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Résumé du manuscrit: Provenant du célèbre « Code Gonzague »

(conservé à la Biblioteca Ariostea de Ferrare), cette « paperolle » est


un manuscrit de travail, pour un passage ajouté au grand poème du
Tasse achevé l’année précédente. Ayant soumis son manuscrit original
à plusieurs humanistes et lettrés de haut vol, le poète tint compte de
certaines de ces critiques ou conseils, en révisant ses vers durant l’été
1576. Certaines strophes furent profondément retouchées, voire
complétement réécrites. La strophe 42 fut l’une des plus retravaillées, à
tel point que le Tasse dut coller dans le manuscrit cette petite bande de
papier contenant la version définitive du texte. Le texte en lui-même
décrit l’attitude et les pensées de la princesse musulmane Armide, qui
s’apprête à haranguer le calife et ses armées pour les inciter à
combattre à mort les croisés et la venger ainsi du héros chrétien
Renaud qui l’a abandonnée. (duc)

La Prima Crociata è iniziata da ben sei anni quando Goffredo di Buglione,


che sta attendendo la fine dell’inverno in Libano, riceve la visita
dell'Arcangelo Gabriele che lo esorta a prendere le redini dell’esercito
cristiano e ad espugnare definitivamente Gerusalemme. Le forze del
demonio sono però decise ad opporsi e, quando le truppe giungono nei
pressi della città Santa, mandano la maga Armida ad ammaliare i soldati.
La donna, bellissima e travestita da principessa spartana proveniente da
Damasco, riesce infatti a convincere i migliori combattenti a seguirla nel
suo castello.
REVE: RINALDO SPEZZA L’INCANTESIMO

Le difficoltà per l’esercito cristiano non sono finite: la torre non può essere ricostruita
perché il mago Ismeno ha lanciato un incantesimo sulla selva di Saron per fare in
modo che i crociati non possano utilizzare altro legno. L’unico che può spezzare il
sortilegio è Rinaldo che, però, è ancora prigioniero della Maga Armida.
Goffredo invia così due eroi cristiani, Carlo e Ubaldo, a liberarlo. Il crociato, pentito di
aver ceduto all’amore e alla passione per un’infedele riesce nella missione per cui è
stato richiamato dando la possibilità ai suoi compagni di avere tutte le armi di cui
hanno bisogno.
RIASSUNTO GERUSALEMME LIBERATA: LA BATTAGLIA
CONCLUSIVA
Nella battaglia conclusiva Rinaldo uccide Solimano mentre Tancredi,
in una valle distante dall’epicentro della battaglia, combatte contro
Argante e lo uccide rimanendo, però, ferito. A soccorrerlo
arriverà Erminia, ormai una pastorella, che infine avrà almeno la
consolazione di poter salvare la vita all’uomo che ama.

Il poema si conclude con Goffredo che pianta il vessillo cristiano


all'interno delle mura di Gerusalemme.

GERUSALEMME LIBERATA RIASSUNTO

Gerusalemme liberata.
Poema epico di Torquato Tasso, in venti canti strutturati in ottave, composto tra il
1564 e il 1575 e pubblicato la prima volta a Venezia nel 1580 in un’edizione parziale in
sedici canti non autorizzata dall’autore e con il titolo di Goffredo. Seguirono, con il
titolo di Gerusalemme liberata, altre edizioni, sia parziali sia complete, nessuna delle
quali riconosciuta da Tasso, che continuò ossessivamente a correggere il testo per
quasi vent’anni finché, nel 1593, autorizzò la pubblicazione di una versione
profondamente modificata dell’opera, in 24 canti e con il titolo di Gerusalemme
conquistata.
Proemio
Secondo le regole della tradizione classica, il genere epico prevede che l’incipit
dell’opera contenga l’esposizione della materia cantata e l’invocazione alle Muse
ispiratrici. Anche il proemio della Gerusalemme liberata di Torquato
Tasso osserva questa consuetudine, articolando nella prima ottava la protasi, in cui
delinea il campo narrativo dell’opera, e nelle due ottave seguenti l’invocazione del
poeta alla Musa affinché sorregga il poeta nell’impresa letteraria.
A queste parti seguono due ottave di dedica al protettore di Tasso, il duca Alfonso II
d’Este.

RIASSUNTO BREVE DELLA GERUSALEMME LIBERATA

L’epopea dell'arme pietose. Argomento del poema è la prima crociata, combattuta nel
1099 dai cristiani, guidati da Goffredo di Buglione (Bouillon) duca della Bassa
Lorena, per liberare Gerusalemme dai saraceni, comandati da Argante e Solimano. Il
poema si apre sul raduno davanti a Gerusalemme dei principi cristiani, che eleggono
Goffredo come loro capo (canto I). Mentre il saraceno Aladino, sovrano di
Gerusalemme, allontana i cristiani dalla città, Argante, re d’Egitto e alleato dei
saraceni, cerca invano di dissuadere i cristiani dal combattere (canti II-III). Plutone,
dio degli inferi, invia a disturbare l’impresa dei cristiani i suoi diavoli, ai quali si
unisce la bellissima maga Armida, che utilizza tutto il suo fascino per sedurre i capi
dei crociati (canti IV-V).
In seguito al duello tra Argante e uno dei più valorosi guerrieri cristiani, Tancredi, la
musulmana Erminia, innamorata di lui, penetra nel campo nemico per curargli le
ferite, ma, scoperta, è costretta alla fuga. Tancredi, avendo scambiato Erminia per la
guerriera saracena Clorinda, della quale si è invaghito, la insegue, ma finisce
prigioniero degli incantesimi di Armida (canti VI-VII). Intanto l’esercito cristiano,
dopo essere stato scosso da tumulti interni suscitati dai diavoli e attaccato dai
saraceni di Solimano (canti VIII-X), prende d’assalto Gerusalemme (canto XI).
Clorinda tenta di frenare l’offensiva, ma viene uccisa in duello da Tancredi, il quale,
riconosciuta troppo tardi la sua amata, si dispera al punto da tentare il suicidio (canto
XII).

Torquato Tasso: biografia, pensiero e


opere
A cura di Antonello Ruberto.
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Biografia e pensiero di Torquato Tasso, poeta e scrittore del Rinascimento, autore di
poesie e della Gerusalemme liberata

Devi conoscere

 Umanesimo: significato e caratteristiche


 Il poema epico-cavalleresco in Italia e Francia: caratteristiche e autori
Cosa imparerai

 La vita di Torquato Tasso


 Le opere principali di Tasso
 Il pensiero di Tasso sulla lingua italiana

INDICE
1. Biografia di Torquato Tasso: una vita tormentata
2. Torquato Tasso: le opere
1. L'Aminta del Tasso: trama
2. La Gerusalemme liberata del Tasso: trama
3. Il pensiero di Torquato Tasso e la questione della lingua
1. La teoria
2. La pratica
4. Guarda il video sulla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso
5. Concetti chiave

Infobox

Chi
Torquato Tasso

Quando

1544-1595
Movimento

Manierismo

Opere principali

Gerusalemme liberata, Aminta

Frase celebre

“La musica è una delle vie per le quali l'anima ritorna al cielo.” T.T.
1Biografia di Torquato Tasso: una vita tormentata

Ritratto di Torquato Tasso (1544-1595) — Fonte: Getty-


Images
Nascita e studi di Torquato TassoTorquato Tasso nasce a Sorrento nel 1544, studia presso
i gesuiti di Napoli fino al 1554 quando raggiunge il padre a Roma: in questo modo
comincia una lunga serie di viaggi e spostamenti che ne caratterizzano tutta la vita. Si
trasferisce, o per studio o per seguire il padre, a Venezia, Padova e Bologna: tutte città
in cui ha modo di conoscere e stringere i contatti con membri delle nobiltà e delle
corti italiane.
Tasso alla corte di FerraraNel 1565 viene chiamato alla corte di Ferrara, dapprima come
cortigiano di Luigi d’Este, e, dal 1572 del duca Alfonso d’Este. Qui gli vengono affidati
compiti di rappresentanza e, soprattutto, culturali.

Approfondisci
Riforma protestante e Controriforma cattolica: cause e differenze
1575: fine della stesura della "Gerusalemme liberata"È un periodo di grande attività

letteraria: nel 1573 Tasso compone l’ “Aminta”, mentre nel 1575 termina la
composizione della “Gerusalemme liberata”. Tuttavia è ossessionato dall’idea di aver
scritto un poema non allineato ai nuovi dettami religiosi della Controriforma e teme
di essere colpevole di eresia, al punto da sottoporre l’opera al giudizio di revisori, che
ne criticano i contenuti.
La prigionia di Tasso in un ospedale per pazziIl suo malessere cresce: si allontana da Ferrara
per farvi ritorno nel 1579, quando aggredisce il duca durante il suo matrimonio. Di
fronte a questo nuovo eccesso, il duca fa rinchiudere Tasso in un ospedale per pazzi, in
cui rimane fino al 1586 quando viene mandato a Mantova dai Gonzaga.

Torquato Tasso: dipinto eseguito da G. de Bacci-Venuti


— Fonte: Ansa
La pubblicazione della "Gerusalemme Liberata" ad insaputa di TassoNonostante la difficoltà del

periodo questo si rivela in assoluto il più felice dal punto di vista letterario, in cui
vengono composte numerose “Rime” e la maggior parte dei “Dialoghi”. In questo
periodo viene anche pubblicata, a sua insaputa, la Liberata, cosa che gli provoca grande
disagio perché la considerava ancora in fase di revisione.
Gerusalemme conquistata, 1593: versione definitiva del poema di TassoAbbandona Mantova nel

1587 per trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Napoli e poi a Roma: qui compie
un profondo lavoro di revisione del suo poema che pubblica in versione definitiva nel
1593 con il titolo di “Gerusalemme conquistata”. Muore a Roma nel 1595.
2Torquato Tasso: le opere
Approfondisci
Le Crociate: cronologia, battaglie e protagonisti

Tasso inizia a scrivere fin da giovaneFiglio di un nobiluomo, comandante militare e

scrittore, Torquato Tasso inizia la sua attività scrittoria fin da giovane e prosegue poi
per tutta la vita lasciandoci un’eredità di più di duemila componimenti.
Curiosità

Il primo lavoro letterario del Tasso di cui si ha notizia è il “Gierusalemme”, un


incompiuto poemetto epico che racconta la presa di Gerusalemme nella prima
crociata; nel 1562, all’età di diciotto anni, pubblica invece il “Rinaldo”, un’opera
completa che narra le gesta del famoso cavaliere.
Questa enorme produzione letteraria comprende opere teatrali, liriche, dialoghi in
stile rinascimentale e alcuni poemetti.
2.1L'Aminta del Tasso: trama

Aminta di Tasso, 1573. Prologo, Amore in abiti da


pastore — Fonte: Ansa
Aminta: opera in versi di tipo bucolico-cortigiano composta nel 1573Composta nel 1573 per

essere rappresentata alla corte del duca Alfonso d’Este viene rimaneggiata diverse
volte ed arriva ad una stesura definitiva solo nel 1590. Si tratta di un’opera in versi che
riunisce il genere bucolico e quello cortigiano: infatti, sullo sfondo di un’ambientazione
pastorale, si svolge una trama in cui si rispecchia la vita di corte.
L'opera narra la storia del pastore Aminta innamorato della ninfa SilviaNarra, infatti, la storia del
pastore Aminta, innamorato della ninfa Silvia che però lo rifiuta. A questi due giovani
personaggi se ne affiancano due più anziani, Tirsi e Dafne: il primo, saggio e ormai
soddisfatto dei lussi di corte, è una proiezione autobiografica dello stesso Tasso;
Dafne è invece una dama di corte, esperta di questioni amorose.
Curiosità

La prima rappresentazione di quest’opera avviene nell’isoletta di Belvedere sul Po,


una delle Delizie fatte costruire dai duchi d’Este costituite da eleganti palazzi e
giardini che abbellivano le loro terre. Questo belvedere è ora scomparso.
2.2La Gerusalemme liberata del Tasso: trama

Gerusalemme liberata di Tasso, 1581. Stampato a


Venezia, 1788 — Fonte: Getty-Images
Un poema eroicoL’idea di un poema eroico che ha come tema la prima crociata occupa
tutta la vita di Tasso.
La liberata: oggetto di approvazione e di critiche da parte degli intellettuali italianiIl testo

della Liberata, stampato ad insaputa dell’autore nel 1584 e diventa subito oggetto di
approvazione o di critiche da parte degli intellettuali italiani che in quel momento
discutono sul tema della lingua italiana. Tasso dà forma ad un racconto plurale in cui i
due schieramenti sono completamente separati: da un lato i crociati sostenuti
dall’intervento divino, dall’altra i pagani sostenuti dalle forze infernali.
Torquato Tasso legge la Gerusalemme liberata a
Eleonora d’Este: dipinto di Domenico Morelli — Fonte: Ansa
I protagonistiNel descrivere i protagonisti del racconto il Tasso si distacca dalle
raffigurazioni abituali dei poemi cavallereschi, creando dei personaggi ricchi di
contraddizioni ed incertezze. Goffredo, capitano dell’esercito, è assillato da dubbi su
come tenere unita l’armata cristiana; Rinaldo ripropone più di tutti i tratti tipici
dell’eroe cavalleresco, come la forza fisica e la gioventù; Tancredi, invece, è una figura
malinconica e tormentata dall’amore infelice per la pagana Clorinda.
Curiosità

Tasso scrive il suo poema, pregno di riferimenti religiosi, nel pieno della
Controriforma ed è ossessionato dall’idea che l’opera debba essere corretta anche
dal punto di vista teologico. Temendo di essere caduto in errore nel 1577 si
autoaccusa come eretico al tribunale dell’Inquisizione che però lo giudica innocente.
3Il pensiero di Torquato Tasso e la questione della
lingua
Versi di Torquato Tasso — Fonte: Getty-Images
La riforma del genere epico e la questione della linguaIl capolavoro tassiano s’inserisce nel
dibattito cinquecentesco sulla riforma del genere epico e, soprattutto, nella questione
della lingua: è in questo periodo, infatti che letterati e intellettuali, alcuni dei quali
riuniti nell’ “Accademia della Crusca”, si pongono il problema di dare una struttura
definita alla lingua italiana.
3.1La teoria
La struttura del poema epicoNei tre libri dei “Discorsi dell’arte poetica” Tasso espone i punti
fondamentali della sua elaborazione teorica sulla struttura del poema epico: l’obiettivo
dell’opera è quello di tracciare le linee per la scrittura di un poema in grado di
meravigliare il lettore e competere con l’epica antica di Omero e Virgilio.

Approfondisci
Eneide: trama e analisi del poema epico di Virgilio

La storia deve essere attinente con la realtàL’autore deve quindi lasciare pochi spazi
all’ambito fantastico ed essere essenzialmente ancorato alla realtà e inoltre, per
incuriosire il lettore dev’essere scritto secondo i criteri dell’unità mista per cui
l’azione principale dev’essere arricchita con digressioni ed episodi che provochino lo
stupore del lettore.
3.2La pratica

Approfondisci
Francesco Petrarca: biografia, libri e poetica
Lo stile della Gerusalemme liberataTasso è convinto che per suscitare la meraviglia nel
lettore sia necessario adoperare uno stile linguistico magnificente, elegante e ricco:
esattamente quello che adopera nella Liberata.

Approfondisci
Manierismo in letteratura: significato, stile, autori e opere

Lo stile linguistico di Tasso si allontana dal parlato comuneEgli si rifà sia ai modelli classici
di Omero e Virgilio che a quelli volgari di Dante e Petrarca, facendo parecchio uso delle
figure retoriche e di soluzioni liriche che rendono il linguaggio dell’opera grandioso
ma anche molto elaborato e oscuro, allontanandolo decisamente dal parlare comune,
motivo per cui viene duramente attaccato dall’Accademia della Crusca. Tasso non
solo risponde ai cruscanti rivendicando le proprie scelte, giustificandole con il fatto
che uno stile elaborato è adatto al tema epico, ma quando si dedica alla revisione
dell’opera e alla stesura della Conquistata, si impegna ad accentuare proprio queste
caratteristiche linguistiche.
"Nulla fa chi troppe cose pensa." Torquato Tasso

4Guarda il video sulla Gerusalemme liberata di


Torquato Tasso
Concetti chiave
 Torquato Tasso: una vita tormentata
o Nasce a Sorrento nel 1544 da famiglia nobile e studia presso i gesuiti di Napoli fino al 1554,
anno in cui raggiunge il padre a Bergamo.
o Segue il padre nei suoi viaggi in Italia, studia a Padova e Bologna, conoscendo personaggi
della nobiltà italiana. Nel 1565 si trasferisce a Ferrara come cortigiano dei duchi d’Este.
o Nel 1575 termina la stesura della Gerusalemme liberata, ossessionato dalla paura che la sua
opera non fosse corretta dal punto di vista teologico, comincia a dare segni di squilibrio. Nel
1577 viene allontanato da Ferrara.
o Ritorna a Ferrara nel 1579 ma, in preda ad una crisi aggredisce il duca che lo fa rinchiudere in
un ricovero fino al 1586. In questo periodo la Gerusalemme liberata viene pubblicata a sua
insaputa.
o Finita la detenzione lascia definitivamente Ferrara per trasferirsi a Roma: qui si impegna nella
revisione del poema che viene pubblicato nuovamente con il nome di Gerusalemme
conquistata. Muore a Roma nel 1595.
 La produzione letteraria di Torquato Tasso
o Inizia a scrivere fin da giovanissimo, lasciandoci un’eredità di oltre duemila componimenti
o L’Aminta è un componimento in versi di tipo bucolico che racconta l’innamoramento del
pastore Aminta per la ninfa Silvia. Pur avendo come sfondo l’ambiente pastorale l’opera
descrive dinamiche di vita cortigiana.
o La Gerusalemme liberata è l’opera principale del Tasso, che lo impegna per tutta la vita. Nei
suoi venti canti sono narrate le imprese dell’esercito crociato alla conquista di Gerusalemme.
Pur descrivendo la guerra in maniera dicotomica, con i crociati sostenuti da Dio e i pagani
aiutati dalle forze sataniche, Tasso non manca di descrivere le contraddizioni e drammi
interni dei protagonisti.
 Il pensiero di Tasso e la conquista della lingua
o Con la sua opera Tasso interviene nel dibattito sulla riforma del poema eroico ed in quello
della questione della lingua sia in maniera teorica che pratica.
o La proposta di Tasso per il rinnovamento dello stile eroico poggia sul fatto che la storia
raccontata dall’opera debba essere attinente con la realtà, lasciando poco spazio all’inventiva
del poeta mentre lo stile complessivo dell’opera debba indurre il lettore allo stupore.
o La Liberata viene scritta con uno stile linguistico magnifico e grandioso, fino ad essere quasi
oscuro. La distanza di questo stile da quello del parlato comune innesca una polemica tra
l’autore e l’Accademia della Crusca.

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