avevano bisogno di questi fondi per ripartire e accettarono il vincolo. In Italia era presente de Gasperi che
accetto per il bene del paese il piano Marshall e aprì lo stato di crisi, cadde il governo e si aprono le elezioni
in cui il partito comunista non partecipò. Ricordiamo che lo stesso presidente del consiglio de Gasperi votò
la sfiducia al proprio governo affinché cadesse. Lo stato in conclusione accetta il piano Marshall e la
Repubblica si sviluppa pian piano sulla contraddizione democratica poiché si basa su un solo schieramento
politico perché il partito comunista era ormai fuorigioco.

Anni 70’
Gli anni 70’ nascono sull’onda della più grande manifestazione pacifista ma di protesta che si ebbe in
America, a Woodstock nel 1969. A questa manifestazione parteciparono grandi artisti e ragazzi che
protestavano contro la guerra in Vietnam, le tradizioni, le modalità rigide con cui ci si doveva vestire e
dunque questa protesta pacifica aveva come obbiettivo ottenere maggiore libertà sessuale e sociale. Sulla
scia di questa grandissima manifestazione si avranno tantissime innovazioni che purtroppo arriveranno in
ritardo in Italia.

In particolare le innovazioni più importanti che hanno effettivamente segnato un’intera epoca sono:

Programmi radio e tv che rompono gli schemi classici e realizzano una vera e propria rivoluzione. Essi sono:

 Fantozzi;
 Renzo Arbore;
 Mike buongiorno.

Nel panorama musicale invece abbiamo grandi artisti come Donna Summer, Berry White, Gloria Gaynor che
segneranno per sempre la disco music. Anche la moda subisce dei grandi cambiamenti difatti abbiamo
l’esigenza di esprimere la propria personalità attraverso svariate forme. Altre caratteristiche positive che
abbiamo in questi anni sono le varie lotte sindacali e la scolarizzazione di massa nata in seguito alla presa
di coscienza a riguardo dello sfruttamento minorile.

In Italia a governo abbiamo come partiti di

Centro:

 Democrazia cristiana DC guidato da Alcide de Gasperi, era il partito con più tesserati
(essendo di ispirazione cristiana) ma anche il più corrotto sulla scena politica;
 Partito repubblicano.

Sinistra:

 Partito comunista PCI;


 Partito socialista;
 Partito radicale.

Destra:

 Movimento sociale italiano (simpatizza per il fascismo seppur era considerato un reato);
 Partito monarchico.

Terrorismo e riforme
Gli anni 70 denominati come anni di piombo ovvero "la prova più lunga, difficile e cruenta che la società
civile e le istituzioni abbiano affrontato in epoca repubblicana. sono stati anni in cui vigeva la contraddizione
tra la conquista di riforme e diritti civili e lo sviluppo del terrorismo.

 Boom economico mai visto prima che migliora le condizioni delle famiglie italiane;
 Scolarizzazione di massa per combattere l’analfabetismo;
 Statuto dei lavoratori che regolamentava il lavoro degli operai (1970);
 Referendum abrogativo che permetteva di modificare o talvolta eliminare articoli della
costituzione;
 Nascita delle regioni già istituzionalmente definite nell’età giolittiana ma messe in atto solo nel
1970;
 Abbassamento della maggiore età dai 21 ai 18 anni (1977);
 Diritto di famiglia che definiva l’uguaglianza marito e moglie, prima la moglie era sottomessa al
marito;
 Uguale salario tra donna e uomo (1978);
 Legge sul divorzio che definisce una grande conquista per le donne prigioniere di un matrimonio
combinato o violento (1975);
 Legge sull’aborto (proposta del partito radicale) -1978.
Le più discusse furono le leggi riguardanti il divorzio e l’aborto oggetto di opposizione per il partito della
democrazia cristiana che propose di andare incontro ad un referendum abrogativo ma il popolo italiano si
oppose e la legge venne accettata. Possiamo notare l’unità del popolo italiano anche nell’unanimità che
confermava la legge sull’aborto e divorzio.

Sono presenti però le due matrici terroristiche:

Il termine “terrorismo” deriva originariamente dal Regime del Terrore, momento della Rivoluzione
Francese durante il quale per mantenere il potere vennero attuate misure repressive sempre più dure nei
confronti degli avversari politici. Oggi però il termine indica non tanto la persecuzione politica quanto più
precisamente l’utilizzo da parte di un gruppo o di un singolo di una violenza definita illegittima finalizzata a
incutere terrore tra i membri di una comunità o di un gruppo.

Due le matrici terroristiche:

-Il terrorismo nero che si ispirava a un regime fascista totalitario e autoritario; i gruppi di estrema destra
furono sospettati di avere effettuato le stragi più grandi;

-Il terrorismo rosso, di ispirazione comunista, gli autori erano esponenti dell’estrema sinistra.

Terrorismo nero e rosso agirono con modalità diverse: il nero con bombe piazzate in luoghi pubblici per
alimentare attraverso la paura la strategia della tensione, che fortunatamente non diede risultati ma
provocò molte morti; il rosso ricorreva alle armi, con attentati mirati contro individui considerati
rappresentanti del capitalismo al fine di generare un sollevamento del proletariato e provocare così uno
slancio rivoluzionario.

Il cosiddetto terrorismo di sinistra era rappresentato dalle Brigate Rosse che attaccavano direttamente i
simboli dello Stato o del Mondo economico. Il terrorismo di destra invece era rappresentato da diversi
gruppi eversivi, che godevano della protezione di agenti dei servizi segreti, militari e alte cariche dello Stato.

PIOMBO ROSSO in particolare il terrorismo rosso nacque dall’accordo tra Dc e il Pci (con la proposta del
"compromesso storico") per superare la crisi democratica. Infatti Moro aveva visto oltre gli interessi del
proprio partito per proporre ciò che lui definì ‘un confronto aperto con il Partito Comunista’. l'estrema
sinistra si frammentò e decine di formazioni minori impugnarono le armi. Ferimenti e uccisioni segnarono di
rosso le cronache. 

Attentati:

 Piazza fontana, Milano;


 Strage di piazza loggia, Brescia;
 Attentato all’italicus, treno su cui viaggia moro che riuscì a scampare, 1974
 Stazione di bologna 1980
Attentato moro: il più importante
Il 16 marzo 1978, ovvero il giorno in cui il Parlamento era chiamato a votare il Governo di Solidarietà
Nazionale, poco dopo le 9:00, in via Fani, a Roma, un commando delle Brigate Rosse bloccò l'auto sulla
quale viaggiavano Aldo Moro e due uomini della sua scorta e un'altra auto con a bordo tre agenti della
Polizia. Più di quaranta proiettili andarono a segno, uccidendo i cinque uomini della scorta. Le Brigate Rosse
tennero rinchiuso Aldo Moro per 55 giorni, sottoponendolo al controllo del tribunale del popolo
(un'istituzione creata dalle Brigate Rosse come anti governo), durante tale periodo fu istruito un processo
politico da parte dei brigatisti. Il cadavere di Aldo Moro fu ritrovato il 9 maggio 1978 all'interno del
bagagliaio di una Renault 4 in via Caetani, a Roma.

Andreotti, presidente del consiglio risponde che lo stato non tratta con nessuno al di fuori della legge
decidendo così di non favorire la liberazione di Aldo moro. infatti tutta la classe politica fu presa dalla morsa
della paura e sono tanti gli episodi che dimostrano che volutamente non si è voluto salvare moro tra cui la
correzione di Andreotti nella dichiarazione del papa. Anche moglie afferma che la dc non ha fatto nulla e ha
voluto la morte del marito. Lo stesso moro afferma che la dc è come narcotizza da qualcuno o qualcosa,
accusa Andreotti per la mancanza di pietà umana, afferma di esser ucciso 3 volte per insufficiente
protezione, rifiuto della trattativa e la politica inconcludente del governo, alla dc ribadisce che il suo sangue
cadrà su di loro. Infine Cossiga ministro degli interni e migliore amico di moro dichiara di essere il
responsabile dell’uccisione di moro e per aver preso la decisione di non trattare.  

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