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STORIA CONTEMPORANEA (800).

Rivoluzione industriale.

L’industria favorisce di gran lunga la crescita della popolazione in questo periodo,


trasformazione essenziale che viene vissuta diversamente dai vari paesi come
l’Europa o l’Asia, mentre in America prevalgono le ondate migratorie.
Un vantaggio dell’Inghilterra,notevole in questo caso, fu il commercio con l’estero e i
rapporti di contatto, possedere una flotta sia commerciale che militare creò un punto
a loro favore, soprattutto nella grande città di Londra (che diverrà capitale). I flussi
all’interno del meccanismo convogliano prodotti di importazione ed esportazione,
come mercato di intermediazione (tè, caffè, cotone, seta, spezia ecc). Tra i maggiori
c’è lo scambio degli schiavi e cotone grezzo ( primo prodotto essenziale nella
Rivoluzione) attingendo alla materia prima nel sud degli Stati Uniti dove le
piantagioni vengono lavorate dagli schiavi. Emerge lo sfruttamento in questo caso
nel mercato di triangolazione (vendita degli schiavi). Il commercio con l’estero viene
indicato favorevole nel processo industriale perché : - consente accesso alle materie
prime a prezzi molto più bassi - si ha la possibilità di ampliare il mercato - scambio
negli altri paesi per la moneta - surplus di capitali da investire nell’industria , si
accumula guadagno necessario per investire nella propria fabbrica - vengono a
formarsi nuove forme di istituzioni, come con la standardizzazione del prodotto
stesso, che accresce la produttività internazionale e lo sviluppo dell’industria
moderna. Ciò darà vita alla creazione di nuove navi o forme contrattuali tra i due
commercianti. Come ultimo elemento è fondamentale parlare di Trasporti Interni,
come per esempio la presenza di strade a pedaggio, canali e solo poco dopo la
nascita della ferrovia collegando zone accessibili con tempi minori di spostamento e
costi ridotti. Sono definite di un’importanza elevata per l'esportazione di materie
prime, come il carbone.

LA DIFFUSIONE.

Quest’ultima si verificò in Inghilterra con discontinuità spaziale e temporale , ma in


Europa si creò la necessità di emulare ciò che aveva fatto emerge l’Inghilterra stessa
con la nascita di una fitta rete di fabbriche (come per esempio in Belgio). Nella
seconda metà del secolo il processo arrivò sino al Giappone e agli Stati Uniti. Gli
USA mettono in pratica uno sviluppo totalmente differente rispetto a quello inglese.

SOCIETA’.

Tutto questo clima influenzò notevolmente anche la struttura sociale all’interno delle
varie città. Il rovesciamento avviene in maniera graduale nei vari assetti. L’effetto
concerne la forte crisi in cui caddero le giurisdizioni feudali, perciò si affermò l’idea
secondo la quale : ‘ una società che , dal punto di vista formale, deve assicurare
l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alle legge’. La società non viene stratificata
per ceti, bensì viene definita in base al ruolo svolto nel sistema di produzione e per
ricchezza, CLASSI SOCIALI. Gruppi che trovano le loro ragioni nei ruoli che hanno
nella produzione. Cio’ crea antagonismo sociale tra - borghesia , colui che possiede i
mezzi di produzione, non hanno titoli nobiliari né diritti ? - i lavoratori salariato, il
proletariato, coloro che non hanno ricchezze e vendono la loro forza lavoro (MARX).
In Gran Bretagna il processo si sviluppa lentamente. La borghesia ha interesse a
sfruttare l’operaio nonostante ne abbia bisogno mentre quest’ultimo ha bisogno del
lavoro dato dal borghese stesso. I capitalisti sono coloro che possiedono i mezzi di
produzione, ma esistono figure che esprimono modalità di vita che li rendono tali
come i professionisti, notai, ingegneri , alti funzionari dello stato e infine coloro che
vivono in una classe sociale intermedia : impiegati, insegnanti , piccoli commercianti,
artigiani , contadini ecc definiti come CETO MEDIO O PICCOLA BORGHESIA.
Un altro elemento che riguarda la borghesia fa riferimento al loro modus vivendi
all’interno della società con una propensione forte alle manifestazioni esteriori.
L’abbigliamento viene identificato molto dedito alla cura personale
contraddistinguendosi dalle altre classi sociali, simili a tutti coloro che ne facevano
parte e diversi dagli altri. DEFINITI COME ELITE’ SOCIALE. Identica cosa viene
effettuata in casa con la presenza di oggetti che manifestino il successo economico
del borghese che ci vive per poterlo rendere visibile a tutti, come status symbol.
Nascono nuovi luoghi d'elite come i teatri che vengono frequentati unicamente la
sera, i Caffè come luogo di discussione tra simili. I borghesi esprimono i propri valori
attraverso moderazione, austerità , capacità di reprimere gli istinti e propensione al
risparmio (differenziandosi nettamente dalla borghesia). Devono da un lato
distinguersi dalla nobiltà ma allo stesso tempo non confondersi tra i ceti medi. Le
fonti che ci attestano la presenza di ciò fanno riferimento alla letteratura (opere e
romanzi dell’epoca), arte (celeberrime tele) , carpeggi tra vari autori (distacco netto
dalla vita sociale dei nobili).

LA DISTINZIONE (sociologo francese ).

La borghesia viene designata come una classe sociale che tende al concetto di
distinzione , come élite che sente il bisogno di distinguersi dalla massa totalizzante
nella società. I documenti in materia sono - Dalle Memorie , di Stella Davies e - Dalle
Memorie di Lady Warwick, due diari, i quali esprimono chiaramente come fosse ben
circoscritta la vita della borghesia a quel tempo mettendo in evidenza una gerarchia
sociale ben definita.

(DA LEGGERE) I CAPITALISTI E L’INNOVAZIONE BRANO DI MARX ED ENGELS,


nel Manifesto del Partito Comunista del 1848.
IL PROLETARIATO INDUSTRIALE.

Questa fase della storia , nella Rivoluzione Industriale, si ramifica in - espulsione dei
contadini dalle campagne e il suo trasferimento in città - ridimensionamento delle
botteghe e del lavoro a domicilio. Gli operai nelle industrie vivono soprattutto in
Inghilterra con un’ascesa di imposizione dure nell’ambito lavorativo come: orari
lunghi ( 12- 16 h) , precarietà del lavoro stesso , divisione poiché l’operaio esegue
operazioni parziali , si ha il largo impiego soprattutto nell’industria tessile di DONNE
e BAMBINI , sottoposti a continui soprusi e sfruttamento, spesso venivano integrate
intere famiglie operaie. (Prometeo Liberato di Landes che descrive le trasformazioni
tecnologiche e di sviluppo). Similitudine che paragona la fabbrica al carcere e
l’orologio alla figura del carceriere. Le prime inchieste operaie del 1850 offrono un
chiaro quadro della situazione ( donne= 55%, uomini 28,8%, ragazzi= 11,2%,
bambini 4,5%).

GLI OPERAI E LA CITTA’.

Le fabbriche si concentrano nella zona urbana e ciò determina una forte crescita
delle città , come per esempio a Manchester. Di conseguenza si modifica sin da
subito la struttura con le edificazioni dei quartieri, con forte affollamento, condizioni
igieniche precarie e case a basso costo,mentre i borghesi si muovono lontani dalle
fabbriche accingendo ad un tenore di vita molto più elevato dal punto di vista
abitativo. L’inquinamento diviene una forte causa-effetto dell’industrializzazione.

LA QUESTIONE SOCIALE.

Nasce in parallelo alla situazione sociale che produce una duplice reazione perché
se da un lato le classi dirigenti dovevano intervenire per evitare il forte disagio
venutosi a creare , in secondo luogo gli operai organizzarono dei primi scioperi.
FAVORENDO COSI’ LA NASCITA DEI SINDACATI.

Borghesi e liberali abbracciano la tesi secondo cui il mercato deve autoregolarsi e a


ciò consegue un aggiustamento degli squilibri che l’industrializzazione produce (vedi
Smith e Ricardo). Nasce la moderna teoria economica, economia politica, proprio
come causa-effetto della situazione in Inghilterra. L’economia classica afferma che il
mercato deve essere libero nell’agire, senza che lo stato debba intervenire. Adam
Smith,con La ricchezza delle Nazioni,afferma che l’imprenditore deve curare i propri
interessi.

A ciò corrispondono le prime scelte fatte dal governo inglese , come ad esempio, la
New Poor Law del 1834, abbandona il sistema di Speenhamland e non interviene
per mitigare la situazione dei più poveri, bensì inasprisce la concessione di aiuti. I
poveri devono uscire dalla loro condizione mettendosi nel mercato del lavoro,nei
nuovi centri ,ossia le workhouses, affinché possano risolvere da soli la loro disagiata
situazione. Lo stato interviene solo per penalizzare la figura dell’operaio
introducendo delle restrizioni sulle libertà dei lavoratori e circoscrivendo i sindacati,
privando l’operaio dei propri diritti. Nei momenti di conflitto la reazione dell’esercito è
quella di REPRIMERE, uno degli episodi più famoso fu il Massacro di Peterloo 1819,
l’evento viene definito ingente come la sconfitta di Waterloo.

RIFORME SOCIALI.

Le Factory Act, del 1833, le quali dovevano regolamentare l’uso dei lavoratori e delle
lavoratrici nelle fabbriche. Quelle del 33’ sono definite come le più importanti: -divieto
di lavoro per i minori di 9 anni - 9 a 13 , 9h al giorno, - 13 ai 18, 12h, - divieto di
lavoro notturno per i minori, -obbligo scolastico - nasce l’istituzione degli ispettori di
fabbrica per verificare le condizioni di lavoro nelle industrie. Factory Act, 1844,
riduzione orario delle donne, donne e minori possono lavorare non più di 10 h al
giorno. Ad approvare la legge sulla donna , sono uomini bigotti e conservatori, che
credono che fisicamente quest’ultima sia incapace per un lavoro in fabbrica.Un’altra
reazione coinvolse la riduzione dei salari e ciò chiaramente creò un forte disagio e
squilibrio nella società.

Le organizzazioni operaie sono un fenomeno importante dal punto di vista sociale,


soprattutto per la forte tensione in fabbrica, poiché l’operaio stesso si rende conto
della sua condizione non troppo favorevole. Nascono nuovi modi di pensare che
inglobano tutti quanti, nel collettivo, nuove forme di aggregazione con idee sul
cambiamento sociale, elaborate da borghesi: le teorie socialiste. Le forme di
organizzazione operaie sono : - il Luddismo, da Ned Ludd che nel 1779 avrebbe
distrutto un telaio, movimento di contrapposizione nel settore tessile. Questo
fenomeno esprime un rifiuto delle condizioni di lavoro e di vita. La prima lotta della
manifestazione fu la distruzione delle macchine. I luddisti avevano come unico
simbolo di lotta , la distruzione dei grandi macchinari.Nel 1812 , viene approvata la
pena di morte per chi pratica il Luddismo e l’arresto di alcune importanti figure.
Nascono in un secondo momento i sindacati, da parte di democratici, evitando gli
sforzi aggressivi, rivendicano i propri diritti sia economici che politici. Si dà così il
pretesto per far emergere delle tesi , giuste/ sbagliate che siano, chiedendo la
legalizzazione dei sindacati. Da ciò si diramano alcune Trade Unions , delle leghe,
che si suddividono in base alla categoria dei dipendenti.

-IL MUTUALISMO, su base volontaria , il laboratorio permette di coprire rischi che


possono proporre solo lo stato. Come il mutuo soccorso o Self-help. Si estende in
tutta Europa. AUTO-AIUTO O MUTUO SOCCORSO.

-IL CARTISMO.
1938, viene emanata the People’s Charter ( la carta del popolo) dando vita ad un
programma propagandistico. Le camere erano due, quella dei Lord vitalizia e quella
dei Comuni (borghesia benestante), elettiva , la quale durava in carica 5 anni.Il voto
è ancora censitario in questo periodo storico.

IL SOCIALISMO.

Il fenomeno del socialismo viene definito utopistico, come un sistema di idee che si
affianca alla nascita delle diverse forme di organizzazione operaia.
- Simon: società dei produttori
- Fourier. i falansteri
- Blanc: diritto al lavoro, fabbriche e cooperative
- Proudhon: società senza stato, pacifica
- Owen: armonia sociale e sistema cooperativo

Tutte le teorie si avvicinano molto alla questione operaia anche dal punto di vista
sociale. Questi teorici trovano tutte delle soluzioni che poi si articolano nel fenomeno
del pre Marxismo.

KARL MARX E ENGELS: IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA DEL 1848.


Definiscono il socialismo <utopistico>, ossia non realizzabile nella società entro cui
si vive. Irrealizzabile dal punto di vista tecnico.

Blanqui: propone un clima di insurrezione, facendo scontrare gli operai contro lo


stato con la forza, si parla di DITTATURA DEL PROLETARIATO.

Marx ed Engels elaborano un socialismo scientifico, contrapposto a quello utopistico.

IL PROTAGONISMO GIOVANILE.

Il giovane era considerato un adulto in formazione, di conseguenza gli eventi di


carattere politico e culturale, mettono in evidenza come questa fase possa scindere i
giovani adolescenti dal nucleo familiare Alcune cariche nella società vengono
ricoperte dai ragazzi, come per esempio in politica, nel giornalismo , nella
legislazione ecc. Il ragazzo può avere una sua identità, un suo IO, che viene guidato
anche dall'influsso della cultura romantica. Si identificano con alcune ,idee nuove,
diverse da quelle con cui sono cresciuti, sentendosi parte di uno stesso gruppo per
esprimere voglia di cambiamento nella loro società. ( come Il giovane Werther di
Goethe).

CAMBIAMENTI POLITICI.

L’assetto politico all’interno concerne , nel Regno Unito il liberalismo politico ed


economico, Prussia, Russia e Regno di Sardegna rifiuto del cambiamento, Impero
Asburgico repressione poliziesca di ogni rivendicazione , Francia il Re concesse una
Carta Costituzionale conservando l’ordine amministrativo mentre in Italia ci sono
molteplici situazioni differenti tra loro.

NUOVE IDEE POLITICHE.

Tutti i grandi eventi politici e culturali creano un’ identità autonoma della gioventù,
poichè molti giovani iniziavano a sostituirsi ai ruoli classici di persone più grandi, con
dei carichi di responsabilità che non erano soliti assumere,esempio di una cultura
che porta alla luce questo è il romanticismo.
In questo periodo nascono nuove correnti e nuovi ideali politici che cambieranno nel
corso del tempo la politica dell’800, ad esempio il socialismo, il liberalismo, il
nazionalismo e la democrazia.
L’idea di nazione nasce poco dopo la Rivoluzione Francese ed è un'idea legata ai
concetti di indipendenza e libertà, i quali si collegano direttamente all’ ideologia
romantica ed assumono un significato di collettività umana, come unità culturale, di
lingua o di “razza” .Nasce l’idea che ogni individuo di una determinata nazione si
debba far governare da un soggetto della medesima, però con sé porta anche un
principio di uguaglianza che non bisogna invadere o reprimere altre nazioni, ma si
propone l’unificazione della propria. Questa idea si espande tra i giovani intellettuali,
che provengono da nazioni divise (come Italia e Germania).
Il liberalismo,che ha come idea di fondo la creazione di governi che tutelano le
libertà individuali, vogliono la costituzione e lo stato deve garantire le libertà. Così
sostengono l’idea di stato che non interviene nell’economia, favorevoli al suffragio
censitario.Sempre in questo clima nasce il concetto ‘ secondo cui il ricco non può
essere controllato, mentre quello povero può essere comprato.’
I democratici appartengono ad un’altra corrente che si basa sull’idea, per la quale gli
individui sono uguali e che a tutti debbano essere riconosciuti gli stessi diritti, quindi
garantendo alla popolazione la partecipazione alla vita politica, appoggiando il
suffragio universale maschile , aventi atteggiamenti tendenzialmente repubblicani.

LE SOCIETA’ SEGRETE.
Per quanto concerne l’organizzazione, dove la censura e il corpo poliziesco non lo
impedisce, dibattere sulle idee è lecito attraverso le pagine di alcuni giornali, nei club
e nelle associazioni private. Dove la discussione libera è dichiarata illegale,
censurata, lo strumento con cui si opera coincide con la nascita delle sette o società
segrete. La più importante è la CARBONERIA, attiva in Italia ma anche in altre parti
d'Europa , come ad esempio in Francia (altre associazioni fanno riferimento agli
Adelphi , Filadelfi). Tutto ciò corrisponde ad un atteggiamento clandestino ,
soprattutto quando viene soffocata la libertà di espressione.Sono società in cui è
difficile entrare, chiaramente è oppurtuno mantenere la massima segretezza per
evitare di essere scoperti (nel caso per coloro che ne facessero parte c’era la pena
di morte). Le idee fanno sì che si possa entrare in contatto con una moltitudine di
linee di pensiero differenti tra loro.

Tra il 1820 e il 1849 rinveniamo tre grandi cicli rivoluzionari (fra America e Europa).

- i primi due fanno riferimento agli anni 20’ con carattere politico , ispirato ad un
principio nazional-liberale.
- il terzo , nonostante la forte impronta politica, si risente la (slide)

Il primo ciclo rivoluzionario ha inizio in America Latina , passando poi dall’Europa alla
Spagna, avente un ciclo diffusivo soprattutto grazie all’aspetto mediatico nella
società ( notizie che si propagano attraverso i giornali, pamphlets o racconti di
mercanti) . Così facendo , la guerra non è più un evento circoscritto a sé. La rotta di
movimento emerge in questa fase, da Ovest verso Est, come se fossero colpi di
stato veri e propri, portati avanti da militari o ufficiali dell’esercito che si identificano
nei valori del liberalismo e del principio di nazionalità. Le società segrete vengono
definite come le coordinatrici di ciò, comparti isolati ( chi partecipava non conosceva
tutti) nonostante questo si ampliarono in tutta Europa. Le rivendicazioni sono di
carattere liberale per detenere un’uguaglianza sociale.(Il punto di rottura avviene tra
democratici e liberali- moderati).

L’INDIPENDENZA DELL’AMERICA LATINA. (primo esempio di principio di


nazionalità) . Nel 1810 emergono moti indipendentistici in Messico , Venezuela e in
Argentina. Le colonie erano tutte sfruttate della madrepatria e i latifondisti
sfruttavano i ceti meno abbienti ,come indios e neri, non accettando le restrizioni
della Spagna.

Bolívar , libera Colombia e Venezuela.


Equador, Federazione della Colombia.
San Martin, Argentina e Cile.
I libertadores ,Perù ( i lib. sono bianchi o persone nate nel contesto sudamericano
ma che discendono da famiglie di origine Spagnola).
Il sostegno decisivo viene dato dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti che ampliano i
loro mercati e la loro egemonia economica in America Latina. In questo caso
parliamo della Dottrina Monroe, dal presidente americano James Monroe,la quale
afferma che gli americani non tollereranno l’ingerenza Europea nel loro continene,
L’AMERICA AGLI AMERICANI, AFFERMA IL PRESIDENTE.

I MOTI DEL 1820-1821.

-In Spagna e in PortoGallo


- Regno delle Due Sicilie
-Regno di Sardegna

I sovrani in qualche modo concedono la costituzione e si aprono divergenze tra


liberali e democratici.

I moti si attivano dopo l’intervento armato stabilito post Congresso di Vienna dalla
Santa Alleanza , contribuendo agli arresti e alla forte repressione. L’arrivo delle
truppe Austriache e Francesi arrestano i militari. L’Inghilterra si tira fuori dagli eventi.

L’INDIPENDENZA DELLA GRECIA.

Il caso di pieno successo è la rivoluzione in Grecia (1829), come volto dell’impero


Ottomano, la quale conquista l'indipendenza. La Turchia cerca di reprimere i moti e
la sua durezza, spingendo i volontari alle armi in Grecia , proprio in difesa del
territorio.
Interviene la Russia che sconfigge la Turchia, ma anche Inghilterra e Francia.

IL MOTO DECABRISTA IN RUSSIA.

L’Inghilterra assume un ruolo differente e si presenta come sostenitrice dei


movimenti di indipendenza nazionale, senza curarsi del sistema nato nel Congresso
di Vienna. Di conseguenza entra in crisi anche la Santa Alleanza per il contrasto
forte tra Austria e Russia.

IL SECONDO CICLO RIVOLUZIONARIO.

Contrasti tra liberalismo e conservatorismo , poiché le aspirazioni nazionali si


rafforzano e nel 18301-31 provocano la seconda ondata rivoluzionaria europea.
LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA. Luglio 1830, sotto Carlo X re fortemente
reazionario, a Parigi insorge la popolazione ricorrendo alle barricate. Il re è costretto
alla fuga e sale al trono la figura di Filippo D'Orléans, con cambio di dinastia, aperto
alle idee liberali a differenza dei Borbone , riconosciuti come reazionari (contesa tra i
monarchi). Programma di moderazione sostenuto anche dalla borghesia e
soprattutto si dichiara Re come rappresentante del popolo.

I MOTI DEL 30-31.

Il Belgio chiede l’indipendenza dall’Olanda e la ottiene. In Polonia inizia la rivolta


contro il dominio della Russia. Altri moti in Italia, Svizzera e Stati tedeschi. I successi
sono pochi e il cambiamento reale è quello FRANCESE.

I CONFLITTI INTERNI E INTERNAZIONALI.

Dopo il 1830, si propagano i conflitti interni tra le varie forze politiche come le
dinastiche e le clericali da un lato, mentre dall’altra parte abbiamo forze
liberali,nazionaliste e repubblicane. Il quadro europeo viene meno.

L’EUROPA VERSO IL 1848.

La borghesia liberale nei paesi della Quadruplice Alleanza,quella dell’aristocrazia e


delle forze conservatrici nella Santa Alleanza, sono i due momenti fondamentali di
articolazione della dinamica politica.
Nel primo gruppo la tematica centrale è il rapporto tra sistema politico e sviluppo
economico-sociale.
Le origini hanno una duplice faccia: trasformazione dei regimi assolutistici in
monarchie costituzionali, quando vennero creati gli Stati Fondati sul principio di
nazionalità.

Crisi economica del 1846-47 data dai cattivi raccolti con un calo della produzione
agricola che a sua volta innalza il prezzo dei beni primari, mettendo in difficoltà la
massa meno abbiente della popolazione. L’Europa affronta una crisi che si riflette
anche nella società.

DOMINO RIVOLUZIONARIO.

La primavera dei popoli, 1848. Nuovo protagonismo popolare , con una successione
di eventi che si susseguono tra di loro ricreando un effetto domino vero e proprio.
Replicando l’insurrezione armata con lo scontro contro l’esercito, rivoluzione come
atto di popolo.
Primo tempo : INSURREZIONI, ovunque ottengono un successo e la concessione di
una costituzione, come passo in avanti.
Da aprile : CONTRORIVOLUZIONE, mettendo fine ai moti.
Ultimi sussulti rivoluzionari: vedi Italia, Venezia e Roma.
12 GENNAIO 1848: regno delle due Sicilie, insurrezione a Palermo. Ferdinando
decide di concedere una costituzione. Gli altri re concedono anche le costituzioni.

FRANCIA: epicentro della Rivoluzione , a febbraio, il Re abdica e proprio per le varie


delusioni il 24 del mese scoppia la rivoluzione anche a Parigi. In strada vi è la
presenza di studenti e parte operaia, con la bandiera rossa che reincarna la
rivoluzione sociale. Si instaura un governo repubblicano (fino ad aprile) a cui
partecipano dei socialisti, come Blanqui, elezione a suffragio universale e creano
fabbriche nazionali finanziate dallo stato per dare posti di lavoro.

IMPERO AUSTRIACO: Vienna, Budapest e Praga, studenti che insorgono ,


provocando la caduta di Metternich. A ciò l’imperatore dà alcune concessioni, come
per esempio l’autonomia agli ungheresi , l’apertura di un parlamento (il quale
abolisce la servitù della gleba).

ITALIA: Venezia e Milano, intervento con la figura di Carlo Alberto. 29/09

30/09/2022
RITORNO ALL’ORDINE: FRANCIA.

Elezione a suffragio universale maschile, Assemblea Costituente, all’interno della


quale prevalgono le forze moderate. La crisi economica sfocia nell’aumento della
disoccupazione, motivo di quella che sarà l’insurrezione operaia a Parigi. La lotta
sfocia nella repressione sanguinaria da parte di Cavaignac e dal governo
conservatore, ma la Costituzione conferma l’assetto repubblicano e democratico
dello Stato, riconoscendo i doveri nei confronti dei più poveri. Il 10 dicembre: vi sono
le elezioni presidenziali dove i repubblicani sono divisi ;così facendo venne
affermandosi la figura di Luigi Napoleone Bonaparte (Napoleone III) soprattutto
grazie al voto delle campagne.Inizia così l’involuzione reazionaria della Repubblica.

In Italia,Carlo Alberto subisce la sconfitta degli austriaci,sotto il comando del


generale Radetzky, a cui restituisce il Lombardo-Veneto. Sale al trono Francesco
Giuseppe.

In Prussia, l’imperatore, scioglie l’assemblea Costituente e offre una costituzione su


‘concessione’, non ottenuta con il voto del popolo, bensì concessa dal sovrano
senza la partecipazione degli esponenti del ceto medio. Il sistema prevede due
Camere basate sul modello Inglese, con la Camera bassa che viene eletta a
suffragio indiretto.Cio’ significa che viene a crearsi un sistema di voto, chiamato
DELLE TRE CLASSI, basato sul reddito, con la notevole differenza tra ricchi e
poveri, limitando l’impatto del voto delle classi popolari da parte dell'élite stessa.

GLI ULTIMI SUSSULTI RIVOLUZIONARI.

1849: i più significativi sono in Italia. In Ungheria, sotto Kossuth, resistenza alle
forze austriache, contro Vienna per ottenere l'Indipendenza. In Germania, il
parlamento di Francoforte, prova ad offrire la corona imperiale ma il sovrano di
Prussia rifiuta, provocando l’insurrezione.

Il 48’ lascia alcune conseguenze, come la crisi del liberalismo stesso, emerge la
questione dell’unità nazionale in Italia e Germania, richiesta di unificazione. La
tematica forte fa riferimento anche al tema della nazionalità per i paesi che cercano
la loro Indipendenza. In Francia, la Borghesia si ripiega su posizioni conservatrici ed
emerge il famoso conflitto sociale. La classe operaia così inizia ad allontanarsi dai
liberali, più vicini alla borghesia. Si rafforza il potere politico nelle forme autoritarie,
grazie anche alla funzione che viene ad assumere il suffragio in alcuni paesi. Il
conflitto tra città e campagna si propaga sempre di più anche dal punto di vista
politico.

IL RISORGIMENTO.

Con questo termine facciamo riferimento ad un ampio insieme di eventi politici,


culturali,ideologici e militari che portano alla nascita di uno stato unito, creando uno
stato unico e indipendente. L’espressione rimanda ad un’idea che accomuna
chiunque si ritrovi nell’unità dell’Italia stessa, da sempre oppressa dal dominio di
potenze straniere e poco dopo suddivisa in piccoli stati, dando vita ad un processo di
forte decadenza. Il movimento è animato da giovani borghesi e intellettuali, che
hanno come obiettivo la rinascita del paese dando vita ad un periodo di gloria.
Tutti gli ideali risorgimentali entrano in forte opposizione ai principi delle potenze
della Restaurazione, prendendo spunto dalle esperienze francesi.

All’interno del movimento rinveniamo due correnti, in contrapposizione: i moderati,


che si ispirano al modello liberale dando vita a riforme che coinvolgono i monarchi,
democratici che hanno come ideale dar vita alla rivoluzione di carattere popolare.

Una delle figure più importanti nei democratici fu Giuseppe Mazzini, colui che
teorizza l’idea di rivoluzione fatta dal popolo , riunendo intellettuali che vogliano
sviluppare l’idea di unificazione. Scrive messaggi propagandistici , dando vita alla
battaglia delle idee sofisticate e avanzate con cui possa educare le persone. Fonda
alcune organizzazioni, non clandestine, la ‘Giovine Italia’ che mira al risveglio della
coscienza nazionale e la ‘Giovine Europa’, convogliando tutti coloro che rifiutano il
vecchio mondo. Teorizza l’insurrezione anche armata, per poter conquistare e
attuare i modelli di rivolta parigini.
Nei federalisti, legati al tema dello sviluppo economico, abbiamo Carlo Cattaneo che
teorizza la necessità di liberarsi dai vecchi monarchi , che non solo dividono l’Italia ,
ma frenano lo sviluppo economico e sociale del paese. Ritiene che sia fondamentale
che lo stato riconosca la libertà del mercato e la forza imprenditoriale. La sua
repubblica è federale con tanti governi locali ma un capo comune. Scrive il
‘Politecnico’.

Tra i moderati , coloro che vogliono che le monarchie si aprano, c’è un forte senso di
unità del paese attraverso i re esistenti. Due correnti : - alle armi dei Savoia, come
Cesare Balbo e Massimo D’Azeglio, il regno di Sardegna deve governare sugli altri
stati.
-alla guida spirituale, come ‘neoguelfi’, sotto il Papa Pio IX, con le idee di Vincenzo
Gioberti.

Massimo d’Azeglio: teorizza un programma di sviluppo economico , quasi come


Cattaneo. Quest’ultimo sostiene che per ottenere lo sviluppo,bisogna superare la
frammentazione tra Stati, poiché questa non progredisce anzi determina il
pagamento delle tasse doganali ai confini.

IL QUARANTOTTO ITALIANO.

Il processo dura poco più di un decennio,ci sono due momenti essenziali. VEDI
SLIDE.

LO STATUTO ALBERTINO: da Carlo Alberto nasce lo statuto del Regno d’Italia,che


rimarrà in vigore fino al 1944. Costituzione concessa, viene specificato nel
documento.
Art 1: la religione cattolica è l’unica e assoluta nello stato, gli altri culti sono tollerati
entro i limiti della legge. Da ciò si desume quando il potere fosse teocratico.

PER GLI ARTICOLI DELLO STATUTO LEGGI E VEDI SLIDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Le libertà dello Statuto non sono assolute, bensì condizionate. Art. 28: La stampa
sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi.

Prima guerra d'Indipendenza, 23 marzo 1948, Carlo Alberto dichiara guerra


all’Austria.

Nonostante la Santa Alleanza non funziona più rimane comunque attivo il principio di
ingerenza. La Francia interviene per poter ristabilire l’ordine.

LA CRISI DELLA VIA INSURREZIONALE.


I fallimenti dei moti mettono in evidenza una forte crisi insurrezionalista. Non a caso,i
gruppi mazziniani, vedono fallire i loro tentativi insurrezionali (esempio. Carlo
Pisacane in Campania). Molti sperano nell’ascesa sabauda con la figura di Cavour,
che nel 1852 divenne capo del governo, attuando una politica liberale: - difende lo
Statuto e la libertà di stampa , promuovendo la laicizzazione - realizza una politica di
sviluppo economico ,improntato sul principio di libero scambio. Fondamentale è la
diplomazia per allearsi con le grandi potenze per poter far progredire l’Italia (Guerra
di Crimea a cui partecipa).

Verso l’Unità c’è una situazione pienamente confusionaria, da qui vengono redatti i
famosi accordi di Plombières con la Francia di Napoleone in difesa dell’Italia. Il regno
di Sardegna cerca lo scontro con l’Austria , che dichiara guerra nel 1859,
attraversando alcune battaglie come San Martino e Solferino. Seconda guerra di
indipendenza. Napoleone firma l’armistizio di VILLAFRANCA facendo sì che Cavour
dia le dimissioni, poco dopo.

Cavour torna al governo e vengono indetti i plebisciti nei ducati, i quali vengono
annessi al regno di Sardegna. Il Regno delle due Sicilie vede l’intervento aperto di
Garibaldi con la’ Spedizione dei Mille’ nel 1860.

05/10/2022.

IL DECOLLO DEGLI STATI-NAZIONE IN OCCIDENTE.

Tra il 1846 e il 1874 la Gran Bretagna vide una successione di governi liberali, (es.
Palmerston e Gladstone), questi si preoccuparono del controllo difendendo gli
interessi dei britannici, del libero commercio, della Questione Irlandese,
dell’estensione dei diritti e infine dell’intervento sulla questione sociale.
-1858, dopo la rivolta dei sepoys, governo diretto con l’India.
-1876, Vittoria diviene la regina d’India.
- rivolte anti- inglesi, riforme.
- voto segreto e poco dopo suffragio universale maschile.
- viene legalizzata la Trade Unions e il diritto allo sciopero.

LA FRANCIA.

Nel 1851 Napoleone attua un colpo di stato e a ciò consegue: una nuova
costituzione, approvata con un plebiscito. Luigi Napoleone diviene Napoleone III,
dando vita al Secondo Impero, dando vita ad un nuovo modello di governo: IL
BONAPARTISMO,forzando il potere acquisito. Nel paese importante fu anche lo
sviluppo industriale e la grande espansione nei territori oltremare. La costituzione
rafforza i suoi poteri, estendendo la sua durata e limita l’autonomia del Parlamento.
Finisce la Repubblica e inizia una nuova fase Imperiale. Il caso di Napoleone ha
interessato tutto l’assetto Europeo, anche grazie alla diffusione di opere scritte,
come per esempio quella di Marx, ‘ la storia si ripete due volte; una tragedia e una
farsa’. Regime autoritario creato attraverso la democrazia. E’ un sistema autoritario
che ha bisogno del consenso popolare, ciò puo’ sembrare contraddittorio. A
differenza degli altri regimi, qui si cerca un consenso con il suffragio universale.
Introduce un altro fattore moderno, ossia, il rapporto diretto con il pubblico attraverso
i comizi. Promuove la modernizzazione per favorire lo sviluppo industriale. Perché è
importante il bonapartismo? 1h e qualcosa
Il nuovo regime adottato dal sovrano, il bonapartismo, può in qualche modo
suddividersi in tre capisaldi : autoritarismo,non esiste divisione dei poteri e c’è una
forte limitazione della libertà (es. censura), fondamento popolare del regime come
con il suffragio universale ma il Senato Vitalizio, plebisciti e rapporto diretto capo
/popolo, nazionalismo per far emerge una politica imperiale che possa riconoscere al
meglio la Francia.

LA RUSSIA.

Ancora vi è fortemente radicato un regime autocratico, all'interno del quale lo zar ha


il potere assoluto, crea uno sbocco con il Mediterraneo ,ma nel 1855 entra in guerra
con l’impero Ottomano, GUERRA DI CRIMEA. Lo zar Alessandro Romanov
promuove un programma che possa ricostituire l’impero: attenuta il regime
poliziesco, attenua la censura e nel 1861 viene abolita la servitù della Gleba.

LA PRUSSIA E IL MONDO TEDESCO.

Ci sono 36 stati della confederazione tedesca,ma i più importanti sono Prussia e


Austria. Nel 1861 divenne re Guglielmo I e l’anno dopo viene nominato cancelliere
Bismarck, conservatore e ostile al socialismo. I due capisaldi del mondo tedesco
sostengono l'indipendenza dei ducati danesi e nel 1864 viene dichiarata guerra alla
Danimarca. Dopo la sconfitta di questa, emergono alcune diatribe tra Prussia e
Austria sull’autonomia dei Ducati. Scoppia la guerra che si conclude con la sconfitta
dell’Austria a Sadowa, il 3 luglio ( l’Austria viene estromessa dalla Confederazione
Tedesca).

L’IMPERO AUSTRO-UNGARICO.

Dopo la guerra, l’Austria si trova a pagare un prezzo molto alto, come per esempio
cedere il Veneto all’Italia. Nel 1867 suddivide la corona in due stati:
- Impero d’Austria
- Regno di Ungheria
L’impero concerne due parlamenti e due Capitali, Vienna e Budapest, con un solo
sovrano: Francesco Giuseppe.
GUERRA FRANCO-PRUSSIANA.

Emerge una forte tensione tra Prussia e Francia e Bismarck vuole a tutti i costi
provocare la Francia. Nel 1870 la Francia dichiara guerra, ma nel settembre dello
stesso anno Napoleone III viene catturato. Così l’impero crolla e i Prussiani
assediano Parigi. Solo un anno dopo, nel 1871, l’impero francese chiederà
l’armistizio.
L’UNIFICAZIONE TEDESCA.

18 gennaio 1871:Guglielmo I fu incoronato Kaiser del Secondo Reich. Fu così che si


diede vita all’unificazione tedesca, la quale comprendeva 25 stati germanici, con
Alsazia e Lorena.

LA FRANCIA SCONFITTA.

Con il trattato di Francoforte, alla Francia vennero inflitte delle dure condizioni di
pace. La cosiddetta pace punitiva, avrebbe animato fino alla Prima guerra Mondiale,
la volontà della rivincita Francese sulla Germania.

06/10/2022.

LA GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA.

Uno degli avvenimenti più noti della storia americana caratterizza il paese dando
una definizione ad alcune questioni che i “padri fondatori” avevano lasciato in
sospeso. Il conflitto si dirama tra Nord e Sud, dando vita ad uno scontro anche sul
piano ideologico. La guerra stessa pone al centro del conflitto, la schiavitù, e la sua
fine decretò la liberazione di moltissime genti. Il confronto si sofferma tra due modelli
economici differenti e sistemi culturali totalmente in antitesi. Gli USA nel 1860
avevano avuto un gran cambiamento, infatti la popolazione iniziò a crescere
notevolmente e ciò fu dovuto ad una moltitudine di fattori: come la rivoluzione dei
trasporti , lo sviluppo dei centri urbani e soprattutto la colonizzazione del West
basata sul Manifest Destiny, l’idea del ‘destino manifesto’ che andò a formularsi tra
l'elite della costa, designando il destino del paese come se fosse una reale missione
di espansione e portare le loro idee nel mondo dalla costituzione Americana.

DIVARIO TRA NORD E SUD : Il nord divenne un gran polo manifatturiero


dell’unione anche grazie all’arrivo dei migranti, dall’Europa, che soddisfavano la
manodopera dei centri industriali. Ciò era rappresentato maggiormente dagli schiavi
neri, come raccoglitori di cotone, un lavoro molto duro e faticoso. L’agricoltura del
sud era controllata da pochi proprietari che sfruttavano gli schiavi , mentre gli stati
del Nord prediligevano una politica molto protezionista, al contrario del sud che si
basava su un regime di libero scambio. In questo quadro si inserì anche l’ovest, che
divenne protagonista della storia Americana, mantenendo una produzione agricola
senza utilizzare il sistema dello schiavismo. L’idea che muove il governo è quella di
avere una piccola proprietà.

(Nord: 20 stati Sud: 11 stati) 1861.

Il Nord era una zona molto più avanzata rispetto al Sud, e da ciò deriva il gran
utilizzo delle reti ferroviarie.

I CONTRASTI POLITICI E CULTURALI:

Su molti fronti , Nord e Sud, sono da sempre stati nella storia due poli totalmente
antitetici per alcuni motivi, partendo dall’economia sino all’ideologia. Il Nord auspica
maggiori poteri al governo federale, mentre il Sud voleva mantenere una forte
autonomia sui propri territori. Il Sud si sentiva molto minacciato nel proprio sistema
di valori , soprattutto dinanzi al radicamento del capitalismo industriale e borghese.
Negli stati del sud si andò a rafforzare una forte gelosia nei confronti dei propri
territori, con la paura che potessero diventare una minoranza rispetto agli stati del
Nord.

LA SCHIAVITU’ AL SUD.

Una buona parte della popolazione che viveva in America, faceva riferimento a 4
milioni di schiavi neri negli stati del Sud. Le loro condizioni di vita erano molto
precarie sottoposte a dure condizioni di lavoro, sia nei campi che in miniera, non
avevano diritti e soprattutto potevano sia essere vendute che comprate. Lo schiavo
veniva punito corporalmente o addirittura ucciso. Il sistema veniva definito come di
oppressione, che si basava su una netta disuguaglianza degli esseri umani. Questa
questione fu un grande elemento di discussione, soprattutto nel periodo coloniale la
schiavitù veniva accettata come una condizione necessaria addirittura citando alcuni
passi della Bibbia stessa per poter giustificare il fenomeno.

LE TENSIONI POLITICHE SULLA SCHIAVITU’.

Nel 1820 era stato raggiunto un compromesso tra stati schiavisti del Sud e stati del
Nord. Il famoso compromesso del Missouri prevedeva che a Nord della linea di
DEMARCAZIONE , costituita dal Missouri, non vi sarebbe stata schiavitù. La
situazione venne identificata più tesa con l’Ovest. Queste idee portano a delle
questioni anche politiche. Il compromesso veniva a placare le esigenze differenti che
separano i due poli. Nel 1854 venne proclamata Kansas- Nebraska Act, dal
presidente Douglas, che affermava di dotare i due luoghi di governo civile e
proporre di non imporre di non avere la schiavitù, ma di far decidere al popolo le
sorti. Questa scelta, secondo lui, poteva essere ben ragionata affinchè lo schiavismo
non subentrasse in questi due stati. L’atto provocò discussione e la nascita di
comitati, con la rivalsa di un partito repubblicano, venutosi a formare da più partiti.

Il partito repubblicano vede uno dei suoi maggiori esponenti la figura di Abraham
Lincoln, centrale nella storia, eletto presidente degli stati uniti. Era un abolizionista e
si era espresso contro Douglas, definendo la schiavitù un male morale, sociale e
politico. La sua elezione venne considerata come una minaccia soprattutto nel Sud
degli stati, infatti fu eletto dalla popolazione del Nord. Auspicava nell’Unione tra nord
e sud per poter porre fine alle differenze,su tutti i piani.

LA SECESSIONE E LO SCOPPIO DELLA GUERRA.

Nel 1860 il South Carolina fu il primo stato a dichiarare la propria secessione


dall’Unione e ne seguirono altri stati. Nel febbraio 1861 nasce la Confederazione di
Stati con capitale a Montgomery, poi a Richmond con il presidente Davis.

VEDI SLIDE.

La guerra fu la prima che noi possiamo considerare moderna, per alcuni motivi
come: l’esercito che arruolava i cittadini e il popolo, scontro tra due ideologie
contrapposte, la vittoria andò a chi aveva un forte potenziale industriale, distinzione
tra obiettivi militari e civili che divenne sempre più labile, una forte pregnanza di
innovazioni tecnologiche sia per le armi che per l’utilizzo delle ferrovie. I primi anni
della guerra non furono particolarmente facili.

LA POLITICA DI LINCOLN: Diede vita ad un programma, che adottò una serie di


provvedimenti come: - homestead act, assegnazione di 160 acri di terra a chiunque
vivesse negli stati uniti -Pacific Railroad Act promuove la concessione terrene alle
compagnie ferroviarie -misure protezionistiche per proteggere le industrie del nord-
proclama l’Emancipazione nel 1863.

La guerra si svolse su due fronti, ad Est e ad Ovest del Mississippi, che portò alla
vittoria del Nord sul Sud. La vittoria del Nord fa riferimento ad alcune battaglie
importanti, con il generale Lee simbolo dei sudisti vedi slide
Le conseguenze della guerra furono diverse: gli stati secessionisti rientrarono
nell’unione , la schiavitù venne abolita a livello federale, il potere federale si rafforza
e si afferma sempre più il capitalismo.Il nord diviene il centro fondamentale della vita
politica, economica e culturale statunitense.

La schiavitù venne abolita soltanto in una prima parte, poichè pooco dopo ci sarà la
nascita della KKK (KU KLUX KLAN) un’organizzazione pienamente razzista che
mirava a limitare i diritti dei neri e dei non WASP. Un sistema di aggregazione che
verrà eliminato grazie all’intervento di alcuni forti attivisti come per esempio : Martin
Luther King e Rosa Parks.
La guerra è ancora presente oggi poiché il contrasto tra nord e sud è ancora
pienamente presente.

07/11/2022.

LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E LA GLOBALIZZAZIONE.

Enormi trasformazioni all’interno degli ultimi decenni dell’800, a livello socio-politico e


culturale. L’espressione si usa per definire un insieme di informazioni che investono i
sistemi produttivi e portarono al cambiamento. Questo processo , in particolare, ha
varie componenti: - innovazione tecnologica , - introduzione di nuove fonti di
energia,- nuove forme di organizzazione sia nelle aziende che nel lavoro. Segna un
forte punto di rottura e ci fa capire la radicalità del cambiamento.Questo ,rispetto alla
prima Rivoluzione non è del tutto drastico, ma migliora e incentiva alcune forme
preesistenti. Importante è sottolineare l’introduzione di nuove forme di energia, le
quali si sostituiscono alla macchina a vapore.
Il processo si intreccia profondamente nella prima globalizzazione mondiale.

La tecnologia è uno dei capisaldi nella seconda Rivoluzione Industriale, infatti il


rapporto scienza e tecnologia cammina pari passo con quello tra tecnologia e
produzione.Tutte le invenzioni sono il frutto di ricerche scientifiche, con nuove forme
di produzione, come se ci fosse un gran processo sociale dietro. Singoli individui che
rispondono ad alcuni problemi ,che sono all’interno della società. Scuole e politecnici
tendono a formare figure proprio specializzate. (Di queste figure importanti possiamo
ricordare Edison, Bayer, Belt ecc). La loro attività concerne una ricerca di tipo
pratico, infatti vengono addirittura incentivati dal popolo o da chi possiede dei
laboratori.
Due dei paesi come maggiori esponenti sono : la Germania con Bismarck e la
Francia di Napoleone III.

1) La chimica viene investita da un forte processo di innovazione , soprattutto


nella fabbricazione della carta e del vetro, con la creazione di coloranti e
detersivi, ma anche potenti esplosivi. Vengono creati molti farmaci, come per
esempio l’aspirina brevettata nel 1899. Un mpatto favorevole lo ebbe anche
all'interno dell’industria alimentare per i metodi di sterilizzazione o
conservazione del cibo, uno sviluppo importante all’interno del quadro sociale
ed economico. Sono innovazioni che cambiano e creano nuovi prodotti ,
cambiando anche la quotidianità delle persone.

2) La metallurgia si amplia nella lavorazione dell’alluminio che può essere


impiegato su larga scala e viene a sostituire il ferro utilizzato nella prima
rivoluzione industriale. Viene resa efficiente anche la lavorazione dell’acciaio,
che trova la sua applicazione in vari ambiti (come nel ponte di Brooklyn, New
York.)

3) L’energia elettrica, applicazione della scienza alla tecnologia, è l’elemento più


importante all’interno della città e poco dopo anche nelle case. Due fisici
inglesi che scoprono un rapporto tra elettricità e magnetismo, Faraday e
Maxwell. L’applicazione dell’energia elettrica si riversa: nel motore elettrico ad
impieghi industriali, nell’illuminazione pubblica sostituendo quella a gas o a
petrolio, nei mezzi di comunicazione poiché nasce il telefono da Meucci, il
grammofono e il telegrafo senza fili da Guglielmo Marco e infine il
cinematografo, dei fratelli Lumière. Nascono i tram nelle città per il trasporto
urbano. Primi sistemi di illuminazione domestica soprattutto nelle case
dell'elite. Questa innovazione è fortemente importante poiché non preclude la
notte dal giorno, ma anzi, si vive pienamente anche di sera.Nascono così le
prime reti telegrafiche internazionali con una moltitudine di tentativi, il primo
collega Londra e New York, Transatlantic Communications Cable.

L’organizzazione del lavoro viene sperimentata in America , con l’adozione


dell’American system of manufacturing, la quale consiste nella realizzazione di
prodotti attraverso l’assemblaggio in sequenza con piccole componenti. Fabbriche
standardizzate , uguali, che potevano interscambiare oggetti e che aderiscono bene
al modello di produzione. Ciò garantisce una riduzione di sprechi e vantaggi
connessi all’uniformazione (anteprime di ciò che succederà nel 900’). In questo clima
verte l’idea della frammentazione del lavoro , dividere in compiti relativamente
semplici lavori più complessi, con il fenomeno della parcellizzazione dove i lavoratori
svolgono più semplici mansioni. L’ingegnerie Taylor si occupa proprio di questa
teoria, ed è così che nasce il taylorismo su base pienamente scientifica. Identica
cosa fa Ford, inventando la catena di montaggio per l'assemblaggio delle auto.
I vantaggi per la produzione sono: velocizzare le tempistiche, aumento della
produzione e di conseguenza diminuzione dei prezzi.

Come per il lavoro, anche le aziende subiscono un nuovo processo di


organizzazione in quanto la produzione è molto più articolata rispetto a quella di
prima. Nascono le prime holding company; società finanziarie che detengono una
parte del capitale, i cartelli (es. quello del petrolio) ; coalizioni fra imprese
indipendenti che operano nel medesimo settore ed evitano la concorrenza.
Importante è la nascita del trust,società fuse con una direzione unitaria, che
controllano interi settori di mercato. In risposta a ciò nasce la legislazione antitrust
poiché il gran monopolio frena il mercato nazionale e contrasta il principio della
libera concorrenza ( Sherman Act, Stati Uniti).

Il Capitalismo finanziario, le nuove produzioni richiedono grossi investimenti ,


soprattutto per sostenere il forte sviluppo industriale. Da adesso, protagoniste, sono
le banche , che possono prestare grandi capitali alle industrie, creando un intreccio
fra industria e finanza (i Marxisti lo denominano come CAPITALE FINANZIARIO).
Per tutelare gli investimenti , le banche acquistano azioni dalle imprese per tenere
un forte controllo sulla situazione. Il sistema parte dal fenomeno del gigantismo.
Quando ci sarà la crisi economica e le imprese falliscono, crollano anche le banche
con la loro quota.

Ci sono nuove gerarchie industriali: 1) Regno Unito 2) Germania e 3) Stati Uniti


Le potenze emergenti sono Giappone e Asia.

In questo contesto possiamo parlare di ‘prima globalizzazione’ o prima forma di


essa. Il termine viene utilizzato nel senso di processo di integrazione dei mercati su
scala mondiale e una crescente dipendenza dai mercati domestici e da quelli
internazionali.
Sono condizioni di domanda e offerta globali e non più locali. Viene identificata come
un punto di raccordo e l'intensificazione del commercio internazionale. Le
interconnessi esistevano già da tempo, però erano rapporti che riguardavano una
parte ridotta della produzione economica.

I fattori che consentono lo spostamento sono i TRASPORTI : via terra ci sono le


ferrovie, via acqua la nascita del piroscafo e nelle comunicazioni incide la nascita del
telegrafo e del telefono. Tutto ciò determina uno scambio di merci e spostamento di
persone: con distanze minori e costi minori. Rete che si estende sul mondo in
maniera sempre più fitta.

LE MIGRAZIONI: si avvia una forte emigrazione verso i paesi extraeuropei facilitata


dai trasporti e dalle grandi opportunità di lavoro. Dall’Europa all’America, dall’Asia
all’America. Le novità stanno nella dimensione, permanenti e producono un effetto
sulle società di partenza poiché si perde la popolazione giovane.

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