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Isabella Paglia

La famiglia Millemiglia

TRA

A spasso con la geografia

I MONUMENtI DItALIA

Per volare con la fantasia


A spasso con la geografia

Collana di narrativa per ragazzi

Redazione: Emanuele Ramini Team grafico: Letizia Favillo

Ufficio stampa: Salvatore Passaretta

Ia Edizione 2010 Ristampa 7 6 5 4 3 2 1 2017 2016 2015 2014 2013 2012 2011

Tutti i diritti sono riservati 2010

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assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro senza il permesso scritto dei titolari del copyright.

A tutta la mia famiglia e in particolare a quella parte che si trova in trasferta... A mio padre Pietro Paolo e alla mia cara nonna Amelia, con amore e riconoscenza.

UN LIBRO PER SCOPRIRE ED AMARE LA GEOGRAFIA


In compagnia della famiglia Millemiglia potrai intraprendere viaggi allegri, avventurosi e divertenti, ma nello stesso tempo interessanti e molto istruttivi. Insieme ai protagonisti ti divertirai, ti emozionerai, potrai scattare foto-ricordo e prendere appunti. E alla fine del percorso nascer spontaneo in te il desiderio di approfondire le conoscenze sulle bellezze dellItalia scoperte nel libro e di ricercarne altre, magari accontentandoti di viaggiare solo via internet. Cos, senza neanche accorgertene, imparerai a scoprire e ad amare il tuo Paese.

Isabella Paglia

TRA

La famiglia Millemiglia

I MONUMENtI DItALIA

Illustrazioni di

Marco Barone

Adele No

Gaia

Teo Pulce

Una partenza frenetica


Tutti a bordo di Torpedine

La signora Adele cercava tra i bagagli la sua guida turistica, la figlia Gaia rovistava freneticamente nel suo borsone per assicurarsi di aver preso il proprio diario, e Teo, il figlio maschio, tentava con impazienza di infilare nello zaino stracolmo la sua nuovissima macchina fotografica digitale. Anche Pulce, il minuscolo cagnolino, era agitato: osservava tutti in maniera strana e correva di qua e di l, terminando il suo giro con una pip sulla ruota di Torpedine, il vecchio camper di famiglia, pi volte aggiustato con ricambi e decorato con motivi colorati. Intanto Pap No, un omone vestito alla Indiana Jones, con la testa dentro il cofano passava in rassegna ogni parte del malconcio motore. - Allora, ecco fatto: olio a posto, gasolio ok, pressione gomme perfetta! E voi? Avete caricato tutto? Ci sono i viveri? E gli indumenti adatti al viaggio? E

La famiglia Millemiglia era in pieno fermento.

Da esperto contabile, la penna in una mano e un foglietto nellaltra, spuntava da uninterminabile lista tutti gli oggetti che man mano elencava. - Acqua presente vestiario anche bussola, mappe - Tutto a posto! Non manca niente! - confermarono in coro i due ragazzini e la moglie, agghindati con camicie a fiori, bermuda, cappellini, occhiali da sole e ciabatte. - Bau! - conferm Pulce che si era intrufolato in una delle valigie aperte. - Bene, che aspettiamo allora? Tutti ai vostri posti: si parte! - esclam al culmine della contentezza No Millemiglia. - Prima tappa: Torino! Il viaggio prese il via nel migliore dei modi. Allinterno del camper si chiacchierava, si scherzava, si rideva; si guardava fuori, si osservava la campagna rigogliosa, si ammiravano le colline, si sgranocchiava qualche biscotto. Dopo qualche ora, per, lirrequietezza di Teo si fece sentire. - Quando si arriva a Torino? - sbuff impaziente, giocherellando con la sua macchina fotografica. - Devo assolutamente sgranchirmi le gambe! - Sei sempre il solito. Ti lamenti di tutto e non ti sta bene mai niente - lo rimprover Gaia. - Ma ti capisco. Tutti i maschi alla tua et sono cos cos ecco, poco evoluti. Lo dice anche la mia amica Domitilla!

- Non assolutamente vero - replic Teo difendendo la categoria offesa. - Siete voi femmine ad essere sempre cos... perfettine! Non sapete mai divertirvi come noi! Le loro voci si alzarono. Uno dei soliti litigi tra fratelli stava per rovinare la giornata. Cos intervenne bonariamente No, sempre concentrato alla guida del suo camper. - Su, fatela finita, tra fratelli non si litiga! E, tanto per rimettere allegria, inizi a canticchiare una canzone.
- Brum, Brum, vieni via con me niente pi ti lega a questi luoghi, la, la, lal

- Per favore, bastaaaaa!.. Va bene, pap, ci arrendiamo Pace, pace! - esclamarono in coro Teo e Gaia cercando di tapparsi le orecchie, mentre Pulce guaiva senza sosta come un lupo di fronte alla luna piena.

Lascensore panoramico

Torino e la Mole

Nel camper non si sentiva volare una mosca. I ragazzi erano incollati al finestrino, ammutoliti. Il bianco ventaglio delle Alpi che circondava il capoluogo piemontese e le morbide colline che scendevano fino ai viali alberati lambiti dal Po, a due passi dal centro, avevano rapito i loro sguardi lasciandoli senza parole. No, per rompere il silenzio, inizi a cantare una delle pi note canzoni popolari piemontesi.
- Piemontesina bella, sarai la sola stellaaaa

La meta si avvicinava sempre pi.

- Pap Basta! - supplicarono Teo e Gaia.

- Va bene, smetto. AnLo sai che... cora un attimo di pazienza e ci siamo - concluse No. Nel 1861, al momento della proclamazione dellUnit dIta- Ecco il centro di Torino, lia, si decise che la capitale douna delle citt pi grandi e vesse essere Torino. importanti del Nord Italia. La citt mantenne tale ruolo fino al 1865, quando la capitale Lo sapevate che fu capitale fu trasferita provvisoriamente a dItalia prima di Roma? Firenze e poi, in via definitiva, Torino si mostrava loro a Roma. con tutto il suo fascino di citt elegante che aveva conservato il fasto di un tempo glorioso. La citt rimaneva sospesa, in perfetto equilibrio tra passato e futuro: da una parte si vedevano le dimore reali di un passato recente, dallaltra le moderne fabbriche dislocate nelle zone industriali. Teo scattava foto dovunque, dagli austeri e monumentali palazzi agli ampi viali, al Lingotto e alle insegne della Fiat. Gaia ammirava la fila interminabile dei portici del centro e scriveva appunti sul suo diario. Le piacevano quei portici cos particolari dai soffitti di legno decorato, con le vecchie pareti scandite da insegne commerciali I ragazzi, presi dallatmosfera quasi magica, da un momento allaltro si aspettavano di sentire il fruscio dei lunghi abiti di qualche nobildonna che usciva dal portone di quelle antiche dimore o di vedere allinterno dei caff storici dei gentiluomini alzare i calici o sorseggiare una cioccolata.

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- Questo il parcheggio... ci siamo. Una passeggiata certamente il modo migliore per entrare in sintonia con la citt - disse Adele. - Aspetta, mamma Ancora qualche secondo sto finendo di scrivere sul mio diario - rispose Gaia. - Va bene. Allora ne approfitto per dirvi due cosette Mi raccomando, Teo, non ci far fare brutte figure quando andremo a visitare i monumenti. Ti prego di infilare Pulce dentro il tuo zainetto e assicurati che stia buono e tranquillo! Di solito vietato far entrare gli animali, ma pap ed io non ce la sentiamo di lasciare Pulce da solo in camper per tutto il giorno - Ricevuto, mamma! Teo infil subito il minuscolo cane nello zainetto facendogli una tenera raccomandazione: - Allora siamo intesi: ti lascio la fessura superiore aperta, cos puoi sbirciare e divertirti anche tu. Qua la zampa, fratello! - Adesso scendiamo, ragazzi - esclam No. - Faremo una bella passeggiata dal centro fino alla Mole Antonelliana, il simbolo di questa citt. Prima, per, ho unidea... Da queste parti fanno dei dolci squisiti... Che ne dite se facciamo tappa in uno dei famosi caff storici e ci prendiamo una cioccolata calda? - S!!!!! - risposero in coro Teo e Gaia, per una volta daccordo. Mezzora dopo, i Millemiglia, sazi e soddisfatti, con an-

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cora il dolce sapore di cioccolato in bocca, ripresero il cammino. - Abbiamo fatto un bel Lo sai che... po di strada, ragazzi - fece La Mole non solo il simbolo notare No, - ma passegdella citt di Torino, ma uno giare in centro per le vie dei principali dellintera Italia. del cuore antico di Torino Proprio per questo la sua immagine stata ripor un vero piacere... E poi tata nella moneta guardate... Questa costruda 2 centesimi di zione maestosa la Mole euro. Antonelliana, il simbolo di Torino. Unimponente torre si stagli di fronte ai bambini, che rimasero incantati con lo sguardo in alto, come a volersi arrampicare con gli occhi fino in cima, lass nel cielo. - Caspita se alta! - esclam Teo col naso in su. - proprio altissima - conferm Gaia. - Sembra unenorme cupola... anche se non tanto rotonda, perch finisce con qualcosa che assomiglia ad un lungo pungiglione di vespa. - Scusate, ma cosa c dentro? - chiese Teo sempre a naso in su. - Adesso sede del Museo del Cinema. Sai, un monumento abbastanza antico - spieg Adele - ed ha un bellissimo soffitto decorato con stucchi che si possono ammirare dallascensore. Da lass si gode uno spettacolare panorama di Torino!

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- Cosa?... Ascensore?... Panorama?... - si allarm Teo. - Non vorrete mica salire cos in alto con lascensore?! Oddio, ci risiamo! E se mi vengono le vertigini? Aiuto, Pulce, questi sono matti! Come al solito vogliono fare gli intrepidi! - Teo un fifone, Teo ha paura dellascensore, Teo soffre di vertigini! - canterell Gaia canzonando il fratello, bianco come un lenzuolo e con la tremarella alle gambe. - Non vero, solo ecco mi sembra uno sforzo eccessivo, in nome della cultura! Voglio dire... posso vivere lo stesso ammirando la Mole da terra! Poi, le fotografie da qui vengono meglio, non vi preoccupate! - Forza, Teo - lo incoraggi la madre, - non corri nessun rischio. Ci siamo noi con te e lass meraviglioso. Scegli: o ti unisci a noi in ascensore o sali i 1 040 scalini che servono per arrivare in cima. Decidi tu. Teo era titubante. Non voleva sembrare, soprattutto agli occhi della sorella, un ragazzino troppo fifone. Guard lascensore, guard la mole, deglut forzatamente, strinse i pugni e alla fine esclam con tono deciso: - Andiamo! Poi continu, quasi sottovoce, rivolto allo zaino: - Pulce, almeno tu stammi vicino I quattro si diressero alla biglietteria dellentrata dove un gruppo di turisti ascoltava attento la spiegazione di una guida.

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Sullestremit della Mole fu collocata dapprima una statua, il genio alato, una specie di angelo dorato, che fu abbattuto da un uragano nel 1 904. Poi la statua fu sostituita da una semplice stella, ma anche questa croll dopo un violento ciclone, cos fu ancora sostituita da una semplice guglia in metallo
- Caspiterina! - pronunci Teo deglutendo. - Non mi sembra tanto fortunata questa Mole! Il genio ha preso il volo al primo fulmine, la stella diventata cadente Meglio fare gli scongiuri! Guardate che siamo ancora in tempo per cambiare idea - Ecco fatto. Abbiamo i biglietti, e lascensore si trova l a destra - tagli il discorso il padre. - Si entra a gruppi di otto persone accompagnate da un addetto. Si arriva solo fino al terzo piano, non fino in cima. - Alleluia! - esclam Teo con un sospiro di sollievo. - proprio un peccato. Si arriva solo a quota 85 metri! disse Adele. - Ma forza, saliamo, ora tocca a noi! - E... quel cubo trasparente non sar per caso lascensore? - chiese Teo appena lo vide. Non ottenne alcuna risposta, ma una fredda occhiataccia dalla famiglia intera. - ...Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette e otto cont laccompagnatore prima che le porte dellascensore si chiudessero. Un rumore meccanico, un sibilo e poi un altro come la centrifuga della lavatrice

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- Guarda, Teo! Che bellezza! - grid Gaia tutta felice ed emozionata, con il viso incollato al vetro, tanto per non perdersi niente. - Oddio, Pulce... mi tremano le gambe. Per i miei gusti questo coso va velocissimo, mi sembra di galleggiare nellaria! Meglio chiudere gli occhi!!! Un piccolo scatto. Lascensore si era fermato. Teo riapr gli occhi. Le gambe gli tremavano ancora, ma rimase incantato: di fronte a lui si apriva un panorama mozzafiato. - Osservate, ragazzi... - indic la madre - ...quelle montagne innevate che abbiamo gi visto sono le Alpi - Guardate che meraviglia! Respirate laria pura che ci arriva da quei monti! - esclam No inspirando a pieni polmoni, come fosse un alpinista sul Monte Bianco. Mamma Adele, da vera esperta, continu: - E quel serpentello luccicante il Po, il fiume pi lungo dItalia; quella laggi, invece, la collina di Superga e quella grande macchia verde il Parco del Valentino, costruito nell800 Gaia, affascinata e ammirata, scriveva velocissima nel suo diario pieno di frecce, disegnini e annotazioni di ogni genere, mentre il fratello, ben attento a non sporgersi troppo, immortalava dallalto Torino con mille scatti.

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- Sai, Pulce, ne valeva davvero la pena! - sussurr incantato. Lo zaino diede dei piccoli fremiti. Pulce scodinzolava e annusava laria dalla fessura aperta. - Ultima corsa - strill laccompagnatore. - Signori, si scende. Avviso a tutti i turisti: si scende!!! - Tutti dentro, ragazzi! - disse No. Le porte si chiusero. Un rumore meccanico, un sibilo e poi un altro. Sempre come allandata, sempre come la centrifuga della lavatrice. Ma questa volta il rumore divenne sordo come quello di un motore sul punto di rompersi Allimprovviso, un botto. Silenzio. Nessuno osava fiatare. Tutti i passeggeri dellascensore si guardavano lun laltro con aria Se ti capita di restare bloccato interrogativa. Nessuno in ascensore, la prima cosa che devi fare mantenere la calma osava dire quello che soe premere il pulsante di allarme. spettava Qualcuno interverr e ti aiuter Lascensore si era ferad uscire. mato a mezzaria! - Signori Niente panico... Un po di pazienza. tutto sotto controllo - disse laccompagnatore, piuttosto titubante, prendendo la parola. - Fra poco ci tireranno fuori di qui

Da Buon Cittadino

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Teo stava immobile, teso come uno stoccafisso, con gli occhi sgranati, mentre il cuore gli batteva a mille. Non osava fare una mossa, men che meno respirare. Tre turisti giapponesi, con i visi attaccati come ventose alle pareti di vetro per ammirare il panorama, non fecero quasi caso allincidente: erano talmente abituati ai piccoli tremolii della terra e anche ai terribili terremoti del loro paese, per cui un ascensore fermo a mezza strada era solo loccasione per avere pi tempo a disposizione per ammirare dallalto le bellezze di Torino. Lunica persona che stava veramente male e sudava freddo era una signora distinta, vestita elegantemente, che continuava a fissare atterrita qualcosa per terra facendosi sempre pi livida per la paura. Uno zainetto. Anche lui tremante quasi mugolante Uno zainetto che sembrava muoversi. Lo zainetto di Teo! - Aiutoooo!... Un attentato!... C una bomba in quello zainetto! - grid la signora non riuscendo pi a controllarsi, in preda ad unagitazione furiosa. E subito cadde a terra svenuta. Nellascensore si scaten un parapiglia. Chi invocava soccorso, chi batteva i pugni sul vetro per richiamare qualcuno del pronto soccorso e chi, come laccompagnatore, cercava di far rinvenire la signora, stecchita come una zanzara.

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Allimprovviso, in mezzo a tutta quella confusione, sbuc dallo zainetto un minuscolo cagnolino. Pulce, il pi spaventato di tutti, con un balzo salt in braccio a Teo, tremando per la paura. Tutti si tranquillizzarono. - Ma solo un cagnolino! - dissero in coro con un sospiro di sollievo. La signora rinvenne e i turisti giapponesi, inchinandosi sorridendo, scattarono uninfinit di foto a Pulce. In mezzo a tutto quel trambusto lascensore ripart! Appena fuori dalla Mole, la prima a parlare fu Adele, ancora rossa per la vergogna. - Per oggi abbiamo combinato abbastanza guai Sar meglio tornare al camper! - S, cambiamo aria... - fu daccordo No. - Domani ci aspetta la seconda tappa del nostro itinerario tra i monumenti dItalia: Milano, citt della moda, dellindustria e capoluogo della Lombardia. I ragazzi accettarono con entusiasmo la proposta: Teo sistem ben bene la sua macchina fotografica, mentre Gaia gi pensava a quante notizie interessanti avrebbe scritto nel suo diario di viaggio.

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La Madonnina e il fantasma

Milano e il Duomo

mattino alle porte di Milano. Agli occhi dei ragazzi la citt apparve come una frenetica metropoli moderna, nel pieno di una giornata afosa e appannata come i finestrini del camper, umidi di foschia e appiccicosi di smog. La radio trasmetteva le notizie sulla viabilit: Traffico intenso causa maltempo e sciopero della metro

Il giorno seguente il vecchio Torpedine era gi di buon

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Pap No prov come al solito a canticchiare a modo suo la pi famosa canzone popolare di Milano.
- O mia bela Madunina, che te brillet de lontan, tuta dora e piscinina, ti te dominet Milan.

- Oddio, ci risiamo - esclamarono i ragazzi tirando fuori dai loro zainetti dei tappi di spugna per le orecchie che avevano portato in caso di emergenza. - Va bene Messaggio ricevuto - rispose No osservando la coda chilometrica di automezzi strombazzanti che si muovevano ad andatura di lumaca. - Canticchiavo solo per intrattenervi, dato che siamo rimasti imbottigliati in un traffico nervoso e frenetico... I pedoni attendevano impazienti il verde dei semafori per riprendere in fretta il loro percorso verso il luogo di lavoro. - Pazienza, pap, ne approfitto per aprire il mio diario disse Gaia iniziando a prendere appunti, mentre Teo sembrava assorto nei propri pensieri e mamma Adele leggeva una guida della citt. Questa una citt che corre annotava Gaia fissando le pareti trasparenti di un grande magazzino dove le persone correvano persino sulle scale mobili. Tutti hanno fretta di arrivare.

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La fretta, infatti, sembrava circolare nelle arterie della citt e dei suoi abitanti. - Oh, finalmente! La coda sembra muoversi e noi stiamo avvicinandoci al centro di Milano, ragazzi - disse con un sospiro di sollievo No prima di venire bruscamente interrotto da - Fiiiii Alt! Si fermi! Allimprovviso il sibilo prolungato di un fischietto fece sobbalzare la famiglia Millemiglia. Un vigile dallaria severa, fischietto in bocca e paletta in mano, stava fermando Torpedine sotto gli sguardi inferociti degli altri automobilisti che si trovavano in coda proprio dietro al camper. - Non potete mica passare di qui! C un cantiere. zona a traffico limitato! - intim il vigile. - Ci scusi, signor vigile Emm, signor ghisa... - Niente scuse. Lei ha il Gratta e Sosta o la tessera elettronica? - No, veramente siamo di passaggio. Volevamo solo vedere il Duomo - cerc di spiegare pap No. - Ma potevate dirlo subito che siete qui per il Duomo. La multa fatta, per vi indico il parcheggio adatto al camper - disse il vigile con tono pi conciliante, lasciando la famiglia senza troppe parole. - Pap, perch hai chiamato il vigile ghisa? - chiese Teo appena arrivati al parcheggio. - Perch cos che i milanesi chiamano i vigili: ghisa, per via del cappello a cono bianco, proprio come un tubo

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di ghisa. Ma adesso, ragazzi, forza, tutti al Duomo! No inizi subito con le prime indicazioni. - Questa che stiamo percorrendo Piazza del Duomo con la famosa Galleria Vittorio Emanuele II e i numerosi negozi degli stilisti di alta moda. Qui si trovano i marchi pi prestigiosi dellabbigliamento, oltre a famosi caff e ristoranti. Laggi, invece, c il teatro pi importante della citt, la Scala, e a destra il Duomo, il simbolo di Milano. Piazza del Duomo da oltre sette secoli il vero e proprio centro nevralgico e commerciale di Milano, punto dincontro dei milanesi per celebrare gli eventi pi importanti. La piazza ampia e di forma rettangolare, decorata al centro dal Monumento Equestre a Vittorio Emanuele II. - Ma allora Milano non solo moderna, ha anche molti monumenti antichi - esclam Teo meravigliato. - vero, e il Duomo incantevole! Sembra fatto di sabbia bagnata con tutte le torri a punta - comment Gaia con gli occhi luccicanti per la meraviglia. - Ora visiteremo linterno, poi le terrazze esterne per guardare la citt dallalto! - precis Adele. I quattro entrarono tranquilli cercando di non farsi notare troppo dalla sorveglianza. Teo fu il pi fortunato di tutti perch riusc a sgattaiolare via senza che qualcuno controllasse il suo zainetto. - Questa volta ci andata bene, Pulce - sussurr con il cuore pi leggero. Linterno del Duomo lasci di stucco i Millemiglia.

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Le cinque navate, che si andavano sempre pi rimpiccolendo a partire da quella centrale, ampia e altissima, creavano un senso di stupore difficile da nascondere. I ragazzi erano sbalorditi nellammirare quei possenti pilastri che dividevano le navate e si innalzavano verso il cielo. Camminavano adagio, quasi in punta di piedi, come se avessero timore di rovinare il pavimento formato da un intreccio di marmi chiari e scuri, con disegni che si intersecavano di continuo fra loro. Poi volsero lo sguardo alle pareti laterali per ammirare gli stretti e alti finestroni chiusi da vetrate stupendamente istoriate, che lasciavano filtrare una luce diffusa, quasi magica. Teo e Gaia erano talmente stupiti che non ebbero n la voglia, n il coraggio di fare alcuna domanda ai genitori: non volevano rovinare quel misterioso mondo di sogno in cui erano riunite tante bellezze artistiche. E pensare che non ci piace mai visitare linterno delle chiese. Invece affascinante! comment fra s Teo. Alluscita ripresero la solita andatura allegra, con la voglia di vedere da vicino quella miriade di statue che, allesterno, si innalzavano anchesse verso il cielo, sopra la facciata centrale e attorno a quelle laterali, tutte di candido marmo bianco, appena ripulite dallo smog cittadino. - Teo, tu e pap utilizzerete le scale - propose subito la mamma. - Cos pap far un po di moto a beneficio del suo giro-vita e tu eviterai lascensore che invece prenderemo Gaia ed io.

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Ma dopo un po quella decisione mostr tutti i suoi faticosi effetti. - Centonovantotto gradini, centonovantanove gradini, duecento - cont ansimando No, grondante di sudore, con lo zainetto di Teo sulle spalle, Pulce compreso. - Duecento e uno. Pap, ci siamo! Siamo sopra il Duomo - disse Teo con un fiatone cos accentuato che per un attimo pens di aver bisogno di una bombola dossigeno. - Mamma, guarda, eccoli che arrivano - url Gaia dalla sommit della cattedrale. - Siete stati bravissimi! Sono orgogliosa di voi - disse Adele, sentendosi un pochino in colpa. - Stasera per cena vi preparo un risotto e una bella cotoletta alla milanese. E compreremo anche un panettone farcito alla crema! Poi continu entusiasta: - Avete visto che panoLo sai che... rama, ragazzi? Quel grattacielo laggi il PirelloI Navigli sono dei canali artificiali scavati un tempo per irrigare ne; in basso c il Castello i campi e utilizzati come via di Sforzesco e pi in l potecomunicazione. Sono serviti ante ammirare la Basilica di che per trasportare i marmi necessari alla costruzione del DuoSantAmbrogio, dedicamo. La zona dei Navigli oggi ta al patrono di Milano; una delle pi caratteristiche di quei canali, invece, sono Milano. i Navigli, dove un tempo le lavandaie lavavano i panni

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- Il panorama ideale per scattare delle belle foto - disse Teo, stanco ma soddisfatto. - Bravo, fratello... Ed io ho gi preso un sacco di appunti. Su questa terrazza, invece, sembra di camminare attraverso una foresta pietrificata di picchi e guglie! Sono in tutto 135. Le ho contate! Quanti merletti di marmo! Teo, hai visto la Madonnina tutta doro? splendida! Gaia, al culmine dellentusiasmo, continuava a descrivere e a raccontare a viva voce le sue impressioni, ma il povero Teo, che soffriva di vertigini, con la testa che gli girava, si sentiva come la guglia pietrificata numero 136. Ad un tratto mamma Adele, tutta presa dal suo compito di dotta guida, inizi a raccontare una mesta leggenda legata al Duomo. - Si racconta che, quando viene scattata una foto a una coppia di sposi che escono dalla porta del Duomo dopo la cerimonia, alle loro spalle appaia una misteriosa figura vestita di nero. Sembra sia il fantasma di una certa Carlina che abitava vicino a Como! Un giorno di ottobre Carlina, da poco sposata con il suo Renzino, raggiunse Milano per il viaggio di nozze. Faceva freddo e la Piazza era avvolta da unimpenetrabile coltre di nebbia. I giovani decisero comunque di salire per ammirare la Madonnina da vicino. Carlina, forse disorientata dalla nebbia, perse lequilibrio e cadde.

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Il marito arriv troppo tardi per afferrarla e vide il suo corpo librarsi nel vuoto e il suo vestito gonfiarsi allaria. Infine la vide sparire, inghiottita dal Duomo Carlina fu cercata per molti giorni in ogni angolo della cattedrale, ma il suo corpo non si ritrov mai. Oggi compare alle spalle dei novelli sposi, quasi ad augurare un matrimonio felice e sereno. Quello che lei non ha mai potuto avere
A Teo la voce della madre arrivava sempre pi come un ronzo lontano. Forse per la paura o forse per un improvviso calo di zuccheri, la sua vista inizi ad annebbiarsi Quei duecento gradini, sommati agli ottanta metri di altezza, erano stati davvero troppi. La Madonnina doro sembrava sorridergli o era il fantasma della Carlina? - Teo, Teo! - strillava la mamma, mentre Pulce leccava il viso del suo amico. Quando si svegli, Teo si trovava al piano terra del Duomo. - Cos successo? - domand il ragazzo, che non ricordava niente, ma che era felice di non trovarsi pi ad altezze per lui proibitive. - Sei svenuto e ti abbiamo portato subito gi in ascensore - spieg il padre accarezzandogli la testa. Il ragazzo, ormai rinvenuto e... a piano terra, non poteva desiderare altro: aveva evitato scale ed ascensore in un colpo solo. Che fortuna!

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- Direi che anche la visita a Milano stata ricca di emozioni, non vi pare? - disse No. - A questo punto mi domando cosa ci attender nella nostra prossima tappa: Venezia!

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Venezia e il Canal Grande


Una stella cadente

zonte. La magica Venezia, affascinante e misteriosa, si stagliava in mezzo a una distesa dacqua. La famiglia Millemiglia si godeva il panorama di quella citt davvero singolare, disposta al centro della laguna veneta su pi di cento isole, a soli due chilometri dal mare aperto. Torpedine filava veloce sullunico ponte che permetteva il passaggio dei veicoli a quattro ruote e portava direttamente a Piazzale Roma, posteggio obbligatorio per auto e pullman. Di fianco si poteva osservare un altro ponte parallelo, quello ferroviario. Erano gli unici collegamenti per raggiungere Venezia dalla terraferma. A destra e a sinistra, solo il mare.

La citt sul mare appariva nella tenue luce delloriz-

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Teo, osservando la forma della citt sulla carta geografica, la vedeva simile al profilo di un grosso pesce palla o di una sogliola guizzante nellAdriatico. Gaia la immaginava invece come una bella sirena. Teo, man mano che il camper si avvicinava alla citt, si chiedeva come facessero i Veneziani a spostarsi senza macchine o autobus, ma non riusciva a trovare una risposta soddisfacente. Pi tardi lenigma fu svelato dal padre. - Ecco Piazzale Roma - spieg No mentre tutti si avviavano alla fermata del vaporetto per comprare i biglietti di quel mezzo insolito. - Fin qui si parcheggia, da qui in poi si ormeggia. Venezia si gira solo a piedi o in barca. Prendete con voi tutto il necessario: mappe, diario, macchina fotografica, poi scendete e avvicinatevi al punto dimbarco della linea 1 del vaporetto: la linea di autobus acquatici che, attraversando il Canal Grande, porta a San Marco e al Lido. Io intanto posteggio Torpedine in quel grande garage a cinque piani, poi vi raggiungo. Teo e Gaia erano sempre pi sbalorditi. La laguna era agitata da un ondoso traffico acqueo. Le strade erano i canali e i canali erano formati dallacqua del mare su cui si muoveva ogni genere di imbarcazione: vaporetti, traghetti, snelli motoscafi bianchi o in legno lucidato, piccole motonavi. Poi cerano le famose gondole nere, simbolo di Venezia. Sembrava che tutti sapessero dove andare, senza scontrarsi mai, seguendo una segnaletica invisibile agli occhi dei ragazzi. In realt la segnaletica esisteva:

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consisteva in gruppi di pali, le bricole, che portavano un rettangolo colorato con le varie indicazioni per la navigazione, limiti di velocit compresi. No, allegro ed euforico come sempre, e come sempre stonato, prov a canticchiare mentre raggiungeva la famiglia.
- La Marieta in gondoleta lalal, lalal, lalal

- No, ti prego, non facciamoci riconoscere anche qui a Venezia - supplic la moglie entrando nellautobus marittimo con la famiglia e una fiumana di turisti di ogni parte del mondo. Teo e Gaia, intenti a godersi quel viaggio panoramico in vaporetto verso San Marco, sembravano non aver nemmeno udito lesibizione sonora del padre. Ammutoliti di fronte a tanta bellezza e unicit, erano ipnotizzati dai riflessi madreperla dei palazzi signorili che si specchiavano sullacqua del Canal Grande, tutti riccamente decorati da dipinti e preziosi ricami di marmo dai tenui colori pastello, uno pi affascinante dellaltro. Anche Pulce, fuori dallo zainetto di Teo, stava a naso in su, annusando laria di mare e guardando le onde infrangersi sullo scafo. - Venezia incredibile! come dire semplicemente divina! - osserv Gaia con il suo diario di viaggio sottomano. - Adesso capisco perch viene chiamata La Perla

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dellAdriatico e lUnesco lha dichiarata patrimonio universale dellumanit. Per non riesco a spiegarmi come facciano questi antichi e meravigliosi palazzi a galleggiare sullacqua. - Non dimenticare - intervenne pronta mamma Adele - che Venezia una citt-isola dove la terra esiste, anche se il predominio del mare indubbio. Qui quasi tutto, dai palazzi ai meravigliosi monumenti che vedi, poggia su numerosi pali: come un enorme bosco messo a testa in gi, fatto di tronchi, alti dai 2 ai 10 metri, di pini, querce, larici, olmi e roveri provenienti dai boschi del Cadore, nel versante veneto delle Alpi Anche le gondole, ognuna delle quali richiede pi di 500 ore di lavoro, vengono costruite con questi legni - Come mi piacerebbe diventare un gondoliere! - esclam Teo con lo sguardo rapito. - Navigare per i canali, passare sotto i ponti di Venezia Che spasso! Vogare con un solo remo e su una gondola tutta nera e lucida Che avventura! - Non sarebbe male - conferm pap No. - Piacerebbe anche a me, cos potrei finalmente cantare ai turisti le mie canzoni preferite - A me invece piacerebbe diventare una famosa artista e una grande star - disse sognante Gaia, - cos sarei sempre invitata alla Mostra del Cinema e avrei lopportunit di ritornare spesso a rivedere questi palazzi antichi sospesi su uno specchio dacqua.

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- Ragazzi, guardate lasLo sai che... s! - osserv mamma Adele. Il Ponte di Rialto il pi vec- Il ponte sopra di noi il chio del Canal Grande. stato pi famoso di tutta Venezia, sempre un luogo di vendita dei il Ponte di Rialto. davvero pi svariati prodotti. Un tempo vi si svolgeva la gara delle carparticolare perch sopra ci riole cariche di merce: vinceva sono negozi stupendi, menchi riusciva a trasportarle nel tre i marciapiedi sono ralleminor tempo. grati da bancarelle di ogni genere, piene di maschere e merletti, murrine e filigrane. Da qui non manca molto per S. Marco. Poco dopo i turisti iniziarono ad alzarsi dai loro posti per prepararsi a scendere. Il vaporetto inizi a rallentare dondolando e si avvicin alla fermata per lo sbarco. Il quadro luminoso presente nellimbarcazione lampeggiava: Piazza S.Marco. Il vaporetto accost oscillando tra le onde, e i Millemiglia, con un balzo veloce, si ritrovarono sulla terraferma. - Guardate, ragazzi - inizi mamma Adele con le sue minuziose spiegazioni, - quella magnifica chiesa con cinque cupole, quattro cavalli e una statua in cima la Basilica di San Marco. Accanto c il Palazzo Ducale, antica residenza del Doge. Di fronte troneggia il Leone di San Marco, simbolo della citt. Questa piazza lunica a Venezia ad essere chiamata cos, in quanto tutte le altre sono propriamente dette campi.

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- da togliere il fiato - disse Teo pronto a scattare foto su foto. - Sembra di essere finiti dentro le pagine di un libro di fiabe - comment Gaia. - E vicino ai portici - riprese pap No - c il campanile di S.Marco, che qui chiamano il parn de casa (padrone di casa), perch una volta indicava ai naviganti, grazie alla sua altezza, la posizione della citt. A sinistra della basilica c la Torre dellOrologio, con quelle due grandi statue scure, i Mori, che battono le ore sulla campana da cinque secoli senza mai essersi guastati. Teo osservava limmenso pavimento della piazza circondato da monumenti austeri e pieno di turisti ammirati, pronti a scattare uninterminabile sequenza di foto. Rigirava lo sguardo intorno con espressione sbalordita e, ad un tratto, ricordando una notizia che aveva Lo sai che... sentito varie volte, imLacqua alta un grosso problema per Venezia. Quando infumagin di trovarsi con la riano grosse tempeste, il vento piazza sommersa dallacspinge nella laguna lacqua del qua: la famosa acqua alta mare che, non trovando sbocchi per uscire, provoca lallagamendi Venezia. Non capiva to delle parti pi basse della citcome si potesse verifit. Per evitare questo fenomeno care quel fenomeno, ma si stanno costruendo delle dighe che entreranno in funzione solo avrebbe fatto di tutto per in caso di necessit, fermando evitarlo. La citt era troplacqua del mare agli ingressi po bella e nessuno poteva della laguna.

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permettere che quelle meraviglie venissero lentamente distrutte. Anche Gaia era rimasta ammutolita nellammirare la vasta piazza e la immagin brulicante di turisti mascherati, nel pieno del famoso Carnevale di Venezia. E subito tutto si anim. Si ritrov vestita da piccola nobildonna, gironzolare fra aristocratici dallaria austera e dame dalle voluminose gonne fruscianti per labbondante seta. Sguardi nascosti dietro maschere dorate, sorrisi di cortesia, inchini di saluto, poi musica, canti e balli: un sogno che sembrava vero! I due fratelli furono riportati alla realt da Pulce, elettrizzato dalla quantit enorme di piccioni. Il cagnolino, dentro lo zainetto, si agitava tutto e guaiva come se gli fosse venuto un improvviso mal di pancia. Teo fu costretto a metterlo a terra, ben stretto al guinzaglio. - Per carit, non ne combinare una delle tue! - si raccomand. Ad un tratto Gaia, aggiustandosi gli occhiali rosa a forma di cuore, grid: - Guardate laggi! Quella Allimprovviso nellangolo della Piazza che dava verso il Canal Grande si accalc una folla sgomitante. Turisti, fotografi e giornalisti cercavano di farsi largo per raggiungere una gondola meravigliosa dalla quale stava per sbarcare, direttamente dalla Mostra del Cinema, la stella

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- Wanda Catti! la mia attrice preferita! - strill Gaia in estasi. - semplicemente perfetta! Guardate che vestito alla moda! Che capelli soffici e voluminosi! Come vorrei anchio una chioma cos! Devo assolutamente avere un autografo. In mezzo secondo Gaia, incurante della sua famiglia che la inseguiva frastornata, era riuscita ad intrufolarsi al centro di quella calca urlante. Era l, a mezzo metro dallattrice, che con fare altezzoso accarezzava il suo viziatissimo gatto persiano bianco. - Wanda! Wanda, un autografo! - supplicava Gaia a squarciagola. - Bau! - abbai Pulce leccando i piedi della ragazzina. - Pulce, che ci fai qui? Torna da Teo! - disse Gaia chiedendosi quando lavesse seguita e come avesse fatto a liberarsi dal guinzaglio. Il cagnolino, in mezzo a quel frastuono, ignor i suoi ordini, intento comera a puntare qualcosa. - Grrrrr Bau! - inizi a ringhiare. - Miaoooo! - miagol il gatto in braccio a Wanda Catti, con il pelo ritto per la paura. E salt in testa allattrice che strepitava disperata. Pulce seguitava ad abbaiare e a ringhiare sempre pi forte, in segno di sfida. Il gatto, spaventato a morte, si dimen scatenato, arrampicandosi sui voluminosi capelli della diva, che si ritrov lenorme coda giusto davanti agli occhi, fino a che,

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con la vista completamente oscurata, perse lequilibrio e cadde fragorosamente nel Canal Grande! Il povero felino galleggiava tra mille flash; lattrice, invece, con il trucco colante, sbiadita come un acquerello, veniva soccorsa da un gondoliere. - la fine di un mito! - esclam Gaia sconsolata, mentre Pulce, felice per la personale vittoria, scodinzolava in mezzo ai fotografi. - Basta, basta! - esclam No pensando al conto degli avvocati della diva per i danni subiti. - Io suggerisco di tagliare la corda Lindomani tutti i quotidiani nazionali uscirono con il titolo Venezia, una Stella cadente nel Canal Grande e riportarono le foto dellattrice al naturale. Chi si era guadagnato la copertina, invece, risultava essere uno sconosciuto meticcio scodinzolante, dalla corporatura minuta e laria feroce, che contemplava soddisfatto il suo trionfo.

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Ora tocca a Teo, a Gaia ... e a te

Osserva attentamente la cartina muta, poi completa le schede riportate nelle pagine seguenti.

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Scrivi in ogni cerchietto della cartina il numero corrispondente al monumento visitato, poi indica con delle frecce tutto il percorso della famiglia Millemiglia.

1 La Mole Antonelliana 2 Il Duomo con la Madonnina 3 Il Canal Grande 4 Santa Maria del Fiore 5 La Torre Pendente 6 Il Castello di Paolo e Francesca 7 Il Colosseo 8 Gli scavi di Pompei 9 La Reggia di Caserta 10 I Trulli 11 I Bronzi di Riace 12 La Valle dei Templi

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Collega ogni monumento alla regione in cui si trova.


Mole di Torino Duomo di Milano Canal Grande Duomo di Firenze Torre di Pisa Castello di Gradara Colosseo Scavi di Pompei Reggia di Caserta Trulli di Alberobello Bronzi di Riace

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Valle dei Templi

Toscana Campania Marche Piemonte Calabria Lombardia Puglia Lazio Sicilia Veneto

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Quali sono le regioni non visitate dalla famiglia Millemiglia?


.................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ..................................

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Quali sono le regioni visitate che non hanno uno sbocco sul
mare?

.................................. ..................................

Quali sono le regioni non visitate che non hanno uno sbocco
sul mare?

.................................. .................................. ..................................

Quale grande isola non stata visitata?


..................................

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Torino e la Mole

Le Foto di Teo
Museo del Cinema

Interno della Mole

Gli appunti di Gaia


La Mole ha alla base una pianta quadrata, ma sopra la volta poggia una lanterna a due piani, seguita da un cono altissimo che trasforma la pianta quadrata in circolare. Con i suoi 175,50 metri fra i pi alti edifici del mondo costruiti completamente in muratura. Infatti i grattacieli che superano i 150 metri hanno la struttura portante in acciaio. Laltezza della Mole paragonabile ad un altissimo palazzo di ben 55 piani. Un ascensore panoramico porta i turisti in 59 secondi fino agli 85 metri della cima della cupola. Nel 1 904 un nubifragio abbatt il genio alato sulla punta del monumento (sostituito poi da una stella di circa 4 metri di diametro; il genio, regolarmente scambiato per un angelo, si pu ancora vedere allinterno della Mole). Gli studenti della citt di Torino evitano di salire sulla terrazza panoramica perch la tradizione vuole che poi non riescano pi a terminare gli studi. La Mole ospita il Museo Nazionale del Cinema dove si possono ammirare i macchinari che documentano le varie fasi della nascita del cinema (macchine fotografiche, da ripresa e da riproduzione) e si pu fare un viaggio nella storia del cinema attraverso migliaia di manifesti e locandine.

Ora tocca a tE!

Prova a fare come Teo e Gaia. Vuoi conoscere tutto sui monumenti di Torino? Collegati con il portale della citt: www.comune.torino.it Vuoi conoscere altri importanti monumenti presenti nelle citt del Piemonte? Collegati con il portale della regione: www.regione.piemonte.it

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Indice
UNa partENZa frENEtica
Tutti a bordo di Torpedine Lascensore panoramico La Madonnina e il Fantasma Una stella cadente
29 38 47 54 62 70 78 85 93 103 114 115 147 7 10 20

ToriNo E la molE

MilaNo E il duomo

VENEZia E il caNal graNdE FirENZE E il Duomo


Una famiglia distratta

Pisa E la TorrE PENdENtE


Una foto straordinaria Due cuori innamorati Una gara moderna Cave canem!

Gradara E il CastEllo Roma E il colossEo PompEi E gli Scavi CasErta E la REggia


Tarante e tarantole Una passeggiata in tandem

AlbErobEllo E i Trulli REggio Calabria E i BroNZi


Tesori e miraggi di mare

AgrigENto E la VallE dEi TEmpli


Una passeggiata fra gli dei

E a casa... tutto rivivE! Ora tocca a TEo, a Gaia... E a tE Ora tocca solo a tE!

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