Sei sulla pagina 1di 47

I RACCO NTI D EL M ITO

Re Artu e i cavalieri della Tavola Rotonda


Annalisa Molaschi
con Prove INVALSI

CD

aud

I racconti del mito

Editor: Paola Valente Redazione: Emanuele Ramini Team grafico: Claudio Campanelli Illustrazioni: Inklink Illustrations Ufficio stampa: Salvatore Passaretta Presentazione di Paola Valente Approfondimenti e schede didattiche di Michele Santuliana 1a Edizione 2014 Ristampa 5 4 3 2 1 2019 2018 2017 2016 2015 Tutti i diritti sono riservati 2014 Font leggimi Sinnos editrice Raffaello Libri Srl Via dellIndustria, 21 60037 Monte San Vito (AN) email: info@ilmulinoavento.it www.grupporaffaello.it Printed in Italy
assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro senza il permesso scritto dei titolari del copyright.

Annalisa Molaschi

Re Artu+ e i Cavalieri della Tavola Rotonda

ART, UN RE LEGGENDARIO I CAVALIERI, LE ARMI E GLI AMORI LA RICERCA DEL SANTO GRAAL

In copertina: il giovane Art estrae la spada Excalibur dalla roccia.

P RE SE NT AZI O N E Gli storici hanno molto dibattuto sullesistenza di re Art: chi fu veramente, come visse e come mor. Sono state formulate varie ipotesi che non hanno avuto smentite o conferme. Forse egli era un capo trib, famoso per il coraggio in battaglia, vissuto in Gran Bretagna nella seconda met del quinto secolo; forse invece la sua figura umana corrisponde a unantica divinit pagana, gli attributi della quale passarono a un uomo leggendario, un re invincibile che recava nel nome il simbolo della sua forza. probabile infatti che Art significhi orso, lanimale che nei miti nordici sostituisce il leone dei miti mediterranei. Che sia esistito o meno, comunque, il personaggio uno dei pi affascinanti delle saghe antiche. I luoghi del mito arturiano sono a volte identificabili nelle terre brumose della Britannia ma, altrettanto spesso, sono spazi ultramondani: paradisi, dimensioni fatate, terre dove sorgono castelli doro e di cristallo, torri daria, colonne di luce. Allo stesso tempo, boschi, sorgenti, scogliere o grotte sono lingresso che conduce al mondo dei sogni, alle radici dellimmaginazione.

Re Art rappresenta la sovranit esercitata con saggezza per conquistare la quale occorre un lungo percorso iniziatico: dalla nascita illegittima al riconoscimento dellorigine regale per mezzo dellestrazione della spada dalla roccia, dalla difesa del territorio allistituzione della Tavola Rotonda, dallamore al tradimento e infine alla morte apparente. Alle gesta di Art sono intrecciate le vicende dei cavalieri: Lancillotto, Galvano, Galaad e molti altri, accomunati dal giuramento della cavalleria, dal desiderio di purezza e di avventura. Fra gli artefici del suo destino, spicca Merlino, il mago che con ogni probabilit incarna le qualit dei sacerdoti druidi. La donna pi importante per Art, la regina Ginevra, anche colei che lo fa soffrire e lo perde, unimmagine forse della Grande Dea pagana che tutto crea e tutto distrugge. Questo libro presenta una scelta meditata del mito arturiano, scelta che offre le pagine pi appassionanti e significative del racconto, narrate con linguaggio incisivo e nello stesso tempo poetico. I giovani lettori che si avvicinano per la prima volta alle gesta di Art troveranno, in queste storie intramontabili, nutrimento per la mente e per il cuore.

PARTE PRIMA
AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

TUTT OI N I ZI C O NU NI N CANTE S I M O Nella Britannia del V secolo d.C., in un paesaggio sfumato dalle nebbie e dalla pioggia battente, nacque la storia del leggendario re Uther Pendragon. Soprannominato Testa di Drago per limmagine che aveva disegnata sul suo scudo e sugli stendardi, Uther fu un sovrano coraggioso e un condottiero abile, che si impegn a rendere sicuri i confini della Britannia. Riusc a sconfiggere pi volte i Sassoni, un popolo germanico assetato di conquiste che da molto tempo invadeva e saccheggiava le fredde terre del nord. Durante una festa, re Uther conobbe Lady Igraine, la donna pi avvenente della Britannia, e si innamor profondamente di lei. Igraine era per la moglie di Gorlois, il cancelliere di Britannia, uomo importante e vendicativo. Tra i due scoppi subito una cocente rivalit. Gorlois, irritato dal corteggiamento di Uther, abbandon il palazzo reale e port via sua moglie, violando cos le leggi di obbedienza e di lealt al suo sovrano. Gorlois mi ha sfidato, un traditore! proclam Uther. Deve ritornare immediatamente qui con Igraine e chiedere perdono.
9

PARTE PRIMA

Il cancelliere, invece, condusse la moglie nella fortezza di Tintagel, situata in cima a una scogliera a picco sul mare. Quindi, insieme a unarmata di fedeli cavalieri, dichiar guerra al re. Uther era cos innamorato che non avrebbe potuto rinunciare a Igraine perci si rivolse al suo fidato consigliere, il mago Merlino, luomo che conosceva larte della profezia e sapeva leggere nel cuore degli uomini. Ti prego, fammi incontrare almeno una volta Igraine, non riesco a stare senza di lei. Il mago ci pens a fondo e alla fine acconsent: con uno straordinario incantesimo diede a Uther le sembianze di Gorlois, cos da permettergli di entrare nella fortezza dovera rinchiusa lamata. Ti concedo di far visita alla donna che ami, ma tu dovrai affidarmi il primo figlio che avrete impose Merlino. Decider io della sua sorte. Qualsiasi cosa pur di stare con lei fu la risposta decisa del sovrano. Assunte le sembianze di Gorlois, Uther si mise in sella al suo cavallo e attravers i fitti boschi della Britannia umidi di pioggia. Sfid il forte vento proveniente dal mare, quindi raggiunse finalmente Igraine.
10

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

In una stanza segreta del castello di Tintagel, i due si amarono con passione. Nel frattempo, il vero Gorlois fu ucciso in battaglia. Quando Igraine scopr la verit, si sent libera di amare Uther. In una notte scura, illuminata solo dalle torce, mentre il mare batteva impetuoso sugli scogli e il vento ululava come una musica di sottofondo, fu concepito Art, il pi grande ed eroico re che la Britannia abbia mai avuto.

LA MAL E D I ZI O N ED IM O R GANA Quando nacque Art, Merlino pretese che il re rispettasse la sua promessa. Uther non manc alla parola data e, nonostante il dispiacere, gli consegn suo figlio. Allalba di un giorno grigio e piovigginoso, il mago prese il bambino e lo affid a Sir Ector, un nobile cavaliere che viveva a pochi chilometri da Londra. Lui e la moglie accolsero amorevolmente il piccolo, disponibili ad accudirlo e a crescerlo insieme a Kay, il figlio di cinque anni che gi avevano. Art visse cos la sua infanzia spensieratamente, interessandosi ai giochi e alle attivit fisiche che lo avrebbero preparato a diventare un abile condottiero.
11

PARTE PRIMA

Allet di quattro anni inizi a frequentare labbazia dei monaci, cos fu istruito ed educato alla fede cristiana. Come tutti i ragazzi di quel tempo, il giovane simpratich nel tiro con larco e con la balestra, impar la lotta corpo a corpo e il combattimento con la spada. A tredici anni era abilissimo nella corsa, nel salto e nel maneggiare la lancia. Merlino andava a trovarlo spesso ed era soddisfatto di vederlo crescere robusto e intelligente. Cosa ne dici, Merlino? Hai mai visto un ragazzo pi forte di me? domand Art un pomeriggio scendendo da cavallo con un sorriso sicuro. Aveva appena battuto un suo compagno in un torneo con la spada. Merlino guard orgoglioso i suoi lineamenti fieri, il fisico scattante e longilineo e i capelli dai riflessi dorati. Gli occhi del mago si velarono per subito di tristezza: aveva da poco saputo che il re Uther Pendragon era morto improvvisamente. Si diceva che i Sassoni, da sempre nemici della Britannia, avessero avvelenato una sorgente da cui il re era solito bere. Merlino per era convinto che la morte di Uther rappresentasse la vendetta di Morgana, la figlia minore di Igraine e Gorlois.
12

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

Morgana era soprannominata la fata per i suoi poteri magici: era infatti capace di assumere le sembianze di unaltra persona o perfino di un animale e poteva prevedere il futuro interpretando i sogni. Era una fanciulla avvenente, con lunghi capelli neri, grandi occhi verdi, attenti e intelligenti. Aveva un carattere forte, dominatore, ed era molto perfida.

LA S P AD AN E L LA R OCC IA Tutti credevano che re Uther Pendragon fosse morto senza aver lasciato un erede degno di lui. Quante incertezze e problemi avrebbe dovuto affrontare la Britannia mentre i Sassoni minacciavano ancora le sue terre? Chi sarebbe stato il nuovo sovrano? Sarebbe mai riuscito a difendere il territorio come aveva fatto lintrepido Uther? Questi erano i pensieri ricorrenti nella mente di tutti gli uomini di Britannia. In breve, dai pensieri si pass ai fatti e subito iniziarono le rivalit, che sfociarono in lotte cruente tra i potenti signori e i baroni per contendersi il titolo: erano in molti a desiderare la corona, ma nessuno riusciva a imporsi sugli altri. Alla fine chiesero il parere del mago Merlino.
13

PARTE PRIMA

Dobbiamo pregare Dio e attendere il giorno di Natale. In quelloccasione il Signore far conoscere la sua volont rispose Merlino. Non aggiunse altro, suscitando molta curiosit nelle persone. Quando arriv la santa notte di Natale, tutti gli abitanti di Camelot, la capitale del regno di Logres, si riunirono nella cattedrale per la solenne messa di mezzanotte. Larcivescovo sal sullaltare e inizi la celebrazione, esortando alla preghiera con il cuore puro, lunico modo per essere esauditi dal Signore. I presenti ascoltarono la celebrazione con animo fiducioso, auspicando una nuova pace che avrebbe cancellato la minaccia di una guerra civile. Al termine della cerimonia, dopo la benedizione, quando le grandi porte della cattedrale si aprirono e i cittadini di Camelot uscirono composti dalla chiesa, con immenso stupore si accorsero che era avvenuto un prodigio: nel mezzo della piazza era apparsa, come dal nulla, una roccia con unincudine in cui era infissa una spada lucente. Sulla pietra erano incise, in lettere doro, le seguenti parole:

Colui che estrarr questa spada sar eletto re in nome di Ges Cristo
14

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

Commenti meravigliati correvano tra la folla l radunata. Larcivescovo, impressionato dallo scompiglio, corse fuori dalla chiesa e, dopo aver letto la scritta sulla pietra, proclam: Non c alcun dubbio: un segno del Signore! Chi riuscir a estrarre questa spada dallincudine sar il re di Britannia per volont di Dio! Subito, gli uomini pi nobili e potenti vollero provare a estrarla, ma nessuno ci riusc. Afferravano lelsa, la muovevano, la tiravano con quanta forza avevano una, due, tre volte ma la lama incantata e scintillante non si sfilava di un solo millimetro. Allora mago Merlino parl alla folla e dichiar che, per conoscere il nuovo re, era necessario attendere il giorno di Capodanno. In quella ricorrenza infatti, comera tradizione, alle porte della citt si teneva un grande torneo: i baroni, i signori e i migliori cavalieri del regno si sarebbero sfidati secondo le regole della cavalleria e avrebbero potuto tentare, ancora una volta, di estrarre la spada. Il primo giorno dellanno, anche Sir Ector, con i suoi due figli Kay e Art, arriv a Camelot. Kay aveva da poco compiuto ventuno anni ed era diventato cavaliere. Galoppava sul suo destriero da battaglia, indossando una maglia dacciaio sopra cui
15

PARTE PRIMA

portava un pettorale. Il suo elmo splendente lo faceva sembrare ancora pi alto. Il fratello Art aveva solo sedici anni e, data la sua giovane et, lo accompagnava come scudiero. Egli non sapeva di essere il figlio di Uther Pendragon. Ector e i due giovani arrivarono nel luogo dove si disputava il torneo. Kay, confuso nelleccitazione del suo nuovo ruolo, si accorse di aver dimenticato la spada nella locanda dove avevano dormito e chiese ad Art di andare a riprendergliela. Il fratello acconsent, ma quando arriv trafelato allalloggio, vide che la porta era chiusa. Nessuno gli avrebbe aperto perch tutti erano andati ad assistere al torneo. Il ragazzo, avvilito, stava per ritornare sui suoi passi: come avrebbe fatto suo fratello a gareggiare? In preda a un grande sconforto, si volt e si accorse di una bellissima spada infilata in una roccia. Piano piano si avvicin incuriosito e, mentre ammirava larma, un pensiero gli balen nella mente: avrebbe potuto prenderla per poi restituirla senza che nessuno se ne accorgesse! Si guard intorno, la piazza era deserta, allung la mano, strinse forte le dita attorno allimpugnatura e tir. In un attimo, senza alcuno sforzo, la spada scivol fuori dallincudine.
16

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

Art rimase per un istante senza fiato. Fu invaso da una grande forza, da una misteriosa energia. Che strano prodigio era accaduto? Non riusciva a comprendere bene le insolite sensazioni che provava, ma al pensiero del fratello che lo attendeva trepidante, corse al campo del torneo e gli consegn larma. Ma questa non la mia spada disse Kay non appena lebbe impugnata, dove lhai presa? Era conficcata in una roccia nella piazza dellabbazia rispose esitante Art, lho presa in prestito perch volevo esserti utile e Sir Ector lo guard sbalordito poich aveva capito di quale spada si trattava. Aspettate! Dobbiamo correre a rimetterla nellincudine, subito! esclam facendo cenno ai figli di seguirlo. Tornarono nella piazza principale. Art intuiva che era accaduto qualcosa di straordinario. Cercando di dominare lapprensione, ripet, davanti agli occhi increduli del padre, gli stessi gesti di poco prima. Dopo aver inserito la spada nellincudine, di nuovo la estrasse con grande facilit. A quella vista, Sir Ector pianse lacrime di commozione e di gioia e si inginocchi di fronte ad Art.
17

PARTE PRIMA

Maest! riusc solo a mormorare, al culmine dellemozione.

I LG I OV AN E RE Il tramonto illuminava con una luce cremisi le brughiere britanniche, mentre il torneo di Capodanno stava ormai volgendo al termine. A quel punto, i nobili signori si recarono di nuovo nella piazza della cattedrale per riprovare a estrarre la spada misteriosa. A uno a uno, secondo il loro rango, fecero un tentativo. Nessuno riusc a tirarla fuori. Sir Ector chiese allora allarcivescovo di permettere anche ad Art di cimentarsi. Quel ragazzino? domand larcivescovo dubbioso. troppo giovane, non nemmeno cavaliere! Sir Ector insistette e lo preg a tal punto che alla fine riusc a convincerlo. Una folla molto numerosa, radunata nella vasta piazza, accolse Art con grida di scherno e risate. Mentre si avvicinava alla roccia, il ragazzo avvertiva
18

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

un certo tremore alle gambe e il battito del cuore che accelerava. La sua mente era confusa. Aveva letto la scritta doro incisa sulla pietra e si domandava incredulo se davvero potesse essere lui il nuovo re. La tensione gli faceva contrarre i muscoli e, nonostante il freddo, il sudore gli correva lungo la schiena. A un tratto, come a creare unarcana atmosfera, cal un silenzio carico di attesa. Sentendosi addosso gli sguardi curiosi di tutta quella gente, Art si ferm e respir a fondo per riprendere le forze. Afferr limpugnatura della spada. Esit per qualche secondo. Poi si decise. Con leggerezza, fece scivolare la spada fuori dallincudine senza alcuna fatica. Quindi, la tenne alta davanti a s, affinch tutti potessero vederla. Molti si inginocchiarono in segno di rispetto: il popolo, i signori e anche qualche barone. Non tutti per reagirono in quel modo; non tutti furono contenti. solo un ragazzino! grid qualcuno. Non pu essere lui il re di Britannia! Non sappiamo nemmeno chi e da dove viene! aggiunse qualcun altro.
19

PARTE PRIMA

solo un trucco! ribad un terzo. S, una maledetta stregoneria! fecero eco alcuni. Catturiamolo! Larcivescovo alz le mani per placare gli animi e ordin ad Art di rimettere la spada nellincudine. Appena riposta, esort: Venga avanti chi vuole riprovare! Ancora una volta, i baroni, che non volevano accettare quel re sconosciuto, tentarono. Neppure questa volta ci riuscirono. Allora Art riprov e di nuovo estrasse la spada con grande facilit. A quel punto la piazza intera, colma di meraviglia, si inginocchi di fronte al giovane re, con la sua spada scintillante tra le mani. Egli sembrava ora pi alto e pi potente. Viva Art, viva il nostro re! gridava ormai tutto il popolo. Solamente undici baroni ribelli non vollero riconoscere in lui il nuovo sovrano. Noi non accetteremo mai un uomo che non abbia discendenze reali! dichiararono aggressivi. Ma non potete opporvi alla volont del Signore li rimprover larcivescovo.
20

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

Quel ragazzino di oscuri natali e noi non lo vogliamo come re! ripeterono convinti. Fu allora che il mago Merlino si fece largo tra la folla. Uomini senza fede, voi vi sbagliate! grid rivolto ai baroni ostili. Nelle vene di Art scorre il sangue reale... A queste parole segu un brusio di sorpresa. Udite bene continu Merlino alzando la sua voce profonda, Art il figlio legittimo del grande re Uther Pendragon e di Lady Igraine. Osservate i suoi lineamenti nobili e fieri, simili a quelli di suo padre. Fui io che alla sua nascita affidai il bambino al cavaliere Sir Ector, che lo ha cresciuto come fosse stato suo figlio. vero conferm Ector mentre tutti si voltavano verso di lui. Art rimase immobile, turbato da quella rivelazione. La scoperta improvvisa di non essere il figlio di coloro che aveva sempre considerato genitori lo lasci sbigottito, ma gli eventi si susseguirono tanto velocemente da non concedergli neanche il tempo per riflettere. Un mormorio corse tra le persone l riunite, poi ci fu solo un grido unanime: Lunga vita ad Art! Lunga vita al nostro re!
21

PARTE PRIMA

I baroni ostili gli lanciarono sguardi carichi di odio e se ne andarono minacciando guerra, mentre il popolo, felice di aver trovato il nuovo sovrano, rientr nella cattedrale. Larcivescovo, nellesultanza generale, pose la corona sul capo di Art, proclamandolo re scelto da Dio.

U NA S P AD AD IN O ME EXCAL I B U R Alcuni giorni dopo, Merlino fece ad Art una nuova rivelazione: la spada che aveva estratto dalla roccia si chiamava Excalibur. Essa lo avrebbe protetto e reso invincibile. Excalibur significa in grado di tagliare il ferro e lacciaio. La spada non si pu spezzare in nessun modo gli spieg il mago. Preparati, tra brevissimo tempo la dovrai usare. Molto presto, infatti, i baroni ribelli lanciarono la loro sfida e attaccarono Camelot con truppe agguerrite e ben armate. Allalba di un mattino freddo e grigio, il giovane re indoss per la prima volta la sua armatura e, radunati attorno a s i cavalieri e i baroni fedeli, impugn Excalibur.
22

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

Quando la battaglia inizi, egli si distinse per il suo incredibile valore: roteava Excalibur con abilit e astuzia e abbatteva gli avversari con forza eccezionale. Anche se i nemici lo assalivano ferocemente e lo circondavano per ucciderlo, lui, imponente a cavallo del suo destriero, riusciva sempre a liberarsi e a sconfiggerli. Non ci arrenderemo mai! gridavano i soldati uniti nella lotta, seguendo lesempio del loro sovrano. La battaglie, lunghe ed estenuanti, furono vinte da Art, che ridusse allobbedienza tutti i re della Britannia. Il nuovo signore dei Britanni and ad abitare nel castello di Camelot insieme al padre Ector. Suo fratello Kay divenne laddetto alle funzioni militari e di giustizia. Al suo fianco, Art volle sempre il mago Merlino, che continuava a elargirgli utili consigli. Regn cos con saggezza e accolse a corte re di altri regni e cavalieri di ventura, attratti dalla sua fama crescente. Le guerre si susseguirono e Art si distinse con azioni coraggiose, sempre incurante dei pericoli e delle ferite: dopo un anno decise di accorrere in aiuto dellanziano Leodagan, re di Carmelide, minacciato da Claudas, perfido sovrano del Galles del Nord.
23

PARTE PRIMA

La nebbia del primo mattino avvolse i cavalieri venuti da Camelot nel momento in cui sorpresero i loro avversari negli accampamenti. Art maneggi ancora la spada Excalibur con sicurezza, schivando i fendenti dei nemici e incitando i suoi soldati. Lo scontro dur tutto il giorno e, prima del calare della sera, migliaia di uomini giacevano a terra. Tra gli alleati del re Claudas, sovrano del Galles del Nord, cera anche Frollo, il duca dAlemagna, un uomo gigantesco che incuteva terrore al solo vederlo. Impugnava Marmiadoise, una spada portentosa che maneggiava con grande destrezza. Per le sorti della battaglia fu decisiva una lotta allultimo respiro tra lui e Art. I colpi di entrambe le spade furono terribili, lesito dello scontro fu incerto fino alla conclusione. Lagilit e lintelligenza di Art misero in difficolt lo spietato Frollo, ma possente e massiccio comera, luomo riusc in pi riprese a rialzarsi e a infierire con violenza sul giovane re. A un tratto, Art colp il duca cos forte con Excalibur da fargli cadere la spada Marmiadoise di mano. Frollo, disarmato e ferito, scapp verso il bosco mostrando la sua codardia.
24

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

Ora la vittoria definitiva! grid Art con quanto fiato aveva in gola.

G I N EVRA, U N AM O RE I RRE S I ST I B I L E Re Leodagan fu molto riconoscente ad Art e ai suoi uomini e organizz un grande banchetto per festeggiare la vittoria. Tra gli invitati cera anche Ginevra, la giovane figlia di Leodagan, una ragazza dalla bellezza straordinaria e dalla grazia sublime. Art fu attratto fin dal primo sguardo dallavvenenza di Ginevra e si innamor dei suoi lunghi capelli biondi e degli occhi limpidi color del mare. Quando gli sguardi di Art e di Ginevra si incrociarono, tra i due giovani sbocci il fuoco dellamore. Passarono pochi giorni e il giovane re la chiese in sposa. Se mia figlia sar daccordo, io acconsentir con grande piacere rispose Leodagan. Con tutto lentusiasmo della loro giovane et, i fidanzati trascorsero giorni colmi di dolcezza, tra feste e passeggiate a cavallo nei boschi. Art rimand pi volte la sua partenza per restare in compagnia dellamata.
25

PARTE PRIMA

Un pomeriggio, Merlino arriv improvvisamente a Carmelide portando con s una terribile notizia: i Sassoni erano sbarcati sulla costa della Britannia. Arrivati alla citt di Clarence, nel regno di Logres, la stavano stringendo dassedio, saccheggiando e razziando raccolti e bestiame con inumana crudelt. Urgeva affrontarli subito. Re Art dovette cos partire facendo fronte, con saggezza e coraggio, ai suoi doveri di sovrano. Lasci con rammarico la sua innamorata per assicurare ancora una volta la pace alla sua terra.

U N AI UT OD IV I N OP ER AR T Questa volta il combattimento sar molto difficile, mio sire esord Kay preoccupato, mentre cavalcava a fianco di Art verso Clarence. Perch devi essere cos pessimista, Kay? disse Art. Sono solo realista, maest. Noi possiamo contare sullaiuto di Dio S, per i Sassoni sono tantissimi e il nostro esercito decimato dalle passate battaglie. Gli uomini sono pochi e stanchi. Non so come fai a essere cos tranquillo.
26

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

Allimprovviso incontrarono alcuni giovani a cavallo, armati e vestiti con eleganza. Dai modi pacati e dalle vesti sontuose, si intuiva che erano cavalieri di grande onore. Art e Kay, in testa al piccolo gruppo di soldati, si fermarono. Sire! esord uno di loro. Noi siamo qui per metterci al vostro servizio. Art lo guard attento, luomo continu: Mi chiamo Galvano e questi sono i miei fratelli Agravain, Gareth e Gaheris. Io sono Galassino, accompagnato da mio fratello Ivan il Chiaro si present un altro. Bene, e cosa vi spinge a seguirmi? chiese Art sorpreso. La volont di ottenere la gloria salvando le nostre terre rispose deciso un altro ancora. Allora siete i benvenuti! Quali sono le vostre discendenze? Galvano si schiar la voce, emozionato. Ci che stava per dire avrebbe potuto cambiare la benevolenza dimostrata fino a quel momento dal re. Sire, io sono figlio di Lot delle isole Orcadi. Mio padre era uno dei baroni a voi ostili, volle combattervi e mor in battaglia, ma io vi giuro obbedienza e lealt.
27

PARTE PRIMA

Art rimase molto colpito da quelle parole. Quindi disse: vero, Lot era mio nemico ma dimostr di essere un uomo donore. Per questo io ti accetto al mio servizio. Galvano allora chin la testa in segno di rispetto. Vi giuro che non ve ne pentirete mai. Art annu, quindi, senza perdere altro tempo, annunci: Adesso per dobbiamo proseguire, stiamo marciando in battaglia contro i Sassoni. Maest, noi vorremmo mostrarvi fin da ora la nostra lealt e combattere con voi per difendere la Britannia. Art si volt verso Kay. Hai visto? Che ti avevo detto? Il Signore ci ha inviato il suo aiuto, non dobbiamo deluderlo. E riprese il galoppo sul suo possente cavallo bianco, accompagnato dai nuovi cavalieri. Il mattino seguente, Art e i suoi uomini arrivarono nei pressi della citt di Clarence e si fermarono ai margini di un grande campo. Le loro lance e le spade protese per limminente battaglia furono presto avvistate dallesercito dei Sassoni che spronarono i cavalli verso di loro.
28

AR T, U N RE L EGGE N D AR I O

Forza! grid Art. Armiamoci di coraggio e abbattiamo i nemici pagani! Si lanci quindi con veemenza contro agli avversari. Per il nostro re e per Excalibur! Avanti! fu la risposta delle truppe che lo seguivano. Lo scontro sul campo di battaglia fu durissimo. I Sassoni avevano un esercito numeroso e spietato, ma re Art e i suoi prodi cavalieri seppero difendersi con efficacia. Su tutti si distinse Galvano, che riusc a uccidere un feroce capo sassone lasciando disorientati i soldati del suo schieramento. I cittadini di Clarence, resisi conto delle difficolt dei cavalieri che combattevano in loro difesa, cercarono di aiutare lesercito di re Art. Uscirono dalle mura e sorpresero alle spalle i Sassoni che, incalzati da ogni parte, furono in gran parte sconfitti. Molti perirono, qualcuno riusc a ripiegare verso le navi. Alla conclusione della battaglia, Art fu molto soddisfatto dei suoi uomini e soprattutto di Galvano. Per premiare labile cavaliere e sancire la loro amicizia, il re gli regal la spada Marmiadoise, appartenuta al duca Frollo.

29

116

AP P R O F O N D I ME NT O D E L TE ST O

AP P R O F O N D I ME NT OD E L TE ST O

I LC I CL O AR TU R IAN O Con il termine ciclo arturiano ci si riferisce allinsieme di miti, leggende e racconti collegati alle imprese di re Art e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Esso viene chiamato anche ciclo bretone e si distingue per temi e contenuti dallaltra grande saga epico-cavalleresca medievale, il ciclo carolingio. Come tutti i cicli di narrazioni epiche, le vicende narrate hanno varia origine e spesso offrono versioni diverse del medesimo racconto, mettendo in scena personaggi, lotte e imprese dai forti contenuti simbolici. Allo stesso tempo il ciclo arturiano, pur calato in un tempo mitico, presenta punti di incontro con la societ in cui esso nacque e si svilupp. Le vicende dei cavalieri erranti alla ricerca di imprese gloriose, i loro amori spesso contrastati ma in cui permane la dedizione completa al sentimento e allamata, il tema della fede non di rado contrastata e sofferta riflettono infatti valori tipici della societ cortese del XII secolo.

118

AP P R O F O N D I ME NT OD E L TE ST O

S ant o Graal Con questo termine a partire dal Medioevo viene identificato il calice utilizzato da Ges Cristo durante lultima cena. Numerosi sono i racconti e le leggende che ne tramandano lesistenza, anche se la storicit delloggetto non stata mai confermata da dati o ritrovamenti archeologici. Di esso ci parla per la prima volta Chrtien de Troyes, autore del XII secolo che si dedic al ciclo arturiano. Nel Romanzo di Perceval, detto anche Racconto del Graal, lautore cita la coppa, ma non ne rivela lorigine e anzi sembra parlarne come di un oggetto generico. Tuttavia, a partire dallopera di Chrtien, fiorirono i racconti sul Graal e sui mitici cavalieri partiti alla sua ricerca. Interessante risulta il fatto che laspirazione a scoprire una delle reliquie pi celebri della religione cristiana si inserisce nellinteresse medievale per le reliquie in genere, considerate segni concreti della presenza divina. Esse si caricavano poi, specie a livello popolare, di contenuti magici e arcani, contenuti che, non a caso, ritroviamo anche nei racconti del ciclo bretone.

119

AP P R O F O N D I ME NT OD E L TE ST O

Merl i n oeid r u i d i Tra i numerosi personaggi che popolano il ciclo arturiano spicca per importanza Merlino, consigliere del re Uther Pendragon e, in seguito, di Art. Molti sono i filoni leggendari che lo vedono presente e nei quali egli viene descritto come una figura complessa e dai contorni tuttaltro che limpidi. Merlino infatti al contempo consigliere fidato e detentore di saperi arcani, amico dei sovrani e insieme indagatore dellocculto che non d spiegazione del proprio agire misterioso. La sua figura, lontana dalla tradizione cristiana, ricorda semmai quella degli antichi druidi della tradizione celtica. lite sacerdotale e intellettuale, i druidi custodivano le tradizioni culturali e religiose dei Celti, esercitando anche le pratiche astrologiche e di divinazione e affiancando il potere politico detenuto dai capi villaggio. Dei druidi abbiamo testimonianza sin dallepoca di Giulio Cesare, il quale li descrisse nel suo De bello gallico.

120

AP P R O F O N D I ME NT OD E L TE ST O

Excal i b u rel es p ad el egge n d ar i e Nel ciclo arturiano, Excalibur la fida spada del sovrano, compagna di tante battaglie fino alla morte del re. Riguardo alla sua origine diverse sono per le versioni tramandate: secondo un filone leggendario essa sarebbe la spada che il giovane Art avrebbe estratto dalla roccia, mentre, secondo un altro filone, Art avrebbe ricevuto Excalibur dalla Dama del Lago. Il nome dato alla spada una caratteristica delle saghe medievali, specie di ambito nordico, secondo alcuni dovuta alla carenza di armi resistenti nellAlto Medioevo. Esso la caricava di poteri magici e la rendeva imbattibile, tanto che gli eroi dei cicli cavallereschi, sia bretone sia carolingio, sono inseparabili dalla propria spada. Accanto a quello di Art, esemplare il caso di Orlando, paladino del ciclo carolingio, il quale possiede a sua volta unarma eccezionale, la celeberrima Durlindana.

121

AP P R O F O N D I ME NT OD E L TE ST O

I so la d iA v al o n Tra i luoghi leggendari del ciclo arturiano, menzione particolare merita lisola di Avalon. Isola mitica e inaccessibile, Avalon non sarebbe solo il luogo misterioso in cui riposerebbe Art, ma anche il luogo ove fu portato il Santo Graal da parte di Giuseppe dArimatea. Avalon rappresenta cos un esempio dei tanti luoghi fantastici citati nei cicli cavallereschi medievali: spesso mescolati a luoghi reali, essi ci offrono una geografia a volte non del tutto chiara e coerente, ma ricca di fascino e suggestioni. Sulla scia delle leggende connesse allisola, non sono mancati i tentativi di identificazione con localit reali, ma la mancanza di prove storiche rende oltremodo difficile lindividuazione del sito.

122

D O MAN D E D IC O MP RE N S I O N E E GRAMMA T I CA
Le seguenti domande sono proposte con lintenzione di aiutare gli studenti ad esercitarsi e prepararsi ad affrontare la prova scritta predisposta dallINVALSI.

D O MAN D ED IC O MP RE N S I O N E E GRAMMA T I CA

TUTT OI N I ZI C O NU NI N CANTE S I M O COMPRENSIONE A1. Q  uando e dove si svolge la storia del re Uther Pendragon? nella Britannia del V secolo a.C. nella Germania del V secolo d.C. nella Britannia del V secolo d.C. nella Scozia del V secolo d.C. A2. P  erch il re Uther Pendragon fu soprannominato Testa di Drago? A3.  Quale popolo Uther Pendragon sconfisse pi volte? i Galli i Sassoni i Britanni i Celti A4.  Chi era Lady Igraine? A5. C  ome reag Gorlois al corteggiamento di Igraine da parte di Uther ne fu orgoglioso ne fu sorpreso ne fu entusiasta ne fu irritato
124

D O MAN D ED IC O MP RE N S I O N E E GRAMMA T I CA

A6.  Dovera situata la fortezza di Tintagel? A7.  Quale arte conosceva il mago Merlino? la profezia lipnosi la musica la poesia A8. Q  uale condizione impose Merlino a Uther in cambio del suo aiuto? GRAMMATICA B1.  Quali sono il modo e il tempo del verbo riusc? modo indicativo tempo presente modo congiuntivo tempo passato modo indicativo tempo passato remoto modo indicativo tempo passato prossimo B2. T  rova almeno un sinonimo dellaggettivo cocente. B3.  Nella frase Ti prego, cos ti? aggettivo dimostrativo pronome personale pronome possessivo aggettivo indefinito
125

D O MAN D ED IC O MP RE N S I O N E E GRAMMA T I CA

B4. D  a quali elementi formata la parola permettergli? un verbo e un aggettivo un avverbio e un aggettivo un verbo e un pronome un avverbio e un pronome B5. A  nalizza i seguenti verbi: conosceva: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . entrare: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . concedo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . attravers: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . proveniente: .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B6. N  ella frase Nel frattempo, il vero Gorlois fu ucciso in battaglia, che cos nel frattempo? locuzione avverbiale avverbio congiunzione preposizione B7. N  ellespressione In una notte scura, che cos in?

126

D O MAN D ED IC O MP RE N S I O N E E GRAMMA T I CA

LA MAL E D I ZI O N ED IM O R GANA COMPRENSIONE A1.  A chi venne affidato il piccolo Art? A2. Come fu linfanzia di Art? triste spensierata avventurosa monotona A3.  Quali attivit impar il giovane Art? A4. Q  uali voci circolavano sulla morte del re Uther Pendragon? si diceva che fosse stato pugnalato si diceva che fosse morto di vecchiaia si diceva che fosse stato avvelenato i diceva che fosse stato ucciso in un duello segreto A5. Chi era Morgana? A6. Perch Morgana era soprannominata la fata?

127

D O MAN D ED IC O MP RE N S I O N E E GRAMMA T I CA

A7. G  razie a quale attivit Morgana era in grado di prevedere il futuro? A8. C  omera il carattere di Morgana? avvenente forte debole incerto GRAMMATICA B1. Q  uali sono il modo e il tempo del verbo rispettasse modo congiuntivo tempo imperfetto modo condizionale tempo passato modo congiuntivo tempo passato modo gerundio tempo presente B2. Q  uale delle seguenti parole NON un aggettivo qualificativo? grigio piovigginoso pochi abile B3. Che complemento a tredici anni?

128

D O MAN D ED IC O MP RE N S I O N E E GRAMMA T I CA

B4. L  a parola per una congiunzione? Se s, di quale tipo? B5. Q  uale delle seguenti parole un avverbio? sembianze perfino interpretando avvenente LA S P AD AN E L LA R OCC IA COMPRENSIONE A1. C  omera la situazione della Britannia alla morte di re Uther Pendragon? sicura insicura prospera disastrosa A2. C  osa avvenne dopo la morte di re Uther Pendragon? A3. Quale responso diede Merlino?

129

D O MAN D ED IC O MP RE N S I O N E E GRAMMA T I CA

A4. C  ome si chiamava la capitale del regno di Logres? Britannia Londra Avalon Camelot A5. Q  uale prodigio era avvenuto mentre si svolgeva la celebrazione di Natale? A6. D  a chi venne sancito il prodigio avvenuto? dai baroni dallarcivescovo dai nobili da Merlino A7. I n quale giorno, secondo Merlino, si sarebbe conosciuto il nuovo re? A8. C  he cosa si teneva il giorno di Capodanno? una festa un ballo un torneo un concerto A9.  Dove si teneva?

130

D O MAN D ED IC O MP RE N S I O N E E GRAMMA T I CA

A10. Q  uanti anni aveva Kay? ventuno venti ventidue diciannove A11.  Quale mansione aveva Art? A12.  Cosa aveva dimenticato Kay? la spada lo scudo lelmo la corazza A13. C  omera la piazza quando Art vide la spada conficcata nella roccia? affollata piuttosto affollata semideserta deserta A14. D  a cosa fu invaso Art dopo aver estratto la spada? da una grande forza da una grande paura da una misteriosa paura da una misteriosa apprensione

131

Potrebbero piacerti anche