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Commento a "La bufera" Leggi la poesia La Bufera - scriveva Montale a Contini nel 1945 - la guerra, in ispecie uella guerra

a !opo quella !ittatura "ve!i epigrafe#$ ma anc%e guerra cosmica, !i sempre e !i tutti&' (e insomma la secon!a guerra mon!iale costituisce il tema principale !elle poesie comprese in Finisterre pubblicata nel 194) e !ivenuta poi la prima se*ione !e La bufera e altro - pur vero c%e !i fronte a uel trauma storico l+immaginario poetico !i Montale assume una p,- profon!a !imensione metafisica, uasi contemplan!o il male nella sua essen*a, e contrapponen!o a esso !elle parven*e "angelic%e", incarnate perlopi- !al personaggio-mito !i Cli*ia' .n uesta poesia, c%e apre la raccolta, la presen*a sinistra !ella bufera arriva a coinvolgere il ni!o& !ella !onna-angelo, sorpren!en!ola e rivelan!o in un lampo la natura !elle cose/ la stessa capacit0 rivelatrice c%e Cli*ia porta !entro !i s1 come una condanna' 2 mentre la !an*a macabra !ella guerra imperversa sul mon!o, Cli*ia si allontana con un gesto !i saluto, come a sancire l+impossibilit0 !i ualsiasi salve**a' 3ubblicata sul perio!ico "4empo" nel 1941, la lirica usc, in Fnisterre nel 194), e fu uin!i accolta nella prima e!i*ione !e La bufera e altro "1955#' 6ell+e!i*ione in rivista !el 1941 l+epigrafe era !iversa ""3or ue sabes ue siempre te %e ueri!o", "3erc% tu sappia c%e ti %o sempre amato"#, in uanto la censura fascista non avrebbe consentito l+epigrafe autentica, costituita !a !ue versi !el poeta francese 7grippa 8+7ubign1 "1559-15):# e ripristinata nel 194)#' ;.<L2((.=6. (>L 42(4= La poesia !i Montale, c%e nel suo insieme pu? essere vista come una sofferta e !isincantata ricerca !i una linea !i fuga !al non-essere !ella vita or!inaria, giunge in uesta lirica a uno sno!o !ecisivo, c%e anc%e il punto !i parten*a per una !iversa, pi- !isperata visione !el mon!o' La salve**a incarnata !a Cli*ia e l+inferno !ella realt0 uoti!iana reso ancor pi- cupo !alla guerra "ma non si !imentic%i c%e per Montale la guerra cosmica, !i sempre e !i tutti&# !iventano !ue universi fra loro lontanissimi e non comunicanti, tanto vero c%e la parten*a !i Cl,*ia finisce col coinci!ere con lo scatenamento !ella !an*a macabra !el conflitto "lo scalpicciare !el fan!ango#' .n tal mo!o l+entit0 salv,fica c%e negli =ssi e nelle =ccasioni poteva ancora far parte !ella realt0 "se proce!i t+imbatti @ tu forse nel fantasma c%e ti salva&#, !iventa ui una pura astra*ione, con tutti i caratteri come %a ben visto Contini - !el mito&/ un mito c%e certo %a a c%e fare con l+immaginario religioso& !el poeta - ma !i una religiosit0 laica, mai risolta in !imensioni trascen!enti o in atti !i fe!e e c%e sublima una conce*ione !ell+es,sten*a fon!ata su un+i!ea !i separa*ione e assen*a, in luogo !ella pur vaga presen*a "!ell+oggetto-amuleto, !el fantasma&, !ella speran*a# c%e aleggiava nelle !ue prime raccolte' .n uesta lirica gli oggetti mantengono il loro autonomo rilievo "sA pensi alla magnolia, o ai mogani e ai libri, o agli alberi, o ai molto montaliani muri#, ma il loro valore simbolico tanto marcato !a sfiorare l+allegoria$ parallelamente si intensifica e uasi si assoluti**a la tensione analogica !ei Mottetti& "come evi!ente nell+oro, nella grana !i *ucc%ero, nei sistri e tamburelli, nel fan!ango#' .l ter*o tempo& !ella poesia !i Montale si inaugura insomma su un registro ben pi- astratto e metafisico, in sintonia con la scarnificata essen*a !i uell+angelo lontano, !i uella negata eternit0 !+istante, !a cui ormai scaturisce una !esolata e sinistra, e in fon!o astratta, visione !ella realt0'

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