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della scoperta dell'America. Dal 1492 le cose non sono particolarmente cambiate,
serve agli europei (per stati importanti sviluppatisi in altri continenti come Cina,
Giappone e Africa il 1492 ha ben poco significato). Ha significato per la parte
d'Europa più progredita (c'è ancora un'Europa profondamente arretrata), vale per la
visione eurocentrica.
Altre date sono significative per altri contesti, bisogna acquisire mentalità e
prospettiva globale – l'Europa è attore importante nel mondo ma non è l'unico.
L'inizio dell'età moderna non coincide con una data precisa: si potrebbe prendere
come riferimento il 1453, caduta di Costantinopoli (impero bizantino ridotto ai
minimi termini, circoscritto alla città e ai suoi dintorni), che segna la fine di un potere
millenario e la successiva affermazione dell'impero ottomano, con conseguenze di
carattere culturale: fuga di molti intellettuali dall'oriente che portano in Europa
occidentale un grande bagaglio di cultura greco-romana (testi di filosofia prima non
conosciuti, integri - Aristotele conosciuto prima solo tramite i sunti pervenuti grazie
agli arabi; si conosce meglio Platone) + culmine del fenomeno culturale
dell'umanesimo (riscoperta dei valori della classicità, piedistallo per il rinascimento –
importantissimo il nesso umanesimo-rinascimento: il primo è riscoperta dei valori
letterari, il secondo riscoperta delle arti).
Se non vi è una data che marca l'inizio della modernità, bisogna pensare che non si
tratta di un fatto singolo ma di una serie di processi di lunga durata, che sono:
– scoperte geografiche
– riforme religiose, protestanti, che avvengono nel corso del '500 e determinano
la nascita di alcune confessioni religiose alternative a quella cattolica e
determinano una frattura nell'unità confessionale europea: la riforma luterana
(1517), la riforma calvinista (anni 40), riforma anglicana (anni 30)
– formazione di un tipo di struttura statale, del potere, che passerà alla storia con
il nome di stato "moderno"
– invenzione della stampa a caratteri mobili, metà '400, importante per la
trasformazione della mentalità e diffusione della cultura scritta (ha lo stesso
significato che ha internet per noi), consente maggiore circolazione di idee e
notizie, si vede nell'affermazione di processi come le riforme: la riforma
luterana non si sarebbe sviluppata con la stessa velocità senza la stampa
(Lutero è uomo del medioevo che però porta argomenti importantissimi per lo
sviluppo del mondo moderno - sente fortemente la preoccupazione del peccato
e della salvezza, rivoluzionario e conservatore, capisce subito l'importanza dei
mezzi di comunicazione, usa la stampa per diffondere le proprie idee). Di
contro le autorità ecclesiastiche noteranno la stampa sovversiva ed eretica - le
istituzioni tendono a controllare questo mezzo, tramite ad esempio l'indice dei
libri proibiti, istituito dalla congregazione del Sant'Uffizio a Roma (1559). La
stampa è fattore di discontinuità, è ormai un'epoca diversa rispetto al
medioevo.
– la nascita di un modo di produzione "capitalistico", ovvero la nascita di
un'economia precapitalistica protoindustriale che aveva avuto radici nel tardo
medioevo in certe aree d'Europa (Italia centrosettentrionale, Paesi Bassi,
Fiandre), dove operavano mercanti imprenditori.
È difficile fare una storia dei sentimenti, come venivano vissuti i rapporti all'interno
della famiglia in quest'epoca: le fonti sono difficili da recuperare. Dal 600/700 si
trovano testimonianze (a livello alto della società) in diari, lettere, memorie.
È altrettanto difficile stabilire una tipologia di comportamento: per alcuni studiosi
l'amore coniugale (a livello alto il matrimonio era matrimonio di interesse, politico,
per stabilire delle alleanze) e per i figli nasce solo con l'età moderna (nelle famiglie
regnanti i figli venivano dati a balia o governanti).
Altri distinguono diverse fasi storiche, modello proposto da Stone: famiglia a
lignaggio aperto (1450-1630) - aperta a diversi nuclei familiari con diversi rami ma
con antenato comune; nucleare patriarcale ristretta (1550-1700) - coniugi + figli con
discendenza rispettata seguendo la linea paterna, oltre alla grande importanza
conferita all'autorità paterna, e nucleare domestica chiusa (1620-1800) - nucleo
famigliare di coniugi + figli, attenuazione del divario gerarchico.
Condizione femminile: la dote spetta alla figlia maggiore. Se ce ne sono altre, come
accade per i figli maschi dove il primo riceve l'eredità e i cadetti hanno la scelta di
entrare nel clero o fare carriera nello stato (amministrazione civile o militare), se la
famiglia è ricca può mettere in campo dote per due figlie, ma se ce ne sono di più si
propone la vita ecclesiastica o rimane nubile.
Succedeva anche nelle famiglie di altissimo livello: duca di Savoia con governo di 50
anni, Carlo Emanuele I sposa principessa asburgica (Caterina Michela d'Asburgo),
matrimonio di interesse ma anche d'amore. Dopo 9 figli muore di parto a 30 anni > il
primogenito muore di vaiolo, il secondo eredita il ducato con il nome di Vittorio
Amedeo I, due figli diventano generali, uno cardinale, dando fondo alle risorse riesce
a maritare due figlie con matrimoni sontuosi (una con futuro duca di Modena, l'altra
futuro duca di Mantova), le altre due diventano suore.
Capitolo 2, L'economia dell'Europa preindustriale
L'economia europea è essenzialmente agraria, basata ancora su tecniche e strumenti
quasi medievali (vi è poca novità). L'agricoltura europea si basa soprattutto su due
tipi di coltivazione: la rotazione biennale dei terreni (indipendentemente dalla
quantità di terra, divisione a metà, una coltivata a cereali e l'altra lasciata a riposo,
maggese. L'anno successivo la parte coltivata a cereali diventa maggese e si coltiva il
precedente maggese. È un sistema sviluppato nel medioevo, dura fino all'alto
medioevo) e la rotazione triennale (divisione in tre parti, la prima a cereali seminati in
autunno e raccolti in estate, la seconda a grani di durata più corta che si possono
piantare in primavera e raccogliere in estate, la terza a maggese. L'anno successivo
ruota. È più vantaggioso perché ha resa maggiore, oltre ad avere qualità differenti + il
maggese può essere coltivato ad erba medica/trifoglio per nutrire gli animali e avere
concime naturale per la terra per rigenerare le risorse del terreno con i giusti sali
minerali).
Gli animali sono importanti come forza motrice, la terra deve essere arata per poter
essere coltivata, l'aratura avviene attraverso il contributo dell'energia motrice degli
animali o dell'uomo. L'economia agraria dell'Europa è caratterizzata da due tipi di
aratro: quello pesante e quello leggero. Il primo è caratteristico dell'Europa
centro-settentrionale, costituito da una parte in legno e dalla lama di metallo per
solcare i terreni esposti a climi rigidi e quindi duri, è mosso da ruote (necessita gli
animali ma non sono i buoi a trainarlo, bensì i cavalli > sistema di organizzazione
complessa: i cavalli vanno bardati e ferrati, il che comporta un'ulteriore spesa per il
contadino, necessaria però per compiere l'aratura). Nell'Europa centro-settentrionale
si svilupperà maggiormente la rotazione triennale.
Nell'Europa meridionale prevale l'aratro leggero, completamente in legno, dove la
parte metallica è solo la punta del vomere, in quanto nell'area i terreni sono più soffici
e più facilmente solcabili, vengono utilizzati i buoi (meno potente del cavallo a
livello di forza motrice), prevale la rotazione biennale, nonostante sia possibile la
rotazione triennale nelle zone dove vi è particolare disponibilità di acqua (in Italia la
pianura Padana, perfetto bacino idrografico, si può dirigere l'acqua dal Po - si
svilupperà sistema di rotazione quadriennale dove venivano coltivate anche altre
concimanti, è possibile la coltivazione del riso che si afferma dal tardo medioevo).
Accanto alla coltivazione dei cereali c'è la coltivazione di culture arboree
(viticultura, olivi, alberi da frutta).
Mentre nell'Europa del nord si sviluppa una cultura diretta alla monocultura (cereali),
nell'Europa mediterranea si sviluppa una cultura molto più diversificata, in modo da
essere anche meno dipendenti dai cereali e accedere a una alimentazione più
diversificata.
L'economia urbana
In Europa vi è situazione mista, anche in campagna troviamo forme di industria.
L'Europa agraria ha come base e unità produttiva la famiglia contadina, che
raramente vive isolata, ma vi sono comunità di famiglie riunite in villaggi. Nei
villaggi oltre ai contadini possono esserci artigiani, persone che non lavorano la terra
ma svolgono un'attività industriale (definizione di industria che non ha a che fare con
il mondo contemporaneo: consideriamo industria qualsiasi attività di trasformazione
di una materia prima in un semilavorato o un prodotto finito, ne deriva che possiamo
considerare industria attività anche precedenti alla rivoluzione industriale, dal
neolitico in avanti, industria intesa come manifattura). L'artigianato quindi può essere
considerato una forma di industria: fabbro, sarto, calzolaio ecc, chi produceva cose
che il contadino non faceva. La famiglia contadina tendeva a fare tutto in casa (la
massaia che fa il pane è a suo modo un artigiano per la trasformazione).
In città invece troviamo forme di economia agricola, rappresentate dagli orti cittadini
(zone all'interno dei quartieri) e terre del contado.
In città gli artigiani sono più numerosi e organizzati (anche politicamente). L'Italia
dei comuni è l'Italia delle grandi organizzazioni artigianali (arti o mestieri).
I beni di lunga durata venivano prodotti in città, anche di piccole dimensioni – più
che il numero di abitanti conta la stratificazione socio-economica (se sono presenti
tanti artigiani è una città importante). Predomina il piccola artigianato con
l'organizzazione in associazioni di mestieri (corporazioni, gilde – nei Paesi Bassi,
arti), la vita politica dei comuni medievali vedeva le associazioni di mestiere in
opposizione alle famiglie aristocratiche che avevano governato la città (a Firenze la
dinamica politica è molto accesa e si sviluppa l'opposizione tra corporazioni e ceti
nobiliari, i Medici da mercanti di trasformano in signori). Ciascun settore comprende
varie categorie di artigiani (es. lavorazione di pelle e cuoio) e si specializzano sempre
di più (es. i passamanari, le passamanerie sono gli ornamenti che servivano per
arricchire le vesti come nastri, trecce di tessuto, ricami, una distinzione rispetto ai
sarti).
Le corporazioni nascono nel medioevo e rispondono a una duplice esigenza: la difesa
dei propri membri e il controllo sulla produzione attraverso regole e statuti (es.
stabilivano come dovesse essere fatto un prodotto, i salari ecc). Queste
organizzazioni, in Italia come nei Paesi Bassi, potevano svolgere un ruolo politico
molto importante.
Gli artisti e i letterati non hanno ancora un ruolo preciso dal punto di vista sociale (es.
Dante iscritto alla corporazione dei medici e degli speziali).
Gli artigiani di solito lavorano nella loro bottega da soli o con pochi aiutanti, rari casi
di concentrazione di operai, di solito in campi che richiedono grande quantità di
manodopera, come settori dell'edilizia, miniere e cantieri navali (definita industria
accentrata, in cui l'artigiano non lavora in bottega ma insieme ad altri per costruire un
prodotto di grandi dimensioni, come chiese e cattedrali, palazzi, dimore nobiliari e
sopratutto regge). Tutti questi artigiani hanno una loro specializzazione: sono
muratori, scalpellini, incisori, decoratori, marmisti ecc. Anche nelle miniere bisogna
utilizzare una serie di artigiani che costruiscano la strumentazione sufficiente per
scavare le miniere e utilizzarle (chi costruisce i carrelli, chi i binari, ci vogliono
nozioni di idraulica).
In Italia esistevano arsenali importanti, come quello di Venezia: era un luogo in cui
erano concentrate diverse migliaia di operai, altamente specializzati (molte
operazioni venivano fatte a mano – bisognava saper trattare il legno). La nave in età
moderna è uno strumento ad altissima tecnologia (come un satellite della NASA
oggi) perché utilizza tutte le strumentazioni più all'avanguardia (a Venezia si produce
ancora la galera, nave a remi; ad Amsterdam e nei porti inglesi si applica un'alta
tecnologia alle costruzioni navali, che poi si armano).
Tra XV e XVIII secolo vi è una novità, ossia la diffusione dell'industria a domicilio o
protoindustria. Emerge la figura del mercante imprenditore (che acquista la materia
prima e la fa lavorare in città o in campagna da artigiani). Il settore più interessato è
quello tessile: seta a Lione, lana a Firenze, altri tessuti nelle Fiandre. L'Italia produce
panni di lusso, Fiandre, Olanda e Inghilterra panni leggeri, più commercializzabili e
che possono essere acquistati da maggiori compratori (c'è un più vasto bacino di
consumatori, perché più persone possono permettersi questi prodotti).
Nello stadio zero dell'industria, l'artigiano acquista la materia prima, la lavora e
vende, assomma in sé le figure di imprenditore, lavoratore e mercante. Quando si
afferma l'industria a domicilio abbiamo l'avvento di una figura esterna alla bottega,
quella del mercante-imprenditore, che può mettere il capitale (acquista la materia
prima) e fa lavorare la materia prima agli artigiani, sottraendo all'artigiano il ruolo di
imprenditore. Non fa nemmeno più il mercante: dopo aver consegnato la materia
prima all'artigiano la va a riprendere lavorata.
L'artigiano ha perso il controllo sulle fonti delle materie prime e sul mercato. L'unica
funzione rimasta è quella del lavoratore, ma è ancora proprietario dei "mezzi di
produzione", es. il telaio è suo (diventeranno però sempre più numerosi i casi in cui è
lo stesso imprenditore a fornire anche gli strumenti di lavoro, concentrando degli
artigiani in un laboratorio che si trova all'interno di un edificio di proprietà
dell'imprenditore).
Questa situazione poteva esistere sia in città che in campagna: l'imprenditore
acquistava la materia prima e poteva portarla fuori città e farla lavorare dalla famiglia
contadina. Il lavoro agricolo aveva anche dei tempi morti (si seguiva l'andamento
delle stagioni) e per integrare la famiglia contadina tesse e fila (non solo donne, così
anche in città). In campagna costava meno – non ci sono controlli sui salari da parte
delle corporazioni.
Quando l'imprenditore compie l'ultimo passo di far lavorare l'artigiano in un luogo di
sua proprietà e con i suoi mezzi, l'artigiano si trasforma in operaio, di una primigenia
catena di montaggio (a fine 700 in certi casi si è vicini alla situazione di cui sarà
testimone Marx e che lo spingerà a compiere la teorizzazione sulla condizione
operaia – l'operaio possiede solo più la forza lavoro e viene pagato in base a quella).
Il settore più interessato da questa trasformazione fu quello tessile: in Europa ci
furono dei centri in cui si svilupparono nuclei tessili come Lione per la seta, per la
lana Firenze e Venezia (laboratori nelle città), ma mentre Lione va avanti nel 600,
Firenze e Venezia come molte città italiane si arrestano a causa della crisi del 600.
Anche nelle Fiandre si sviluppano queste forme di protoindustria, poi anche in
Olanda e in Inghilterra. In questa trasformazione dell'industria l'Italia è costretta a
fare battaglia di retroguardia: le industrie italiane subiscono la crisi del 600 + non
riescono a riconvertirsi, è una produzione di alto livello (il "made in Italy" è un
concetto che viene riconosciuto già dal Rinascimento) ma è troppo costoso e non
regge la concorrenza di Paesi con manifatture più convenienti.
Nella società di antico regime esiste la legge del sovrano (che si atteggia come unica
fonte legittima) ma esistono forme normative frutto della realtà storica e del formarsi
della società: accanto alla legge del sovrano vi sono leggi consuetudinarie, il diritto
ecclesiastico (la Chiesa esercita ancora forte potere politico in questo periodo, gode di
una sfera privilegiata in ambito giuridico). Ogni gruppo sociale viene giudicato in
base a un diritto che gli è proprio: il clero ha il "foro privilegiato" (può esser
giudicato solo da tribunali ecclesiastici composto solo da membri del clero), non
possono essere giudicati da tribunali laici senza il permesso della chiesa – scontri tra
autorità che durano fino all'800, finché gli stati nazionali liberali arrivano ad
applicare il principio della separazione fra Stato e Chiesa (Cavour: libera Chiesa in
libero Stato, divisione tra sfera pubblica laica e religiosa). La chiesa detiene privilegi
di carattere giurisdizionale, viene studiato il diritto canonico al pari di quello civile.
Esistono legislazioni particolari riguardanti le corporazione, ognuna ha un suo
regolamento. L'insieme di normative e ordinamenti giuridici diversi spiega come la
situazione sia così complessa, all'interno della quale cerca di emergere con forza la
legislazione del re, nel tentativo di affermarsi come massima autorità anche nel
campo della giustizia.
L'assenza del principio di uguaglianza giuridica viene riflettuta anche a livello di
pene: la pena di morte – se viene condannato un non nobile impiccagione, se è nobile
si usa sistema più confacente allo status, ossia la decapitazione.
Vi è staticità e scarso dinamismo nel sistema sociale, la borghesia pian piano mette in
atto processi di trasformazione che consentono di diventare nobiltà. C'è molta rigidità
fra gli ordini.
18 OTTOBRE 2021
Il Leviatano di Hobbes è incarnazione dello stato e della sua potenza superiore e
repressiva, con tutto quello di negativo che iltermine contiene. Hobbes è figlio di una
situaizone di crisi politica (inglese che esce dalla prima rivoluzione, Cromwell e
Carlo I) e, dopo aver saggiato le vicende della rivoluzione inglese, scrive ametà 600
il suo trattato, teorizzazione dello stato assoluto. Il modello è uno stato forte i ngrado
di sottomettere tutti i poteri e esercitare sui sudditi un poyere molto forte, anche di
genere repressivo (la natura umana è rissosa, è pessimisat da quetso punto di vista –
l'uomo in sè è bellicoso, è necessario uno stato forte che lo contenga, affinchè non ci
sia continua anarchia e lotta tra uomini (homo homini lupus). I sudditi devono quindi
delegare parte delle proprie libertà allo stato. ---
l'indipendenza esterna e l'obbedienza interna sono aspetti essenziali del concetto di
sovranità assoluta (Bodin, Les six livres de la République – res publica, stato, si
riferisce alla situazione francese, ovvero monarchica). Il re è dotato di potestà
assoluta come il papa (plenitudo potestas), non ha più superiori (come appunto papa o
imperatori). Tale teoria raggiunge l'apice nell'Ottocento coni giuristi tedeschi post-
hegeliani.
In realtà lo stato così concepito nei secoli XVI-XVIII non è mai esistito: è un
processo in fieri, che cerca di realizzarsi continuamente per tutta l'età moderna
(riuscendo in certi casi, fallendo in altri). Lo stato infatti ha sempre dovuto
confrontarsi con poteri diffusi nella società, poteri concorrenti con cui il sovrano deve
fare i conti (corte – intesa come organismo che nasce insieme al rafforzamento del
potere sovrano già esistente nel medioevo come curia regis/principis e diventa
un'isitituzione tipica delle monarchie assolute organismo che si occupa della vita
materiale del sovrano poi diventa anche organo di governo come consiglieri del
sovrano, nobiltà, città, Chiesa). Già per Bodin il potere sovrano (absoluta potestas)
non è illimitato, è necessario porre un limite a questo potere in quanto vi era il rischio
di sfociare nella tirannia. Il re veniva riconosciuto come rappresentante della volontà
di dio sulla terra perciò era sottomesso alle leggi divine, in quanto tale ha facoltà
taumaturgiche (terapeutiche/miracolistiche, credenze che i sovrani in quanto tali
abbiano il potere di curare certe malattie, legata alla monarchia francese e inglese). I
limiti posti al re sono: la legge divina (non può diventare miscredente) e quella
naturale (intesa come naturale del paese che governa: rispetto dei patti siglati nel
processo di affermazione della propria autorità; rispetto della proprietà – soprattutto
gli inglesi); le leggi fondamentali del regno (legge della successione ereditaria, non si
può passare a qualcun altro il regno – concezione patrimoniale del potere: il potere e
il regno diventano patrimonio del re, pur con dei limiti, che non deve esser alienato,
venduto o diviso, così come un patrimonio, che per "legge salica" passava solo agli
eredi maschi – in inghilterra invece spesso la corona viene ereditata da donne, negl
ialtri casi se non vi erano figli maschi si andava ad individuare l'erede maschio più
vicino possibile). Queste leggi che il sovrano deve rispettare differenziano la
monarchia dal dispotismo (Montesquieu – scrive nel 1748 L'esprit de loi, in cui
definsice i vari tipi di governo).
Lo stato moderno non sostituisce le preesseti strutture di potere ma si sovrappone ad
esse, limitandone l'influneza, esercitando un controllo e riconoscendone in cambio
diritti e privilegi. Si adatta alla situazione, consentendo che alcuni aspetti rimangano
purchè venga salvaguardata la sua superiorità. È vero che il potere non è illimitato: ci
fa capire come, legato al processo di affermazione dell ostato assoluto, c'è anche un
processo di accordi quasi di tipo contrattuali con i poteri che prima esistevano (viene
consentita l'esistenza ma c'è una contropartita – viene accettata l'autorità ma si
vogliono in cambio privilegi). Quella di antico regime è società di copri rpivliegiat,
ognun odei quali cerca di ottenre privilegi. Il sovrano è assoluto ma deve scendere a
patti, più si afferma il suo potere e meno ne hanno gl ialtri poteri che nella trattatistica
politica vengono detti "corpi/poteri intermedi", filtro tra re e sudditi, a cui il sovrano
delega delle funzioni (es burocrazia, amministrazione – sono appannaggio della
nobiltà gli alti gradi dell'esercito, la diplomazia, le alte cariche del clero ecc.). Questa
condizione è tipica tra 400 e 500, è il caso dello stato per ceti in cui l'autorità del
principe è condizionata da assemblee cetuali (diete tedesche – a un certo punto
l'imperatore vine cacciato, stati generali – in francia perdono potere, ne hanno per
tutto il 500 ma vengono convocati ultima volta 1614 e poi non più fino a poco prima
della riv 1788, parlamento – inglese, più antico delle assemblee cetuali, cortes – in
spagna a poco a poco perdono potere nel 500; anche nel piccolo ducato di savoia
esistevano le assmblee di ceto, le assemble dei tre stati, e avevano una distinzione
territoriale: i tre stati dei ceti oltremontani, i tre stati della savoia e i tre stati del
piemonte, distinzione che dura fino al 1560, aboliti da Emanuele Filiberto di Savoia
che applica un modello in cui viene limitato i lpotere dei ceti).
Tali istituzioni resistono nell'eruopa orientale fino al XVIII solo in Inghilterra e
Svezia i parlamenti si trasfromano tra XVII e XIX secolo in rappresentazione
anixionali. In italia i principi territoriali (dinastie con principati territoriali: Medici,
Savoia) devono confrontarsi con i corpi intermedi (in primis il potere della Chiesa,
ma poi nobiltà, città e corporazioni).
19 OTTOBRE 2021
L'EUROPA DELLE CORTI
La corte esiste già dal medioevo, con gli anni diventa organismo sempre più
articolato e complicato. Il modello che abbiamo in mente è uan vita di corte dove ci
sono balletti e banchetti, una vita beata – ma la corte ha diversi aspetti, si occupa dei
bisogni del sovrano in maniera specifica. Il modello di corte, che cessa a fine 400, è
quella di Borgogna, divisa in tre parti: la camera, la casa e la scuderia. La camera is
occupava dei bisogni più intimi del sovrano e della sua cerchia, servizio degli
apaprtamenti; la casa è qualcosa di più ampio, rigaurdanti le attività del sovrnao fuori
dalla camera; la scuderiaè il comparto che si occupa della logistica della corte,
movimenti e trasporti, oltre che le attività sportive del sovrano (caccia, equitazione,
scherma, tornei – un re di Francia muore durante un torneo, da lì diventano men
ocomuni). La corte a un certo punto comprende anche la parte del governo, ossia i
consgilieri del re (governo e corte si intersecano e fondono). Le corti divetano così
anche modello culturale: ciòche viene dalla corte fa scuola e va imitato (anche a
livello di moda, artistico e letterario).
Grande modello per la corte è la Versailles del Re Sole, dove risiedevano circa 20
mila (come una piccola città – oltre che prigione dorata dove "rinchiudere" i potenti e
tenerli sott'occhio).
Non è solo istituzione delle monarchie, anche dei principati più piccoli (esisteva
anche la corte sabauda, piccola ma alterttanto strutturata, era entrato il modello
borgognone, anche grazie ad un legame di parentela tra le dinastie).
Tipico del sovrano è la legislazione. Il modo per affermare la propria utorità su leggie
oridini preesistenti è il codice, che il sovrano emana. L'attività legislativa permette al
re di affermare la propria autorità sopra le altre normative che esistono nel territorio.
RELIGIONE E MENTALITà
lad imensione del sacro e della religione è improtante per gli uomini di antico regime
eetà moderna, la parrocchia è unità amminsitratia della chiesa a livello locale e anche
centro della vita sociale – oltre 160 mila in Europa. Attorno alla parrochia gira al vita
della società contadina dell'Europa agraria. La vita, per l'uomo di antico regime, era
regolata da feste litugoche, cksì come la giornata era scandita dalle campane e la
preghiera, oltre che dal lavoro. Numerosi erano i luoghi del sacro, santuari
dappertutto, otlre alle mete di pellegrinagio. Il Giubileo, primo nel 300, fu proclamato
da bonifacio VIII.
La religioen influenzava anche le credenze sull'aldilà (tre regni ultraterrebi) e insieme
a questo il senso della morte e del peccato. Ci si trova di fronte a eventi crudeli e
inspiegabili (come la morte) rende necessaria l'intercessione dei santi, credenze in
pratiche magico-religiose, culto delle reliquie. Continua ad essere presente la
credenza della presenza del maligno sulla terra, attivo grazie ai poteri di determinate
persone come maghi, streghe e stregoni (il amligno non si palesa in sè ma
subdolamente trmaite persone) – qeusto porta alla caccia alle streghe tra XVI e XVIII
secolo (soprattuto 400 e 500, nel 700 si è già scettici. La bibbia per4 chi combatte le
srteghe è il Malleus maleficarum, 1486, il martello dei malefici, spiega come
odnovudare e reprimeresteghe ecc.
25 OTTOBRE 2021
NUOVI ORIZZONTI GEOGRAFICI
L'età moderna si caratterizza per alcuni eventi, la data per convenzione è il 1492,
legata alla scoperta dell'America ma ci sono anche altri eventi che danno disconituità
e danno il passaggio tra medioevo e età moderna, tra cui le scoperte geografiche.
L'uomo comune a fine 400 aveva conoscenze geografiche molto scarse, ma anche per
le classi colte le conoscenze geografiche extraeuropee erano molto scarse. Molte
nozioni si basavano sui racconti di viaggi (come quello di Marco Polo, mercante
veneziano, che nel XIII sec compie viaggi nell'estremo oriente; viaggio anche come
momento di formazione dei giovani mercanti). Marco Polo lascia racconto dei viaggi
in Cina, in un momento in cui era dominata dai mongoli – gran parte della Cina era
stata invasa e i mongoli avevano istituito una loro dinastia. Marco Polo aveva
percorso la via delle carovane, attraverso cui si portavano dall'est i prodotti apprezzati
in Europa (tessuti, spezie, ceramiche, lacche). Dopo Marco Polo, i viaggi attraverso
terra verso oriente erano diventati più difficili per la creazione di grandi imperi con i
quali bisognava fare i conti quando si doveva viaggiare (impero Ming in Cina, che
era riuscito nella cacciata dei mongoli, una sorta di guerra di indipendenza cinese;
impero ottomano, che si espanderà in tutto il medio-oriente e non solo). I rapporti
diretti tra Europa e altri continenti si limitivano agli scambi sul Mediterraneo, non ci
si spingeva più all'interno dei territori, solo fino alle sponde del Mediterraneo
(dall'Africa arrivavano oro, avorio e schiavi).
Le nozioni geografiche erano scarse e imprecise. Nonostante si ritenesse che la terra
fosse sferica e non piatta (scardinando la concezione aristotelica, così Colombo
partirà da occidente per arrivare a oriente), c'era ancora poca conoscenza: erano noti
solo tre continenti agli europei (Europa, Asia e Africa) e si pensava fossero tutti
concentrati nell'emisfero Nord – si immaginava una Africa "schiacciata", che
arrivasse solo all'Equatore. Sotto l'Equatore si immaginavano cose mitiche, come
mostri. I cartografi per suppire alla mancanza di notizie avevano un formula che
diceva "hic sunt leones" per l'Africa – si sapeva che i leoni venivano dall'Africa ma
non molto più. I viaggi dei primi esploratori furono spinti da questa ignoranza e dal
mito delle ricchezze (paesi favolosi come le Indie, di cui si conoscevano le spezie e i
materiali preziosi) – gli spagnoli hanno il mito di El Dorado, un paese fatto d'oro,
ovviamente senza rispecchiare la realtà.
Nonostante i sogni degli europei, questi paesi e popoli stavano vivendo una loro
storia e l'avevano vissuta in passato, ma gli europei non ne avevano conoscenza. Gli
studi recenti (900) hanno smentito l'assenza di storia in Africa, affermando che
durante il medieovo avesse avuto un suo sviluppo, in primis demografico
(ovviamente differenziato per aree e zone, molto meno nella zona del Sahara)
raggiungendo sul continenti i 40/50 milioni di abitanti; l'economia si diversifica, si
praticava ancora la caccia e l'agricoltura di raccolto dei nomadi, ma vi erano zone in
cui venivano praticati agricoltura, allevamenti, produzione di tessuti e ceramiche,
artigiano di utensili in legno e metallo (alcune zone con giacimenti di ferro >
industria di oggetti in ferrro). Fin dall'alto medioevo l'Africa era stata interessata
dall'influenza araba, si era diffuso l'Islam, erano state colonizzate le coste
settentrionali e poi era stata penetrata fin nell'Africa più interna. La penetrazione
araba, oltre che religiosa, aveva favorito l'espandersi dei traffici e la costruzione di
realtà statali. Erano grossi regni, definiti oggi veri e propri imperi, come l'Impero del
Mali (con capitale Timbukthu, già allora di proporzioni eccezionali all'epoca, 100
mila abitanti), l'Impero etiopico, l'Impero del Congo.
In America centro-meridionale all'inizio dell'età moderna si erano sviluppate le civiltà
precolombiane (altopiano del Messico e catena delle Ande). Avevano sviluppato
cultura agraria basata su mais, ortaggi, piante portatrici di vitamine (scoperta per gli
europei: fagioli e legumi in generale, ricchi di nutrimento), tuberi (patata in primis).
Si era sviluppato l'allevamento, soprattutto in America meridionale, mentre meno in
America centrale (sconvolti per l'utilizzo dei cavalli da parte degli europei). Si
allevavano gli animali utilizzati anche per la produzione dei tessuti (lama, alpaca).
Anche l'artigianato era fiorente e una caratteristica dei popoli precolombiani era
l'attenzione per l'architettura pubblica/civile: costruttori di strade, acquedotti e grandi
edifici pubblici (sia per scopi civili che religiosi).
In America centrale troviamo la civiltà dei Maya, sviluppatasi nel Medioevo; i
Toltechi, che avevano seguito i Maya; gli Aztechi, civiltà guerriera, che avevano
sostituito i primi due, dal XV sec. Nel 1519 l'impero azteco, che subirà la conquista
spagnola, contava 150 mila abitanti (?). è una scoeità gerarchica, quasi divisa in caste
(ceti rigidamente chiusi, senza permeabilità), con piramide sociale al cui capo c'è
l'imperatore (capo politico e militare, l'ultimo sarà Montezuma II), al di sotto c'è la
nobiltà guerriera, i sacerdoti e alla larga base una moltitudine di artigiani e agricoltori
(allo stesso modo delle società di Ancien Regime europee). La religione è politeista.
L'impero Inca, che si sviluppa nella cordigliera delle Ande, ha il centro a Cuzco, in
Perù. L'imperatore (chiamato Inca) è sia capo politico che religioso (non come quello
azteco). C'è poi aristocrazia sacerdotale e guerriera e sotto comunità contadine che
gestiscono la terra. L'agricoltura Inca ha particolarità per la conformazione del
territorio, con sistemi di terrazzamenti che indicano le capacità ingengeristiche. Oltre
all'agricoltura c'è allevamente e la capacità ingegneristica, anche idraulica.
In questa situazione arrivano gli europei: i primi ad aprire la strada dell esplorazioni
sono i portoghesi. Il Portogallo aveva partecipato insieme ai regni spagnoli (Castglia,
Aragona, Navarra) alla lotta di reconquista della penisola iberica contro gli arabi,
rigettando questi ultimi sempre più a sud. Si era poi costituito come regno autonomo,
con una sua dinasta, in questo momento regna la dinastia degli Aviz. Ha ruolo
importante nel favorire le esplorazioni. Il Portogallo rispetto alla Spagna (unificata
tramite il matrimonio Castglia-Aragona) era un regno più piccolo e meno abitato,
quindi con potenzialità minori > decisione di concentrare tutte le risorse sul mare. È
quasi del tutto esposto sull'Atlantico, perciò scommettono sul mare. Inoltre la dinasta
stringe alleanza con il ceto mercantile – forte sinergia tra ceto mercantile e dinastia.
Uno di questi re amava così tanto il mare da passare alla storia come Enrico il
navigatore, che favorisce ancora di più la scelta marinara del Portogallo, favorita
anche dall'innovazione tecnologica nella costruzione della navi (introduzione della
caravella, vascello più manovrabile adatto alla navigazione oceanica, più robusto;
miglioramento della bussola e del sestante). La grande sapienza paratica dei marinai è
unita al miglioramento tecnologico, che porta il Portogallo alla scelta della rotta
africana: si usa la strategia degli approdi, arrivano per tappe a scoprire il passaggio
meridionale dell'Africa, tramite la conquista di approdi. Iniziano con occupare dei
porti sulle coste del Nord Africa prospicienti al Portogallo, strappandolo ai potentati
arabi. Dai porti mandano poi le navi nell'Atlantico, procendo per grandi: arrivano
nelle Azzorre, a Madera, alle Canarie, le isole di Capoverde e infine nel golfo di
Guinea, ormai a livello mediano dell'Africa, poi sempre più a sud utilizzando gli
approdi costieri, fino ad arrivare all'estremità meridionale. Si scopre il passaggio che
permette di circumnavigare l'Africa. A fine secolo l'obiettivo è appunto il passaggio,
colui che riesce è Bartolomeo Diaz nel 1487, da lui denominato Capo di Buona
Speranza, per passare nell'oceano Indiano.
Negli anni 90 entra in gioco Colombo, che prima si era presentato al Portogallo (che
però aveva già la propria rotta, la sua idea di arrivare da occidente sembrava un
azzardo), e poi prova con la Spagna, che sta concludendo il processo di reconquista
(regno di Granada conquistato nel 1492) e su questo slancio di volontà di dominio e
espansione i re cattolici finanziano la spedizione di Colombo. Ottobre 1492: dopo la
traversata dell'Atlantico arriva nell'isola da lui battezzata San Salvador, nei Caraibi.
Negli anni successivi compierà ulteriori spedizioni che lo portano ad esplorare parte
delle coste dell'America centrale e meridionali. Dopo il primo viaggio non riscontra
tanto successo: si pensava di ottenere più ricchezze; le isole caraibiche vengono
scambiate per quelle del Giappone ma senza ricchezze. Colombo termina la sua vita
denigrato.
Con Colombo scoppia la corsa delle nazioni europee alla scoperta: si muovono anche
l'Inghilterra e in ultimo la Francia. I fratelli Caboto, per conto dell'Inghilterra,
svolgono esplorazioni sulle coste occidentali dell'America settentrionale (Terranova e
Labrador), ma l'Inghilterra non ha la stessa potenza economica della Spagna. Tuttavia
aumentano le conoscenza.
Amerigo Vespuccio esplora le coste orientali dell'America latino, spostandosi sempre
più a sud, e per primo ha la percezione di un nuovo continente data la sua ampienza >
il continente prenderà il nome proprio da lui.
La corsa alla scoperta e al possesso coloniale fa nascere una rivalità tra le due
massime potenze, Spagna e Portogallo. Affinchè non scoppi una guerra viene risolta
con un trattato (1494 Tordesillas) per tramite di un papa spagnolo. Il problema è
stabilire le aree di influenza: per non scontrarsi si traccia un meridiano che indichi la
separazione tra le aree di dominio, la linea viene denominata "la raja" (retta). Tutte le
terre a sinsitra della linea spetteranno alla Spagna, mentre a destra saranno di
pertinenza del Portogallo. Al Portogallo non è congeniale la posizione della linea,
facendola spostare verso occidente – entro la raja finiranno le terre che oggi
costituiscono il Brasile, che diventa di competenza del Portogallo.
Altro passo importante è nel 1498 quando Vasco de Gama, portoghese, non solo
circumnaviga l'Africa arrivando nell'oceano indiano ma approda a Calcutta, toccando
l'India e poi tornando indietro portando spezie ecc. Apre ufficialemente quello che i
portoghesi chiameranno "la carrera", rotta dell'india.
Nel 1500 Cabral per il Portogallo arriva nelle terre che con l'allargamento della raja
appartenevano al Portogallo e arriva al nucleo originale del Brasile. Si moltiplicano
poi i tentativi per trovare un passaggio oltre l'America: Nunez de Balboa nel 1513
scopre "oltre l'America" per terra, da Cuba e oltre l'istmo di Panama e attraverso la
foresta, vede un altro oceano, l'oceano Pacifico. Magellano (portoghese ma serve la
Spagna) scoprirà il passaggio via mare, intende fare come Colombo e arrivare alle
Indie da Occidente. Deve però superare l'America: segue le coste orientali
dell'America meridionale, trovando al passaggio meridionale (luogo terribile, vicino
al polo sud) chiamato poi stretto di Magellano. Compie la spedizione tra 19 e 22,
attraversando il Pacifico e una nave su cinque della spedizione torna in Spagna (lui
viene ucciso una volta approdato nelle isole che oggi sono le Filippine),
testimoniando la circumnavigazione del globo, lasciando il racconto dell'avventura
scritto dall'italiano Antonio Pigafetta.
Guardare cartine degli imperi coloniali
Colonialismo portoghese: approdi marittimi, punti straategici, meno improtanza ai
territori; colonialismo spagnolo: dominio sul territorio e sugli uomini. Le due potenze
differenziavano molto per mezzi e possibilità/capacità. L'impero spagnolo mira alla
conquista, quello portoghese al trovare i punti strategici.
Portogallo: monarchia partecipa e fiannzia spediizoni dal XIV sec; rotta africana
(carrerira da india); obiettivo – controllo strategico di scali e rotte; penetrazione
nell'oceano indiano e nel sud est asiatico (goa, malacco, macao); istituzione della casa
da india con sede a Lisbona che controlla tutti i commerci da e per le indie;
costituiscono fortezze, piazzeforti (feitorias = fattorie, intese come aziende/magazzini
in cui far convergere le merci da importare e esportare, ha inizio economia di
scambio – svantaggioso per gli europei, che non hanno prodotti all'altezza di quelli
orientali, pagando in denaro per molto tempo); i funzionari rappresentati del potere
regio sono i governatori, i vicerè e i donatarios (al par degli econmendieros spagnoli,
a cui viene affidata la gestione di un territorio che si incarica di amministrare a
determinate condizioni – una sorta di feudo coloniale che viene concesso dai signori).
Trattato di tordesillas e istituzione della raja.
Spagna: per affermare il dominio sugli uomini usa sistemi giuridici, come
l'econmienda e il requierimento (riconoscere il re di Spagna come capo e la religione
cattolico verso alla popolazione indigena – spesso non comprendevano nemmeno
l'ingiunzione e accondiscendevano, popolazioni miti); si doterà in analogia del
Portogallo di un'istiituzione che controlli i commerci da e per le colonie, che si
chiama la casa de contractacion (Siviglia, 1503).
26 OTTOBRE 2021
Grazie al commercio delle spezie lìil Portogallo conosce grande ricchezza: le spezie
non si fermano solo in Portogallo, vengono spostate nel porto più importante del 500,
Anversa – uno degli empori più importanti d'Europa soprattutto per il commercio
delle spezie, che dall'estremo oriente arrivano a Lisbona e da lì arrivano poi ad
Anversa. È città cosmopolita, convivono molte nazioni e popoli, interculturale e
polilingusitica, soggiornano vere e proprie comunità di mercanti, finanzieri ecc,
crogiolo di culture, lingue ed interessi. Questo ruolo durerà fino agli anni 70 del 500,
quando subirà un tracollo a causa del saccheggio della città da parte delle truppe
spagnole.
Il Portogallo è un paese ricco grazie ai traffici, acquista fama di ricchezza anche fuori
dai confini tanto che un duca di Savoia, Carlo II (inizi 500), chiede la mano della
figlia del re del Portogallo, Beatrice, dinastia degli Aviz. Il matrimonio avviene per
fortuna del duca – il ducato non era nelle migliori condizioni, provato dal punto di
vista finanziario. Il matrimonio avviene nel 1521, non particolarmente apprezzato dal
re perchè visto come un abbassamento di rango, la principessa vivrà fino al 32 tra
Piemonte e Savoia (territori del ducato). Non sono tanto importanti i soldi della dote
di Beatrice (comunque non tanti quanti erano stati sperati) ma il transfert culturale
che avviene: una principessa portoghese che arriva nel ducato non arriva da sola, ha
una sua corte composta da nobildonne portoghese e quelle che restano stringeranno
matrimoni con nobili piemontesi e savoiardi. La principessa fa il viaggio per mare,
sbarcando nel porto di Nizza (allora territorio del ducato e unico sbocco al mare).
Impero coloniale spagnolo – non si parla più di conquista, si instaura un vero e
proprio impero coloniale. Durante la colonizzazione, vengono creati il viceregno
della nuova spagna (messico), capitale città del messico (fatta sopra le rovine delle
capitale azteca), mentre lungo le ande viceregno del perù, capitale lima (ciudad de los
rejes).
2 NOVEMBRE 21
CAPITOLO 11
L'Europa di Filippo II
I paesi bassi sono territorio spagnolo. Dopo guerra degli 80 annila parte superiore
idventa le 7 province unite (protestanti) e quella inferiore paesi bassi sapgnoli (10
territori). Unione di utrecht 1579. olanda è solo uno stato ma è come la castiglia per
la spagna, diventare statholder in olanda significava avere potere militare anche nelle
altre province. Nel 1648 le province unite vengono riconosciute come stato. La
rivolta avviene per 3 cause: fattore religioso (diffusione delle idee riformate in
particolare calvinismo nelle fiandre e nel brabante, zone produttive), fattore poltiico
(non si sentiva la rappresentanza di Filippo II, c'era solo un vicerè – straniero a capo
del territorio, che calpestava le autonomie cittadine, cercando id imporre un governo
omogeneo senza tnere conto dlel rperogative delle singole città – nel 1566 scoppia la
guerra, terra insatbile che richiede sforzi militari), fattore economico (anversa va in
crisi perchè il fondaco si spsota ad amburgo – alcune attività produttive consocno
dislocazioen concconseqguente depressione produttiva).
Vengono dvastate le chiese e distrutti gli arredi sacri – Filippo II manda il duca
d'Alba (duca di ferro), compie repressioni, in una prima fase c'è disorientamento che
Filippo II vede come un successo (ma dopo si riorganizzano e scoppia al guerra). I
rivoltosi olandesi vengono iautati dagli inglesi – gli spagnoli non possono più passare
dalla manica, devono per forza passare ell'entroterra. Il duca d'alba non reisce più a
fronteggiarli e scoppia guerra in piena regola. Gli olandesi hanno eroi nazionali negli
orange nassau, da cui vengono fuori capi militari hce guidano vittoriosamente la
rivolta).
Altro fronte di Filippo II è l'inghilterra – scontro spagna-inghilterra (1588) filippo II
cerca di invaderla. In inghiltterra ci sono problemi religiosi: Elisabetti è più propensa
all'anglicanesimo (calvinisti, i più radicali sono i puritani, che non accettan oalcun
compromesso). Cerca un compromesso con il book of common prayer e i 39 articoli
di ispirazione calvinista. È più tollerante rispetto a Filippo II.
Con elisabetta c'è anche un problema di successione – chi poteva sostituirla viene
elimianto, come Maria Stuart. Giacomo I riceve il lacet di Elisbaett e finsice il suo
regno nel 600, molto lungo.
Enclosure = proprietà privata, i campi ocmuni diventano campi di proprietà di
singoli. I campi comuni vengono mianti dalle recinzioni, tolti alla getsione comune.
Aumentano perchè la regina le concede dietro pagamento e in epoca elisabettiana
nascono le prime compagnie commericlai (comapgnia delle indie orientali),
associazion idi emrcanti che investono sulle navi, ottengono il monopolio su alcuni
prodotti e versano alcuni utili allo stato.
L'attacco spagnolo doveva essere scagliato nell'87 ma drake attacca cardige e ditugge
al flotta, ritardando l'attacco di un anno. Non arrivano nemmeno sulel terre inglesi,
metà navi dstruttre, l'altra metà si alva circumnabìvgnado l'inghilterra – fallimento
dell'imposizione della religione cattolica in inghilterra.
Per la francia seconda metà 500 occupata dalle guerre di religione, otto, che inizinao
negli anni 60 e finisco ne l98 (editto di Nantes) emanato da Enrico IV che dà uan
certa libertà di culto (ugonotti possono professare la prorpia fede – non a parigi),
hanno delle università per preparare i pastori, oltre ad avere molte piazzaforti.
L'editto di fontembleu annulla l'editto di nantes. Con la morte di enrico II, francesco
II c'è periodo di reggenza – caterina de medici e maria de medici, importanti per il
mantenimento del regno francese.
Guisa=capi fazione cattolica, borbone=famiglia reale, ugonotti, ....= convertiti al
calvinismo. In minoranza i calvinsiti, ma prevalgono nella nobiltà.
Notte di san bartolomeo 72 – si riuniscono i capi ugonotti a parigi perchè c'è
matrimonio improtanti (amrghrita di valoius e enrico di borbone), i cattolici
massacrano quasi tutti, enrico IV viene preso prigioniero, evade e inizia la guerra dei
3 enrichi. Rimane solo ernico di Borbone (futuro IV) che più volte si ocnverte e
ottiene il regno di francia (regna poco, 1610 viene ucciso). Riesce a ricompattare tutta
la francia, esplerre le potenze straniere e ridare una sorta di unità alla francia. Le cose
precipitano con la reggenza di maria de medici.
Polonia e lituania territorio unico immenso (la russia non er acosì estesa, anche se
allora era un princiapto che lentamente si espandeva), nell'eruopa centroorientale
dominava il regno polaccolituano, con libertà religiosa, multiconfessionale, anche se
a metà 500 è in atto la controffesniva gesuita. Nel 72 muore sigismondo II e cambia il
sistema con cui si sceglie il re: prima ereditario, ora elettivo, succede che un
memebro di casata francese viene chiaamto come sovrano in Polonia. Enrico va poi
via perchè c'è la possibilità d iregnare in polonia. Era difficile governare perchè
bsataav un voto ontrario per madnare a monte i provvediemnti.
Russia – territori oimmenso veros l'oriente, non tanto coem ora verso l'occidente. I
sovrnai che reganvano a moasca inziiano ad espandersi. Prevale chiesa greco
ortodossa che contribuiva a rendere sacra la figura del sovrano – zar come
contrazione di Caesar, una sorta di dio mandato in terra, re circonfuso da aura divina.
Andare contro al re era coem andre contro alal rdivnità.
A oritente hanno i turchi (camapgne), a occidente battagliano contro le nazioni
ell'europa del nord (poloni,a svezia e danimarca). Ivan III e Basilio III forte
connessioni tra stato e chiesa.
Sovrano godunov duro e repressivo dopo la morte della moglie, massacro di
novgorod. Problemi di instabilità, dal 1603 inizia la dinastia dei romanov fino al
1917.
MANCA LEZIONE
8 NOVEMBRE 2021
ordini istituiti: cappuccini (1528) ramo della famiglia francescana che si dedicava a
un'opera di cura pastorale dei fedeli, avvicinandosi alel classe poporali pià bisognose,
obiettivo: evangelizzazione del popolo e assistenza, avranno importanza notevole nel
periodo della controriforma, alcuni avranno ruoli importanti (anche di assistenza di
sovrani cattolici). Altro ordine importante è quella dei gesuiti, fondato da un ex
mercenario, ha regolamentazione severa, come se fose il braccio armato della
controriforma (ovviamente si tratta di arme spirituali), vengono riconsociuti dal papa
nel 40 e avranno ruoli importanti fino alla soppressione momentanea degli anni 70
del 700, soprattutto sul piano missionario (evangelizzazione soprattuto di popolazioni
extraeuropee, responsabili delle prime penetrazioni della religione cattolica in Asia) e
sul piano dell'istruzione (classi aristocratiche europee, fatta attraverso
un'organizzazione dello studio che prediligeva gli studi umansitici – Ratio studiorum
per omologazione delle giovani generazioni negli scopi del tempo, è modello di
educazione durato fino al novecento). Tale didattica viene promossa nei collegi
gesuiti, entrando in contrapposizione con le università, che continuano ad esistere. I
collegi attraggono anche i rampolli delle classi aristocratiche europee (ovviamente
dei paesi cattolici, europa spaccata in due dal punto di vista confessionale).
Con la bolla papale del 40 di Alessandro Farnese (Paolo III), c'è uno dei punti per il
passaggio alla controriforma. Negli anni 40 si sussegono eventi importanti per la
chiesa. Nel 42 il papa istituisce il tribunale dell'inquisizione romana (che esisteva dal
medioevo ma viene riformata e i suoi compiti riadattati per seguire l'obiettivo di lotta
alla riforma e alle forme di eresia che si riteneva fossero insorte anche all'interno
della chiesa cattolica; tribunale composto da cardinali che giudica gli accusati di
eresia). Nel 45 convocazione del concilio di trento, evento simbolo della
controriforma, assemblea generale dei vescovi della chiesa cattolica, nella storia ci
sono stati molti consigli (ultimo concilio ecumenico, vaticano II, nei primi anni 60),
che dovrebbe discutere i problemi della chiesa e rispondere alle esigenze di riforma,
rinnovamento ecc. Era stato invocato da più parti: sia dai protestanti (non deve
decidere il papa se avessero torto o meno, ma il concilio), sia da Carlo V ma non era
mai stato convocato dopo la riforma luterana. Si arriva al 45, quando il papa lo
convoca ma viene frenato subito (la germania è divisa tra luterani e cattolici, i
rapporti con l'imperatore non sono buoni), il papa ha paura di convocare il concilio
per paura della messa in discussione della sua autorità nell'assemblea. Il concilio
viene convocato a Trento (territorio neutrale, nè italiano nè imperiale, principato
ecclesiastico governato da vescovi, principi di Trento), poi riconvocato a Bologna,
finirà solo nel 63. In 18 anni succede di tutto, Carlo V muore, c'è un cambio di
governo ecc. L'ultima convocazione, nella fase finale, è molto breve: viene
riconvocato nel 61 e in 20 mesi si finisce. Finisce nel modo contrario rispetto a come
si erano aspettati chi aveva chiesto il concilio, con un'ulteriore affermazione
dell'autorità del Papa.
Nella pace di Augusta si raggiunge un patto tra cattolici e protestanti, sotto il motto
cuius regio eius religio, la decisione della religione di stato dipende dalla religione
del principe dello stato. Siccome in Germania si era già arrivati a un compormesso ai
luterani non interessava andare a Trento, il oncilio non è ecumenico in quanto si
recano solo i vescovi di paesi cattolici (non c'è la controparte riformata).
È espressione più alta della controriforma, chiesa antiprotestante.
La riforma cattolica che il conciclio recepisce si misura sulle norme che emana per la
formazione del clero, che era ritenuto ignorante (preti nelle camapgne che sapevano a
malapena leggere e scrive e poco di latino, riti spesso incomprensibili). Si risponde al
bisogno di educazione del clero fondando istituzioni che servissero per l'educazione
del basso clero, ossia i seminari.
Le diocesi sono equivalente religioso delle province, divisioni amminsitrative della
chiesa sul territorio. A capo della diocesi c'è il vescovo, figura di funzionario della
chiesa anche a livello di amministrazione. Spesso prima chi era eletto al vescovado
(anche se si poteva comprarlo) riteneva la carica solo come un mezzo per far fruttare
le rendite, perciò non si recavano fisicamente nelle diocesi (era più semplice ad
esmepio restare vicino a Roma e al apap). Trento stabilscie l'obbligo per i vescovi di
risiedere nelle diocesi e non cumulare le cariche vescovili. Bisogna periodicamente
anche fare le visite pastorali, all'interno della diocesi per rendersi conto della
situazione. Queste decisioni vengono incontro alle critiche di malgoverno e
corruzione portate dai luterani.
Da un punto di vista dottrinale il concilio ribadisce la contrarietà alla dottrina della
predestinazione e l'importanza delle opere oltre che della fede, ribadisce anche il
numero di 7 dei sacramenti (ridotti a 2 dai luterani), l'autorità del papa che deve
essere riconosciuta universalmente.
A trento viene anche stabilito l'obbligo per i parroci di tenere un registro delle anime
(registra animarum), in cui devono segnare battesimi, matrimoni e morti, tenere un
diario contabile della vita della popolazione nella sua parrocchia. Non sempre, non
tutti furono ligi a compiere questa disposizione (infatti non si trovano molti di questi
registri, per incuria e fattori esterni). Dove sono stati conservati e redatti con
attenzione sono strumento indispensabile per ricostruire la storia della popolazione e
della mentalità e sensibilità religiosa.
Il concilio lascia l'amaro in bocca a chi sperava nella riforma e a chi sperava in un
compromesso riconciliativo con i cattolici. Inizia negli anni 40 un'eta in cui la cheisa
diventa semrpe più severa ed inquisiotira: non c'è più dialogo, c'è una divisione netta
in due blocchi.
In Italia c'è una forte opera di censura, sia ecclesiastica che laica (in quanto i politici
appoggiano la chiesa), testimoniata dall'istituzione dell'indice dei libri proibiti (59),
da un papa che aveva partecipato al consilium de emendanda ecclesiam, dove si
erano mostrate le due fazioni, moderna e oltranzista. È l'indice di tutti quei testi
considerati nocivi alla religione, che un buon cattolico non deve leggere, perchè sono
libri eretici che insegnano nozioni eterodosse. Tra questi libri andranno a finire subito
le opere di Machiavelli, inteso come pensatore che con il suo voler sottolineare il
valore autonomo della politica ha fondato una politica atea e amorale.
L'organizzazione della chiesa con il concilio va di pari passo con l'organizazione a
livello politico dello stato pontificio, che si trasforma in un ostato che assomiglia agli
stati monarchici dell'epoca, una monarchia assoluta. Vengono riconosciuti al papa
autorità pari al monarca temporale e ci sono una serie di papi che riorganizzano lo
stato seguendo un'impostazione burocratica percorsa anche da altri stati europei.
I protagonsiti di questo processo sono i vari papi che si susseguono: Pio V originario
dell'alessandirno che governa solo 6 anni (66-72) e promuove la lega santa che
combatte i turchi nel Mediterraneo (che termina con la battaglia di Lepanto 71);
Gregorio XIII riforma sul calendario, dal quello cesariano (origine romana) a quello
gregoriano; Sisto V 85-90 organizza le congregazioni, paragonabili ai ministeri di un
governo laico, organismi composti solamente da cardinali, ognuna delle quali si
occupa di un determinato settore di organizzazione (congregazione dell'indice, de
lcosniglio, della santa inquisizione delle missioni ecc). Il movimento e fenomeno di
organizzazione esterna e interna riguarda anche l'aspetto di Roma: dopo le
architetture del primo 500 (+ negli anni 20 sacco di roma), nella seconda metà del
500 riprendono lo slancio architettonico ubrnaistico preparando la strada al grande
sviluppo della Roma barocca nella prima metà del 600. lo sviluppo artistico è anche
culturale, ovviamente seguendo i dettam idella religione e dell'ortodossia. Lo stato
pontificio si allarga dovuto all'acquisizione di un territorio prima governato da una
dinasta di principi, gli Este, ovvero il ducato di Ferrara, nel 1598. i papi avevano dato
il feudo agli Este ma siccome si estinguono Ferrara viene devoluta, ritorna in
possesso del papa. L'unico rampollo bastardo del ramo cesare d'este viene dato
modena e reggio emilia, fino all'unità di italia gli este saranno duchi di questo
territorio.
Il processo di riongranizzaizone della chies aè doduvta anche all'oepra di certi
persoanggi che incarnano le qualità del vescovo della controriforma, attento
all'ortodosisa e alla cura pastorale. Modello sarà Carlo Borromeo, che diventerà San
Carlo, aricvescovo di Milano (anni 70 500), esempio tipico delala nuova figura di
vescovo, non più mondano ma rappresentante di queste virtù e doveri del buon
vescovo pastore dei fedeli.
La controriforma attravrso gli oridni religiosi, parroci e vescovi si impegna in
un'opera di recupero dei territori protestanti e di quelle aree interne alla ccristianità
cattolica (es.rurali) in cui la religione cattolica era seguita come fosse un credo
superstizioso. In quest'opera però gli esponenti della cheisa ci vanno pesanti: per
recuperare un fede ortodossa usano metodo estremo, utilizzano intimidazione,
assoggettamento psicologico, scoprendo come in certe regioni continuavano a
esistere forme di religiosità quasi pagana (grande diffusione dei culti agrari eredità di
un passato pagano che tanti secoli di cristianesimo non erano riusciti a cancellare – si
era sovrapposto senza eliminarle o forse anche strumentalizzandole).
L'età della controriforma non è solo religiosa ma acnhe età di riorganizzaizone
politica per l'italia. L'italia è sottomessa all'egemonia spagnola, ribadita da una pace
(Cateau Cambresis 1559). Per molto tempo è stat interpretata come cesura per un
tempo di totale dominio spagnolo e sottomissione dell'italia agli asbrugo,
sottomissione che sarebbe durata fino al 700. questo giudizio non è più accettabile
perchè in realtà, in qeusto periodo, l'italia ha contiuato a giocare un suo ruolo
all'interno della storia europea, pur dovendo fare i conti con la presenza della spagna
e la sua potenza. Non è stata politica di respiro ma ha cercato di mantenre autonomia
pur dovendo riconsocere il dominio sapgnolo.
Dura ancora il dominio del mediterraneo, il processo di atlantizzazione non è ancora
completo, il bacino del mediterraneo gioca un ruolo importante dal punto di vista
mercantile e ocmmerciale. In questo periodo gli stati italiani (in particoalre ducato di
savoia e toscana) adottano modalità di organizzaizone de lpotere simili a quelle di
stati come francia, spagna ecc.
Dopo Cateau Cambresis i domini italiani sono: ducato di Milano, regno di napoli,
regno di sicilia, regno di sardegna. Il ducato di Milano era stato un principato sotto gli
Sforza, con ceti aristocratici che hanno sempre governato come aristocrazie il
milanese – ora sotto gli spagnoli (impero come monarchia composita, tante realtà), la
Spagna cercherò di isntuarare a Milano un rapporto di collaborazizone a Milano,
accettato epr mantenre i propri privilegi. I regni vengono governati da vicerè, a
Napoli, Palermo e Cagliari – si cerca collaborazione dei regni aristocratici,
concedendo supremazia di carattere economico (sulle campagne) e sociale, delegando
poteri di bassa giustizia, tenendo per la spagna la supremazia politica. Il sud ha un
suo sviluppo demografico e culturale, Napoli e Palermo sono grandi città, il sud ha
ancora un suo prestigio sotto la corona spagnola.
Il granducato di toscano e quello di savoia hanno sviluppo nella II metà del 500,
legato a due figure d iprincipi che importano il mdoello di organizzaizone dello stato
assoluto in queste oiccole relatà. Il franducato di toscana è uno stato regionale,
comprende l'odierna toscana, è governato dal duca che ha organi tipici dei sovrani
assoluti (organi di stato, magistrature) e conserva ancora gli organi dell'antica
repubblic di Firenze (uno dei più improtanti comuni del medioevo). Cosimo I De
Medici fonde delle istituzioni di uno stato assoluto con quelle dell'antica repubblica,
mantenendo magistrare repubblicane però svuotate della loro idenitàt, andando
incontro alle istanze del ceto oligrarchico fiorentino che ha sempre governat oal città.
Segno della trasformazione di firenza è il cambiamento della sede medicea: Cosimo I
risiede a Palazzo Vecchio, i successori risiederanno poi a Palazzo Pitti – abbandoanto
simbolo della repubblica, si sceglie sede propria di una corte principesca
(collegamento tra i due palazzi realizzato da Vasari, corridoio vasariano). Altro
persoanggio che incarna al figura del principe assoluto è il principe di savoia,
Emanuele Filiberto, lo incarna meglio perchè per 20 anni è stato al seguito di sovrani
assoluti (di carlo V era nipote e filippo II cugino). Quando torna in piemonte opera
una serie di riforme secondo le tendenze dello stato assoluto, orme seguite dal
successore. Emanuele spinge affinchè le eredità del ducato siano più italiane che
francese, spostando la capitale da Chamberie (?) a Torino, che indica anche uno
spsotamento degl iobiettivi poltiici della dinastia.
In italia ci son oanche repubblichr, Vnezia e genova. Genova farà scelta fodnamentale
epr la sua storia, ovvero seguire la spagna, Andrea Doria (padre di dinastia genovese)
era grande condottiero, ammiraglio, aveva fornito una squadra navale ai francesi ma
nel 28 oper ribaltamento di alleanze, decidendo di allearsi con Carlo V. Questo getta
rapporto privilegito tra genovesi e spagna. La decisione sarà contestata da parte della
nobiltà genovese (repubblica oligarchica, con dinamiche di lotta fra fazioni, si
arriverà a congiure, una tenterà di uccidere Doria), fino a minare l'alleanza organica
tra genova e spagna, anche per meri motivi finaziari: i g enovesi son ograndi armatori
e equipaggiano la spagna, e son ograndi mercanti, approfitteranno dell'alleanza con la
spagna per mettere mano su gran aprte del commercio spagnolo (e subiranno le
conseguenze delle grandi bancarotte spagnole), per un secolo saranno ceto
emercantile con in pugno l'economia spagnola.
Venezia dopo cateau cambreis non si interesserà più della politica italiana, fa una
scelta di neutralità e conservazione, tipica delll republicca oligrrchai che è venezia,
con le stesse caratteristihce di genova (chiusura del ceto di governo, tendenze
oligrachice e difesa del proprio dominio, soprattuto quello maritittmo). Venezia sarà
semrpe sul mare, a contrastare la'vanzata dei turchi, guerre estenutanti contro gli
ottomani che a poco a poco si estendono nel odminio marittimo veneziano. Nel 70
conquistano cipro, difesa solo dai veneziani e da icavalieri di malta, il comandante di
cipro è veneziano che viene sconfitto dai turdh. Il duello con i turchi continuerà per
un secolo, i problemi si sposteranno nella penisola lungo i balcani. L'importnza
economcia di veneia non viene ancora meno, serve da tramite per le merci che
provengono dal medioreiente e vanno in nord europa. Venezia è grande fondaco,
emporio, che accoglie le merci che arrivano dall'oriente e scambiate nel resto
d'europa. Il declino dorato avverrà nel 600.
Il panorama dell'italia in questo peridoo è variegato, non di totale oscurità, dove
territori cercano di operare politica autonoma nonostante il dominio spangolo.
9 NOVEMBRE 2021
Rivoluzione è quindi movimento completo e radicale che rigaurda un fenomeno,
quindi un cambiamento radicale.
Rivoluzione dei prezzi: fenomeno non cambiamento radicale ma rivoluzione perchè
tale era stat recepita dai ocntemporanei, avvimento senza precedenti e completamente
diverso a ciò che era avvenuto fino ad allora.
Crisi: rottura, messa in discussione di un sistema, fa riferimento ad un mutamento,
che rappresenta un momento di cesura, netta separazione con ciò che è avvenuto
prima. Solitamente ha accezione negativa, ma in realtà indica una separazione,
divisione, in medicina momento di fase più acuta della malattia che può dare origine
a peggioramento o guarigione – quindi non sempre è negativo, è momento di svolta
in cui da una certa situazione si passa ad un'altra.
Per quanto rigaurda la crisi del 600, non deve essre considerata in toto momento di
instabilità, è un momento di sofferenza per l'Europa, ma certe zone vanno avanti e si
sviluppano, altre subiscono l'accezione negativa. Bisogna analizzare questa crisi
anche come momento di crescita, in ogni caso di cambiamento.
Globalmente il 600 è un periodo di staganzione, alcune zone aumentano per
popolazione, sviluppo economico ecc, altre diminuiscono.
Nell'età della crisi del 600 si pongono lemeenti importanti dal punto di vista
culturale: in Spagna mentre c'è èprincipio di declino politico è il momento più alto
del siglo de oro, con fioritura artistica e letteraria (Velazquez, Cervantes 500esco che
pone le basi per la fioritura del 600). Allo stesso modo la Francia nel 600 vive età di
sviluppo, si sotiusice alla Spagna come potenza egemone e vive una grande epoca
d'oro, ciò che viene chiamato il grand siecle, quello di luogi XIV, con grande sviluppo
culturale e esportazione della lingua francese, che diventa la lingua delle corti
europei, della politica e degli ambasciatori (prima dell'inglese). Nel 600 si afferma
come nazione indie l'Olanda, anche per l'Olanda un 'èetà d'oro di sviluppo
economioc, artistico, intellettuale e scientifico. Tutti questi fenomeni avvengono in
questo secolo, caratterizzato da delle perturbazioni di carartere politico sociale,
soprattutto nella prima metà del secolo (rivoluzione inglese, primi segni di
indipendenza catalana contro la castiglianizzazione della Spagna, rivolta di Napoli, in
Francia rivolte contadine, in Piemonte anni 40 rivolte). Ogni rivolta ha carrateristiche
particolari per il processo e le condizioni con cui avviene, c'è in generale scontro
governanti-governati, società-stato/corte.
Si tratta di un'epoca varia, ma quindi ricca – se si parla di crisi è una crisi di crescita e
cambiamento.
La nascita dell'Olanda come stato introduce nuovi modelli politici. L'Olanda non
esiste finchè non viene riconsociuta come stato autonomo a metà 600, quando
vengono firmate le paci di Vestfalia (plurale!!), conclusione della guerra dei 30 anni.
Si chiama ststo delle province unite, facendo riferimento alla storia precedente circa
80 anni che hanno protato alal costituzione dello stato. Non esisteva nel 500 perchè
era solamente una provincia all'interno dell'agglomarato statatle che erano i paesi
bassi, governato da Calro V fino al 1556 (quando abdica, lasciando il trono ancora
vivente, raro caso). I paesi bassi passano poi a filippo II re di spagna. Sono sempre
stati molto legati alla spagna, sin dal medioevo, da interessi commerciali 8spagna
produttore di lana e gran parte finisce nel paesi abssi per essere lavorata, centro
industriale tra i più improtanti d'europa soprattuto per la manifattura). Il governo
spagnolo è mal sopprotato dalla popoalzione, che ha composizione sociale moderna:
non c'è solo nobiltà di sangue/feudale, ma anche la borgehsia nelel città; l'economia è
avnti, non sol ocomemric oe manifattura ma anche agricoltura avanzata, non
estensiva ma intensiva anche grazie alla ricchezza d'acqua. La politica spagnola è
molto pesante, causata dalla tassazione forte (gli spagnol isanno che è un territori
oricco), la centralizzazione (imposizione di un governo che lascia poco spazio alle
autonomie, i pb sono un territorio con grande presenza di autonomia nelle città che si
governavano come delel oligrachie), oltre alla question religiosa, anni 50-60 si
diffonde il calviismo, confessione protestantee non molto tranquilla come la luterana,
sono combattenti, non si lasciano reprimere facilmente, visione della politica
differente da lutero che credeva nel diritto divino e quindi bisogna obbedire a priori;
per i calvinisti i principi devono comportarsi a modo, senza andare contro le leggi
del paese e della natura, se è dispsotico ci si può ribellare, non può chiedere
obbedienza e fedeltà – insofferenza verso il modo di governare della spagna,
ultracattolico, severo e oltranzista, che a sua volta non vede di buon occhio la
diffusione calvinsita verso cui opera una repressione, anche con bracio armato a cui si
opppone uan rivolta, con unità tra nobili protestanti e cattolici. L'intervento armato
causa lo scoppio di una guerra civile. La resistenza calvinsita viene capeggiata dalla
famiglai degli Orange-Nassau francotedescsa. Il primo è Guglielmo D'Orange,
grande genrale che guida la resistenza. La resistena è anche appoggiata
dall'Inghilterra, Elisabetta I stringe patto con i ribelli, in quanto ha tutte le ragioni per
opporsi alla Spagna, che tenta di invadere l'Inghilterra.
Nel 79 le sette provicne del nordo, tra cui l'olanda, dichiarano l'indipendenza (unione
di utrecht) e si staccano dalle 10 province meridionali (unione di arras), che invece
rimangono sotto il dominio spagnolo. La guerra continua, alternando fasi di tregua e
di ripresa, guerra degli 80 anni, conclusa con le paci di Vestfalia.
L'union di Utrecht si organizza come confederazione repubblicana, ognuna delle
province ha degli organi di governo propri che si chiamano stati rpovinciali. Esiste
poi un organo superiore che raggurppa i delegati degl itati provinciali ,overro gli stati
genreali. A capo del govern oci sono due figure improtanti: una con ocmpiti di
carattere militare, lo Statholder (Gugliemo d'Orange è il primo), e una figura politico-
civile, il gran pensionario (amministrazione interna e politica estrea). Tra i deu ci
saranno spesso contrasti, stato in bilico tra spinte autoritarie e guerrafondie
(statholder) e un partito più civile (gran pensionario). C'è una frizione anche dal punt
odi ivsta della poltiica estera: staholder continauzione della guerra con al spagna, il
gran pensieonari o(che mostra anche itneressi delel cità) punta al compormesso e alla
concordia per conservare i rapport ieconomici (l'olanda è in grande sviluppo).
L'olanda è repubblica aptrizia, il governo è governato da un ceto aristocratico di
denaro e ricchezza, ha una stratificazione sociale più articolata: ci sono i reggenti che
fanno parte del governo degli stati provinciali, un ceto medio (mercant ie piccoli
propeitari), agricoltura più moderna e popolazione artigiana, braccianti e poi i poveri.
L'agricoltura è sepcializzat e conotta con emtodi moderni, specializzandosi in
bonifiche (3/4 del paese sotto il livell odel mare). La componente dell'acqua entra
nella vita dell'olandese fin dalk'infanzia, è costitutiva. Bonifica signfica snon solo
difesa dal amre (dighe) ma anche bonificare terre incolte e utilizzarle per l'agricoltura.
Il commerico è soprattuto basato sul mare, fondato su uan grande flotta, potenza
marittima mondiale, con sviluppo di una grande tecnica di costruzione navale. Ci
sono grandi arsenali e grandi porti (amsterdam rotterdam) motlo all'avanguardia. Il
commercio è poi basato sulle società di navigazione (più improtante la VOC,
compagnia delle Indie orientali – grande impero coloniale in asia, sovrapponendosi al
precedente dominio ispano-portoghese). Queste compagnie sono quasi una società
per azioni moderna, hanno organizzaizone simile. Ad amsterdam c'è uan brosa in cui
si quotano i titoli delel compagnie, si sviluppano strumenti di un'economia molto
avanzata (primo decennio del 600). c'è espansione coloniale, che metto l'oalnda in
concorrenza con l'Inghilterra, con cui si batte nel corso di due guerre navali (tra 52 e
67).
viene praticata tolleranza religiosa, convivono più religoni (cattolic, protestanti,
ebrei), vigono la tolleranza e l'accoglienza di esuli (vista come asilo per i perseguitati
a causa della religione, accogliendo molti immigrati). es. Spinoza era ebreo e visse in
Olanda.
È una scoietà articoalta e caratterizzata da grande svilupp ocuturale, indicato
dall'improtanza he assumono le istituzioni universitarei (università di leida fondat nel
75), con grandi eprsoanggi intellettuali (Spinoza, Grozio filosofi, Huygens e
Leeuwenhock importanti per la medicina e la biologia, L primo microscopio). Non è
un caso che gli olandesi sivluppino tali capacità del mondo "piccolo", sviluppano
l'industria del vetro e di conseguenza l'ottica di precisione (lenti) – Spinoza è un
ottico, le lenti peril telescopio di Galilei vengono dall'Olanda. Anche la pittura
assume importanza e vede sviluppo (Italia ancora modello artistico, viaggi in Italia
per assimilare correnti artsitiche poi trasportate in Olanda). I lcaravaggismo olandese
è un odei tanti sviluppatisi in Europa dopo Caravaggio. I generi in cui eccellono i
pittori olandesi son oantura morta, paesaggio, pittura di geenre e ritratto – è
conseuenza di un mondo borghese (non è la pittura religiosa e storica che ha invece
fama in italia), alla classe media interessano dipinti che possono trovarsi in una casa.
Si sviluppano molte scuole, grandi maestri Rembrandt e Vermeer.
Le guerre di religione in Francia terminano con Enrico IV che promulga l'editto di
Nantes – la confessioen ugonotta ha libertà d icoscienza e culto in Francia. Regna
fino al 1610 quando viene assassinato da un fanatico cattolico. Pone le basi per los
viluppo della potenza francese nel cors odel 600, nonsotante la breve durata del suo
regno. La politica di nerico IV è una plitica d iconordia ,a seguito del confronto fra
cattolici e ugonotti, necessità da lui compresa (converitorsi al colvinismo ,aveva
dovuto abiurare e tronare cattolioc, tornato calvinista e poi cattolico epr essere re di
Francia). La poltiica interna è basata su concordai sotto l'affermazione dell'autorità
del sovrano, gli ugonotti l oavevano aiutato dnealla lotto contro enrico III ma deve
eaffermare la sau autorità. C'è tolleranza ma la concordia interna è presupposto per
realizzare grande poltiica estera, espansioen con obbiettivo di lotta antiaspburgico,
visti come avversario storico della Francia, la cui potenza deve essere limitata. Enrico
IV elabora quello che i suoi agiografi chiamaeranno il gran disegno, grande allenza
europea contro gl iasburgo, in uci dovevano entrare anche i principi minori (anche
duca di svoia, ora carl oemanuele I che stipula allenza con Enrico iV, in un paesino
dellavanìl di susa). Il disegno di limitare la potenza degli asburgo continuerò con is
suoi successori. Un sostegno a qeusta politica eve esser fornit odalle'conomia: enrico
IV cerca di sviluppare l'economia francese utilizzando le linee di una teoria
economica del peridoo, il mercantilismo (sostenitore è il ministro del lfiannze,
Sullie?). Per sostenere l'autprità dllo stat e i lrepstii odella corna Enrico IV si impegna
in poltiica urbanistica per abbelliment odella capitale – viene costruire il pont neuf
(ponte in pietra), il louvre, place des voges (quartiere bastiglia, una delle prime piazze
colonnate, modello europeo presente).
Dopo la morte di Enrico IV nel 10 momento di reggenza, il figlio legittimo di Enrico
IV (futuro luigi XIII) è ancora troppo piccol oper governare (si diventa maggiorenni
per il diritto dinastico a 14 anni). È necessari oun cosniglio di reggenza, capeggiato
dalla regina madre Maria de Medici (nipote di Caterina, sposa di Enrico II). Dura 7
anni (10-17), contrariamente al marito non prosegue con la poltiica antiasburgica e
tende al comproemsso, tanto che nel 15 dà in moglei uansua figlia a lre di spagna
(politica estera pacifista). Tornano ad avere importanz ai princip idel sangue e la
grande nobiltà a corte, continua anche lo splendore della corte, gusto per l'arte di
maria, chiama grandi artisti a corte coem rubens per commissioanre grandi dipinti per
celebrare lei e il marito. Continua polticia d iabbellimetn odella città, facendo
costruire il palazzo del Luxembourg. Nel 17 il figlio Luigi 13 compie un piccolo
colpo di stato, subiva molto la madre, prende in mano il potere. È un re che vuole
emulare il padre, grande condottiere, prende come consigliere il cardinale Richelieu
(prima nel consiglio di maria ,quando cambia la situa passa con Luigi XIII), dagli
anni 20 fino alla morte, i due pur cozzando si aiuteranno l'un laltro nella definizione
della poltiica frncese. Le linee di questa politica sono: rafforzamento dell monrchia e
della potenza francese in europa. All'interno signifiva un controllo delle preiferie
(province), lotta ai particolarmi (privilegi locali), attraverso riforma fianziara e
ammnistariva co ncraizoen di funzionari impoartanti nomianti direttamente da
lsovrano (piùcontrollabili) ossai gli intendenti. Spesos i funzioanri pubblici no nerano
fedeli, in francia esisteva la venalità (cariche pubbliche che possono essere comprate
e chi le detiene può acquistare anche il diritto di lasciare la carica a qualcuno). Questo
sistema era stato sistuito da Enrico IV per trivare soldi, la somma pagata per ntrare
nella carica veniva chaiamta la paulette (garantito entrate allo stato ma i funzioanari
erano anche liberi, non si sentivano particolarmente legati ai loro doveri di funzionari
pubbici). Per ovviare al sistema viene istituita la figura dell'intendente, mandato nelle
province dal re(unico a cui dà conto), con poteri a livelli amminsitatiov giudiziaro e
eocnomico, paragonabile al prefettoottecentesco del regno di italia. Richelieu decide
poi di lanciare la francia nella guerra dei trent'anni in uc ivede la possiblità di
contrstare il domini oasbrugico e affermare la potenza francese.
Luigi 13 e richelieu sranno legati anche nella morte, muoiono nel giro di un anno tra
1642 3. l'erede, luigi Xiv è di nuovo troppo piccolo, consigli odi reggenza che vede la
regina Madre Anna d'austra (principessa asburgica) e altro importante persoanggio è
un uomo di chiesa, successore di Richelieu, l'italiano Giulio Mazzarino (carriera
come ambasciatore del papa e della francia, poi cardinale). Sarà mazzarino, dopo
riche, che porterà alla vittoria della francia nelal uerra dei 30 anni. Tuttavia la
reggenza viene malvista e crea delle proteste interne (oltre alla pesante politica
fiscsale e conseguenze della guerra).
Fronda: rifeirmento alla fionda, ragazzi di parigi che tiravano sassate ai gendarmi.
Troviamo due fronde, parlamentare (viene prima, fine anni 40, capeggiata dal
aprlamento di Parigi, si rivolta perchè rietiene che siano stati elsi i propri priviliegi,
burocrati contro l ostato – superata) e nobiliare (rappre dai grandi del regno, principi
del sangue e grandi feudatari). Il governo di anna d'asutria e mazzarino perchè la
corte dovrà scappare da paririg per difendersi dalle fronde. Le fronde sranno poi
superat,eil governo di reggenza sopravviverà e traghetterà il potere a Luigi XIV dopo
un lungo apprendistato, nel 1661 alla morte di Mzzarino. La pace di vestaflia non
termina la guerra con la Psagna, continua ancora pe 10 anni, si concliude nel 59 con
la pace dei pirene i(sconfitta spagnola). Vestfali e pireni definiscono atto ocnclusivp
della potenza spagnola, con la vera e prorpia decadneza, mentr efrancia ptoenza
egemone europea. Inziia l'età di luogi 14, lo stato sono io, che nella tradizione
francese è i lgrand siecle. La francie è ora potenxa non solo militare ma anche
economica – sviluppo compagnie di navigazione, mercantilismo (richelieu capsiece
che per tenre testa a uk e olanda deve ottenre flotta). Anche grande svilupp oculturale
(liberitinismo=libero pensiero in filosofia; sviluppo letterari ocon de bergerac e
moliere). Libertini come intellettual iche esercitano il libero pensiero,
anticonformmisti. Sviluppo del pensiero scientico con cartesio. L'atre vede l'influenza
italiana (caravaggismo e manierismo, de la tour) ma anche sviluppo del classicismo
(poussin e lorrain).
15 NOVEMBRE 21
capitolo 16 Luigi XIV
L'apogeo dell'assolutismo, la Francia e Luigi XIV
Si afferman ostrutture di stato assolutista. Regno lungo, 54 anni. Ebbe apprendistato
piuttosto lungo, divenne re nel 1642 a 5 anni, non in grado di governare perciò ci fu
periodo di reggenza, sorti del governo tenute dalla madre, aiutata da un consiglio.
Supplisce alla mancanza di erede maschio nel 38, gli viene dato come soprannome
"donato da Dio". 42 muore Luigi XIII e 43 Richelieu, a cui segue Mazzarino, colui
che ha iniziato alle pratiche di governo Luigi XIV, governando fino alla sua morte
fino al 1660, nel 61 Luigi XIV prende personalmente le redini dello stato, non vuole
ministri per governare da solo. Muore nel 1715, regna per più di mezzo secolo, per
più di 70 anni nella scena politica. Il suo regno coincide con momento di supremazia
della francia ,nel 43 i tercios vengono sconfitti a rocroi?, sacnendo la fine
dell'invincibilità della fanteria spangola. La francia è particolarmente numerosa, ic
sono molti uomini da rruoale (esercito tra i più numerosi in europa). Unitamente alla
politica aggressiva di luigi XIV questo va a sancire la supremazia francese. Si impone
la reggia di versailles, prima i nobili risiedevano nel palazzo del louvre, ma in pieno
centro a parigi – il sovrano era esposto al popolo. Luigi XIV non tollerava facilmente
obiezione e non accettava che gli ordini venissero discussi. Per sottrarsi a questa
possibilità decide di costruire una nuova reggia a Versailles, prima piccolo padiglione
di caccia, ingrandito fino a diventare come è oggi (stanza del re al centro del
complesso, luogo di feste ma anche di governo).
Non ebbe educazione molto accurata, sapeva andare a cavallo e tirare di spada, ma
non era particolarmente studioso, si occupava di altri aspetti, soprattutto aveva
fortissiam coscienza di sè, si sentiva molto responsabile del suo ruolo e credeva nel
"mestiere del re". Si pensava che il sovrano fosse rappre diretto della divinità, quindi
anche il corpo del re aveva aura sacrale, con conseguenti pene per i crimini di lesa
maestà. Alla morte di amzzarino nel 61 Luigi XIV inizia a governare da solo. Non
vuole ministri di rigine aristocratica, li preferisce di umili origini prediligendo la
competenza, sapendo ance che avrebbe ricevuto meno obiezioni (Colbert, ministro
delle finanze, proveniva da una famiglai di mercanti; poi gestisce politica interna e
marina). Particolare del governo di luigi XIV è l'utilizzo di determianti consigli,
assemblee ristrette dal valore consultivo, quello più importante è il consiglio
superiore (segretari di interni, esteri, finanze ecc che discutono su problematiche e
affari più importanti del regno). Colbert fa le scarpe a Foucaet(?) segretario delle
finanze precedente, fa esperienza entrando tra i suoi collaboratori, questi viene
estromesso perhcè si pensa volesse mettere in pericolo il sovrano – viene sottoposto a
un processo che causa scandalo, il suo carcieriere era D'Artagnan, che riesce a non
farsi odiare nè dal sovrano nè dai supportatori di F. F comincia a prepararsi e riesce a
spsotsaare l'opinione pubblica dalla sua parte, ottenendo pena mite grazie a Luigi
XIV (anhce se è l'esilio a vita, a Pinerolo). Colbert si insinua nelle finanze.
Oltre al ocnsiglio superiore c'è il conseil des depeches, consiglio dei dispacci, lettere
inviate dagli ambasciatri francesi in tutta europa e dall'interno del regno(politica
estera e guerra ambiti preferiti dal sovrano), tutta la corrispondenza che arrivava al
sovrano veniva guardata da questo consiglio; conseil des parties, consiglio delle parti,
funzioni giuridiche; consiglio delle finanze. Il sovrano regna da solo, non c'è un
corrispettivo a la mazzarino/richelieu, il massimo erano i consigli che si riunivano
settimanalmente, a cui partecipava anche il sovrano.
Una caratteristica di questo periodo è la nascita degli intendenti, si vuole diminuire il
potere dei governatori, nobili che si ritagliavano grandi autonomi e molto potere dove
governavano. A Versailles la situazione cambia, i nobili non potevano più stare nella
famiglie e organizzare le proprie reti di pressione e potere. Gli intendenti sono
considerati portavoce delal volontà monarchica in tutti il regno. Riuscivano a
ritagliarsi ambiti di potere ma non a livello dei governatori (si raggiunge l'obiettivo
del re, diminuire il potere dei nobili e sopprimere le rivolte nobiliari).
Le competenze degli intendenti erano piuttosto ampie, si occupavano
dell'amministrazione ai gradi più bassi della giusitzia, della riscossione delle tasse, si
impegnavano nella logistica (assicurare forniture militari all'esercito) e si occupavano
dei lavori pubblici. Avevano dei propri delegati e avevano un doppio ruolo,
rappresentavano i lre in provincia ma si facevano anche portator idegli interessi locali
davanti al re. Nel 1667 nsace il corpo di polizia, fu nominato un intendente preposto
all'ordine pubblico, alla viabilità agli approvigionamenti e alle costruzioni.
Vi sono poi gli officiers, circa 40 000, cariche venali, come un titolo in borsa
tramandato di padre in figlio. Ogni tanto si richiedeva il rifinanziamente, ulteriore
tassa per chi deteneva la carica. Facevano parte di questa cateoira i consiglieri e i
predienti dei tribunali superiori e dei parlamenti, corti di appelli (da 10 diventano 12).
i parlamenti provvedevano alla registrazione degli editti regi, che potevano opporsi
tramite le rimostranze (poteevano contestare alcuni punti del provvedimento,
chiedendo modifiche, rimadanvano indietro il testo di legge senza approvarla – più
Luigi IXV si afferma più pquesto sistema fa in rovina, i parlamentari cercheranno di
difendere il propio diritto di rimostranza). Quando un re voleva che un
provvedimento passasse si presentava direttamente in parlamento, nessuno allora si
opponeva e il provvedimento veniva approvato.
La venalità delle cariche era un fenomeno diffuso, mezzo di ascesa sociale, per
entrare in uno dei corpi dello stato e anche entrre in contatto con il sovrano, azione di
prestigio. Altri consideravamo l'acquisto di cariche come investimento, da gestire in
famiglia e tramandare oppure rivenderlo e occuparsi di altri aspetti. Per il re era
fondamentale che i funzionari fossero molto fedeli, la fedeltà era uno degl iasèetti più
a cuore a Luigi XIV, vissuto da giovane nel periodo violento delle fronde (violenta
contestazione del potere costituito), doveva fidarsi di chi ricopriva quegli incarichi.
La monarchia francese aveva però dei limiti, come i governatori, asolo con gli
intendenti si cerca di amrginalizzare questo aspetto. In ogni provincia potevano
esserci delle varianti, ogni regione aveva le sue consuetudini e i suoi privilegi, difesi
fortemente – a ogni cambio di sovrano c'era fermento, si aspettava la conferma dei
propri privilegi. Non c'era un sistema legislativo omogeneo, a nord prevaleva il diritto
consuetudinario (ci si basava sugli usi, influenza inglese) variabile da una regione
all'altra, mentre a sud prevaleva il diritto romano (eredità romana). Tutti i fatti non
contemplati dall gisutizia ordianria eran ocoperti dalla giurispreudenza ecclesiastica –
l'insieme eradifficile da gestire dal punto di vista legislativo. Dal punto di vista fiscale
tale eterogeneità era ugualmente presente, erano attivi gli stati provinciali e i pays
d'etats, la corona doveva emdiare con realtà differenti = amministrazione difficile. Il
sistema fiscale non funzionava come oggi, clero e nobiltà erano esentati, tutto
ricadeva sui ceti bassi e tutto funzionava tramite appalti e subappalti (anticipare
somme di denaro da parte di chi poteva, con grandi abusi ovviamente). Il clero era
refrattario a farsi tassare e quando la corona voleva soldi dal clero doveva indire una
riunione e decidere il donativo.
La reggia era un meccanismo studiato dal re per essere completamente autonomo e
dare una rapprresnetaizone fastosa del proprio potere. Qualsiasi ambasciatore,
sovrano in viaggio veniva ricevuto a versailles, in onore si faceva feste e bnachetti, si
crea un ritmo di vita spettacolarizzato per cui ogni momento della gironaat era come
un atto teatrale, anche il solo alzarsi al mattimo del sovrano, faceva tutto in pubblico,
i pasti erano sempre pubblici. Si aggiungono poi gli spettacoli, i concerti, oltre alle
impressioni delle architetture e del lusso stessi. Venne costruita in più anni, due
storici francesi dicono che da aprigi circa 10 000 operai per andare a lavorare a
parigi. Versailles aveva appartamenti per nobilità e anche per segretari (vi risiede
anche colbert), luogo di feste ma anche di amministrazione del potere. Viene
ingabbaita la nobiltà per imepdire di fomentare l'opposizione nelle province. Era
opposto a questo sistema San Simon(?). Tutti i più grandi artisti ruotavnao attorno a
versailles.
Era una vita piuttosto difficile, senza momenti di privacy, tutto con una dimensione
ampliata. Per la nobiltà è onore ma allo stesso tempo prigionia.
Si voleva dare più autonomia agli intendenti colpendo i governatori, affinchè la
volontà regia venisse seguita in uttto il regno come a parigi. Fuori da versailles
viveano tutti gli altri francesi, cirica 20 milioni di abitanti (1/6 della popolazione
europea russia compresa). Si voleva creare un grandissimo canale per portare acqua
alla reggia, ma il rpgoetto venne poi abbandoanto,.
L'80% della popolazione era dedita all'agricoltura, non avanzata bensì portavan o
dietro tecniche medievali. Grandi diferrenze nord-sud, chi a contatto con el fiandre
più progredite 8sistema trinealle), menter a sud prevaleva l'aratro tradizionale, una
serie di migliorie tecniche e metodi innovativi a sud non erano ancora praticati.
Mancava poi il ocncime, non c'era coesione tra agricoltura e allevamento.
La scarsa produttività era dovuta sia alla struttura della propriertà (sia grandi che
pixxole, molte a mezzadria ad esempio), le forme di conduzioni non erano le migliori
e il prelievo fiscale gravava sui coltivatori. Convivevano grandi tenute agricole e una
serie di piccole proprietà contadine.
Il piccolo affittuario del terreno doveva pagare il canone o in natura (metà raccolto) o
in corvees o in denaro. La rendita creava un reddito tassato tra il 20 e il 60 %, i
proprietari delle terre chiedevano un censo annuo. Di fatto i contadini lavoravano per
pagarsi o le imposizioni signorili o quelle statali, tutti quindi ridotti a estrema povertà.
Sovente esplodeva il malcontento nelle campagne. Basatva un cattivo raccolto,
carestie continuate ecc per rendere la vita nelel campagne piuttosto precarie. A qeuste
diffcoltà si aggiunge il fatto che Luigi XIV era spesso in guerra, passavano truppe,
membri della famiglai venivano arruolati ecc. L?arrestratezzza in capo agricolo,
immobilismo a livello industriale causano che delllosfarzo e la gloria di versailles al
popolo arrivava ben poco (grandeur a spese del popolo).
A livello economico Luigi XIV fa riferimento a Colbert, che quando assume il
controllo a livello finanziare vuoel risanare i conti pubblici e rilanciare l'economia
francese. L'opera di risanamento fu piuttosto efficace, venne aumentato il sistema di
controlli e una serie di abusi priam impuniti ora vengono colpiti duramente – multe e
confische permettono di recuperare capitli dareinvestire. Si cerca d irazionalizzare le
impsote e imporre unico metodo per riscuotere le tasse (non facile perchè ogni zona
aveva sue consuetudini e privilegi a cui non rinunciavano). Il nuovo indirizzo di
controllo e sorveglienza verso gli illeciti produsse aumento delle entrate statali e
ridusse alcuni sprechi. Nel decennio 62-71 Colbert riesce a raggiungere il pareggio di
bilancio (si spende quanto si guadagna). In seguito il bilancio torna negativo a causa
delle guerre contro tutta europa portate avanti da Luigi XIV. Colbert aveva visione
mercalìntilistica dell'economia, cercava il risanamento per ridurre il debito pubblico
ritenendo che lo stat odovesse intervenire nell'economia per aiutare aziende in
difficoltà. Da un lato c'è idea diridurre gli sprechi e attenuare il debito pubblico,
dall'altra si sottolinea il desiderio di interventismo da parte dello stato. L'agricoltura
deve fare in modo che la francia sia autosufficiente, produrre prodotti alimentari a
basso costo e mantenere bassi i salari. Favorisce le esportazioni e rende più onerose le
importazioni.
Ad esempio Venezia era nazione di produzione del vetro migliore in europa – Colbert
cerca di carpire i segreti di prpduzione, improtrli in francia e applicarli alla
produzione francese, in questo modo le importazioni vengono colpite duramente. La
politica di inasprimento verso le improtazion iè motivo di una serie di guerre (Olanda
e Inghilterra).
Si controlal la manodoepra, gli artigiani più bravu non potevano lasciare la francia,
erano un bene di stato da custodire all'interno della francia, affinchè non si
diffondessero rpocednimenti industriali di eccellenza creati in Francia.
Si tratta di misure di protezionismo, si proteggono prodotti francesi e si cerca di
comprendere i segreti dei prodotti di migliore qualità.
Si creano ocmpagnie commerciali con il privilegio (monopolio) su alcuni commerci,
due comapgnie delle Indie (occidentali e orientali) + quelle ocn contatti con le
oclonie. Commerciano in regime di monopolio con le colonie es. Il commercio degli
schiavi (obv a posteriori) era gestito tramite l'aciento(?), in mano ai francesi e poi
passa agli inglesi che a inziio 700 mettono insieme modi per poi governare in tutto il
mondo.
Infine puntano sullo sivluppo della marina mercantile e di guerra, si educano le
"fanciulle perdute" per mandarle nelel oclonie per sposare coloni e ripopolare le terre
(in Canada c'era il problema di popolare le terre). In quetso modo c'era una possibilità
globale di diffusione delel merci francesi.
Colbert cerca autosufficienza, punendo importazioni e favorendo epsortazioni,
migliora la marina e crea le ocmpagnie commericiali.
Sono provvedimenti presi per il lungo termine, si crea un clima politico ed
economico nelal seconda aprte del governodi Luigi XIV per acccogliere questi
provvedimenti. L'economia coloniale, i trasporti e alcune dinamiche commerciali
furono settori trainanti dell'economia francese del 18esimo secolo – colbert poen ele
basi per il successo a venire.
Luigi XIV ha situazione religiosa da gestie: il calvinismo è diffuso in tutta la francia
(dal 98 editto regola convivenza ugonotti-cattolici), oltre al giansenismo e a
vaticanesimo.
Luigi XIV deve affrontare questioen ugnototta, diffusione di giansenismo e problemi
co nROma. I Giansenisti sono movimento rigorso che disprezza elemnti esteriori del
culto, ciritcano elementi rpesi dal concilio di trento e vogliono dare più peso al reale
sentimento religioso. La corrente attira moltissimi intellettuali (es. Pascal), hanno un
loro convento (port Royal, due sedi, quello fuori parigi viene raso al suolo). La
Chiesa condanna pubblicamente il giansenismo con l bolla Unigenitus, a seguito della
quale si distrugge porta royal e si oridina di scacciare i giansenisti (ma ormai troppo
diffuso). Convoglia all'interno opposizione alle mire accentratrici del pontefice. Si
cerca di difendere autonomia di vescovi e parroci – la spinta di roma di voler
controllare ogni elemnto della vita religosa è terreno di socntro tra chiesa e
monarchia. Il diritto di regale era privilegio concesso alla corona di francia per cui i
lsovrano precepiva rendite dei seggi vwscovili rimasti vacanti, Luigi XIV lo estende
anche a iterritori conquistati, Roma è contraria e ne esce un contenzioso con la
Chiesa, non buoni rapporti a lungo.
Nel 1682 c'è un'assemblea straordinaria del clero francese (per mantenere le sue
prerogative) con dichiarazione dei 4 articoli, in cui si stabilsice la superiorità della
chisa gallicana – Luigi XIV vuole decidere tutto della vita religiosa del paese, non
può decidere il potnefice ma una persona icino al sovrnao. 1 articolo il re non è
sottopsoto al ponteifce, non è inferiore e non prende ordini; 2 il concilio è superiore
al pontefice; 3 l'infallibilità del papa deve ottenere il consenso dei vescovi;
l'infallibilità papale è nulla in utte le questioni amministrativ e burocratiche (è lo stato
a decidere). Luigi XIV ha concezione di vina della propria carica, è rappresentante
della divinità in terr e quindi non è inferiore al papa. Nascono difficoltà con roma,
con cui non ci saranno rapporti semplici.
Problema da risovlere è la presenza ugonotta: l'edittodi nantes pone fine alle guerre di
religione, privlegi agli ugonotti che negli anni vengono intesi in amneria semrpep iù
restrittiva, si cerca di imporre la religione cattolica fino ad arrivare all'85 con l'editto
d ifontainebleau che bbligava al riconsocimento del culto cattolico. Più di 200.00
ugonotti sclserodianadre in esilio, ma s tratatva di gran parte di artigiani mercanti e
professionisri che andarono ad arricchire con la loro esperienza e cpaitali nazioni
come olanda inghilterra e prussia, danneggiando l'eocnomia francese. Anche chi
rimane, fingendo la conversione, praticano la confessione clandestinamente.
Si nasconde la realtà della francia, gli ugonotti non erano marginali, si voleva far
credere così al re ma non corrispondeva alal realtà.
La politica estera era molto aggressiva, emtà entrate dello stato erano per il
amnteniemtno delle'sercito – da 65 mila uomini nel 67 a 400 mila nel 1705 (esercito
europeo più numeroso). Cambiano frome di arruolamento, prima forzato (es. La
pressa, si chiudeva l'accesso ai porti, si oredenva chiunque si riusciva), anche con
l'estrazioen (i nobili pagavano dei sostituiti, non erano nella stessa posizione i
cìpoveri contadini). Si parla dicaserme solo fine 600, prima tutti i soldati erano
alloggiati nelle case private – pesaavano principalmente sulla popoalzione. Oltre
all'esercito regolare c'era la milizia comunale, con compiti di difesa locale.
Di fronte a un esercito simile quasi tute le naizoni europee erano alleate contro la
francia.
Cambiano corpi di artigleiria e piazzaforti, Vauban crea una serie di fronteze al
confine nord-orientale, molte sopravvissute e denominate patrimonio dell'unesco.
Ci sono guerre sul fronte nord orientale perchè Luigi XIV ambiva a prendersi
borgogna, fiandre. Siccome aveva sposato maria teresa relcamva eredità della moglie,
terre spangole.
Ci sono poi guerre con olanda, inghilterra e sacro romano impero, in certi casi si
calma Lugi iXIV, con al apce di aquisgrana alcune terre conqustate in guerra vengono
riconsociute francesi. Nel 72 guerra control oolanda. Pace di nimega nel 78, con cui
ffrancia prende la francia contea.
A partire dagli anni 60 ci sono sempre guerre, in cui capitava che Luigi XIV assistev
anche alle oeprazioni di assedio. 1686 lega di augusti, tutti contro la francai, ducato di
savoia, prima ocn francia (si fa restituire pinerolo) poi passa dall'altra parte a uci
segue assedio di torino.
Sconfitte durissime a livello navale tarpano le ali alal francia, nel 1609 sconfitta a La
houge.
L'ultimo periodo di luigi XIV è funestato dalla guerra di eredità spagnola, sia per la
morte di una serie di delfini, sopravviverà solo un nipote. Pace di utrecht fine
successione spangole, catastrofe evitata, i francesi riescono a ristabilire un equilibrioa
loro faavorevole.
Con la morte di luigi XIV si apre periodo di reggenza, almeno 6/7 anni di diffcoltà,
luigi XV troppo piccolo.
16 NOVEMBRE 21
"Rivoluzioni e rivolte"
Rivoluzione inglese situata all'interno degl ieventi che hanno contraddistinto il secolo
di ferro e il 600 in crisi, caratterizzata di eventi anche di natura politica e dalla
rivoluzione inglese.
Il termine rivoluzione è appropriato per questo evento, altri event che avvengono
soprattutto nella prima metà hanno caratteri di rivolta/sommossa ma non fino ad
essere definiti rivoluzione. In Inghilterra rta 1649 e 1660 avvenne una rivoluzione
politica, si cambiò l'assetto costiuzionale della nazione. La monarchia vennea bolita e
per uan decina d'anni viene istituito il Commonwealth, repubblica che compreneva
inghilterra, scozia e irlanda anticipando un'unificazione che epr la gran bretagna si
sarebbe realizzata solo a inizio 700, unificazione formale dei tre paesi nel regno di
gran bretagna (1707), con la creazione di una bandiera unica che è unificazione delle
bandiere nazionali. È quindi adeguat ope rl'improtanza radicale definirla rivoluzione.
Gli storici hanno idnividuato delle fasi, le origini e le cause scatenanti. Non è un
fenomeno avvien in poco, viene preparato dalle lunghe traformazion iche hanno
cambiato l'inghilterra dal punto di vista eocnomico socaiel ereligios otra 500 e 600.
L'inghilterra vive a inizio 600 un cambiamento dinastico radicale, una dinastia si
estingue in modo irreparabile, quella dei Tudor, l'ultima rappresenenta regina
elisabetta I muore nel 1603. Il diritto dinastico prevede che si trovi un erede legittimo
consanguineo e lo si trova in un principe, allroa re di scozia, giacomo VI stuard,
figlio della cugina di elisabetta, amria stuarda, che elisabetta aveva condannato a
morte accusandola di congiura contro la monarchia. Per ragion iereditarie il figli
osale al trono nel 1603. i due regni sono ancora separati, ora unificati nella persoan di
giacomo VI di scozia ma I di Inghilterra. L'ultima epsonente della dinastia stuart sarà
Anna, mrota nel 1714, con ennesimo cambio di dinastia.
Un secondo aspetto è la t raformazione della società inglese, che rispetto alle altre
società europee è più dinamica, in cui trovano spazio altri ceti oltre che il clero e
l'aristocrazia, e in cui si sta formando una solida classe media, che si pone tra popolo
e aristocrazia. È fromata da diversi gruppi sociali: grande aristocrazia terriera dei lord
(che gli stuart trasformeranno), ampio gruppo di piccola noviltà terriera (il rihiamo
alla terra èsempre presente per l'aristocrazia inglese) definito gentry (media-piccola
nobiltà legata alal propeirtà terriera am che non disedegna attività in campo
manifattueriero e finanziario – conta la nobiltà ma anche la ricchezza), ci sono poi i
mercanti e gli attivi ne itraffici e costruzione navale (membri delle compagnie di
navigazione). Gli stuart contribuisocn oa modificare la natura stesas dell'aristocrazia
abbatetndo le barriere che separavano u nceto così chius oe numericamente ridotto
agl iatlri ceti, creando e vendndo titoli nobiliari, con conseguente bvero e propri
ocomemrcio dei titoli (il re è essenzialmente squattrinato, non ha risorse finanziarie
cospicue ed è sempre costretto a ricorrere al nullaosta del parlamento epr isituire
nuove tasse, istituzione improtantissima epr la dialettica politica nel regno di
inghilterra). In primis allargano il numero dei lord, concedendo un titolo di grande
prestigio a più presone rispetto a prima, tanto che rispetto all'età elisabettiana quetso
numero raddoppia. Giacomo I invent aun nuovo titolo, quello di baronetto, utilizzato
spesso ancora adesso dal governo e dalla regina per riconsocere meriti di varie
persone. Grazie a qeusta politica anche l'aristocrazia inglese sitraforma. È una
società molto meno rigida rispett oagl ialtri paesi europei.
Altro elemtno fu la traformazione eocnomica, che avviene già dal 500 e vede uan
traformazione nei rapport idi prouzione nelel campegne e nelal distribuzioned elle
proprietà. Si deve prenere in considerazione la politica di confisca e poi di vendita
delle proprietà ecclesiastiche ad opera deie sovrani inglesi con l'anglicanesimo, che
contente alal corona di avere un tesoretto, perifnanziare la propria politica. Il risultato
è che possono comprare terra anche dei nuovi proprietari, le terre delal chiesa
passano nelle mani della nobiltà ma anche della middle class che si sta formando
(ricchi borghesi, piccoli nobili). Comporta un cambiamento nella sditribuione della
proprietà teriera e nel diverso uso che si af della proprietà terriera: i nuovi compratoir
non hanno interesse del contadino di coltivare la terra per l'autoconsumo, gli obiettivi
mirano alla ricchezza e al profitto (far produrre la terra per vendere). Quetso l ispine a
utilizzare tecniche diverse di coltivazione, preferire la cultura intensiva a quella
estensiva, operare delle recinzioni (enclosures) invece di coltivare i campi comuni
(open fields), sottolineando la proprietà del singolo (che prima nell'agricoltura di
ocmunità si perdeva nelal prorpeirtà collettiva) e potendo scegliere cosa coltivare
(spesso le colture venivano decise collettivamente). La recinzione è segnale della
nascita dell'individualism oagrario (c'è proprietari oche decide di coltivare uan
dtermianta cosa con obiettivo preciso, spesso rivolto al mercato). Le campagne
cambiano aspetto anche nei rapporti di produzione. Le enclosures venivano usate
anche per l'allevamento.
L'inghilterra si pone tra 500 e 600 sulla via dell'indutrializzaizone o almeno di una
protoindustrializzaizone. Si sviluppa una manifattura tessile in loco – sviluppo della
manifattura/industria.
Nascono in Inghilterra delle compagnie commerciali (come la voc olandese), la
comapgnia delle indie orientali e occidentali, che servono come volano ai traffici
(costituiscono organismi che forniscono denaro a un sistema che per crescere ha
bisogno di investimenti).
Vive momento di crisi economica a inizio 600 che però permette al sistema di
svilupparsi, la crisi ha come risultato la crescita e il miglioramento.
Altro fattoe hce incide nelal preparazione della rivoluzione è i lconflitto
politico_religioso: esiste da secoli dialettica re-parlamento, potere dualsitico, che
assumerà componenti religiosi. Da una patre il re sarà sostenitoe dellareligione di
stato, la'nglicanesimo, mentre il parlamento e soprttutto la camer abassa sosterrà il
protestantesimo puriatno. I puritani sono una confessione calvinista che però hann
oconcezione del calvinisimo molto rigida e non andavano d'accordo con il
protestantesimo anglicano. I calvinsiit sono insofferenti all'autoritarismo, lachiesa è
abasat sulal collettività; l'anglicanesimo invece ha manenut ol'aspetto della
gerarchaidel cattolicesimo (ancora adesso sono presenti le figure dei vescovi).
Durante il regno di Giacomo I e poi Carlo I si colora questo dissidio, tra i sostenitrìoi
dellareligone di stato e quelli della religione comunitaria.
La scozia è calvinsita dalal seconda metà del 500, rappresenta già un modello di
organizzazione socio-religiosa diversa.
L'insoffernza dei puritani verso la gerarchia anglicana viene sintetizzata nel motto
calvinista "no bishops no kings" (nesun vescono, nesusn re – vescovo come
emanzione diretta dell'autorità e del potere regio). Un motivo di contasto fu poi
costituito dal governo dei favoriti, personaggi paragonsiti ai validos spagnoli e ai
primi minsitri in francia. Sono repsenti già con Giacomo I e poi Carlo I, tra questi il
più famoso (consigliere seconda metà regno di Giacomo primo e primi anni Carlo I) è
il duca di Buckingham. Il parlamento che rappresenta la nazione p molt ocontrario al
ogverno dei favoriti, in quanto si tratta di un governo che privilegia amici e clienti,
basato su clientele e favoritismi, considerati dall'opinione pubblica inglese come una
pratica non solo vergognosa ma anche dannosa per il paese, in quanto improduttiva,
che favorisce gl isperchi ecc.
Dal punto d ivista della poltiica estera il aprlamento è contro anche una politica
bellica che gli stuart mettono in atto decidendo id partecipare (anche se non coinvolti
più di tanto) alla guerra dei trent'anni. Il aprlamento no ncontesta la scleta
antispagnola, anche contro il fronte cattolico. Dovendo affrotnar ela guerra però il
sovran oaumenta le tasse di propria iniziativa senza consultare il parlamento. È anche
contestata perchè la guerra intralcia i traffici e le comunicazione, stesso problema che
avranno gli stati uniti (che però si trasformerà nella politica di isolazionismo, senza
preoccuparsi di ciò che avviene nel vecchio continente).
L'inghilterra, proprio per la sua vivacità dl pinto di vista religios, vede nascere
un'infinità di sette ,rami del rpotestantesimo radicale, frange dele calvinismo più
all'vanaguardia. Questo fermento di libertà di opinione, intelleettuale, roa riversato ne
lcmap odelel credenze religiose sarà laboratorio da cui provengono i padri pellegrini,
fondatori degli stati uniti (nuclei di coloni che dagli anni 20 migrano nelle prime
colonie inglesi dell'america del nord per cercare libertà di confessione e vivere
secondo libertà, oltre a liberarsi degli elementi indesiderati in patria).
Le cause scatenanti sono i contrsti corona-parlamento (court vs country, governanti
contro governati, corte non sol ocome centro del potere ma anche del lusso sfarzoso e
dello spreco, vive e si atteggia come le altre corti barocche europee). Si amplia
enormemente la reggia dei sovrani, White Hall, che alla fine del 600 (prima di essere
distrutta da un incendio) avrà dimensioni enorme. L'opposizione ai favoriti sfocia
nell'omicidio di Buckingham nel 28, oltre all'opposizione ai monopoli di corte
(grAZIE A B molte delle rendite della corona era date a personaggi legati a lui). È un
sistema di governo ritenuto troppo gravoso anche per la collettività. L0assassino dà il
pretesto al parlamento di fare uan grande rimsotranzia, memoriale presentnato al re
come la petition of rights (28) contro le tasse imposte ingiustamente e l'arrestro
arbitrario, contro la facoltà del re di arrestare un individuo senza gisuta causa (chi è
arresatto deve sapere di cosa è accusato), diritto dell'habeas corpus. La petition of
rights mette il re davanti alle proteste del parlamento, quidni Carlo I fa atto
autoritario, chiudendo il parlamento: 1629 Carlo I fa occupare il aprlamento dai
militari, e lo scioglie (periodo del governo senza parlamento, 1629-40, anche detto
del dispotismo stuart).
Giacomo I è un re da un punto di vista politico non molto dotato, è colto e ama i
piaceri, aveva comunque coscienza della funzione del re, favorevole alla teoria
dellamoanrchia per diritto divino. Carlo I è sovrnao più attento della politica, ah alta
cocnezione del potere reale e della persona del re, accentuando di più la fiducia nella
monarchia per diritto divino. A differnza del padre ha sposato una principessa
cattolica (elemento di rimprovero da parte del popolo), è uan francese di casa
borbona (ovviamene per avere buoni rapport icon la francia). Si porta a londra una
corte cattolica, elemento per cui il parlamento non ha fiducia nel re, sospettandolo di
filocattolicesimo.
Nel periodo del governo senza parlamento il re si appoggerà soprattuto su due
minsitri, il conte di stratford (si occuperà della politica interna e dei rapporti difficili
con l'irlanda, territorio nominalmente sotto l'inghilterra ma sempre sull'orlo della
ribllione, per ragioni religiose in primis) e un membro del clero anglicano,
arcivescovo di canterbury, Laud (importante per la politica religiosa, cercherà di
imporre l'anglicaneismo in scozia, senaz raggiungere però i risulati sperati).
Si tenta l'omologazion religiosa, tramiet per raggiungere l'omologazione politica
(binomio religione-stato e quindi fedeltà all'anglicaneismo-fedeltà al re). Non reisce,
a fine decennio scoppian odelle rviolte, in scozia 38 e in rilanda, quella più grave ,
41. per reprimere la rivolta in irlanda serve un esercito (che cpsta9 e dovrà quindi
richiaamre il aprlamento. Le difficoltà finanziarie della corona sono dovute alla
politica estera, sia per l'intervento nella guerra dei 30 anni, sia nella difficoltà realtiva
a governare senza l'asuilio delle tasse. Impore tasse senza consenso del parlamnto e
imporne una odiata da tutti è un errore: si estende la ship money, sulel costruzioni
navali, rivolta adesso a tutti i porti inglesi. Una tassa impsota a una apese che basava
la sau economai innanzitutto sui traffici non era per niente gradita. Il parlamento
viene riconvocato e chiamato poi il lungo parlamento (durerà in carica tr 1640 al
1653, superando anche gli anni della rivoluzioe). Appena convocato presenta un'altra
rande rimostr4anza, riprpnendo un braccio d iferro tra sovran oe palramnto.
La rivluzione si colloca tra 42-49. Carlo I a qeussto punto tuilizza la froa, di fronte
alle proteste parlametnere se ne va da londra per organizzare esercito nele lcontee
dove sa diavere il sotegno dell'aristocrazia,m olt olegata all deletà e al giuramento di
fedeltà al re. Inziia la guerra, cavalieri contro round heads, scontro tra i sostenitori
delre (nobili di alto lignaggio e alte sfere del clero anglicano, simbiosi stato-chiesa) e
i sostenitori del parlamento (il popolo, che a differenza dei nobili non seguivano la
moda dei capelli lunghi e voluminosi e invece portano i capelli corti – qindi round
heads). All'inizio prevale l'esercito regio, prchè più addestrato. La situazione si ribalta
nel giro di un paio d'anni, soprattuto quando l'esercit oparlamenteare viene gudiato da
un rappresnetante della gentry, nobile di campagna, puritano, Oliver Cromwell, che
unisce in sè capacità poltiica e doti militari, a cui si aggiunge la svera formaizone
calvinsita. Grazie a Cromwell l'esercito parlamentare viene organizzato in maneria
diversa, viene creato il new model army. La novità sta nel fatto che Cromwell si
rende cont oche è encaessario un esericot di persone motivate ideoligcamnte (e che
sappia per cosa combatte) e poi sia disciplinata e regolarmente pagata. L'esercito
realista, anche se era condotto da nobili, veedeva in sè anche mercenari. Cromwell
pensa che, oltre al denaro, sia anche necessaria la convinzione poltiica, affinchè
l'esericto fosse motiavto. Grazie a quetso ottiene vittorie, tra cui la battaglia di
Naseby (45). Carlo I si rifugia in Scozia, ma gli scozzesi lo venderann oagl iinglesi.
Gli anni della rivoluzione sono importanti prhcè creano ambiente giusto aafinchè
all'interno della società ingelse si sviluppino dibattiti sulla poltiica e le libertà. Anche
s enon ha risultati immediati avrà risvolti in futuro sui dibattiti per le libertà, l'diea del
suffragio. Vengono discussi all'interno delle'sercito, il new model army è compsota da
soldati di diverse estrazion ie culture.
Un importante dibattito nell'esercito avviene in un incontro di militari che avvieen a
putnery /1647), allìinterno dei quali ermerogno posizioni radicali, espressi dai gruppi
livellers (operai che vivevano scavando canali e fossi, livellando terreni; nome dato
anche per le idee ch erigaurdano gisutizia sociale, sovranità popolare e demcorazia
politica di repubblicanesimo) e diggers (esponenti di un ceto popolare, operai).
Arrivano a proporre la comunione dei beni e il suffragio unviersale.
Sembrano possibili tutte le soluzione: non c'è più il potere autoritario. Quasi nessuno
però a livello parlamentae vrebbe voluto l'aboizione della monrchai, si arebbe di certo
preferita una monarchia cosituzionale, limitata nei poteri, proposta a carlo I in diversi
modi, rifiutata perchè crede alla natura divina del potere del re. Carlo I insiste,
cerchrà di allearsi con gli scozzesi, viene sconfitto e riconseganto agli inglesi. Al che
il aprlameno istituisce un processo a cui segeue condanna a morte, reo di aver
congiurato contro il popolo. La condanna viene esguita nel gennaio 49, per
decapitaizone. Viene soppressa acmera di lrod, parlamento dimezzato e viene
proclamta la repubblica, il Commowealth.
La situazion è molto turbinosa, sia a livello ideale politico che a livello religioso,
situazione difficile da gestire per il aprlamento. In questo caos istituzionale e sociale
c'è bisogno di un uomo forte, identificato in Oliver Cromwell (titolo di lord
protettore). Inizia la dittatura di Cromwell nel 1653, il quale taglierà gli estremi,
eliminando politiacmente destra e sinistra, e instaura poltiica moerata in cu iri
cisconono anche color oche avevano sotenuto il apritito regio (nobiltà, middle class,
gentry, ricchi) (bisogna sostenere la baracc cit).
Viene limitato il parlamneto, si reprimono ir adicali e la rivolta irlandese (quasi metà
popoalzione verrà uccisa, deportata o costretta a emigrare – da qui l'odio 'e il
dissenso che contraddistinguerà il rapport ofra irlada e inghilterra).
Protietterà i malumori interni all'esterno, sviluppa una politica espansionsitica
aggressiva per ottennere l'egemonia sul mare, politica navale di esponasione che fa
contenti i ceti mercantili interessati alle costruzioni navali e ai traffici per affermare
l'egemonia inglese sul mare. Questa politica porterà all'atto di navigaizione concui
l'inghilterra definisce la propria suprmazia sul mare (principio del mare clausum a cui
si oppongono i sostenitori del mare apertum, teorici del dirito olandese). Porterà alla
prima (52-54) delle guerre anglo-olandesi per la supremazione sul mare; sosterrà la
lotta con la spagna nelle oclonie dei caraibi per la onquista di importanti sbocchi e
approdi. Durante il su ogoverno conquista inglese della Jamaica.
Alla morte di Cromwell 1658 mancando l'uomo forte comicniao le dififcoltà: come
un sovrano trasmette il potere al figlio, Richard Cromwell, che non ha la stessa stoffa
del apdre, resistendo per soli due anni – è necessaria la stablità e i lritorno al passato.
Nel 1660 il parlamento, sapventto dai disordini sociali e dalal radicalizzazione del
confrotno poltiico, richiama gli stuart, nerl regno arriveà Carlo II stuart (età della
restaturazione, 60-88 terminata da un'altra rivoluzione, la floroiosa rivoluzione molt
omeno cruenta ma non meno importante).
Manca lezione
22 NOVEMBRE 2021
islam e imperi musulmani nell'età moderna
.. mancano primi min
presenza dellìislam minata dalla frattura fra sciiti e sunniti, motivo di contrasti
all'intreno della comunità, presenti tuttora.
L'impero persiano – dinastia oiù impotante safavida. Si sviluppa nella xona che
corrisponde all'odierno iran e si espande nella zona, culla della civiltà, della
mesopotamia, centri in cui si erano svilupapte le prime civiltà stpriche (sumeri,
assirobabilonesi ecc). Il sovrano è lo scià. Unificazione del regno con l oscià Ismail,
che conquista un proprio spazio contendendolo a iturchi (zona della mesopotamia
zona di frizione tra i de imperi). L'impero persiano conosce il mpmentp di culmine
con Abbas il grande, tra 500 e 600, protagonsita di una serie di lotte vittoriose contro
i turchi, conqusitando Baghdad, e guerre contro l'impero Moghul in India.
L'impero persiano si mette tra quello turco e quello moghul coemcuscinetto,
tenantando di controllare la parte di questa via strategica che collega l'estremo oriente
al mediterraneo.
Raggiunge grande maturità dal punto di vista culturale e artistico, oltre che politico.
Abbas si ispira seguendo le linee dei sovrani assoluti occidentali, cercando di
organizzare l'imepero secondo al centralizzazione del potere, in mano al sovrnao.
Isfahan diventa grande capitale, stupenda dal punto di vista artistico. L osgaurdo
allocidente si vede perchè intraprende raporti con gli stati monarchici europei. Stringe
alleanze strategiche con la corona inglese per sottrarre ai portoghesi i commerci
nell'oceano indiano, aprendo le porte all'influenza di altre potenze (arriveranno
inglesi e francesi). Il rpaporto con l'europa è anche dato dall'interesse europeo per le
realtà orientali (a versailles quadro con ricevimento dell'ambasicata persiana di luigi
XIV).
Dalla seconda metà del 600 decadenza dell'imper oeprsiano che deve guardarsi da un
ritorno dei turchi e subisce attacchi da popolazioni vicine, come tribù afghane. Il
potere centrale dello stato e dello scià viene mianto dal fatto che le nazioni europee si
intromettono nelle faccend persiane, interessati al controllo dei traffici. Protagoniste
sono le nazioni che dalla seocnda metà del 600 prendono il psoto degli
ispanoportoghesi e subentrano ne lcontrollo dei commerci in oriente (ingelsi,
olandesi, francesi).
Mercantilismo in francia sinonimo colbertismo (ministro delle finanze).
Impero ottomano: nel 500 imper oturco in collisione con l'europa già da tempo,
avendo cosnquistato mediooriente africa settentrionale e anche parte dei balcani.
Puntp fi svolta conquista di constantinopoli (1453). espansione dei turchi nri balcani
con direzione nord e poi nel mediterraneo continua: nei balcani continau nei prim
idecenni 500, tocca la massima espansione quando i tuchi arrivano in ungheria e
austria, occupano budapest, determinano la fine del regno di aghellone (provocano le
mrote dell'ultimo re). Cercano di espandersi nel mediterraneo, dalle coste africane
muovono i pirati arabi (dai principati arabi dell'africa settentrionale, tunisi, algeri) –
contro cu isi muove Carlo V, due spedizioni contro i pirati (algeri: 1541, tunisi: 1535
– successo o insuccesso? 1535 a tunisi è un successo, 1541 è una catastrofe, la flotta
viene semidistrutta da uan tempesta, l'esercito è disperso ecc).
Gli ottomani si espandono nel mediterranoe, le'spanesione procede occuoando idsole
del med orientael: prima isole egeo (rodi sede dell'ordine de icavalieri di san giovanni
di gerusalemme/ di malta, verranno scacciati a malta), cipro (1570, cacciando i
veneziani) poi conquisteranno nel 600 creta.
Allargano la loro sfera di ingluenza in medio oriente: Selim I, imperatore condottiero,
conquista armenia, siria egito (principati arabi nella sfera di influenza turca, ma si
cgovernanvano autonomamente) – selim impien potere ottomano. I lgrande fondatore
dell'impero turco ad un punt odi vista burocatrico è Solimano II il magnifico (1520-
66 regno).massiam esapnsione dell'impero, organizza lo stato absandosi su strutture
forti, tra cui l'esercito, che diventa a metà 500 l'esercito più potente del mondo, per
organizzazto, teconolgicmanete avanzato, organizzaizone moderna soprattutto per l'us
odell'artigilieria (già sperimentata nelal conqusiat d icostantopoli, abbattuto le mura
con enormi cannoni), creazione di corpi scelti di soldati (tra cui i giannizzeri, come i
pretoriani nell'impero romano: addestrati in scuole speciali, decine di migliaia,
reclutati anche giovani cristiani presi coem schiavi e poi educati nelle accademie di
guerra). L'organizzazione moderna consente di ottenre vittore nel 500 e a seguire.
Solimano opera unariforma legislativa che comporta anche l'organizzazione degli
organi di governo centalizzati. Il sultano ha un consiglio reale, diwan, il divano, dove
emerge la figura del "primo minsitro", chaiamto gran visir, che sovrintende il
consiglio. Esiste cancelleria reale, come negli stati europei, definita dall'occidente "la
sublime porta", organo in cui si manifesta la volontà del sovrano. Istanbul, vecchia
constaniplo, è grande capitali, arrichita d edifici di rappresentaza e religiosi,
palazzodi residenza del sultano è topkapi, sede oggi di un importante museo. È
complesso di edifici sterminato in cui ogni sovrano aggiunge una parte ulteriorie. Vi
vivono il sultano, una corte sfarzosa e l'harem (sezione delel concubine del sultano).
Il governo in perfieria è roganizzato in proince/governatorati, retto da rappresentati
(bey) e altri funzionari (pascià). L'economia dell'imper oturco si basa sull'agricoltura,
i contadini son oeleemnto importante, ma vi sono anche manfiatture improtanti e, fin
oa metà 500, è il mediooriente che sprota tecnologie i noccidente e non viceversa ( la
superirità occidentale incomincia tardi.
Commercio e manifatture sono in mano allo stato, costruiti appositamente per
produrre prodotti d ilusso e di alta tecnologia. La battaglia d ilepanto nel 71 è battuta
d'arresto peril espansionism oturco, che continuerà però nei 600 (momento di stasi e
poi lento declino del potere, favorito dall'anarchia feudale – disobbedienza dei
governatori provinciali che no nrispettano el linee del centro – e militare – giannizzeri
come manus di chi vuole impossessarsi del potere + ci sono faide nella dinastia del
sovrano, si impone a poc oa poco divrso principio di succesione: prima viegva
successione per merito, se il sultano aveva diversi figli si cerca il migliore, ma può
passare anche ai fratelli del sultan ostesso, che arrivano ad eliminarsi a vicenda).
Altro imper oche si sviluppa tra 500 e 600 è l'impero moghul, in india. Quando
subentrano i nuovi conqusitatori l'india è già paese in cui esistono stati organizzati.
Già ne ltardo medieovo esistono stati organizzati: a nord sultanato turco musulamo di
delhi, che comprende india del nord e vers ofine 300 subsice incursioni dei popoli del
nord, tribù mongole (espansione tra 13esimo e 14 secol, grazie a condottieri, gengis
khan e successori, che hanno portato ad unificazione delle tribù mongole, prima
sempre in lotta tra di loro – debolezza principale). I mongoli escono dal loro territoiro
(nord cina) e tra 13 e 14 sec s iesapnadono a sud (cina) e ovest (arrivano fino alle
steppe russe), sottomettendo gli organismi politici che trovano al loro passaggio e,
per quanto riguarda la russia, arrivano ad instaurre un sistema di principait iche al
terrà sotto scacco fino a l500 inoltrato (i prim izar russi, Ivan III e IV combatteranno
aspramente contro i princiapti di roigne mongola che ancora sottoponeva la russia a
vassallaggio, chiedendo tributi).
1398 incursione mongola in india, a cuisegue un sultanato di oltre un secolo. In india
meridionale regno indù, nella regione centromeridioanle di deccan. La situazione
poltiica è accomapgnata da crescita demografica: nel periodo di questi imperi l'asia è
contraddistinta da grande svilupp odemografico, continente più popolsoos del mondo.
In india crescita demografica da 100 milioni (500) a 160 (700). l'inizio del 500 è
caratterizzat odalla'rrivo nell'oceano indiano dei portoghesi, vasco de gama a fine 400
doppia l'africa arrivando nell'oceano indian oe riesce a cosittuire una prima base
portoghese.
A inizio 500 avvien fine del sultanato di slehi per intervento di un principe afghan odi
roigne Mongola, Babur, che guida incursione afghano-mongola da lnord nel 1526,
con tale fora da abbattere il sultanto di delhi. Con babru inziia l'ingluenza moghul
sull'india. Il consolidamente dell'imper omoghul avviene con un altro sovrano, dal
lungo regno, Akbar (contemporaneo agli altri due imperatori). Riesce ad arrivare al
consolidamento del potere capendo che bisogna riparare una debolezza che minava
alla base il potere moghul: essendo dei conquistatori erano una minoranza. Intaprende
poltiica di integrazione tra noibltà indù emoghul, es. Favorendo matrimoni misti,
nonsotnte le rivolte (religioni preesistenti allìislam come l'induismo, forti sette come i
sikh – c'era disagio a da ccetterare la confessioen musulmana). Favorisce tolleranza
religiosa, creande una sorta di monoteismo religioso fonendo elementi dell'induismo
con elementi dell'islam, sostenendo a ltempo stesso una divinizzazione del sovrano.
La politica di akbar non cambia le strutture fondamentali indiani preesistenti, oem
l'agricoltura basata sui latifondi e la struttura sociale divisa in caste (divisioni sociali
rigidi, chi ansce all'interno di una casta ci rimane pe rutta la vita, divisioni che
determinano anche forti squilibri sociali di trattamento e diritti). Akbar cerca di
integrare l'elemento indù con quello moghul senza variare i lsitema delle caste, quind
iamtnendo la struttura rigida della società indiaan. Preemangono elementi di
debolezza: I muslumano sono minroanza, agricoltura arretrata. Ma consoce sviluppo
manifatturiero, soprattuto produzione d itessti derivanti dal cotone (mussole indiane e
cotonine, apprezzate in occidente – fino a l7/800, finoa che gli europei copieranno i
tessuti producendoli i neuropa). Nel 600 l'impero moghul si espande anche a sud,
apogeo con aurangseb (1658-1707). la politica militare, coem avviene instati europe
idel periood, causa grandi spese e tensioni a livello sociale, che si aggiungono alle
questioni religiose, dimostrando che l'opera di integrazione non avviene fino in
fondo, continuanod a minare la stabilità dell'impero:dai pirmi decenni del 700
periodo d ideclino. Ci sono incursioni persiane a nord, accheggi odi delhi 1636 +
penetrazione europea – inglese: compagnie delle inde. Gli inglesi si stabiliranno a
bonbday, madras e calcutta; i francesi a pondicherry.
Cina dei Ming. Asia continente molto abitato, la cina vede crescita demografica tra
400 e 600, la popolazione raddoppia – fattori favorevoli: presenza diffusissima del
riso (facile coltivazione grazie a un enorme bacino idrografico, ne derivano canali)
che a differenza degli altri cereali comuni ha una resa alta. Questo processo crea il
"paradosso cinese": l'abbondanza di risorse alimentari favorisce fin troppo l'aumento
demografioc, a un certo punto l'aumento demografico mangia tutti i privilegi
dedll'abbonandza almentari. Fin da quest'epoca è molt odiffuso l'infanticidio.
Nonostante tutto, la facilità di aver erirose aliemntari permette che la popolazione
aumenti, pur con questi rischi. È presente lacoltvivazione di cotone, tè – improtanti
per mercati esterni. Sviluppo dell'artigianato e della manifattura, sono abili nella
lavorazione de lferro e nella produzione d iceramche (porcellane – riceratissime
sorpattuto dagl iolandesi, che coperianno e imiterranno, sivluppando manifatture
appsota per copiare porcellane cinese, ma in maniera rozza, non all'altezza –
comunque ora alto artigianato di imitazione). Importanit sono le sete. Tecnologie che
arrivano in occidente dopo, come la stampa, la carta, la polvere da sparo (rivoluzione
militare – aumenta il potere distruttivo delle armi).
Fino al 300 dominazione dell'impero mongolo. La dominaizone mongola non
favorisce coesione sociale, esludendo la minoranza cinese – politica di conquista e
non di integrazione – non favorisce la stabilità el potere mongolo che viene abbattutto
quando inziia rivolta generale hce parte dall campagne, allenaza tra grand iproprietri
terrieri cinesi e contadini. Serie d irivole contro i mongoli capeggiate da Hong-wu
(Zhu Yuangzhang) che porterà alla nascità della dinastia Ming (luminosa). Sconfitta
della dominazione mongoal e unificazione della cina a fine 300.
gli imperatori ming mantengono le terre ai altifondisiti ,am con un governo della
burocrazia .periodo di benessere e sviluppo dell'agricoltura con irrigazion ie
bonifiche. Viene elabrtato strument oepr perequazione fiscale, i lcatasto, registro dei
beni immobili – edifici e terreni (per tassare in modo più equo).
Si diffonde il confucianesimo, dottrina nata in cina secoli prima ,ora considerato
punto fondamentale della dottrina imperiale (predica sottomissione e obbedineza
all'autorità).
Con i successori (Yongle) spostamento della capitale da Nanchino a Pechino, anche
per controllare maggiormente i confini settentrionali, da sempre sotto pressioene e in
continuo pericoli.
Il 400 è secol odelel grandi esploraizoni, i cinesi inviano speidizioni nei paesi vicino
(esplorare e comemrciarei), in india, vietnam, malesia, persia.
Tardo 400 periodo di difficoltà: auemtnno incurisioni dei pirati giapponesi, ritorna la
minaccia delle tribù mongole del nord con il conseguente consolidamento dell'opera
difensiva della grande muraglia. Fine dell'espansione e inizio di uan fase difensiva.
A inizio 500 avviene l'incotnr oco ngl ieuropei: arrivnao i portoghesi, tra 1514-7, e si
stabilsicon oa Macao. Incursioni della popolazione provenite dalla penisola della
manciuria (ora corea), i manciù.
Tent delle riforme nel seoncod 500 ma no navviene molto.
Punta di idmanetendella penetraizone degli europei in cina sono i gesuiti. A partire
dal pirmo 600 l'impero viene mianto dalle lotte tra fazioni e partiti di corte. La corte
imperiale è luogo eslcusivo, l'imperatore è disatccato al resto della popolazione ,vive
a pechino ma nella sua reggia (città proitia), ambiente imeprmebaile. Porta a
sperazione tra sovrano e sudditi + aumentano lotte tra funzionari di corte ed eunuchi
(controllano serviai del palazzo, harem ecc; molto speso avevano educazione
raffinata e potevano raggiugnwre posizioni di potere notevole). Alel lotte di fazizone
si aggiungon orivolte contadine, la cui situazione è pegiorata, non hanno mai vissuto
bene sotto alcuna domianzione. Di questa instaiblità approfittano i manciù, facendo
incrusioni, conquidtando pechino ne l1634. Depongono l'ultimo imperatore ming e
iniziano la dinastina Qing (pura), destinata a regnare fino al 1911. i mancù
consoldiano il propri opotere sconfiggendo i mongoli del nrod, attuan opoltiica
diversa dai mongoli (capci di asismialre gl ielemetni cinesi), stato fondato su unceto
di burocrati colt ie pereparati (cosiddetti madarini), che sivlupperanno una propria
cultura e lingua (cinese mandarino). I manciù attuan oalleanza con i latifondisti, i
ngrado di creare blocco economico-sociael a sotegno della dianstia. Si ha masisma
epsansione dell'impero tra sei e settecneto con conqusite di turkestan e tibet (diviso
tra cina e india).
Segeu chiusura progressiva, splendido isolamento cinese che chiude anche agli
occidentali (rimangono solo i portoghesi). Gl ieuropei continuan oa pnestrare
nell'estremo oriente: gli olandesi prendono psoti dei protghesi coem meditaro i
commerciali con l'europa, aggiungendosi poi inglesi e francesi.
23 NOVEMBRE 2021
il Giappone "feudale", non si aprla del giappone del medioevo (le scansioni temporali
per l'europa non vanno bene per l'oriente). Riguarda età successiva al nostro
medioevo, quello che in europa identifihciamo già come età moderna – squilibrio a
livello di cronologia, diverse tra europa e oriente. Inizia dal tardo medioevo, dal
13/14 al 15 sec. La situazoone del Giappone era una situa in cui il potereera diviso
stra l'imperatore, dotato di poteri di prestigio (figura considerata com un semidio, ma
senza grandi poteri politici/militari) e lo shogun, condottiero dotato di potrei politico-
militari, come un valido europeo, assommando in sè funzioni politico-militiare,
riconsociuto come capo della armata imperiale. La funzione dello shogun rimane
isolata all'interno id una grande famiglia giapponese, che inaugura una dinastia d
ishogun, i cui personaggi succedevano l'uno all'altro come per via ereditaria. Dalla
metà del 300 fino a oltre metà 500 rimane in mano alla dinasta Ashikaga, che sceglie
come capitale Kyoto.
La società giapponese è ortemente gerarchia ,società agraria (esiste ceto di mercanti e
artigiani nelel città ma fondamentalmente ha economia agraia basata su monocultura
del riso – favorisce aumento della popolazione: sviluppo demo da 17 milioni del 500
ai 30 milioni del 700). la piramide si resitringe a mano a mano che si sale verso il
vertice ,alla base troviamo i contadini, la forza lavoro utilizzata, sfruttati da un ceto
latifondista, daymio signori feudali, che a loro servizio hanno dei veri e propri
eserciti, composti dai samurai. Queste famiglie sono in continua lotta tra loro per la
supremazia, spesso ocmbattano anche per diventare shogun, per conquisatre il potere
– gli shogun controllano l'imperatore. Le lotte, oltre ai signori feudali, vedono
protaogniste anche le città e le grandi entità religiose, soprattutto di ordini buddhisti
(anche nell'alt omedioevo le grandi prorpeirtà religoose erano quelle dell'oridne
benedettino, frazie ai quali c'è grande svluppo agrario in europa). Le enetità religose
hannoa nahce influenza politica.
La situa comporta l osvilippodi un grande caos, lotta fra gruppi per il potere, fino ad
arrivare ad un'anrchia in uci il potere dell'imperatore è quasi nullo, lo shogun
protegge solo sè stesso ecc (anarchai feudale 1467-1573). a un certo punto uno dei
signori feudali, oda nobunaga, decide di tentare l'unificazione del giappone,
pacificando per uscire da quetsa situaizone di anarchia. Riesce fino ad un certo punto,
quando muore in battaglia. La sau opera viene proseguita d aun suo collabroatore,
hideyoshi (siamo a fine 500). opera riforma organizzativa e fiscale.
Arrivano i primi europei in giappone, negli ultimi decenni del 500, sempre elementi
iberici e religiosi (gesuiti) che vanno in missione e sotto false spoglie (di normali
cittadini giapponesi) iniziano la predicaizone, per cui inziiano a sorgere comuità
cristiane, destando preoccupazione ai piani altri. Si iniziano persecuzioni nei
confornti delle prime comunità crisitane locali a partire dal 1587. le persecuzioni
mirano a fare abiurare i primi cristiani converitit e portano all'uccisione di molti
missionari e dei primi cristiani giapponesi nel caso in cui non abiurano, vere e proprie
esecuzioni nei confronti di queste comunitòà. Ne deriva una decisa chisurua del
giappone nei confronti delle'sterno (penetrazioni come minacce), minaccia sentita
non tanto epr i valori della religione ma perchè il cirsitnaeismo vieen visto ocme
relgiione che h na filsoofia che rende debole la mentalità giapponese. Si tenta di
idfendere l'identità giapponese. Non vi è unità religiosa (shintoismo, confucianesimo
buddhismo ecc). C'è morale molto severa nelal cultura giapponese, che si riflette nel
codice mroale seguito dai samurai, che regola con critieri di onore e virtù al vita del
guerriero. Il cristianeismo viene ritenuto dottrina debole, i valori fondanti son ocarità,
umiltà, altruismo, virtù deboli che minano ciò che è la natura giapponese.
Solo gli olandesi riesocno a farsi accettare ma vengono risretti i ìn un enclave su
un'iosletta davanti a Nagasaki.
Hideyoshi muore combattendo contro i signori della guerra, c'è crisi di successione e
la vittoria arriva a un signore della guerra che si appropria del titolo di shogun,
destinato ad unificare il Giappone sotto un solo dominio e sotto la dinastia che
prenderà da lui il nome: è Tokugawa, inizia la dinastia shogunale del Togukawa,
destinata a governar eil Giappone dal 1603 al 1867. l'imperatore è soltanto una figura
sacrale.
Viene spostat al capitale da kyoto a Edo, ribattezzata Tokyo.
Avviene sottomissione dei daymio, il cui potere viene mantenuto, per costituire spina
dorsale del sistema feudale centralizzato (come in russia). Nonostante l siuta
cristallizata gerarchicamente il giappone consoce sviluppo agricolo (vengono
migliroate le condizioni dell'agricoltura), artigianale e commerciale, con fiorente ceto
di mercanti e uomini d'affari.
Con la fine della dinastia Tokugawa, dal 1867 inizia l'era Meiji, inizio della storia del
Giappone moderno, età di modernizzaizone e apertura a costumi e cultura
occidentale.
29 NOVEMBRE 21
compendio tra capitolo nuovi equilibri europei e francia e Inghilterra (16 e 19 per la
vecchia edizione).
nel 1715 muore luigi XIV dopo un lungo regno, al momento della morte non c'è
erede, solo un pronipote troppo piccolo per regnare (ha visto morire figli e nipoti per
il vaiolo). Per otto anni, fino a che Luigi diventa maggiorenne, c'è un periodo di
reggenza dello zio di Luigi XV, Filippo d'Orleans.
Tra 15 e 23 con la reggenza abbiamo in Francia un ritorno dell'influenza della nobiltà
a corte, ben testimoniata dalal descrizione della corte di un cronista dell'epoca, duca
di saint simon, che lascai volumi di memorie in cui descrive la corte degli ultim ianni
di luigi 14 e anni dellareggenza. Il governo cerca di emttere ordien alal situa
finanziaria difficiel lasciata da Luigi 14, imoegnato nelle guerre di potenza,
contentativi di cercare nuove risorse attravresoa anche tentativi azzardati, testimonaiti
soprattuto da una vicenda che interessa il finanziere scoezzese John Law, che va alla
regegza, acqusita fama e viene chiaamto a fare minitro delle finanze. Propone
riodinamento del sistema fiannziario atravero creaizone di una banca che si fonda
sulel fortuen di una compagnia di comemrcio, la compagnia delle indie orientali.
Attraverso l'emissione di azioni della comapgnia riesce a mettere oriden alle finanze
ma a un certo punto le azion isi gonfiano (si c rea bolla speculativa), non
corrispondendo alle reali capcità di espansione della comapgnia. La bolla epslode
facendo fallire la compagnia e la banca e costringndo Law alal fuga. I ltenativo
dimsotra la fragilit del sistema finanziario frances euscito dall'età di luigi 14.
è un perodo in cui i nfrancia matura diabttito culturale importante, età in cu isi
preparano i germi dell'Illuminismo e pubblicano scritti Voltaire e Montesquieu
(lettere inglesi e lettere persiane, due scritti importanti – voltaire si rifugia in
inghiterra epr scappare dalla censura, montesquieu si prepara per le opere maggiore).
È età di fermento, dal puntod ivista sociale è tentativo delal nobiltà di cntrllar eil
governo. Il reggent epoi muore eprende il ptoere Lugi i>X>V, desinato a lungo regno,
fino al 74. all'inziio i lovrano intelleigente e sensibile e non ossessionato dal potere si
fa aiutare da un cosnigliere, già suo precettore, cardinale fleury, cje dirige la poltiica
fracnese per circa un 20ennio (26-43). la sua era una poltiica estera di equilibrio, non
più aggressiva e imperialsita come per luigi 14, tendendnte a rimarginar ele ferite che
lo spirito guerrafondaio di luigi 14 ha provocato alla francia. Interveien anche in alcni
eventi bellici – guerre di successione polacca e asutriaca cercandodi seguire la
poltiica di equilibrio e alleanze, senza gettare la francia da soal in imprese spericoalte.
La poltiica itnerna si absa sul pareggio di bilancio, tenendo in consdierazione le spese
della corte e riducendole, puntando su una politica di ifnrastrutturre (creazione di
infrastrutture ne lregno per favorire i traffici, csotruzione e manutenzione delel vie di
comunciazione) e espoansione della flotta (si accentua rivalità coloniale tra frncia e
inghilterra, più fore ancora nel resto del 700).
la poltiica di equilibrii impsta in questa età non comprota l'assenza di guerre. Si basa
us displomzia e cosndierare europa sistema di potenze ma non evita che ci siano
ocmunque delle guerre. Le guerre di successione sono tre: spagonola (1700-13),
polacca (33-38) e austriaca (40-48).
La guerra di successione polacca nasce perchè la polonia è regno elettivo e non
ereditario, il che signfiica che deve avere il cosnegno dei ceti, della dieta polacca,
spesso ifnluenzati dalle potenze straniere. È unregno debole, ha avuto grande
spleodnroe ne ltardo meidoevo e nel 500, per concorrenza di potenze vicine (russia a
est e svezia nel 700 e austrai e prussia).
Arriva un momento in cui ci sono due pretendi a ltrono. Il primo è enoile placco,
stanisalo lezcy, l'altro duca di sassoniaFederico Agusto; la francia sostiene stanislao
per motivi anche di parentela (luigi XV ha sposato una principessa polacca, maria
lzcy, figlia di stanislao), dall'altra coalizione austro-russa che appoggia federico
augusto. La spagna nel 700 sarà sempre legata alla francia, patto di famiglai
borbonico – la spagna è qui impegnata a fianco della francia per motiiv dinastici. Il
regno di sardegna c'entra per il fatto che adessp è capace di inserirsi nella politica
europea e internazionel, nella prima metà del 700 riusciràa inseriresi in queste guerre
per ottenere dei gaudagni territoriali. La guerra finsice con la vittoria del pretedente
di asutria e russia, agusitp di sassonia. A lecxysnki viene dato un territorio da
governare fuori dalla polonia, il ducato di lorena. Da qusto momento in poi la situa
polacca peggiore, sempre più mira delle brame europee, sarà soggetta a tre spartizioni
che la faranno sparire dalla cartina geografica.
Conseguenze: in questi aggisutamenti alla cartina europea (in cui ogni cambiamento
deve essere sosppesato) l'Austria pur avendo messo il suo pretendente sul trono
polacco deve cedere Napoli ai Borbone (la parentesi dell'austria a napoli dura dal 13
al 38); i savoia gaudganano novara e tortona, allargando i possediemnti in piemonte
tanto che il Piemonte sabaudo corrisponde alla regione odierna.
La guerra di successione austriaca viene scatenata dal fatto che l'imperatore Carlo VI
cambia la legge salica ed emana la pramamtica sanzione, garantendo al successione
alal figlia Maria teresa. Quando muore nel 1740 tutti insorgono perchè non si può far
governare una donna, in quanto contro lalegge. Scoppia una guerra fino al 48 e vede
due coalizioni: da una parte la coalzione borbonica francia-spagna + prussia contro
austria, inghilterra e regno di sardegna. La guerra vede uscie male l'asutria, ma maria
teresa conserva la corona, anche sedeve cogerare accantoa llafigura del marito,
Francesco Stefano di Lorena. La francia non ne ottiene neinte, la prussia di Federico
II invece ottiene visibilità e prestigio, giovane re che attacca l'austria e ottiene la
slesia, zona ricca dal punto di vista delle materie prime. Federico II attacca senza
dihiaraizoni di guerra, inaugurando modo di fare tipico delle strategie tedesche (blitz
krieg, guerra lampo, utilizzata dagli eserciti tedeschi nella I e II guerra mondiale).
Dalla guerra di successione l'asutria esce indebolita ma maria teresa comprende da
quets'occasione al necessità di riformare lo stto, inziia l'età delle riorme asburgiche,
che interessaranno regni di maria e francesco giuspee suo figlio.
1 DICEMBRE 21
Centri del riformismo italiano (contributo dei governi e froze della società, opinione
pubblica)
milano austriaca. L'austria otitne la lomabrdai a fine guerra succ spagnola, compresa
anche Mantova (non ci sono più i Gonzaga). Primi decenni del 700 austria non prota
vanti programma di riforme, imepganta nelel guere (succ polacca e austriaca9. Dal 49
sulla scia del fatto che amria teresa abrugo ha inziiato riforme in asutria, inziiano
rirfome anche ilìn lmbardai: riforme finanziarie che portano a gstione centralizzata
delle impsote (prima affidate a dei privati, i fermieri, che anticipavano le somme da
riscuotre al sovrnao e poi le riscuotevano per conto loro, sistema che favoriva gli
abusi, esattori disnoesti cheidevano più del necessrio epr ottenerne guadagno),
realizzaizone del catassto,riforma dell'istruzione con sitruzione delel scuol e paaltine
(universaìitarie, a pavia), viene incetivato il libero commercio (soprattuto dei cereali,
secondo le linee della fisiocrazia, politica economica degli illuminsiti, basata
sull'affermazione dell'mprtoanza dell'agricoltura, sottolineava l'imprtoanza di
garantire al libertà di comemrcio dei grani all'interno di un ostesso paese, prima oltre
ai dazi ai confini anche all'itnerno dell ostesso paese c'erano dazi tra regioni e città,
dovute a tradizioni e privilegi che conseguivano delle imposte).
Scoperta dell'economica poltiica: il 700 è anche secolo della scoperta dell'eocnomia
gestita dai governi, ci saranno scrittori intellettuali che si occupano nell ospecifico di
questi aspetti, per dare indicaioni su come dovrebeb muoversi poltiica econmica dei
governi. Nella lombardia austriaca non c'è solo il governo ma le idee di preuaione
elibero comemrico costituiscono un dibattito all'interno della oscietà (circoli limitait,
non c'è istruzione di massa) per cui qeuste idde inziiano ad essere discusse. Uno dei
cirocli più attivi inqeusat discussione è circolo che si autodefinirià accademia dei
pugni, il cui organo è la rivista Il caffè, pubblicata solo due nani (64-66) ma molto
improtante, vero laboratorio in cui si sono creati alcuni esponenti imprtanti
dell'illuminismo lombardo, i fratelli verri e cesare beccaria. Pierto verri rimarrà fedele
all'illuminismo, alessandro lo porta ad essere esponente del preromanticismo
italaiano. Pietro veri è fodnatore dell'accademia e scrive Meditaizoni sull'ecnonomia
poltiica, argmentoìi sul tma. Accademia dei pugni noem he si danno come nome
idbattaglia,, siccome venivano presi in giro in altri ambienti dai loro avversari. Opere
fondamentali oltre alle meditazioni è dei delitti e delle pene di beccaria (64 – stesso
anno del contratto sociale di russeau), caposaldo della filosifa del diritto e del diritto
penale, sostenendo idee rivluzioanrei ocme abolizione delal tortura e della pena di
morte, tortura usato moltin aitco regime, conssentita per raccogliere prove e
testioniane senza curarsi delal veridicità della confessioni estorte in tal modo. L'oepra
di Beccaria è monuemnto del pensiero giuridico del 700, desitinata a infleunzare
legislazione giuridca di vdeirsi stati europei. Avrà risonanza europea, invitato a parigi
dove manderà suoi amici a rappresntarlo. Diventa docente unviersitario, isneegna
all'università di apvia, può trasmetter eil uo pensiero. Verri diventerà funzioanri odel
governo austriaoc, importante per gli illuminsiti italian ie lombardi perchè
effettivamente andranno ad amminsitrare, a differenza degli illuministi francesi,
teorici che non reiscono a passare all'azione. Gli illumisnti italiani possono almeno
ttnare di aìportare a livello pratico le teorie svilupapte. Quand oentrano nella stanza
die bottoni inziano a vedere i limiti anche dell'assolutismo illuminato, sorpattuto
verri, che giovane è fervente elogiatore dell'assolutismo (vede nel re la psosibiltià di
fare rifrome e moderare i privlegi dei ceti intermedi, che si infrapponevano tra
sovrano e i sudditi, imoedendo che le riorme arrivassero a comipmento, quindi
nobiltòìà, borghesia ricca che facevano in modo di smussare le riforme), quando entra
in contatto ocn il potere forme recupera il vlore dei ceti intermedi, ora visti come
limite necessari oallo strapotere che rischiadi degenerare in dispotismo.
A quesro rinnovamento della lobmabrdia partecipa anche la letteratura, attraverso il
poeta parini, che scrive il poemeetto il giorno (anni del caffè e dell'accademia) in cui
in un'opera letteraria mette alal berlina la'ristocrazia, facendo critica sociale tramite il
gnere letterrio – lo si può consderare come psonente di una lett civile impegnata nella
trafromazione della società, metetva in ridicolo el mode artisocratiche, descrivendo le
fasi della vita del giovane aristocratico, che non ha niente da fare e si sveglia tardi.
Altro centro di rirome è Napoli, soprattut oalla'rvi odei borbone (34), dopo la
succesisone polacca nel 38 ma avevano cccaitio cìgl iasutriaci prima. Il regno di
napoli viene goveranto dauno dei figli di elisabett farnese, Carlo di Borbone.,che
overnerà per icrca un 30ennio, protaonsita di quetsa stagione d iriforme. NPOLI
NON è tabula rasa, già nel 5 600 vantva trad ulfruale importante, data dallo sviluppo
del ceto civile, rappre dei magistrati che operavano nell corti spangoli a napoli sede
dei tribunali spangoli. A napoli si era sviluppato questo ceto di esperti in campo
giuridoc, dottir in legeg, cpoi magistrati, che avevano svilupato ideologia che tendeva
a sottolienare autonomie di napoli ne icofnronti della ocrona spagnola, depositari
dell'identi à napoletana rispetto al dominio delal monrchai spagnola (partecipano alla
rivolta del 47). a napoli aveva operato il filosofo Vico, che scrive nel 25 La scienza
nuova, oepra che fonda lo storicismo, ossia insegna l'importazna delle scienze umane
nell'interprtaixone dlle epoche storiche, interpretate secondo i loro caratteri peculiari.
Non c'è peoca storica peggiore di un'altra, ognuna deve essere interpteata seondo le
cartteristiche, posizione contraria agli illuminiti che, considerando l osivluppo sdelal
società coem progreso continuo, indivuadno età più o meno luminose (coniano il
conceto di medioevo, età buia che separava l'antchità classica e il rinascimento). Per
vico ogni epoca ha una sua improtanza nell osviluppo della civiltà e ha delel
caratteristiche sue secondo cu ideve essere interpretata, altrimenti non sireisce ad
averne ccomprensione ocrretta.
A napoli si ivlupap poi la dottrina dell'anticurialismo, affermazione dei diritti dlloe
stato laico nei cofnronti dell dcheisa, esponetne principale è Pietro Giannone, che
scrive opere imprtoanti alla base dell'ideologia sviluppata nel 700 anche all'interno
delgi stati monarhcici europei del giurisdizionalismo, difesa dello stato7giurisdizione
laica nei confronti della chiesa, si sivluppa l'idea 800esa di cavour (libero stato in
libera cheisa, serpazione dei poteri). Giannone termina la sua vita in piemonte,
imprigioanto da lre di sardegna: per lesue idee gira per l''italia, si reca anche in austria
pensando che ilgovern osia più propenso a amppoggiare la suapolitica, in piemonte
viene perhcè vede poltiica simili (ma è per sìfini diversi9, viene imprigonato e muore.
Il riformismo bornocio si sivliipap con minsitro tanucci, ambiti dell'istruzione
unviersiataria, catasto e tenttivo di limitare i privlegi dei baroni 8grandi feudatari
meridonali). Napoli si contraddistingue per la scuoladi economia, vivcacità degli
studi economici testimonait dlle opere di Galiani (Della moneta, 51 – problema della
monteaizone molto senti oin tuti gl istti europei, contadssitni da una varitetà ampia di
monete, con conseguente problema dei cmabi che creava disrodine che danneggiava
le'conomia) e Genovesi (dovente di economai poltica a Napoli, Leizoni di commerico
67, in cui sositen lbiert di commercio), altra opera importante di Filangeri La scienza
della legislaizone 85).
età diriforme anche in siciale. La stagione si conlude quando calro III lascia i lregno
di napoli per assumere il regno di spagna, subentrando al fratello morto. Iun spagna
continau l'oepra di riforma che rigaurda però la situa spagnola. A metà anni 60, aprtit
ocalro iii, leriforme continuano con meno spinta, il risultato è che sono improanti epr
aver gettato dei semi, fronendo obiettivi idealimì, ma non riscono a traformare la
struttrua scoioeocnomica del meridione, di un'economia graria in cui la compoenetne
egemone è semrpe svolta dall'aristocrazia.
Altro centro imprtoante di riforme in Italia è la toscana. Divetna sbrugica dopo che
imedici si osno esitnti (37) il primo periodo con Fracesco stefano di lorena fino al 65,
subentra come granduca di toscana il figlio Pietro leopoldo fino al 90, periodo più
itneso di riforme. Le riforme vengono avviate in campo giudiziario (elabora codice
penale importante, recependo le istanze già epsoste da Beccaria), economico (libero
commercio dei grani), bonifiche nelal Maremma e viene sviluppata l'agrioltura,
grazie anche al ruolo dell'accademia dei gergofili, personaggi esperti interessati
all'agricoltura e al migliromanet edelletecnihce agricole. Riorma in campo culturle,
istruione universitaria, amaggiroe libertà di stampa. Riroma in camp orelgisio, pietro
l agisce in sintonia con un vescovo di ispriazioni gianseniste attivo nelalrifroma della
cheisa locale e in chaive più ampia. Nel 700 la dottrina giansensita si diffonde molto
nel clero, particoalre sensibilità religiosa che trova pazio a vari lievelli del clero ma
soprattuto arriverà al medioe e basso clero, con consegeunze dal putn od ivista
dell'approccio del parrocco all'interno delel comunità cristiane.
Nelal toscana di peitro leopoldo viene elaboato un rpogetto di costiuzione, no nandr
in porto perhcè nel 90 pl sarà chiamato sul trono imepriale a soostuire il fratello
giuseppe II, non c'ètemp operrealizzaizone pratica della costiuzione, di uci però
esisotno delel bozze, uno dei primi progetti di costiuzione, segno delle idee
illuminsite e rifromiste penetrate a fondo, anche se non ann dato risultati paratici.