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WAGNER E IL NAZISMO

A. HITLER 1889-1945

R. WAGNER 1813-1883

Anche se Richard Wagner visse decenni prima della nascita del nazismo, la sua
influenza sul movimento nazionalsocialista e soprattutto su Adolf Hitler è stata
enorme.

Nel Mein Kampf Hitler racconta: «A dodici anni ho visto la mia prima
opera, Lohengrin. In un istante ho compreso che il mio entusiasmo per il maestro
di Bayreuth non avrebbe conosciuto limiti».

Dirà anche: «Il suo pensiero mi è intimamente familiare». Hitler eleva la musica di
Wagner a colonna sonora del regime.

Usa Rienzi nelle cerimonie ufficiali; fa suonare la marcia funebre di Sigfrido (tratta
del Crepuscolo degli dei) nelle esequie dei gerarchi.

Nel 1850, in un trattato, Das Judenthum in der Musik (Ebraismo nella musica),
sotto uno pseudonimo, Wagner scrisse che la musica ebraica è priva di ogni
espressione, caratterizzata da freddezza e indifferenza, L'Ebreo, secondo lui, non
ha una vera passione dentro di se' che possa spingerlo alla creazione artistica.
Oltre a ciò sostiene che gli ebrei non sono in grado di parlare le lingue europee in
maniera corretta e che la parola ebraica ha il carattere di un "bla bla
intollerabilmente confuso", qualcosa che assomiglia a "scricchiolii, cigolii, ronzii",
incapace di esprimere passione.
Ciò, dice ancora, reclude la possibilità di poter creare canzoni o comporre musica.
Inoltre, in Deutsche Kunst und Politik Deutsche (Arte tedesca e politica tedesca;
1868), Wagner sostenne l'idea dell '"influenza nociva degli ebrei sulla
moralità della nazione", aggiungendo che il potere sovversivo dell'ebraismo era
in contrasto con la psiche tedesca.

Nonostante questi suoi scritti non si può dire che Wagner fu il precursore del
nazional socialismo. Semmai, durante il Reich si crea uno sfruttamento
propagandistico delle partiture wagneriane che ancora subiscono il pregiudizio.

Tuttavia queste idee, insieme con il carattere ultranazionalistico (cioè che


esaspera le idee e i principi del nazionalismo), delle sue opere, in particolare de
"L'Anello del Nibelungo", fornirono un terreno fertile all'alimentazione dell'ideologia
antisemitica nazista.
La musica fu, per diverse ragioni, un elemento fondamentale della politica culturale nazista

nella storia tedesca, infatti, essa ha sempre avuto un ruolo importante nella vita sociale.

Il nazismo sfruttò questa situazione per fare della musica un elemento fondante dell’identità

nazionale, tanto da arrivare a mescolare, nell’iconografia, un simbolo nazista come l’aquila, con

un organo ( la scritta dice “Germania, terra della musica”).

Di conseguenza, il regime nazista creò un’organizzazione formidabile della vita musicale

facendone una potente ed efficiente macchina di propaganda.

L’elemento costante della politica nazista fu quello di esaltare la purezza della cultura

tedesca, e distruggere tutto ciò che si pensasse potesse inquinare tale purezza. Le funzioni

della musica erano per lo più legate all’esaltazione della forza e della gloria della Germania,

all’amore per la purezza della cultura tedesca e alla valorizzazione dell’ideologia di razze

superiori sulle inferiori.

L’intera attività musicale fu regolata attraverso la Reichmusikkammer, un’istituzione che

aveva il compito di dirigere, controllare ed eventualmente censurare la vita musicale del

Reich. Oggetto degli attacchi nazisti erano quindi il jazz perché appartenente ad cultura

inferiore, la dodecafonia, le canzoni del cabaret e qualunque altra musica che non

rientrasse nella tradizione dei grandi autori tedeschi.


A proposito de “L’Anello del Nibelungo”

Wagner auspicava la nascita di un’arte libera da schemi e da convenzioni, che si esprimesse nell’«opera d’arte totale», in

cui parola, musica e arte drammatica risultassero fuse in una unità.

Frutto di tali ideali estetici è l’ambizioso progetto L’anello del Nibelungo ciclo di quattro opere (detto Tetralogia e

composto in un ampio arco di tempo tra il 1852 e il 1874), articolato in una vigilia e tre giornate. La Tetralogia, ispirata

all’antica mitologia germanica, costituisce il culmine dell’esperienza romantica tedesca (romanticismo), in senso

artistico e musicale ma anche filosofico; infatti la musica, linguaggio dell’inesprimibile e dell’inconscio, concorre con le

altre arti alla realizzazione di un’esperienza artistica unica, che recupera il valore del mito tornando alle fonti

espressive originarie, esalta la purezza germanica, annulla le differenze tra finzione e realtà.

L’anello del Nibelungo

La trama dell’ Anello del Nibelungo è ricca di vicende, personaggi e significati.

Le 4 opere sono:

L’oro del Reno (1853-54), il nano Alberich del popolo dei Nibelunghi ruba alle Ondine l’oro magico sepolto nel fiume Reno

e vi forgia un anello, che rende signori del mondo, e uno scudo. Il tesoro sarà recuperato da Wotan, re degli dei, ma una

terribile maledizione sarà scagliata sull’anello.

La Walkiria (1854-56) ha per protagonista la walkiria Brünnhilde, fanciulla guerriera, la quale aiuta, contro gli ordini del

padre Wotan, i gemelli Siegmund e Sieglinde, anch’essi figli di Wotan e colpevoli di un’unione incestuosa. Per questo è

cacciata dal Walhalla (il regno degli dei), privata della divinità e condannata a dormire circondata dal fuoco. Potrà essere

salvata solamente quando un eroe la sveglierà; celeberrima in quest’opera è la Cavalcata delle Walkirie.

Sigfrido (1856-71) ha per protagonista il figlio di Sieglinde, morta nel darlo alla luce; il bambino, allevato dal nibelungo

Mime che intende servirsene per impadronirsi dell’anello magico, si dimostra crescendo un eroe dalla forza prodigiosa.

Capite le vere intenzioni di Mime, Sigfrido lo uccide; sveglia poi con un bacio Brünnhilde, la quale si innamora subito di

lui.

Il crepuscolo degli dei (1869-74, rappresentata a Bayreuth nel 1876), Brünnhilde, a conclusione di una storia di amore e

tradimenti, piange la morte di Sigfrido e, acceso un rogo funebre, si getta anch’essa tra le fiamme. Le Ondine trascinano

l’anello sul fondo del Reno; intanto, il fuoco fa irruzione nel Walhalla e avvolge gli dei.
Minibiografia

Compositore tedesco (Lipsia 1813-Venezia 1883) rappresentante del

Romanticismo tedesco. Viene considerato il creatore dell’opera nazionale in lingua

tedesca. Nato in una famiglia piccolo borghese, sin da piccolo respirò da subito

l’aria del teatro avendo sorelle e fratelli coinvolti nella recitazione e nella lirica.

Dopo varie vicissitudini di carattere politico e dopo molti viaggi cominciò ad ideare

un grandioso progetto di 4 drammi musicali intitolato "Der Ring des Nibelungen"

(L’anello del Nibelungo), un prologo e 3 giornate: L’oro del Reno, La Walchiria,

Sigfrido e Il crepuscolo degli dei.

In questi drammi Wagner realizza il suo progetto di una nuova forma di teatro

musicale, definito “opera d’arte totale”, basato sulla perfetta fusione fra parola (lui

stesso è autore del testo) musica e azione drammatica.

Crea un flusso di musica ininterrotta chiamata melodia infinita e aumenta

l’importanza dell’orchestra che partecipa attivamente all’azione sottolineando ogni

personaggio col Leit Motiv (motivi conduttori), una sorta di “sigla musicale” per

ogni personaggio, oggetto, situazioni e sentimenti.

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