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nascere delle città. La crescita della produttività agricola consente la formazione di centri
urbani grazie alla distribuzione dell’innovazione. Finalmente una parte della popolazione
può spostarsi ad altre attività e specializzarsi a fare attività artigianali. Grazie
all’innovazione c’è un surplus agricolo che può essere venduto, per venderlo ho bisogno
di un centro in cui vado a portare la mia merce per scambiarla con cosa ho bisogno. In
queste città, luoghi dove si concentra la ricchezza, comincia a concentrarsi anche il
potere religioso e diventano sede di potere politico. La piazza è luogo dove tutti
comprano e vendono, il palazzo del potere, fa si che sia un centro di produzione di regole
e cultura. Cominciano ad essere delle strutture di regole, norme per regolare lo scambio.
Cominciano a nascere dei contratti, delle imprese, imprese nate nei porti (commende,
forma di contratto dove c’è un fornitore e un capitano che prende i soldi dal nanziatori e
si impegna a portare merce ad un porto e il pro tto è diviso tra il nanziatore e chi ha fatto
l’attività mercantile), si crea quindi una divisione del lavoro, consente di suddividere il
rischio e mettere insieme chi ha capacità nanziaria e imprenditoriale. Le compagnie
cominciano ad importare ed esportare merci, legati tra legame di sangue per non avere
comportamenti fraudolenti. Queste compagnie che si sviluppano cominciano ad adottare
sistemi so sticati con l’utilizzo di strumenti nanziari come le lettere di cambio (scambio
di denaro tra una piazza all’altra senza lo spostamento d’oro). Comincia ad accumulare
importanza anche l’attività manifatturiera. A anco alla mia attività di intermediario anche
quella di manifatturiere. La specializzazione di Firenze è quella della lana, Lucca della
seta.
Oltre a queste innovazioni ci sono anche innovazioni di tipo immateriale, una di queste
è quella legata alla a ermazione dei numeri arabi e della contabilità. Visto l’importanza di
scrivere e riportare dati necessita l’uso di carta che viene importata grazie agli scambi.
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Queste due innovazioni sono fondamentali per la contabilità a partita doppia codi cata da
Luca Pacioli.
Rotazione triennale: campo primo cereali primaverili come avena orzo o leguminose, del
campo secondo cereali vernini come il frumento, segale e nel terzo veniva lasciato a
maggese incolto.
Comincia ad esserci una domanda di beni da parte delle famiglie contadine che chiedono
beni semplici di costo contenuto. Quindi a partire dal XV secolo resta la struttura
tradizionale (le famiglie continuano a produrre una logica di autoconsumo) però comincia
ad esserci l’industria a domicilio. C’è spazio per metter in piedi una nuova attività, si
producono beni in campagna, mercante imprenditore che fornisce alle famiglie contadine
materie prime che devono lare la lana e tesserla, utilizzando una parte della famiglia o
quando il lavoro agricolo è meno intenso. Il mercante passa a ritirare il prodotto e lo
vende in città. In questo modo ho un sistema che mi garantisce un costo inferiore ad una
qualità inferiore. Sistema molto essibile che nasce in diverse aree europee. La
manifattura accentrata produce beni in cui la concentrazione di capitale lavoro è nello
stesso posto (produzione di beni che hanno signi cato per i governanti), come le
porcellane, bene molto richiesto ma complicate da produrre che dovevano essere
realizzate in un solo posto. Anche per la produzione delle armi, era sotto controllo e
nanziata. Arsenale di Venezia, luogo dove si costruiscono le navi, luogo di manifattura
accentrata. Abbiamo anche una crescita della proprietà rurale, le terre venivano divise a
famiglie forti privando i piccoli contadini che si spostano fuori dalla città in cerca di luoghi
dove coltivare.
Per descrivere questo processo si utilizza il termine di protoindustria (ciò che succede
subito prima dell’industria). Nella prima fase l’attività è agricola con famiglie
autoproduttrici, nella seconda fase aumenta la produttività, abbiamo sempre attività
agricola con aggiunta di protoindustria, nella fase 3 il territorio si industrializza ma vi è
anche il ritorno all’agricoltura. Dal vantaggio comparato una regione che si specializza
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nella produzione manifatturiera può indurre le regioni vicine a specializzarsi nella
produzione di derrate alimentari.
Nel XV secolo la Cina decide di eliminare gli scambi con l’esterno per paura che la propria
nazione possa essere inquinata da in uenze straniere. Questa chiusura rappresenterà uno
svantaggio competitivo nel futuro.
La prima cosa che si scambiano le civiltà europee e le civiltà coloniali sono le malattie. Il
successo degli europei sono stati armi, acciaio e malattie. Dopo la conquista spagnola
l’impero coloniale conosce le malattie che si di usero velocemente. Bestiame di grossa
taglia, bovini, pecore vengono importati nell’America, importano cereali, orzo e avena.
Questo scambio ha impatto signi cativo, ma altrettanto signi cativo sono i prodotti che
dall’America arrivano all’Europa come il cacao, mais e patate. Mais e patate sono
importanti perché crescono ovunque e sono in grado di fornire alimentazione in quantità
importante alla popolazione rurale. Anche le famiglie con un terreno più piccolo riescono
a sopravvivere. Abbiamo una crescita enorme dell’interscambio, il baricentro del
commercio europeo si sposta dal Mediterraneo al Mare del Nord e all’Atlantico, ai
prodotti di lusso si a ancano prodotti di largo consumo. Cambia la concezione di
commercio che da pochi prodotti di lusso si allarga ad una vastità di prodotti. Quello che
cambia è anche l’equilibrio dei fattori di produzione: abbiamo una scarsità di terra in
Europa e una scarsità di lavoro in America. l’Europa esporta beni che hanno fattore di
produzione maggiore rispetto all’America quindi il lavoro (beni manifatturieri), l’America ha
un’abbondanza di terre coltivabili e quindi l’esportazione sarà di beni che hanno un
elevato fattore di produzione agricola(beni agricoli).
Ci fu una crescita fondata anche sullo sfruttamento di schiavi comprandoli sulle coste
occidentali.
Nell’atlantico c’è una tratta degli schiavi chiamato il triangolo atlantico. Si caricano
prodotti che interessano in africa, si vendono questi prodotti in cambio di schiavi,
attraversano l’atlantico, si vendono gli schiavi per far funzionare le piantagioni, si caricano
i prodotti coloniali e si riportano in Europa.
Un altro bene chiave dall’America sono le importazioni spagnole di metalli preziosi. Una
moneta da 3 grammi corrispondeva ad un determinato valore di scambio. Sistema della
moneta a valore intrinseco. Il valore della moneta è un valore sicuro certo, perché
corrisponde al metallo che contiene. In America si scopre una quantità enorme di metalli
preziosi, gli spagnoli se li portano in Europa e ciò supporta la loro grande crescita. Questo
a usso di metallo prezioso favorisce lo scambio di moneta, ma provoca in azione con
conseguente crescita dei prezzi, spiegata dalla teoria quantitativa della moneta. MV=PQ,
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dove m è la quantità disponibile, v la velocità di moneta dello scambio “tra mani”, uguale
ai prezzi P per la quantità di scambio Q. Un’aumento di M provoca un aumento di P.
Al crescere della liquidità nel sistema si veri ca un aumento dei prezzi. L’in azione è un
fenomeno pericoloso per chi percepisce redditi ssi (dipendenti, pensionati…), favorisce
chi ha decisione sul prezzo di vendita, la moneta può acquistare meno merce rispetto a
prima, spostamento del peso tra creditori e debitori (i debitori ci guadagnano perché il
valore reale del proprio debito diminuisce), a volte è successo che lo stato abbia fatto
correre l’in azione per ridurre il debito pubblico. È un bene che il tasso di in azione sia
stabile: le decisioni che prendiamo tutti sono prese in un regime di incertezza, in un
periodo di in azione il margine di incertezza aumenta e prendere decisioni razionali è più
di cili rendendo le persone molto più conservative. Si prendono le decisioni sulla base
del prezzo. L’in azione oltre ad essere causata dal cambiamento dei mezzi di pagamento
viene anche causata dalla crescita della popolazione e dai limiti della produttività agricola
che provocarono un aumento dei prezzi.
CULTURA
Nel corso del medioevo abbiamo un processo di recupero delle conoscenze del mondo
classico grazie anche alla mediazione araba. Il punto chiave della cultura è il fatto che la
persona intesa come individuo ha libertà di decisione (individualismo), corrente dove il
ruolo dell’individuo è fondamentale. Anche nel mondo medievale c’era la concezione che
l’attività economica e il pro tto abbia dei risvolti positivi. Ragionano attorno alle categorie
economiche riescono a spiegare il pro tto. Pietro di Giovanni Olivi, un francescano
spirituale, spiega che il pro tto non è da condannare, spiega che non tutte le persone
hanno la propensione al rischio di andare a commerciare tramite navigazioni all’estero e di
investire ingenti somme di denaro, solo pochi hanno queste capacità per cui è lecito che
ci siano questi addetti nella comunità e che abbiano quindi come compenso un certo
pro tto.
La creazione della carta spinge al miglioramento delle conoscenze scienti che grazie alla
loro di usione. Creazione di strutture di potere a livello nazionale, tra cui Spagna, Francia
e Inghilterra, lo stato può raccogliere tasse per costruire infrastrutture e campagne
militari.
• L’a ermarsi del metodo scienti co(mette a disposizione una serie di conoscenze
importanti che mettono a disposizione più risorse);
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• L’ascesa degli stati nazionali che sono produttrici di norme creando condizioni in cui
l’economia è agevolata, gli stati che non sono capaci di garantire una sicurezza sono
sottoposti al rischio;
• La dimensione delle scoperte geogra che è molto importante, si utilizzano risorse che
vengono da fuori, i processi di sviluppo avvengono se un paese è integrato all’interno
del commercio;
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Termine introdotto nel 1884, entrato nell’uso comune per indicare le trasformazioni socio
economiche avvenute tra 1760 e 1830 in Inghilterra e in tempi diversi nelle altre
economie. Questa de nizione non è del tutto corretta, è vero che sul metro del tempo
storico e considerati gli e etti il termine rivoluzione pare giusti cato per l’Inghilterra ma
questo termine non è risultato di un cambiamento improvviso e violento ma frutto di un
graduale processo di trasformazione.
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