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Franco Berardi (Bifo) La fabbrica dellinfelicit New economy e movimento del cognitariato

Il testo Questo libro indaga con agilit di scrittura e acutezza danalisi un tema attualissimo: le complesse e spesso drammatic!e ricadute sociali della new economy" #a diffusione delle tecnologie informatic!e e biotecnic!e !a determinato uninnovazione reale e irreversibile nella produzione sociale" $oloro c!e lavorano nei cicli ad alta tecnologia coloro c!e producono innovazione i lavoratori cognitivi sono appagati e felici e dun%ue complici dellopera di sfruttamento e di esclusione c!e & inerente alla globalizzazione capitalistica' (ppure il ciclo di produzione virtuale produce infelicit anc!e e prima di tutto per i suoi attori e dun%ue & possibile cercare proprio nel ciclo del lavoro cognitivo le energie per un cambiamento profondo' Queste e altre domande cruciali si intrecciano a unappassionata ma rigorosa disamina del nuovo movimento internazionale di contestazione c!e !a avuto il suo battesimo a )eattle nel novembre *+++" ,n %uesto movimento nella sua intelligenza e nelle sue lotte c!e denunciano le ineguaglianze economic!e e le violenze sociali legate alla globalizzazione Berardi intravede la possibilit di controvertire la tendenza al collasso generalizzato del pianeta e la costruzione di una radicale alternativa di governo economico e sociale" ,ntroduzione "Unondata di euforia ha attraversato negli ultimi anni i mercati e dai mercati si diffusa ai media, e dai media invade limmaginario sociale dellOccidente. La terza era del capitale, quella che viene dopo lepoca classica delle ferriere e del vapore e dopo lepoca moderna del fordismo e della linea di montaggio, ha come territorio di espansione linfosfera, il luogo dove circolano segni-merce, flussi virali che attraversano la mente collettiva. Una promessa di felicit circola nella cultura di massa, nella pu licit e nella stessa ideologia economica. !el discorso comune la felicit non pi" un optional, ma un must, il valore essenziale della merce che produciamo, compriamo, consumiamo. # questa la filosofia della new economy che il discorso pu licitario onnipresente veicola tanto pi" efficacemente quanto pi" nascostamente. $ppure, se a iamo il coraggio di andare a vedere la realt della vita quotidiana, se riusciamo ad ascoltare la voce delle persone reali che incontriamo tutti i giorni, ci rendiamo conto facilmente del fatto che il semiocapitalismo, il sistema economico che fonda la sua dinamica sulla produzione di segni, una fa rica di infelicit. Lenergia desiderante si tutta trasferita nel gioco competitivo delleconomia, non esiste pi" relazione tra umani che non sia defini ile come business %il cui significato allude allessere occupati, indisponi ili&. !on pi" concepi ile una relazione che sia motivata dal puro piacere del conoscersi. La solitudine e il cinismo hanno fatto il deserto nellanima. La societ planetaria divisa tra una classe virtuale che produce segni, e una underclass che produce merce materiale o semplicemente esclusa dalla produzione. 'uesta divisione genera naturalmente disperazione violenza e miseria per la maggioranza della popolazione mondiale. (a questo non asta) il semiocapitalismo una fa rica di infelicit anche per i vincenti, per coloro che sono coinvolti dalla net-economia, e corrono sempre pi" veloci per tenere il ritmo, costretti a dedicare le loro energie a competere con tutti gli altri per un premio che non esiste. *incere limperativo categorico del gioco economico. $ dal momento che la comunicazione sta diventando sempre pi"

integrata con leconomia, vincere diviene anche limperativo categorico della comunicazione. *incere limperativo categorico di ogni gesto, ogni pensiero, ogni sentimento. $ppure, come ha detto +illiam ,urroughs, il vincitore non vince niente. (entre lo stereotipo pu licitario mostra una societ pervasa dalla felicit consumista, nella vita reale si diffondono panico e depressione, malattie professionali di un ciclo di lavoro che mette tutti in competizione con tutti, e colpevolizza chi non riesce a fingersi felice. - cicli innovativi della produzione %la rete e la iotecnologia& non sono, come i cicli che dominavano lepoca industriale, produzione di merce per il corpo e per la mente, ma sono produzione diretta di corpo e di mente. La felicit non pi", dunque, un valore duso accessorio delle merci, ma la quintessenza della merce. 'ualcuno dice che la new economy destinata a sgonfiarsi come un palloncino o forse a sciogliersi come neve al sole, perch. asata su unillusione. (a le illusioni sono il motore delleconomia capitalistica, sono la forza che muove il mondo. Leconomia sempre pi" direttamente investimento di energia desiderante. 'uella che lo storicismo idealista chiamava alienazione era lo scam io dellautenticit umana con il potere astratto del danaro. !oi non parliamo pi" di alienazione, perch. non crediamo che esista pi" alcuna autenticit dellumano. /uttavia, facciamo quotidiana esperienza di una diffusa infelicit, perch. gli esseri umani investono quote sempre pi" ingenti della loro esistenza immediata nella promessa sempre rinviata della merce virtuale. La devastazione capitalistica dellam iente naturale e la mediatizzazione della comunicazione riducono fin quasi a nulla limmediata godi ilit dellesistenza. $ lesistenza desensualizzata si consegna senza resistenze allinvestimento, che essenzialmente investimento emozionale, intellettuale, psichico. 0ome ha mostrato 1reud, la societ orghese fondava la forza produttiva dellindustria su un depauperamento fisico e materiale e una repressione della li ido che produceva nevrosi. -l prezzo della sicurezza psichica ed economica era la rinuncia alla li ert. !el suo li ro ,Postmodernity and its Discontents, 23gmunt ,auman capovolge la diagnosi di 1reud) i pro lemi e i malesseri pi" comuni attualmente sono prodotti da uno scam io nel quale rinunciamo alla sicurezza per ottenere sempre pi" li ert. (a di che li ert stiamo parlando, dal momento che il nostro tempo e le nostre energie sono completamente assor ite dal business4 -l passaggio postmoderno stato segnato da uno scatenamento della li ido, da uno scam io nel quale a iamo rinunciato a molta parte della sicurezza orghese in cam io di una li ert che si concretizza sempre pi" soltanto sul piano economico. La cosiddetta rivoluzione sessuale degli anni 5essanta e 5ettanta non fu, o non fu soltanto, una maggiore quantit di corpi disponi ili a fare sesso. 1u soprattutto un mutamento nella percezione del tempo vissuto. -l tempo della vita era tempo dellincontro di parole, di corpi, senza altra finalit oltre quella della gratuita della conoscenza. !on so se oggi si scopa di pi" o di meno di quanto si faceva in quegli anni. (i pare che si scopi molto meno, ma non questo il punto. -l punto che la sessualit non ha pi" alcun rapporto con la conoscenza, nessun rapporto con la gratuit. # scarico di energia ra iosa, esi izione di uno status, e soprattutto consumo. La prostituzione non pi" come nei tempi passati una dimensione marginale e viziosa, ma unattivit industriale regolarizzata, la principale valvola di sfogo dellaggressivit sessuale di una societ che non sa pi" nulla della gratuit. La deregulation economica viene a compimento di un processo di deregulation esistenziale cui le culture antiautoritarie avevano dato lavvio. (a per le culture antiautoritarie la li ert era esercizio essenzialmente antieconomico e anticapitalistico. Ora la li ert stata rinchiusa nel recinto delleconomica capitalistica e si riduce a non essere altro che li era competizione in un orizzonte o ligatorio. 'uando alla li ert viene sottratto il tempo per poter godere del proprio corpo e del corpo altrui, quando la godi ilit dellam iente naturale e ur ano viene distrutta,

quando gli altri esseri umani sono concorrenti nemici o alleati infidi, la li ert si riduce a essere un grigio deserto di infelicit. !on pi" la nevrosi, ma il panico, la patologia dominante della societ post- orghese, in cui il desiderio investito sempre pi" ossessivamente nellimpresa economica e nella competizione. $ il panico diviene depressione non appena loggetto del desiderio si rivela per quel che , un fantasma privo di senso e di sensualit. La sofferenza, la miseria esistenziale, la solitudine, loceano di tristezza della metropoli postindustriale, la psicopatia. $cco largomento del quale si occupa oggi la critica delleconomia politica del capitale." 6

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