Torquato Tasso nacque a Sorrento nel 1544. La madre era una Ma, con la conclusione della fatica del poema, si spezzò anche
nobildonna toscana, ed il padre, Bernardo, di nobile famiglia l’equilibrio felice della sua esistenza. Alla sua opera egli guardava
bergamasca, era gentiluomo di corte e poeta, autore di un con inquietudine e insoddisfazione, ed era tormentato dallo
poema cavalleresco, l’Amadigi, che contemperava la materia scrupolo di renderla perfettamente aderente ai canoni letterari e
romanzesca con le esigenze di unità imposte dalla cultura religiosi vigenti. Agli scrupoli letterari concernenti il poema si
dell’epoca. collegavano strettamente quelli religiosi. A questi sintomi
inquietanti si univano manie di persecuzione; il duca lo fece
Nel 1559 seguì il padre a Venezia e lì, per suggestione rinchiudere nel convento di San Francesco, ma egli ne fuggi.
dell’ambiente della città, impegnata nel conflitto contro i Turchi, a Tornò a Ferrara nel 1579; non trovando l’accoglienza calorosa
soli quindici anni iniziò un poema epico sulla prima crociata, il che si aspettava, diede in escandescenze, tanto che il duca lo
Gierusalemme, lasciandolo però interrotto. fece rinchiudere come pazzo furioso nell’ospedale di Sant’Anna,
dove rimase ben sette anni, sino al 1586.
Sull’esempio del padre del 1562, a diciotto anni, scrisse il poema
epico di argomento cavalleresco, il Rinaldo, e cominciò a Negli anni in cui il poeta era rinchiuso a Sant’Anna la
comporre rime d’amore per Lucrezia e per Laura. Gerusalemme fu pubblicata senza il suo assenso, in un’edizione
incompleta e scorretta, e questo lo turbò profondamente. Non
Nel 1565 fu assunto a servizio del cardinale Luigi d’Este, e si solo ma, nonostante il grande successo di pubblico, il poema
trasferì a Ferrara. Qui il giovane poeta trascorse gli anni più scatenò una violenta polemica tra i suoi sostenitori e quelli che
sereni e più fecondi dal punto di vista creativo. La corte ferrarese ritenevano superiore il Furioso. Il poeta ne fu amareggiato, e
era stata particolarmente amante della letteratura cavalleresca: scrisse un’Apologia della “Gerusalemme liberata”, dedicandosi nel
per questo probabilmente Tasso fu stimolato a lavorare al poema contempo ad una revisione radicale dell’opera, al fine di renderla
epico sulla crociata, che già aveva ripreso nel 1565. Vi attese dal più conforme ai precetti retorici e moralistici. La prigionia ebbe
1570 al 15 75, e nell’estate di quell’anno poté leggere il poema termine nel 1586, ma l’irrequietezza che ormai gli era propria
completo al duca Alfonso. Nel frattempo, nel ’73, per gli ozi non consentì al Tasso di restare a lungo a Mantova. Nel 1594 il
festosi della corte aveva composto un dramma pastorale, papa Clemente VIII gli propose l’incoronazione poetica a Roma;
l’Aminta, e aveva anche tentato la tragedia con il Galealto re di ma Tasso, ammalatosi gravemente e ritiratosi nel convento di
Norvegia, lasciato però interrotto. Sant’Onofrio sui Granicolo, vi morì nell’aprile del 1595.
LA GERUSALEMME LIBERATA
3. Giunto a Gerusalemme, l'esercito crociato ingaggia i primi 16. Il giardino di Armida. Carlo e Ubaldo convincono Rinaldo a
scontri con i difensori, Erminia mostra ad Aladino i principi seguirli. Inutili preghiere della maga, che medita vendetta.
cristiani. Tancredi e Clorinda si battono brevemente. Argante,
unitosi ai musulmani, uccide Dudone, cui Goffredo fa tributare 17. Rassegna dell'esercito egiziano. Armida chiede aiuto contro
alti onori funebri. Rinaldo. Questi intanto giunge presso il mago di Ascalona, che
gli fornisce una nuova armatura. Narrazione della genealogia
4. Concilio degli dei infernali. Il mago Idraote invia la maga degli Estensi.
Armida presso il campo cristiano, causando tensioni.
18. Rinaldo, tornato al campo cristiano e perdonato da Goffredo,
5. Accecati dagli inganni di Armida, i paladini si battono tra di si reca sul Monte Oliveto in meditazione; quindi rompe l'incanto
loro, e Rinaldo uccide Gernando, allontanandosi quindi dal della selva. I crociati possono dunque disporre del legname per
campo. Un gruppo di cavalieri segue Armida. Nel campo le macchine da guerra e concertano l'assalto alla città, che si
cristiano mancano i rifornimenti. rivela subito favorevole agli assedianti: Ismeno è ucciso e
Rinaldo (con altri guerrieri) riesce a salire sulle mura. La città è
6. Argante sfida i cristiani e intraprende un duello con Tancredi, di fatto espugnata.
distratto dalla vista di Clorinda. Il duello viene interrotto al
tramonto. Erminia, innamorata di Tancredi, si avvia verso il 19. Duello di Argante e Tancredi e morte di Argante. Rinaldo e
campo cristiano indossando le armi di Clorinda; ma, avvistata gli altri crociati seminano strage dentro la città. Aladino e i suoi
dalle sentinelle, fugge. si rifugiano nella Torre di David. Vafrino, scudiero di Tancredi, è
inviato come spia presso il campo egizio. Incontrata Erminia,
7. Erminia tra i pastori. Tancredi, inseguendo Erminia (che egli insieme si imbattono in Tancredi ferito. La donna lo cura senza
crede Clorinda) finisce prigioniero nel castello di Armida. Non farsi riconoscere; mentre Vafrino svela a Goffredo il tradimento
potendo Tancredi presentarsi alla ripresa del duello con Argante, di Ormondo.
il suo posto è preso da Raimondo; ma i demoni trasformano lo
scontro in battaglia generale, scatenando poi una tempesta che 20. Schieratosi l'esercito egizio sotto la città, si apre il terribile
si abbatte sui crociati. scontro finale. Inutili, eroiche imprese di Solimano, che viene
ucciso da Rinaldo, e di Aladino, ucciso da Raimondo. Armida e
8. Il danese Carlo narra della morte di Sveno. Giunte al campo Rinaldo si riconciliano, e la donna si converte al cristianesimo.
le armi insanguinate di Rinaldo, lo si crede morto. La furia Aletto Terminato lo scontro, Goffredo adora il Santo Sepolcro,
spinge Argillano a sobillare i cavalieri italiani, convinti che sciogliendo il voto.
Goffredo abbia fatto uccidere Rinaldo; ma infine il capitano placa
la rivolta. La Gerusalemme Liberata fonda la propria struttura narrativa sui
caratteri dei personaggi. Mai forse prima di Tasso un'opera
9. Solimano, al comando dei predatori arabi, assale di notte il narrativa si era affidata in modo altrettanto radicale ai
campo cristiano. Da Gerusalemme gli danno man forte Argante meccanismi dell'interiorità, a virtù e passioni, a cedimenti e a
e Clorinda. L'arcangelo Michele respinge i demoni all'inferno. riscatti. Ciò vuol dire che il tema fondamentale del poema è
All'arrivo di cinquanta cavalieri armati in soccorso dei crociati, costituito in ogni senso dall'interiorità dei protagonisti. Il poeta
Solimano si ritira. segue e rappresenta minuziosamente i loro pensieri, i loro
desideri, anche quelli più nascosti, affondando lo sguardo sugli
10. Solimano è condotto su un carro alato a Gerusalemme dal aspetti più irrisolti, problematici e conflittuali. La dimensione
mago Ismeno, apparendo nel consiglio di Aladino per incitare a della coscienza non si esaurisce in una prospettiva morale, di
resistere. I cinquanta cavalieri ( fra i quali è anche Tancredi) tipo religioso e magari edificante; cioè non è soggetta
narrano la loro liberazione dal castello di Armida a opera di all'ideologia controriformistica pure accolta nella sostanza da
Rinaldo, che è dunque vivo. Tasso. Piuttosto la coscienza è lo spazio di una tensione tra forze
e valori moralmente positivi e forze connotate negativamente.
11. Processione al Monte Oliveto. Assalto crociato a
Gerusalemme, eroicamente difesa da Argante, Solimano e È a questa zona oscura dell'interiorità che si oppone l'eroismo
Clorinda. Goffredo è ferito; ma subito risanato per intervento dei combattenti. E ciò vale, sia pure in modi diversi, tanto per i
divino. La notte interrompe la battaglia. I cristiani lavorano a guerrieri cristiani quanto per gli "infedeli", anche se la lotta
riparare una torre d'assalto rimasta bloccata. contro l'insensatezza compiuta dai secondi è destinata poi
sempre a ripiombare nella vanità, essendole preclusa la dalla Riforma protestante; e questa urgenza si riflette nella
sublimazione dei valori cristiani. Proprio per questo gli eroi integrazione tra punto di vista religioso e specifici orizzonti di
pagani sono i portatori di un sentimento tragico e disperato che ricerca. La cultura della Controriforma consiste anzi innanzitutto
rappresenta il più cupo sfondo espressivo e ideologico in questo bisogno di integrazione: ogni momento della vita
dell'universo tassesco. In ogni caso l'eroismo è rappresentato umana deve rendere conto alla generale prospettiva cristiana e
come un'immane lotta contro l'insensatezza, come una sfida alla giustificarsi davanti a essa.
casualità e all'irrazionalità dei rapporti umani e delle leggi della Queste premesse spiegano, sul piano storico, la costante
materia e della storia. esigenza tassesca di accompagnare la propria attività di scrittore
alla riflessione teorica, cioè al chiarimento concettuale
Infatti la stessa zona d'ombra ce si annida dentro l'individuo è (filosofico) delle ragioni e del significato generale delle proprie
presente anche nella realtà esterna, e da questa di continuo scelte artistiche. D'altra parte questa esigenza esprime anche il
minaccia l'integrità e l'equilibrio dell'uomo. Non casualmente il bisogno psicologico di Tasso di riferirsi a un'autorità o a una
tema della magia ha nel poema una presenza e un'importanza normativa con funzione di autorità; bisogno cioè di dare un
eccezionali; la magia rappresenta il ricorso, per prevalenti fini controllo alla materia incandescente della scrittura e di
maligni, alla dimensione sovrannaturale. giustificarne così gli aspetti rivoluzionari.
Solamente la religione indica un itinerario di salvezza, lungo il Alla base della teorizzazione tassesca sta la tradizione ferrarese
quale possano venire preservati l'identità e l'equilibrio individuali del poema cavalleresco. Ma agli occhi di Tasso si tratta di un
e contemporaneamente il soggetto sia posto in condizione di modello ormai superato e improponibile. Ciò dipende da tre
agire, di vincere la resistenza durissima che la realtà materiale ragioni fondamentali:
offre alle sue imprese. È anzi soltanto attraverso l'unione di
eroismo e di religiosità che può realizzarsi una qualche 1) La concezione aristotelica, che Tasso fa propria anche per
attribuzione di senso. l'epica, esclude la varietà e la discontinuità strutturale, e impone
all'azione unità drammatica e organicità compositiva. L'intreccio
Il paesaggio naturale entro il quale si svolge l'azione ben di azioni, personaggi e avvenimenti sui quali si fonda il metodo
esprime questo sentimento di aspra conquista, da realizzarsi fra di Ariosto deve dunque cedere il posto a una narrazione ordinata
le minacce dell'insensatezza e dell'insuccesso. Il paesaggio e coerente, dotata di un chiaro centro spaziale e tematico,
avvolge le gesta della Liberata di un sentimento prevalente di nonché di compattezza temporale.
estraneità o di mistero, con frequenti manifestazioni di ostilità
sovrannaturale. 2) L'invenzione poetica deve tenere conto della verità storica e
dunque il ricorso al fantastico e al meraviglioso deve essere
Centrale da ogni punto di vista è poi il tema dell'amore; esso è limitato e ridotto. Se la storia ha il dovere di rispettare il vero,
anzi il vero motivo conduttore del poema, e proprio per questo il alla poesia spetta di narrare il verosimile, cioè fatti che
campo più denso di significati e di contraddizioni. Da una parte sarebbero potuti succedere e che rappresentino lo spirito degli
l'amore esprime la dimensione felice e rasserenante pur avvenimenti storici.
presente in quella zona d'ombra, soggettiva e oggettiva. In
questo senso esso disegna una opportunità di incontro tra gli 3) Al poema compete una funzione educativa, in senso anche
uomini che fondi sull'armonia e non sullo scontro i rapporti spiccatamente morale e religioso. La prospettiva laica della
sociali; e ciò allude, anche, a una sorta di apertura utopica, con tradizione cavalleresca ferrarese deve cedere il posto a una
valenza anche sociale. prospettiva cristiana.
D'altra parte, però, l'amore è anche il canale privilegiato seguito A questa esigenza di rinnovamento si unisce però la
dalle forze oscure che dall'inferno minacciano l'individuo allorché consapevolezza del rapporto che il genere del poema epico
erompono e lo dilaniano, fuorviandolo dai doveri sociali e dai intrattiene con il pubblico. Tale rapporto impone di perseguire il
valori religiosi. Ed è anche per questa ambivalenza e per questa fine del diletto, cioè dell'interesse e del divertimento.
contraddittorietà che l'amore occupa il centro tematico del
poema e ne rappresenta in modo completo la complessità La narrazione (la favola) deve rispettare l'unità dell'azione, ma è
ideologica ed espressiva. anche previsto un arricchimento del racconto con il contributo di
episodi secondari. La varietà costituisce un modo di tenere conto
Nella Liberata la guerra acquista la dimensione dolorosa che ne dei gusti del pubblico. L'essenziale è però inserire gli episodi
qualifica spesso la rappresentazione dei secoli successivi. Il che secondari dentro una struttura che li contenga in modo
non significa che Tasso svolga una critica della guerra: dello organico. La varietà deve essere giocata dentro l'unità
scontro militare egli anzi decreta la necessità proprio sul piano complessiva del poema.
filosofico, non esistendo altra strada che quella eroica per
vincere l'insensatezza della vita e della storia; ma proprio in Il rispetto della verità storica impone di scegliere come
questa unione di atrocità e di necessità si annida lo spessore fondamento del racconto un evento realmente accaduto e di
tragico della rappresentazione tassesca, e acquista significato rispettarne i caratteri. Esso non deve essere né troppo lontano
ogni spiraglio che si mostri aldilà di questa condizione: fuga né troppo vicino nel tempo.
pastorale dalla civiltà o utopia amorosa.
Il ricorso al meraviglioso deve essere giustificato dal punto di
vista religioso; deve cioè rispondere ai precetti della fede
cristiana e mostrarne la fondatezza e la validità. Ciò definisce il
L'attività artistica di Tasso si inserisce in una cultura meraviglioso cristiano sostenuto da Tasso, al quale spetta di
attraversata da un intenso bisogno di ridefinire i propri punti di attrarre il pubblico grazie all'elemento fantastico e
riferimento. Ciò dipende dalla crisi profonda delle strutture sovrannaturale, e che però si fa carico di veicolare le categorie
sociali che caratterizzavano la civiltà delle corti rinascimentali e canoniche della ortodossia religiosa.
si riflette su tutti i campi del sapere. C'è fra l'altro l'urgenza di
ridare sistematicità e coerenza alla cultura cattolica, minacciata
La funzione educativa del poema si esplica innanzitutto precetti desunti da Aristotele e secondo quanto egli teorizza nei
attraverso la scelta di un argomento di forte significato Discorsi. Anche se la materia vuole essere varia, non vi è
culturale. La prima crociata diviene nella Liberata sia un modo molteplicità di azioni, ma un’azione unica, costituita dall’assedio
per riflettere sul bisogno di unità della cristianità minacciata dai di Gerusalemme e dalla conquista del Santo Sepolcro, e vi è un
Turchi, sia un modo per rappresentare lo scontro tra forze eroe centrale, Goffredo. A lui si affiancano bensì molti altri eroi,
positive e divine e forze negative e diaboliche. che sono spinti da forze centrifughe ad allontanarsi dall’impresa
ma Goffredo riesce a contrastare queste tendenze disgregatrici e
L'intenzione di dominare il molteplice riducendolo a unità, garantisce l’unità del campo cristiano, e con essa l’unità della
ovvero di ricondurre il complesso al semplice, risponde a una struttura del poema. Pertanto quella della Gerusalemme è una
delle esigenze di fondo della cultura manierista. E così pure il struttura chiusa, che ha un principio, un mezzo ed una fine. La
bisogno di fare i conti con il tema del piacere (o del diletto), narrazione della Gerusalemme è tutta rigorosamente racchiusa
misurato sul gradimento del pubblico. La finalizzazione morale entro i suoi termini estremi: tutto quanto precede l’arrivo dei
del meraviglioso cristiano è anche un modo di controllare e crociati dinnanzi a Gerusalemme non è rilevante per l’azione, e
giustificare dati perturbanti e percepiti come minacciosi (o viene evocato solo di scorcio; dopo la conquista del Santo
colpevoli). sepolcro l’azione del poema non avrebbe più alcun motivo di
continuare.
La teorizzazione complessiva di Tasso non costituisce, infine, un
tentativo di riformare il poema cavalleresco; ma rappresenta
piuttosto la fondazione di un nuovo genere: il poema epico
cristiano. Esso adegua alla nuova cultura del Manierismo i La fondazione del moderno poema eroico cristiano comporta
modelli della civiltà rinascimentale, rielaborandone in parte i l'attuazione, da parte di Tasso, di un'operazione letteraria non
medesimi riferimenti classici. Il moderno poema epico deve troppo dissimile da quella compiuta 250 anni prima da Dante
dunque nascere dalla fedeltà all'esempio epico classico con la Commedia: le strutture e i valori di una civiltà precedente
(teorizzato da Aristotele) e dalla esigenza di adeguarlo alla vengono utilizzati e rielaborati secondo una prospettiva nuova
prospettiva cristiana controriformistica e ai moderni gusti del che li rifonda e riqualifica.
pubblico.
Tasso deve operare sulla civiltà umanistico-rinascimentale la
stessa azione di appropriazione dantesca, secondo la nuova
prospettiva della cattolicità controriformistica. La novità
La scelta del poema risponde puntualmente ai principi che tasso principale intervenuta dopo Dante è, rispetto all'individuo, la
enuncia nei Discorsi dell’arte poetica. Egli abbandona i temi problematizzazione della dimensione interiore (psicologica e
cavallereschi e romanzeschi adottati da Ariosto e si rivolge ad affettiva). La tensione non è più, come in Dante, tra l'individuo e
una materia storica, la sola che possa garantire la una definita gerarchia di valori; ma si è spostata dentro
verosimiglianza richiesta dalle leggi del poema eroico. l'individuo stesso, perché la sua interiorità si è allargata al punto
L’argomento della prima crociata consente anche di introdurre da contenere il conflitto, da portarlo con sé e viverlo.
nel poema un meraviglioso che sia verisimile e credibile, un
meraviglioso che proviene dal soprannaturale cristiano. Inoltre è La modernità del modello proposto da Tasso sta in questa
una materia storica abbastanza lontana nel tempo da consentire problematizzazione della dimensione interiore. D'altra parte lo
al poeta un margine di libertà nell’invenzione poetica, ma anche spazio rappresenta un aggiornamento assai significativo
abbastanza vicina da interessare il pubblico moderno. La dell'orizzonte petrarchesco. La dimensione geografica non è più
necessità di una nuova crociata era un motivo era diventato di quella favolosa della tradizione cavalleresca; ma piuttosto
estrema importanza con l’avanzata dei Turchi nel mediterraneo disegna una centralità del Mediterraneo ben rispondente allo
nel secondo Cinquecento. scenario politico-militare del Rinascimento. E la stessa
prospettiva militare allontana il più delle volte l'idealizzazione
La materia trattata da Tasso non è quindi costituita da belle cortese e cavalleresca (presente anche in Ariosto) per aprirsi
favole collocate in un tempo mitico, in cui il lettore si possa alla dimensione tragica della guerra vera, del dolore e dei
perdere in una deliziosa evasione, ma da una storia vera, seria, mostruosi, in una affermazione della fisicità radicalmente nuova
che deve stimolare la coscienza cristiana del pubblico dinanzi a e sconvolgente. Dietro le tecniche ancora tradizionali di
problemi di grande urgenza, e, narrando lo scontro tra fedeli e combattimento praticate nella Gerusalemme balena l'esperienza
infedeli con la vittoria della croce, spingere l’Occidente cristiano moderna delle armi da fuoco e della guerra di massa, con le
ad una riscossa. relative carneficine.
Anziché ai poemi moderni Tasso guarda al modello dei poemi La dimensione della guerra è quella che meglio definisce la
epici classici, l’Iliade, l’Eneide. Come il Tasso stesso lo definisce, prospettiva eroica del poema voluto da Tasso. Intanto, la
il poema eroico è imitazione d’azione illustre, grande e perfette condizione del conflitto evidenzia il carattere «perfetto» dei
tutta. Il poema abbandona quindi il tono medio del Furioso e protagonisti, implicito, secondo la poetica tassesca, nella natura
punta decisamente verso il sublime, nell’argomento come nello dell'eroismo. Perfezione significa qui esemplarità e radicalità: la
stile, che è lontano da ogni caduta verso il realistico quotidiano e guerra in quanto dimensione estrema conferisce evidenza a vizi
verso il comico così come da ogni mossa colloquiale del e virtù, smascherando i compromessi e le finzioni, e soprattutto
linguaggio. Oltre all’intento celebrativo delle idealità religiose, imponendo una soluzione al conflitto interiore degli individui. Da
della maestà della Chiesa e dell’eroismo guerriero, il poeta punta questo punto di vista, la guerra degli eserciti o fra singoli,
scopertamente ad un fine didascalico e pedagogico. Il “dialetto” comunque la guerra oggettiva, corrisponde alla guerra dentro la
causato dalla poesia vuole essere finalizzato al “giovamento” coscienza, alla guerra nei soggetti. Ma, nello scontro, al
morale del lettore. Le bellezze poetiche servono solo ad allettare soggetto è imposto di riacquistare integrità: la necessità di
chi legge e a disporlo ad assimilare agevolmente la lezione prendere posizione implica la necessità di risolvere le
morale di cui il testo è veicolo. Questa tensione verso il sublime contraddizioni interiori.
eroico e questa serietà d’intenti moralistici danno luogo ad una
struttura formale molto diversa da quella del “romanzo” La guerra è la condanna della condizione umana; e la sua
cavalleresco. Tasso mira ad una rigorosa unità, secondo i assurdità viene amplificata dai tragici scenari delle tecniche
belliche moderne. E' però solamente dentro questa condanna simmetrie e di antitesi, di chiasmi e inversioni, di perifrasi e
che il destino umano può realizzarsi, e il pericoloso conflitto anafore testimonia l'agitarsi, nella scrittura tassesca, di quelle
interiore può oggettivarsi e risolversi. Tale concezione mostra la stesse tensioni manifestate dalla miscela lessicale: è perlopiù
radicalità (e l'inclinazione socialmente pessimistica) del pensiero impossibile, nella Liberata, la valorizzazione del dato lessicale
tassesco, al quale è estranea la prospettiva della mediazione. semanticamente più produttivo. Ciò comporta e rivela un
coinvolgimento costante e ravvicinato del narratore, cioè una
Alla guerra può contrapporsi solamente una prospettiva di componente lirica, anche nelle parti più propriamente epiche ed
soluzione radicale dei conflitti (una soluzione perciò non storica, eroiche.
processuale, dialettica, relativa, mondana). Tale soluzione si
disegna come dimensione integralmente "altra", presagita in La tensione riscontrabile nello stile e nel lessico, teorizzata da
termini di tensione utopica; ed è affidata in prevalenza al tema Tasso come «parlar disgiunto», ha nella metrica uno dei suoi
dell'amore (sul tema dell'amore, e sulle ambivalenti strumenti fondamentali. L'endecasillabo è nella Liberata spesso
rappresentazioni nel poema). sonoro e avvolgente, ma la sua autosufficienza musicale è
sempre minacciata dalla scarsa o mancante corrispondenza tra
respiro metrico e respiro logico-sintattico. Ne consegue una
presenza eccezionale di enjambement, nella cui valorizzazione
La Gerusalemme liberata si colloca all'incrocio di vari generi Tasso risentì certamente della lezione di Della Casa. Attraverso
letterari: rinnovando la tradizione del poema cavalleresco, essa l'enjambement, Tasso arricchisce di effetti patetici e intensi la
collabora di fatto a fondare la narrativa moderna, operando la sonorità della propria pagina. D'altra parte, la spezzatura che
funzione che in altri paesi europei è assunta dal romanzo l'enjambement impone nella sintassi ottiene il duplice effetto di
(assente in Italia), e costituisce anche un punto di riferimento mostrare l'artificialità dell'intelaiatura metrica e la
importante per la nascita del melodramma. Questa centralità convenzionalità di quella logico-sintattica. Ciò significa esibire il
della Liberata è dovuta anche alla sua difficile riconducibilità a rispetto delle regole compositive; ma proprio in questo si
un genere letterario definito (così come avviene per la manifesta un'alterazione della classicità, per la quale tale regole
Commedia dantesca). Il poema eroico come viene concepito da vivono nella loro dissimulazione, cioè naturalizzate. La
Tasso deve anzi abbracciare in modo costitutivo più dimensioni sottolineatura del carattere artificiale della scrittura definisce
rappresentative e formali, proprio per poter adempiere in effetti ancora una volta l'appartenenza di Tasso alla grande arte
la propria modellizzazione del mondo e per poter, d'altra parte, manierista, e annuncia l'esperienza del Barocco.
congiungere unità e varietà.