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Storia moderna I

20/09/2021

1 manuale (Benigno più breve), 1 libro a scelta.

“Prima età moderna” viene dall’inglese “early modern” dalla fine del 400 a metà 700, prima della
rivoluzione Industriale. La nostras tria comincia con la scoperta dell’America e l’allargamento dello spazio
mondiale. Tra Medioevo ed età moderna, dal punto di vista delle strutture materiali e della mentalità, non
c’è una grande cesura. Quella dei manuali di storia è la cesura del Rinascimento, che riguarda una
minoranza ristrettissima di intellettuali e uno strato particolare della società. La scolastica è la teologia che
contribuisce a costruire una base per il trattamento dei colonizzati. L’altra cesura invece, è più netta ed è
data dalla Rivoluzione Francese (Napoleone è colui che porta le conquiste, “libertà”, le invasioni
napoleoniche in Italia porta alla liberazione degli ebrei dai ghetti  forte modernizzazione) e dalla
Rivoluzione Industriale (il progresso scientifico dalla fine del 700 a oggi è stata straordinaria e oggi ne
vediamo anche li effetti negativi). La narrazione della storia generale comporta sempre una scelta di tipo
ideologico, non ha a che fare solo con l’oggettività dei documenti, ma ha a che fare con gli schemi mentali
che stanno cambiando. Molti sono giudizi di valore che oggi cambiano. Es. femminismo, naturalismo, paura
del progresso hanno scacciato il positivismo.  cambio di paradigma (=il grosso scatolone in cui sono
contenute le nostre conoscenze ordinate, che non cambiano, quando subentrano fatti non previsti deve
cambiare paradigma, lo scatolone non arriva più a collocare anche quei fatti nuovi, bisogna cambiare i
presupposti, la teoria come la teoria della relatività ha rivoluzionato la fisica).

Perché meglio termine “shoah” piuttosto che “olocausto”, perché olocausto significa sacrificio, implicando
un qualcosa che ha uno scopo es. placare dio, sacrificio col fuoco come facevano gli ebrei. Shoah invece
significa catastrofe, quindi qualcosa di totalmente irrazionale.

Ci sono altri schemi di interpretazione della storia generale che possono derivare dalla religione, perché il
dominio sul tempo in varie religioni è qualcosa di inestricabilmente connesso alla religione, soprattutto al
cristianesimo, che fonda le proprie basi su cose accadute realmente nel tempo. L’idea ad esempio dell’età
dell’oro, schema collettivo ed individuale. Per il cristianesimo il tempo non è neutro: il tempo
dell’incarnazione (anche se in realtà è infinito) è qualcosa che irradia positività, idea mitica che la chiesa ha
avuto, che bisognava tornare alla chiesa primitiva; idea di decadenza religiosa (Calvino e altri riformatori);
idea della fine del mondo, che la storia abbia una fine (non solo Giudizio Universale, ma anche la fine del
tempo è n’idea religiosa). La storia generale implica anche inconsapevolmente il nostro passato, la nostra
storia, raccontata con una componente affettiva che influenza la memoria; dunque, spesso nel momento in
cui implica che una persona percepisca la direzione della storia si tratta di un giudizio di valore. La storia
non è solo questo, è anche qualcosa che ha un ancoraggio a una realtà solida. Viviamo in un mondo in cui
non ci si immerge mai 2 stesse volte in 1 fiume: la storia, se tutto fosse in movimento, sarebbe impossibile
 cosa possiamo fermare? Questo costituisce il fondamento scientifico della storia, ovvero le fonti.
Procede come la scienza per indizi, si cerca di ricostruire il passato dalle tracce. Un’altra lettura è
l’interpretazione di Nietsche, che se la prende con la storia antiquaria ed erudita della fine dell’800, dando
un’idea del fatto che la storia non è la scienza del passato, ma la scienza della vita, che studia gli uomini in
quanto erano vivi.

Lettura come scienza indiziaria: saggio di Carlo Ginzbourg “Spie. Radici di un paradigma indiziario” sulla
parentela tra attribuzionismo e storia dell’arte perché inconsapevolmente ha riconosciuto delle tracce e
ricondotto a un determinato artista, colpo d’occhio dell’intenditore. Come la risoluzione di un giallo, inizia
infatti con Sherlock Holmes.

21/09/2021

Storia demografica dell’Europa preindustriale


La storia di oggi deriva dalla storiografia francese degli Annales, in cui si parla di strutture e modificazioni
che si misurano tra i secoli  fenomeni di lunga permanenza. Questo primo fenomeno riguarda uomini e
donne come numeri, il livello più vicino alla biologia. C’è un grosso problema di fonti: capire il numero
preciso degli umani nella storia è quasi impossibile. Non c’era forse nemmeno l’esigenza di questa
precisione. Il divario tecnologico che ci separa dalla prima età moderna è enorme, non siamo più in grado di
fare nulla senza tecnologia. La tecnologia ha creato delle nuove necessità che prima non esistevano. La
prima rivoluzione industriale inglese e i suoi mezzi erano alla portata delle macchine del 500, ma è nata nel
700 perché se n’è sentito il bisogno (economico: la domanda era aumentata). Ci sono anche bisogni
culturali, che causano cambiamenti più sottili rispetto a quelli materiali.

Le fonti sono:

 Censimenti: ancora non c’è una precisone, ma lo fanno i primi stati moderni per scopi fiscali
(pagano le tasse solo i capi famiglia)i primi censimenti riguardavano le famiglie, o fuochi  fonte
poco precisa e utile.
 Fonti ecclesiastiche, molto importanti e utilizzate nella storiografia demografica, perché
l’attenzione delle autorità ecclesiastiche è rivolto strettamente all’individuo con lo scopo più che di
enumerare di controllare la vita religiosa dell’individuo (chi non battezza i figli e chi non si confessa
e fa la comunione una volta all’anno viene sanzionato).
o Libri parrocchiali (battezzati=no tutti i nati, morti, matrimoni)
o Stati delle anime: sezione trasversale, cioè riguarda un dato momentoelenco delle
famiglie presente in una parrocchia. Parrocchia=centro fondamentale della comunità
cristiana e della comunità civile. Lo status di cittadinanza veniva conferito dal battesimo
(cambiato con la Rivoluzione francese: diventa una condizione di tutti). Nella prima età
moderna, la cittadinanza comportava l’avere un patrimonio, dunque era un privilegio.
Era una religiosità diversa, che implicava una confidenza col sacro che oggi non si ha più. S.
Giuseppe veniva continuamente ripreso per aver avuto un figlio illegittimo (Gesù)non c’era
distacco tra divino e quotidiano. Il termine cittadinanza è da intendersi in modo diverso: color che
avevano privilegi grazie alla loro ricchezza e status sociale. Il resto della massa erano semplici
battezzati, avevano comunque un’esistenza civile. Lo stato civile viene portato da Napoleone ed è
lo stesso sistema utilizzato ancora oggi per dare identità civile prima che politica agli individui.

Popolazione europea 1200-1850: calcolo super approssimativo

Popolazione caratterizzata da crescite e cali, calo


dovuto alla peste, poi crescita continua, strettamente
collegato al passaggio all’eta contemporanea del nuovo
regime, come se dei vincoli si fossero spezzati.

1° fase: l’antico regime demografico (fino al 1750)Alta pressione demografica, cioè si ha un equilibrio
dato da due fattori:

 Elevato tasso di natalità


 Elevato tasso di mortalità

Elevato rispetto ai valori odierni: in Italia ci sono in media 10 nati ogni 10 mila abitanti (siamo al livello di
crescita di quasi 0%), mentre in periodi normali nell’Europa preindustriale la natalità era di circa 45x1000,
mortalità 40x1000, in periodi di carestie/epidemie scomparsa di 1/3 o metà della popolazione di una città o
di una regione.

Speranza di vita alla nascita: una volta si prendevano tutti i nati nello stesso anno e gli anni di vita di essi,
diviso per il n di persone. È una misura grossolana del tenore di vita della popolazione. Nel 2011 ci
rendiamo conto che più il paese è piccolo più la speranza di vita alla nascita aumenta (1° Monaco, 2°
Macao, 3° San Marino). Verso la fine dell’età moderna, la Svezia ha la media di 37,3 anni vs. 89 anni max di
oggi. 1900 54 anni. La Francia era la più popolosa e una speranza di vita alla nascita di 27,9.

Crisi di mortalità: i fattori sono Epidemie, carestie e guerre (A. Durer, I Quattro Cavalieri
dell’Apocalisseepidemia identificata con la freccia e gli archi. Analogia con san Sebastiano flagellato dalle
frecce  diventato protettore della peste. Spada rappresentazione della guerra e ultima personificazione
della morte su un cavallo piccolo magro che trafigge le persone. Mostro che inghiotte un
vescovo=anticlericalismo, sintomo di protesta sociale e rappresentazione della falce che inghiotte
indifferentemente papi e contadini).

Resoconto della carestia e della peste di Ferrara nel 1505: genere delle cronache cittadine (libri tenuti da
notai per raccontare vicende della città e personali). Si parla del prezzo del grano e delle sue variazioni. Il
raccolto è molto variabile, bastava il nulla per mandare in crisi questo settore, mentre oggi abbiamo molti
ammortizzatori. L’agricoltura non produceva abbastanza  si arriva facilmente alla produzione vicina allo
0fame. Quando c’è una carestia si cerca di acquistare grano in altri posti, ma in questa età non è libero,
per tentare di favorire la propria città. Si comincia poi a fare il pane con qualsiasi cosa in mancanza di
frumento (buccia e scarti del frumento, ghiande). Il pane bianco era il pane dei signori di città, quello
povero era meno nutriente e il pane delle campagne. 3 di notte=3 ore dopo il tramonto =22/23. Mangiano
l’erba per vivere. La città è un punto strategico, le mura difendono un privilegio: tutto il grano viene portato
alle città, per questo avviene l’assalto ai forni. Magistrato dell’abbondanza=deve sovraintendere per
l’eucarestia, sistema annonario. Questo va da chi ha più grano e lo requisisce con indennizzo per
ridistribuirlo. Ancora nel 700 si richiede il libero commercio dei grani da parte degli economisti illuministi.
25 morti, i medici stanno vigili. Viene deciso per decreto che si tratta di pesteItalia all’avanguardia per la
misura di prevenzione e attenzione all’epidemia. È fondamentale che sia riconosciuto ufficialmente che si
tratti di peste perché questo comporta dei certi provvedimenti. L’unico modo per sfuggire alla peste, che
colpisce sia poveri che ricchi, è andare in villa, nelle residenze di campagna, luoghi meno affollati.

Carestia ed epidemia: il nesso è evidente, si presentano spesso affiancate, ma iniziano per motivi diversi.
Carestia nasce per tempo atmosferico e altre variabili. La peste nasce dalle pessime condizioni igieniche. La
sifilide è una malattia nuova, episodio di scontro in ambito scientifico: una parte di Europa vuole dare la
colpa alla Francia, in realtà è uno dei microbi che sono stati esportati dalle truppe spagnole. Il fatto che si
trasmetta per via sessuale e che siano stati i coloni a portarla significa che gli stupri razziali erano una realtà
certa. Queste malattie si diffondevano con l’avanzare degli eserciti  molto spesso avevano uno stuolo di
prostitute ma anche per lo stupro dei civili. Le epidemie di peste invece sono causate da un bacillo che si
trasmette dalle pulci dei topi. Non c’è infezione aerea, almeno all’inizio, dunque il vettore ultimo sono le
pulci. Un’epidemia del genere al giorno d’oggi non dovrebbe prendere piede. La carestia indebolisce il
sistema immunitario, ma non vale per tutte le malattie. In caso di influenza, ad esempio, sarebbe meglio
non mangiare troppo. Non necessariamente tra denutrizione ed esplosione della epidemia c’è una
connessione diretta. L’epidemia segue la carestia a seguito dello spostamento dalle campagne alla città.
CrespiDonna che si spulcia: donna non povera che ha comunque le pulciindicativo dello stato di igiene
generale).

Rimedi contro la peste: Andare in campagna, ma la politica cittadina è l’isolamento. La medicina aveva dei
rimedi ridicoli, come profumare l’aria, fare processioni e salassi. Altri davano come motivazioni cause
astrologiche, cioè dovuta a congiunzioni astrali. Il movimento dei pianeti e delle stelle era qualcosa di fisico
che poteva tramettere a livello fisico qualcosa sulla terra, condizionata dagli astri. C’è anche chi ha dato
spiegazioni religiose. Il sistema che escogitavano ala peste come punizione divina è quello che dio puniva
tramite cose che corrispondevano a processi naturali che gli uomini potevano capire. Autocertificazione del
700: la persona viaggia da un posto non contagiato o verificava la sua salute. Chi viaggiava senza questa
certificazione, poteva rischiare la morte  ha limitato i danni del contagio.

Danni della peste: prima peste nel VI-VII sec, tanti morti. 1347 peste neramuore 1/3 della popolazione
europea, difficile da immaginare. XV-XVI se. Pandemie circoscritte in Europa. 1630: nova pandemia, quella
di Manzoni, grave, ha bloccato la crescita. XVII-XVIII: progressiva scomparsa e migrazione verso oriente.
Non è dovuto al miglioramento delle condizioni igieniche, forse per cambiamento della specie di topi.

22/09/2021

La prossimità con la morte che contraddistingue tutte le società della prima metà moderna, è un’esperienza
che noi facciamo fatica a comprendere: vedere un cadavere per strada, spettacoli violenti che ci sono oggi
risparmiati erano comuni. Questo tipo di quotidianità sulla psiche è da tenere in considerazione per capire
molte cose. La prima cosa che colpisce lo storico che consulta i documenti di criminalità è l’estremo grado
di violenza capillare della società. L’idea che viviamo in una società violenta e che i conflitti fossero meno
distruttivi è infondata: in casa anche il marito aveva la facoltà di percuotere la moglie che non gli obbediva,
era tutelato dalla legge.

Per quel che riguarda il tasso di natalità, che in Italia è un problema, crediamo che la prima età moderna
avesse famiglie numerosissime. Oggi, tecnicamente abbiamo la possibilità di pianificare le nascite, perché
esiste l’idea del comportamento riproduttivo. Nella prima età moderna la possibilità di pianificare le nascite
non era nulla, ma sicuramente infinitamente inferiore rispetto ad oggi; l’unico mezzo per limitare le nascite
è l’uso del coito interrotto. Il punto di partenza è naturale: il mettere al mondo figli è qualcosa che avviene
e che a nessuno viene in mente di fermare. Ovviamente queste sono generalizzazioni, ci possono essere
delle eccezioni. La non pianificazione delle nascite dipende dal fatto che non c’è il mezzo tecnico proprio
perché non c’è la necessità. Caratteristico della prima età moderna è l’abbandono dei bambini, che emerge
anche leggendo le favole: Hansel e Gretel, pollicino… abbandonati nel bosco perché le famiglie non
riuscivano più a sfamarli  esistevano delle associazioni dei cristiani, orfanotrofi, per accogliere questi
bambini poveri e/o illegittimi. Questi bambini venivano chiamati “esposti”, da qui molti cognomi italiani.

Mortalità infantile in EU nel XVIII sec.: 700 i calcoli vengono fatti in maniera più precisain Francia su
1000 nati 273 muoiono da 0 a 1 anno (quasi 30%), la mortalità cala un po’ perché I BAMBINI DIVENTANO
più forti. Da 1 a 5 anni ne muoiono 215 e dopo i 15 ne sopravvivono 491. Di fronte al dolore continuo, una
persona si anestetizza. Le fonti purtroppo della prima età moderna non ci fanno capire le emozioni di
uomini e donne. Le emozioni erano inespresse perché non c’erano oppure chi scriveva non metteva a nudo
queste cose?

Ci sono dei fattori che limitano la natalità, frutto di meccanismi che agiscono indipendentemente dalla
volontà delle persone, come:

 l’allattamenti al seno, che limita la fecondità della donna. Non dappertutto esiste l’allattamento al
seno, soprattutto per coloro che vivono in città, affidato alle balie, donne che hanno dei loro
bambini e lo dividono tra il loro e quello a loro affidato. Probabilmente in Inghilterra l’allattamento
era più diffuso che nel resto d’Europa, per questo …
 Astensione dai rapporti sessuali per obblighi religiosi: quaresima e avvento. Lo si vede dalle curve
stagionali delle nascite.
 La cosa più importante sul numero di figli per donna è l’età del matrimonio della donna. I ricchi e i
nobili pianificavano i matrimoni da piccoli e si sposavano giovani, mentre il resto della popolazione,
come si è cercato di capire, si sposava relativamente tardi (matrimonio tardivo=25/26/27 anni, età
che cresce nei periodi di crisi. Tradivo perché tardi rispetto all’inizio dell’età riproduttiva dai 15 ai
49), quindi con 12 anni riproduttivi teoricamente buttati. Perché esiste questo modello di
matrimonio tardivo? Perché in Europa occidentale sposarsi vuol dire mettere su casa e avere una
vita indipendente dalla famiglia di origine (è un obbligo morale: tutte le donne dovevano avere una
dote)mettere su casa e raccogliere dote ritarda il matrimonio, richiede tempo. C’è anche una
percentuale elevata di persone che non si sposano. Una donna non sposata rappresentava un
problema perché andava controllato, come una bomba a orologeria. Le doti raggiungono dei valori
elevati che non si riesce a dotarle tutte  venivano spedite in convento. Il celibato ecclesiastico in
molti luoghi era assai poco rispettato, poi c’erano gli obblighi militari.

Questo modello vale soprattutto nell’Europa occidentalelinea di Hajnal. Nell’Europa orientale si hanno
famiglie più estese con una maggiore natalità, anche se non sappiamo bene il perché.

Nella prima età moderna il deserto fa paura, ora invece è ciò che si ricerca. La densità demografica elevata
ci permette di essere a contatto con i nostri coetanei. C’era la convinzione che le cose crude facessero male,
anche la gerarchia dei salumi è cambiata, perché salare la carne era la normalità, mentre salame e
mortadella erano lavorati, artificiosi e molto grassi.

Breve storia demografica d’Europa: drastico calo peste 1300, verso la metà del 400 la popolazione riinizia a
crescere. La popolazione è diminuita ma le risorse aumentano. Il 500 è un secolo il grande sviluppo, sec
anche della scoperta dell’America. Nel 1591 c’è una pianura per una crisi climatica e per il raggiungimento
di equilibrio fra popolazione e risorse (Malthus)crisi economica  crescita a rilento. Nel 1600 poi c’è la
guerra dei 100 anni che decima la popolazione e una serie di altri fattori, finché nel 700 l’antico regime
demografico finisce e inizia la crescita continua fino ai giorni recenti.

Il nuovo regime demografico: andamento della mortalità fondamentalenel corso del 1800 su 1000
abitanti muoiono dai 24 ai 13, mentre la natalità diminuisce in maniera molto più lenta, perché è un fatto
soprattutto di cultura. Il paese che diminuisce più efficientemente la natalità nel 1923 è la Francia perché si
era laicizzata, ha decapitato il re e scristianizzato la popolazione. in Italia invece la tendenza è opposto per
la grossa presa della chiesa sulle popolazioni, perché non era passata attraverso un processo di rivoluzione
come la Francia.

La diminuzione della mortalità comincia a diminuire:

 Inizio controllo volontario delle nascite


 Rivoluzione nella mentalità
 Cambiamento nelle relazioni familiari

04/10/2021

Scoperte e conquiste spagnole (anno 1492):

 Cade l’ultima piazzaforte araba in Spagna (Granada) grazie alla Reconquista


 Editto dei re cattolici: alternativa conversione o espulsione per gli ebreifenomeno del
marranesimo (marrano=ebreo convertito ma rimasto legato alla propria religione di origine)
 Colombo sbarca a Guanahanì (San Salvador) credendo di essere arrivato nelle Indie orientali
(obiettivo=sempre oro e spezie). Colombo era stato rifiutato dalla regina di Portogallo perché lei
aveva già una rotta favorevole per le indie dunque sarebbero stati soldi spesi inutilmente.

La prima cosa che fa Colombo è prendere possesso delle terre per conto dei re spagnolil’obiettivo di
questi esploratori nonnera la conoscneza ma la presa di possesso della terra e delle sue ricchezze. Quando
torna in Spagna dopo il primo viaggio C è convinto di essere statoin Giappne (grazie ai calcoli di Tolomeo su
cui tutte le conoscenze dell’epoca erano basati)crolla una conoscenza stabile.
Viaggi di Colombo:

1. 1492-93 (caraibi)
2. 1493-96 (caraibi)

Carta di Waldseemuller, 1509: si vede per la prima volta rappresentata l’America, che si suppone sia una
grande isolaconoscenze imperfette anche dopo una decina d’anni dopo la sua scoperta.

Dalla scoperta alla conquista

si creano i primi conflitti internaionali tra il papa Alessandro Borgia spagnolo e i portoghesi  Bolla Inter
coeteras: spartizione del globo tra spagnoli e portoghesi a favore dei primi. Il meridiano fissato viene
scavalcato dai portoghesigià allora il ptere trasnazionale del papa era messo in discussione dai governi.
Con il trattato di Tordesillas la politica locale si accorda e si riprende un po’ di terra. I portoghesi spostano il
meridiano ponendo le basi per la conquista del Brasile (colonizzano per lunghissimo tempo soltanto le
coste).

La conquista avvine e in tre fasi:

1. 93-19: conquista delle isole


2. Conquista del continente (anche dell’entroterra)
a. 1519-24 Cortés era violento ma non era solo un uomo rozzo: effettua la conquista in modo
molto intelligente dal punto di vista politico sul campo: capisce quello che stava
succedendo e riesce a mettersi a favore situazioni molto sfavorevoli in un terreno
complicato, visto anche solo l’ostacolo linguistico
b. 25-70 ca.: conquista del Perù da Pizarrotempo molto più lungo (resistenze degli Inca
persistono anche molto dopo), perché le rovine si trovano a 3000 metri e in rraltà l’impero
Inca è stretto da una parte dalla foresta amazzonica, difficile da penetrare per gli europei.

La popolazione totale delle americhe non la sapremo mai, ma le stime vanno da 8 a 100 milioni (non
abbiamo la minima idea di quanto fossero); stime più attendibili: da 40 a 70 milioni, mentre Europa 80
milioni. Cortés agisce senza l’autorizzazione del vice re spagnolo, sbarca in Messico con 300 uomini, dove
c’erano già centinaia di migliaia di uomini. Com’è possibile la conquista?

 Superiorità tecnologica: armi da fuoco portatili (non tanto efficaci) e artiglieria (un po’ meglio
perché spaventano moltissimo gli Indios) + uso dei metalli (oro usato come ornamento) per i
sacrifici umani utilizzavano coltelli di cristallo, avevano armature di corda + cavalli (mai visti)
 Concezione diversa della guerra (per gli spagnoli è sterminio, dominio; per gli indios erano battaglie
che servivano per dimostrare la superitorità di una popolazione su un’altra piuttosto che
controllare un territorio + avere nuovi schiavi per i sacrfici umani
 Shock culturale: scambiano i cavalieri per una bestia sola, cercano di inglobare nella loro mitologia
che parlava di un dio cacciato dal pantheon degli aztechi tornato per vendicarsi. Aztecgi e Inacs si
rendono colìnto molto presto che si trattava in relatà di uomini molto violenti
 Scambio colombiano di malattie mai conosciute prim (vaiolo, influenza e morbillo contro cui non
esistono in america anticorpi)fattore che influeza lo spopolamento. La densità di popolazione è
maggiore nelle americhe meridionali piuttosto che quelle settentrionali
 Alleanza con le popolazioni sottomesse dagli aztechi (e in parte anche dagli Incas)  si allea con
una serie di popolazioni che pagavano il tributo agli aztechi contro voglia e sconfigge gli aztechi con
il loro aiuto anche se dopo assoggetta anche queste. Il mondo americano non era unito, non
sapevano dell’esistenza degli Incas o degli aztechi erano popolazioni isolatecatastrofico per la
conquista.
Genocidio: Oggi ne parliamo molto apertamente, una volta contestato. È stato causato da violenze dirette,
ma anche indirettamente da malattie e lavori forzati: Cuba da 1 milione a 500 (1500-1548), Messico da 25
milioni a 1 milione (1500-1609), Ex Impero Inca da 8 milioni a 1 milione (1530-1580).

A ciò si unsice anche la destrutturazione sociale: alcuni lementi della cultura azteca e inca sopravvivono, ma
completamente avulsi dalla loro contesto. Sfruttamento economico (sostituito ai meccanismi di
ridistribuzione già presenti, simili al nostro welfare state). Imposizione della relgione cristiana (con la forza
ma anche grazie ai missionari  es. gesuiti: rispetto del benessere della popolazione locale)

Politica: formalmente non si tratta di colonie, ma viceregni della spagna e della Castglia (nell’america
meridionale)Nuova Spagna e Nuova Castiglia. Sovrintende un Consejo de las Indias, organo legislativo e
giudiziario, poi vengongo fondate sedi americane dell’inquisizione (branche che si occupano di limitare il
fatto che ebrei o discendenti arrivino nelle indie e combattere contro l’idolatria delle popolazioni
sottomesse).

Economia: a partire dalla scoperta di una montagna d’argento e della depredazione del tesoro degli incas si
ha un’economia di sfruttamento. C’è stato un gigantesco aumento della mortalità e un calo della natalità
degli indios perhcé strappati dalle proprie famiglie per lavorare  encomienda (=affidare): un certo
numero di indios viene affidato a un encomiendero e in cambio di vitto alloggio e educazione crstiana
vengono costretti a lavorare.tuttavia ci sono dei contrasti con la corona.

C’è qualcuno che alza la voce per protestare, la colonizzazione non è stata un ovimento unanime.

Commerci: regime di monopolio (soltanto sudditi della monarchia possono commerciare tra americhe e
spagna e le colonie non possono commerciare.

Altre navigazioni, altri imperiRaya estesa grazie al viaggio di Magellano

Spedizioni finanziate d aFrancia e Inghilterra (Marica sett) già alla fine del quattrocento

Seconda metà del Cinquecento: monopolio commeriale spagnolo infranto dai piranti e contrìabbandieri

Guarda libro

600: Olandesi iniziano a sostitursi ai ortoghesi soprattitt in Indonesia. VOC fondata nel 1602, agisce
militarmente contro i ortoghesi. Cose che hanno cazzone di Lupi. Della colonizzazioe italiana sappiamo
pochissimo.

05/10/21

Michele de Cuneo ha viaggiato con Colombo e lascia un diario di viaggio. Foglia=richiamo ad eva e al
pecCATO ORIGINALE. Parla dei Camballi, cannibali (funzione equilibratrice elle popolazioni).
Capreto=omosessulae. Sottintende anche l’incesto  utte l civiltà hanno norme tassative contro l’incesto. Il
giudizio si fa molto negativo perché si parla della religione di questi popoliidolatri. C’è un avanzamento
positivo

Diverso da Francisco de Vitorio un altro domenicano che segue un ragionamento scolastico.

La parola stato

Per gli uomin del 500 come machiavelli ha un significato più parziale, tanto che l’alto grandissimo scrittore e
politico del 500. Jean Bodin, quando dedica n’opera allo stato la chiama “République”.

Formazione dello stato moderno:

1. politica estera e diplomazia


2. nascita della burocrazia (organizzazione, pratica che segue un iter preciso)ci deve essre un corpo
di ufficiali (solitamnete i proprietari di carica). Questo uso ci sembra in conrasto con la meritocrazia
3.

problema dell’assolutismo: le prinicpali repubbliche nella prima età moderna sono Venezia e la Svizzera
(una delle prime repubbliche nate, federale, stato repubblicano al cuore dell’Europa) poi nasceranno altre
due rep federali, l’Olanda (federazione di più stati) e Stati Uniti + San Marino.

Jean Bodin: il potere del re. Ostilità diffusa verso lo straniero e coesione contadina. Sovranità = potere
assoluto e perpetuo proprio dello stato. Il re è come l’imperatore del sup regno, non ha nessuno al di sopra
di lui, nessuna autorità sovranazionale.

06/10/2021

Parlamneti frnacsei e e inglese

il parlamento inglese originariamente è una corte di giustizia presediuta dal re, in cui si discutono i contrasti
tra i diversi ordinamneti giuridici e le leggi del re. È composto da rappresentanti degli ordini (stati) e col
tempo assume il ruolo di un’assemblea con poterelegislativo.

Parlamento francese: è un’alta corte di giustizia e resa tale per tutta la sua storia. È composto da giudici
propri. Lit de justice è l’espressione dell’asolutismo regio sul quello che dovrebbe essere un organo
legislativo, non è unevento ranwuillo, ci sono soldati armati e il re si presenta in un lettino (molto
cerimoniale9:

 Nel processo di formazione dello stato moderno i re non si sovrappongono del tutto agli
ordinamenti particolari presenti nei loro regni, ma li coordinano attraverso l’esercizio del potere
legislativo e della giustizia.

La Spagna è piena di realtà diverse. Il punto di unione ra Castiglie e Aragona. Il processo di unificazio
territoriale avvine grazie alla Reconquista e al 1492 (granada). Unificazione matrimoniale (1474-1479). Però
persiste la separazone linguistica, culturale e politica.

Organizzazione politica: monarchia che ha assuno un potere piuttosto assoluto e si burocratizza. governo
centrale formato da consigli composti da letrados (leaureati)importanza dell’università e di
giurisprudenza. Molte persone per crescere socialmente studiano diritto. Organi periferici: città controllate
dai corregidores che correggono gli statuti cittadini. Poi c’è anche una rappresentanza dei ceti, le cortes.

Es. Le richieste delle cortes di Casiglia. Anche esse funzionano presentando delle richieste/petizioni al re.
 richiesta di lasciare una forma di autonomia alle terre di cui il re è in possesso. Il re quando può si
sovrapponne alle legislazioni già presenti. Risposta dei rappresentati del re: quando fosse necessaria, Sua
Altezza ordinerà che si prvveda.

Francia: è lo stato europeo piùavanzato dal punto di vista dell’unificazione territoriale, a volte avvenuta
grazie all’estinzione di una dinastia di feudi, altregrazie ai matrimoni, altri per altro tradimento. Non appena
raggiunta la conformazione territoriale stabile, la Francia organizza le guerre in Italia. Il processo di
unificazione si può far partire dal 1453 (la fine della guerra dei cent’anni e la rinuncia dell’Inghilterra di
un’espansione territoriale). Organizzazione fiscale, burocratizzazione (cariche nel 1604 diventano
ereditarie: “Paulette”). Gli stati generali: si riuniscono frequentemente nei eriodi di criisi (guerre di religione
1562-1568) poi i re sono tanto potenti da poterli non convocare più dal 1614 al 1789, alla vigilia della
rivoluzione).

Inghiterra: la scozia nella prma età moderna va contro l’inghilterra. Con la guerra delle due rose emerge la
famiglia Tudor che regna da 1485 (Enrico VIII) al 1603 (morte di Elisabetta I). amministrazione della giustizia
tramite la Star Chamber, nata per evitare onflitti tra feudatari, pericolose soprattutto dopo la guerra delle
due rose, richiavano di minare la monarchia. Poi divnta espressione del dispotismo del re.

Es. descrizione dell’ordinamneto inglesevisto da un ambasciatore veneziano. Già nel 400-500 la forza del
Palramento è singolare. Stati=ceti, riuniti nel parlamento, convocato soprattutto in materia legislativa. Un
oratore va da cancellere del re e spiega cosa non va. Le camere discutono separatamente (diverso dal
nostro Parlamento di oggi).

Sacro Romano Impero: non è lo stesso dell’età medievale, dal 400 si chiama sacro romano impero dela
nazione tedesca  riconosce che la magioranza degli stato. Nel 1526 ai territori degli Asburgo si
aggiungono l’Ungheria (strisiettina lasciata libera dall’espansione dlel’impero ottomano) e la Boemia (per
estinzione dinastica). Hanno un potere poco più che nominale nel sacro romano impero, tranne nei loro
territori nominali, in cui sono re. Gli altri sono stati laici (Brandeburgo) e vescovati (piccoli principati
ecclesiastici, es. Brema sia princ vescovile che…).

Imperatore: eletto dai sette principi elettori (3 ecclesiastici e 4 laici). Di fatto la famiglia degli Asburgo ha il
monopolio della carica imperiale almeno dal XIV sec.
Massimiliano d’Asburgo (1493-1519) tenta di unificare maggiormente l’impero e le sue istituzioni (organo centrale di
giustizia: Reicskammergene.

11/10/2021

Le guerre d’Italia (1494-1559)

1492: inizio storia di Italia e morte di Lorenzo de Medici.

Significato storico generale: gli stati italiani sono deboli dal punto di vista politico-militare in confronto alle grandi
potenze. Inizia un lungo periodo di preponderanza straniera (Spagna). L’Italia è un terreno di scontro per il predominio
politico in Europa. Fattore religioso: predominio all’interno della cristianità e ruolo della riforma religiosa. Si pensa che
il papa sia sempre più corrotta  volontà di riforma della chiesa anche da parte dei laici e della monarchia. Le guerre
d’Italia sono costellate da segni celesti, flagelli dovuti dalla condotta dei chierici. Inizio dell’utilizzo di metodi
diplomatici oltre a militari per stabilire l’equilibrio europeo.

Pace di Lodi: stati italiani fino alla calata di Carlo VIII. Ducato di Savoia oggi territorio francese, ma anche all’epoca, che
poi si italianizzerà e darà avvio al moto di unificazione italiana. Ducato di Milano: più stretto della Lombardia, la
Repubblica di Venezia è il più potente economicamente e militarmente, dove era avvenuta una grande espansione
sulla terraferma. Venezia ha anche diversi possedimenti oltremare (Dalmazia, Istria, isole dell’Egeo). Questo
predominio è minacciato dal commercio di spezie portoghese. Repubblica di Genova: per quasi tutta l’età moderna
comprende anche la Corsica. Modena (imperiale) e Ferrara (sovrani, ma erede dell’impero bizantino  sotto il papa).
Quando Alfonso II d’Este ha un figlio illegittimo e lo vuole fare legittimare il papa lo nega mentre l’imperatore si 
scissione del territorio. Solitamente quando una casata regnante si estingue (tipo Urbino e Ferrara) si ha la
devoluzione del feudo al legittimo titolare, in questi casi il papa. Firenze ha uno statuto particolare: è di nome una
repubblica, ma una signoria di fatto (i Medici si sono impadroniti anche con metodi illeciti delle redini del governo).
Repubblica di Siena inglobata nel 1555 dopo le guerre di Italia e repubblica di Lucca. Lo stato Pontificio ha una storia
particolare: era considerato un coacervo incoerente di politica e religione, uno stato inconsistente, ma poi ci si è reso
conto che è stato il più longevo degli stati italiani (fino al 1770) e i papi avevano un’amministrazione del territorio
molto efficace e capace di effettuare dei compromessi. Regno di Napoli: in mano a un ramo collaterale della casa di
Aragona, mentre Sicilia e Sardegna sono dominio diretto degli Aragona. Varie signorie romagnole.

Carlo VIII rivendica il possesso del regno di Napoli (eredità angioina); su Napoli regna Alfonso II (ramo colalterale degli
Aragona). Il re sfrutta le discrepanze interne all’Italia. Alleati italiani del re di Francia: Ludovico Sforza (Il Moro) che ha
usurpato il ducato di Milano e ha fatto assassinare il nipote Gian Galeazzo; Ercole d’Este ha una figlia che ha sposato
Ludovico il Moro, dunque lo appoggia.  le guerre sono provocate anche dalla rivalità tra i vari stati italiani.

Esercito molto ben armato, truppe non solo francesi ma anche mercenari svizzeri che si dispongono a quadrato e
diventano inattaccabili dalla cavalleria  la fanteria per a prima volta assume un ruolo più importante della cavalleria.
Il modo di combattere dei francesi, rispetto alle guerre de 400 che coinvolgevano meno i civili, è molto più cruento:
entrano nei paesi ed eliminano l’intera popolazione (es. Mordano di Romagna). A questo si aggiunge una percezione di
spirito nazionale primitivo (diverso al 900, quando si pensa a morire per la patria, anche perché qua sono tutti
mercenari) nei confronti del re.

Guicciardini, La storia d’Italia: le artiglierie erano un’arma di persuasione. Con l’evoluzione delle armi da fuochi
arriviamo agli archibugi a ruote, simili ai fucili. Si ha un’evoluzione anche qui delle armi, descritta da Guicciardini.
Erano talmente poco agili che no erano molto efficaci perché non si sapevano manovrare.

Il percorso di Carlo VIII è per la via Francigena. Piero de Medici va incontro a Carlo VIII e cede una serie di fortezze, tra
cui città importanti per evitare il peggio  caduta del regime mediceo sostenuto anche da Savonarola. Il 31 dicembre
1494Carlo entra a Roma dopo un tentativo di difesa da parte di Ferrandino, figlio di Alfonso II re di Napoli). Papa
Alessandro VI (Borgia) si rifugia a Castel Sant’Angelo, ma la pioggia fra crollare un pezzo della muraglia e ciò viene
interpretato come un segno divino  il papa si arrende e concede il passaggio al re.

 Si cerca di capire i segni del tempo, della natura, crollo della muraglia = implicazione morale, papa Borgia
visto malissimo  punizione divina della corruzione della Chiesa di cui tutti invocano la riforma.

Carlo conquista Napoli e una parte della popolazione passa dalla parte dei francesi (capita spesso; importanza della
politica espressa anche da Machiavelli) e avvengono nuovi massacri contro la popolazione che resite all’avanzata dei
francesi. Alfonso II abdica a favore del figlio e fugge travestito da frate. Nel 1945 Carlo entra a Napoli in tenuta da
caccia, non da guerra, come se fosse in vacanza.

Lega antifrancese (1495): lega santa per cacciare il re dall’Italia. Aderiscono immediatamente Venezia (fino al 1509 è
una potenza egemone che può aspirare a un predominio italianocerca di ingrandirsi e volta gabbana al re di Francia
non contento di quello che il re di Francia gli a lasciato), Spagna e Inghilterra  importante perché vengono coinvolte
anche le altre monarchie.

Carlo rientra in rancia lasciando una parte dell’esercito a Napoli. Luglio l’esercito della lega santa affronta quello
francese.

Venezia aiuta Ferrandino a tornare sul trono di Napoli (poiché la popolazione è diventata ostile ai francesi). In cambio
Venezia ottiene importanti porti pugliesi (Otranto, brindisi, Taranto, Gallipoli)  Adriatico come “Golfo di Venezia”.
Ma nel 1496 muore Ferrandino senza erediproblemi di successione. Le alternative sono: Giovanna d’Aragona e
Federico d’Aragona.

Luigi XII progetta una nuova invasione. 1500: trattato di Granada tra Luigi e Ferdinando d’Aragona (progetto di
spartizione del regno di Napoli). Francesi e spagnoli invadono il regno di Napoli e Federico rimasto solo chiede aiuto al
sultano ottomano  è pensabile per un sovrano cristiano chiedere aiuto a un sovrano infedele, visto un po’ come
l’anticristo, molto spaventoso. 1503: contrasti tra francesi e spagnoli. Vittoria spagnolala spagna conquista il regno
di Napoli (fino al 1713, guerra di secessione spagnola).

Luigi invade nel frattempo il ducato di Milano, grazie all’alleanza con Venezia (che guadagna un po’ di territori tra
Bergamo, Brescia e Milano) e papa Borgia che cerca uno stato per il figlio Cesare. L’obiettivo di cesare è di
impadronirsi delle città della Romagna teoricamente soggette alla chiesa, ma rette da signori locali. 99-02: Borgia si
impadronisce della Romagna, di Pesaro e Urbino. Ma mentre Luigi XII viene sconfitto, il papa muore e non riesce a
costruire il suo stato in Romagna. Questo va a vantaggio di Venezia che si impadronisce di porti romagnoli suscitando
l’ira del nuovo papa, Giulio II della Rovere, il papa guerriero che fa inorridire i riformatori per la violenza. Nel 1506
conquista militarmente Bologna e Perugia. Erasmo vede Giulio II in armatura a cavallo e ne rimane negativamente
colpito.

Lega di Cambrai: anche il saco romano impero interviene per screzi di confine in Friuli  lega tutti contro Venezia.
Perde quasi tutti i territori dell’entroterra conquistati nel corso del 400, attaccata dalla Francia, dall’impero e dal papa.
Anche gli stati confinanti ne approfittano per rifarsi di battaglie passate.

Crisi morale del patriziato veneziano: a seguito della sconfitta clamorosa si chiudono in monastero meditando alla
riforma della chiesa. Le città si sono schierate con gli invasori, i contadini invece rimangono fedeli a Venezia, perché?
Non appena un cittadino vede di poter essere meno tassati, si può trattare di più con un nuovo sovrano. I ceti inferiori
invece vengono sostenuti per controbilanciare la nobiltà; non hanno nulla da perdere.

Giulio II ha l’ambizione di eliminare i barbari dall’Italia, ovvero i francesi. Attacca inizialmente gli alleati italiani della
Francia. Luigi XII reagisce e convoca un concilio a Pisa per la riforma della Chiesa. I concili antichi venivano convocati
inizialmente dall’imperatore. Nel 1512 Giulio II convoca il concilio Lateranense che si dissolve con un nulla di fatto,
dato che serviva solo come reazione al concilio francese.

1511: nuova lega santa (Papa, Spagna, Venezia, Inghilterra poi) contro i francesi. Venezia riprende gran parte della
terra ferma. Gli svizzeri riportano sul trono gli eredi degli Sforza, dunque i francesi se ne vanno anche da Milano. nella
repubblica di Firenze, alleata dei francesi, si reinstaurano i Medici.

Leone X Medici: cerca di trovare uno stato per Lorenzo de Medici. Cambia anche il re di Francia, Francesco I, molto
carismatico che riconquista Milano e fa a pezzi gli svizzeri con le sue artiglierie. Nel 1515-16 si incontrano il papa e
Francesco e vengono precisati gli accordi per cui F assume alcune prerogative che erano della chiesa e del papa in
cambio di riconoscimenti. La chiesa gallicana diventa una chiesa di stato detenuta anche dal re. Nel 16-17 il papa
dichiara decaduto Francesco Maria della Rovere duca di Urbino e assegna il ducato a Lorenzo de Medici.

Emerge un altro monarca potentissimo: Carlo d’Asburgo (Carlo V). a 16 anni diventa re di Spagna (Carlo I di Spagna, V
come imperatore). I principali candidati all’elezione imperiale sono Carlo e Francesco I, ma viene scelto Carlo. Vince
grazie alla corruzione istituzionalizzata (minacce + fiumi di denaro) e per la paura dei germanici di avere un monarca
straniero.

Carlo V vs. Francesco I: Carlo attacca Navarra, Fiandre, Lombardia (1521). Milano passa dai francesi agli sfoeìrza nel
1522. Francesco attacca Milano e la riconquista, ma si ferma a pavia. Battaglia di Pavia. Carlo V sogna una monarchia
internazionale  cerca di espandersi. Nel tentativo di riprendersi Milano Francesco commette un errore tecnico e
viene fatto prigionieri: evento che scuote perché il re ha un’importanza enorme rispetto al medioevo. Il fior fiore della
nobilt5à francese vengono sterminati.

Gli italiani temono una supremazia troppo forte di Carlo V. mito della superiorità culturale italiana e tentativo di
difendere la “libertà d’Italia”. L’esito delle guerre d’Italia è la presenza di stati stranieri, pur mantenendo un’egemonia
culturale pazzesca in tutto il Rinascimento. Il mito della latinità è già presente in modo molto forte  la libertà
dell’Italia di fronte alle potenze straniere deve essere preservata. Lega di Cognac (1526): sconfitta ripetutamente.
L’esercito di Carlo V si ritrova senza paga  6 maggio 1527: sacco di Roma.

Abdicazione di Carlo V

Pace di Cateau-Cambrésis (1559): supremazia europea della Spagna e dell’impero.

12/10/2021

La cristianità occidentale prima e dopo la Riforma protestante

1504 grande scisma: la chiesa orientale si stacca da Roma (formulazione trinitaria che dice che lo spirito santo procede
dal padre e dal figlio, filioque. In quella orientale invece si ha una successione diversa, stessa essenza. Su questa
parolina si consuma lo scisma  si sottrae all’obbedienza papale). Il culto delle immagini. La Chiesa occidentale emana
un proprio diritto, quello canonico, per arginare in qualche modo la potenza politica. Questo dualismo di diritto è alla
base della nostra democrazia, altrimenti avremmo avuto più autorità dispotiche, come è successo nei posti in cui c’è
stata la chiesa orientale, che ha una teologia molto più mistica, perché non era legata al diritto.

Espansione molto forte dell’islam in età moderna  espansione dell’impero ottomano: a partire dal XV sec. si
impadronisce della Grecia, dei Balcani e dell’Ungheria.

Il protestantesimo non è una religione differente, è una confessione (tra cui cattolica, evangelica (Lutero), riformata
(Calvino), anglicana…). Grande trasformazione del cristianesimo: si passa da una religione con confini dogmatici
abbastanza incerti, a una che richiede l’adesione rigorosa articolo per articolo  deve essere recitata e giurata da tutti
ma soprattutto da chi ha a che fare con l’insegnamento o una carica pubblica.

Com’è potuto accadere? Risputa comune: Lutero che protesta contro gli abusi della chiesa e affigge le 95 tesi.
Pietas=termine cattolico, no pietà ma devozione. Immagini portatrici di emozioni.

Angosce dei cristiani: paura della morte e della morte improvvisa, del giudizio divino e ansia per la salvezza dell’anima.
Il giudizio tendenzialmente è il giudizio universale, una cosa collettiva in cui tutti sono confusi. La teologia è
profondamente influenzata dalla cultura popolare  si elabora nel ardo medioevo il giudizio particolare di dio
immediatamente dopo la morte  la salvezza o la dannazione si decide proprio in punto di morte, causando ancora
più angoscia.

La disperazione è un peccato grave, perché trasgredisce il primo comandamento: credere in Dio e avere fiducia in lui.

La vita era così pervasa di religiosità che la mente non era in grado di concepire un’esistenza senza dio, anche se oggi
si parla apertamente di ateismo rinascimentale, ma si tratta di una porzione minima della società europea.

La religione è un sistema di rassicurazione, il cristianesimo del medioevo avvolge l’individuo dalla nascita fino alla
morte e lo protegge da quest’ultima. Il battesimo è necessario per la salvezza dell’anima. Il limbo è nato per rispettare
la sensibilità dei genitori ei bambini. Poi c’erano le buone opere (acquisizione di meriti per la salvezza dell’anima:
carità, confraternite, indulgenze, lasciti testamentari…). A livello collettivo invece segna il tempo, crea parentele,
protegge la collettività (processioni, rogazioni…), culto della madonna e dei santi (ognuno protegge mali diversi),
dimensione sociale dei sacramenti.

La Pasqua era la festa più importante, preceduta da un periodo di penitenza (come il Natale). Chi mangia carne in
questi periodi è considerato un luterano. Sorgono tante chiese e monasteri, nelle campagne molti santuari,
soprattutto in luoghi teatro di miracoli e apparizioni.

La chiesa si trasforma sempre più in monarchia e si ha una separazione tra clero e laiciil più umile dei sacerdoti è più
grande dei re. Al vertice della Chiesa abbiamo il papa eletto a vita dai cardinali, che ha potere spirituale e temporale.
Giuridicamente, rivendica una superiorità rispetto ai monarchi (potere di scomunica)nasce lo Stato della Chiesa o
del papa.

Vi sono due linee: clero secolare (cura di anime)arcivescovi, vescovi, parroci. Non per forza hanno i 3 voti (castità,
povertà e obbedienza). Conducono una vita in comune e di penitenza, gli ordini studiano tantissimo. Nell’età moderna
vengono formati ordini come i gesuiti che ne fanno l’attività principale. I conventi sono sottoposti spesso al controllo
del papa e sfuggono da quello del clero regolare. Il comportamento del clero è considerato come un problema di
immoralità, tuttavia hnno il monopolio della predicazione e della confessione (per cui bisogna essere istruiti).

La percezione degli osservatori vicini a Lutero è di una chiesa in uno stato di crisi e corruzione  da qui si pensa che
sia nata la riforma protestante dagli abusi del clero (cosa vera solo in parte). Chiesa deve tornare al passato (chiesa
delle origini=povera, perseguitata). Molto spesso sono chierici a dire cose brutte sulla chiesa, in modo anche violento
(storie ad effetto moralizzante e comico), ma questo non era l’unica cosa che c’era, non rappresentava interamente la
Chiesa di quel tempo.

18/10/2021

La diffusione del luteranesimo

Una parte rilevante degli stati tedeschi dell’impero (Sassonia, Assia, Brandeburgo…) diventa luterana. L’Europa si
trasforma in un campo di battaglia per motivazioni prevalentemente religiose. L’imperatore ha un perenne bisogno di
soldi per tenere insieme l’impero gigantesco e sostenere le guerre con tutti i suoi nemici  non ha nemmeno i soldi
per attaccare militarmente i protestanti. Dopo la dieta di Augusta, ci si organizza militarmente. Si forma una lega
cattolica contro i protestanti. Carlo V tenta di riportare i protestanti dentro la chiesa cattolica, prima con la diplomazia
e i colloqui (Ratisbona) poi con la guerra. Concilio di Trento nel 1545: Carlo V cerca di intervenire nelle contese sia
politiche che religiose, con un ruolo quasi da antagonista rispetto al papa. 1547: battaglia di Muhlber sconfitta dei
principi protestanti che poi si alleano col re di Francia (anche se cattolico) e sconfigge Carlo V, sottraendone diverse
terre.  1555: pace di augusta tra Carlo V e i principi protestanti: cuius regio, eius religio (riconoscimento politico del
protestantesimo) e reservatum ecclesiasticum I principati ecclesiastici non possono essere dati a protestanti. Si
tratta di una pace strappata a Carlo V che ha due obbiettivi. È un tempo di grande intolleranza religiosa. Queste
clausole sono fondamentali nella guerra dei Trent’anni: una pace tra luterani e principi cattolici scaro romano impero)
lasciando fuori tutte le altre confessioni che si sono diffuse nel frattempo (come il Calvinismo).
Zwingli: riformatore contemporaneo a Lutero, sacerdote secolare, influenzato da Lutero e Erasmo da Rotterdam,
portatore di una riforma morale e dogmatica del cattolicesimo. La caratteristica di Erasmo è quella di accentuare la
parte spirituale e screditare quella materiale (contro il ritualismo, le preghiere meccaniche). È alla base della radicale
incomprensione di molto teologi della cultura popolare e dei ceti inferiori. Zwingli rispetto a Lutero ha una maggiore
vicinanza tra religione e politica della sua città, Zurigo: fa entrare le istituzioni cittadine nei dibattiti religiosi. Inoltre, è
radicale nell’epurazione degli aspetti materiali della religione (l’eucarestia è solo un simbolo, nulla di più + rifiuto e
distruzione delle immagini sacre).

Calvino: uno studente di giurisprudenza influenzato da Lutero e coinvolto nell’esposizione di plancartes contro la
messa. Nel 36 scrive l’Istituzione della religione cristiana. Differenza da Lutero: concezione della maestà di Dio che
assomiglia molto di più al giudice severo e ordinatore dell’antico testamento ..> dottrina della predestinazione
teorizzata in maniera completa da calvino. Pensa che dio ha dei piani per l’umanità e accentuazione positiva dell’idea
della predestinazione che ha un apporto all’ideale capitalista: il successo mondano viene cercato perché diventa segno
della benevolenza divina, che Dio sta dalla nostra parte. Come Zwingli, l’idea è quella di realizzare il Regno dei santi
sulla terra, in cui religione e politica sono intrinseci. Ginevra si ribella, lo caccia, poi trasforma Ginevra in una delle
capitali del calvinismo europeo  il fanatismo dei calvinisti è tale che ovunque ci siano, scoppiano delle guerre di
religioni (es. Olanda). Cristianesimo più radicale  forte intolleranza religiosa: 1553 rogo di Michele Serveto.

La riforma radicale (diversa da quella magistrale, che cerca l’appoggio delle autorità politiche, come Lutero, Zwingli…):
Anabattismo (Svizzera, 1525 ca.): Lutero era sostenitore del battesimo dei neonati. Chiesa territoriale: nel territorio in
cui domina una certa confessione religiosa si appartiene a quella religione non per scelta ma per nascita. Rifiuto del
battesimo dei neonati  battesimo solo quando l’adulto ha una coscienza tale da poter ricevere cristo  nella chiesa
non si entra per obbligo, ma per scelta  setta (no significato negativo, organizzazione volontaria)  rivoluzione
perché potere politico e religioso vengono completamente separati in questo modo. Rifiuto integrale di ogni forma di
violenza, rifiuto del giuramento  rifiuto di una responsabilità politica che verrebbe loro richiesta. Gli anabattisti
vengono perseguitati e condannati, ma le loro dottrine e le loro comunità si diffondono in diverse parti dell’Europa,
poi Russia e Stati Uniti dove esistono ancora (Mennoniti e Amish).

LE GUERRE DI RELIGIONE IN FRANCIA, 1562-1598


Dinastia dei Valois  Francesco I (1515-1547): coinvolge la monarchia nell’organizzazione ecclesiastica (gallicanesimo)
 fedeltà alla religione francese e alla corona (regalismo). In questo clima, dalla Germania alla Francia si diffonde il
protestantesimo. Il re ha questa politica: condanna a morte dei protestanti; tuttavia, si allea con i principi tedeschi
protestanti e con l’impero ottomano (l’appartenenza a una comune area di cattolicità diventa più debole) fa di tutto
per sconfiggere il proprio nemico personale, Carlo V. viene istituito un nuovo organo, la camera Ardente, una sezione
apposita del Parlamento per combattere l’eresia. Ciò nonostante, c’è una grande diffusione del calvinismo (detti
ugonotti, termine che si diffonde anche in Italia) anche tra l’alta nobiltà  diffusione interclassista. Enrico II muore e
lo succede il figlio minorenne Francesco IIreggente Caterina de Medici (1559-1560) poi dal 1570 Carlo IX, fratello di
francesco II. Jean Bodin emerge dalle vicende delle guerre di Francia per il suo assolutismo, tanto deciso per aver visto
la monarchia vacillare in questo momento di instabilità di successione. Caterina proveniva dalla stessa città di
Machiavelli, considerato il demonio  sempre malvista, come una malvagia seguace di Machiavelli. La politica di
Caterina è tollerante nei confronti degli ugonotti (ispirata dal cancelliere Michel de l’Hopital). Questo fa infuriare il
partito cattolico, patteggiato dai Guisa, fortissimi e ben inseriti nel mondo ecclesiastico.  reagiscono alla politica di
Caterina con il massacro di Vassay, che segna l’inizio delle guerre di religione che per lungo tempo vedono grande
confusione. Una studiosa americana, Natalie Z. Davis, ha studiato questi tumulti e ha creato una grammatica di questi
tumulti, distinguendo il periodo di tempo in cui accadevano secondo il calendario liturgico, quali fossero i bersagli
prediletti e gli attori. Gli ugonotti se la prendono soprattutto con gli oggetti, con la materialità del culto, come
insegnato dal calvino e Zwingli. I cattolici se la prendono con i predicatori e con le bibbie tradotte nelle lingue volgari
che erano considerati eresia  idea della storiografa di trovare un ordine dove c’è disordine.

Prima fase delle guerre (1562-63): alleanze internazionali Cattolici=Filippo II di Spagna, ugonotti=Elisabetta I
d’Inghilterra. Vittorie dei cattolici  la monarchia si fa mediatrice tra le parti in conflitto ed emana l’editto di Amboise.
Molto limitato, però concessioni di limitata tolleranza per gli ugonotti, MA la pace è provvisoria. Emerge il partito dei
“politiques”, sostengono una politica di tolleranza religiosa non per carità cristiana ma per la potenza della monarchia
e rafforzare lo stato (Michel de l’Hopital).
Riavvicinamento degli ugonotti alla corte (1570). II e III guerra di religione. La corte riequilibra la situazione. La spagna
è in difficoltà per le rivolte delle terre unite in Olanda, enormemente più forte della Spagna sul mare conflitto
lunghissimo che vedrà la sconfitta della Spagna). Carlo IX emana l’editto di Saint-Germain per la tolleranza e la libertà
di culto per gli ugonotti. Margherita di Navarra figli di Caterina e Enrico II, viene promessa sposa a Enrico di Borbone,
capo del partito ugonotto per sancire questa nuova alleanza tra ugonotti e corte MA a seguito della battaglia di
Lepanto contro i Musulmani, la corte si appoggia al partito cattolico e i festeggiamenti per il matrimonio si trasforma
nella famigerata notte di san Bartolomeo, organizzata dalla perfida Caterina che approfitta della presenza di tutti gli
ugonotti per massacrarlimassacro senza precedenti 24 agosto 1572. Quando arriva la notizia ci sono festeggiamenti
enormi in tuta Europa. Effetto collaterale: il partito ugonotto diventa più borghese e rivoluzionario senza i suoi
capipiù radicato nelle città + sfumatura antinobiliare. Sale al trono Enrico III, ultimo della dinastia Valois, che
garantisce la libertà di culto agli ugonotti e si rafforza il partito dei “politiques”. L’ago della bilancia nell’ultima fase
della guerra di religione va di nuovo verso i cattolici. Monarcomachi: teoria contrattualistica antiassolutistica, diritto di
resistenza, ribellione. Il potere è risultato di n patto tra sudditi e sovrani, richiamo dello stesso patto tra Dio e popolo
di Israele dell’Antico Testamento. Se il sovrano viola il patto diventa tiranno. Tra i cattolici c’è un’altra particolarità:
alcuni gesuiti seguono la dottrina del tirannicidio.

Guerra dei 3 enrichi: enrico III non ha eredi diretti, rimangono Enrico di Guisa (cattolico) ed Enrico di Borbone
(ugonotto). 1588 tentativo dell’invasione spagnola in Inghilterra, disastrosa. Clima acceso, la reggente si allea coi Guisa
e revocare la tolleranza per i protestanti. Enrico III in virtù della dignità regale si sente un po’ oppresso dai Guisa e
convoca gli Stati Generali, convocati molto frequentemente negli anni precedente (infatti vengono convocati in
prossimità della debolezza della monarchia) e provvede all’uccisione del suo rivale Enrico di Guisa. Uccide Enrico III e
diviene re. Un ugonotto sta per salire al trono. Gli Stati generali respingono la proposta di portare al trono di Francia
Isabella, figlia del re di Spagna. Prima di diventare re, Enrico abiura e viene consacrato re ì, così viene assolto dalla
scomunica papale e caccia gli spagnoli dal territorio francese. La Francia p stanca delle guerre di
religionecompattamento della Francia attorno al sovrano, re molto amato e icona del regno di rancia, chiamato
l’ercole gallico che restituisce alla Francia la potenza che stava per perdere con le guerre di religione. Stabilisce la
libertà di culto tranne a Parigi e il riconoscimento politico in tutto il regno, con l’Editto di Nantes (1598).

Documento: editto di Nantes, privilegio concesso agli ugonotti dal re. Ritorno della Francia allo splendore prima delle
guerre di religionela Francia assolutistica diventerà la maggior potenza politica e militare d’Europa.

20/10/2021

L’ETÀ DELLA CONTRORIFORMA (1560-1700)


Si diffonde il calvinismo, soprattutto un Scozia, dove prende una piega combattiva. L’anglicanesimo è nato come uno
scisma, non come eresia, con l’Atto di Supremazia. Inizialmente si tratta solo di un cambio di autorità (papa re). Poi
subirà un orientamento moderatamente protestante, tutt’ora è una delle Chiese protestanti più vicine a quella
cattolica. L’eccessiva vicinanza è stata anche all’origine della Rivoluzione inglese. Il termine “controriforma” è
riduttivo: non riconoscere che è esistita la Riforma cattolica, un moto di rinnovamento interno, avvenuto anche per
impulso proprio. Altri termini: età della confessionalizzazione (=trasformarsi della religione da elemento comunitario
a momento di divisione, da credo condiviso ad articoli di fede da imparare a memoria. È un fenomeno religioso che va
di pari passo alla ricerca di omogeneizzazione interna dei vari organismi politici), battaglia contro la cultura popolare
(tentativo anche violento di imporre la cultura dei ceti dominanti a quella contadino. Es. processo di Menocchio).

C’è un grosso moto verso l’istruzione: è qualcosa che può favorire l’assorbimento delle culture uniforme  università
= centri di propaganda. Forme di intolleranza: Inquisizione e Concistori calvinisti + espulsioni di massa (1492 degli
ebrei in Spagna, 1685 revoca editto di Nantes  protestanti emigrano verso la Germania, perdita di un’élite
intellettuale). Ostentazione: il rituale impressione fortemente le persone e le fonde tra di loro. Importanza degli abiti
per il clero, molto simili a quelli ei cristiani anche per i protestantine deriva una grande discussione seria.
Importanza delle immagini.

Concilio di Trento (1545-1563): solitamente considerato come spartiacque assoluto. Ha ristabilito in qualche caso
alcune cose già presenti e ha reagito alla profonda crisi apertasi nella chiesa. Prima del concilio, nel 42 si forma
l’inquisizione romana, fondata dal futuro papa che considera una guerra di religione. Ci sono impulsi positivi che
portano alla creazione di nuovi ordini religiosi, soprattutto d chierici regolari (misto di clero regolare: regola e
permanenza in un convento, istruzione + clero secolare: predicazione). I più importanti sono i gesuiti (Compagnia di
Gesù). I gesuiti scelgono di istruire i figli della classe dirigente, portandoli ad aere una forte influenza sulla società.
Spesso sono accusati di complottare per accaparrarsi il potere. I gesuiti quando vanno in luogo cercano di capirne la
lingua e impadronirsi della loro cultura. Per questo atteggiamento proiettato verso le altre culture, spesso i gesuiti
sono stati sottoposti all’inquisizione: Matteo Ricci cerca di inglobare riti cinesi alla dottrina cristiana, atteggiamento
molto avanguardistico ma bloccato dai cristiani.

Contrasto tra papa e imperatore: tentativi imperiali di facilitare le comunicazioni fra protestanti e cristiani anche senza
l’aiuto dell’autorità del papa. Pensiero dell’imperatore e obiettivo: La riforma è stata generata a una chiesa
corrottase si rimedia a essa, i protestanti potranno rientrare nel cattolicesimo, MA impossibile. Papa: stabilire il
dogma in maniera da differenziare cattolicesimo e protestantesimo e ristabilire con chiarezza dogmi messi in
discussione. 3 fasi:

1. Trento e Bologna, 1545-1547: Trento perché è nel territorio del sacro romano impero, ma lingua e
geograficamente italiano + si tratta di un principato vescovile. Questo compromesso rischia di saltare quando
Carlo V sconfigge i protestanti, sembrando diventare il faro del cattolicesimo e il papa teme che gli venga
tolta l’attenzione  con la scusa di un’epidemia di tifo, si trasferisce a Bologna, città pontificia. Sospensione.
2. Trento, 1551-1552: questione spinosa dell’eucarestia, però gli avvenimenti politici interni ancora una volta
causano l’interruzione del concilio (il papa è deluso dall’atteggiamento dei due maggiori sovrani cattolici per il
riaccendersi della guerra tra l’imperatore e Enrico II di Francia alleato con i principi protestanti tedeschi 
sospende l’assise tridentina).
3. Trento, 1562-62: più importante, più affollato. Provvedimenti di tipo dogmatico e che riguardano i laici e la
vita religiosa in generale. Consapevolezza che i chierici non si distinguevano poi tanto dai laici per istruzione e
morale. Vengono istituiti i seminari per la formazione del clero, anche se l’attuazione è una cosa che richiede
tempo. Il parroco diventa un mediatore tra la cultura popolare immersa nelle superstizioni e a teologia. Si
stabilisce l’obbligo per la residenza dei vescovi nella propria diocesi  crea grandi discussioni e questo fa
capire quante differenze ci fossero all’interno della chiesa cattolica stessa. È una norma del diritto canonico o
deriva direttamente da dio? Il potere del papa viene limitato se deriva dal diritto divino, invece se fosse di
diritto umano, il papa potrebbe avere diritto illimitato.

Conseguenze del consiglio: crescita del potere del papa, unico interprete autorizzato dei decreti del consiglio e
aumento della centralizzazione dei poteri. Negli Stati italiani i decreti del Concilio entrano in vigore e sono accettati
quasi senza discussione (gli stati devono accettare la presenza del tribunale dell’Inquisizione e applicare la censura
libraria). In Francia, Spagna e altri stati cattolici invece i decreti del Concilio devono essere approvati dai rispettivi
sovrani. Spagna e Francia soprattutto sospendono o addirittura negano la loro approvazione ai decreti tridentini.

Sisto V crea le 15 congregazioni che si occupano delle varie mansioni (inquisizione, missioni, liturgia, tassazione…).  il
collegio dei cardinali, frammentato, perde potere nei confronti del papa, che controlla meglio la vita della chiesa.

 la controriforma è un tentativo del controllo generale della società. Scuole di dottrina cristiana: di domenica i
bambini maschi imparano il catechismo (lettura e scritturasi diffonde l’alfabetismo). In queste scuole si
insegnano anche l’obbedienza delle autorità.
 Poliedricità della controriforma e del concilio di Trento, spesso appiattita dai manuali.

23/10/2021

IL SEICENTO: UN SECOLO DI CRISI?


Crisi=momento di separazione dei destini. Province Unite e Inghilterra conoscono uno sviluppo economico inedito. Le
province basano questo come motivo di indipendenza dalla Spagna.

Francia: affermazione dell’assolutismo (Luigi XIV, 1661-1715) vs. Inghilterra: rivoluzioni del 1642 e 1688, verso una
monarchia sempre più parlamentare  rivolte che poi ispireranno la Rivoluzione in America.

Decadenza della Spagna:

 progressivamente, perde il ruolo di grande potenza (non di botto)


 Si ha un importante calo demografico causa delle pestilenze e della guerra.
 C’è ancora una minoranza di moriscos in Spagna, cacciati definitivamente nel Seicento, per il clima della
Controriforma che aumenta l’intolleranza e la repressione delle minoranze. Erano delle forze produttive,
soprattutto nell’agricolturaimpoveriscono la spagna.
 Crisi dell‘agricoltura, dominata dalla grande proprietà nobiliare (i latifondi servono per rendita, non si
reinveste). Il ceto spagnolo è improduttivo (al contrario della nobiltà delle Province Unite e dell’Inghilterra,
che non ha paura di “sporcarsi le mani” con il commercio e altre attività che non siano vivere solo di rendita,
oziando.
 Crisi finanziaria:
o esaurimento progressivo delle miniere Americane. Dove l’economia di base non è sana,
l’esaurimento di una fonte esterna di soldi liquidi ha molte conseguenze.
o Corrisponde a una non capacità di mantenere il monopolio, violato da marine mercantili più
dinamiche ed efficienti.
o Indebitamento dei monarchi (grandi banchieri, soprattutto genovesi) indeboliscono la monarchia.

Questa crisi la sentivano anche i contemporanei, c’era la percezione anche la letteratura spagnola la riflette. Il parere
dell’arbitrista Sancho de Moncada, 1619 (p.285): la spagna fa il contrario delle teorie mercantilistiche: vende materie
prime, più comode, e compra manufatti. Anche in Spagna ci sono zone economiche diverse: Spagna del nord e
atlantica, grazie alla vicinanza con le economie più forti, ha un commercio più vivo.

Questa crisi si riflette anche sulla politica interna: i re per avere le casse dello stato piene vendono ai nobili diritti
signorili e giurisdizionali (feudi)  rafforzamento della nobiltà e indebolimento dello Stato.

Vicende politiche:

 1850: acquisisce il Portogallo per principio di nascita


 1609: perde definitivamente le Province Unite
 1640: tentativo di riforma fiscale (come di Olivares) opposizione delle cortes di Aragona e rivolta separatista
in Catalognaperdita del Portogallo
 1647: Rivolta antispagnola a Napoli di Masaniello
 1559-1678: perdita dei territori nelle Fiandre a opera di Luigi XIV (re di Francia che aveva uno degli eserciti più
forti d’Europa).

 tutte queste rivolte avvengono non a caso contemporaneamente o successivamente alla


rivolta in Inghilterra, l’unica che riesce nell’intento di detronizzare il proprio sovrano.

Gli stati italiani

Alcuni stati riescono a staccarsi dalla Spagna: il ducato di Savoia, la repubblica di Venezia (nonostante la
concorrenza portoghese nel mercato delle Spezie, è ancora una potenza economica nel paese) e lo Stato
pontificio.

Ducato di Savoia: riorganizzazione dell’apparato statale e militare, si inserisce nel gioco delle grandi
alleanze europee (unico stato italiano che sfida la Spagna). Obiettivo: strappare la Lombardia alla Spagna.

Stato della Chiesa: unico stato italiano che ha ingrandimenti territoriali significativi, grazie all’estinzione di
due casata estense di Ferrara e Montefeltro di Urbino. Organizza guerre contro i Turchi.

Rep di Venezia: mantiene un ruolo internazionale pensando all’inizio del Seicento un’alleanza con Enrico IV
contro gli Asburgo di Spagna, cosa che poi non si verifica per l’assassinio di Enrico. Venezia è uno dei primi
stati italiani che rivendica il diritto di una politica non influenzata dal privilegio ecclesiastico: vicenda
dell’interdetto (nel territorio interdetto non può più celebrare sacramentile persone di cultura non se ne
preoccupano, mentre le persone comuni ne sono terrorizzate) contro Venezia (lo stato rivendica il diritto di
processare sacerdoti colpevoli di reati comuni). paolo Sarpi è un personaggio centrale, simbolo di resistenza
della cultura italiana contro il clericalismo, ripreso anche in epoca risorgimentale come esponente di una
cultura laica (anche se egli stesso apparteneva ad un ordine religioso) però si schiera con Venezia e sostiene
che tutto ciò che è secolare dev’essere regolato dallo stato (affermazione dei diritti politici dello Stato
contro la Chiesa. La chiesa deve occuparsi solo degli aspetti spirituali della religione. “Istoria del Concilio
Tridentino” pubblicata a Londra nel 1619, un capolavoro letterario e storiografico, ma in Italia c’è la
censuar, per questo viene pubblicata a Londra. È la prima opera di storiografia moderna sul concilio di
Trento).

Crisi economica negli stati italiani: crisi delle manifatture per la concorrenza straniera (Inghilterra, Olanda,
rancia) che produce panni che costano di meno e meno qualitativi, ma adatti ad un maggiore numero di
clienti + proto-industria (pagati di meno) mentre in Italia c’erano le corporazioni, che non permettevano di
migliorare rispetto ai concorrenti italiani e mantenevano alto anche il costo della manodopera. Pressione
fiscale. Gli stati italiani non sono in grado di difendere la loro produzione con gli stessi mezzi degli stati
europei più potenti (mercantilismo). Si ha un “Ritorno alla terra”, agricoltura di sussistenza. chiusura
oligarchica della nobiltà e dei patriziati cittadini (non possono accedere alla politica coloro che hanno
discendenti lavoratori come mercanti).

Questa crisi ha riguardato i centri cittadini che prima erano all’avanguardia. Emergono invece delle nuove
realtà più produttive nelle città minori, le “quasi città”, senza le condizioni delle corporazioni. Es. Biella
diventa un centro di produzione laniera molto consistente. Prato emerge per il riciclo degli stracci. In alcune
aree si sviluppa la proto-industria e lo scavalcare dei vincoli delle Corporazioni. Barricazione tra Nord e Sud
Italia. Nord: spostamento delle attività produttive dalle città alle campagne (Lombardia e Piemonte), nuove
colture: riso, mais, canapa, cotone. Mais e patata diventano la base della nutrizione della popolazione
popolare. Essendo una coltura nuova meno soggetta a tassazione, diventa polenta, base dell’alimentazione
popolare. Al mais manca una vitamina fondamentale presente negli altri cereali, che causa una malattia
“sociale”, la pellagra che se non curata produce un’infezione ai nervi, follia e morte. Sud: arroccamento
sempre maggiore dei proprietari terrieri che acquistano privilegi ai danni dello stato e della politica.

Mercantilismo

è più una pratica che una dottrina, risulta da quello che veniva messo in pratica. Il presupposto del
mercantilismo è che le risorse del pianeta e l’economia, sino come una torta da spartire. Se la quantità di
ricchezze è fissa, sta nell’arricchimento di alcuni e l’impoverimento degli altri. Accumulare maggior quantità
di ricchezza possibile nel proprio territorio  come una guerra. Il valore aggiunto che metto nel
trasformare le materie prime in manufatti mi trona indietro come guadagno con l’esportazione del
prodotto finito. Idea che bisogna costruire una rete di protezione attorno al proprio commercio grazie
all’uso delle armi + protezionismo fiscale doganale (se voglio impedire che diventi importatrice di prodotti
finiti stranieri, devo aumentare il prezzo per non farli acquistare). È l’opposto del libero mercato pensato
nel 700. Il protezionismo lo si può fare se s ha già un’economia forte, altrimenti la forza di attrazione del
mercato fa sì che la barriera che uno stato metta alle merci straniere on funzioni. Inghilterra e Olanda
hanno gli strumenti per metter in pratica il mercantilismo (grandi compagne commerciali di monopolio
esclusivo del commercio con le colonie). In Inghilterra grazie agli Atti di navigazione le potenze straniere
non possono inserirsi nei commerci inglesi (provocando molti scontri militari e guerre). Gli stati che tentano
di realizzare questa politica senza averne la forza ottengono solo l’aumento del contrabbando (es. le
sigarette italiane, costano molto meno di quelle straniere  monopolio di stato).

LA GUERRA DEI TRENT’ANNI


Conflitto di origine religiosa che parte dall’Impero e coinvolge le principali potenze europee. Inizia nel 1618
con la defenestrazione di Praga e finisce nel 1648 con la pace di Vestfalia.

Premesse della guerra:

divisone religiosa dell’Impero stati cattolici (Austria, baviera, principati vescovili), stati protestanti
(Sassonia, Assia, Palatinato, Brandeburgo). Pace di augusta tra cattolici ed evangelici che esclude i calvinisti
(diffusi in Palatina, Assia, Brandeburgo + libere città imperiali). Subito dopo a pace di augusta si ha
un’espansione del protestantesimo. All’abdicazione di Carlo V i territori sono tornati a dividersi.
Arcivescovo di Colonia si converte al protestantesimo ma non vuole rispettare il reservatum  reazione
militare capeggiata dal duca di Baviera che scaccia il vescovo. 1607: Donauworth (libera città imperiale):
inglobata dal duca di Baviera dopo episodi di intolleranza protestante contro i cattolici  vista come
violazione dei diritti fondamentali, sanciti dalla Bolla d’Oro tanto tempo prima, vista come base del diritto
dell’Impero Si forma dunque l’Unione evangelica, alleanza di stati protestanti. 1609: lega cattolica (duca di
baviera).

Alleanze europee: protestanti: Province Unite, Svezia, Danimarca, Inghilterra (dal 1612 legame di parentela
con Palatinato) Cattolici: spagna, papa, Asburgo d’Austria.

La scintilla che fa scoppiare la guerra si accende in Boemia. Diventa un possedimento ereditario Asburgo,
ma i ceti non accettano perché erano loro a designare il re. È uno stato multiconfessionale (cattolici;
utraquistiJan Hus, teologo bruciato come eretico che si era ribellato al papa, precursore di Lutero,
rivendicavano la possibilità per i laici di fare la comunione sub utraque specie; evangelici; calvinisti;
consistente presenza di ebrei). Littera maiestatis 1609.

1611 mattia diventa re di Boemia. Quando diventa imperatore invece, ruolo diverso da quello dire, deve
ridurre a una la confessione di tutto l’impero. 1617 gli stati eleggono re di Boemia l’arciduca d’Austria
Ferdinando, allievo dei gesuiti. È cattolico intransigente, cugino di Mattia e Rodolfo, designato come futuro
imperatore: entrambi prendono misure antiprotestanti (divieto ai protestanti di occupare cariche pubbliche
e divieto d cultor protestante in diverse città). Gli stessi stati che hanno eletto Ferdinando, quando due
inviati dell’imperatore irrompono nell’assemblea degli stati per far rispettare queste misure, vengono
gettati dalla finestra (defenestrazione di Praga), ma non sono morti, sono precipitati su un carro di letame
 i cattolici lo prendono come una specie di miracolo, Dio che protegge i suoi fedeli. L’arcobaleno
nell’antico testamento è il segno con il quale Dio dopo il diluvio stabilisce la pace con l’umanitàpreso
come segno dal generale spagnolo Tilly per iniziare la guerra. L’unione evangelica dichiara decaduto
Ferdinando e proclama re di Boema Federico V di Palatinato.

Fase boemo-palatina (1618-23): Federico viene privato della dignità di elettore, percepita come violazione
di diritti fondamentali.

Fase danese (1625-29): intervento di Cristiano IV di Danimarca in difesa degli alleati protestanti, nel 1625
invade la Germania del Nord.

Editto di restituzione (1629): Ferdinando II vuole ricattolicizzare a forza i territori tedeschi. La parola
controriforma ha un significato militare appunto. L’editto stabilisce che tutti i beni ecclesiastici secolarizzati
(diventati proprietà dei principi o città passate alla Riforma) dopo il 1555 devo essere restituiti alla Chiesa +
il calvinismo è dichiarato fuorilegge.  tutta l’Europa protestante insorge contro i provvedimenti.

Fase svedese (1629-35): intervento del re Gustavo Adolfo. Vuole sostenere i protestanti, ma anche
acquisire l’egemonia sul Baltico. La sua avanzata è molto più consistente di quella del re danese, ma si
ferma con la sua morte in battaglia.

Iniziano le trattative di pace: preoccupazione degli stessi principi tedeschi per la politica di espansione di
Gustavo Adolfo, loro alleato. 1632: l’elettore di Sassonia propone la pace a Ferdinando II chiedendo
l’abolizione dell’editto di restituzione, 1635: Pace di Praga, perché i protestanti sono stufi delle continue
guerre, mentre l’imperatore vuole chiudere almeno un fronte di guerra in preparazione allo scontro con la
Francia.

Fase franco-svedese (1635-48): molti principi protestanti hanno firmato la pace, la Svezia allora si allea con
la Francia. La pace è facilitata dalla morte di Ferdinando II. Il successore Ferdinando III, appena eletto, è più
incline a cedere. 194 capi di stato partecipano alle trattative delle due paci che poi diverranno la pace di
Vestfalia (1648). I rappresentanti del papa non vengono ammessi.

Risultati della pace:

1. viene creato un elettorato per il figlio di Federico V del Palatinato


2. Viene ritirato l’Editto di Restituzione
3. Viene ammessa la confessione calvinista
4. Si concede la libertà di culto alle minoranze religiose esistenti da almeno 25 anni  fine del cuius
regio, eius religio.
5. Ogni controversia relativa alla religione dev’essere risolta attraverso una “composizione
amichevole” dei due blocchi, cattolico e protestante.
6. Redistribuzione territoriale degli stati

Conseguenze a lungo termine della pace: rimozione della religione come elemento generatore di conflitti
politici (secolarizzazione della politica) + consolidamento della monarchia asburgica, che rinuncia
all’egemonia su tutto l’impero e si concentra sui territori ereditari. In particolare, la Spagna è obbligata a
firmare la pace con le Province Unite.

Pace dei Pirenei: la Francia prosegue il conflitto contro la Spagna alleandosi con l’Inghilterra. Pace nel 1659:
la spagna cede all’Inghilterra la Giamaica e il porto di Dunkerque. La Francia acquisisce territori nelle
Fiandre + Rossignone e la Cerdagna sui Pirenei. Viene infine concordato il matrimonio tra Luigi XIV e la figlia
di Filippo di Spagna, Maria Luisa (su cui si baseranno le pretese al trono spagnolo del re francese).

la corte del re di Francia diventa il cuore della diplomazia europea, della cultura, dello stile ecc. 
predominio continentale francese a cui sfuggono solo le grande potenze navali e commerciali (Province
Unite e Inghilterra).

25/10/2021

COSE CHE NON RIUSCIAMO A FARE


Inglesi più tolleranti, nobiltà dinamica a differenza di altri paesi. Percezione chiara del fatto che l’Inghilterra
è più avanti economicamente rispetto agli altri paesi, questo perché la società e la politica sono diverse, le
competenze sono più valorizzate. Percorso selettivo concentrato sulla Francia e l’Inghilterra. La prima
percorre una strada che la porta verso una monarchia assoluta, mentre l’Inghilterra grazie a frequenti
rivolte non troppo violente si sposta sempre più verso una monarchia parlamentare. La Francia invece
cambia solo quando tutto il gas contenuto esplode nella Rivoluzione francese.

LA FRANCIA VERSO L’ASSOLUTISMO


Regno di Enrico IV: paulette (tassa che rende ereditaria la carica acquistata rafforzamento della nobiltà di
toga). Mercantilismo. Politica estera: alleanza antispagnola, bloccata dall’assassinio di un fanatico cattolico.
Segue un altro periodo di instabilità dinastica: Luigi XIII minorenne, reggente Maria de Medici. Vengono
convocati gli Stati generali nel 1614, sintomo che per più di un secolo la monarchia assoluta ha funzionato
bene. Le grandi potenze iniziano ad essere governate non solo dai re, ma anche dai favoriti (partito da
Olivares). Il primo ministro francese è il cardinale Richelieu  dimostrazione che gli ecclesiastici francesi
hanno la loro più stretta fedeltà nei confronti del re piuttosto che della Chiesa. Politica interna: attacco a La
Rochelle, piazzaforte dei protestanti (isola giurisdizionale che bisogna eliminare), primo processo di
centralizzazione del potere e riduzione delle autonomie locali e nobiliari tramite l’uso deli intendenti.
Politica estera: attacca la Spagna (Milano) parendo dal ducato di Savoia (espansione verso oriente con il
Risorgimento italiano, sempre stato uno degli obiettivi della casata fin dal Seicentoinizia a sognare
l’egemonia nell’Italia settentrionale). Prepara l’ingresso della Francia nella Guerra dei trent’anni. Questa
politica aggressiva grava interamente sui ceti non privilegiati  Inasprimento fiscale causa la ribellione con
una certa frequenza (anni 30-40) di questi ceti minori. Le rivolte contadine francesi sono importanti, perché
si è visto che hanno come i tumulti delle guerre di religione una loro logica, una loro organizzazione
mentale (il cattivo non è il re, ma il ministroattaccano i rappresentanti del re convinti di stare esercitando
una forma di giustizia, non si stanno rivoltando, è una giustizia basata anche sul cristianesimo e idea
egualitaria, non si sarebbero mai definiti rivoluzionari).

Macchinosità della convocazione degli stati generali emerge dal racconto di Richelieu: il re disse
all’assemblea che aveva convocato gli Stati. Esse non possono essere considerate come quelle moderne
perché devono venire convocate dal re, e questo vale anche per il Parlamento inglese prima delle
rivoluzioni. Oltretutto, non rappresentano ovviamente tutti gli strati della popolazione. La rappresentanza
dei ceti si esprime attraverso delle suppliche delle cose che non funzionano (cahiers), cosa che è sempre
stata fatta con la riunione degli stati generali. Il re fa quello che può per rispondere alle lamentele. La
convocazione degli stati generali dura molto e non c‘è una comunanza degli intenti. Richiesta di abolire la
paulette, perché la nobiltà che sta agli stati generali è di spada  significa interrompere la concorrenza
della nobiltà di toga. Clero e nobiltà sono uniti nel chiedere l’eliminazione della paulette. Il terzo stato
invece è l’unico che tiene al mantenimento di questa tassa, perché è l’unico ceto che può godere da essa
per diventare nobili. Il re ha gli strumenti per attuare una riforma di nome ma non di fatto. Il re era
favorevole al mantenimento della paulette perché lega saldamente i nobili nuovi alla corona.

Morte di Richelieu e Luigi XIII  reggenza di Anna d’Austria per Luigi XIV minorenne + primo ministro
cardinale Mazarino. Aumento delle tasse e della paulette + avanzare dell’assolutissimoprovocano: la
fronda parlamentare (nel momento in cui gli stati generali non sono più convocati, l’opposizione al potere
assolutistico è svolto dai parlamentari, nobili di toga, che si ribellano. Rivolte di vertice fronteggiate da
rivolte popolare, in cui i ragazzini combattevano con le fionde, da qui il nome). Scoppia poi un’altra fronda,
questa volta aristocratica: rivolta della nobiltà di spada, perché la monarchia ne limitava i privilegi.
Difendono dei privilegi, ma tutti i diritti in realtà vengono definiti privilegi, come la Magna Carta (privilegi
dei lord del XIII sec., considerata la costituzione inglese). Questi principi nascono dalla protesta dei lord, che
mettono in discussione i metodi assolutistici della monarchia. Anche la Rivoluzione francese è iniziata
dall’opposizione del parlamento e degli stati genarli per la difesa di diritti.

Cardinale de Retz scrive delle memorie sulle cause della Fronda: Lui percepisce come ordine il governo
delle nobiltà e quello tra ceti e monarchia, il vecchio ordine. L’assolutismo per lui è percepito come un
fenomeno nuovo e negativo, che ha sconvolto un equilibrio precedente. C’erano anche dei pregiudizi nei
confronti degli italiani. Riflessione sulla monarchia di Francia e sul suo ordinamento. Fa iniziare la storia
francese 200 anni prima di lui con Clodoveo. Questi monarchi non sono mai stati così assoluti. Vuole che i
re abbiano una carta regolatrice come in Inghilterra (magna e carta) e Aragona (riconoscimento del ruolo
degli stati generali e delle consuetudini, tutelate dai Parlamenti). Più pericolosa tirannia cha abbia mai
asservito uno stato  la sua definizione di assolutismo.

Regno di Luigi XIV: 1651 raggiunge la maggiore età e alla morte di Mazzarino assume il governo nelle
proprie mani.

Politica interna:

 centralizzazione (far capo di tutto nella capitale, governare tramite legati) e governo delle province
per corrispondenza amministrativa.
 Limitazione delle autonomie:
o limita il diritto di veto dei parlamenti, già parziale.
o Costringe l’alta nobiltà, di cui necessita ma che tuttavia costituisce una sorta di
concorrenza, a dimostrare l’autenticità dei loro titoli, punendo gli usurpatori e la spinge a
vivere a corte a Versailles.  nel Seicento si affermano le capitali che conosciamo oggi,
come ad esempio è successo per Parigi, Madrid… prima erano itineranti.
 Uso degli intendenti (già con Richelieu e Mazzarino)
o Non sono proprietari della loro carica (nominati e revocati dal re)
o Vengono usati all’inizio per correggere gli abusi degli ufficiali e per informare il governo
centrale (grandi inchieste, ruolo dell’informazione), poi diventano strumenti di
amministrazione e governo delle province.

Politica economica:

 Colbert cerca di realizzare una politica mercantilistica:


o Dazi doganali
o Grandi manifatture finanziate dallo Stato
o Compagnie commerciali sul modello inglese e olandese
o Aumento degli insediamenti coloniali in America (Canada) e Africa (Senegal)

Questa politica funziona fino al 1670 circa, poi la politica estera aggressiva e dispendiosa del re mette in
crisi tutti i risultati  tutti i soldi per spese militari.

Politica culturale:

 Controllo e sfruttamento di arte e cultura (propaganda di pari passo alla censura)


 Uso dei simboli (re sole)
 Opere architettoniche (Versailles e trasformazione radicale di Parigi costellata da edifici e piazze
nobiliari)grandi investimenti su beni immobili
 Fioritura di letteratura e teatro (Molière, Racine, La Fontaine)
 1666: Academie des Sciences, finanziata dal sovrano, sul modello della Royal Society di Londra.

Politica religiosa

 Contro i protestanti: conversioni forzate e revoca del diritto di Nantes (1685), perché uno stato
mono confessionale è molto più controllabile.
 Scontro con la Chiesa Romana: il gallicanesimo è la regione del re, che tenta di estendere la regalia
sul clero per via del suo bisogno di soldi  il papa si oppone. Nel 1682 4 articoli: 1. Indipedenza dei
sovrani in ambito temporale 2. Superiorità dei concili ecumenici sul papa 3. Obbligo di sottostare
alle leggi del regno, anche per gli ecclesiastici. Il 2 articolo è inaccettabile per il papa. Nel 1693 il re
rinuncia ai 4 articoli, ma il papa accetta l’estensione del diritto di regalia.
 Contro il giansenismo: Jansen, vescovo belgaaspetti teologici: contro il lassismo de gesuiti, contro
la politica dei re sui benefici ecclesiastici, contro la curia romana. Aspetti politici: diventa un partito
di opposizione. Luigi XIV manda in esilio i suoi capi e ne censura le opere.

Politica estera

Obiettivo: Egemonia francese sull’Europa, tramite una politica aggressiva.

 1667: guerra di devoluzione (attacco ai paesi bassi spagnoli) cerca di fare valere i propri diritti
dinastici in base a leggi antiche dei paesi bassi.
 1672-1678: guerra contro l’Olanda e la Spagna (conquista dei Paesi Bassi spagnoli e della Franca
Contea)
 Dal 1678: politica delle annessioni (con le Camere di riunione) e uso del diritto e della storia come
strumento di conquistaannessione di Strasburgo.
 1702-1714: guerra di successione spagnola (iniziata con la morte di Carlo II ultimo Asburgo di
Spagna).  insediamento sul trono di Spagna di Filippo V, nipote di Luigi XIV, MA Francia perde
gran parte delle colonie in nord America.

26/10/2021

LE RIVOLUZIONI INGLESI DEL 1642-1660 E DEL 1688


La prima culmina con la decapitazione del sovrano Carlo I mentre la seconda, la “gloriosa rivoluzione”
riafferma ciò che si era conquistato nella prima. Viene teorizzato il fondamento delle nostre democrazie
occidentali, quello della separazione dei poteri. Il potere esecutivo (governo) deve avere l’approvazione del
potere legislativo (parlamento). Questi principi sono radicati profondamente nelle idee che hanno portato
alla rivoluzione inglese e francese dall’antico regime assolutistico  passaggio all’età contemporanea
(contemporaneizzazione).

Regno di Elisabetta I: preminenza nel mondo dei commerci e della colonizzazione sulle altre potenze in
maniera solidale con questa regina che ha un regno lunghissimo. La regina vergine non ha avuto eredi e ha
esercitato una certa attrazione nei confronti del popolo: uso dei simboli e dei nomi per propaganda (detta
Astrea, dea che si incarna nella regina per proteggere il popolo). Chi detiene il potere è sempre il buono, il
ruoo del cattivo si affida solitamente al primo ministro. Il protestantesimo con lei diventa parte dell’identità
inglese: dottrina e liturgiabook of prayers (la teoria è importante fino ad n certo punto, è importante
quello che si fa), ma la struttura della Chiesa è molto simile a quella del cattolicesimo, tranne per il fatto che
il potere parte non dal papa ma dal re/regina. Molti dei re inglesi dopo Elisabetta cominceranno a
riavvicinarsi al cattolicesimo. Per parentela, i re di scozia salgono al potere in Inghilterra, ma si tratta solo di
un’unione dinastica, fino a quando nascerà il regno unito. La scozia è un territorio in cui si è diffusa molto
anche l’organizzazione presbiteriana (governata da organi collegiali e con procedimenti di elezione dal
basso). Giacomo I estende il sistema anglicano dei vescovi alla Scoziagli costerà caro. La cosa che
scontenta i membri del parlamento è il ruolo che Giacomo assume nei conflitti europei: 1620 inizio della
guerra dei Trent’anni un Palatinato sposa sua figlia, non sostiene a sufficienza Federico V del Palatino che
vorrebbe un impegno anticattolico. 1625: matrimonio di Carlo, erede al trono, con la figlia di Maria de’
Medici ed Enrico IV, Enrichetta Maria di Borbone (cattolica).

Giacomo convoca raramente il Parlamento, ha un favorito accusato di ogni sorta di corruzione (e


omosessualità), George Villiers duca di Buckingham. Prende sempre più spinta il puritanesimo (esigenza di
purificazione della chiesa anglicana dai residui di cattolicesimoforma estrema di calvinismo).

Successore: Carlo I

Cerca di intervenire a sostegno di Federico del palatino e deli ugonotti, non in modo efficace, ma il
Parlamento vorrebbe accerchiare la Spagna via mare. Anche questi modesti interventi costano  ha
bisogno di fondi ed è costretto a convocare il Parlamento, ma deve scioglierlo per l’opposizione dei
parlamentari al ministro Buckingham. Il parlamento ricatta il re: se vuole il sussidio deve fare dei
cambiamenti e seguire la Petition of Rights (1628): proibire forme di tassazione che non siano approvati dal
parlamento (es. tassazioni indirette arbitrarie), non effettuare arresti arbitrari e non usare procedure
d’emergenza che sospendono le leggi in vigore. Nel sistema inglese è l’accusatore che deve provare la sua
ragione, non l’accusato che deve dimostrarsi non colpevole. 1629: assassinio di Buckingham contro il re 
Carlo I fa una corsa all’assolutismo e per 11 anni governa senza parlamento  deve prendere delle misure
molto poco popolari: ship-money, tassa di emergenza quando si è in situazione di guerra estesa alle città
non solo del mare ma anche dell’interno. Dal punto di vista religioso inizia a reprimere gli esponenti di una
Riforma radicale, a vantaggio di una forma di protestantesimo moderata e vicina per certi aspetti al
cristianesimo, l’arminianesimo. 1638-39: la Scozia si ribella e rifiuta i vescovi anglicani. Per fronteggiare la
rivolta, il re è costretto a riconvocare il Parlamento, ma viene immediatamente chiuso (short parliament) e
subito dopo riconvocato, per i fondi indispensabili, fino al compimento della rivoluzione (Long parliament).
Questo Parlamento impone dei provvedimenti al re e ribadisce l’illegalità della tassazione xtraparlamentari
e la Star Chamber procedeva in modo inquisitorio e il Parlamento è contrario agli arresti non supportati
dalla legalità in nome del principio dell’habeas corpus (contenuto anche nella magna carta, norma che
imponeva alla corte che aveva disposto l’arrsto di una persona e di portare l’arrestato ad un'altra corte che
verifica la legalità dell’arresto).

Autunno 1641: rivolta cattolica in Irlanda, cattolicissima non solo per vocazione, ma anche per contrapporsi
alla conquista inglese. Il parlamento condiziona il sussidio necessario per la repressione della rivolta
all’approvazione del controllo parlamentare sull’esercito che verrà reclutatorichiesta al re di avere una
propria forza militare. Il parlamento raduna tutti i documenti rifiutati dal re e ricapitolano tutte le questioni
in sospeso. Il re capisce che per conservare il proprio potere deve fermare tutto, allora lo assalta
militarmente, ma falliscesi rifugia in Francia. L’esercito parlamentare (new model army) è comandato da
Fairfax e Cromwell, non un esercito di mercenari che combattono non per il solda ma per l’ideologia politica
e religiosa (fedeltà al parlamento e all’ideologia calvinista)idea di patto tra ufficiali e soldati come tra dio
e gli uomini. Si ha un aprziale scollamento tra esercito e palramento quand si capsiece che bisogna decidere
il nuovo assetto dopo il vecchio regime. Il Parlamento è composto da puritani presbiteriani, chiesa di stato
governata da un’organizzazione gerarchica assembleare. Le comunità devono essere governate da astori e
anziani (modello clavinista ginevrino). Dal punto di vista politico, voglio ìno trovare un compromesso con il
re. L’esercito invece, dal punto di vista religioso pullula di sette (chiese in cui si entra per volontà personale,
di conseguenza esse sono staccate le une dalle altre, non c’è un centro e nemmeno un’organizzazione che
presiede il concetto di ortodossiaforte libertà e tolleranza religiosa). Ci sono anche sette che predicano
dottrine eccentriche, i seekers, che sostengono al ricerca individuale della verità, una non chiesa, non
comunità e i ranters, che sostengono occorra fare esperienza di peccato. I quaccheri (società degli amici):
priorità dell’illuminazione interiore, in cui il carisma sopravanza l’istituzione tradizionaleanticonformisti e
pacifisti. Ci sono anche movimenti radicali che pur partendo da ideali religiosi sono ormai movimenti
politici. Levellers: fondazione di una repubblica, suffragio universale maschile, riforma del sistema legale
(semplificazione legislativa e abbandonare un linguaggio oscuro nelle leggi, abbassamento dei costi della
giustizia), fine dei grandi monopoli commercialiuna grande maggioranza nell’esercito. Diggers: proprongo
e praticano l’abolizione della proprietà privata teorizzano la proprietà collettiva della terra. Si tratta di
una minoranza.

27/10/2021

La rivoluzione francese ha distrutto l’antico regime, reinstauratosi per un attimo con la Restaurazione, ma
ha modificato la divisione dei ceti e gettato le ”basi” della democrazia occidentale. Massificazione della
politica: individui non collegati tra di loro.

IL SETTECENTO: ILLUMINISMO E RIVOLUZIONI


I conflitti non si esauriscono nel Seicento con i conflitti di religione, anzi, la tecnica degli armamenti
migliora: caricamento dei fucili in modo più rapido.

Guerra di successione spagnola:

 Le pretese di Luigi XIV vengono frenate a livello internazionale,


 le guerre si combattono anche sui territori insulari (es. Inghilterra conquista Gibilterra)
 il monopolio sull’asiento, da dove vengono gli schiavi africani.
 Milano Napoli e Sicilia passano all’impero
 La Savoia diventa regno e ottiene la Sardegna

Guerra del Nord (Svevia vs. Russia), 1699-1721:


 La ex marca del Brandeburgo si afferma come nuova potenza, diventando la Prussia
 La Russia conquista gli stati baltici e sostituisce la Svezia nel dominio del nord

Guerre nei Balcani (Asburgo d’Austria vs. Turchi)

 L’impero ottomano è in pericolo perché gli Asburgo si sono trasformati in veri e propri signori
d’Austria, che conquistano l’Ungheria e la Serbia

Guerra di successione polacca:

 Napoli e Sicilia ai Borbone


 Estinzione dei medici

Guerra di successione austriaca: la Prussia conquista la Slesia

Guerra dei 7 anni (1756-63):

 Prima guerra a svolgersi quasi unicamente nelle colonie del Nuovo Mondo.
 La Francia perde buona parte delle sue colonie in Nordamerica a vantaggio dell’Inghilterra
 L’Inghilterra conquista il controllo dell’india
 Premessa immediata della Rivoluzione Americana: l’Inghilterra prova a imporre misure
mercantilistiche, gli americani abituati all’autogoverno, si ribellano e nasce un grande Stato
federale repubblicano (persuasone che i regimi repubblicani potessero essere adatte soltanto a
province piccole, mentre questo lo smentisce, mettendo in discussione tutti i presupposti della
società e della politica dell’antico regime. Anche la Francia, in funzione antinglese appoggia
militarmente ed economicamente la nascita degli Stati Uniti).

Illuminismo europeo

Trasforma le idee di ogni tipo in europea nasce con la seconda rivoluzione inglese e il rinnovamento politico
inglese e la tolleranza religiosa. La rivoluzione scientifica: Copernico ha cambiato l’astronomia, ma la fisica
deve adeguarsi (Aristotele: l’elemento più pesante, la terra deve stare al centro)deve adeguarsi alle
nuove scoperte, in questo è importante Galilei, poi Keplero che capisce che le orbite dei pianeti non
possono essere circolari e che il moto dei pianeti è diverso a seconda di dove si trovano. Newton scopre e
teorizza la gravitazione, che rende conto di come sia possibile un universo infinito in cui i corpi celesti
ruotano l’uno attorno all’altro senza ancore. L’occuparsi di scienza diventa una specie di moda: il signore,
nei salotti (luoghi di ritrovo anche della borghesia oltre all’aristocrazia) ne parla si diffondono nuove
credenze: deismo e libero pensiero (idea di una religione “naturale”, o meglio razionale, senza dogmi). Gli
intellettuali inglesi e francesi conversano scavalcando i governi, i viaggi d’istruzione sono un’invenzione del
Settecento (es. grand tour). Molto spesso si viaggia in Inghilterra e si rimane impressionati dalla libertà della
società e dall’ordinamento politico molto diverso da quello dell’antico regime. Traduzioni e viaggi si
democratizzano, le persone possono informarsiinformazione della stampa e del giornale periodico, letto
nei club e nelle associazioni borghesil’opinione pubblica di democratizza, non più solo élite culturali, ma
anche uomini comuni. Anche la lettura silenziosa è un’invenzione dell’età moderna. Luogo di ritrovo per
eccellenza è il caffè, da cui prende nome anche un’importante rivista culturale italiana.

Influsso dell’Illuminismo sulla politica: dispotismo illuminato  stesso sistema politico, ma si circondano di
persone competenti che vogliono contribuire alla pubblica felicità, perché la politica era un dovere
pubblico. Ideale edonistico (pensa al piacere come un mezzo per ottenere un fine). Soprattutto nell’Austria
si attuano politiche per restringere lo spazio di azione delle chiese (dal punto di vista del possesso di beni
immobili + diritto d’asilo, per cui non si può arrestare un criminale rifugiatosi in una chiesa o luogo
religioso).
Illuminismo francese: Voltaire, Diderot, d’Holbac, diffusione dell’Enciclopedie  teorie più radicali partorite
in tutta europea, distruggono le idee aristoteliche alla base delle dottrine cristiane e protestanti.

Illuminismo politico: Montesquieupresenza di corpi intermedi tra governanti e governati + separazione


dei poteri. Rousseau (svizzero)contatto tra il sinolo individuo e tutti glia altri che compongono la società

Si tratta di idee, ma non le stesse applicate alla Rivoluzione francese

LA RIVOLUZIONE FRANCESE
I presupposti

 Luigi XIV aveva diminuito la capacità della nobiltà di avere una presa sulla società
 predominio nelle distribuzioni delle cariche (nell’esercito è un vero e proprio monopolio)
 possesso di terra e di diritti personali sui contadini (residui dell’ordinamento feudale)
 esenzioni fiscali: problema più grossoi nobili non pagano tasse che gravano solo sul terzo stato e
non contribuiscono alle casse dello stato

le prime ribellioni del parlamento contro l’assolutissimo sono un’esclusiva chiusura di ceto soprattutto in
ambito fiscale.

Il terzo stato, 98% della popolazione francese, è composto di borghesia e artigiani, consapevoli di
contribuire alla ricchezza della nazione e capiscono il proprio posto nella societànon accettano più la loro
posizione sociale. Per la prima volta le masse fanno il loro ingresso nella stori (moti contadini) ma qualcosa
che si muove in risposta a una rivoluzione al di sopra di loro e che a volte le influenza. I contadini francesi
hanno una caratteristica particolare: spesso dei piccoli proprietari che tirano avanti nonostante il fisco, la
nobiltà e il clero, che non hanno più l’ideale collettivo delle volte contadine del Seicento, sono delle masse
manovrabili per i parroci di campagna (controrivoluzione del clero).

Ultimo re francese Luigi XVI: il problema più ingente è quello economico, a causa delle varie guerre +
carestie, aumento del prezzo del pane  popolazione in agitazione. I vari ministri economici del re
propongono tasse fondiarie proporzionali al valore dei beni (tassazione del clero e della nobiltà). Ma il
parlamento di Parigi si rifiuta di firmare la legge del re in difesa dei privilegi. Il terzo stato inizia a capire che
l’opposizione al parlamento non è di tipo democratico, diventa uno stato intelligente. In realtà i ministri
sono spesso e volentieri dei teorici illuministi, delle persone capaci, non si trattava di un regime
semplicemente corrotto e incapace. Il terzo stato fa due richieste: raddoppio dei propri rappresentanti
(proporzionalità) e sistema di voto per testa e non per ordine. La prima richiesta viene accettata, sulla
seconda il re non prende nessuna decisione anche per l’opposizione di nobiltà e clero (verrà superata dagli
eventi rivoluzionari).

Durante Le elezioni si attua la raccolta dei cahiers des doleancesuno strumento tradizionale diventa
rivoluzionario: molte richieste del terzo Stato riflettono le idee illuministiche e reclamano una società
diversa (fine del privilegio). 1789 maggio: riunione degli stati generali. Il terzo stato propone a clero e
nobiltà di formare una sola assemblea.

La nobiltà e parte del clero rifiutano e il re fa chiudere la sala delle riunioni Il Terzo Stato, che si chiamava
ora “assemblea nazionale”, occupa la sala della pallacorda e giura di non uscire finché non avrà redatto una
costituzione.

La presa della Bastiglia (14 luglio 1789)

A Parigi si sparge la voce che il re sta


Le tre rivoluzioni: rivoluzione industriale, municipale e contadina. Nelle campagne la grande paura (voci di
complotti assalti ai castelli nobiliari)

Interazione tra folle e istituzioni in seguito alle agitazioni nelle campagneprovvedimenti rivoluzionari:
abolizione dei diritti signorili (abolizione del sistema feudale): totale nel caso dei diritti personali,
riscattabile nel caso di diritti reali sulle cose e abolizione di titoli nobiliari e degli altri privilegi tutti si
chiamano cittadini.

Anche la prima fase della Rivoluzione francese è borghese, così come lo era stata quella inglese. Il 2° diritto
importante da tutelare è, dopo il diritto alla libertà e all’uguaglianza, il diritto di proprietà. Nazione =
popolo. La legge è l’espressione della volontà generale. I provvedimenti di giustizia devono seguire delle
norme. Tolleranza religiosa.

Altri provvedimenti rivoluzionari

 Il re può avere diritto di veto?


 Corteo di cittadini costringe il re a trasferirsi a Parigi e firmare i decreti dell’assemblea.
 Assemblea decreta l’incameramento dei beni della chiesa (costituzione civile del clero, non sempre
ben accetto).
 Clero refrattario si oppone e non giura fedeltà al nuovo governo  formeranno la
controrivoluzione.

Cambiamenti nella società:

 Viene retto in molte piazze l’albero della libertà, istituite varie feste rivoluzionarie 
politicizzazione della società
 Sorgono club e associazioni politiche, trai d’union tra i cittadini e la politica, in un diluvio di stampa,
manifesti,

costituzione del 1791, approvata e firmata anche dal re (è ancora una costituzione monarchica) vs.
costituzione del 93. Separazione dei poteri (esecutivo al re, legislativo a un’assemblea eletta su base
censitaria: cittadini attivi che pagano le imposte, non è una soglia così bassa  contraddice il principio di
uguaglianza).
Storia degli Ebrei
Il messale contiene le preghiere e le cose da fare durante il Venerdì Santo. Indegna adorazione dei giudei
nei confronti di cristoderisione e sherno teoircamednte ad opera dei soldfati romani

Ebrei e cristiani nell’Europa della prima età moderna

Tutti gli ebrei esulsi dalla spagna e dalla germania approdano a Istanbul (5 mila ebrei). Storia dei rapporti
tra ebrei e crstiani.

Passato remoto:

 dal 70 d.C. alla fondazione dello stato di Israele: diaspora


 ebrei in Europa mediterranea, nel Nord e nel Medio Oriente mantengono la loro identità culturale e
religiosa. In Italia sono arrivati molto presto, ce n’erano alcuni che parlavano latino. Ebrei sefarditi
espulsi dalla spagna e aschenaziti cacciati dall’europa più a Nord, come Germania  l’Italia è stata
per tanto tempo un rifugio e luogo di ibridazione, anche s e spesso queste comunità nelle varie città
erano separate.
 europa cristiana: inferiorità giuridicainfedeli (condizione di colpa a cui bisogna rimediare, diverso
dall’eretico. L’eretico va punito, l’infedele riconvertito)
 ostilità da parte del potere politico e religioso: anche se spesso venivano chiamati perché servivono
persone capaci di aprire e usufruire dei prestiti a pegno.
 Emancipazione: soltanto con napoleone Bonaparte
 Gli ebrei d’Europa hanno vissuto liberi e relativamente sicuri soltanto nei (circa) cent’anni tra
Napoleone e Shoah.

Una storia conflittuale, ma non solo:

 Da giudaismo ha avuto origine il cristianesimo. Gesù era un ebreo, e il suo stesso nome è la
traduzione del nome ebreo messia, quando si esprime per detti, parabole e aforismi, erano tutti
modi dire e di parlare della lingua ebraica. Non si sa neanche quanto tentasse di essere
rivoluzionario rispetto al giudaismo (probabilmente no).
 Il giudaismo, dunque, è più antico del cristianesimo e questo, nel contesto di un mondo in cui tutto
ciò che è più antico è venerabile, diventa motivo di interesse e fascino per gli ebrei. Mosè diventa
personaggio simbolo delle origini dell’umanità.
 Il giudaismo ha sviluppato un sistema di interpretazione dei testi e dottrine esoteriche che
affascinano molti studiosi cristiani (umanesimo, es Pico della Mirandola).
 L’ebraico è una lingua magica: amuleti e formule esorcistiche usati anche in ambito cristiano (es.
nomi di Dio)divieto di pronunciare il nome di Dio, perché possedere il nome significa averlo in
pugno. Tetragrammaton=sinonimo di dio (4 lettere come nella parola Dio).

La parola ebreo:

 Origine biblica: Eber è uno dei figli di Sem (figlio di Noè, da cui la parola semita)
 Indica tutti gli appartenenti al popolo d’Israele, dai tempi biblici fino ad oggi. Ma chi è ebreo? Si
trasmette tramite il matrimonio e la madre. C’è anche l’adesione che comporta un’adesione
religiosa (circoncisone + formula + apprendimento)si può diventare ebrei.
 Antiebraismo = avversione generica per il popolo d’Israele.

La parola giudeo

 Si riferisce in realtà alla Giudea, regione d’Israele  inizialmente significa abitante della Giudea.
Quando il re babilonese invade la Giudea, i re vengono catturaticattività babilonese, però staccati
dalla loro patria e dai sacrifici alla base della religiosità, si concentrano su un tipo diverso, anche
sullo studio dei testi (rabbini).
 Antigiudaismo: avversione agli ebrei con motivazioni religiose. Giudeo inizia ad avere una
connotazione negativa dai tempi del primo cristianesimo  il traditore di Cristo si chiama Giuda.
 È un’avversione che è arrivata fino a tempi moderni.

Antisemitismo:

 Parola etimologicamente impropria: “semita” è un termine che si riferisce alla lingua (lingue
semitiche) e da questo punto di vista anche gli arabi sono semiti.
 Concezione dell’ebraismo come una razza (fondamento pseudo-biologico, le razze non esistono), o
come un’entità metafisica, una categoria dello spirito (ebreo eternonon si può convertire, è una
disposizione d’animo).

La parola israelita:

 Usata per definire gli ebrei fino all’800


 Originariamente designava i membri delle dodici tribù di Israele, discendenti di Giacobbe, il cui
nome era anche Israele.

08/11/2021

Storia degli ebrei fino alla diaspora (70 d.C.)

In un certo senso la storia si ripete grazie all’attaccamento alla memoria del popolo ebraico e alla loro
concezione della storia. Per molto tempo nella cultura ebraica non si è diffusa una storiografia scientifica
perché è sempre stata vista come un attaccamento alle origini. Bisogna partire da quella che noi chiamiamo
bibbia (greco, i libri), divisa in antico e nuovo testamento (denominazioni esclusivamente cristiane). Nuovo
testamento perché venuto a compiere le promesse del primo: testamento=promessa di Dio. Si può parlare
di bibbia ebraica, ma in realtà si tratta di un errore, perché per gli ebrei esiste solo l’antico testamento,
chiamato Mikrà (=lettura  testimonianza dell’importanza della parola scritta e orale) o Tanakh (acronimo
di Torah=legge o insegnamento, Pentateuco=i primi 5 libri dell’antico testamento, Nevlim=profeti,
Ketuvim=scritti, la nostra letteratura sapienziale). La vocalizzazione è diversa a seconda dell’area di
provenienza, comunque l’ebraico biblico non prevede la vocalizzazione.

La Bibbia come fonte: usata come lettura, testo narrativo (storie entrate a far parte della nostra cultura
tramite affreschi e dipinti dell’arte sacra) e come fonte storica, anche se bisogna confrontarle alle altre fonti
soprattutto archeologiche. Es. leggenda dei 7 re di Roma, ci dice qualcosa di vero, ma mascherandolo 
eventi mitici o storici deformati. È importante anche come carattere fondante dell’identità ebraica.
Importanza particolare della Torah nel giudaismo, soprattutto in un periodo in cui non c’era separazione tra
legge e religiosità + sacralizzazione della parola (i rotoli della Torah non possono nemmeno essere toccati).
Viene custodito in un’apposita scatola e tirata fuori solo in occasioni solenni. La datazione ebraica del
mondo secondo il calcolo di Genesi 2021=5782, Capodanno 7 settembre  calendario lunare è importante
perché i dotti cristiani che calcolavano egli stessi in base alla Bibbia, facevano dei calcoli molto simili,
basandosi sulle stesse cose. Poi si è capito che la terra è molto più vecchia di quanto si
pensasserivoluzione alla pari di quella copernicana per l’importanza della presa di coscienza.

Nella genesi si racconta che Abramo, prima patriarca degli Ebrei, arriva in terra d’Israele dalla Mesopotamia
(terra più fertile della Terra) sottintendendo una migrazione. Dio ordina di andare in terra d’Israele, che gli
promette  terra promessa. Due elementi fondamentali per l’identità ebraica:

 Monoteismo: secondo l’auto-rappresentazione ebraica, è una caratteristica originaria, che


distingue gli ebrei dalle altre popolazioni. Probabilmente la realtà storica fu diversa, non c’era
questa separazione netta. Per questo motivo, il concetto della Trinità era inconcepibile per gli ebrei
e motivo di difficoltà nelle conversioni.
 Il patto: Dio ha scelto Abramo (il popolo di Israele) e ha stabilito un patto con lui. Secondo una
prospettiva atea è la proiezione del patto che legava il sovrano ai sudditi e dalla ideologia si è
riflessa nella realtà come vedremo nelle monarchie dell’età moderna.

Il patto: si fonda sulla terra (erez israel=patria d’Israele) + alleanza politica e militare, dio combatte con
Israele per questo vincono, quando il popolo si comporta male dio gli volta la faccia. Dio è colui che dà la
legge e il popolo deve obbedirgli  valore della fecondità centrale: Deuteronomio=se il popolo avesse
seguito le sue leggi, Dio gli avrebbe dato fecondità e prosperità, altrimenti ci sono una serie di maledizioni
pesanti. Giustizia di Dio = fedeltà di Dio al patto col popolo eletto.

Genesi 12, 1 ss. E 15, 5 ss. Un po’ come gli dèi greciambivalenza del sacro: benefico o distruttore.

La ritualità gira intorno allo spargimento del sangue e bruciando gli animali in sacrificio a dio (olocausto). Il
segno dell’alleanza è la circoncisione e la recitazione di una formula di adesione. La linea di discendenza
ebraica avviene attraverso le donne, non gli uomini, mutilati. In origine, il primo gennaio non era la festa di
inizio d’anno, ma la festa della circoncisione di cristo (dopo 8 giorni dalla nascita). L’errore comporta
l’esclusione fisica, non c’è molta pietà umana. La circoncisione è un segno visibile, che si può leggere come
una parola scritta, ma è un segno sul corpo (corrispondente cristiano: tatuaggi rituali, poi col passare del
tempo i segni si traferiscono sul vestiario). È un segno che serve per distinguere. La circoncisione sarebbe
stata fatta per motivo igienico, ma perché solo gli ebrei allora?

1534: poligamia o meglio comunione delle donne + nudismo, ritorno ad Adamo ed Eva prima del peccato
 la Bibbia come modello.

Alleanza tra Dio e Israele – i comandamenti: “io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra
d’Egitto, dalla condizione servile … Io sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla
terza e alla quarta generazione”. Per gli ebrei è importante non idolatrare le immagini (come per i
protestanti, i calvinisti e i musulmani). Idea di portare addosso parole scritte: pratica usata anche da molti
cristiani del medioevo e della prima età moderna i brevi erano preghiere che si portavano al collo o in un
astuccio in pelle per guarire ma anche come incantesimo (pratica al limite dell’ortodosso, tipico degli ordini
religiosi). Il giorno sacro in origine è il sabato. Si insiste molto sul sabato: caratteristica molto più accentuata
che nel cristianesimo, anche se pure qua chi viene beccato a lavorare di domenica deve pagare una multa,
ma per gli ebrei è più forte perché non possono svolgere nessuna attività faticosa, tra cui cose come
accendere il fuoco, per questo agli ebrei faceva molto comodo avere dei servitori cristiani.

Osservazioni: si dice nella Torah ci siano 613 precetti. Cibi kasher vs. non kasher (impuri: cammello, lepre,
maiale + tutti gli animali d’acqua senza né pinne né squame)  incomprensibile, atteggiamento che fa dire
ad Erasmo che “maledetta razza degli ebrei” perché vengono da una tradizione formale molto rigida. Qual è
la logica dietro questa scelta di cibi? È una logica di rappresentazione.

La monarchia e il primo tempio: il tempio di Salomone contiene l’arca dell’alleanza ed è descritto


meticolosamente della Bibbia. Nel sancta sanctorum (luogo in cui era custodita l’arca dell’alleanza) poteva
entrare solo il sacerdote e infliggere danni ad essa era il maggior segno di sconfitta.

Dal 1000 a.C. viene diviso il regno di Giuda (sud, cuore dell’ebraismo) da quello di Israele (nord). Si
verificano fenomeni di sincretismo e di influenza di altre religioni (Assiri). Ascesa dei babilonesi: invasione di
Nabucodonosor (587 a.C.)saccheggio di Gerusalemme, il templio viene raso al suolo e gli ebrei vengono
deportati a babilonia, ma questi popoli sono tolleranti verso alcune religioni, tuttavia non possono più
compiere quei culti con cui si erano identificati nella loro religionenon resta altro che studiare i testi per
la lontananza dal tempio  l’osservanza del sabato diventa più importante (sviluppo che si avrà molto più
avanti anche a seguito della distruzione del secondo tempio e dell’avvento del cristianesimo).

538 a.C. Ciro re di persia sconfigge i babilonesi e consente il ritorno degli ebrei a Gerusalemme (ma una
parte di ebrei resta a Babilonia). Costruzione del secondo tempio e riforma religiose contro le influenze
straniere. Il testo della torah viene sistemato definitivamente  il testo riflette buona parte delle
preoccupazioni dell’epoca in cui è stato riscritto, un’epoca molto più tarda. 331 a.C.: conquista di
Alessandro Magno che sconfigge i persiani. Alla morte di Alessandro, la Palestina è contesa tra monarchi
egiziani (Tolomei) e siriani (Seleucidi). La forza militare d’Israele vantata all’inizio del nuovo testamento,
non è più vera, perché è preda delle potenze esterne, anche a livello culturaleellenizzazione del popolo
d’Israele come del resto del Medio Oriente  traduzione in greco delle scritture ebraiche (Bibbia dei
Settanta)diventa un testo più conosciuto. I tentativi di ellenizzazione forzata degli ebrei da parte dei
Seleucidi provocano rivolte (Maccabei).

63 a.C.: Pompeo conquista la Palestina ed Erode diventa re di Giudea. 37-41 d.C.: inizio della diffusione del
cristianesimo. La Giudea e la Samaria passano sotto il controllo diretto di Roma. Periodo di frammentazione
religiosa (Farisei, Esseni, apocalittica ebraica). Erode Antipa tetrarca di galilea e Perea fa decapitare
Giovanni Battista.

Ponzio Pilato procuratore della Giudea (odiato dagli ebrei: fa portare dai soldati le insegne imperiali,
considerate idolatriche), condanna Gesù. 37-41 d.C.: Giudea e Samaria passano sotti il diretto controllo di
Roma.

Il malgoverno dei procuratori romani suscita il malcontento degli ebrei  rivolta capeggiata dagli zeloti
(indipendentisti ebrei dal punto di vista quasi esclusivamente politico). Attacchi terroristici che uccidono
romani, fino a quando il procuratore romano Floro irrompe nel tempio per procurare denaro, segnerà la
definitiva perdita d’indipendenza di Israele e l’inizio della grande rivolta ebraica. Tito nel 70 d.C. assedia
Gerusalemme. Finisce con il divieto per gli ebrei di recarsi a Gerusalemme, Gerusalemme diventa una
colonia romana, sopra il tempio si costruiscono tempi per le divinità pagane  La Grande Diaspora.

La diaspora: in realtà gli ebrei hanno cominciato a disperdersi nell’area mediterranea almeno a partire dalla
deportazione a Babilonia. Centri principali di questa prima diaspora: Asia Minore, Siria, Grecia e Roma.
Spesso sono considerati negativamente dalle popolazioni ospiti a causa del loro monoteismo e
dell’aniconismo. I luoghi della diaspora succeduta alle guerre giudaiche e alla distruzione del secondo
tempio sono in gran parte compresi nell’Impero Romano. Nell’Impero Romano gli ebrei sono tollerati (a
parte alcuni episodi di persecuzione) e devono pagare tasse. La situazione cambia con l’avvento del
cristianesimo come religione di stato (313-386). Il cristianesimo mantiene le scritture ebraiche, ma ne rifiuta
la parte normativa, nonché tutta la tradizione orale del giudaismo. In questi stessi luoghi ritroviamo le
comunità ebraiche nel medioevo.

Dopo la Diaspora si diffonde il giudaismo rabbinico:

 Il rabbino non è un sacerdote, bensì un maestro, un dotto  investitura umana, NO sacramentale (i


sacerdoti prima del concilio di Trento erano molto ignoranti, a differenza dei rabbini, veri e propri
uomini di studio).
 La sinagoga non è una chiesa: è sì un luogo di culto, ma soprattutto un luogo di studio.
 Il giudaismo rabbinico non è un’ortodossia (adeguatezza a una norma delle opinioni e delle idee),
ma un’ortoprassi (=agire rettamente, dal punto di vista rituale).
 I cristiani sono abituati a pensare che, all’apice di tutto, ci sia il papa, invece, per gli ebrei è diverso:
non c’è una figura che specula sull’esistenza di Dio, come nel cristianesimo. Si tratta di una figura
che regola le norme dell’agire e che vengono continuamente discusse ed enunciate = non esiste
un Tribunale inquisitoriale.
 Si tratta di norme che regolano l’agire e che vengono continuamente enunciate, interpretate e
discusse.

Torah scritta e orale: torah = legge, insegnamento. Scritta: primi 5 libri della Bibbia; orale: “Interpretazione
della Torah scritta”.

il Talud=corpo di testi, raccolta più importante della Torah orale, scisse in due redazioni: palestinese
(Gerusalemme) fine IV sec., meno autorevole della seconda e babilonese, V sec. entità metafisiche che
discutono, l’importante è ciò che esce da queste discussioni. Le questioni trattate sono: 1. Mishnah:
questioni pratiche, feste, donne, sementi, danni, cose sacre, purità) 2. Ghemarah: commento alla Mishnah.

10/11/2021

Pag. 17 appunti vale

Proselitismo: viene generalmente utilizzato per indicare un atteggiamento più aggressivo, con lo scopo di
"imporre" il cristianesimo in modo unilaterale, spesso considerato nel passato per i cristiani come un
obbligo morale. Nell’antico testamento “proselita” era utilizzato per indicare una persona convertita al
giudaismo.

15/11/2021

L’intolleranza dei predicatori  Metà del 400: ondata di intolleranza: l’Europa orientale è abitata da ebrei
solo a partire dall’età moderna. Alcuni di questi predicatori sono Bernardino da Feltre, Bernardino da Siena
e Giovanni da Capistrano.

Boicottaggio dei banchi ebrei con l’introduzione dei monti di pietà (banche che praticano il prestito a
interesse minore). I Monti di Pietà si trasformano nel 500 in vere e proprie banche (origine di molte banche
attuali). Questo movimento viene dal basso, come quasi l’intera origine dell’ostilità contro di loro. Le
istituzioni ecclesiastiche e laiche fino all’età della Riforma e della controriforma non partecipano o
addirittura si oppongono.

Principali insediamenti ebrei (in Europa Orientale arriveranno solo nel corso dell’età Moderna):

 Inghilterra: espulsi dal 1290


 Francia: espulsione 1324
 Germania (Ashkenaziti): fasi alternate di tolleranza e persecuzione, momenti di forte crisi e grandi
stragi (al contrario dell’Italia). 1095: prima crociata (appello di Urbano VIII) accolto dai nobili e
cavalieri, popolo e contadini che attraversano l’Europa andando verso sud est (moto spontaneo) 
massacro delle comunità ebraiche incontrate sulla loro strada (analogia infedeli musulmani-infedeli
ebrei e rappresentazione del popolo deicida) poi questo moto si disintegrerà, perché questi
contadini non sapevano nemmeno dove andare, non era a loro che si rivolgeva l’appello del papa.
o Testimonianza delle stragi degli ebrei nella prima crociata a Mainz  testimonianza
cristiana, dunque visione degli ebrei neutra/negativa. Quando si parla di numeri di persone
bisogna un po’ tarare. Anche le donne e i bambini furono uccisi in massa. Riferisce con
ostilità che gli ebrei presero armi e si massacrarono tra loro (cosa però probabilmente vera)
pur di essere uccisi dai non circoncisi, considerati impuri. I sopravvissuti però, impauriti,
ricevono il battesimo e si convertono  pressione degli ebrei a convertirsi, anche se molto
spesso piuttosto che ricevere l’acqua del battesimo considerata impura, gli ebrei
preferiscono la morte. Equivalente del martirio cristiano, si chiama qidush hashem o
santificazione del nome di Dio attraverso la morte. Il suicidio collettivo accade anche perché
nella memoria storica del popolo ebraico trasmesso oralmente, le persone incaricate di
uccidere i propri famigliari e vicini è ciò che succede nelle rivolte contro i romani.  stesso
destino per le comunità di Worms, colonia e altre città della Renania. Nelle crociate
successive non si verificano stragi di quella portata e gli insediamenti ebraici in Germania
iniziano a espandersi. Con lo sviluppo economico, inoltre, gli ebrei iniziano a svolgere il
ruolo di prestatori di soldi. Anche in Germania però alla fine del Medioevo c’è un aumento
dell’intolleranza, che però in molti stati non porterà a tentativi di conversione forzata, bensì
a espulsioni.
 Spagna (sefarditi): una delle prime mete della diaspora, prima del 1492 infatti era una popolazione
molto numerosa. La conquista araba del 711 non scoraggia per nulla gli ebrei, anzi, erano molto più
tolleranti dei sovrani visigoti (forse anche per la vicinanza alla scrittura e alla lingua, o forse per la
struttura dell’impero ottomano per cui i conquistati potevano avere una certa indipendenza purché
pagassero un tributo, a modello dei romani). Nascita di una cultura trilingue araba/ebraica/latina,
che sopravvive de prospera anche durante la Reconquista. Ebrei e cristiani traducono dall’arabo al
latino le opere dei filosofi greci dell’antichità, soprattutto Aristotele. Il filosofo più importante è
giudicato eretico dagli ebrei stessi perché ha una visione troppo secolare del mondo. Gli ebrei
partecipano alla Reconquista e non sono considerati dei sudditi ma dei servitoris camerae, in un
certo senso proprietà del re  tutelati ma anche tassati e ricattati. Fino al XV sec. gli ebrei sono
coinvolti nell’opera di costruzione dello stato (finanziatori e amministratori). Ma dal XIV sec. in poi
la situazione peggiora:
o crociata dei pastorelli (1320-21)  Esther salva la situafesta di Purim, accostabile per
molti aspetti al carnevale cristiano. Come se la storia prendesse la forma di un evento
mitico che gli ebrei ricordano.
o moti del 1391, causati da predicazione antiebraica in Castiglia (li si accusava anche di aver
portato la peste): attacco ai banchi, distruzione di sinagoghe, massacri e battesimi forzati. I
moti si propagano anche all’Aragona.
 Dal XIII sec. viene istituita la predica forzata (ordine domenicano, poi diventeranno gli inquisitori) +
le dispute tra ebrei e cristiani, organizzate dai cristiani (appena convertiti perché avevano bisogno
di una profonda conoscenza della Torah orale per riuscire a confutarlo) con lo scopo di screditare il
Talmud, ostacolo alla conversione. Dal XV sec. questa politica viene fatta propria anche dai
monarchi, che vedono gli ebrei prendere troppo potere e al tempo steso la loro importanza
diminuisce  leggi di Valladolid (1412): quartieri distinti per gli ebrei, obbligo del segno distintivo e
di abiti particolari, divieto di tagliare la barba e i capelli, divieto del prestito e esclusione dalla
maggior parte dei mestieri. Leggi fatte non soltanto per reprimere gli ebrei, ma anche per favorire
la loro conversione. Insieme a queste, i monarchi di Spagna erano perfettamente consapevoli che
costringendo qualcuno a fare qualcosa, le conversioni molto spesso non sono sincere, ma
avvenivano solo per convenienza e necessità e che in qualche modo la persona sia rimasta
attaccata alle proprie origini religiose. Per questo e non per altro nel 1478 viene istituita
l’Inquisizione, che ha giurisdizione sui cristiani, anche i neobattezzati. Se un cristiano convertito
ritorna alla propria origine, commette un peccato ancora più grave dell’eresia (relapso).
Inquisizione moderna: Organismo collegiale che dal centro dirige una serie di tribunali sparsi nel
territorio. Nel 1490 si ha un caso di omicidio rituale (santo nino de La Guardia): un ebreo convertito
viene trovato in possesso di un’ostia consacrata. Viene processato e accusato dell’omicidio di un
bambino cristiano, il cui cadavere non si trova  per noi è un processo assurdo, basato su dicerie
senza prove sostanziali e addirittura del corpo del delitto  Torture e 200 condanne a morte da
parte dell’inquisizione, ma la Santa Sede non interviene. Vicenda che diffonde ambiguità del papato
nel confronto degli ebrei e della loro persecuzione. Questo evento favorisce l’espulsione degli ebrei
dalla Spagna nel 1492, una spinta finale o all’espulsione o alla conversione a tutti gli ebrei. Visto che
gli altri metodi non funzionano, non resta altro che rescindere il membro malato dal corpo sano.
Prima di andarsene gli ebrei devono vendere i propri beni, possono andare via solo con denaro.
Perché l’espulsione? Per il fallimento sella politica delle conversioni e per la necessità di tagliare i legami tra
i convertiti e gli ebrei. Nascita del nuovo termine marrano (ufficialmente: cristiano nuovo=ebreo convertito
al cristianesimo).

Dopo l’espulsione: divieto di accesso alle cariche pubbliche per chi ha antenati ebrei. Idem per corporazioni,
ordini cavallereschi e università.

Antigiudaismo o antisemitismo?

Vengono istituite leggi di Pulizia di Sangue (Limpieza de Sangre) anche per ebrei convertiti: gli ebrei non
avrebbero potuto accedere alle cariche pubbliche, alle corporazioni (no usura, dunque), all’Università.
Questo significa che chiunque abbia DNA ebreo è fisicamente, biologicamente diverso: per cui, nonostante i
battesimi forzati, la conversione, per questa differenza biologica, sarebbe stata inutile. Qui, abbiamo un
caso di “antisemitismo”, in quanto l’ebreo non è solo disprezzato dal punto di vista religioso (per cui, una
volta convertito, le imposizioni nei suoi confronti sarebbero cessate), ma anche e soprattutto dal punto di
vista biologico.

In Portogallo, il battesimo forzato degli ebrei (1497) porta diverso scompiglio: ebrei che si uccidono, rivolte
ecc. Quando tutti gli ebrei vengono convertiti, l’ebreo che fugge dal Portogallo, raramente riesce a trovare
rifugio in altre zone: può fingersi cristiano o fingere di essere un ebreo che non ha fatto in tempo a
battezzarsi nel luogo da cui provengono. Parlare di “antigiudaismo” inizialmente, comunque, mostra di
essere una mancata presa di responsabilità da parte della religione cristiana: non si tratta di qualcosa che
porta allo sterminio di razza ma all’esclusione o alla segregazione, che si possono risolvere con la
conversione. In realtà, si parla sempre profondamente di antisemitismo, in quanto, come abbiamo potuto
osservare, si tratta di un’idea di differenza biologica radicata (al tempo, ad esempio, in alcune scritture,
notiamo la dicitura “quella razza di ebreo …”).

16/11/2021

L’omicidio rituale o accusa di sangue. Omicidio rituale=non solo movente religioso, ma anche modalità
rituale dell’uccisione (religione dell’omicida o della vittima). Uccisione del bambino cristiano, creatura che
rappresenta il futuro, qualcosa di particolarmente efferato, ma particolarmente dannoso, un’azione più che
immorale, che va al di là del crimine. Spesso non si parlava nemmeno della pedofilia, non per proteggere le
vittime, ma perché non se ne poteva proprio parlare. L’idea di mangiare i bambini che si additava a i nemici
più pericolosi, viene dalla credenza popolare delle streghe che succhiano il sangue ai bambini e ne usano il
grasso per i loro incantesimi  è un meccanismo di proiezione dei nostri istinti violenti nei confronti dei
bambini sulle persone che ci stanno antipatiche. Questa dei bambini è una fantasia cristiana, esagerata per
tenere a freno gli ebrei. Omicidio per parodiare la crocifissione e per usare il sangue a scopo rituale ma
anche medico.

Apione di Alessandrino scrive uno scritto contro i cristiani che conosciamo solo tramite Flavio Giuseppe, che
lo riferisce solo per confutarlo. Mangiare un essere umano non è un atto fisiologico, ma significa sia
disprezzo sia incanalare le energie del nemico. Il prigioniero viene messo all’ingrasso  da qui partono le
favole popolari che conosciamo.

Temi presenti nel racconto:

 Sacrificio umano  da dove arriva? Forse da opere precedenti sugli ebrei; nell’Antico testamento si
parla degli dèi pagani ai quali si facevano sacrifici.
 Giuramento collettivo  accusa che veniva rivolta a gruppi o fazioni che era necessario screditare.
Sallustio attribuisce questo comportamento ai congiurati di Catilina. I cristiani cospargono un
bambino di farina e se lo mangiano come pane, ma questa non è altro che una fantasia elaborata
da una società ostile nei confronti di un gruppo che dà problemi.
Norwich, 1144: il monaco benedettino Tommaso di Monmouth scrive un’opera sull’omicidio rituale, più
un’esaltazione del bambino e del suo martirio. La storia inizia con il ritrovamento del cadavere di un
bambino, figlio del parroco (cosa all’epoca ok) e viene sepolto in terreno sconsacrato perché morto di
morte violenta e vengono accusati gli ebrei per la sua uccisione. Il vescovo convoca al tribunale ecclesiastico
gli ebrei ma questo crea degli scompigli: lo sceriffo dopo questa convocazione offre rifugio agli ebrei, allora
il vescovo esuma il corpo del piccolo e lo riseppellisce in terra consacrata. Il cadavere del bambino William
presenta i segni della santità popolare accettati anche dal clero (rimane inalterato, non si decompone e il
suo corpo opera miracoli. Secondo Tommaso, William è stato portato con l’inganno a casa di un ebreo e
assassinato. La sua testa viene legata con una corda con nodi che premono sulla fronte e sulle tempie, la
testa rasata e trafitta con spine (scimmiottamento della crocifissione) e viene crocifisso mentre gli ebrei
pronunciano la seguente formula: i cristiani ci hanno accusato di aver crocifisso cristo e per questo ci hanno
perseguitati; quindi, ora noi crocifiggiamo un bambino cristiano. Poi passano il copro nell’acqua bollente e
lo lasciano in una foresta. La raccolta del sangue all’inizio non c’è. La posizione del crocifisso è della croce di
sant’Andrea, non di cristo, presente anche nella bandiera inglese. La narrazione di Thomas cita anche un
testimone, un ebreo convertito (come al solito gli ebrei convertiti sono i più accaniti) che dice che gli ebrei
di Spagna si riuniscono annualmente a Narbonne per organizzare il sacrificio di un cristiano. Queto per
adempiere a una prescrizione degli antichi scritti ebrei, per manifestare disprezzo nei confronti di Cristo e
per procurare la liberazione e il ritorno in Palestina degli ebrei.

Insistenza sul sacrificio di Cristo: agnello di dio, sacrificio che riscatta l’umanità preda del peccato originale.
Il racconto di Tommaso attribuisce agli ebrei l’interiorizzazione della spiegazione che i cristiani hanno dato
della diaspora, cosa che in realtà non è propriamente vera, perché sarebbe un fare concordare un altro con
le cose che diciamo di lui. Una diceria se non corrisponde a qualcosa di preesistente non si diffonde, se
invece corrisponde a qualcosa che già le persone si aspettano, la falsa credenza trova terreno fertile e si
espande velocemente. Il copro di William fa miracoli e viene trasferito nella cattedrale. I cristiani di Europa
divulgano questi episodi in tanti altri posti.

Giustificazione del re di Francia per l’espulsione ebrei: pratica dell’omicidio rituale. Utilizzo del sangue del
bambino ucciso avviene con finalità rituali e in altri magico-terapeutiche. Sia il papa che l’imperatore
Federico II sono contrari a queste procedure e nelle bolle papali attraverso le argomentazioni razionali con
qualche ambiguità ammoniscono le autorità locali di far cadere le accuse per omicidi rituali.

Caso importante: processo contro gli ebrei a Trento. Scompare il bambino Simone (san Simonino di Trento)
figlio di un conciatore che abitava vicino a un torrente. La ricerca è immediata nelle case degli ebrei.
Bernardino da Fede, un predicatore contro gli ebrei, istiga popolazione e autorità. L’ebreo Samuele va dal
Podestà giudice comunale e si autodenuncia perché dice di aver trovato il corpo del ragazzo incastrato in un
macchinario idraulico vicino al torrente (allora probabilmente per davvero il ragazzo era annegato), ma
come nel medioevo vengono utilizzati metodi non ordinari, ma segni divini (ordalie)  se viene fuori del
sangue davanti a una persona allora è il criminale. Il vescovo è scettico in un primo momento, anche perché
le ordalie erano già illegali da un po’. Il podestà se ne frega e continua con il processo inquisitorio,
utilizzando molto anche la tortura. Così gli ebrei confessano dia ver ucciso Simone con tenaglie e l’hanno
trafitto con aghi. Ne hanno utilizzato il sangue (uso medico del sangue dei cristiani), quasi simulazione della
circoncisione. Il caso di Simonino di Trento si diffonde anche grazie alla stampa e in particolare dei fogli
volanti.

21-22 giugno: 8 ebrei vengono torturati in pubblico e giustiziati, altri sono ancora sotto processo. Il vescovo
ha cambiato posizione e vorrebbe procedere contro di loro. Il papa cerca di opporsi, ma non ha una presa
salda su quello che avviene nelle realtà locali e tenta di silenziare la questione per nasconderla, come già
aveva fato con altre cose. Il 28 giugno si concludono i lavori della commissione cardinalizia ma il processo
viene considerato regolare; tuttavia, la devozione di san Simonino viene vietata. Viene anche condannata la
persecuzione degli ebrei, ma la constatazione che un omicidio rituale sia stato riconosciuto come tale basta
per far continuare le persecuzioni.

Provvedimenti del IV concilio lateranense (1215):

significato del segno distintivo: riconoscimento (motivazione ufficiale), separazione, marchio d’infamia,
bersaglio. Perché la ruota? Potrebbe derivare dal fatto che ricorda la moneta, fonte di guadagno per gli
ebrei, ma non ci sono sicurezze al riguardo. perché il colore giallo?

Gli ebrei in Italia tra Riforma e Controriforma

In Italia gli ebrei sopravvivono meglio che altrove, soprattutto nella parte centro-settentrionale della
penisola (nel regno di Napoli e Sicilia vengono espulsi, quindi emigrano nell’Impero ottomano o nel nord
Italia)  aumento demografico nel nord Italia. Gli ebrei vengono espulsi da: Spagna (1478, prima
Inquisizione), Portogallo (1536, seconda Inquisizione). + una terza Inquisizione nel 1548, detta “romana” 
gli ebrei vedono il pericolo molto vicino.

Cosa cambia in questo periodo?

 Vi è una crisi religiosa con Riforma e Controriforma (già spiegato nella parte generale).
 Aumento di attenzione per la presenza ebraica e conseguente Inquisizione.
 Alle autorità ecclesiastiche (vescovi e papi), si aggiungono gli inquisitori.
 Mettono pressione agli ebrei per battezzarsi (cristiani, mentre i protestanti non furono così severi).
 Esplorazioni geografiche: vi sono nuove popolazioni da convertire, di conseguenza, si cerca di
trovare un nesso, si trova anche nel memoriale di Riforma, “Libellus ad Leonem X” da due patrizi
veneziani poi camaldolesi Querini e Giustiniani, 1513.

22/11/2021

Papa Francesco=comunista

Gli ebrei vengono identificati (non a torto) con i movimenti rivoluzionari della Rivoluzione francese, che
concede loro nuove libertà. Con la Restaurazione, tornano anche tutte le persecuzioni contro gli ebrei e le
accuse di omicidi rituali ritornano in auge. Anche con l’età dell’imperialismo, i papi vengono messi in
discussione e nella mente dei cattolici si forma la mentalità della cittadella assediata (mondo in cui tutto
cospira ed è ostile alla chiesa, a partire dall’ideologia dominante del liberalismo). Il sovrannaturale e lo
straordinario diventano strumenti di propaganda politica: nella Rivoluzione francese i rivoluzionari senza
dio stanno invadendo l’Italia e lo stato della chiesa  nascono tante madonne piangenti miracolose. 1854:
approvazione del dogma dell’Immacolata Concezione (la Madonna è stata concepita senza peccato
originale), propagandato dai francescani dal 400 e contestato dai dominicani  tante discussioni messe a
tacere dal papa che ha vietato di parlarne senza negare o accettare il dogma, ripreso poi soltanto
nell’Ottocento col pronunciamento di Pio IV.

La condotta è una concessione di privilegi che però possono facilmente essere revocati.

24/11/2021

Provvedimenti concreti dei papi, spesso però non vengono attuati (es. Concilio di Trento).

Le Case dei Catecumeni: luoghi di transito e di soggiorno per coloro che vogliono convertirsi al
cattolicesimo da altre confessioni (luterani, calvinisti…) e da altre religioni (musulmani ed ebrei). Di fatto, le
case dei catecumeni sono dedicate quasi interamente agli ebrei che vogliono convertirsi. Nei primi tempi di
cattolicesimo, quando ci si battezzava da grandi, i catecumeni non potevano assistere alla parte centrale
della messa fino a quando avessero ricevuto il battesimo. L’ispiratore è Ignazio di Loyola (conversione degli
infedeli = scopo originario). Importanti erano gli esorcisti cattolici. Conversioni: di adulti, spesso per motivi
di interesse (migliore integrazione sociale e soldi); di bambini, offerti dagli adulti (oblazione). La Casa di
Roma viene mantenuta con una tassa di tutte le comunità ebraiche dello Stato della Chiesa. Possono essere
considerate un luogo di reclusione temporaneo perché ritenuta dannosa per la società (caso dei manicomi),
viene sorvegliata e durante la permanenza in questa istituzione si pretende una completa adesione
all’ideologia e al comportamento del luogo. Espressione di quel fenomeno di grandi reclusioni per poveri
mendicanti che porta alla separazione dal resto della società (oltre che al soccorso più organizzato dei
poveri).

Neofita=appena battezzato. La conversione è un rito passaggio che comporta la separazione dalla comunità
di rigine, lisolamento e la nuiova congregazione, accompagnata da rituali fisici. I catecumeni sono confortati
e sostenuti non solo materialmente (si tratta anche di controllo). Anche una volta neofiti devono ricevere
continue attenzioni (es. comunione frequente: 3 o 4 volte l’anno)  cambiamneto della frequenza dei
sacramenti nell’etàmoderna (la pratica sacaramentale era pouttosto diradata, solo 1 all’anno mediamente).
Isolamento delle finsetre: le conversazioni dalle finestre alla strada sono tioiche dei apesi mediterranei e
delle città in cui la socialità avviene per strada. Queste vengono controllate (es. finestre dei cristiani che
danno sui ghetti ebraici venivano oscurate).

29/11/2021

Lutero e gli ebrei

Le misure da adottare contro gli ebrei secondo Lutero: dare fuoco alle sinagoghe e alle scuole, farli morire
nella “propria merda”, proibire ai loro rabbini, pena la morte, di cintinuare a insegnare, devono vivere nelle
stalle come gli zingari, divieto di uscire dalla città (misura simile al gehtto cattolico), non possono praticare
usura e bisogna confiscargli tutti i beni. La trinità non è accettata dagli ebrei e questa è la più grande
differenza tra le due confessioni. Sono quasi tutte misure messe in pratica nella bolla d Paolo IV  non ha
detto nulla di particolarmente diverso da ciò che già si è fatto. Sono solo proposte non tutte messe in
pratica dai principi tedeschi.

Processo Inquisitoriale per apostasia contro filippo de Nis/Salomon Marcos, Venezia, Ottobre 1585-
Settembre 1586

I parroci sono le persone più a contatto con i fedeli e l’allarme di un parroco viene presa sul serio dagli
inquisitori proprio per la sua aderenza alla comunità. L’ecclesiastico che padroneggia il latino, è in grado di
leggere, interpretare e predicare,è un perosnaggio che condivide le abitudini e a volte le credenze
superstiziose dei parrocchiani, pur stando un gradino sopra, mette in comunicazione l’alta cultura con le
persone comuni.

Il processo inizia con la denuncia scritta dal parroco di S. Leonardo. Se l’inquisitore dà seguito alla denuncia,
inizia a raccogliere informazioniquesta è la segretissima fase informativa. Avviso di garanzia: dà la
possibilità alla persona sotto indagine di pensare a un modo per difendersi, MA ovviamente nel processo
inquisitoriale tutto questo non avviene, la segretezza impedisce all’accusato di sapere chi l’ha denunciato.
La presenza del nunzio fa capire la gravità della situazione. Il patriarca di Venezia (carica di derivazione
bizantina) è il vescovo di rappresentanza + il parroco + 1 assistente laico (savi all’eresia, magistratura di
stato imposta da Venezia al potere pontificio, strappando alla santa sede la possibilità di avere due
assistenti laici ai processi inquisitoriali, non per fare i giudici, sono incaricati solo di assistere e il loro ruolo è
quello di informare le autorità della repubblica se i processi vanno contro l’economia). I verbali
dell’inquisizione veneziana conservano molto spesso anche espressioni facciali, corporee e linguistiche,
anche dialettali.

Il parroco dice di non aver mai visto la famiglia a Pasqua e non si sono nemmeno confessati. Per confessarsi
bisogna conciliarsi con il proprio avversario con cui si litigava, altrimenti non ci si poteva confessare e
prendere la comunione. Per questo molte persone vengono denunciate perché non prendono la
comunione a Pasqua. Un altro dei sotterfugi era andarsi a confessare in un’altra parrocchia per evitare
dicerie o per trasferirsi da un confessore con capacità di espiazione più elevate. Dice “sono dei marrani”,
inteso qui come ebreo non solo convertito, ma clandestino. Osservano ancora il sabato, non hanno figure
della madonna dei santi e di cristo in casa. In quest’epoca di sorveglianza inquisitoriale, c’è un’osservazione
continua di tutti nei confronti di tutti. Le persone notano che non si inginocchiano quando suona l’ave
Maria  Si osservano gli abiti, il modo in cui cucinano… poi il parroco li nomina uno per uno, sono 8: Filippo
capofamiglia, Filippo il nipote, i due figli, la moglie e una mora (di origine africana) e una cameriera e un
servitore. Un altro elemento di distinzione: i cristiani rispettano molto i digiuni del calendario ecclesiastico,
mentre gli ebrei mangiano carne il venerdì e il sabato. Dopo aver verbalizzato la deposizione la rileggono
per vedere se c’è qualcosa da correggere. Viene confermata “et impositum silentium”  non se ne può più
parlare una volta usciti dal tribunale.

Deposizione dei vicini di casa: giustifica il fatto che gli ebrei e i cristiani frequentano la casa dei Filippi
perché sono mercanti. A Venezia gli ebrei sono contraddistinti da un cappello giallo.

Interrogatorio a Luna maura, servitrice della famiglia di Nis: la prima cosa che dice è che è ebrea battezzata.
Siccome la causa del processo è che gli altri portoghesi sono stati battezzati e riconvertiti, lei dice che la sua
famiglia è di ebrea e non è mai stata battezzata. È arrivata a Venezia da un anno e dice che lui è spagnolo
(non si sa stia mentendo apposta o meno), ma sa che prima è stato ad Anversa (portoghesi ad Anversa:
maggiore comunità mercantile, si è staccata dalle provincie del nord; quindi, la comunità ebraica di Anversa
viene quasi del tutto dispersa verso terre più ospitali del dominio spagnolo). È servitrice sua da tanti anni,
da quando stava ad Anversa e mangiavano le stesse cose all’ebrea (il mangiare è espressione del modo di
vivere). Deduciamo la domanda dalla risposta: di sabato, la nostra festa, non cuciniamo. Lei è stata 3 volte
alla scuola (sinagoga) ed è anche stata a Ferrara (le capitali del giudaismo europeo). Poi la mette alla prova
per vedere se è effettivamente ebrea.

30/11/2021

Interrogatorio al servo: gli chiedono se sa se il suo padrone è battezzato, ma lui risponde che non lo sa.
Inoltre, lui dice di non essere né battezzato né circonciso, questo perché a Torino non ci si poteva
circoncidere. Non era vero che a Venezia andava come ebreo in pubblico  confusione dei piani di
simulazione, piano interiore ed esteriore. Gli viene fatta una perizia per vedere se è stato circonciso o no,
dalla quale risulta effettivamente che non è circonciso. Poi più avanti confesserà invece di essere stato
battezzato. A mano a mano che procede, l’inquisitore si forma una convinzione che acquista ai suoi occhi
sempre più verosimiglianza: il delitto è confermato con la confessione dell’imputato ma anche con due
testimoni contesti cioè indipendenti. Se l’inquisitore ritiene provato un fatto e manca la confessione del
reo, in una questione di eresia (non qualcosa di esterno, ma errore nella tua testa in cui devi crederci) 
non ci può essere nessuno di esterno, serve la confessione  sono leciti tutti i mezzi per estorcerla
(giustificazione teorica della tortura nei casi di eresia).al primo lapso, l’eretico che ha confessato, ha la
possibilità di pentirsi abiurare in pubblico la falsa religione ed essere riammesso nella chiesa  anche per
questo nei processi inquisitoriali è necessaria la confessione.

Ci sono diversi tipi di condanne per eresia: ciò che sta nella testa del giudice assume un’importanza
estremamente rilevante. C’è l’eretico impenitente (pensa cose teologicamente non coerenti con la dottrina
cattolica) e quello penitente (che ammette le sue colpe e dopo il perdono può essere riammesso nella
comunità cristiana).

Dopo diversi giorni di pressioni, il servo confessa: dice di essere in realtà nato in Spagna vivendo come falso
ebreo. Ma che sensazione ha un bambino piccolo che vive in una famiglia che simula una cosa all’esterno e
un’altra all’interno? (forte ambiguità). La comunione si può anche fare, ma confessarsi era molto difficile.
Poi si trasferirono a Torino e a Ferrara, dove manifestava pubblicamente il proprio giudaismo, in casa di una
persona che istruisce e accoglie i marani. Poi il padre stufo di far finta di essere cristiano, se ne va in
Turchia. Viene dunque ceduto dal padre a Filippo in cambio dei soldi necessari per andare verso il Levante e
dice che l’intermediario di questa cessione sarebbe stato Joan Valenzin. Franzisco quindi confessa gran
parte della verità.

La prima cosa che chiedono a Filippo è se è ebreo e lui risponde di esserlo. Ma già questo causava dei
problemi, perché non vivevano nel ghetto. Nasce in Portogallo, ma dopo 15 anni va ad Anversa. Si facevano
chiamare Filippi perché portavano la berretta nera (contrario al cappello giallo ebreo). Tutti però sapevano
che lui era ebreo  perché si è travestito da cristiano? Si contraddice: dice di non aver fatto apposta a fare
finta di essere cristiano. I notai annotano tutto, anche un lungo momento di silenzio per poi dire “non so
altro che dire”.

Il processo inquisitoriale sembra una tragica partita a nascondino tra imputato e giudice. Ma il coltello dalla
parte del manico ce l’ha inquisitore che può usare tutte le armi che vuole su di lui.

Vedremo che la storia di Filippo sarà ancora più intricata di così. Gli chiedono come possono stare gli ebrei
ad Anversa e lui risponde che non possono stare perché gli ebrei vanno in galera, mentre l’apostasia è
punita con il rogo.

Interrogatorio del nipote di Filippo: è di Colonia, un elettorato vescovile in cui era presente una cospicua
colonia ebrea favorita dalla maggiore tolleranza religiosa tedesca. È stato là fino a 12 anni, poi andò ad
Anversa con la moglie di Filippo che crede essere spagnola. Sua madre, forse nata in Portogallo era morta in
Turchia e alla morte di entrambi i genitori rimane con la famiglia dello zio. Evita di confessare di avere
simulato in altri luoghi, ma in Anversa non ci possono essere ebrei perché non ci possono stare, ma si
contraddice, perché dice di essere stato ebreo ad Anversa.

Interrogatorio a Joan Valenzio: si cerca di intercettare una rete di comunicazione ed aiuto ebreo a Venezia,
ma lui nega di aver aiutato nessuno. Non è un imputato affidabile  interviene la tortura, considerata
come una prova che l’imputato deve superare per testare se dice la verità o meno.

1/12/2021

Gli ebrei nell'Europa del Seicento. Sacro Romano Impero e Province Unite

Paesi bassi: Le tre congregazioni sefardite si riuniscono in una: la Talmud Torah  grande sinagoga

Radicalismo di Uriel d Costa, immediato predecessore di Spinoza: ad Amsterdam divulga nuove opinioni
eterodosse  contro le cerimonie del giudaismo, nega l’immortalità dell’anima, una componente naturale
dell’uomo ecc.  riceve l’herem (scomunica), ma continua a elaborare le sue idee, arrivando a concludere
che le leggi non sono state date da Mosè ma sono invenzione dell’uomo  mondanismo integrale
(concezione della religione come una forma di relativismo inventata dall’uomo, no proiezione divina
sull’uomo). Questa legge di natura prelude una visione disincantata e irenistica (dev’essere creduta da tutti)
 ispirazione preilluministica. Sa Costa divulga queste idee nella comunità ebraica, ma disperato per
l’isolamento che subisce, accetta di fare un rituale molto umiliante. Al termine di questa cerimonia nel 1640
termina la sua autobiografia e si suicida. Questo suicidio influenza anche Spinoza, che percorre una strada
simile. Abbandona la comunità ebraica e inizia a scrivere le sue opere, tra cui Tractatus theologico-politicus
(grazie alla filologia è arrivato a capire che il Pentateuco è scritto da diversi autori e che i precetti della torah
non possono quindi essere considerati di origine divina). Elaborerà anche teorie ancora più radicali (verso il
panteismo, rende l’uomo parte di una realtà che essa stessa è dio).

04/12/2021

L'iconografia antiebraica tra Quattrocento e Cinquecento


Noi oggi abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a decifrare i messaggi iconografici che vediamo dipinti
nelle chiese, una volta invece questa capacità era immediata (tutti avevano molto presente le vicende dei
santi e le sacre scritture, letture più diffuse tra i lettori dei ceti più bassi dell’età moderna).

Ruolo fondamentale delle immagini: considerata la Bibbia dei poveri e degli analfabeti. Certi lati della chiesa
erano riservati a determinate azioni, ogni affresco si trovava in un luogo preciso per un motivo. I giudizi
universali tipici delle rappresentazioni medievali e dell’età moderna stanno nella parete interna da cui i
fedeli devono uscire dalla chiesa, in modo da ammonirli. Le immagini hanno un rapporto molto forte con la
parola: possono originare dalla parola, molto speso gli oratori parlano al pubblico mostrando le immagini
per far comprendere meglio il proprio punto (es. Savonarola ha in man una tavoletta e cerca di spiegare ai
fedeli tramite questo disegno che ci si doveva confessare appena malati).

Iconografia antiebraica: gli ebrei sono quasi sempre rappresentati come nemici della cristianità (a differenza
di quelle di Rembrandt neutre). Come si rappresentano gli ebrei e il giudaismo? Abbiamo innanzitutto dei
simboli astratti. es. statue che rappresentano chiesa vs. sinagoga. La sinagoga è accecata (non vede la vera
fede), ha una canna spezzata e ha un cartiglio che potrebbero essere le antiche scritture all’ebraica o le
tavole della legge di Mosè, corona perduta del popolo ebreo, le tavole si tengono dietro la schiena, secondo
i cristiani infatti gli ebrei hanno trasgredito le loro stesse leggi.

Modi di identificare gli ebrei: lunghe barbe (prescrizione del Levitico di non tagliarsi la barba), naso adunco,
pelle scura (caratteristica quasi sempre considerata maligna, anche nell’altare di paolo Uccello oltre allo
scorpione simbolo ebraico, c’è un moro), tratti deformi, il cappello a punta, scialle da preghiera o tallit che
spesso avvolge anche la testa, prevale il colore giallo nel vestiario che per tradizione è il colore dell’infamia
(in diverse scene, l’anacronismo vuole che gli ebrei vestissero in modo venuto molto dopo, per far capire
che gli ebrei che hanno ucciso cristo sono gli stessi che i cristiani avevano davanti a casa), contrassegno del
cappello a punta = specie di turbante tipico degli ebrei in paesi musulmani o lo judenhut imposto agli ebrei
in Germania, simboli come scorpione (il significato è poco chiaro, forse veleno ebraico), borsa col denaro,
come la raffigurazione di Giuda o la scarsella, antenato del portafoglio che teneva in mano l’usuraio, scritte
in caratteri ebraici spesso inventati.

Dipinti e affreschi provenienti dall’Italia centrale in Italia, dove ci sono tante comunità ebraica, ma anche di
forte predicazione antiebraica, dove si sono diffusi i Monti di pietà, fondati per aiutare i cristiani e
schiacciare la concorrenza ebraica.

Bernardina da feltro ha in mano un monte con una serie di monete (mons pietatis). Dipinto di macerata
1491: diviso in due riquadri. Iconografia in parte anche quella della madonna della misericordia che
protegge con la sua cintola. Nella parte bassa c’è una confraternita che ha favorito il sorgere del monte di
pietà e ci sono le personalità politiche e religiose della città che porgono alla madonna delle tavole, un
modellino della città e delle casse con le serrature, ovvero i soldi dei monti di pietà. Xilografia che illustra
un’opera utile anche alla predicazione, intitolata La figura della vita eterna. Il monte di pietà al centro è
raffigurato come un alveare di monete e nutre le persone che attingono a lui. Nella parte celeste dio è
raffigurato come un vuoto, perché lui non si può raffigurare. Modi per espiare i peccati: dare da bere agli
assettati, visitare i carcerati, ospitare i viandanti, vestire i poveri  tutte forme di pietà raccomandate.
Raffigurazione presumibilmente di una confraternita.

Iconografia antiebraica vera e propria:

 Morte della Vergine, o meglio dormitio Virginis. Nei Vangeli, soprattutto apocrifi, ci sono varie
versioni:
o Dormizione: separazione di anima e corpo con l’anima che viene assunta direttamente in
paradiso, mentre il copro incorrotto che aspetta sulla terra la resurrezione.
o Assunzione diretta al cielo di anima e corpo senza resurrezione
o Morte e successiva resurrezione con assunzione
 Divulgazione della leggenda aurea di Jacopo V.

Negli occhi di questi ebrei è presente solo il bianco (altro elemento grottesco di cecità), sfregio sulle mani
del sacerdote (chi guadava il dipinto si immedesimava nella scena tanto da colpire e sfregiare gli ebrei per
odio, come se stessero sfregiando gli ebrei stessi. Qui si è dipinta cristo che tiene l’anima della madonna
(invertito il classico madonna che tiene il bambino). Siculo, Dormitio Virginis: ebreo con tallit e barba
appuntita, anche qui gli occhi sono sfregiati. Perché si sfregiano gli occhi (in generale)? Persuasione da
parte di chi lo fa o una fantasia che attraverso gli occhi scaturisca qualcosa di maligno. Lo sguardo è in grado
di trasmettere lo spirito, ma anche l’impurità

 Altare della confraternita del corpus domini di Urbino


o Predella con la storia della profanazione di paolo uccello, 1468
o Pala d’altare di Giusto di Gand (fiammingo, opera a Urbino per Federico da Montefeltro che
contribuisce finanziariamente nella produzione, avvenuta nel 1473-74.
o Aveva consentito agli ebrei di stare a Urbino e operare come prestatori.

Personaggi della famiglia di Montefeltro, cardinale Vessarione amico di Federico. Giuda è nell’angolo
sinistro, ha il sacchetto in mano e il tallit giallo, ha giù l’aria da traditore. Anacronistica questa
rappresentazione perché non ha già ricevuto la ricompensa del tradimento, edificio come chiesa medievale.
Solo giuda viene rappresentato come ebreo, perché è simbolo di ciò che gli ebrei rappresentano per i
cristiani dopo, infatti è vestito come un ebreo contemporaneo al pittore e al pubblico del dipinto. Anche
nelle storie evangeliche Giuda ha questo nome perché era un regno e una delle tribù d’Israele, perché già i
redattori dei vangeli erano orientati verso un’ostilità nei confronti di chi rimaneva ebreo.

Pellicano=uccello che nutre i figli con il sangue perché si erano ribellati al padre  associato agli ebrei, ma
anche simbolo di cristo che col suo sangue nutrì l’umanità.

06/12/2021

Due rabbini italiani del Seicento: Leon da Modena e Simone Luzzatto

Leon da Modena, di origine francese: la sua famiglia oscilla tra i due poli fondamentali dell’emigrazione
ebraica, Venezia e Ferrara. Nel 1595npubblica in ebraico una raccolta di rimedi, formule magiche e
indovinelli (importanza della parola nella cultura  giocare con le parole con la disposizione delle lettere
sta dentro la cultura ebraica). Nel 1600 pubblica un rifacimento in ebraico del Fiore della Virtù, trattato di
morale del XIV sec. molto diffuso. 1603: pubblica un dizionario ebraico-italiano. Durante un esperimento di
alchimia con l’arsenico muore il primogenito Mordechai. Pubblica un manuale di mnemotecnica (interesse
al confine tra tecnica spicciola e magia, anche se i fondamenti risiedono in studi seri, ha radice nell’arte
oratoria romana, quando gli oratori avevano una mappa mentale per ricordare a memoria le cose).

Nella sua autobiografia documenta che anche i cristiani frequentavano le sinagoghe  c’era probabilmente
molta più osmosi di quanto non ci facciano comprendere le fonti cristiane. L’autobiografia è un genere che
poco si attuava, le memorie e le confessioni erano praticati molto più dalla cultura protestante che quella
cattolica, perché stimolava un rapporto più personale con la propria interiorità.

Historia dei Riti ebraici: richiesto da sir henry Wotton, ambasciatore inglese a Venezia a contatto con i
circoli veneziani fortemente antipapali, filo protestanti. È divisa in 5 libri.

07/12/2021

Emancipazione: giuridica vs. di fatto (accettazione della società). L’estensione agli ebrei dei diritti civili
(cittadinanza) può avvenire solo quando l’appartenenza politica e civile non è più collegata all’appartenenza
religiosa e dopo la Rivoluzione francese con la nascita dello stato civile Locke e Toland favorevoli
all’emancipazione degli ebrei. Con la Restaurazione però si faranno dei passi indietro.

Illuminismo e gli ebrei. Non sempre l’illuminismo francese è stato favorevole agli ebrei. Ad esempio
Voltaire, considerato come dalla mentalità molto aperta, scrive delle frasi antisemitiche. Lo stesso vale per
D’Holbach.

Il Settecento nell’Italia cattolica: è un periodo contraddittorio con forte ripresa dei temi antiebraici 
tornano le accuse di omicidio rituale; viene ripreso e studiato il caso di Simonino di Trento. Papa Benedetto
XIV teorizza la liceità dei battesimi forzati degli ebrei e nel 1775 papa Pio VI emana una b olla che ribadisce
tutti i diritti canonici, che a quanto pare non venivano rispettati ovunque. Nel Settecento vengono introdotti
ex novo i ghetti nel regno di Sardegna. Nel tardo Settecento, con l’illuminismo e la rivoluzione francese, la
chiesa inizia ad elaborare l’ideologia della modernizzazione come complotto in cui sono coinvolti gli ebrei. È
comunque un periodo in cui inizia il processo di liberazione degli ebrei, risultato della politica anticlericale
dei sovrani di Europa e dunque del dispotismo illuminato più che dell’illuminismo.

In Inghilterra da dopo Cromwell gli ebrei iniziano ad essere reintrodotti nella società ma l’uguaglianza
completa avviene nel 1866 in maniera graduale. In Alsazia nel 1784, baviera nel 1808. Il cambiamento è
rapido e completo in rancia con un decreto dell’assemblea nazionale del 1791, negli stati napoleonici
tedeschi e italiani, in Prussia.

Italia: triennio giacobinoarrivano i francesi, grande partecipazione del ceto borghese e emancipazione
immediata degli ebrei. Con la riturata dei francesi del 1799 avvengono feroci reazioni contr gli ebrei (es.
massacri di Siena e Senigallia). Gli ebrei vengono identificati come filofrancesi. Nel secondo periodo
napoleonico si ha una nuova emancipazione, ma con la restaurazione si torna alle restrizioni (ghetti,
contrassegno…). L’emancipazione totale per gli ebrei italiani arriva con lo statuto Albertino che decreta la
tolleranza anche se viene proclamata la religione cattolica come quella di stato. L’emancipazione effettiva si
ha con l’unità d’Italia, tranne a Roma (solo dopo la breccia di Porta Pia, 1870). Anche qui il processo di
emancipazione non è sempre favorito dalle comunità ebraiche, soprattutto quelle privilegiate perché
concretamente l’emancipazione non è solo luce. È sicuramente libertà di movimento, abolizione delle
proibizioni su mestieri e beni immobili  spesso si fa per avvicinarli ad attività più produttive, come
l’agricoltura. Il problema dell’emancipazione: non possono più essere una comunità compatta e unita, ma
devono mescolarsi nella società  non più conversione ma assimilazione: essi devono diventare non
cristiani ma cittadini. 1789: il deputato monarchico-costituzionale Clermont-Tonnere all’assemblea
pronuncia una frase: “Tutto deve essere negato agli ebrei in quanto Nazione. Tutto deve essere concesso
agli ebrei in quanto individui. Essi devono diventare cittadini. Alcuni sostengono che essi non lo desiderano.
Se è così, che lo dicano, e allora saranno espulsi. Non possono essere una nazione dentro una nazione”.
Nell’Antico Regime gli ebrei erano compresi in condizioni d’inferiorità entro una società in ordini. Con la
fine degli ordini questa situazione cessa di esistere (per la borghesia è un vantaggio). Gli ebrei guadagnano
diritti ma rischiano di perdere la loro identità. L’ostilità delle popolazioni non scompare  si trasforma in
antisemitismo moderno: odio basato non più tanto sulla religione. Tentativi degli ebrei di assimilarsi 
matrimoni misti (prima vietati e ora possibili perché Chiesa e stato sono ora separati) ma questo comporta
una perdita di identità. Tvb ddyinaaaaaaaaa

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