U%U%
$
Roncaglio Calamosco
Spirito Santo
U%U%
$
U%
$
Roveretolo
Pescarola U%U%$
U%U%
U%
$
Panigale Vecchio
$
U% U%U%
$
$ U%U% U%
$
Arcoveggio U% $
Camurata
Borgo Panigale
$
Beverara
Rigosa
U%U%
$
U%U%
$
San Donnino
Olmetola
$
U%
U%U%$
Santa Viola Sant'Egidio
U%
U% U% $
$
U% Casteldebole
Sant'Antonio di Savena
U%
$
$
U% U% $
Sanctus Iohannes Paulus U%U% $ Croce del Biacco
U%U%
$
U% U% $
Fossolo
San Giuseppe
$
U% Alemanni
U%
$
Pontevecchio
U%U%
$
San Maggiore
SISTEMA INSEDIATIVO STORICO
U% Chiesa Nuova
CENTRI E NUCLEI STORICI
$
Casaglia Barbiano
U%U%$
U%U%
Monte Donato
U% $
Malavolta
Gaibola
$
U%
U%U%
$
Comunità
$
San Ruffillo
U% epoca moderna U%U%
$
Roncrio
U%U%
$
Jola
La "Circla"
U%U%$
Confini amministrativi
Paderno U%U%$
Mazzano
Perimetro urbano
U%$
Donizzola
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano U%U% $
Sabbiuno di Montagna
Dicembre 2004
0 1000 2000 3000 m
0 1000 2000 3000 4000 5000 m
1.3.1 LE COMUNITA' IN EPOCA MEDIEVALE
BORGO PANIGALE
"Chiesa di Borgo Panigale sulla via Emilia - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
La carta del 1884 mostra un insediamento rado e molto frammentato: il borghetto all'incrocio della
via Molino (odierna via Cavalieri Ducati), la chiesa, alcuni edifici dove la via Emilia incrocia la fossa
Biancana e il grande edificio d'angolo della Scala all'incrocio con la strada Persicetana, è già
presente anche la stazione sulla ferrovia per Pistoia - Firenze, tra la ferrovia e il Pontelungo ci
sono pochi edifici isolati.
Nella carta del 1941 la situazione si è completamente evoluta: via Emilia e Persicetana
rappresentano i limiti entro cui si svilupano le lottizzazioni a maglia ortogonale, è già presente la
Ducati, tra la ferrovia e il Pontelungo l'insediamento segue e satura i bordi della via Emilia
cominciando la penetrazione verso sud, sono presenti l'impianto delle distillerie Fabbri e la
Montecatini, a nord della via Emilia ci sono i pozzi dell'acquedotto.
" Borgo Panigale - Via Provinciale - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
" Borgo Panigale - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
" Borgo Panigale - Il Pontelungo - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
" Borgo Panigale - Distilleria Cobianchi - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna" " Borgo Panigale – La stazione - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
" Borgo Panigale - Locanda della Scala - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna" "Borgo Panigale - Scuole e palazzo comunale - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
IGM 1884 CARTA DEL 1941
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico &\
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 m
\
&
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
PANIGALE
Detto anche Panigale vecchio, è l'antico Vicus Panicalis, a sud della via Emilia tra il Lavino e il
Nome Panigale
Reno, nella posizione dove sorse la chiesa di San Prospero, documentato dall’VIII – IX secolo,
Secolo di attestazione IX
Nell’884 il monastero panigalese di San Prospero, situato trans fluvio Reno in fundus Panicalis
Funzione religiosa Nc
venne ceduto al monastero cittadino di Santo Stefano, del monastero benedettino, scomparso Funzione amministrativa Comunità medievale
nell’XI secolo rimase la chiesa, anch’essa ceduta a Santo Stefano. Classificazione morfologica al 1941 Nc
Nel 1088, i Da Monzuno cedettero all’abbazia di Santa Maria in Strada la loro parte della chiesa di Rapporto con il centro urbano Nc
Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
Santa Maria del vico Panigale.
Il vico Panigale appartenente prima del 1000 alla mensa vescovile di Parma, nel 1074 appare
costituito in corte, nel 1223 in comunità, col nome Panicalis veteris è per lungo tempo rimasta
distinta da quella più popolosa del Borgo, nel 1249 aveva solo 10 fumanti.
Le informazioni trovate non sono state sufficienti per individuarne con precisione la localizzazione
esatta, probabilmente assorbita dall’attuale estendersi di Borgo Panigale, non è pertanto possibile
un riscontro cartografico.
OLMETOLA
Fu sottoposta al vicariato di Borgo Panigale e fu unita più volte a Rigosa, nel Quattrocento fu Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
accorpata alla cappella cittadina di Sant’Isaia ed entrò a far parte della Guardia Civitatis.
All’inizio dell'Ottocento, assieme a Rigosa sua sezione della comunità, diventa frazione di Borgo
Panigale.
Nelle carte del 1884 e del 1941 la chiesa appare circondata da pochi edifici radi lungo la strada per
Rigosa
"Olmetola nel primo 900 - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
IGM 1884 CARTA DEL 1941
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
RIGOSA
Denominata anticamente La Raigosa o Radigosa, si trova nella pianura a destra del Lavino tra la
Nome Rigosa
via Emilia e la via Claudia, appartenne al pagus di Gesso e fu una delle corti del dominio della
Secolo di attestazione XII
contessa Matilde di Canossa, che assieme ad altri luoghi ne fece dono all'Abbazia di Nonantola
Funzione religiosa Parrocchia
nel 1103; considerata come un'appendice di Cellula, passò sotto la giurisdizione di Bologna con la Funzione amministrativa Comunità moderna
sottomissione di quest'ultima nel 1144, e inserita nel Quartiere di Porta Stiera; nel libro dei fumanti Classificazione morfologica al 1941 Classe 5 – Insediamenti sparsi
del 1249 non appare, probabilmente fu più volte soppressa e unita alla comunità di Olmetola, poi Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
nel XV secolo passò sotto la Guardia Civitatis, tra Ottocento e Novecento con Olmetola divenne
frazione di Borgo Panigale.
La chiesa, dedicata a Santa Maria del Carmine, è attestata dal 1102, rifatta nel 1485, e
radicalmente trasformata nel 1886.
La carta del 1884 mostra alcuni edifici alla curva verso Zola, all'epoca non esisteva la parte di
strada verso Lavino di Mezzo; la foto aerea del 1954 mostra la strada verso Lavino già esistente e
un modesto incremento degli edifici sparsi lungo la strada per olmetola .
IGM 1884 FOTO AEREA 1954
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
BERTALIA - PESCAROLA
aveva 21 fumanti, fece parte delle comunità amministrate direttamente dalla città e solo tra il 1376 Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
Classificazione di sintesi II – Nuclei e agglomerati storici all’interno dell’area urbana
e il 1395 fece parte del vicariato di Borgo Panigale, dopodiché venne ridotta a cappella e
sottomessa alla Guardia Civitatis.
Nel Seicento è uno dei tre comuni con Roveretolo e San Felice delle Lame in cui è articolato il
territorio extramurario di Porta Lame.
Dopo il riordinamento amministrativo napoleonico nel 1828 Bertalia (con Arcoveggio, S. Egidio,
Alemanni, San Ruffillo e San Giuseppe) fu confermata come appodiato o frazione del Comune di
Bologna.
La carta del 1884 mostra un modesto insediamento con una decina di edifici intorno alla
parrocchia distribuiti lungo la strada, è già presente la ferrovia per Venezia, ma la linea passa a
una certa distanza, nella carta del 1941 l'insediamento si è un poco addensato e soprattutto tende
a svilupparsi più su via delle Lame per saldarsi alla vicina Pescarola, Bertalia viene lambita da una
nuova linea di raccordo ferroviario verso Venezia, che costituisce un limite fisico evidente.
“Bertalia – la chiesa nel primo Novecento - Fonte: Bertalia tra acqua e cielo - Bologna, 2003"
Pescarola, appartenente al quartiere di San Procolo, era il nome di una comunità suburbana tra il
Reno e il Navile, nell’alto medioevo fu sede di uno scalo fluviale (catabulum navium) e di un
mercato, caratterizzata dall’acqua e da aree boschive, il cui ricordo rimane nel toponimo della
Selva; nel 1249 perde il territorio di Bertalia, mentre nel 1286 le viene accorpato il territorio della
Beverara che però nel corso del Trecento entra a far parte della Guardia Civitatis, mentre
Pescarola viene unita prima a Roncaglio e solo alla fine del Trecento accorpata alla Guardia
Civitatis.
Sembra che alla Pescarola ci fossero due chiese: Sant’Andrea di Bertalia o di Pescarola, demolita
nel 1896 e Santa Marta nell'odierna via del Traghetto, distrutta nell’alluvione del 1739.
In età moderna Pescarola fu assorbita dalla comunità di Bertalia.
Nella carta del 1884 ci sono pochi edifici lungo la strada delle Lame all'incrocio con via della
Pescarola, la carta del 1941 mostra invece un agglomerato più consistente, sempre lungo la via
delle Lame fino quasi a congiungersi con Bertalia.
“Bertalia – la chiesa nel primo Novecento - Fonte: Bertalia tra acqua e cielo - Bologna, 2003"
IGM 1884 CARTA DEL 1941
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
&\
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 m
SISTEMA INSEDIATIVO STORICO
CENTRI E NUCLEI STORICI
BERTALIA - PESCAROLA
&\
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
ROVERETOLO
Nome Roveretolo
Il toponimo deriva dalla presenza di alberi di quercia, le prime notizie si hanno nel 922 e poi nel
Secolo di attestazione X
1223 quando la comunità viene registrata nel territorio sottomesso a Bologna e facente parte del
Funzione religiosa Nessuna struttura religiosa presente
Quartiere di San Procolo. Funzione amministrativa Comunità medievale
Dal 1376 al 1389 fu amministrato dal vicariato di Castagnolo Maggiore e alla fine del Trecento Classificazione morfologica al 1941 Nc
entrò a far parte della Guardia Civitatis, la chiesa che era dedicata a Santa Maria è documentata Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
dal 1238, tuttavia nel Quattrocento fu assorbita da Bertalia.
La carta del 1884 mostra una villa con alcuni edifici annessi ed anche la carta del 1941 mostra
qualche edificio in più lungo la via, allora detta del Mulino della Pescarola ed oggi di Selva di
Pescarola.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
BEVERARA
fu assegnata al Quartiere di San Procolo, nel registro dei fumanti del 1282 e negli estimi del 1286 Secolo di attestazione XII
Funzione religiosa Parrocchia
non figura più, aggregata a Pescarola.
Funzione amministrativa Comunità moderna
Appartenne sempre alla fascia delle comunità amministrate direttamente dalla città, nel corso del
Classificazione morfologica al 1941 Classe 4 – Insediamenti prevalentemente sparsi
Trecento fu accorpata alla Guardia Civitatis, la chiesa dedicata a San Bartolomeo menzionata fin Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
dal 1119 apparteneva al pievato cittadino; la Beverara fu ricostituita come comunità solo in età Classificazione di sintesi II – Nuclei e agglomerati storici all’interno dell’area urbana
moderna.
Nella carta del 1884 attorno alla chiesa ci sono 3 edifici, altri appaiono lungo la via Beverara
all'altezza del bivio per il sostegno Battiferro.
La carta del 1941 mostra una situazione in evoluzione, lungo via Beverara, quella che diventerà
via Marco Polo e fino a via Bottego c'è una progressiva saturazione e sono già presenti le case
popolari, mentre anche lungo via della Grazia, verso via Lame, comincia ad avanzare il tessuto
edificato.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 m
&\
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
CORTICELLA
diminutivo, la località è citata fin dal 936, come fundus Curticelle di circa 60 ha e di proprietà Secolo di attestazione X
Funzione religiosa Parrocchia
dell’abbazia di Nonantola.
Funzione amministrativa Comunità moderna
La comunità rurale lungo il canale Navile, nel quartiere di San Procolo, sede di parrocchia, già
Classificazione morfologica al 1941 Classe 2 – Insediamenti agglomerati
nominata e sottoposta a Bologna nel 1223, deve la sua importanza alla funzione di scalo del Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
canale, e alla strada di Galliera, nel 1249 aveva 25 fumanti, fece parte del vicariato di Castagnolo Classificazione di sintesi II – Nuclei e agglomerati storici all’interno dell’area urbana
Maggiore e poi di quello di S. Giorgio di Piano istituito forse nel 1388; nel 1460 passò nella
Guardia Civitatis.
Il porto di Corticella non ha una datazione certa, sicuramente è stato un punto di approdo fin
dall’antichità per addentrarsi nel sistema paludoso verso il mare, utilizzato fino alla costruzione del
porto del Maccagnano al sostegno della Bova, iniziato nel 1284, probabilmente fu abbandonato
definitivamente a seguito delle sistemazioni del canale Navile ad opera del Vignola a metà del
Cinquecento.
Corticella fu coinvolta nell’assedio di Bologna avvenuto nel 1429 da parte dell’esercito pontificio di
papa Martino V, che vi pose il campo e costruì alcuni borghi fortificando anche il ponte sul canale
Navile; nell’età moderna fu comune del contado e alla fine dell’Ottocento fu compresa nel comune
di Bologna.
"Corticella - centro - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna" "Corticella - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
Nella carta del 1884 sono presenti, oltre alla chiesa, alcuni edifici sulla via di Galliera in prossimità
del ponte sul Navile, la stazione della ferrovia per Venezia e il sostegno di Corticella; la carta del
1941 presenta una situazione molto più complessa: oltre all'incremento sui due lati del ponte c'è la
saturazione di tutta l'area compresa tra la via di Corticella e via delle Fonti, una lottizzazione
ortogonale alla via Sant'Anna in prossimità di villa Rambaldi, e comincia l'insediamento lungo la via
Colombarola.
"Corticella – Panorama - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
La chiesa di Corticella, dedicata nel medioevo a San Savino, è documentata dal 1217, assorbì nel
Quattrocento la parrocchia di Roncaglio assumendo la doppia titolazione ai Santi Savino e
Silvestro, fu ricostruita nel 1568 e nel 1839.
"Corticella – - Veduta del ponte sul Naviglio - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
"Corticella – Salumeria Dondi - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna" "Corticella – Chiesa parrocchiale - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
IGM 1884 CARTA DEL 1941
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 m
SISTEMA INSEDIATIVO STORICO
CENTRI E NUCLEI STORICI
CORTICELLA
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
RONCAGLIO
E’ ricordata per la prima volta nel 1065 come Roncalie Sancti Petri, appartenne all’antica curtis di
Nome Roncaglio
Corticella, dove l’abbazia di Nonantola aveva delle proprietà, la chiesa, nota nel 1263 era dedicata
Secolo di attestazione XI
a San Silvestro come quella di Nonantola.
Funzione religiosa Nessuna struttura religiosa presente
La comunità rurale, che comprendeva anche l’Arcoveggio, appare sottoposta al Comune di Funzione amministrativa Comunità moderna
Bologna dal 1223 (Quartiere di Porta Procola) e nel corso del Duecento era retta da un Massarius Classificazione morfologica al 1941 Nc
sive consul de Roncaglie. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
Nel 1371 fu inserita nella comunità direttamente attribuite alla città, nel 1377 appare attribuita al
vicariato di Castagnolo Maggiore (Castelmaggiore) la cui sede passò poi a San Giorgio di Piano,
negli anni tra il 1395-1408 fu accorpata alla Guardia Civitatis.
La collocazione a metà tra Corticella e il crescente centro dell’Arcoveggio ne determinarono la
scomparsa, dal punto ecclesiastico in età moderna e civilmente col riordino napoleonico.
Le notizie storiche non permettono di localizzarla con esattezza, dove oggi si trova la via
Roncaglio, c'era solo una strada di collegamento tra via dell'Arcoveggio e via di Galliera nel 1884,
e alcuni edifici all'angolo con via di Corticella nel 1941.
"Corticella – Il Sostegnazzo - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
CALAMOSCO
deriva forse da un cognomen romano (Muscus) o da Calamus (canna, che richiamerebbe una Secolo di attestazione XI
Funzione religiosa Parrocchia
zona palustre), le notizie darebbero secondo il Dalla Casa la sua appartenenza alla corte fortificata
Funzione amministrativa Comunità moderna
di Calcadonna, mentre dal 1223 appare soggetta al Comune di Bologna, nel 1249 aveva 47
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
fumanti. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
Situata a circa 5 km dalle mura appartenne alternativamente al suburbio e al contado: nel 1376 era Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
sotto il vicariato di Bagnarola, nella seconda metà del Quattrocento fece parte della Guardia
Civitatis.
Durante l’età moderna tornò ad essere comune del contado e nell’Ottocento entrò far parte del
Comune di Bologna.
Nella carta del 1884 appare la chiesa e poco distante villa Comelli, nella carta del 1941 la
situazione rimane invariata anche se si aggiunge la tramvia Bologna - Malalbergo che passava in
prossimità prima di immettersi sulla San Donato.
&\
&\
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941 &\
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
QUARTO SUPERIORE
Quarto menzionato nel 946, diviso in due comunità entrambe poste inter Ydicem et Savenam già Secolo di attestazione XIII
Funzione religiosa Parrocchia
nel 1223 con Quarto di sotto, poi Inferiore; nel 1249 aveva 24 fumanti, mentre Quarto di Sotto 42.
Funzione amministrativa Comunità moderna
La divisione probabilmente si deve all’emigrazione di una parte della popolazione da Quarto di
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
sotto a Quarto di sopra forse in seguito a un’inondazione del Savena, infatti Quarto Inferiore dista 4 Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
miglia romane (circa 6,72 km) da Bologna e dunque a tale località può riferirsi la denominazione Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati all’interno dell’area urbana
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SAN DONNINO
San Donnino è nel suburbio settentrionale, alla destra del Savena abbandonato, abitato Secolo di attestazione XIII
Funzione religiosa Parrocchia
probabilmente fin dall'epoca romana, la comunità è citata nel 1223, nel 1249 aveva 21 fumanti, nel
Funzione amministrativa Comunità moderna
1297 non figura più essendo stata unita a quella di Villola, nel 1397 vengono però entrambe
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
inserite nella Guardia Civitatis e San Donnino riprende consistenza demografica. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
Nell’età moderna fu comune del contado e nel corso dell’Ottocento entrò a far parte del Comune di Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati all’interno dell’area urbana
Bologna.
La chiesa consacrata nel 1206, fu sottoposta prima alla pieve cittadina poi dal 1623 a S. Egidio,
divenuta una delle chiese caposuburbio, fu ricostruita alla metà del Cinquecento, nel 1707 e nel
1954 in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
La carta del 1884 mostra la chiesa completamente isolata nella campagna, poco distante verso
Bologna c'è la corte chiusa oggi denominata del Casalone, la carta del 1941 mostra una situazione
analoga, appare però già lo scalo merci e nello spazio intercluso dal triangolo dello svincolo dalla
linea di cintura verso lo scalo merci c'è l'insediamento di case in linea costruito per il personale
della ferrovia.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
VILLOLA
in epoca romana a giudicare dai ritrovamenti di monete e dai toponimi di origine romana Villula e Secolo di attestazione XIII
Funzione religiosa Parrocchia
Compito (incrocio) relativo al molino su via del Gomito; nel Duecento in curia Villule avevano delle
Funzione amministrativa Comunità moderna
proprietà i canonici della cattedrale, tuttavia come comunità non è nominata nei documenti prima
Classificazione morfologica al 1941 Classe 5 – insediamenti prevalentemente sparsi
del XIII secolo: nel 1261 era costituita in comunità e aveva 14 fumanti nel 1303. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
Nel 1376 la comunità fu inclusa nella circoscrizione comitatina del vicariato di Bagnarola, nel 1397 Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
fu accorpata alla Guardia Civitatis; nell’età moderna fu comune del contado e nell’Ottocento entrò
a far parte del Comune di Bologna.
La chiesa dedicata a San Nicolò è citata fin dal 1267, fu ricostruita completamente nel 1573 e nel
corso del Settecento.
Nella carta del 1884 appare la chiesa isolata nel tessuto rurale che vede qualche casa sparsa nei
fondi agricoli, la carta del 1941 mostra una edificazione spontanea ma molto esigua ai bordi della
strada.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
CAMURATA
Divenuta San Martino di Camurata nella parrocchia di San Niccolò di Villola, sulla destra del
Nome Camurata
vecchio corso del Savena, citata dal 1223, nel 1249 aveva 15 fumanti poi divenuti 19 nel 1256.
Secolo di attestazione XIII
Nella carta del 1884 come in quella del 1941 sono presenti alcuni edifici che si dispongono a corte
Funzione religiosa Oratorio
aperta lungo la strada. Funzione amministrativa Comunità medievale
Classificazione morfologica al 1941 Classe 5 – insediamenti prevalentemente sparsi
Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
CROCE DEL BIACCO
nel 1196, come comunità solo nel 1293, fece parte del vicariato di Bagnarola costituito nel 1376, Secolo di attestazione XII
Funzione religiosa Parrocchia
poi nella Guardia Civitatis.
Funzione amministrativa Comunità moderna
In età moderna fu comunità rurale e quindi entrò a far parte del Comune di Bologna.
Classificazione morfologica al 1941 Classe 5 – insediamenti prevalentemente sparsi
La chiesa, dedicata a San Giacomo Maggiore è nota dal 1271, dipese al pievato cittadino fino al Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
Cinquecento quando passò sotto il pievato degli Alemanni. Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati all’interno dell’area urbana
Nella carta IGM del 1884 all'incrocio tra la via Guelfa e la via due Madonne, oltre alla parrocchia, ci
sono altri 3 edifici, un altro appare lungo la via Guelfa verso est; la carta del 1941 mostra un
modesto incremento.
Carta Austriaca 1850 circa – IBACN della Regione Emilia Romagna " frazione Croce del Biacco. -Villa Gandolfi - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
IGM 1884 CARTA DEL 1941
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
FOSSOLO
nel 1249 aveva 24 fumanti, poi divenuti 31 nel 1256; la chiesa fu consacrata nel 1122 e dedicata a Secolo di attestazione XII
Funzione religiosa Parrocchia
Santa Maria, assieme alla chiesa di Sant’Egidio (1121) è una delle più antiche del suburbio
Funzione amministrativa Comunità moderna
orientale.
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
La colonizzazione risale probabilmente al periodo romano, come indicato dal toponimo. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
Nella carta del 1884 la chiesa appare isolata nel tessuto rurale, ed anche nel 1941 non ci sono Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati all’interno dell’area urbana
cambiamenti evidenti.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941 &\
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954 &&\
\
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
Pontemaiore (ponte sulla strada maggiore), poi divenuto Pontevecchio nel quartiere di Porta San
Nome Pontevecchio
Cassiano, dal 1235 Porta di San Pietro, fu sede di una piccola comunità dove il torrente Savena
Secolo di attestazione XIII
attraversava la via Emilia, ricordato per la prima volta nel 1223, nel 1249 aveva soli 4 fumanti,
Funzione religiosa Oratorio
nell'elenco del 1371 si trova unito a Fossolo. Funzione amministrativa Comunità medievale
Il ponte che ha dato origine al toponimo non esiste più dal 1776. Classificazione morfologica al 1941 Classe 2 – insediamenti agglomerati
Nella carta del 1884 appare un singolo edificio, anche se di una certa consistenza, all'incrocio con Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
Classificazione di sintesi II – Nuclei e agglomerati storici all’interno dell’area urbana
via Parisio (oggi via Pontevecchio), mentre un piccolo agglomerato si trova poco distante in
corrispondenza con via delle Fosse (oggi via delle Fosse Ardeatine); nella carta del 1941 invece la
situazione è molto evoluta: oltre alla crescita spontanea lungo la via Emilia, molto più evidente dal
nuovo ponte della ferrovia verso est, cominciano ad esserci lottizzazioni di penetrazione ai due lati.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali &\
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 m
&\
&&\
\
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SANCTUS JOHANNES PAULUS
Fu il nome di una piccola comunità e parrocchia nel suburbio orientale, tra la via Emilia e la via di
San Vitale, citata dal 1223, nel 1256 aveva 13 fumanti, non compare più negli estimi dopo la metà
del XIII secolo, la chiesa esisteva fino al 1817.
Le informazioni trovate non sono state sufficienti per individuarne la localizzazione, non è pertanto
possibile un riscontro cartografico.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SAN MAGGIORE
Un tempo Carmaçore, chiesa nella parrocchia di Fossolo, presso la via Emilia tra Pontevecchio e
Nome San Maggiore
San Lazzaro, menzionata nel 1223, nel 1249 aveva 10 fumanti, nell'elenco del 1371 non compare
Secolo di attestazione XIII
più; il nome è un fitotoponimo, corruzione di Cerro Maggiore, poi Cermaiore, Sermaggiore,
Funzione religiosa Nessuna struttura religiosa presente
divenuto infine San Maggiore. Funzione amministrativa Comunità moderna
La chiesa era dedicata a San Giorgio, il territorio parrocchiale fu però smembrato a metà del XV Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
secolo; San Maggiore è esistita come comunità fino a metà del secolo XVIII e la chiesa rimase Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati all’interno dell’area urbana
aperta come semplice oratorio fino oltre la metà dell’Ottocento.
Nella carta del 1884 appare come corte nel territorio rurale, completamente isolata ed anche nella
carta del 1941 la situazione appare analoga.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SAN RUFFILLO
nel 996; nel 1249 aveva 44 fumanti assieme a Malavolta (nel XIV secolo era un'unica comunità: Secolo di attestazione X
Funzione religiosa Pieve
Sancti Ruffilli et Malevolte); essendo suburbana questa comunità non fu mai soggetta ad alcuna
Funzione amministrativa Appodiato
podesteria.
Classificazione morfologica al 1941 Classe 4 – insediamenti prevalentemente sparsi
Nel XII secolo il Comune di Bologna fece costruire una chiusa per portare l’acqua in città, con un Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
canale sul quale Santo Stefano, San Giovanni in Monte, San Vittore e il Capitolo della cattedrale Classificazione di sintesi II – Nuclei e agglomerati storici all’interno dell’area urbana
possedevano parecchi mulini; nello stesso secolo sorse il ponte presso cui era l’hospitale di San
Giacomo per i viandanti.
Nel 1361 fu teatro della battaglia tra l’esercito visconteo e quello bolognese-papale, nel
Quattrocento fu compreso nella Guardia Civitatis.
Nel 1587 fu sede di una delle sei circoscrizioni ecclesiastiche suburbane e la sua chiesa divenne
pieve nel Seicento, staccandosi dalla pieve cittadina.
Nel 1810 San Ruffillo entra a far parte del Comune di Bologna, con l’Unità d’Italia ne diviene
frazione, poi soppressa nel 1933.
v Carta Austriaca 1850 circa – IBACN della Regione Emilia Romagna “S. Ruffillo – Ponte sul Savena - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
Nella carta del 1884 appare un modesto gruppo di edifici a formare la piazzetta antistante la
chiesa, un più consistente gruppo di edifici, circa una decina, su via della Cava e un grande edificio
isolato all'inizio di via dell'Angelo Custode; la carta del 1941 oltre a quanto evidenziato mostra un
leggero incremento lungo la via Toscana, sia verso il ponte sul Savena che verso nord, dove c'è la
nuova stazione della ferrovia, quest'ultima si pone già ora come limite fisico evidente.
"saluti da San Ruffillo - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
“S. Ruffillo - Chiesa - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
"Panorama dal campanile della Chiesa - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
IGM 1884 CARTA DEL 1941
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 m
SISTEMA INSEDIATIVO STORICO
CENTRI E NUCLEI STORICI
SAN RUFFILLO
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
MALAVOLTA
Toponimo oggi scomparso, nel 1223 aveva 4 fumanti, poi dal 1282 fu unita a San Ruffillo,
Nome Malavolta
probabilmente deve il nome a uno dei primi risvolti che il Savena forma in pianura.
Secolo di attestazione XIII
La localizzazione non è certa, ancor oggi vicino al Molino Parisio esiste una via Malvolta, mentre
Funzione religiosa Nessuna struttura religiosa presente
nella carta del 1884 esiste il toponimo Malavolta lungo la via Foscherara, dopo il mulino della Funzione amministrativa Comunità medievale
Foscherara e in prossimità dell'ansa del Savena, prima di arrivare al ponte della Croara (oggi di Classificazione morfologica al 1941 Nc
Ponticella); si è preferito localizzarla, anche se con riserva, seguendo la seconda ipotesi; la chiesa Rapporto con il centro urbano Non urbano al 1941
Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
di Malavolta era intitolata a San Martino.
Nella carta del 1884 oltre all'edificio denominato Malavolta si trovano altri edifici sparsi e, come si è
detto, il mulino di via Foscherara, nella carta del 1941 non è cambiato molto, e il mulino sul corso
del canale di Savena appare ancora esistente.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
JOLA
sinistra del Savena, nel 1149 i canonici di San Vittore vi possedevano un mulino presso la chiusa Secolo di attestazione XII
Funzione religiosa Parrocchia
del Savena, la corte di Gleula nel 1223 divenne comunità con 14 fumanti.
Funzione amministrativa Comunità moderna
Nel 1131 la corte risulta protetta da una fortificazione come proprietà di conti nel 1293, forse
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
situata poco sopra la chiesa di San Michele Arcangelo, ma già non più esistente nel 1393. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
La comunità, che ebbe 20 fumanti nel 1371, fece parte del vicariato di Croara e fu inclusa nella Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
guardia Civitatis nel 1395, unita alla cappella urbana di Santa Lucia.
La chiesa parrocchiale, ricordata dal 1275, dipendeva dal pievato di Bologna, fino al 1570, poi
passò sotto a quello di San Ruffillo.
In ambedue le carte, sia in quella del 1884 che in quella del 1941, appare la chiesa completamente
isolata sulla collina.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
BARBIANO
Piccolissima comunità sulle colline a destra dell'Aposa che comprendeva l'abbazia di San Vittore,
Nome Barbiano
la prima menzione si ha nel 1223, e aveva solo 4 fumanti, ma già nel registro dei fumanti del 1282
Secolo di attestazione XIII
e negli estimi del 1286 non figura più, aggregata probabilmente a Roncrio.
Funzione religiosa Chiesa
Nel Quattrocento appartenne alla Guardia Civitatis, sottoposta alla cappella urbana di Santa Lucia, Funzione amministrativa Comunità moderna
mentre in età moderna fece parte della parrocchia di Santa Maria della Misericordia. Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
Nelle carte del 1884 e del 1941 appare l'edificio religioso isolato. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
\
&
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
RONCRIO
fumanti, sembra che il termine derivi da runcare: disboscare per mettere a coltura. Secolo di attestazione XIII
Funzione religiosa Parrocchia
Nel 1227 viene citata una fortificazione che vi era ubicata, alla fine del Trecento appartenne al
Funzione amministrativa Comunità moderna
vicariato di Casalecchio di Reno, all’inizio del Quattrocento entrò a far parte della Guardia Civitatis.
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
Per tutta l’età moderna Roncrio fu caratterizzata da un insediamento sparso con pochi individui, la Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
sua chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta, forse già parrocchia nel 1221, dal 1989 è divenuta Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
MAZZANO
Località della parrocchia di Roncrio, appartenente alla frazione di Monte Donato, è sulle colline del
Nome Mazzano
suburbio meridionale, sulla sinistra del Rio Istrione, affluente del Savena, oggi denominata
Secolo di attestazione XIII
Mazzano di sotto.
Funzione religiosa Nessuna struttura religiosa presente
I ritrovamenti di tombe e monete fanno pensare ad un fondo gentilizio dell'epoca romana, sembra Funzione amministrativa Comunità moderna
che sia stata fortificata nel XII secolo mediante un castello di cui però si perdono le tracce, nel Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
1249 aveva 12 fumanti. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
Nella carta del 1884 appaiono pochi edifici sparsi lungo la strada, la carta del 1941 non copre
questa località.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
CASAGLIA DI GAIBOLA
XIII aveva 14 fumanti, per la vicinanza al centro urbano non fece parte di podesterie, a parte una Secolo di attestazione XIII
Funzione religiosa Parrocchia
breve parentesi nel vicariato di Casalecchio nel 1384; dal 1424 entrò a far parte della Guardia
Funzione amministrativa Comunità moderna
Civitatis e fu unita alla cappella di Santa Caterina di Saragozza.
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
Dopo i riassetti amministrativi dell’età napoleonica e con l’Unità d‘Italia, la comunità venne unita a Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
Paderno. Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
La parrocchia, intitolata a Santa Maria Assunta, ed esistente sembra già nel X secolo, è
sicuramente documentata dal 1240, nel 1650 passò dal plebato cittadino a quello di Gaibola.
Nelle carte del 1884 e del 1941 appare solo la chiesa isolata.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
GAIBOLA
San Vittore beni posti in Paderno, Iola e Gaibola, è situata sulle colline a destra del Ravone, le Secolo di attestazione XII
Funzione religiosa Pieve
prime notizie sono del 1152, nel 1223 compare sui registri con 6 fumanti.
Funzione amministrativa Comunità moderna
Fu amministrata direttamente dalla città fino al 1384 quando entrò a far parte del vicariato di
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
Casalecchio, ma già nel 1395 entrò a far parte della Guardia Civitatis, come comunità unita alla Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
cappella di Santa Maria della Misericordia, nel 1650 la sua chiesa fu staccata dalla pieve cittadina Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
ed elevata al rango di pieve con sottoposte Casaglia, Roncrio, Paderno, Santa Maria della
Misericordia e San Vittore, l’attuale chiesa è stata costruita nel 1859.
Nelle carte del 1884 e del 1941 appare la chiesa isolata.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
PADERNO
a un fundus paternus compreso nel pago suburbano di Bologna ed è documentato fin dal 1063, Secolo di attestazione XI
Funzione religiosa Parrocchia
costituito in corte o distretto comunale è ricordato nel 1162 per i beni dei monaci di San Vittore,
Funzione amministrativa Comunità moderna
nella meta del XIII secolo la comunità aveva 28 fumanti, non fu mai dipendente da alcuna
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
podesteria. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
La chiesa parrocchiale, dipendente fino al 1650 della pieve cittadina, passò sotto quella di Gaibola. Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
In seguito alle riforme napoleoniche Paderno fu inserita con Sabbiuno nel cantone di Praduro e
Sasso, dove rimase fino al 1809, dopo di ché fu riunita alla città di cui divenne una sezione,
riunendo sotto di se Gaibola, Casaglia e Donizzola.
Nella carta del 1884 appare la chiesa con due piccoli edifici sul retro, isolata nella collina; nella foto
del 1954 la situazione è analoga con un nuvo edificio verso nordest.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SABBIUNO DI MONTAGNA
luogo fortificato e soggetto ai Cattanei di Vizzano, ai quali i Bolognesi lo tolsero costituendolo in Secolo di attestazione XIII
Funzione religiosa Parrocchia
comunità, a metà del secolo XIII aveva 27 fumanti.
Funzione amministrativa Comunità moderna
Fu amministrata direttamente dalla città fino al 1352, quando fu inserita nel vicariato di Monzuno, e
Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
poi nel 1384 in quello di Casalecchio. Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
In seguito alle riforme napoleoniche Sabbiuno fu inserita con Paderno nel cantone di Praduro e Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
Sasso, dove rimase fino al 1809, dopo di ché fu riunita alla città con la sezione di Paderno.
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Pietro, era sottoposta alla pieve del Pino, fu demolita
durante la Seconda Guerra Mondiale, nei pressi vi fu l’eccidio dei partigiani nel 1944.
Nella carta del 1884 vi sono alcuni edifici, nella foto del 1954 la situazione è analoga senza la
chiesa.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
DONIZZOLA
Anticamente Domoçola, ai piedi delle colline a destra del Reno, presso il rio di Sabbiuno, citato dal
Nome Donizzola
1118, nella metà del secolo XIII i suoi fumanti erano 12, dipese sempre direttamente dalla città,
Secolo di attestazione XII
come comunità nel XIV confluì probabilmente in quella di Paderno; la chiesa di Donizzola, dedicata
Funzione religiosa Nessuna struttura religiosa presente
a San Giacomo apparteneva alla pieve del Pino. Funzione amministrativa Comunità medievale
Nella carta del 1884 appare solo un edificio con il toponimo, la carta del 1941 non copre la località. Classificazione morfologica al 1941 Classe 6 – insediamenti isolati
Rapporto con il centro urbano Non urbano al 2004
Classificazione di sintesi III – Insediamenti storici isolati
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
1.3.2 LE COMUNITA’ IN EPOCA MODERNA E CONTEMPORANEA
ALEMANNI
Santa Maria Lagrimosa che dal Duecento al 1508 fu sede dell’Ordine Teutonico e poi divenne Secolo di attestazione XVI
Funzione religiosa Pieve
l’attuale chiesa di Santa Maria degli Alemanni.
Funzione amministrativa Appodiato
Il Santuario fu collegato con un portico alla città nel 1619 – 1631, la chiesa di Santa Maria divenne
Classificazione morfologica al 1941 n.c.
capo di una delle sei ripartizioni cinquecentesche del suburbio e fu pieve nel corso del Seicento; il Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 1941
suo territorio entro il Pontevecchio faceva parte della Guardia Civitatis, mentre quello esterno Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SANT'ANTONIO DI SAVENA
spontanea che avviene lungo l'odierna via Massarenti e che oltrepassa la crescita pianificata del
piano 89; sono già realizzate le prime lottizzazioni successive al piano (via Venturoli e via Pizzardi)
ed anche quella abbastanza consistente di via Azzurra.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941 &\
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954 &\
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m &\
ARCOVEGGIO
La chiesa demolita a metà Ottocento - Da “Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna” – incisione di E. Corty 1844
Il toponimo deriva dall’antico arco (Arcum veterum) del ponte sul Savena, abbandonato già nel Nome Arcoveggio
1068, nel medioevo appartenne alla comunità di Roncaglio, solo verso la seconda metà del Secolo di attestazione XIV
Funzione religiosa Parrocchia
Trecento comincia ad avere una propria riconoscibilità, facendo parte della Guardia Civitatis, la
Funzione amministrativa Appodiato
chiesa dedicata a San Girolamo ed eretta nel 1388, assunse l'autonomia parrocchiale solo nel
Classificazione morfologica al 1941 n.c.
1567. Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 1941
Durante l’età moderna l’Arcoveggio fu comune del contado e dopo la restaurazione post Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
napoleonica divenne appodiato, quindi frazione fino al 1933; con il piano regolatore del 1889, che
portò alla costruzione della Bolognina e con la costruzione della chiesa del Sacro Cuore
(parrocchiale nel 1915), perse di importanza, anche se mantenne lo status amministrativo, la
chiesa di San Girolamo fu riedificata in forme neoclassiche nel 1852-54.
Nella carta del 1884 appare come un piccolissimo nucleo al bivio tra via dell'Arcoveggio e via
Erbosa, nella carta successiva la Bolognina è già stata edificata, come anche l'ippodromo, e il
territorio circostante comincia ad essere lottizzato seguendo le direttrici ortogonali impostate dal
piano del 1889 anche per le parti che non ricadevano in esso.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
CHIESA NUOVA
nuova", fu dichiarata sede parrocchiale solo nel 1920. Secolo di attestazione XVI
Funzione religiosa Parrocchia
La parrocchia attuale è stata edificata nel 1970 subito a monte della precedente.
Funzione amministrativa Comunità moderna
Appare come comunità dall'epoca moderna fino al 1828, nella carta IGM del 1884 attorno alla
Classificazione morfologica al 1941 n.c.
chiesa vi sono 2 case, e poco lontano il molino Parisio, nella carta del 1941 la località appare Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 1941
invece inserita in lottizzazioni che assecondano la crescita spontanea lungo la via Toscana, sul Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
lato nord c'è la penetrazione fino al limite di via Parisio con la caserma e di via degli Orti.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954 &\
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941) &\
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
MONTE DONATO
metri circondavano la città medievale ridottasi entro la sua cerchia; la selenite si trova anche nelle Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 2004
Classificazione di sintesi II – Nuclei e agglomerati storici all’interno dell’area urbana
basi di diverse torri o di alcuni portici.
L’estrazione si intensificò dalla fine del Trecento e per tutta l’età moderna, il gesso veniva
preparato direttamente nelle cave e poi trasportato in città, l’attività estrattiva è continuata fino a
pochi anni fa.
" Dintorni di Bologna – MonteDonato - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna" " Dintorni di Bologna – MonteDonato - Fonte: Cineteca Comunale di Bologna - Collezioni d'arte C.d.R. Bologna"
IGM 1884 CARTA DEL 1941
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
&\
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
CASTELDEBOLE
Sito nel territorio di Olmetola risulta come toponimo solo dal 1797 come Castel Forte, forse per
Nome Casteldebole
alcune opere di arginamento dl fiume Reno, sembra risultate inefficaci a giudicare dall'ironico
Secolo di attestazione XVIII
cambio del nome; in prossimità vi era il traghetto che collegava la via Sant'Isaia sulle due sponde
Funzione religiosa Nessuna struttura religiosa storica
del fiume. Funzione amministrativa Nessuna funzione amministrativa
L’insediamento, che non ha mai avuto autonomia amministrativa, cominciò a crescere intorno al Classificazione morfologica al 1941 Classe 2 – insediamenti agglomerati
1860, in seguito all’apertura della strada carrozzabile per Casalecchio di Reno e della ferrovia Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 1941
Classificazione di sintesi II – Nuclei e agglomerati storici all’interno dell’area urbana
Bologna-Pistoia, acquistò rilevanza come incrocio con la via Sant'Isaia; la chiesa parrocchiale è
contemporanea, inaugurata nel 1962 dopo l’incremento demografico seguito all’urbanizzazione del
quartiere Barca negli anni 50.
Nella carta dell'IGM del 1884 appare il nucleo molto esiguo, meno di una decina di case e il
traghetto che metteva in comunicazione Olmetola e Rigosa con la via Sant'Isaia di là dal Reno,
odierna via della Barca; nella carta del 1941 l'insediamento si è leggermente ampliato rispetto alla
carta precedente.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 m
SISTEMA INSEDIATIVO STORICO
CENTRI E NUCLEI STORICI
CASTELDEBOLE
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SPIRITO SANTO
Viene citato per la prima volta nel 1408 in riferimento a un Hospitalis Sancto Spiritus de Burgo
Nome Spirito Santo
Panigalis; fu istituita in comunità sembra dal 1543 e sicuramente esistente nel 1577, la chiesa era
Secolo di attestazione XIV
sussidiale della parrocchia di Borgo Panigale; la chiesa attuale risale al 1803.
Funzione religiosa Chiesa
Nella carta IGM aggiornata al 1884 attorno alla chiesa appaiono due o tre edifici (casa del curato, Funzione amministrativa Comunità moderna
casa dell'ospedale.. ), mentre la vicina località di Lavino di Mezzo, dove il torrente Lavino incrocia Classificazione morfologica al 1941 Classe 3 – insediamenti a nuclei
la via Emilia ha circa una decina di edifici, la maggior parte alla destra del ponte. Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 2004
Classificazione di sintesi II – Nuclei e agglomerati storici all’interno dell’area urbana
Nella foto aerea del 1937 la situazione non è molto cambiata, qualche edificio si è aggiunto sulle
due sponde in località Lavino, ma senza crescite sostanziali.
IGM 1884 FOTO AEREA 1954
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 m
SISTEMA INSEDIATIVO STORICO
CENTRI E NUCLEI STORICI
SPIRITO SANTO - LAVINO
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SANTA VIOLA
Il toponimo deriva da un antico ospizio, l’hospitalis annesso alla chiesa parrocchiale Sancta Maria
Nome Santa Viola
in Veola, cioè “sulla strada”, della chiesa e dell’ospizio posti presso il ponte sul Reno (Pontelungo)
Secolo di attestazione XVIII
si ha notizia fin dal medioevo, l’ospizio fu annesso a quello degli Esposti di San Procolo in Bologna
Funzione religiosa Nessuna struttura religiosa storica
e la chiesa fu distrutta da una piena del Reno nel 1641, il territorio passò alla parrocchia di Santa Funzione amministrativa Comunità moderna
Maria Assunta di Borgo Panigale. Classificazione morfologica al 1941 Classe 2 – insediamenti agglomerati
Santa Viola nella carta del 1884 risulta un piccolo nucleo in corrispondenza del ponte sul Reno e Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 2004
Classificazione di sintesi II – Nuclei e agglomerati storici all’interno dell’area urbana
qualche casa isolata in prossimità di via Battindarno
Nella carta del 1941 appare invece una crescita già piuttosto consolidata, completamente esterna
e separata rispetto alle previsioni del piano del 1889, probabilmente formatasi in seguito
all'insediamento delle fonderie Parenti del 1908 e degli altri stabilimenti industriali; il tessuto
residenziale è formato perlopiù da villette con giardino; il reticolo stradale si sviluppa in modo
ortogonale alla via Emilia a partire dalle strade più antiche (Battindarno, Agucchi e Speranza),
l'attuale parrocchia è sorta nel 1941 in sostituzione di una vecchia scuderia.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 m
SISTEMA INSEDIATIVO STORICO
CENTRI E NUCLEI STORICI
SANTA VIOLA
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SAN GIUSEPPE
La chiesa fu riedificata sembra nel 1284, dedicata a Santa Maria Maddalena e affidata nel corso
Nome San Giuseppe
dei secoli a diversi ordini religiosi, nel 1818 con la restaurazione poiché nel 1797 i francesi
Secolo di attestazione XIII
avevano soppresso tutti gli ordini, il convento fu affidato ai Cappuccini, e la chiesa fu
Funzione religiosa Chiesa
completamente rifatta nel 1844. Funzione amministrativa Appodiato
Appare come comunità dall'epoca moderna fino al 1828, nella carta IGM del 1884 appare il Classificazione morfologica al 1941 n.c.
convento e la chiesa, isolati, lungo il portico che conduce al Meloncello e poi a S. Luca vi è Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 1941
Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
qualche raro edificio, nella carta del 1941 la località appare ai margini del piano 89, che infatti non
interessava la collina, con qualche rara lottizzazione minore sul lato meridionale di via Saragozza.
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
&\
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SAN PAOLO DI RAVONE
suore, passati entrambi ai frati Agostiniani nel 1123, nel 1652 la chiesa è passata al clero secolare Secolo di attestazione X
Funzione religiosa Chiesa
diventando parrocchia, l'edificio attuale risale al 1899.
Funzione amministrativa Comunità moderna
Appare come comunità dall'epoca moderna fino al 1828, nella carta IGM del 1884 attorno alla
Classificazione morfologica al 1941 n.c.
chiesa vi sono 2 case, in prossimità dell'incrocio della strada Sant'Isaia con il torrente Ravone, Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 1941
nella carta del 1941 la località appare invece assorbita nelle lottizzazioni che oltrepassano la Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b
viali
COMUNE DI BOLOGNA
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano
Fonti: Ufficio Speciale di Piano
Dicembre 2004
0 100 200 300 400 500 m
SANT’EGIDIO
abbandonato dal 1776, su cui sorgeva il ponte, testimoniato dal 1259 e nelle cui vicinanze sorgeva Secolo di attestazione XII
Funzione religiosa Pieve
un ospedale (all’epoca edificio di ricovero gratuito per i viandanti).
Funzione amministrativa Appodiato
Nel Trecento è documentata la presenza di un borgo accanto alla chiesa e nella seconda metà del
Classificazione morfologica al 1941 n.c.
secolo il territorio parrocchiale è suddiviso in “de quartirolo de suptus” a nord della chiesa e dalla Rapporto con il centro urbano Inglobato nell'espansione urbana al 1941
via San Donato, e “de quarterio vignole” e “de quarterio broili” a sud della strada che poi a metà del Classificazione di sintesi NC - Non classificabile
Edifici classificati dal PRG vigente \& Edifici storici vincolati D.Lgs. 42/04
art. 10 (L. 1089/39)
1a - Restauro scientifico
1b - Restauro conservativo Edifici presenti al 1884
2a - Risanamento e ripristino conservativo Edifici presenti al 1941 &\
2b - Ristrutturazione con vincolo parziale Edifici presenti al 1954
verde 1a-1b (zone non coperte dalla carta del 1941)
verde 2a-2b &\
viali
&\ &\ &\
&\
&\
COMUNE DI BOLOGNA &\
Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano & &\
\
Fonti: Ufficio Speciale di Piano &
\
Dicembre 2004 &\ &\ &\ &\
0 100 200 300 400 500 m
&\
Cesare Bianchi
Bibliografia
Atlante bolognese – dizionario alfabetico dei 60 comuni della provincia
La popolazione di Bologna dal secolo XV all’unificazione italiana Franco Angeli -Milano, 1978
"I primordi dell’organizzazione ecclesiastica nel territorio bolognese" Zanichelli, Bologna 1975
Giancarlo Benevolo Il contado bolognese durante il periodo comunale (secc. XII - XV) - Il territorio bolognese
La città e il suburbio: la Guardia Civitatis nell'epoca romana, testo inedito pubblicato a cura di M. Fanti e A. Benati
Atlante storico delle città italiane: Bologna - Da una crisi all’altra (secoli XIV - XVII)
Grafis Edizioni – Bologna,1997 Francesco Ceccarelli e Maurizio Zani
I borghi storici tra città e campagna tra Ottocento e Novecento
Il suburbio di Bologna tra XIV e XV secolo: la Guardia Civitatis Il sogno della casa
Pierluigi Cervellati e Mariangela Miliari Antonio Ferri e Giancarlo Roversi (a cura di)
I centri storici Storia di Bologna
Guaraldi Editore, Rimini 1977 Bologna 1978