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MY PEARSON PLACE

in un unico luogo, tutte le tue risorse digitali

Roberto Roveda
Marta Vannucci

STUDIA CON
NOI
E LA STORIA
NOI
O ACCOGLIENZA
O METODO DI STUDIO
O METODO STORICO

PROGETTO
COMPETENZE
Competenze chiave
Compiti di realtà
Certificazione
delle competenze
Roberto Roveda
Marta Vannucci

NOI STUDIA CON


E LA STORIA
NOI
O ACCOGLIENZA
O METODO DI STUDIO
O METODO STORICO

Edizioni Scolastiche
Bruno Mondadori
I testi sono a cura di
Luisa Gerosa

Progettazione editoriale
Giovanni Bertoldi
Progetto grafico
I Nani Grafici, Firenze
Supervisione grafica e copertina
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Coordinamento editoriale
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Redazione e impaginazione
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Ricerca iconografica
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Disegni
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Controllo qualità
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Segreteria di redazione
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978 88 6910 1212D


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presso LITOPAT, Verona, Italia

Ristampa Anno

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Indice

1 IL TUO METODO DI STUDIO 5 3•Sintetizzare e organizzare


un testo 28
1•Un metodo per studiare 6 Schematizzare 29
La motivazione 7 Le tabelle 29
La volontà di apprendere 7 Le mappe concettuali 31

2•Un posto per studiare 8 4•Collocare nel tempo


e nello spazio 33
3•Il materiale per studiare 10 La misurazione del tempo 33
Il diario 10 Le ere storiche 33
Il libro di testo 11 La linea del tempo 34
I materiali digitali e il tablet (o il pc) 12 La durata 35
La collocazione degli eventi
4•Il tempo per studiare 14 nello spazio 36
Il piano di lavoro settimanale 15 La carta storica 36
Tempo stimato e tempo impiegato 16
In quale ordine studiare le materie 16 5•Leggere le fonti storiche 38
Altre catalogazioni delle fonti 39
Dove trovare le fonti storiche 41

2 STUDIARE LA STORIA 17 Come utilizzare le fonti 41

1•Prendere appunti a lezione 18 6•Esporre conoscenze storiche 44

Perché prendere appunti 18 Fare una scaletta 44


Esporre oralmente e in forma scritta 45
2•Leggere e capire il libro
di storia 20 7•Utilizzare gli strumenti digitali 46
La lettura globale-orientativa 20 La ricerca in rete 46
La lettura approfondita 20 I siti Internet 47
La lettura selettiva 26 La presentazione digitale della ricerca 47
3
1 IL TUO METODO
DI STUDIO
Qualsiasi azione tu compia durante il giorno, dal vestirti
al lavarti, dall’apparecchiare la tavola per il pranzo all’usare
il computer per informarti o giocare, applichi delle procedure,
esegui cioè delle azioni in sequenza che ti consentono
di raggiungere l’obiettivo nel modo più veloce e semplice.
Non te ne accorgi, perché sono azioni che conosci così bene
che compi automaticamente, senza pensarci: ormai
“hai acquisito un metodo”.
Se parliamo di scuola, anche in questo caso è fondamentale
“agire con metodo”. L’obiettivo da raggiungere è
l’apprendimento: il metodo è lo studio, che ti permette
sia di imparare e ricordare dei contenuti,
sia di acquisire nuove abilità.
1 Un metodo
per studiare

[ e e c
l e gg
e e [
Quante volte hai detto o pensato questa frase di fronte al professore
durante un’interrogazione o cercando la risposta giusta in una verifica
scritta.
Quante volte, di fronte a un insuccesso scolastico, ti sei sentito dire:
«Non hai ancora un metodo di studio».

Ma che cosa si intende per “metodo di studio”?


Acquisire un metodo di studio significa imparare a studiare, seguendo
un procedimento preciso, fatto di tecniche e strategie, con strumenti
e materiali adeguati.
Prima di tutto, un buon metodo di studio comporta motivazione
e volontà di apprendere.

Attività
1. Scegli fra le varie definizioni di studio riportate sotto quelle che condividi.
Lo studio per te è:
a. leggere e sottolineare;
b. leggere e ripetere tante volte;
c. stare attento alle lezioni in modo da ricordare tutto quello che dicono gli insegnanti;
e. imparare a memoria;
f. comprendere e basta;
g. impegnarsi per prendere un bel voto;
h. dedicare tutto il tempo libero alla scuola;
i. imparare gli argomenti assegnati;
l. prendere gusto nello scoprire e imparare cose nuove;
m. comprendere un testo, individuare ed esporre le informazioni più importanti;
n. sottolineare le frasi in neretto nel libro di testo;
o. fare gli esercizi assegnati per compito;
p. altro: .....................................................................................................................................................

2. Confronta ora le tue risposte con quelle dei compagni e decidete insieme che cosa significa
“studiare con metodo”.

6
U n me to do p e r s tu di ar e 1
La motivazione
Essere motivati è sicuramente un prerequisito fondamentale per imparare:
la motivazione è la spinta che porta a compiere una determinata azione, anche
faticosa o difficile, perché ne senti il bisogno oppure per raggiungere un obiettivo
che desideri. È quella spinta che ti fa superare gli insuccessi senza perdere di vista
il tuo obiettivo, che crea in te autostima, sicurezza e fiducia nelle tue possibilità.
La motivazione a studiare può nascere da tante cose: l’interesse per un argomento,
la curiosità, il desiderio di diventare abili, di imparare, di trovare risposte ai propri
bisogni di crescita, di comprendere il significato della realtà che ti circonda,
ma anche il desiderio di primeggiare, di avere dei riconoscimenti dagli insegnanti
o dai genitori o semplicemente di compiere con serietà e responsabilità il tuo
dovere per essere promosso.

La volontà di apprendere
Abbiamo detto che lo studio comporta gioia, scoperta, crescita personale,
ma sappiamo bene che richiede fatica, concentrazione, tempo; solo un impegno
personale costante può consentire di trovare un metodo di studio efficace.
Sapersi organizzare, riuscire a programmare i tempi dello studio, eliminare tutto
ciò che può distrarre, raccogliersi in un luogo tranquillo, prendersi delle pause
per riposare: sono tutte condizioni che alleggeriscono la fatica dello studio
e lo rendono un’attività certamente impegnativa, ma non terribile...
Nel gioco e nello sport sei disposto a fare fatica e a “stringere i denti” per vincere
una gara, per raggiungere una vetta, per ottenere un risultato, fino a esaurire
le tue forze. Eppure, il piacere e la gioia non mancano, nonostante lo sforzo
e la fatica. Perché non fare lo stesso con lo studio?

3. Fra le affermazioni di questi due gruppi indica con sincerità quella o quelle che corrispondono
alla tua esperienza.
a. Solitamente studio per: b. Solitamente non studio perché:
1. una mia soddisfazione; 1. mi annoio;
2. far contenti i genitori; 2. è troppo faticoso;
3. essere benvoluto dagli insegnanti; 3. non ho tempo per farlo;
4. prendere un bel voto ed essere promosso; 4. non so come studiare;
5. fare il mio dovere; 5. non ricordo niente di ciò che ho studiato;
6. essere stimato dai compagni; 6. non capisco quello che devo studiare;
7. conoscere e imparare cose nuove; 7. sono distratto da altre attività o da altre persone;
8. passare il tempo; 8. altro: .....................................................................................................
9. avere una cultura;
10. prepararmi bene per le scuole superiori;
11. diventare abile nel compiere nuove prestazioni;
12. altro: ....................................................................................................

7
2 Un posto
per studiare

[ e
gg
[
Non tutti gli ambienti sono favorevoli allo studio: il luogo deve garantire
un minimo di silenzio e di isolamento, condizioni che favoriscono
la concentrazione e l’attenzione.
ATTENZIONE !
Cerca di studiare
Naturalmente, questa è una regola generale, ma non tutti sono uguali: seduto di fronte a una
se tanti si concentrano solo nella solitudine e nel silenzio, altri invece scrivania!
hanno bisogno di sentire la presenza umana di parenti o amici
o un sottofondo musicale.
Anche la posizione fisica in cui ti metti a studiare o a svolgere
i compiti può favorire o meno l’applicazione: studiare sdraiati sul letto
o accoccolati sulla poltrona può favorire posture sbagliate o danni alla
schiena. Molto meglio studiare seduti su una sedia, con il libro di testo
appoggiato al tavolo.

8
U n p o s to p e r s tu di ar e 2
BUONI CONSIGLI
• Quando sei seduto, cerca di non piegarti troppo
e di appoggiare bene la schiena allo schienale della
sedia. Inoltre, ogni trenta minuti alzati un attimo
per sgranchirti le gambe.

• Assicurati che il tavolo abbia una buona illuminazione,


per evitare di sforzare troppo la vista; se per scrivere usi
la destra, cerca di mettere un punto luce sulla sinistra,
in modo che il braccio non faccia ombra sul libro.

• Togli dal tavolo oggetti o strumenti che possono


distrarre come cellulare, giochi, televisione.

Attività
1. Descrivi il luogo e la posizione nei quali sei solito studiare e svolgere i compiti.
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

2. Ti sembra che la situazione da te descritta risponda alle caratteristiche indicate sopra? Perché? Quali
condizioni tra quelle suggerite mancano?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

3. In quale situazione preferisci studiare? Che cosa favorisce la tua attenzione?


.................................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................................

4. Indica, fra quelli elencati, quali altri ambienti ritieni possano essere favorevoli allo studio.
a. un’aula scolastica; f. il cortile di casa;
b. una sala dell’oratorio; g. i giardinetti del tuo quartiere;
c. la biblioteca; h. un parco;
d. la cucina di casa; i. camera tua;
e. un bar; l. altro: ................................................................................................

9
3 Il materiale
per studiare

[ e
g
e
l
l e
e c lc

Prima di iniziare a studiare o a svolgere i compiti, accertati di avere


[
a portata di mano tutto il materiale che ti può essere utile: il diario,
il libro di testo, il quaderno, penne, matite, gomma, pennarelli,
il dizionario, la calcolatrice ecc. Potrebbe essere utile anche un tablet
o un computer, se ce l’hai. Verifica che gli strumenti di cui hai
bisogno siano pronti per l’uso: tempera la matita, prova se le penne
funzionano...
ATTENZIONE !
Il diario è uno strumento
Il diario per annotare i compiti
Ogni studente sceglie con molta cura all’inizio dell’anno scolastico e per le comunicazioni
il proprio diario, strumento di lavoro, ma anche compagno quotidiano casa-scuola

piacevole, ma è indispensabile che sia funzionale allo scopo per cui


è fatto: comunicare e programmare l’attività scolastica. Il diario:
a. è uno strumento per annotare volta per volta i compiti e le attività
di studio assegnati dagli insegnanti delle diverse materie;
b. serve per comunicare le valutazioni periodiche e tutte le
informazioni che facilitano il rapporto fra scuola e famiglia,
rendendo più proficuo il tuo percorso scolastico.

Attività
1. Facciamo finta che questo sia il tuo orario settimanale. Colora le caselle in modo diverso a seconda
delle materie, poi rispondi alle domande consultandolo attentamente.
Orario delle lezioni

ORA LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 Musica Lettere Matematica Musica Arte

2 Francese Lettere Matematica Lettere Arte

3 Matematica Tecnologia Inglese Lettere Lettere

4 Lettere Inglese Lettere Educazione fisica Matematica

5 Lettere Matematica Lettere Educazione fisica Religione

6 Inglese Matematica Francese Lettere Tecnologia

10
Il mate r iale pe r s tu di ar e 3
Il libro di testo
Una delle novità più importanti della scuola secondaria rispetto alla
scuola primaria sono i libri di testo. Quest’anno sono tanti, uno o più
di uno per ogni materia di studio; sicuramente li hai già sfogliati e forse
ATTENZIONE !
ne sei rimasto impressionato, perché sembrano difficili e hanno molte Guarda bene com’è
pagine. È importante capire bene come è organizzato il tuo libro di testo: fatto il tuo libro prima
questa conoscenza consente di utilizzarlo in modo efficace e facilita di iniziare a studiarlo:
lo studio. Puoi trarre questa informazione dall’indice, che si trova in ti sarà utile sapere
genere nelle prime pagine del libro. In esso troverai i titoli delle sezioni, come è fatto
dei capitoli e delle lezioni, e quindi capirai come è strutturato il libro.

TITOLO DI SEZIONE

TITOLO DI CAPITOLO

TITOLO DI LEZIONE

a. È lunedì e devi svolgere compiti e lezioni per il giorno successivo: quali libri di testo o quale altro
materiale devi avere a portata di mano per studiare?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
b. Trascorrerai il fine settimana dai nonni che domani, venerdì, verranno a prenderti direttamente
a scuola. Quale materiale e quali libri dovrai mettere nello zaino giovedì sera, se vorrai arrivare a
scuola lunedì con tutto il necessario e con i compiti e le lezioni preparate?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
c. Osserva l’orario di oggi e indica per quale giorno segnerai i compiti e le lezioni che ti vengono
assegnati dagli insegnanti della prima e della quarta ora, con l’indicazione di svolgerli per la
prossima lezione:
1a ora: materia ............................................................................... segnerò il compito sulla pagina di diario corrispondente
al .............................................................................
4a ora: materia ............................................................................... segnerò il compito sulla pagina di diario corrispondente
al .............................................................................
d. L’insegnante di storia vuole informare i genitori che potranno incontrarlo ogni martedì alla 2a ora.
Dove annoterai questa informazione? .................................................................................................................................................................

11
3 Il mate r iale p e r s tu diar e

Le parti scritte del tuo libro hanno delle caratterizzazioni grafiche: hanno cioè
font di carattere, dimensioni e colori diversi a seconda della loro funzione.

Il titolo del capitolo è scritto grande


e si trova in una banda azzurra.

Il titolo di lezione è in nero e con


un carattere più grande di quello
del testo.

Il titolo del paragrafo è in rosso.

Le parole e le espressioni importanti


sono evidenziate con il bold
o grassetto.

Nel colonnino trovi i saperi di


base, cioè quei contenuti che devi
assolutamente conoscere.

Il testo è accompagnato inoltre da altre parti che non devi trascurare, perché
possono esserti molto utili per lo studio: carte, fotografie, documenti iconografici
e scritti, approfondimenti...
Gli approfondimenti si trovano in box con un fondino
colorato.

I materiali digitali e il tablet (o il pc)


Nel colonnino puoi trovare inoltre un box che
segnala la presenza di materiali interattivi
e multimediali, che aiutano alla comprensione
dei contenuti del testo oppure li approfondiscono.

Li trovi nella versione digitale del tuo libro, l’Interactive


Tablet Edition (ITE).
Ecco allora che anche il tablet o il pc diventa uno strumento
per lo studio, perché ti permette di accedere a questi
contenuti.

12
Il mate r iale pe r s tu di ar e 3
Attività
1. Osserva con attenzione queste due pagine del tuo libro di storia e inserisci nei riquadri le seguenti parole
che descrivono le varie parti del testo.
colonnino • materiali multimediali • parola importante • parola spiegata nel colonnino • titolo capitolo •
titolo lezione • titolo paragrafo

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

13
4 Il tempo
per studiare

[ e
e e
e e c
c
Un buon metodo di studio deve cominciare dalla pianificazione.
ece
[
Il tuo obiettivo è quello di prevedere quanto tempo potrai dedicare
ogni giorno della settimana alle attività scolastiche, senza sacrificare
troppo le altre attività sportive, culturali, di svago, che sono altrettanto
importanti per la tua crescita personale.
Non è facile pianificare le giornate: probabilmente ti ci vorrà un po’
di tempo per riconoscere i tuoi tempi di attenzione e di resistenza
alla fatica, le difficoltà che le diverse materie presentano, le tue
attitudini e preferenze. Pianificare è quindi un lavoro personale, che
può cambiare nel corso del tempo. Possono nascere dei contrattempi
o degli imprevisti, o anche nuovi interessi e nuovi impegni che
ti obbligano a rivedere i tuoi piani.

Attività
1. Ti proponiamo un esempio di piano di lavoro settimanale.

SCADENZE SCOLASTICHE IMPEGNI PERSONALI NOTE


Portarsi avanti
Lunedì 2 ottobre
con la relazione di scienze
Dalle 17 alle 19 Iniziare a studiare subito
Martedì 3 ottobre Proiezione film e cineforum
Allenamento in palestra dopo pranzo
- Dedicare un’ora
Consegna relazione sull’attività
Mercoledì 4 ottobre all’esercitazione di pianoforte!
di laboratorio di scienze
- Iniziare a studiare storia
Dalle 15 alle 16
Lezione di pianoforte
Giovedì 5 ottobre
Alle 18
Appuntamento dal dentista
Iniziare a fare i compiti
Venerdì 6 ottobre Interrogazione di storia
per lunedì
Alle 16 Dedicare la mattinata
Sabato 7 ottobre
Festa di compleanno di Gianni ai compiti per lunedì!
Tutto il giorno
Domenica 8 ottobre
Gita in montagna con la famiglia

14
Il te mp o p e r s tu di ar e 4
Il piano di lavoro settimanale
Una unità di misura corretta per pianificare le tue giornate è la
settimana. Allora puoi realizzare una tabella degli impegni della
settimana, che ti farà da guida nello studio. Nella tabella devono essere
indicati giorno per giorno:
ATTENZIONE !
t le scadenze scolastiche (verifiche, interrogazioni, gite...); Se fai un piano
t le tue attività personali non scolastiche, con gli orari; di lavoro settimanale,
t lo spazio per annotare che cosa devi fare ogni giorno. puoi evitare brutte
sorprese...
Quindi, la tabella degli impegni potrebbe avere questo aspetto:
SCADENZE IMPEGNI
NOTE
SCOLASTICHE PERSONALI
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica

a. Quali impegni extrascolastici indicati nel piano di lavoro sono costanti nel tempo e quali occasionali?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
b. Perché lunedì puoi dedicare del tempo alla preparazione della relazione di scienze?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
c. Giovedì hai molto tempo a disposizione per preparare l’interrogazione di storia? Perché?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
d. Perché devi dedicare il sabato mattina ai compiti per lunedì?
........................................................................................................................................................................................................................................................................

2. Rispondi alle seguenti domande e poi confronta le tue risposte con quelle dei tuoi compagni.
Sarà interessante trovare dei comportamenti condivisi, tenendo conto anche dei consigli
del tuo insegnante.
a. Quanto tempo in media dedichi ogni giorno a compiti e studio?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
b. In quali orari lo fai preferibilmente?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
c. Riesci a stabilire in anticipo quanto tempo impiegherai per fare un certo compito? Di quanto
sbagli rispetto alle tue previsioni?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
d. Ti capita di non riuscire a svolgere tutto quanto ti è stato richiesto? Spesso? Solo qualche volta?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
e. Dedichi del tempo allo studio il sabato e la domenica?
........................................................................................................................................................................................................................................................................

15
4 Il te mpo p e r s tu diar e

Tempo stimato e tempo impiegato


Un’altra cosa molto importante è stabilire i tempi che dovrai dedicare
a ogni attività scolastica.
Prima di iniziare a fare i compiti di una materia, decidi quanto tempo,
secondo te, potrai impiegare e cerca di rispettarlo. Questa è sicuramente
una strategia importante per imparare a lavorare con metodo, in modo
efficace, senza distrazioni e senza stancarti troppo.
Verifica alla fine dell’attività svolta se hai rispettato la tabella di marcia
e, in caso negativo, di quanto ti sei allontanato dalla previsione: ti sarà
utile per essere più preciso la volta successiva.
Fare queste valutazioni ti permette di capire quanto tempo ogni giorno
devi dedicare allo studio.
Poi potresti decidere di studiare ogni giorno più o meno quel tempo,
anche se magari il giorno dopo non hai compiti: questo ti può servire per
portarti avanti e non trovarti troppi compiti da fare in un solo pomeriggio!

In quale ordine studiare le materie


Una volta che hai abbastanza chiari i tempi, puoi anche stabilire delle
priorità, decidere cioè quali materie e quali compiti svolgere per primi:
i più difficili? I più facili? Quelli che richiedono più tempo? Di solito
è meglio cominciare dalle attività più impegnative, ma puoi anche
scegliere di svolgere prima velocemente ciò che più ti piace o ti interessa,
per poi concentrarti sulle difficoltà che richiedono più tempo
e impegno.

Attività
1. Prova a fare una stima del tuo tempo di studio. Procedi così.
a. Osserva i contenuti di una pagina del tuo libro di storia. Ipotizza quanto tempo impiegherai a studiarla
e scrivilo: ………………………
b. Ora studia la pagina cronometrando il tempo, oppure guardando a che ora cominci.
c. Verifica se conosci i contenuti della pagina ripetendo ad alta voce.
d. Quando hai concluso, guarda l’orologio e scrivi il tempo impiegato per lo studio della pagina: ………………………
e. Confronta il tempo impiegato con quello che avevi ipotizzato. Che risultato hai avuto?
Se hai impiegato più tempo di quanto avevi ipotizzato, prova a trovare il motivo e scrivilo qui sotto.
..................................................................................................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................................................................................

2. Ora ripeti la prova studiando una lezione.


a. Osservala e ipotizza il tempo per studiarla: ………………………
b. Studia la lezione, cronometrando il tempo, e verifica se l’hai imparata ripetendola a voce alta.
c. Scrivi il tempo impiegato: ………………………
d. Confronta il tempo impiegato con quello che avevi ipotizzato e trai le conclusioni.

16
2 STUDIARE
LA STORIA
1 Prendere appunti
a lezione
Un primo consiglio per facilitare l’apprendimento di un argomento di storia
è quello di seguire attentamente la spiegazione dell’insegnante in classe e, se
è possibile, di prendere appunti
le informazioni, in modo che, una volta arrivato il momento di studiare
per conto proprio, tu parta già avvantaggiato, avendo un’idea generale
degli argomenti.

Perché prendere appunti


contemporaneamente ascoltare, comprendere e selezionare le informazioni
essenziali. Però è una cosa molto importante e utile, quindi vale la pena
impararla. Prendere appunti infatti serve a:
t aumentare l’attenzione e la concentrazione;
t ricordare quanto stai ascoltando o leggendo;
t organizzare le tue conoscenze anche ai fini dello studio.
Una cosa importante: cerca di rivedere gli appunti appena possibile, quando
il ricordo di ciò che hai ascoltato è ancora vivo, integrando o correggendo
le parti poco chiare o incomplete, in modo da rendere gli appunti comprensibili
e utilizzabili anche a distanza di tempo.

BUONI CONSIGLI
Per prendere appunti:
• indica sempre in apertura di pagina la data, la materia, l’argomento della spiegazione
o del testo;
• individua e annota solo le informazioni che ti sembrano più importanti;
• usa frasi sintetiche e schematiche, evitando parole inutili come articoli, preposizioni,
aggettivi, verbi ausiliari;
• abbrevia le parole (es. invece di esempio, pag. invece di pagina ecc.)
• usa sigle al posto di parole o nomi interi (USA al posto di Stati Uniti, EU al posto di Europa...);
• usa segni grafici al posto delle parole (più +, meno -, per x);
• usa ideogrammi, come frecce o altri simboli (il simbolo “=” invece della parola uguale; una
freccia per indicare un collegamento o una conseguenza; i simboli “>” e “<” invece delle parole
“maggiore” e “minore”...);
• evidenzia la gerarchia delle informazioni, sottolineando o scrivendo in maiuscolo le frasi più
importanti, mettendo tra parentesi le frasi meno importanti, facendo degli elenchi numerati
se ci sono tanti elementi (per esempio se vengono elencate le cause di un evento storico).

18
P r e nde r e ap p u nti a le zi o ne 1
Attività
1. Esercitati a prendere appunti ricorrendo all’aiuto di un compagno o di un adulto: prendi appunti mentre
qualcuno legge lentamente, anche più di una volta, la pagina del tuo libro di storia che ti proponiamo.
Il testo presenta date, nomi propri di personaggi storici e di popoli, tutti elementi che dovrai evidenziare
nei tuoi appunti.

Lezione 1. Il Regno dei franchi


CONOSCERE LA STORIA

I franchi si convertono alla fede cattolica


I franchi erano uno dei tanti popoli germanici che si erano stanziati nei territori dell’Impero romano.
Nel V secolo, sotto la guida di Meroveo, essi avevano costituito un regno romano-barbarico tra la Gallia
settentrionale e le regioni del basso Reno (gli odierni Paesi Bassi). Nel 496, il loro re Clodoveo (481-511)
abbandonò il paganesimo e si convertì alla fede cattolica. Questa scelta ebbe una grande importanza politica
per due ragioni. Rese più forte il regno perché i franchi professavano la stessa religione della popolazione
gallo-romana sottomessa; inoltre, da quel momento i franchi furono i più fedeli alleati del papa.

I franchi espandono il loro regno


Tra la fine del V secolo e il VI secolo, i franchi combatterono contro visigoti e alamanni e costituirono un vasto
regno, che comprendeva i territori degli attuali stati Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania occidentale e Svizzera.
Come tutti i re germanici, anche i re franchi consideravano il regno una proprietà personale: alla loro morte,
i territori venivano divisi tra gli eredi maschi. Spesso gli eredi entravano in lotta tra loro, e così la potenza del
regno si indeboliva. Fu quello che successe alla morte di Clodoveo, avvenuta nel 511: il grande regno fu diviso
tra i suoi quattro figli. Nacquero i regni di Austrasia, Neustria, Borgogna e Aquitania, ognuno con un sovrano.

I carolingi prendono il potere


I successori di Clodoveo furono dei sovrani deboli e vennero perciò detti “re fannulloni”. Di fatto il potere venne
preso dai maestri di palazzo o “maggiordomi”, grandi proprietari terrieri e alti funzionari della corte del re.
I maestri di palazzo del regno di Austrasia si mostrarono particolarmente abili: uno di loro, Pipino di Héristal,
nel 687 riunificò sotto il suo controllo anche gli altri regni. Il suo successore, Carlo Martello, divenne famoso
perché a capo del suo esercito nel 732 a Poitiers sconfisse gli arabi, che da quel momento rinunciarono
ad avanzare nel cuore dell’Europa. Infine, Pipino il Breve, figlio di Carlo, depose l’ultimo re merovingio e nel 751
si fece proclamare re, dando inizio a una nuova dinastia che verrà in seguito chiamata dei carolingi,
dal nome del suo più importante sovrano: Carlo Magno.

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19
2 Leggere e capire
il libro di storia
Lo studio della storia prosegue sul libro di testo, di cui abbiamo già parlato.
Il processo di apprendimento iniziato con la partecipazione alla lezione
in classe prosegue con la lettura, che consente la comprensione
e la memorizzazione del testo scritto e prevede tre passaggi successivi:
t la lettura globale-orientativa;
t la lettura approfondita;
t la lettura selettiva.

La lettura globale-orientativa
La lettura globale-orientativa consiste in una veloce lettura d’insieme.
È importante perché consente di farti un’idea generale dell’argomento.
Essa permette di rispondere alle domande più generali sul contenuto:
t qual è l’argomento che devo affrontare?
t di quale tematica o periodo storico più vasto è parte?
Inoltre, ti permette di capire come organizzare il tuo studio, perché:
t puoi pensare a come fare per imparare l’argomento;
t puoi ipotizzare quanto tempo potrebbe servirti per studiarlo.

BUONI CONSIGLI
Per effettuare una buona lettura globale-orientativa devi:
• leggere il titolo di capitolo e tutti i titoli dei paragrafi;
• osservare le immagini e le carte;
• leggere tutti gli elementi di aiuto allo studio che si trovano nel colonnino.

La lettura approfondita
Fatta la prima veloce lettura, devi procedere con la lettura approfondita, che
ti permette di comprendere a fondo i contenuti, di distinguere le informazioni
principali e quelle secondarie, di individuare i rapporti tra i concetti.
La lettura analitica di un paragrafo o di una lezione del tuo testo di storia si basa
sulle seguenti operazioni:
t evidenziare le parole o i concetti chiave, quelle parole o frasi che contengono le
informazioni o i concetti più importanti; di solito in un testo di storia sono nomi
di personaggi, date significative, concetti, nomi di nazioni coinvolte nei fatti
descritti ecc. Spesso le parole chiave sono scritte in neretto e, se si tratta
di termini di significato non comune, hanno una spiegazione nel colonnino.
t trovare il significato di termini sconosciuti: a volte il significato si può
ricavare dal contesto in cui è inserita la parola, cercando di collegare la parola
all’argomento trattato, alle frasi che la precedono e che vengono dopo; a volte
grazie alla presenza di esempi o di parafrasi introdotte da parole come
20
Le g g e r e e cap i r e il lib r o di s to r i a 2
cioè o per esempio. Se, invece, la rilettura del brano non ti aiuta a chiarire il senso
di un termine, puoi cercare la parola sul dizionario o su Internet, o chiederne
la spiegazione a un adulto.
t formulare possibili domande: un’operazione utile a verificare se hai compreso
il testo è quella di far emergere delle domande e verificarne la risposte.
Le domande fondamentali sono le seguenti.

CHI? Di chi stiamo parlando.


CHE COSA? Di che cosa stiamo parlando.
DOVE? In quale luogo (o luoghi) si svolgono i fatti.
QUANDO? In quale momento o periodo il fenomeno o l’evento si sono verificati.
COME? In che modo i fatti si sono svolti.
PERCHÉ? Quali sono le cause dell’evento o del fenomeno.
CON QUALI CONSEGUENZE? Qual è stata la conclusione e quali conseguenze ha avuto il fatto.

Ti proponiamo un esempio di lettura approfondita. In giallo abbiamo evidenziato


quelli che possono essere i concetti chiave di questo paragrafo.
Per quanto riguarda i termini sconosciuti, uno potrebbe essere àvari, ma come puoi
vedere il significato viene spiegato nella frase che viene dopo (l’abbiamo sottolineata).

Carlo Magno espande i confini del Regno franco


Dopo la morte di Pipino nel 768, il Regno franco passò nelle mani del figlio Carlo, che

anni di regno e di guerre, Carlo Magno riuscì quasi a raddoppiare l’estensione dei
territori del regno. Carlo sconfisse i sàssoni che occupavano la Germania nord-orientale.
Vinse i bàvari, abitanti dell’odierna Baviera. La campagna militare contro gli àvari, un
popolo seminomade che viveva di razzìa ai confini orientali del regno, fruttò un enorme
bottino che venne trasportato con decine di carri. Carlo si spinse anche in Spagna,
occupata dagli arabi, fino al fiume Ebro.
In Italia, Carlo strinse dapprima un’alleanza con i longobardi, sposando la principessa
Ermengarda, figlia di re Desiderio. Ma, nel 774, discese nuovamente nella penisola con
il suo esercito e pose fine al dominio longobardo nell’Italia settentrionale.
I possedimenti dei franchi erano ormai molto vasti: andavano dalla Spagna al mar

definito un “impero”.

Le domande da porsi su questo paragrafo sono:

CHI? Carlo Magno, re dei franchi.


CHE COSA? Raddoppiò l’estensione dei territori del regno.
DOVE? In Germania nord-orientale e in Italia.
QUANDO? Nel corso di quarantasei anni, a partire dal 768.
COME? Con una campagna militare.
CON QUALI CONSEGUENZE? Carlo costituì un dominio così grande da essere definito un impero.

A questo punto del tuo percorso di studio può essere utile integrare le informazioni
del testo con gli appunti presi durante la lezione: lì puoi trovare chiarimenti,
approfondimenti, spiegazioni di termini, riferimenti alla lezione fatta dall’insegnante
che ti rendono più semplice o completa l’informazione del testo.
21
2 Le g g e r e e cap ir e il lib r o di s to r i a

Attività
1. LETTURA GLOBALE-ORIENTATIVA Ti presentiamo due pagine del primo volume del tuo libro di storia.
Fai una lettura orientativa del testo: le domande che trovi sotto ti serviranno da guida.
a. Qual è l’argomento trattato in questa lezione?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
b. Da quale elemento del testo hai tratto questa informazione?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
c. In quale periodo storico si svolsero i fatti trattati? Scrivi le date che trovi nella lezione.
........................................................................................................................................................................................................................................................................
d. In quanti paragrafi è divisa la trattazione dell’argomento? ............................................................................................................

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Le g g e r e e cap i r e il lib r o di s to r i a 2

e. Oltre al testo scritto quali sono gli altri elementi che trovi nella lezione? ........................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................................
f. Che cosa illustra la carta tematica? ..........................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................................
g. Che cosa rappresenta l’immagine presente?
........................................................................................................................................................................................................................................................................
h. Secondo te, quanto tempo ti occorre per apprendere i contenuti di queste due pagine di testo?
........................................................................................................................................................................................................................................................................

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2 Le g g e r e e cap ir e il lib r o di s to r i a

Attività
2. LETTURA APPROFONDITA Leggi i seguenti paragrafi del tuo libro di storia soffermando la tua
attenzione sulle parole e le frasi evidenziate in neretto, le parole chiave del testo.
A quali di queste domande dello storico è possibile dare risposta utilizzando solo le parole chiave
del testo? Quando è possibile, scrivi la risposta di fianco alla domanda.

Lezione 1. La nascita dell’islam


a. Chi? ...................................................................................
CONOSCERE LA STORIA ................................................................................................
b. Che cosa? .....................................................................
In Arabia nasce una nuova religione ................................................................................................
All’inizio del VII secolo prende il via nella penisola Arabica un c. Dove? ..............................................................................
fenomeno che ha profondamente cambiato il corso della storia:
................................................................................................
la nascita e lo sviluppo della civiltà islamica.
La predicazione di un uomo, Maometto (in arabo Muhammad), d. Quando? .......................................................................
diffuse una nuova religione monoteista e trasformò le tribù nomadi ................................................................................................
della penisola Arabica in un popolo unito e combattivo. Gli arabi e. Come? .............................................................................
furono così capaci di conquistare in pochi decenni vastissimi territori ................................................................................................
dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa, unificandoli sotto la nuova fede f. Perché? ..........................................................................
religiosa, l’islam, e, in molti casi, sotto un’unica lingua e un’unica ................................................................................................
cultura. Gli effetti di questa straordinaria espansione sono ancora oggi g. Con quali conseguenze? ..............................
sotto gli occhi di tutti: l’islam conta oltre un miliardo di fedeli in tutto
................................................................................................
il mondo.
................................................................................................

Lezione 2. Il grande Impero


degli arabi
CONOSCERE LA STORIA
a. Chi? ...................................................................................
................................................................................................
Gli arabi conquistano immensi territori b. Che cosa? .....................................................................
La religione musulmana aveva unificato il mondo arabo: ................................................................................................
le popolazioni costiere e le tribù nomadi dell’interno della penisola c. Dove? ..............................................................................
Arabica erano ora accomunate da un’unica fede che, attraverso ................................................................................................
il Corano, dava loro anche le stesse regole riguardanti la vita sociale. d. Quando? .......................................................................
Dopo la morte di Maometto, i califfi diedero inizio a una grandiosa ................................................................................................
campagna di espansione militare e politica. In poco meno di
e. Come? .............................................................................
trent’anni, fra il 632 e il 661, gli arabi strapparono all’Impero bizantino
................................................................................................
la Siria e la Palestina, poi l’Egitto e la Libia, mentre, verso oriente,
sbaragliarono l’Impero persiano dei Sasanidi, arrivando a conquistare f. Perché? ..........................................................................
i territori oltre la Mesopotamia e il golfo Persico. ................................................................................................
L’espansione araba continuò inarrestabile anche dopo il 661, quando g. Con quali conseguenze? ..............................
la dinastia degli Omayyadi, una potente famiglia della Mecca, ................................................................................................
trasformò il califfato in una carica ereditaria. Nel 710 gli arabi avevano ................................................................................................
conquistato tutta l’Africa settentrionale fino all’oceano Atlantico
e l’Asia fino all’Indo.

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Le g g e r e e cap i r e il lib r o di s to r i a 2

3. Leggi ora questo paragrafo in cui però non sono evidenziate le parole chiave. Prova tu
a individuare sei parole significative per la comprensione del testo e a evidenziarle.

Gli eserciti arabi si impadroniscono della penisola Iberica


Tra il 711 e il 715 gli arabi superarono lo stretto di Gibilterra e si impadronirono anche
della penisola Iberica, annientando il Regno dei visigoti, che la occupavano dal tempo
del crollo dell’Impero romano d’Occidente (V secolo). Solo pochi territori settentrionali
della penisola rimasero nelle mani di piccoli regni cristiani.
Sempre all’inizio dell’VIII secolo gli eserciti arabi si spinsero anche al di là dei Pirenei
dilagando in Gallia, dove compirono razzie e fecero prigionieri.
La sconfitta di Poitiers del 732 per opera dei franchi fermò, almeno nel Medioevo,
l’avanzata araba in Europa.

4. Ti presentiamo ora alcune frasi tratte dalla stessa lezione del testo di storia: in esse sono presenti
ed evidenziati termini specifici, di cui forse non conosci il significato.
Indica se il loro significato si può dedurre dal contesto o grazie alla spiegazione del termine
presente nel testo stesso.

SPIEGAZIONE SPIEGAZIONE
DAL CONTESTO DEL TERMINE

Gli arabi erano politeisti: ogni tribù adorava molte divinità.

Come l’ebraismo e il cristianesimo, anche la nuova religione era


rigorosamente monoteista: essa infatti ammetteva un solo dio, Allah.

Nel corso della storia, sia passata sia recente, molti paesi di religione
islamica sono stati e sono delle teocrazie, cioè governi che ispirano le
proprie leggi a precetti religiosi.

Con la loro espansione e il contatto con culture diverse, gli arabi, che prima
dell’islam erano un popolo di tribù nomadi, si trasformarono. Non solo
divennero stanziali, ma costruirono grandi e splendide città.

Il Corano vieta espressamene di rappresentare la figura o il volto di Allah


per non favorire l’idolatria, cioè l’adorazione degli idoli.

L’ora della preghiera è annunciata dal muezzin, che richiama i fedeli


dal minareto, la torre che affianca la moschea.

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2 Le g g e r e e cap ir e il lib r o di s to r i a

La lettura selettiva
La lettura selettiva serve a individuare le informazioni da memorizzare.
Per eseguire questa selezione, devi attuare due operazioni: la sottolineatura
e la suddivisione del testo in parti.

La prima operazione è sottolineare le frasi del paragrafo che contengono


le informazioni più importanti o l’idea centrale dell’argomento. Spesso
contengono parti in neretto, parole evidenziate o sottolineate.
Un errore che devi evitare è quello di sottolineare tutte o quasi tutte le frasi:
è un’operazione inutile e inefficace. Devi quindi prestare molta attenzione
a individuare i contenuti più significativi, quelli che tracciano il senso
di un avvenimento, di un concetto, di un evento.
La frase da sottolineare può contenere:
t un avvenimento;
t una definizione;
t un’affermazione;
t un argomento che prova o dimostra l’affermazione;
t un concetto, un pensiero, un’idea.
In genere, le frasi fondamentali, che contengono le informazioni più importanti,
sono seguite dalle idee di supporto, cioè delle frasi che hanno la funzione
di convalidare, spiegare, analizzare più a fondo la frase fondamentale. Queste
idee possono contenere anche esempi o dimostrazioni a sostegno della frase
principale, oppure spiegano le cause e le conseguenze del fenomeno indicato
nella frase fondamentale.
Il paragrafo può presentare anche una conclusione, cioè una frase che ne
riassume il contenuto e talvolta è la premessa al paragrafo seguente.

La seconda operazione è suddividere il testo in parti. Il testo si sviluppa attraverso


dei passaggi logici o contenutistici che formano come dei blocchi di contenuto.
Un’operazione importante ai fini dello studio è quella di individuare queste
sequenze.

BUONI CONSIGLI
Per indicare i blocchi di contenuto puoi:
• isolarli racchiudendoli in un riquadro fatto con la matita;
• evidenziarli con un trattino verticale o un asterisco sul margine della pagina;
• scrivere sul margine una breve frase di sintesi o uno schema del contenuto.

Ti proponiamo un esempio di lettura selettiva. Come puoi vedere nella pagina


a fianco, abbiamo sottolineato le frasi che contengono le informazioni più
importanti. In colore giallo, abbiamo indicato le frasi di supporto, che spiegano
e approfondiscono la frase fondamentale. Infine, abbiamo suddiviso il testo
in due parti, in base a blocchi di contenuto diversi: infatti la prima parte parla
della pressione dei grandi feudatari sull’imperatore, la seconda di un’altra causa
che rafforzò il potere dei feudatari: le invasioni di normanni e ungari.
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Le g g e r e e cap i r e il lib r o di s to r i a 2

I grandi feudi diventano ereditari


Le lotte e le spartizioni territoriali indebolirono il potere dell’imperatore. Ne approfittarono
i grandi feudatari, che ormai governavano i propri feudi in maniera autonoma. Ciascuno
dei sovrani carolingi, infatti, concesse nuove terre e privilegi ai propri feudatari,
pergarantirsi la loro alleanza nella lotta per il potere, con la conseguenza che il potere
e l’indipendenza di conti e marchesi crebbero molto rapidamente.
I grandi feudatari arrivarono a chiedere che, alla loro morte, il feudo non fosse più
restituito al sovrano, ma passasse in eredità ai propri figli.
primo blocco
Carlo il Calvo fu costretto ad accettare queste richieste: nell’877 emanò il capitolare
di Quierzy, un provvedimento che riconosceva che il feudo non era più concesso
al feudatario, ma era una sua proprietà. Così i grandi feudatari divennero i sovrani
dei territori che governavano.
Il sistema feudale, con la sua struttura gerarchica di giuramenti di fedeltà personale,
era nato per tenere unito l’Impero carolingio; ora diventava invece un elemento
di disgregazione e di crisi politica.
A rendere i feudatari sempre più forti e indipendenti contribuirono anche le invasioni
dei normanni e degli ungari. In un continente percorso da bande di predoni,
secondo blocco
solo i feudatari erano in grado di organizzare la difesa, e in tal modo aumentavano
il loro potere presso le popolazioni.

Attività
5. Individua e sottolinea nel seguente paragrafo solo le frasi che contengono le informazioni più
importanti o l’idea centrale dell’argomento.

Lezione 3. L’Impero e la Chiesa sono


i due massimi poteri
Durante l’Alto Medioevo il potere del papa e quello dell’imperatore erano considerati

doveva essere riconosciuto da tutti. All’imperatore spettava il potere temporale (o politico),


cioè governare gli Stati, amministrare la giustizia nel mondo. Al papa spettava il potere
spirituale: guidare gli uomini nelle scelte spirituali, diffondere la parola di Cristo,
insegnare la verità della fede.
Con Ottone I, come abbiamo visto, il potere imperiale cercò di sottomettere quello papale,
controllando l’elezione del papa, scegliendo i vescovi e utilizzandoli come feudatari.
Intorno alla metà dell’XI secolo la Chiesa si ribellò a questa situazione di inferiorità.
Papa Niccolò II convocò nel 1059 un concilio a Roma. Questa assemblea di vescovi prese
due importanti decisioni:
vietò a chiunque di ricevere cariche ecclesiastiche dalle mani di un laico, quindi anche
dell’imperatore;
stabilì che il papa dovesse essere eletto dai cardinali, cioè dai vescovi delle chiese
più importanti di Roma, senza alcuna ingerenza da parte dell’imperatore.

6. Ora riconosci ed evidenzia le idee di supporto, che spiegano o chiariscono meglio le informazioni
principali.

27
3 Sintetizzare e

Gli strumenti utili a organizzare le informazioni sono principalmente la sintesi


e la schematizzazione tramite tabelle e mappe.
Fare una sintesi può essere utile a verificare se hai compreso la lezione
e a ricordarne i contenuti, quelli che dovrai conoscere anche per l’interrogazione.
Perché questo strumento sia efficace è opportuno avere un quaderno di storia
in cui raccogliere questo materiale, ordinandolo in base agli argomenti
del percorso storico.
Hai già visto come sia importante imparare a sottolineare il testo. Le frasi
sottolineate contengono le informazioni principali, e spesso presentano parole
chiave. Ora fai un altro passo: se le colleghi tra loro, puoi ottenere un’efficace
sintesi di quella parte di testo. Per sintetizzare, utilizza anche gli appunti
e le note segnate sul margine della pagina.

BUONI CONSIGLI
Per fare una sintesi
• Per fare la sintesi di un testo, prima sottolinea le frasi più importanti. Poi collega tra loro
le frasi che hai sottolineato. Per collegarle:
– utilizza appropriati connettivi logici (perché, perciò, quindi, infatti, ma, tuttavia, eppure... )
– utilizza anche i connettivi temporali (dopo che, prima che, dapprima, in seguito, mentre,
in seguito, poi...).
• In questo modo, puoi evidenziare i rapporti di causa-effetto o le sequenze temporali
di un avvenimento.

Attività
1. Leggi il testo “L’Impero e la Chiesa sono i due massimi poteri” che trovi alla pagina precedente.
Sottolinea le frasi che contengono le informazioni principali. Poi utilizza le frasi sottolineate
per realizzare una sintesi, collegandole con gli appropriati connettivi logici e temporali.
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Sinte ti zzar e e o r g anizzar e u n te s to 3
Schematizzare
Per raccogliere le idee e memorizzare i contenuti può essere efficace schematizzarli.
Gli schemi sono molto utili, in quanto ti permettono di rendere visibili, attraverso figure,
simboli e parole, sia le informazioni contenute nel testo sia i rapporti logici e temporali
che le legano tra loro. Il lavoro di schematizzazione è importante perché ti conduce
a memorizzare in modo attivo e personale i contenuti: tenendo sotto gli occhi
uno schema puoi prepararti a esporre l’argomento in modo organico e chiaro.
La scelta del tipo di schema da applicare dipenderà dalle caratteristiche del testo
e dal tuo stile di apprendimento.
ATTENZIONE !
Le tabelle
Le tabelle e le mappe sono uno
strumento importante
Sono uno strumento per sintetizzare e ordinare le informazioni contenute
in un testo. La tabella ha un titolo che esprime l’argomento generale
per memorizzare e
e degli indicatori che suddividono l’argomento in punti. mettere a confronto
Le tabelle possono essere semplici o a doppia entrata. gli eventi
Usa le tabelle semplici soprattutto per riassumere caratteristiche e metterle
a confronto, sottolineare uguaglianze e differenze. La tabella semplice ha generalmente
un titolo ed è composta da righe e colonne. Le righe contengono gli indicatori
che segnalano i punti in cui si articola l’argomento stesso. Nelle colonne degli indicatori
viene riportata una descrizione sintetica per ogni punto.
Osserva la tabella che sintetizza le caratteristiche dei germani, popoli che invasero
l’Impero romano nel III secolo d.C.

I GERMANI
Provenienza Base della società Attività produttive Religione
Area dell’Europa Tribù formate Pastorizia e caccia; Politeista, con divinità
centro-orientale, da clan, con a capo agricoltura primitiva che personificano
dal mar Baltico un valoroso guerriero le forze della natura
al mar Nero

Usa le tabelle a doppia entrata quando vuoi paragonare numerosi elementi. In questo tipo
di tabella ci sono due gruppi di indicatori: quelli di riga, in direzione orizzontale, e quelli
di colonna, in direzione verticale. Per questo è chiamata a due entrate: puoi scegliere tu
l’ordine di lettura, leggendo le colonne, quindi dall’alto in basso, oppure le righe,
da sinistra a destra.
Puoi trovare numerosi esempi di tabelle sul tuo libro di storia: osserva questa che mette
a confronto il sistema feudale con i regni nazionali.

SISTEMI POLITICI A CONFRONTO


Feudalesimo Regni nazionali
Territorio Frazionato in feudi Unitario, delimitato da confini
precisi
Potere legislativo e giudiziario I feudatari I sovrani
Riscossione delle tasse I feudatari I sovrani attraverso i funzionari che
formano la burocrazia dello Stato
Difesa del territorio Feudatari con le truppe loro fedeli Esercito permanente stipendiato
capitanate da nobili e cavalieri

29
3 Sinte tizzar e e o r g anizzar e u n te s to

Attività
2. Compila la tabella riportando le caratteristiche della tua classe:
sezione, numero di studenti, maschi, femmine, numero di insegnanti.

.............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. ..............................................................

.............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. ..............................................................

3. Compila la tabella collocando nei diversi periodi storici gli avvenimenti elencati sotto.

Età antica Medioevo Età moderna Età contemporanea

Fino al 476 Fino al 1492 Fino al 1815 Fino a oggi

................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................

a. 1596: nascita di Galileo Galilei c. 800: incoronazione di Carlo Magno


b. 1914: inizio della Prima guerra mondiale d. 14: morte dell’imperatore Augusto

4. Leggi il breve testo che parla delle prime quattro crociate e poi completa la tabella.

La prima crociata ufficialmente organizzata prese le mosse tra il 1096 e il 1097. Le armate dei grandi feudatari
guidate da Goffredo di Buglione raggiunsero via terra o via mare Costantinopoli e da qui partirono per
riconquistare l’Anatolia e aprirsi la strada verso la Palestina. Nel 1099 i crociati giunsero a Gerusalemme,
la assediarono e la conquistarono. La crociata si concluse con la riconquista bizantina dei territori dell’Asia Minore
caduti in mano ai turchi e con la creazione di quattro stati cristiani d’Oriente.
Gli stati cristiani d’Oriente durarono poco. Dopo la caduta di Edessa, nel 1144, fu bandita la seconda crociata (1147-
1148), che non ebbe alcun successo. Nel 1187 l’esercito musulmano, guidato da Saladino, riconquistò Gerusalemme.
Alla terza crociata (1189-1192) presero parte l’imperatore Federico Barbarossa, Filippo II Augusto, re di Francia,
e Riccardo Cuor di Leone, re d’Inghilterra. Nel 1191 i crociati riconquistarono Acri in Palestina, ma dovettero
rinunciare a Gerusalemme; il Saladino stipulò la pace con Riccardo d’Inghilterra.
La quarta crociata (1202-1204) fu la prima ad essere del tutto condizionata da interessi economici. La Repubblica
di Venezia finanziò l’impresa e garantì il trasporto via mare degli eserciti. In cambio ottenne di spostare l’obiettivo
della conquista militare dalla Terrasanta a Costantinopoli. Così i crociati presero e saccheggiarono Bisanzio,
scacciarono l’imperatore e posero Baldovino di Fiandra a capo di un nuovo Impero latino d’Oriente. Nel corso
del XIII secolo si susseguirono altre quattro crociate che non diedero alcuna svolta alla situazione in Oriente.

ANNI PARTECIPANTI ESITI

........................................................................................ Conquista di ............................................................................


Prima crociata 1096-1097
........................................................................................ Creazione di quattro .....................................................

Seconda crociata ......................................................... Non è specificato Nessun successo

........................................................................................
........................................................................................ Riconquista di .......................................................................
Terza crociata .........................................................
........................................................................................ Rinuncia a ...................................................................................
........................................................................................

Quarta crociata ......................................................... Repubblica di Venezia Nascita di un nuovo ......................................................

30
Sinte ti zzar e e o r g anizzar e u n te s to 3
Le mappe concettuali
Le mappe concettuali sono rappresentazioni grafiche e schematiche di un
argomento, di un concetto o di un’idea. Grazie alle mappe concettuali ogni
argomento di studio, anche se complesso e vasto, può essere schematizzato.
Le mappe sono diagrammi composti da riquadri, o blocchi, che contengono
le informazioni relative all’avvenimento storico o al personaggio o al problema.
I riquadri sono collegati tra loro da frecce che evidenziano la relazione logica
(per esempio di causa-effetto) o temporale (per esempio eventi che si succedono)
che unisce le informazioni.
Per creare questo diagramma si possono utilizzare immagini o figure
geometriche (riquadri, tondi, ovali) all’interno dei quali inserire una “etichetta”,
cioè una breve sintesi dei concetti che vogliamo ricordare e visualizzare.
Vediamo quindi quali sono i passi fondamentali
per creare una mappa concettuale: LA CHIESA
t individuare i concetti o gli eventi che si
vogliono inserire nella mappa, a partire da quello
principale; Grave crisi morale
t organizzare i concetti sui vari livelli, per ordine
di importanza o di causa-effetto o per ordine
cronologico;
t individuare ed esplicitare i nessi logici che li Nascono movimenti Papa Gregorio VII
legano, attraverso linee o frecce direzionate. di protesta a carattere promuove una grande
religioso come riforma della Chiesa
Le relazioni di causa-effetto e le relazioni di la pataria, i càtari ma il malcontento resta
successione temporale vanno indicate con frecce; e i valdesi
le elencazioni, che servono per specificare o
approfondire un fenomeno, oppure gli eventi
Nascono gli ordini religiosi dei domenicani
che non sono in relazione tra loro, vanno indicati e dei francescani, che si pongono al servizio
con linee; della Chiesa per rinnovarla

t creare eventualmente la propria legenda


personale di figure e colori. La Chiesa istituisce Papa Bonifacio VIII afferma
il Tribunale la supremazia papale, ma
La mappa può: dell’Inquisizione per trova l’opposizione dei nuovi
t presentarsi come un diagramma verticale combattere le eresie Stati nazionali

o ad albero, con l’argomento principale in alto


che viene via via scomposto in concetti di livello Filippo IV fa arrestare Bonifacio VIII
inferiore, collegati al concetto superiore da nessi Bonifacio VIII, fa eleggere minaccia di scomunica
un papa francese e porta la il re di Francia Filippo
logici (vedi mappa a fianco); sede papale ad Avignone IV il Bello perché ha
t avere uno sviluppo orizzontale, da sinistra imposto le tasse anche
agli ecclesiastici
a destra, come la foce di un fiume, 1377
con diramazioni sempre più ampie. La sede papale torna a
Roma, ma nasce il Grande
scisma d’Occidente che
vede contrapposti due papi

1449
Viene riaffermata
l’unità della Chiesa,
ma i contrasti indeboliscono
definitivamente il potere
politico del Papato

31
3 Sinte tizzar e e o r g anizzar e u n te s to

Attività
5. Leggi il brano e completa la mappa che sintetizza il fenomeno della ripresa economica in Europa
dopo l’anno Mille. Poi evidenzia i rapporti di causa ed effetto.

Poco dopo l’anno Mille in Europa iniziò un periodo di pace e di clima favorevole, mentre si diffusero nuovi modi
di arare e coltivare i campi. In particolare cambiò l’aratro, ora più pesante e trainato dai buoi o dai cavalli, aggiogati
con un collare rigido di spalla. Nella coltivazione dei campi fu introdotto il sistema della rotazione triennale delle
colture. Tutto ciò ebbe l’effetto di aumentare la produzione agricola. Queste innovazioni permisero condizioni di
vita migliori, diminuì la mortalità e crebbe la popolazione: tra il 1000 e il 1200 la popolazione europea passò da 40
a 49 milioni di abitanti. L’aumento della produzione agricola permise anche di avere scorte di prodotti che potevano
essere destinati alla vendita. Ripresero allora i commerci.

a. ...............................................................
Nuove tecniche
Periodo di pace Clima favorevole b. ...............................................................
agricole
c. ...............................................................

Aumento della produzione


..................................................................................

Migliori condizioni di
................................................................................................................................... Scorte di prodotti agricoli

Incremento della Ripresa dei


................................................................................................................................... ...................................................................................................................................

32
4 Collocare nel tempo
e nello spazio
Se osservi le pagine del tuo manuale di storia ti accorgi che il testo scritto ne
occupa solo un parte, a volte non la più estesa; ampio spazio viene dato alle carte
e alla cronologia visualizzata attraverso le linee del tempo.
Abbiamo già detto che svolgendo la prima lettura del testo, quella che abbiamo
definito “orientativa”, è necessario soffermarsi anche sulle parti che affiancano
il profilo, completando e integrando l’esposizione dell’argomento.
Carte e linee del tempo sono strumenti importantissimi per la comprensione
e la memorizzazione del testo.

La misurazione del tempo


La domanda principale della storia è “Quando?”. Il tempo infatti è la categoria
più importante di questa disciplina. Collocare gli avvenimenti storici nel tempo
non è un’operazione immediata, perché la misurazione del tempo è diversa
a seconda delle civiltà e del periodo storico.
Nel mondo occidentale è stato individuato l’anno della nascita di Cristo come
anno zero dal quale calcolare gli anni, i secoli e i millenni successivi e, a ritroso,
quelli che lo precedono.
Anticamente, gli egizi contavano il tempo prendendo come data di base l’anno
di nascita del faraone; i greci avevano come base la prima Olimpiade, che
corrisponde al nostro 766 a.C. (cioè “avanti Cristo”, ovvero prima della nascita
di Cristo); i romani l’anno della fondazione di Roma, per noi il 753 prima
della nascita di Cristo.
Nel mondo islamico l’anno zero corrisponde al 622 d.C. (cioè “dopo Cristo”, cioè
dopo la nascita di Cristo), anno della fuga di Maometto nella città di Medina dove
iniziò la predicazione dell’Islam. Gli ebrei considerano come anno di riferimento
la presunta data della creazione del mondo che, secondo quanto indicato nella
Bibbia, sarebbe avvenuta nel 3760 a.C. I cinesi considerano anno zero la nascita
di Confucio avvenuta nel 551 a.C.

Le ere storiche
Gli storici occidentali hanno poi suddiviso la storia dell’uomo in preistoria
e storia. La preistoria è il lunghissimo periodo che va dall’apparire dell’uomo
sulla Terra all’invenzione della scrittura, avvenuta circa 3000 anni prima
della nascita di Cristo.
La storia, a sua volta, è stata suddivisa in periodi storici chiamati “età”:
t l’età antica va dall’invenzione della scrittura sino alla caduta dell’Impero romano
d’Occidente, avvenuta nel 476 d.C.;
t l’età medievale, o Medioevo, va dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente
alla scoperta dell’America, nel 1492 d.C.;
t l’età moderna va dalla scoperta dell’America all’inizio della Rivoluzione francese,
nel 1789 d.C.;
t l’età contemporanea va dall’inizio della Rivoluzione francese ai giorni nostri.

33
4 Co llo car e ne l te mp o e ne llo s p azi o

La linea del tempo


Per rappresentare e comprendere visivamente la successione degli avvenimenti
nel tempo è efficace utilizzare la cosiddetta “linea del tempo”, un asse
cronologico sul quale collocare i fatti più importanti relativi a un periodo,
ATTENZIONE !
Leggi bene
a un evento, a un fenomeno. questo paragrafo, ti sarà
La linea del tempo permette di comprendere: utile per tutti gli anni
• la cronologia dei fatti storici, cioè la loro successione temporale; di scuola
• la contemporaneità dei fatti storici, cioè quali sono i fatti avvenuti
contemporaneamente;
• la durata di un fatto storico, cioè il tempo trascorso tra l’inizio e la fine del fatto
storico.

Osserva la linea del tempo che evidenzia la suddivisione del tempo in anni prima
della nascita di Cristo (a.C.) e dopo la nascita di Cristo (d.C.).

600 500 400 300 200 100 0 100 200 300 400 500 600

VI sec. V sec. IV sec. III sec. II sec. I sec. I sec. II sec. III sec. IV sec. V sec. VI sec.
a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C.

Puoi notare che i secoli sono numerati in numeri romani.

I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXI
Primo secolo

Secondo secolo

Terzo secolo

Quarto secolo

Quinto secolo

Sesto secolo

Settimo secolo

Ottavo secolo

Nono secolo

Decimo secolo

Undicesimo secolo

Dodicesimo secolo

Tredicesimo secolo

Quattordicesimo secolo

Quindicesimo secolo

Sedicesimo secolo

Diciassettesimo secolo

Diciottesimo secolo

Diciannovesimo secolo

Ventesimo secolo

Ventunesimo secolo
Questa linea invece indica la periodizzazione usata dagli storici.

3000 d.C. 476 d.C. 1492 d.C. 1789 d.C.

Età antica Età medievale Età moderna Età contemporanea

Puoi osservare che la linea del tempo deve:


• avere un inizio, cioè un punto di riferimento; in questo caso, i fatti accaduti
prima sono indicati alla sua sinistra, mentre quelli accaduti dopo sono indicati
a destra;
• avere una freccia che indica la direzione del tempo;
• avere elementi che definiscono vari punti o segmenti sul tracciato temporale.

34
Co llo car e ne l te mp o e ne llo s p azi o 4
La durata
Gli avvenimenti storici che incontrerai nel corso dei tuoi studi hanno durate diverse.
Ti presentiamo una classificazione temporale degli eventi, partendo da quelli più brevi,
fornendoti degli esempi:
t gli eventi istantanei, che si svolgono nel giro di pochissimo tempo: per esempio
un omicidio, l’esplosione di una bomba...
t gli eventi di breve durata, misurati in ore o in giorni: per esempio una battaglia;
t gli eventi di lunga durata, misurati in anni o decenni: una guerra, un regime politico...;
t gli eventi di lunghissima durata, misurati in secoli: la nascita e lo sviluppo
di una religione, o un cambiamento economico come lo sviluppo industriale.

Attività
1. Indica a quale secolo appartengono le seguenti date.
a. La tua data di nascita: .......................................................................................................................................................................
b. L’invenzione della stampa a caratteri mobili (1455): .......................................................................................................
c. La morte di Napoleone Bonaparte (1821): .............................................................................................................................
d. La battaglia di Maratona (490 a.C.): ...........................................................................................................................................

2. Osserva la linea del tempo tratta dalla lezione di storia riguardante il Basso Medioevo e rispondi
alle domande:

LE DATE IMPORTANTI

750 800 850 900 950 1000

732 751 800 843 877 962


Battaglia Pipino il Breve, Carlo Magno Divisione dell’impero Capitolare di Ottone I di Sassonia
di Poitiers: re dei franchi, incoronato dopo la morte Quierzy: incoronato imperatore
i franchi inizia la dinastia imperatore di Carlo Magno i feudi diventano
sconfiggono carolingia ereditari
gli arabi

a. Quali secoli, completi e incompleti, racchiude questa linea del tempo?


b. Sono secoli avanti Cristo o dopo Cristo? ..................................................................................................................................
c. In quale secolo si svolse la battaglia di Poitiers? .................................................................................................................
d. Se volessi inserire nella linea del tempo la data del 955, anno in cui Ottone I sconfisse gli ungari
nella battaglia di Lechfeld, in quale secolo lo collocheresti? ........................................................................................

3. Inserisci sulla linea del tempo le lettere corrispondenti alle seguenti date, che riguardano avvenimenti
importanti della storia antica che hai già studiato nella scuola primaria.
a. 44 a.C. (morte di Giulio Cesare)
b. 323 a.C. (morte di Alessandro il Grande)
c. 476 d.C. (caduta dell’Impero romano d’Occidente)
d. 480 a.C. (battaglia delle Termopili fra greci e persiani)
e. 54 d.C. (l’imperatore Claudio conquista la Britannia)

500 400 300 200 100 0 100 200 300 400 500

.................................................................................................................................................................................................................................................................................

35
4 Co llo car e ne l te mp o e ne llo s p azi o

La collocazione degli eventi nello spazio


Per comprendere un evento o un fenomeno storico è importante collocarlo
nello spazio, cioè sapere dove esso si è verificato.
L’evento storico può:
ATTENZIONE !
t coinvolgere uno spazio ristretto: per esempio, un attentato, una battaglia; Osservare bene
t riguardare uno spazio vasto: per esempio, le conquiste di Carlo Magno; le carte storiche è utile
t partire da un punto e diffondersi nello spazio: per esempio, la diffusione anche per la geografia
della peste nel XIV secolo. e magari per i tuoi
Collocare gli eventi nello spazio ti permette di farti un’idea dei territori teatro viaggi futuri!
degli eventi e di costruirti una mappa mentale, che poi riuscirai a modificare
secondo l’evolversi degli eventi nel corso del tempo e a confrontare
con la situazione attuale.

La carta storica
La carta storica è una carta tematica, cioè illustra un determinato aspetto
di un territorio, utilizzando colori e segni. La carta storica illustra, per esempio,
la situazione territoriale, politica, militare, economica, sociale... di una zona in
un determinato periodo. Mostra l’estensione di un regno, oppure lo spostamento
di un popolo da una regione a un’altra, il luogo preciso dove si è combattuta
una battaglia ecc.

Attività
1. Osserva la carta storica
L’ESPANSIONE NORMANNA
e rispondi alle domande.
GROENLANDIA
mare
di Norvegia

ISLANDA
Isole
Faroer Isole
Shetland
Novgorod

oceano mare
Atlantico del Nord mar principati
Baltico vareghi
Brema
LABRADOR
Amburgo POLONIA
Kiev
Regno
di Germania
Regno
TERRANOVA Nantes di Francia Pavia
Danubio
Bordeaux Marsiglia Regno
Regni d’Italia BULGARIA
cattolici mar Nero mar
Roma Costantinopoli Caspio
di Spagna Barcellona
Regioni d’origine Lisbona Emirato Impero bizantino
dei normanni Siviglia di Cordoba
Tunisi Atene
Conquiste e insediamenti Tigri
normanni fino al X secolo mar Mediterraneo
califfati arabi Eufrate

Direttrici dell’espansione califfati


normanna nell’VIII, IX, X secolo: arabi
norvegesi
danesi
svedesi (o vareghi)

a. Qual è il tema rappresentato nella carta? ..........................................................................................................................................................


b. Che cosa rappresentano i colori? ...............................................................................................................................................................................
c. Che cosa rappresentano le frecce? ............................................................................................................................................................................

36
Co llo car e ne l te mp o e ne llo s p azi o 4
BUONI CONSIGLI
Per leggere una carta storica è importante:
• leggere il titolo della carta proposta, o il testo a cui fa riferimento, che indicano quale
momento storico e quale fenomeno viene rappresentato;
• utilizzare la legenda, cioè l’insieme dei segni convenzionali riportati sulla carta (colori diversi,
simboli, frecce...);
• sapersi orientare sulla carta geografica attuale della zona rappresentata per riconoscere
il territorio di cui si sta parlando.

LA DIFFUSIONE DELLE ERESIE NEL XII SECOLO

Cambrai
Il “titolo” della carta è Colonia

importante per capire Parigi Reno


Praga
l’argomento illustrato. Orléans Ratisbona

Loira
Vienna
Limoges Costanza
Nella legenda troviamo i Lione Milano
Garonna
simboli e i colori riportati Albi
Venezia
sulla carta. Patarini (1060-80)
Tolosa Avignone
Béziers Genova
Po
Narbona
Càtari (fine XII-inizio XIII sec.)

Valdesi (fine XII-XIII sec.)

2. Le due carte rappresentano l’Italia: quella di sinistra è una carta storica, quella di destra è un carta
politica attuale. Osservale e rispondi.

GLI STATI ITALIANI NEL XV SECOLO L’ITALIA DI OGGI

a. A che cosa corrispondono secondo te i diversi colori nella carta di sinistra? E in quella di destra?
........................................................................................................................................................................................................................................................................

37
5 Leggere le fonti
storiche
Lo studio della storia non può prescindere dall’analisi delle fonti storiche, cioè di
tutti i documenti del passato (testi scritti, dipinti, oggetti...) che lo storico utilizza
per comprendere, ricostruire e interpretare il passato.
Vi sono diversi tipi di fonti:
t Fonti scritte: documenti, lettere, cronache, leggi, iscrizioni, diari ecc.
t Fonti orali: testimonianze e racconti fatti a voce e trascritti, interviste ecc.
t Fonti iconografiche: graffiti, dipinti, sculture, affreschi, fotografie, film ecc.
t Fonti materiali: monumenti, edifici, oggetti di uso quotidiano, armi, gioielli,
monete, resti archeologici, abiti ecc.
t Fonti audiovisive: registrazioni su nastro, dischi, trasmissioni televisive, video,
documentari, film ecc.

FONTI ORALI

FONTI SCRITTE

FONTI MATERIALI

FONTI ICONOGRAFICHE FONTI AUDIOVISIVE

38
Le g g e r e le fo nti s to r i ch e 5
Altre catalogazioni delle fonti
Gli studiosi dividono poi le fonti storiche in primarie e secondarie, sulla base
della loro differente provenienza:
t le fonti storiche primarie sono quelle che provengono direttamente dal periodo
storico oggetto di studio senza che vi sia una mediazione da parte di uno storico.
Per esempio, se si studia la storia romana, le fonti primarie sono i documenti,
i contratti, le monete, i monumenti dell’epoca;
t le fonti storiche secondarie sono quelle che ci parlano di un’epoca attraverso la
mediazione di uno o più storici, sono cioè una ricostruzione o una interpretazione
di un’epoca o di un fatto storico. Per esempio, se si studia la storia romana, le fonti
secondarie sono le cronache su tale argomento scritte in epoche successive, i saggi
antichi e moderni nei quali si parla della storia di Roma antica, le opere d’arte
successive dedicate a eventi della storia romana.

Infine, le fonti possono essere anche consapevoli o inconsapevoli.


Sono fonti consapevoli quelle lasciate volontariamente per essere tramandate
ai posteri, per esempio le memorie scritte da un personaggio importante.
Sono fonti inconsapevoli quelle che nell’intenzione dell’autore non sono nate come
fonti, ma che sono state utilizzate dagli storici: per esempio, una lettera privata.

FONTI PRIMARIE FONTI SECONDARIE

FONTI CONSAPEVOLI FONTI INCONSAPEVOLI

39
5 Le g g e r e le fo nti s to r ich e

Attività
1. Osserva le fonti riprodotte e scrivi se si tratta di fonte scritta, orale, iconografica, materiale.

.........................................................................................

.........................................................................................

.........................................................................................

.........................................................................................

2. Indica a quale tipo di fonte appartiene ogni voce del seguente


iconografica

audiovisiva

secondaria
elenco. Inoltre, segna se si tratta di una fonte primaria
materiale

primaria
scritta

orale

o secondaria.

a. Un vaso greco
b. Una fotografia della guerra in Vietnam
c. La Costituzione della Repubblica italiana
d. Il nonno che racconta le sue esperienze di scuola
e. Un monumento a Garibaldi
f. Il telegiornale dell’11 settembre 2001
g. Un disegno scientifico dell’aspetto dell’uomo di Neanderthal
h. La carta d’identità di un tuo parente

40
Le g g e r e le fo nti s to r i ch e 5
Dove trovare le fonti storiche
Se vuoi approfondire un argomento puoi trovare fonti e documenti in diversi
luoghi. Puoi trovarle nei luoghi appositamente adibiti alla loro conservazione,
come le biblioteche, gli archivi, i musei e le pinacoteche.
Ma anche le nostre case sono luoghi in cui è possibile trovare fonti utili
a ricostruire la storia dell’ultimo secolo: lettere, cartoline, fotografie, quadri,
oggetti di uso quotidiano ci parlano della vita degli anni passati e ci danno
risposte o conferme alle domande della storia.
Anche i racconti degli anziani, nonni, zii, amici sono fonti orali utili a ricostruire
la storia dei luoghi e delle generazioni passate: sono le cosiddette “microstorie”,
piccole storie, tasselli utili a ricostruire la Storia con la S maiuscola.
Infine, un luogo molto importante dove reperire le fonti è Internet.

Come utilizzare le fonti


Per utilizzare efficacemente le fonti storiche devi:
t individuarne la tipologia (dirette, indirette, scritte, iconografiche ecc.);
t datarle;
t individuarne l’autore o gli autori;
t individuarne gli scopi;
t dedurne informazioni utili a comprendere il periodo storico studiato.
Facciamo un esempio.
Nel documento riportato qui sotto l’imperatore Carlo Magno indica i compiti
dei missi dominici.

“Il serenissimo e cristianissimo Carlo imperatore ha inviato i suoi uomini in tutto il


regno. Egli ha ordinato di indagare tutte le volte che si presentino situazioni difficili,
dove appaia che si vive meno che onestamente e fuori della giusta legge. Egli chiede
che tutto venga riferito [...]. I missi indaghino diligentemente in tutti casi in cui qualche
persona abbia reclamato per un’ingiustizia subita e siano zelanti nell’affrontare questo
impegno. E se avranno difficoltà nell’indagare e nel punire, i missi devono riferire
all’imperatore, così da estirpare ogni ingiustizia e ogni corruzione.”

Schediamo il documento storico:


TIPO DI FONTE è una fonte diretta, un documento scritto
DATA età di Carlo Magno (800 d.C. circa)
AUTORE Carlo Magno per bocca di un suo funzionario
SCOPO informare sui compiti dei missi dominici
t l’Impero carolingio era talmente vasto che l’imperatore
si serviva di funzionari per amministrarlo;
t il termine latino missi dominici significa “inviati del signore”,
INFORMAZIONI cioè dell’imperatore;
RICAVATE t nell’Impero carolingio vi erano molte situazioni difficili
e si verificavano molte irregolarità e ingiustizie;
t i missi dominici dovevano riferire all’imperatore sui risultati
del loro mandato.

41
5 Le g g e r e le fo nti s to r ich e

Attività
1. Osserva le fonti iconografiche riprodotte e indica, in base alle tue conoscenze, a quale periodo
o civiltà risalgono.

......................................................................................... .........................................................................................

2. Indica a quale periodo storico risalgono queste fonti materiali.

Castello di Fénis, Val d’Aosta Partenone, Atene

......................................................................................... .........................................................................................

Casa del Fascio, Como Palazzo Reale di Caserta

......................................................................................... .........................................................................................

42
Le g g e r e le fo nti s to r i ch e 5

3. Osserva questa immagine


medievale, significativa fonte
storica per la conoscenza della
ripresa economica in Europa dopo
l’anno Mille, e completa la scheda
di lettura del documento.

TIPO DI FONTE ...................................................................................................................................................................................................................

DATAZIONE ..................................................................................................................................................................................................... circa


AUTORE sconosciuto
SCOPO illustrativo
t dopo l’anno 1000 vi è una forte ripresa dell’attività agricola. Infatti nell’immagine
INFORMAZIONI
si vedono .....................................................................................................................................................................................
RICAVATE
...............................................................................................................................................................................................................

4. Ti presentiamo un documento storico che parla delle crociate: è un brano tratto dall’opera
di un religioso francese del tempo, Robert le Moine, che riporta il discorso pronunciato dal papa
Urbano II nel 1095. Leggilo e completa la scheda del documento.

“Popolo dei Franchi, popolo d’oltre i monti, popolo eletto e amato da Dio, a voi si rivolge il nostro discorso
e la nostra esortazione. Da Gerusalemme e da Costantinopoli è pervenuta e più di una volta è giunta a
noi una dolorosa notizia: i turchi, gente tanto diversa da noi, popolo lontano da Dio, ha invaso le terre
cristiane, le ha devastate con il ferro, con la rapina e con il fuoco e ne ha in parte condotti prigionieri gli
abitanti nel proprio paese, parte ne ha uccisi con miserevole strage, e le chiese di Dio o ha distrutte dalle
fondamenta o ha adibite al culto della propria religione. A chi dunque incombe il peso della riconquista,
se non a voi che avete gloria nelle armi, grandezza d’animo, agilità di membra, potenza di umiliare coloro
che vi resistono? Prendete la via del Santo Sepolcro, strappate quella terra a quella gente scellerata
e sottomettetela a voi; essa fu data da Dio; in essa, come dice la Bibbia, scorrono latte e miele.”

TIPO DI FONTE ...................................................................................................................................................................................................................

DATAZIONE ...................................................................................................................................................................................................................

AUTORE ...................................................................................................................................................................................................................

SCOPO ...................................................................................................................................................................................................................

INFORMAZIONI t i turchi ...........................................................................................................................................................................................


RICAVATE t i signori e i nobili d’Europa .......................................................................................................................................

43
6 Esporre conoscenze
storiche
Sei arrivato quasi al termine del tuo percorso di studio: hai letto il testo, hai
individuato le informazioni e i concetti più importanti e li hai sintetizzati, hai utilizzato
gli strumenti utili ad approfondire l’argomento (carte, linee del tempo, fonti ecc.).
Ora è il momento di esporre, in forma orale o scritta, ciò che hai imparato.

Fare una scaletta


Per esporre oralmente o per iscritto il testo, è opportuno stabilire un ordine di quello
che intendi dire. Per fare questo, ti sarà molto utile prima di tutto scriverti delle
domande che indichino la sequenza degli argomenti, oppure realizzare uno schema
o una scaletta, cioè un elenco dei punti da sviluppare. Partendo da questi elementi,
che ti faranno da guida, puoi provare a sviluppare un discorso, ripetendolo più volte
fino a quando non ti sembrerà comprensibile e completo. Puoi “ripetere la lezione”
da solo ad alta voce o mentalmente, oppure a un compagno o a un adulto. Puoi anche
registrare le tue parole per poi riascoltarti e correggerti.

Attività
1. Rispondi alle seguenti domande sulla tua esposizione orale.

SÌ NO NON SEMPRE
a. Seguo una scaletta dei punti da trattare.
b. Quando studio mi esercito a esporre le cose imparate a voce alta
senza interruzioni.
c. Parlo senza andare né troppo in fretta né troppo adagio.
d. Espongo le cose con ordine senza saltare da un argomento a un altro.
e. Uso le parole in modo appropriato e preciso.
f. Rispondo a eventuali domande degli ascoltatori.

2. Leggi il testo seguente, poi prova a esporlo oralmente seguendo la scaletta fornita.

Fra IX e X secolo, l’Europa fu travolta da nuove ondate di popoli provenienti da nord (vichinghi), da sud
(saraceni) e da est (ungari).
La più vasta e rovinosa delle invasioni fu quella dei vichinghi, o normanni, i pirati che arrivavano
dalla Danimarca e dalla Scandinavia. Inizialmente i vichinghi, abili navigatori e costruttori di navi,
compivano le loro scorribande a scopo di saccheggio: danesi e norvegesi sbarcavano sulle coste delle isole
britanniche, della Germania settentrionale o della Francia; accumulavano ricchi bottini e ripartivano.
In certi casi, risalivano i corsi d’acqua dalla foce (la Senna, il Tamigi) per attaccare le città dell’interno.
In un secondo momento, però, puntarono a stabilirsi nelle terre di conquista. I loro primi insediamenti
furono in Inghilterra e nel nord della Francia, nella regione che da loro ha preso il nome di Normandia.
Qui si convertirono al cristianesimo e, dal 912, i loro capi divennero vassalli del re di Francia.

44
E s p o r r e co no s ce nze s to r i ch e 6
Esporre oralmente e in forma scritta
Un’efficace esposizione orale deve avere queste caratteristiche:
t intelligibilità e chiarezza: devi ricordarti che stai parlando ad altri, quindi
devi parlare a voce alta e chiara;
t coerenza: chi ascolta deve essere in grado di comprendere il filo del tuo
discorso;
t pertinenza: devi rimanere in argomento, non divagare;
t proprietà di linguaggio: cerca di usare termini chiari, precisi, adeguati
al contesto. Se utilizzi espressioni generiche, la tua esposizione diventa
poco interessante e puoi dare l’impressione di non aver studiato abbastanza
e di conoscere l’argomento in modo superficiale.

Caratteristiche analoghe deve avere una relazione scritta. In particolare,


nella forma scritta è ancora più importante utilizzare con precisione
i termini specifici della storia. Oltre a realizzare la scaletta, dovrai:
t fare una prima stesura del testo;
t rileggere e correggere la brutta;
t ricopiare in bella.

SCALETTA
a. Epoca: secoli IX-X. e. Primi insediamenti stabili in Inghilterra
b. Invasioni di vichinghi, saraceni, ungari. e in Normandia.
c. I vichinghi, abili navigatori e pirati. f. Si convertono al cristianesimo.
d. Compiono razzie. g. Diventano vassalli del re di Francia.

3. Leggi il testo, compila la scaletta partendo dalle domande riportate sotto e infine utilizzala
per l’esposizione orale.

Nel corso di un lungo processo storico, iniziato durante il Basso Medioevo e terminato intorno al
XVII secolo, i sovrani cercarono di concentrare il potere nelle loro mani, limitando tutti gli altri poteri
autonomi. Gli stati che formarono tale processo prendono il nome di stati o monarchie nazionali.
Grandi monarchie nazionali si formarono in Francia, in Inghilterra e in Spagna, guidate da potenti
dinastie che controllavano vaste regioni.
Nelle monarchie nazionali tutto il potere viene esercitato dal re: il sovrano fa le leggi e le fa rispettare,
i feudatari e le città autonome vedono sempre più ridotta la loro autonomia.
Il re dispone di propri funzionari, cioè di una burocrazia che amministra la giustizia, riscuote le tasse,
fa rispettare le decisioni del sovrano.
Il re ha un esercito permanente alle sue dipendenze, stipendiato con il denaro ricavato dalle tasse.

a. Quando? ...............................................................................................................................................................................................................................................
b. Che cosa? .............................................................................................................................................................................................................................................
c. Chi? ...........................................................................................................................................................................................................................................................
d. Dove? ......................................................................................................................................................................................................................................................
e. Come? .....................................................................................................................................................................................................................................................

45
7 Utilizzare gli
strumenti digitali
Fino ad alcuni anni fa, gli studenti per realizzare una ricerca dovevano
cercare le informazioni su pagine e pagine dell’enciclopedia o su testi
specializzati, che potevano trovare nella libreria di famiglia o in biblioteca.
ATTENZIONE !
Oggi per te tutto sembra più semplice: il collegamento a Internet La rete può fornirti un
ti permette di accedere a moltissime informazioni e fonti alle quali grande aiuto per lo studio
attingere. La rete infatti è utile anche per cercare fonti storiche indirette della storia, però verifica
(interpretazioni e ricerche di studiosi, materiali didattici ecc.) o immagini bene le informazioni,
che riguardano un particolare argomento storico. Però devi prestare perché a volte possono
attenzione: in rete puoi trovare anche informazioni inesatte o addirittura essere sbagliate
sbagliate. Quindi, è fondamentale verificare l’attendibilità
e la veridicità delle informazioni.

La ricerca in rete
In generale, la rete è una fonte preziosa soprattutto per una prima
informazione sugli argomenti. Per trovare informazioni, puoi utilizzare
un motore di ricerca. Prima di effettuare la ricerca, devi chiarirti che

BUONI CONSIGLI
Perché una ricerca sia efficace, devi pensare bene a che
vuoi trovare e riflettere sulle parole chiave.
Se per esempio vuoi approfondire il tema della
in un castello del Medioevo e scrivi solo “Medioevo”, il
troverà tantissime pagine web, e dovrai fare più fatica
a trovare la risposta alle tue domande.
Allora:
• circoscrivi il campo di ricerca inserendo un’altra parola,
per esempio “Medioevo castello”.
In tal caso, troverai anche immagini e illustrazioni di castelli
medievali e della vita che vi si conduceva;
• se ancora non trovi quello che stai cercando, prova a inserire
altre parole chiave, che ti permetteranno di “centrare” meglio
l’obiettivo.
Nel nostro esempio, potrebbe essere la sequenza “Medioevo
castello vita quotidiana”.

46
U ti lizzar e g li s tr u me nti di g i tali 7
I siti Internet
In rete si trova la più grande enciclopedia prodotta dalla collaborazione di diversi
esperti e anche dagli utenti: Wikipedia. Però a volte le informazioni che vi trovi
possono non essere corrette. Allora per verificarle non limitare la ricerca a
quel sito, ma cerca anche altrove. Ormai da molti anni enti pubblici e privati,
biblioteche, musei e archivi hanno messo in rete le fonti e i documenti in loro
possesso. Le informazioni che provengono da questi siti ufficiali hanno un alto
grado di attendibilità.

La presentazione digitale della ricerca


Anche per presentare la ricerca devi sempre partire da una scaletta. Potrebbe
essere quella che hai utilizzato nella raccolta di informazioni, con eventuali
integrazioni o modifiche che la ricerca stessa ti avrà portato a fare.
Ricordati che per organizzare la tua presentazione dovrai tenere conto del tipo
di pubblico: compagni, insegnanti, altri adulti...
Se decidi per una relazione orale sarà più efficace se l’accompagni con una
presentazione di slide (diapositive) realizzate con un programma informatico.
Queste ti serviranno anche da guida nello sviluppare i diversi punti della ricerca.
Potranno contenere informazioni, dati, schemi, immagini; ricorda però che ogni
slide dovrà contenere un testo molto breve, quasi una definizione o un’etichetta,
o una sola immagine, e che dovrai usare caratteri grandi, visibili anche da chi
si trova più lontano o con condizioni di luce non ottimali.
Puoi infine adottare la forma più tradizionale di presentazione, la relazione scritta.
Per realizzarla puoi usare un programma di scrittura. Questi programmi
permettono di scegliere il tipo di carattere, il suo colore e le sue dimensioni.
Inoltre, permettono anche di inserire delle immagini. Anche in questo caso
dovrai porre cura alla forma: i titoli e i caratteri devono suscitare interesse
e curiosità nel lettore e fargli comprendere il filo logico del discorso sviluppato.

Attività
1. Cercate insieme all’insegnante informazioni e documenti su un argomento, per esempio le crociate.
a. Digitate in un motore di ricerca le parole chiave, in questo caso “crociate”.
b. Verificate quante pagine web sono dedicate a questo argomento.
c. Con l’aiuto dell’insegnante, selezionate le pagine che possono servirvi.

2. Cerca su Internet immagini che potrebbero documentare una ricerca sulla rivoluzione agricola
in Europa dopo l’anno Mille.
a. Quali parole chiave dovrai inserire nel motore di ricerca?
b. Che tipo di immagini hai trovato?
c. Come hai fatto per salvarle sul tuo computer?

3. Cerca su Internet il sito della Biblioteca o del sistema bibliotecario del tuo Comune ed esplora quali
servizi e iniziative offrono.
a. Quali parole chiave devi digitare per accedere dal motore di ricerca?
b. È possibile accedere sul web a un catalogo dei libri e delle riviste da consultare?

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Referenze iconografiche
Archivio Pearson Italia
Corbis/J. Klee/ableimages; Leemage; R. Ressmeyer; Z. Seckler; N. Wheeler;
Fotolia
Marka/W. Bibikow

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