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Il Settecento

Schema riassuntivo degli eventi principali o Guerre di successione Spagnola (1700-1713); Polacca (1733-1735); Austriaca (1740- 1748). Guerra dei Sette anni (1756-1763) Rivoluzione Americana (1776-1783) Rivoluzione Francese (1789-1815) Rivoluzione industriale (seconda met del 700)

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I progressi della vita materiale


La crescita demografica e le sue cause La crescita demografica del Settecento (pari al 60% circa) spesso definita una rivoluzione demografica in quanto con questa espressione non sintende la sola crescita, quanto il sostanziale mutamento del regime demografico: infatti, i secoli precedenti avevano visto alternarsi periodi di crescita e periodi di diminuzione o stagnazione, mentre la crescita che si rafforz in questo periodo si rivel permanente (cio senza interruzioni da parte di eventi catastrofici). Gli storici sono in pieno accordo sul fatto stesso della crescita, ma questo non si pu dire su quali siano le cause di questa rivoluzione. La crescita demografica pu essere vista come la conseguenza della riduzione della mortalit, che trova a sua volta una causa nella scomparsa della peste: infatti, dopo lepidemia del 1665-1668 ad Amsterdam, Londra e Parigi (se si esclude quella che colp la Provenza e Marsiglia nel 1720) non ci furono pi casi gravi di peste in Europa Occidentale. Per spiegare la scomparsa della malattia che per secoli aveva flagellato lEuropa, sono state avanzate quattro ipotesi (e tutte valide): La peste soggetta a cicli secolari di maggiore o minore virulenza; I cambiamenti climatici avvenuti nel Settecento (si parla di piccola era glaciale) hanno reso lambiente poco adatto alla proliferazione delle pulci portatrici del bacillo; La comparsa di una nuova specie di ratti (rattus norvegicus) ha portato alla scomparsa del ratto nero, portatore della peste; Lutilizzo della quarantena, dei lazzaretti e dei cordoni sanitari ha permesso di bloccare per tempo il diffondersi della malattia;

La peste scomparve intorno al 1670, tuttavia la crescita demografica inizi soltanto intorno al 1720: infatti, altre malattie affliggevano la popolazione europea, ma la maggiore causa di morte di questo periodo fu il vaiolo (10-15% della mortalit totale). Il vaiolo una malattia infettiva infantile, assai meno letale della peste ma ben pi frequente, che uccideva ben un quinto degli ammalati, lasciando i sopravvissuti deturpati da numerose cicatrici, ma nota anche per essere stata la prima malattia sconfitta dal progresso delle pratiche mediche: verso la fine del 700, infatti, Edward Jenner scopr che iniettando nelluomo il vaiolo della vacca (vaccino), questo acquisiva limmunit alla malattia. La riduzione della mortalit non va ridotta alla lotta contro il vaiolo e alla scomparsa della peste: la maggiore igiene, dovuto alla frequente pulizia col sapone, alluso di diversi indumenti intimi in cotone, ad un diverso tipo di abitazione con stanze separate e alla raccolta delle immondizie, ha portato alla riduzione della possibilit di contrarre malattie. A ridurre la mortalit contribuisce anche la minore frequenza delle carestie, dovuta ad una vera e propria rivoluzione agricola. A favore dellaccresciuta disponibilit di cibo giocarono numerosi fattori: Lintroduzione della riforma di Norfolk, che prevedeva la sostituzione del terreno a maggese (a riposo) con la coltura del trifoglio, dellerba medica o del foraggio (la cui coltivazione permise il mantenimento di un

maggior numero di capi di bestiame che ebbe come vantaggi laumento di prodotti alimentari ricchi di proteine quali carne e formaggi, e la produzione di letame utile a concimare i campi); Lintroduzione di nuove tecnologie (come per esempio laratro di ferro); Lintroduzione di due colture come il mais e la patata, colture capaci di rendimenti assai pi elevati di quelli delle colture tradizionali.

da precisare il fatto che questa rivoluzione agricola non si attu allo stesso modo in tutta Europa: infatti, il paese che conobbe una trasformazione pi radicale dellagricoltura fu lInghilterra in quanto sede di numerose aziende capitalistiche interessate ad una maggiore produttivit per un maggiore profitto. Altri paesi come la Francia, la Spagna e lItalia rimasero indietro, ancora legate ad uneconomia tradizionale, introducendo giusto le nuove colture, mentre la Russia, grazie ai suoi estesi territori, continuo con la coltivazione estensiva. Nuovi prodotti e la rivoluzione dei consumi I nuovi consumi alimentari nellEuropa del primo Settecento furono spesso il risultato della lenta affermazione di piante provenienti dal continente americano, come il mais e la patata. Il mais cominci ad essere utilizzato verso la seconda met del 600 in Francia, Spagna nei Balcani e nella Pianura Padana. La coltura del mais per i suoi elevati rendimenti, piano piano sostitu le colture dei grani, permettendo lutilizzo di molti terreni per colture e attivit pi redditizie, e ben presto i prodotti derivati, come la polenta gialla, sostituirono nellalimentazione contadina il pane nero (segale) e le minestre (farro, avena, miglio ecc.). Il consumo monotono di mais (estremamente energetico ma povero di proteine e vitamina PP) port in seguito alla comparsa di una malattia fino ad allora sconosciuta: la pellagra. La patata fu quella pianta che dopo il mais, fu utilizzata maggiormente, soprattutto per le sue elevate rendite (ben quindici volte superiori ai cereali) e per la sua elevata resistenza al tempo avverso. Nonostante le sue eccezionali rendite e resistenza, la patata era un alimento estremamente povero di carboidrati e proteine, e insipido (non si sapeva come cucinarla). Solo lIrlanda fu conquistata rapidamente dalla patata: fu un alimento cos importante per i contadini irlandesi che verso la fine dell800, una malattia della pianta ed un cattivo raccolto, provocarono una catastrofe demografica senza precedenti. Altre piante che ebbero la loro maggiore diffusione in questo periodo furono il fagiolo e il pomodoro. Il Settecento vide, non solo la comparsa di nuovi beni di prima necessit, ma un boom dei consumi di prodotti quali pepe e spezie: verso la fine del Settecento fu raggiunto il record dimportazioni di pepe e spezie dalloriente, dopodich le richieste di tali prodotti caleranno. Il prodotto che invece conobbe unincredibile diffusione fu lo zucchero, diffusione rafforzata in seguito dallavvento del te del caff e della cioccolata. Queste tre bevande ebbero una notevole diffusione e ben presto, per via della loro diversa disponibilit, corrisposero a tre stili sociali diversi (ti popolare, caff borghese, cioccolata aristocratica). Altri prodotti che cominciarono in questo periodo la loro diffusione furono il tabacco (che i mercanti europei resero il simbolo della prima globalizzazione) e i distillati, la cui diffusione port alla comparsa della piaga sociale nota come alcolismo. Commercio e manifatture Il secondo decennio del XVIII secolo segn un lungo periodo di sviluppo per leconomia europea. Popolazione prezzi e volume della produzione si mossero in maniera concorde verso lalto e ancora pi vistosa fu la crescita del grande commercio internazionale. La nazione che pi di ogni altra crebbe dal punto di vista commerciale fu lInghilterra: il commercio estero inglese in precedenza limitato alla sola Europa nel giro di cinquanta anni, dal 1721 al 1771 assunse una dimensione mondiale, raddoppiando il valore del suo commercio estero totale, e arriv a sostituire gli spagnoli e i portoghesi nel cosiddetto triangolo doro una rotta commerciale che collegava Europa Africa e America e che permetteva larrivo nel continente europeo dei nuovi prodotti dalle Americhe nonch ingenti quantit di oro e argento. Londra si espanse e divenne il maggior centro del commercio internazionale Europeo. Per quanto riguarda il settore produttivo, le manifatture tessili rimasero comunque in Europa, la principale attivit produttiva non agricola, rispetto agli inizi del 17 secolo la dislocazione delle manifatture tessili port ad importanti cambiamenti: la Spagna e lItalia da maggiori produttori di tessuti, videro ridurre la loro egemonia nel settore, in quanto quasi tutta la produzione tessile europea si sposto in Inghilterra. Questo straordinario sviluppo produttivo inglese fu favorito dal sistema del lavoro a domicilio questo sistema si sostituisce a quello corporativo (il quale tendeva alla

monopolizzazione del settore allimpedimento dellevoluzione tecnologica a fine di tutelare gli interessi degli iscritti), e si evolve con la concentrazione della produzione nei centri urbani dando vita alle manifatture cittadine (le prime forme di proto industrializzazione) e al proletariato moderno. Il primato europeo nel settore tessile dellInghilterra port alla caduta del primato olandese nella produzione laniera. LOlanda vistasi ridotta la sua capacita commerciale e industriale divenne il principale centro bancario europeo.

Le Guerre
La guerra di successione Spagnola Carlo II dAsburgo, re di Spagna dal 1665, passato da una malattia ad unaltra e incapace di avere eredi, gi dal 1697, era considerato moribondo e tutti i Paesi europei si preparavano alla migliore strategia da adottare di fronte allestinzione della casa regnante spagnola. Poich in Spagna era ammessa la successione per via femminile, un possibile erede divenne Filippo Borbone, nipote di Maria Teresa e di Luigi XIV (Maria Teresa con il contratto matrimoniale rinunci ai suoi diritti ereditari, che invece furono trasferiti dal re al nipote), laltro era Carlo dAsburgo, figlio di unaltra sorella di Carlo II e dellimperatore dAustria Leopoldo I. Immediatamente furo stipulati dei trattati di spartizione tra Francia e Austria, ma quando alla morte di Carlo II (novembre del 1700) fu letto il suo testamento, si scopri che lerede designato era Filippo Borbone. Luigi XIV spinse il nipote ad accettare la corona spagnola, ma uno strapotere francese era inconcepibile e contro la Spagna e la Francia si mossero Austria, Baviera, Inghilterra, Portogallo, Olanda, Savoia e numerosi stati tedeschi. La guerra dur dal 1702 al 1713 e vide la Spagna e la Francia soccombere sotto gli attacchi della lega anti-borbonica: lInghilterra invase Gibilterra, il Portogallo attacco sul fronte occidentale spagnolo, e lAustria attacc i territori francesi in Italia. Carlo dAsburgo nel 1706 si insedia a Madrid e si proclama re di Spagna ottenendo il riconoscimento del Belgio, ma nel 1710 Filippo Borbone vince la guerra ottenendo la corona spagnola. Il conflitto continua ma una svolta si ha quando nel 1711 muore il figlio di Leopoldo I e il fratello di Carlo dAsburgo: questultimo che gi rivendicava limpero spagnolo, assunse la corona imperiale austriaca, creando un concentramento del potere inaccettabile dallInghilterra. Iniziarono cos i trattati di pace di Utrecht e di Rastatt che diedero a Filippo Borbone la Spagna e le relative colonie americane (a patto della rinuncia a qualsiasi eredit francese), a Carlo dAsburgo i territori spagnoli in Italia, alla Savoia la Sardegna e il titolo di regno e allInghilterra lo stretto di Gibilterra. La politica dellequilibrio La guerra di successione spagnola si ricollega alle guerre di egemonia del secolo precedente, ma durante il suo svolgimento si vennero a configurare quelle caratteristiche tipiche della politica dellequilibrio: ci che le parti in lotta cercavano di conseguire era che la guerra non si concludesse a favore di nessuno, e che si raggiungesse una situazione capace di accontentare tutti. Questa politica caratterizzer tutte le guerre di questo periodo e vedr il lavoro diplomatico assumere unimportanza pari se non superiore alla guerra vera e propria. La guerra del Nord Contemporaneamente alla guerra di successione spagnola, nellarea baltica si svolse una seconda guerra. La causa di questa guerra, combattuta da Danimarca, polonia e Russia contro la Svezia, fu lo strapotere della Svezia che controllava i principali punti strategici e il commercio marittimo baltici. La Svezia governata dal re diciottenne Carlo XII inizialmente ebbe la meglio in breve tempo sui tre avversari, conquisto la Danimarca, cacci augusto II dalla polonia facendo eleggere Stanislao Leczynsky (1704) e inizi linvasione della Russia partendo dallucraina (1707). Carlo XII e il suo esercito furono colti da un rigido inverno e lassedio alla citt di Poltava (1709) fin in una completa disfatta per gli svedesi che furono costretti a rifugiarsi presso i turchi. Nel frattempo la Svezia cominci a perdere gran parte dei territori e non appena Carlo XII, tornato in Svezia, recuper le forze inizi una nuova campagna contro la Danimarca, ma mori in battaglia. La sconfitta della Svezia fu totale e gran parte dei suoi territori furono spartiti tra i vincitori con le paci del 1719 e del 1721.

La guerra di successione Polacca Nel 1733 mor il re di Polonia Augusto II. L'Austria e la Russia volevano che sedesse sul trono polacco un principe tedesco che godeva della loro fiducia, Augusto III di Sassonia. Il nuovo sovrano francese Luigi XV , invece, che aveva sposato la figlia di Stanislao Leszczynski, pretendeva che la corona andasse al suocero. Con la Francia si allearono il Regno di Sardegna e la Spagna, che speravano di impadronirsi dei possedimenti austriaci in Italia. I Russi ebbero la meglio sui fautori di Stanislao ma le battaglie pi rilevanti si svolsero nel reno ed in Italia. La guerra fin nel 1735 e tre anni dopo si arriv alla Pace di Vienna. Come re di Polonia fu riconosciuto Augusto III , ma gli Austriaci dovettero rinunciare alla parte meridionale dell'Italia, cos Il Regno di Napoli e la Sicilia passarono a un figlio di Filippo V di Spagna, Carlo III di Borbone. L'Austria conserv in Italia soltanto il Ducato di Milano e quello di Parma e Piacenza. Tuttavia si assicur una certa influenza anche sul Granducato di Toscana che, infatti, dopo la morte dell'ultimo discendente dei Medici fu affidato a Francesco Stefano di Lorena (1708-1763), genero dell'imperatore Carlo VI. Il regno di Sardegna, sempre pi deciso a espandersi nell'Italia settentrionale, ottenne le province di Tortona e Novara. La guerra di successione Austriaca Nel 1740 mor Carlo VI, sovrano d'Austria e imperatore. Sua erede era la figlia Maria Teresa, grazie alla prammatica sanzione, una legge che permetteva la successione per via femminile . Molti sovrani, per, contestarono il suo diritto a regnare. Il pi deciso fu il nuovo re prussiano, Federico II il Grande Senza nemmeno dichiarare guerra , occup con le sue truppe la Slesia(1740), una provincia austriaca. Solo l Ungheria, l'Inghilterra e ,in un secondo momento, il Regno di Sardegna si schierarono con Maria Teresa. Contro di lei scesero in campo la Prussia, alcuni principati dell'Impero , la Francia e la Spagna. Gli unici mutamenti stabiliti dalla Pace di Aquisgrana che, nel 1748, pose fine al conflitto, riguardarono i possedimenti degli Asburgo d'Austria. La regina Maria Teresa dovette rinunciare alla Slesia, ormai sotto il dominio prussiano. In Italia, inoltre, perse il Ducato di Parma e Piacenza, che fu destinato a un altro figlio di Filippo V di Spagna. I Savoia furono compensati per il loro aiuto con l espansione dei loro confini, fino al Ticino. La guerra dei sette anni Il periodo tra il 1748 e il 1756 fu caratterizzato da unintensa attivit diplomatica col fine di prevenire un nuovo conflitto. Alla fine delle trattative ci fu un vero e proprio capovolgimento delle alleanze: da una parte vi erano Inghilterra e la Prussia, dallaltra la franchia, lAustria e la Russia. Ci che port alla guerra fu lattacco preventivo della Prussia che nel 1756 invase la Sassonia, dando inizio a una guerra che durer fino al 1763. Questa guerra pu essere considerata una guerra mondiale perch furono coinvolte le colonie in America, in africa e in asia, anche se i due conflitti rimasero distinti: da una parte vi erano la franchia e lInghilterra con le loro colonie, dallaltra laustria, la Prussia e la Russia. La guerra in Europa si concluse nel 1762 a favore della Prussia per via delluscita dalla coalizione della Russia, con la rinuncia da parte dellAustria della Slesia a favore della Prussia, mentre quella coloniale tra Francia e Inghilterra si concluse a favore di questultima nel 1763 con la pace di Parigi che impose la cessione da parte dei francesi dei propri possessi americani.

Le Rivoluzioni
L illuminismo Dopo la rivoluzione del 1688, l Inghilterra era diventata la nazione intellettualmente pi attiva e innovatrice: nomi come Isaac Newton e John Locke rappresentano i traguardi raggiunti rispettivamente dal pensiero scientifico e da quello filosofico. Quest ultimo in particolare, fu estremamente importante in quanto autore di un pensiero filosofico-scientifico empiristico e di un pensiero politico anti-assolutista che sar alla base della filosofia Settecentesca: l Illuminismo. Sebbene le basi dell illuminismo si svilupparono in Inghilterra, dopo la morte di Luigi XIV, (con la fine del clima cattolico e intollerante da lui creato), la filosofia dei lumi conobbe la sua massima espressione e i suoi maggiori esponenti in Francia (basti pensare a Voltaire, il maggiore intellettuale dell epoca). Il ruolo di maggiore centro culturale europeo passo a Parigi, e il francese divenne la lingua internazionale. A differenza

degli intellettuali inglesi, gli illuministi francesi si sentivano pi uniti, uniti da un una dovere comune: quello di liberare l umanit dall oscurit dell ignoranza ( in particolare da quella alimentata dalla superstizione e dalle religioni) col lume della ragione, e dal sistema socio-politico dell epoca, chiamato da loro ancien rgime. Per quanto riguarda la lotta all ignoranza, un importante risultato si ebbe con la pubblicazione dell Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, una monumentale opera realizzata da Jean-Baptiste dAlembert e da Denis Diderot che racchiudeva in se tutto lo scibile umano, e ,nonostante l iniziale condanna da parte delle forze culturali pi conservative, l opera ebbe un successo incredibile. A proposito, invece, della lotta all ancien rgime ( il sistema feudale) lintroduzione delle tematiche costituzionaliste inglesi aveva prodotto negli illuministi francesi la maturazione di una nuova coscienza politica, espressa soprattutto da Montesquieu. Nel suo Spirito delle Leggi Montesquieu conduce una critica razionale delle forme di governo, e dello spirito che ne informa le leggi, distinguendo tre fondamentali tipologie, una dispotica e fondata sul timore, una repubblicana e fondata sulla virt e una monarchica e fondata sullonore. Montesquieu non era avverso al mantenimento del potere monarchico, ma avvertiva lesigenza di una riforma, poich lo stato di diritto sarebbe stato garantito solo dalleffettiva separazione del tre poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario .Pur ammiratore del modello costituzionale inglese Voltaire, a differenza di Montesquieu, riteneva invece che l Europa non era all avanguardia come l Inghilterra dunque proponeva una forma di dispotismo illuminato, con un sovrano abile e riformatore che governasse secondo ragione, difendendo i cittadini dallo strapotere della vecchia aristocrazia feudale. Il pensiero di Rousseau fu invece ancora pi radicale e basato sul tema della ineguaglianza. Egli auspica infatti il ritorno alloriginale stato di natura, in cui tutti i cittadini siano dotati delloriginaria dose di uguaglianza e di diritti, in uno stato fondato sulla sovranit popolare e sulla democrazia diretta. Il filosofo di Ginevra teorizzava il ritorno a una piccola comunit repubblicana fondata sul contratto sociale, attraverso cui il singolo individuo alienava alla comunit stessa, governata da una volont comune, i propri egoismi. In ambito economico assistiamo alla nascita di due scuole, quella della fisiocrazia (affermava che il perno di tutta l'attivit economica l'agricoltura)in Francia, e quella del liberismo (sistema del libero scambio, contrapposto al protezionismo) in Inghilterra. Le due scuole concordavano sul fatto che anche in economia vigevano delle leggi naturali, come quella di mercato, e sulla critica alla politica mercantilistica che imprigionava il libero scambio imponendo vincoli e dazi. Entrambe proponevano quindi un rinnovamento delleconomia allinsegna del motto laissez passer, laissez faire e chiedevano la fine dellintervento diretto dello stato in campo economico. La rivoluzione Americana Dopo la guerra dei sette anni, l Inghilterra aveva necessit di rimpinguare le casse dello stato e per questo aveva pensato a una serie di tasse da imporre alle colonie americane: nel 1763 fu imposta la Line Act , con Ia quale si la divieto ai coloni di estendere il loro territorio al di l dei monti Appalachi, nel 1764 la Sugar Act con la quale si vieta dl commerciare to zucchero prodotto in territori non controllati dagli inglesi e la Currency Act con la quale si la divieto ai coloni americani di battere moneta locale, nel 1765 la Stamp Act con la quale si impone l'uso della carta o della marca da bollo per tutta una serie di pratiche amministrative( i coloni protestano al grido di No taxation without representetion , James Otis. pubblica il libro "l diritti delle colonie americane asseriti e provati e l anno dopo la tassie viene revocata) e ,infine, nel 1767 la Townshed Act. La situazione and ad aggravarsi quando nel 1770 in India ci fu una terribile carestia provocata dallo sfruttamento indiscriminato eseguito dalla Compagnia delle indie orientali, che dette non pochi problemi alla Compagnia , la quale tuttavia ricevette l aiuto del Tories, i quali le concessero il monopolio del commercio del te danneggiando l economia americana. Cos nel 1773 ci fu una ripresa del boicottaggio delle merci inglesi e casi di rivolta( in particolare a Boston). Nel 1774 llnghilterra impose 5 leggi definite intollerabili alle colonie americane: 1) 2) 3) 4) chiusura del porto di Boston; risarcimento alla compagnia delle Indie orientali per i danni ricevuti dalle azioni ostili dei coloni; soppressione dei diritti costituzionali e affidamento dei poteri al comandante militare inglese; passaggio dei territori indiani al Canada sottraendoli cosi alla possibilit di espansione dei coloni.

Nel settembre 1774 il Congresso americano a Filadelfia, per tutelare gli interessi dei coloni diede vita alle cosiddette Convenzioni ,delle assemblee rappresentative dei coloni che progressivamente sostituiranno le precedenti istituzioni. Il 4 luglio 1776 ci fu la Dichiarazione di indipendenza subito appoggiata dalla Francia e dalla Spagna e sostenuta anche dai Whigs in Inghilterra e il mese dopo inizi la guerra con lo sbarco di 50000 soldati inglesi. Il congresso americano affida il comando dell esercito a George Washington. Nel Settembre dello stesso anno gli inglesi conseguono una vittoria occupando Filadelfia, una vittoria annullata dalla battaglia di Saratoga, con la prima vittoria americana. Nel 1778 la Francia entra in guerra al fianco degli americani, grazie ai negoziati di Benjamin Franklin, e cos fecero anche la Spagna l anno seguente, attaccando Gibilterra e le Baleari (che erano territorio inglese) , e l Olanda che attacc gli inglesi sul mare. L Inghilterra si trova cos a dover combattere su pi fronti e non pu pi sostenere la guerra a causa delle spese: alla vittoria franco-americana a Yorktown del 1781 seguirono immediatamente le trattative, e nel 1783 fu negoziata la pace a Versailles con la quale si ebbe il riconoscimento ufficiale dell indipendenza degli Stati Uniti d America. Gli ideali di indipendenza, di libert, di giustizia, della meritocrazia che infiammavano gli animi americani erano ideali di chiara derivazione illuminista e furono posti a fondamento di una nuova societ di un nuovo stato moderno e innovativo: nel 1788, a Filadelfia, fu promulgata la costituzione degli Stati Uniti, nel quale furono applicati alcune teorie politiche nate proprio con l illuminismo( come la divisione dei poteri). Ecco i 6 articoli originarie : 1) esiste un solo congresso federale formato da una camera dei deputati eletti ogni due anni in numero proporzionale al numero di abitanti del singolo stato e un senato con due rappresentanti per ogni singolo stato che viene rinnovato per un terzo ogni due anni; 2) il presidente degli Stati Uniti viene eletto ogni quattro e ha vasti poteri: 3) il potere giudiziario autonomo e pu abrogare le leggi in contrasto con la costituzione; 4) il potere dei singoli stati sottoposto al potere sovrano della confederazione; 5) possibile cambiare la costituzione solo con la maggioranza del congresso e delle assemblee legislative degli stati; 6) possibile una nuova costituzione se nove degli stati la vogliono cambiare. La societ americana una societ borghese completamente nuova rispetto a quella europea, con principi democratici per non estesi a tutti. La rivoluzione Francese Nella seconda met del 18 sec., durante il regno di Luigi XVI e di Maria Antonietta, la Francia viveva un periodo di crisi, dovuta al crescente indebitamento statale e alla perdita di prestigio della monarchia. Le resistenze dei ceti nobiliari ad accettare una riduzione dei loro privilegi (proposta dai controllori generali delle finanze Turgot, Necker, Calonne e Charles Lomenie de Brienne che subito furono licenziati) alimentavano un diffuso malcontento dell'opinione pubblica, che cominciava a mettere in discussione il sistema sociale dell' ancien rgime, avanzando richieste di rappresentanza politica, sull'esempio della Rivoluzione americana( nacquero in questo momento gli Stati provinciali). Spinto da diversi settori della societ, Luigi XVI si decise a convocare gli Stati generali, un organismo di consultazione della nazione eletto sulla base delle tre classi (chiamate 'stati' oppure 'ordini') in cui era divisa la societ francese: clero, nobilt, terzo stato. A questa ultima categoria apparteneva la stragrande maggioranza della popolazione. Sin dal giorno della convocazione, il 5 maggio 1789, cominciarono i contrasti sulla modalit di voto, se doveva essere per testa o per ordine e cos i delegati del Terzo Stato si riunirono separatamente, per definire le richieste da sottoporre al sovrano. Poco dopo si autoproclamarono Assemblea nazionale (17 giugno 1789), dichiarando di essere gli unici rappresentanti della nazione. Il giorno della riunione degli Stati Generali, il re fece trovare le porte chiuse al terzo stato che si riun nella sala della pallacorda: a essi si unirono alcuni deputati del clero e della nobilt e l Assemblea nazionale cambi il nome assumendo quello di Assemblea nazionale costituente (9 luglio 1789). Fu l'atto d'inizio della rivoluzione politica: l Assemblea Nazionale si attribu il compito di dare al paese una Costituzione simile a quella degli Stati Uniti. Il re tent di bloccare l'azione dell'Assemblea, ma in seguito alla ribellione di Parigi del 14 luglio 1789 (assalto alla Bastiglia, prigione e fortezza, simbolo del dispotismo regio e importante punto strategico) fu costretto a scendere a patti: ritir le truppe, riconobbe l autorit dell Assemblea e

concesse una Guardia nazionale, ossia un corpo armato che rispondeva agli ordini della municipalit di Parigi e comandata dal marchese La Fayette. Intanto nelle campagne francesi divamp una rivolta di carattere antifeudale, dettata dalla fame e dalla paura. I nobili presenti nell'Assemblea accettarono le rivendicazioni dei contadini pur di riportare l'ordine. Il 4 agosto 1789 l'Assemblea adott provvedimenti che sopprimevano i privilegi fiscali della nobilt e consentivano ai contadini di liberarsi dai vincoli feudali. Pochi giorni pi tardi (il 26 agosto), l'Assemblea eman la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, che fissava i diritti di libert politica, religiosa, di pensiero, di propriet e di uguaglianza giuridica di tutti i cittadini e che, ispirandosi ai concetti di libert, uguaglianza e sovranit popolare, aboliva la monarchia assoluta. La tumultuosa estate del 1789 fin con lavanzata di una grande folla verso Versailles, la quale fu fermata dalla Guardia Nazionale in cambio della promessa del re di firmare i decreti e di tornare a Parigi. Durante la tregua tra l ottobre 1789 e il giugno 1791 la situazione generale in Francia si stava stabilizzando, ma tutti i politici erano consapevoli che sarebbe stata di breve durata, dunque era necessario trovare al pi presto un compromesso ragionevole sul futuro della nazione: in questo periodo che nascono i primi partiti, sebbene non fossero riconosciuti ufficialmente come istituzioni politiche vere e proprie. Si potevano distinguere principalmente tre correnti politiche: quella conservatrice (destra=Gironda), che riuniva i sostenitori di un ordinamento monarchico parlamentare( come i Realisti ed in seguito i Foglianti) quella progressista (sinistra=Montagna)che riuniva invece tutti coloro che sostenevano una forma di governo pi democratica (ne facevano parte i Giacobini, i Cordiglieri) quella moderata (centro=Palude) che riuniva coloro che non avevano assunto una chiara posizione politica

L'Assemblea costituente lavor per definire il nuovo assetto statale e furono attuate numero riforme. Le pi importanti furono: l approvazione della Costituzione, che prevedeva la separazione dei poteri ma il diritto di voto in base al censo; l abolizione di tutte le dogane interne e di numerose imposte; la soppressione delle corporazioni e dei monopoli; il varo della legge Chapelier che proibiva ai lavoratori di associarsi e di scioperare; labrogazione delle decime alla chiesa, alla quale furono anche confiscati i beni; l emissioni degli assegnati (buoni del tesoro rimborsabili tramite i beni confiscati al clero) il varo della Costituzione civile del clero con la quale il clero divenne un corpo di funzionari statali eletti dai cittadini.

Tutte queste riforme portarono incredibili vantaggi alla classe borghese, ed proprio per questo che si parla di rivoluzione borghese. Il periodo di stabilit, come previsto, fini molto presto: il re come molti altri nobili, aveva tentato la fuga (giugno 1791), ma fu rintracciato e sollevato da ogni suo incarico, senza per essere stato condannato per tradimento ,nonostante il suo obiettivo fu quello di raggiungere un esercito di fedelissimi per annientare i rivoluzionari. Questo fatto provoc la rivolta delle fazioni pi progressiste (quali i Cordiglieri e i Giacobini), che fu immediatamente soffocata nel sangue presso il Campo di Marte. La rivolta port al bando dei Cordiglieri e alluscita dai Giacobini di alcuni membri che si riuniranno in due fazioni distinte: i Girondini (repubblicani) e i Foglianti (monarchici). Nello stesso anno si hanno le elezioni, che danno per vittoriosi i monarchico-costituzionali, che non rappresentando la maggioranza della popolazione non fece che aumentare il malcontento popolare. La situazione precipit con lo scoppio delle ostilit con l Austria e la Prussia ( aprile 1792,intervenute per il timore che l onda rivoluzionaria si propagasse nel resto d Europa) e le continue sconfitte francesi portarono i Sanculotti, i Cordiglieri e i Giacobini ad assaltare il palazzo delle Tuileries dove risedeva il re(10 agosto), ad arrestarlo(13 agosto) e ad indire delle elezioni a suffragio universale maschile per la formazione di una nuova assemblea(Convenzione nazionale) capace di destare il paese. L ennesima sconfitta francese a Verdun fece gridare i democratici al tradimento della nobilt( che ancora comandava l esercito): si form un esercito di volontari, che consegui numerose vittorie( a Valmy e Jemappes) e permisero la conquista della Renania e del Belgio, e nei giorni seguenti furono condannati a morte per tradimento numerosi nobili. Il 22 settembre 1793,la Convenzione appena istituita sanc la fine della

monarchia e l inizio della Repubblica. Il 21 gennaio 1793 il re fu ghigliottinato. Nel frattempo, la promessa del nuovo governo di portare la rivoluzione nel resto d Europa, spaventa l Inghilterra che costituisce una coalizione antifrancese, alla quale partecipano quasi tutti i paesi europei, dando all esercito popolare francese un duro colpo, con il recupero del Belgio e della Renania e con il blocco di tutti i porti e i commerci francesi. Il blocco dei porti e dei commerci, inoltre, infier su un economia francese gi in crisi a causa dell inflazione provocata dalla distribuzione in sovrannumero degli assegnati (oramai diventati cartamoneta),a sua volta provocata dal libero mercato sostenuto dai girondini. La crisi economica, i reclutamenti forzati, le requisizioni granarie ecc. ebbero come effetto la rivolta popolare, ed in particolare in Vandea, ci fu una sanguinosa guerriglia che coinvolse anche i dipartimenti vicini e che per diversi mesi mise in difficolt le truppe della Convenzione. La rivolta contro il governo Girondino si estese a tutta la Francia e ben presto la Convenzione cadde lasciando posto ad un governo giacobino che elimin le resistenze girondine, var una nuova Carta costituzionale pi democratica e affid gran parte del potere al Comitato di Salute Pubblica, che ebbe la funzione principale di difesa della rivoluzione. Nei mesi successivi furono avviate numerose riforme mirate a laicizzare la nazione e a soddisfare i bisogni del ceto popolare e furono respinti gli eserciti nemici stranieri, ma inizi anche un periodo di violenta repressione di ogni opposizione politica, che prender il nome di Terrore. Robespierre a capo dei Montagnardi, una volta che la Francia usc dalla crisi economica e militare, inizi l eliminazione di tutte quelle fazioni di matrice popolare che ormai stavano diventando pericolose per la stabilit statale: tra le fazioni annientate ci furono gli Arrabbiati, gli Hebertisti e gli Indulgenti. Il Grande Terrore dur due mesi, ma con l introduzione del blocco dei salari e del culto dell Essere Supremo, il governo montagnardo perse il sostegno dei Sanculotti e della borghesia cattolica che lo rovesciarono il 28 luglio (o Termidoro) 1794 e ne condannarono i capi (lo stesso Robespierre fu ghigliottinato). Col nuovo governo termin il Terrore rosso di stampo giacobino e inizio quello bianco indirizzato, invece, contro i giacobini. Il nuovo governo riprese una politica pi favorevole alla borghesia che al popolo ma con il destarsi della fazione monarchica, cerc e trov il sostegno dei Sanculotti e dei Giacobini. Nonostante ci, l asse del governo si era ormai spostato verso il centrodestra e nel 1795 fu varata la Costituzione dell anno III dell era repubblicana, che ripristinava i privilegi della classe borghese, divideva il Parlamento in Consiglio dei 500 e Consiglio degli anziani e istituiva il Direttorio, organo composto da 5 membri che sostitu il Comitato di Salute Pubblica. Il governo monarchico dur pochi anni, fino a quando ,alle elezioni del 1797, con la vittoria dei monarchici, i repubblicani sostenuti dai generali Hoche e Bonaparte presero il potere con un colpo di stato. Il governo repubblicano come quello monarchico dur poco e fu rovesciato con un colpo di stato (9 novembre 1799), questa volta attuato dal generale Napoleone Bonaparte, tornato vittorioso dalla campagna militare contro gli Austriaci in Italia. Il colpo di stato di Napoleone sancisce la fine della Rivoluzione francese e l inizio dell Impero Napoleonico.

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