Quindi com'è l'Inghilterra alle soglie dell'ascesa al trono della giovane Vittoria?
Innanzitutto il suo volto è
influenzato da due rivoluzioni politiche che ha vissuto da lontano, bisogna tener presente che la rivoluzione francese ha molto 5 preoccupato gli inglesi, che temevano che si potesse verificare anche lì qualcosa di simile, ma naturalmente non poteva essere così perché la situazione in Inghilterra era completamente diversa da quella della Francia. Allora abbiamo il volto dell’Inghilterra determinato dalle due rivoluzioni politiche, francese e americana, dai cambiamenti nell'agricoltura, cioè le recinzioni che levano terra ai contadini e ai poveri, e dalla rivoluzione industriale. In questa situazione l'aspetto del paese si sta trasformando. Le due nazioni La rivoluzione industriale, che modifica l’economia del paese, arriva prima come rivoluzione delle condizioni di vita, e solo dopo viene accompagnata da riforme politiche e sociali adeguate; questo è il motivo per cui all'inizio dell'800 il paese è un paese in transizione, ma è una transizione dolorosa, perché ci sono stati una serie di cambiamenti, ma non ce ne sono stati ancora altri: quindi L'Ottocento è anche un secolo che vede il tentativo da parte dei riformatori sociali e politici di adeguare la situazione ai cambiamenti che la rivoluzione industriale ha generato. L'Inghilterra quindi è potente e ricca, ma vive un'epoca di tensione sociale, di crisi economica e di cambiamento politico. Naturalmente l'Ottocento è lungo, quindi ci sono momenti in cui trionfa dal punto di vista economico- finanziario, dunque di ricchezza, e momenti di carestia. La ricchezza, è questa la Condition of England Question che abbiamo visto dalle parole di Carlyle, dell'Inghilterra si fonda sullo sfruttamento di molti che vivono in ristrettezze. Di fatto c’è una popolazione sfruttata crudelmente, e solamente pochi che godono dei frutti del loro lavoro, e il fatto che esistano due nazioni è raccontato da molti romanzi di quest'epoca, come quello di Disraeli, che sarà anche uno dei primi ministri conservatori più famosi dell'età vittoriana, che racconta la lotta tra Ricchi e Poveri in un romanzo che si chiama: Sibyl, or The two Nations (1845). Corn Laws Sul problema delle leggi sul grano si giocano tutta una serie di politiche protezionistiche, infatti se da un lato esiste il liberismo, dall'altro c’è il protezionismo, che invece vuole che lo Stato si intrometta in ogni questione e che così protegga particolari categorie. Durante le guerre napoleoniche si sviluppa l'agricoltura in Inghilterra, c'è il fenomeno delle recinzioni, in inglese enclosures, i campi aperti di terreno sono recintati e questo determina un miglioramento dello sfruttamento, migliorano 6 anche i metodi di coltura e gli allevamenti, si allevano razze di bovini più pregiate. Questo determina una particolare situazione, infatti all'inizio dell'800 si produce molto più grano, perché appunto l'agricoltura è migliorata, quindi visto che di grano ce n'è molto il suo prezzo scende. Così per non danneggiare i proprietari terrieri che sul grano fondano la propria ricchezza nel 1815 sono approvate in Parlamento le Corn Laws (le leggi sul grano). Queste sono leggi strettamente protezionistiche (a protezione dei proprietari terrieri) che impediscono l'importazione del grano da altri paesi, eliminando la concorrenza, per cui si può consumare solo grano inglese. Il prezzo del grano senza concorrenza cresce. Nel frattempo i poveri stanno aumentando perché per la politica di recinzione che tende a concentrare le terre nelle mani di pochi proprietari terrieri, i piccoli proprietari perdono i loro poderi ed i poveri perdono il terreno comune su cui comunque coltivavano qualcosa per la loro sopravvivenza; i poveri devono di conseguenza comprare il pane, e se il prezzo del pane cresce i poveri non possono comprare altro, per cui non si possono permettere altro cibo che non il pane, e la loro stessa sopravvivenza rimane legata alle fluttuazioni del prezzo del grano. Però c’è da dire che il fatto che la sopravvivenza delle classi disagiate sia legata alle fluttuazioni del prezzo del grano, spesso molto alto, va anche contro gli interessi degli industriali, perché, inutile dirlo, le classi operaie disagiate sono i mezzi attraverso cui gli indistriali si arricchiscono; per cui si verifica un netto disaccordo tra proprietari terrieri, che vogliono tenere alto il prezzo, e gli industriali, rappresentati della nascente borghesia, che vogliono invece che il prezzo del grano sia abbassato e che si evitino queste continue fluttuazioni. Come si può facilmente immaginare, in una situazione in cui gran parte della popolazione muore di fame, si creano delle tensioni sociali. Uno degli episodi più famosi e più drammatici è il cosiddetto Massacro di Peterloo. Gli industriali hanno interessi diversi da quelli dei dei proprietari terrieri, vogliono produrre rapidamente e a basso costo, e si scontrano in questo loro desiderio con i lavoratori, che naturalmente vogliono guadagni maggiori e vogliono anche condizioni di lavoro più umane. E così nel 1819, in questa condizione di tensione tra industriali e lavoratori, si verifica a Peterloo, a Manchester, questo massacro; qui la folla si è riunita per ascoltare un oratore radicale, che quindi sappia dar voce al loro scontento, e la polizia uccide 11 persone che facevano parte del pubblico che stava ascoltando questo oratore. Questo è importante perché in questo momento la reazione del Governo, che è un governo tendenzialmente conservatore, è una reazione di repressione, cioè si tende a proibire le adunanze, quindi si cerca di far sì che queste forze, che sono scontente di come 7 Association e due anni dopo con Place promuove la carta della gente, in inglese People's Charter. Riforme costituzionali e politiche Tra le tante riforme che ricordiamo dell’epoca, abbiamo in primis i tre reform bill, il primo del 1832 che estese il diritto di voto a buona parte della classe borghese maschile, il secondo del 1867 che lo estese a tutti tranne ai minatori e contadini e infine l’ultimo del 1884 che estese il diritto di voto a tutta la popolazione maschile. Primo Reform Bill (1832) Quando parliamo di riforme costituzionali e politiche dobbiamo in primo luogo parlare del Primo Reform Bill del 1832, che è la prima legge di riforma elettorale. All'inizio dell'Ottocento in Inghilterra il diritto di voto è strettamente legato al patrimonio e allo status sociale del votante, con l’ascesa della borghesia, che sta via via acquistando sempre più potere, il panorama inizia a cambiare.