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Con la rivoluzione industriale nacquero due nuove figure sociali: gli imprenditori e gli
operai.
Gli imprenditori erano proprietari terrieri, commercianti che avevano accumulato un
capitale, cioè del denaro da investire in fabbriche o imprese produttive. Ad esempio
costruivano fabbriche, acquistavano materie prime o nuove macchine (=mezzi di
produzione) per avere un profitto, cioè un guadagno superiore al denaro investito,
in pratica un nuovo capitale che potevano investire di nuovo per farlo aumentare.
Nella fabbrica la manodopera era costituita da operai che lavoravano in cambio di
un salario. Nei centri industriali la manodopera era abbondante, perché grandi
masse di contadini, privi di terra e di lavoro, si riversavano in città in cerca di
occupazione. Questa classe di lavoratori che non possedeva nulla al di fuori della
prole, fu chiamata proletariato.
Il sistema di produzione basato sul capitale viene detto capitalismo.
Capitalista è colui che possiede dei capitali.