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Industrializzazione e globalizzazione

Rapporto tra le 2 dimensioni messo in evidenza solamente da studi recenti perché della
globalizzazione abbiamo iniziato a parlarne solo ultimamente anni 80 del 900.
globalizzazione → insieme di processi di integrazione economica, sociale, politico, istituzionale
culturale su scala globale. Processo di integrazione, accelerazione dell’informazione,
comunicazione, movimento di cose e persone su scala globale emblemi internet, immigrazione e
emigrazione. Noi siamo abituati a caratterizzare con globalizzazione le fasi più recenti di questo
processo. Spesso a questo termine si associa il termine globalizzazione neoliberista per definire la
chiave di legittimazione ideologica. Processo di globalizzazione inizia nel 700 → rivoluzioni di fine
700 → questi insieme ai movimenti sono frutto di un’epoca che si sta abituando a fare integrazioni
più complesse. → ciò avviene su un terreno prevalentemente economico. Non tutte le regioni sono
coinvolte con la stessa intensità. Proto globalizzazione o globalizzazione arcaica.
Primo impulso all’ omogeneizzazione culturale. → informazioni veicolate da nuove forme di
trasporto e comunicazione. La rivoluzione industriale non è riconducibile ad eventi precisi perché
sono forme di trasformazioni tecniche non sempre consapevoli che si riverberano in nuove forme di
produzione ed in nuove catene di distribuzione → nuovo modo di produrre. Noi parliamo di
rivoluzione industriale ma a differenze di rivoluzione politiche non c’ è una traccia di discontinuità
ad esempio come la presa della Bastiglia oppure ribellione di Boston. La rivoluzione industriale è
un lento accumularsi di trasformazioni anche minute che hanno a che fare con tecnica,
organizzazione sociale e forme di cultura che vanno verso la massimizzazione della produzione
grazie alle scoperte tecnologiche o dell’uso nuovo di risorse come il carbone fondamentale per l’uso
delle macchine a vapore. Veniva utilizzata anche la forza dell’acqua attraverso i mulini che
permetteva di avere una nuova industria del tessile che si organizzava in forma meccanizzata,
mulino alimenta i primi strumenti per tessitura e filatura del cotone ma anche della lana. Ci sono
alcune regioni del mondo che producono cotone che verrà inviato all’ Inghilterra per la creazione di
indumenti. Anche la lana e seta sono parte del processo. Altro elemento di innovazione è la
creazione di manodopera salariata → non ci sono più garzoni alle dipendenze di un artigiano che
spesso si tramandavano il proprio sapere di padre in figlio e instaurano un rapporto di lealtà
personale. Si instaura un nuovo sistema e fanno sì che la manodopera sia massiccia e anonima, non
si risponde ad un padrone conosciuto con il quale si instaura un rapporto interpersonale, ma si
risponde ad un padrone che cerca di sfruttare e massimizzare i profitti. Manodopera si ammassava
nelle periferie di Londra, Lancaster, Manchester, Liverpool. La forza lavoro proviene dalle
campagne → fase tra realtà urbana e campagna compenetrata. I contadini si facevano impiegare per
sopravvivere nei periodi in cui non potevano coltivare e offrivano la loro manodopera in cambio di
un salario. Nonostante la compenetrazione il mondo contadino resiste con le sue tradizioni, i suoi
stili di vita e le sue modalità di produzione. I due mondi coesistono e spesso ci sono scontri fra i
due. Questo sistema si mette in campo nelle regioni centrali britanniche nelle quali presso i centri
minerari nascevano le fabbriche poiché c’ è il carbone che consentiva di alimentare le macchine. La
geografia della produzione comincia a mutare e con essa mutano i centri industriali nascenti e le
città, vengono costruite le prime ferrovie che consentono il trasporto delle materie prime tra le
industrie e i centri di distribuzione. Lentamente si configura un modello che i contemporanei non
percepiscono in quel momento. Larghissima parte di Europa era formata da grandissime società
rurali. Quelle occupate dalle piccole fabbriche sono piccole isole nelle campagne.
A partire dagli anni 20 e 30 dell’800 il modello produttivo attecchisce a Barcellona, in Belgio e
nella zona della Ruhr (confine tra Francia e Germania), lungo il Reno, nell’ impero Asburgico della
Boemia e della Slesia, nei territori dell’impero russo intorno al mar nero. Queste prove
riguarderanno anche l’Italia. Tradizionalmente si è distinta tra prima industrializzazione fondata
nelle regioni centrali dell’Inghilterra (carbone, mulini, industria tessile) e seconda
industrializzazione che prende piede nella seconda metà dell’800, anni 60 e 70 identificata con
l’industrializzazione della Germania. Industrializzazione fondata su produzione di acciaio,
innovazione chimica, rapporto più stretto tra capitale, capitalista, imprenditori, autorità statuali e
banche. L’ industrializzazione ora è vista come un processo unico che lentamente si diffonde con
tempistiche differenziate.
Distinzione tra
 early comers: paesi che si sono industrializzati prima
 late comers: paesi che si sono industrializzati dopo
Processo continuo ed eterogeneo che si propaga nel tempo. C’ è un vantaggio nell’ industrializzarsi
dopo industrializzazione più rapida poiché c’ è una trasmissione del sapere. Data un’innovazione su
questa nascono nuove forme di innovazioni che accelerano la diffusione di queste nuove tecnologie.
Vengono accettati modelli sviluppati altrove e a causa di questi possono svilupparsi dei rifiuti. La
rivoluzione è oggetto di contesa politica e rifiuto. Accettare le trasformazioni della grande fabbrica
significa accettare un modello straniero ed accettare la possibilità che si modifichino i modelli
diffusi altrove. Nacquero movimenti contrari (nazionalisti, populisti, autoritari liberali)
Approccio analogo a rivoluzione da un lato ne accettavano gli strumenti, il potenziamento
dell’industria siderurgica (armi) movimenti nazionalisti e imperialisti che ambiscono a progetti di
grande potenza sono sensibili ai nuovi modelli produttivi. Questi movimenti difendono la
particolarità della propria nazione e viene accettato un modello produttivo altrove che viene
concepito come indebita violenza nei confronti della propria nazione e nei confronti anche del
paesaggio. All’ inizio del 1914 l’Europa si è industrializzata solo in parte. → società
prevalentemente rurale.
La seconda rivoluzione industriale si afferma industria meccanica, siderurgica, uso dell’acciaio
nuovi mezzi di trasporto, nuovi armi, ruolo crescente dell’industria chimica (coloranti, fertilizzanti),
c’ è un primo ruolo del petrolio (Galizia). L’ elemento più caratteristico è legato ai suoi attori
principali.
Prima rivoluzione industriale singola iniziativa degli imprenditori che investivano il loro capitale in
macchinari, tecniche produttive e lavoratori salariati. Imprenditori si muovono con altri
imprenditori ma non hanno appoggio da parte delle autorità pubbliche. Questo primo capitale è
sensibile al liberismo, punta sulla riduzione dell’intervento statale. Lasseiz-ferie  imprenditori
gestivano la produzione e di poter commerciare i prodotti su vasta scala → industrializzazione si
collegano alle prime forme di integrazione globale. Nella seconda metà dell’800 emergono nuove
forme di capitale → imprenditori legati ad altri imprenditori e si deve misurare con una scala più
vasta della produzione. Nasce alleanza tra capitalisti e imprenditori e banche → banca offre crediti
agli imprenditori come ad esempio le banche tedesche. Questa sinergia viene sancita dall’ intervento
dello stato poiché industria siderurgica e industria chimica e meccanica hanno un rapporto diretto
con la politica di difesa ed offesa militare e lo stato perciò tende a favorire questa sinergia. Lo stato
deve creare le condizioni per proteggere questi tipi di industrie nella nazione in modo da
sconfiggere la concorrenza nelle altre nazioni. Al liberismo iniziale comincia a subentrare un
capitalismo protezionista ed attento a difendere le fabbriche di interesse nazionale e a tutelarne i
prodotti finiti. Per proteggere i prodotti nazionali intervengono i dazi doganali. Capitalismo molto
più statalizzato e politicizzato, rapporti con banche. → ideologia protezionista e anti-liberista. La
mano invisibile dello stato deve orientare la mano visibile dello stato. I processi di
industrializzazione rappresentano una trasformazione del paesaggio Europeo. Costruzione di una
rete ferroviaria sempre più fitta. Trasporto di risorse, materie prime e manufatti, trasporto anche
della popolazione civile. C’ era vitalità economica anche fuori dal mondo europeo occidentale ad
esempio Cina dell’epoca conoscevano primo sviluppo industriale ovviamente a ritmi diversi da
quelli europei però costruirà la base per i cambiamenti politici, sociali e culturali nel corso del 900.
Rete ferroviaria nel giro di 30 anni chilometri coperti dalle reti quadruplicate. Ferrovia nuovo
importante strumento di comunicazione. Europa costellata da villaggi isolati e la vita si svolgeva là.
Invenzione della ferrovia rovesciò questa vita e strati più ampi della popolazione via via cominciò a
spostarsi, a conoscere nuovi posti, scambiare prodottoti con altri paesi, lavorare lontani da casa,
ricevere posta da posti lontani, comunicare. Viene costruita una comunità più ampia. A fine dell’800
e inizio del 900 in Francia andare a Parigi una volta nella vita divenne un’ambizione diffusa. C’è un
nuovo senso di appartenenza. Viene introdotto un nuovo senso del tempo, i contadini costruivano la
loro attività sulla base delle cadenze stagionali, orario ferroviario offre un tempo di tipo
quantitativo. Il tempo quantitativo è un tempo omogeneo che porta all’ accelerazione della
comunicazione. A Londra nel 1863 viene costruttiva la prima metropolitana che comporta una
riconfigurazione della vita del cittadino → reintegrazione di quartieri dispersi → nascita del
neoclassicismo. Negli anni 80 dell’ 800 si diffonde il primo tram elettrico  Sarajevo. Negli anni
80 dell’800 viene utilizzata l’energia elettrica per i mezzi di trasporto. Tram elettrici inventati
nell’impero Asburgico  novità perché l’ ambiente urbano non veniva saturato dai vapori dei treni.
Negli anni 80 dell’800 nascono i primi vaporetti che permettono scambi marittimi migliori e più
veloci.  passaggio ad un processo di integrazione mondiale. Nel contenete europeo la
popolazione aumenta. Nuovo sviluppo demografico si colloca nelle formazioni della
struttura economica e sociale, c’ è la possibilità di produrre di più e di trasportare beni,
materie prime, prodotti finiti. C’ è la possibilità di migliori condizioni igienico-sanitarie.
Incremento demografico portano ad un aumento della richiesta di prodotti finiti. Più
popolazione necessita più spazio e sorgono le necessità di conquistare nuovi spazi 
imperialismo  ricerca di nuove colonie  rivalità tra singole potenze. Un paese con la
popolazione maggiore ha più probabilità di imporsi su un altro paese che dispone di meno
uomini. Crescita demografica ha un’implicazione politica. Il lungo 800 è anche scandito da
processi di modernizzazione urbana ovvero espansione delle città.  numero di abitanti
nelle città si fa sempre più significativo. Nei grandi imperi dell’est iniziano processi
d’industrializzazione. Le città conoscono un miglioramento della loro struttura:
miglioramento condizioni igienico-sanitarie, elettrificazione dell’illuminazione pubblica che
porta ad una maggiore sicurezza in città. Nelle città c’è un maggior controllo delle forze
dell’ordine. Le popolazioni rurali vanno in città in cerca di fortuna. Le città si modernizzano
perché i nuclei delle grandi città erano molto antichi e poco sicuri. Le grandi insurrezioni
urbane sono favorite da una struttura urbana che rende difficile il controllo. A Parigi negli
anni 60 dell’800 Napoleone III per sradicare la possibilità di un’insurrezione affida al
prefetto Haussmann un lavoro di radicale restaurazione del centro urbano (costruzione nuovi
edifici e strade in modo da rendere più semplice il controllo e migliorare la sicurezza).
Esigenze d’igiene e sicurezza pubblica. In quest’ epoca si diffondono le prime società di
massa sotto il profilo dei consumi. I mercati europei sono invasi da nuovi prodotti finiti
messi a disposizione per una società alto-medio e basso borghese  ridefinizione del
proprio stile di vita  emblema grandi magazzini . alter Benjamin ha dedicato un libro
importante sulla creazione del desiderio sul piano commerciale. È il mercato che crea i
bisogni. Modello di società in cui il desiderio del prodotto è creato dal mercato per
alimentare il processo di produzione e distribuzione. Queste trasformazioni riguardano un
settore limitato della società. Dalla metà dell’ottocento dopo il fallimento delle rivoluzioni
del 48 iniziano delle ondate migratorie che riguardano le regioni più povere ed arretrate d’
Europa che si rivolgono soprattutto verso le Americhe latine e settentrionale e costa orientale
degli stati uniti. Europei o erano in fuga oppure cercavano fortuna nelle Americhe. Europei
portano i loro usi e tradizioni in America. A partire dall’ inizio dell’800 a partire dai paesi
britannici e dopo negli stati uniti dopo la fine della guerra di secessione decidono di abolire
la schiavitù e si interrompe il flusso di schiavi che aveva caratterizzato i secoli precedenti.
Produzione ora si basa sulla manodopera salariata.

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