1. Mirandolina potrebbe essere definita “una donna di potere”. Spiega questa affermazione cercando nel
testo degli esempi a suffragio della tua tesi e delle citazioni che supportino questa definizione .
Mirandolina risulta una donna sicuramente molto realista che non si lascia trasportare dalle proprie emozioni. “Non
ho bisogno di nessuno… Tratto con tutti ma non m'innamoro mai”. Risulta talmente onesta e cruda da potersi perfino
definire insensibile. Eppure, è proprio questa sua insensibilità che le dà così tanto valore. Si nota infatti come lei non
si lasci abbagliare dai doni dei suoi corteggiatori. Lei non li rifiuta, per educazione, ma non lascia che siano essi a
renderla più sensibile e sdolcinata. Non ci vuole tanto per capire che una volta sposata a Fabrizio, sarà lei il capo
famiglia e non solo per diritto di proprietà ma soprattutto per il proprio carattere. “Non ne vo’ saper altro. Fabrizio vieni
qui caro, dammi la mano”: In tutti e tre gli atti si nota come Fabrizio si ritrova spesso a obbedire alla sua parola in una
maniera quasi sottomessa, senza osare mai controbattere. “Mirandolina: Il patto è questo: o dammi la mano o
vattene al tuo paese… Fabrizio: Tenete cara, non posso più”.
2. Dall’analisi fatta in classe della Locandiera e del personaggio di Mirandolina prova a tracciare l’evoluzione
del personaggio secondo Goldoni e la sua riforma del teatro.
Mirandolina è scaltra e lo si percepisce sin dall’inizio. È colei che fa innamorare ma non si lascia conquistare. Goldoni
rende l’obiettivo della locandiera di compiacere il cavaliere una vera e propria missione e ci fa assistere fino a quale
punto ella può arrivare. Proprio quando il lettore inizia a pensare che essa sia crudele e insensibile, dato il suo
atteggiamento verso il cavaliera, lei sposa Fabrizio, dimostrando a tutti che ogni cosa torna alle sue origini e che non
è il ceto che la comanda bensì la promessa fatta a suo padre, il suo dovere, e il suo cuore. Finale sorprendente in
quanto gli spettatori si aspetterebbe che il fascino dei denari e del titolo possano prevalere confronto al resto.
Sicuramente anche la morale riguardo il fascino ingannevole delle donne ha contribuito a rendere questo testo una
riforma del teatro. Infatti, tutti il testo sembra molto più vicino al popolo e il tutto è molto più realista. Non sono più
richieste maschere e perfino la commedia dentro la commedia risulta un’idea originale. Le commedianti che recitano
la parte delle aristocratiche interrompono il ruolo banale e volgare ormai divenuto così comune in altri testi teatrali.
Lo stesso vale anche per Mirandolina, personaggio pieno di personalità.
4. Domanda di tecnica. Qual è l'uso che Goldoni fa del monologo ne “la Locandiera”?
Usa il monologo per movimentare l’azione e come strumento per spiegare al pubblico le azioni a venire di
Mirandolina.
5. Caratterizza con tre sintetici aggettivi i personaggi della Locandiera (Mirandolina, il Cavaliere di
Ripafratta, il Marchese di Forlipopoli, il Conte d'Albafiorita ed infine Fabrizio)
Mirandolina- affascinante, frivola, provocatrice (intelligente)
Cavaliere- orgoglioso, schietto, diretto (misogino, superbo, distaccato, ostinato, irascibile, superbo)
Marchese- indigente, superficiale, credulone (opportunista, conservatore, sincero)
Conte- agiato, prodigo, competitivo (materialista, superficiale, emblematico, vendicativo, ostentatore)
Fabrizio- fedele, spontaneo, puro (servile, riservato, leale, geloso, subordinato)
6. Perchè la locanda dove si svolgono le vicende de "La Locandiera" può essere considerata un microcosmo
sociale
Nella locanda c’è un rappresentante per ogni ceto sociale. Così si possono notare tutti i diversi ruoli che ognuno
ricopriva. C’è la donna del popolo, Mirandolina, l’uomo del popolo, Fabrizio e poi ci sono tutti gli altri personaggi tra
cui le due commedianti che fanno risaltare la differenza tra il loro ceto e quello delle aristocratiche che esse stesse
fungono.
7. Chi è il personaggio minore che alla fine delle vicende si prende una sorta di “rivincita”? Perchè?
Fabrizio in quanto alla fine del romanzo è lui che riesce ad ottenere la mano di Mirandolina. Anche se tutti i suoi altri
spasimanti erano di ceto superiore, Mirandolina ha mantenuto la promessa fatta a suo padre e ha sposato l’uomo
che l’ha sempre aiutata a gestire la locanda.
12. In quante e quali fasi Mirandolina attua il suo piano per la seduzione?
Ci sono tre fasi per compiere il suo piano di seduzione. La prima è farsi notare, la seconda è farsi stimare e infine la
terza è farsi amare.
15. Qual è invece l’immagine che il Conte, il Marchese e il Cavaliere hanno di Mirandolina? Quale dei
personaggi maschili la capisce meglio?
Gli altri personaggi invece la vedono come una donna ideale, unica nel suo genere e intelligente. Dalle loro descrizioni
risulta onesta e umile sebbene presto notiamo non sia così in quanto non c’è un dono lei non accetti. Il Cavaliere la
capisce meglio in quanto entrambi mettono in primo piano il proprio benessere. Il Cavaliere non bada alle donne per
non ferire se stesso e non si cura di quelle che ferisce, Mirandolina fa partire il piano di seduzione per il proprio
orgoglio, incurante dei possibili eventuali sentimenti che potrebbero scaturire dal Cavaliere.
16. Nel primo atto di quest’opera teatrale vengono illustrate da Goldoni due tematiche legate alla differenza.
Quali sono e quale tra queste ti ha colpita di più.
Una delle differenze è il valore tra i denari e il titolo. Il marchese ha ereditato il proprio titolo eppure si ritrova con le
mani legate, in quanto gli mancano denari. Il conte invece, è l’opposto. Lui è talmente benestante da potersi
permettere di comprare il proprio titolo. Un’altra differenza che deriva dalla prima sta nei doni. Il conte riempie
Mirandolina di regali costosissimi mentre il marchese le offre la propria protezione. Sta al lettore giudicare quale dei
due abbia un valore maggiore.
Un’altra caratteristica da analizzare è la misoginia. Il conte e il marchese sono evidentemente innamorati di
Mirandolina, il cavaliere invece sembra detestarla ancora prima di conoscerla.
(1) La misoginia (2) Il trionfo di Mirandolina e l’umiliazione del cavaliere (3) Il ritorno all’ordine
17. Goldoni inserisce ne “La locandiera” un altro tema, sviluppato da Mirandolina con un suo particolare
piano, strettamente collegato alla misoginia del Cavaliere. Di cosa si tratta?
Si tratta di rivendicare l’onore e l'orgoglio delle donne. Mirandolina dà forza non solo alle donne che il cavaliere avrà
svalorizzato con la sua misoginia, ma a tutto il suo sesso in generale. È la rappresentazione del senso di solidarietà
per le donne.