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Elementi di Stratigrafia
La Stratigrafia è quella parte delle scienze geologiche che ha come obiettivo la rico-
struzione della storia della Terra attraverso la ricostruzione dell’ordine in cui si sono
formate nel tempo le rocce della crosta.
risalire alla natura e all’estensione geografica dei singoli ambienti fisici che han-
no originato (nel tempo) i tipi di rocce che formano la crosta;
ricostruire l’ordine in cui si sono formate nel tempo tali rocce, cioè stabilire la
loro cronologia relativa per poter dire: «questa roccia è più antica di quella»,
anche senza sapere quanto tempo fa si sono formate.
Una formazione di
rocce sedimentarie può ap-
parire compatta, cioè senza
suddivisioni al suo interno,
o stratificata. Uno strato
può avere spessore variabi-
le, in genere da pochi cen-
timetri ad alcuni decimetri,
e può avere un’estensione
areale anche molto grande.
Lo strato è l’unità più pic-
cola di una serie rocciosa
ed è delimitato, nei con- Un esempio di rocce stratificate lungo le scogliere Cliff of Moher, in Irlanda. I sin-
fronti di altri strati, da su- goli strati, messi bene in evidenza dalle differenti sfumature di colore, hanno
perfici di discontinuità, più spessori diversi. Quello raffigurato è un tratto della costa atlantica dell’Irlanda,
lungo il quale affiorano calcàri molto antichi di origine marina. La loro geometria
o meno parallele fra loro, quasi orizzontale corrisponde grosso modo a quella dell’originario fondo marino.
dette piani di stratificazio-
ne.
le facies continentali,
le facies di transizione,
le facies marine.
facies continentali
Le facies litorali sono tipiche della fascia costiera, con pochi decimetri o al massimo
qualche metro d’acqua, dei fondali sabbioso-argillosi – sempre con acque basse –, po-
veri di vita vegetale e animale, e, infine, della striscia compresa fra l’alta e la bassa
marea.
Procedendo verso il mare aperto vi sono le facies neritiche (dal greco nerites, conchi-
glia marina): vi si trovano fondi sabbiosi o fondi rocciosi, con scogli e anfratti. Se non
vi sono in prossimità sbocchi di grandi fiumi, per cui le acque sono limpide, e se le
condizioni climatiche lo consentono, vi si sviluppano praterie di alghe e costruzioni di
coralli e madrepore. Sono ambienti ricchi di organismi «bentonici» (legati al fondo) e
«nectonici» (nuotatori).
In alto mare, in oceano o comunque a distanza dalle coste, vi sono le facies pelagiche
(dal greco pélagos, mare, oceano), in genere caratterizzate dalla deposizione di argille
e fanghi di vario tipo (calcarei, silicei ecc.) in cui si trovano in grande prevalenza resti
di microrganismi «planctonici» (che vivono in balìa delle acque, presso la superficie
del mare).
APPUNTI DI SCIENZE della TERRA Stratigrafia
Prof.ssa Patrizia Moscatelli Liceo Scientifico Statale Vito Volterra Pagina 5 di 8
Alla prima domanda sapremmo già rispondere con quanto visto in precedenza (capito-
lo 1); alle altre due domande cercheremo di rispondere presentando brevemente i
princìpi fondamentali della stratigrafia:
Abbiamo così trovato un primo modo per ordinare nel tempo le tracce di due eventi
geologici diversi: la formazione di rocce in strati orizzontali deve precedere l’eventuale
spostamento di tali strati dalla giacitura originale.
APPUNTI DI SCIENZE della TERRA Stratigrafia
Prof.ssa Patrizia Moscatelli Liceo Scientifico Statale Vito Volterra Pagina 6 di 8
L’immagine rappresenta un
pacco di rocce sedimentarie
stratificate attraversate da un
filone magmatico, formato,
cioè, da materiale magmatico
risalito attraverso fratture. Il
principio di intersezione per-
mette di concludere che il filone
è più giovane delle rocce entro
cui si è aperto la strada.
princìpi di stratigrafia. Le testimonianze più antiche sono quelle degli strati che affio-
rano più in basso: nel nostro caso, possiamo dire che, in un certo momento, l’area era
coperta da un mare poco profondo. Successivamente le condizioni ambientali sono
cambiate, poiché gli strati sovrastanti risultano essersi formati in prossimità di una co-
sta: il mare si è andato ritirando. Infine, nell’area o in zone vicine si è innescata
un’attività magmatica, messa in evidenza da filoni che hanno tagliato gli strati. In pra-
tica, risalendo il pendio abbiamo ricostruito una breve sequenza di eventi succedutisi
nel tempo e lo abbiamo fatto applicando la cronologia relativa, ordinando gli eventi
secondo un «prima» e un «dopo».
La discordanza angolare di Siccar Point, in Scozia. Strati di arenarie rosse del periodo Devoniano superiore (circa
370 milioni di anni fa), leggermente inclinate, giacciono in discordanza angolare sopra argilliti e arenarie del periodo
Siluriano (tra 400 e 440 milioni di anni fa), molto inclinate. La serie di disegni sotto riportati riassume in modo sche-
matico la successione di eventi che hanno dato origine alla discordanza. Si tenga presente che, nel caso generale, i
sedimenti di ambiente continentale poggiati sulla superficie di erosione sono seguiti da sedimenti marini, a causa
del ritorno del mare sulla terraferma (ingressione).
APPUNTI DI SCIENZE della TERRA Stratigrafia
Prof.ssa Patrizia Moscatelli Liceo Scientifico Statale Vito Volterra Pagina 8 di 8
Hutton riconobbe che gli strati inferiori si erano formati in mare, dato che conteneva-
no dei fossili caratteristici. In accordo con il principio di orizzontalità originaria, essi
dovevano essersi formati come strati orizzontali. Infine, per il principio di sovrapposi-
zione, Hutton concluse che quegli strati erano i più antichi della serie stratigrafica.
Successivamente, gli stessi strati erano stati sollevati e deformati fino a emergere e
assumere la giacitura quasi verticale che mostrano oggi. In seguito l’area era stata
quasi del tutto spianata dagli agenti erosivi (fiumi), finché sulla superficie irregolare
dovuta all’erosione si erano accumulati strati di nuove rocce sedimentarie. Queste
nuove rocce appartenevano a una facies continentale: un ambiente arido costellato di
lagune.
Nel caso descritto, la successione di eventi ha fatto sì che gli strati più antichi e quelli
più recenti che li ricoprono mostrino giaciture diverse. Tale aspetto «geometrico» è
descritto come discordanza angolare.