Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
SCOPERTA A POMPEI
Il prezioso tesoro,
che
SETTEMBRE
IL 20
ai giuristi
1887
Pompei
il
20 settembre
Mommsen
prima
la
e la terza
1,
Ma
il
nel
dato
De Petra
prof.
De Petra avea
quando
l'originale
poteva ancora leggersi nella parte che fu pubblicata. Di ci son debitore alla gentilezza del signor professore Vittorio Scialoja.
procurato di restituire
Poppea Frisci
sive ea
Uh.
mancipia
didi (Dicidiae
il
si
Con
la
unisce la riproduzione, ho
alis
et
Margaridi
et
Petrinum
et
tra
Bicidia Margaris e-
mit ea pr duobu(s millihus sestertium, cuius pecuniae omnis mihi eYe{dive meo usuras.... dari f. p. donec solvatur
s)
5.
atisve fat. Si ea
Pompeis
tibi eg{o)
ci
10.
si
tatur.
tihi
sii
controversi-
non repromit-
Si
c?<?)cem debebuntii(r)
17
sestertii
Si vero)
B.{nte
K. Novem. primas
mihi) ered(Ve
Poppea
a Margaris,
(Bicidi-
20.
Non
credo che
Cos.
almeno
rifletta a ci
Che qui
si tratti
ea pecun[m]
che anche
pur
di
una vendita
il
lo scorsero
il
De Petra ed
facile a ravvisarsi
ci
il
si
che
si
si
erit.
al nastro
ff (^e
contrah.
Lege commis-
ff (?e
fundus
non
si in
id
Mommsen.
niisset ut,
si
come apparisce
documento
quando
Margaride
il
vendita,
come
me
arbitrari e capricciosi,
Poppea Note gi
si
P. Calvisio Kusone.
supplementi da
B. Caprasio
et stipulatae
Pompeis IX K.
L. Junio Caesennio
Che
exhinc sint
i^eY{ctdo tuo
id
meo omnis
15.
ea lege ve-
esset,
fundus
venditori ex vendito eo
scritto:
nomine actionem
esse.
Nella seconda
si
venditor
eundem fundum
emptore exigat
erit itaque
messa
2.
adversus
eum
ex vendito actio.
BulhUino.
Am-
conviene riferire ad
18
un'auzione
le
cio
si
ea pecunia
Pompeiis in
il
disse
se
K. Novembribus
il
foro era
honorum virorum
deret et
suam vendere
et
ven-
La vendita
di schiavi al-
l'
venum
mi sono
dederit ed a questa
luce,palam
linea
18
palam,
Dovendo porre
in
forum versus
nelle linee
e 5 la
e linea
parola
miJii^
24
palam,
poich
luci.
senso ne-
il
3, 12, 14, si
il
4,
5 e
deve accettarsi, quanto al senso, quello ancora delle linee 11, 12,
e 13.
La
credere che
sterzi oltre
il
mi ha
un aumento
indotto a
10
di
ci era
se-
ben conil
prezzo
mento
il
1"
novembre,
si
che,
mancando
d dell'
compratore
al
paga-
timo fra
il
si
e ci ci
gamento
all'istante, era
il
il
pa-
pattuire le
ini.
La
dizione pecunia
om-
scritta
nem quae
nius
19
muluni
oh
eampecuniamom-
di Pompei,
nuova
serie n.
28
p. 105).
Anche
(XXL
cred.
rei),
1)
non
fat.
mi parve
Quanto
me
summa
L. 11 16 eod.
causa ly.
2).
L 58
si
sjati-
cave. . .tahir
de eviction. XXI,
2. L. 9
5.
si
faceva ostacolo
il
Quod
1,
mei.
supponga una
mi
lin.
malo
P. Maevio
erit , il
alle linee 9 e
de
ff
A. L.
V.).
malo conviene
all'una ne all'altra.
La locuzione neve
mi
sar condonata da
ex
(L.
se
67 3
ff.
Circa
il
e dal
Mommsen
Mau
NSA PEK:
e,
che dal
un grandis-
simo sconcio (essendo chiaro che dovea esservi la parola auctore col
20
nome
del tutore,
come
nella tavoletta
lib. 1 cap. 2, le
Non deve
impensam ac sumptum
fici . Infatti
insegnano
Ke Kustica
facere in culturam,
far dif-
lessicografi che
il
si
velie
sumptus indica
il
denaro
contante, impensa ogni altro oggetto impiegato allo scopo che vuoisi
ottenere. Intorno alla unione delle
gansi la L. 12 1
ff.
Beposit.TNl, 2
e la L.
11 1
Ad
exhib. X. 4.
le grandi la-
Mommsen
io
trovo
si riferi-
sca allo stesso contratto di cui tratta la tavola prima, bench non
oserei affermare che siano le due parti dello stesso dittico.
Ora que-
Sim-
si
si
A me
seconda
ovvio
e scritta
il
il
il
complemento della
prezzo. Se ci si concede,
prezzo.
il
il
caso del
man-
minio.
Sebbene
tutti
io
lettori
ad accettare
riflessi
I.
Alibrandi
mi