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OBIETTIVO 3

SALUTE E BENESSERE
Il compito dell’obiettivo 3

L’obiettivo 3 consiste nella promozione della salute e del


benessere per tutti e a tutte le fasce di età.
L’obiettivo si concentra sulla riduzione dei decessi di
qualunque tipo, incentrandosi sulle morti definite
«evitabili», come le morti materne e infantili, e quelle
legate all’inquinamento e agli incidenti. Insieme alla
riduzione dei decessi vi si è la lotta contro le epidemie
mortali, come l’AIDS, la malaria e la tubercolosi, e
contro gli abusi di sostanze, come stupefacenti e alcol.
Il progresso nella salute

Alla base dello sviluppo sostenibile vi si è la persona nel suo


complesso, e in questo complesso concentriamoci nel benessere
e nella salute dell’individuo. Non a caso l’obiettivo 3 si ricollega
agli altri obiettivi.
In questo campo sono stati già effettuati passi considerevoli
nell’aumento della aspettativa di vita e nella riduzione delle
cause di morti più comuni, grazie all’efficienza dei farmaci,
all’accesso a fonti d’acqua pulita e campagne di cure contro
malaria e tubercolosi e contro la diffusione dell’HIV/AIDS.
Fatti e cifre

Mortalità infantile
Nel mondo più di 6 milioni di bambini muoiono prima del compimento dei 5 anni di età, e 4/5 di quest’ultimi
avvengono nell’area dell’Africa subsahariana e in Asia meridionale. Si riscontra una mortalità infantile
maggiore nelle famiglie più povere e meno istruite.
Mortalità materna
La mortalità materna legata alla gravidanza nei paesi in via di sviluppo è 14 volte maggiore rispetto ai paesi
sviluppati, ma questo dato si è ridotto del 50% rispetto al millennio scorso. Infatti l’assistenza materna è
aumentata considerevolmente (83% delle donne nei paesi in via di sviluppo) e ne aumenta anche la richiesta.
Mortalità da malattie
L’accesso ai vaccini e alle terapie hanno permesso una riduzione della diffusione delle malattie trasmissibili e
dei decessi da quest’ultimi. Solo l’HIV è tra le uniche malattie che presentano una maggiore difficoltà nella
cura, e perciò si è incentrati sulla sua riduzione della sua diffusione, poiché esso si ricollega alle disuguaglianze
che ne incrementano la diffusione.
Possibili soluzioni

Dagli obiettivi posti dall’ONU per l’obiettivo 3, vi si aggiungono linee guida per garantire la «riuscita» dei
traguardi.
Infatti l’ONU ha chiarito procedimenti che egli considera fondamentali, e rappresentano il potenziamento delle
istituzioni legate alla salute, principalmente l’OMS, e un maggiore sostegno alla ricerca per i farmaci e i vaccini
contro malattie trasmissibili e non trasmissibili.
L’obiettivo 3 presenta collegamenti con gli altri obiettivi dell’Agenda 2030, e questo dato dal fatto che le
carenze degli altri obiettivi si riportano nel 3.
Infatti vi sono collegamenti con l’obiettivo 4 (istruzione di qualità), il quale necessita di un sostegno maggiore
rivolto all’istruzione sanitaria, per battere l’ignoranza in questo campo.
Come citato prima, le disuguaglianze, e le azioni legate, verso i giovani portano a una maggiore probabilità nel
contrarre l’HIV. Perciò l’obiettivo 10 (ridurre le disuguaglianze) necessita un maggiore sostegno da parte
dell’ONU.
Il nostro andamento
NELL’UNIONE EUROPEA L’ASPETTATIVA DI VITA È AUMENTATA RISPETTO AL 2004,
PRESENTANDO UN’ASPETTATIVA PER LE FEMMINE DI 83,6 ANNI, CON UNA DIFFERENZA DI
5,5 ANNI PER I MASCHI (78,1). INSIEME ALL’AUMENTO DELLA VITA ABBIAMO UN
AUMENTO DEL NUMERO DI INDIVIDUI CHE RITIENE DI ESSERE IN BUONA SALUTE, MA È
AUMENTATO ANCHE QUELLO DI CHI NON PUÒ PERMETTERSI L’ACCESSO AI SERVIZI
SANITARI.
IN ITALIA È AUMENTATA L’ASPETTATIVA DI VITA DI COLORO CHE DETENGONO UNA
BUONA SALUTE DALLA NASCITA, E IL CONSUMO DI FUMO E ALCOL È DIMINUITO. A
CAUSA DELLA PANDEMIA DA COVID SONO SORTI I PROBLEMI LEGATI ALLE STRUTTURE
SANITARIE, E PER CIÒ SONO STATI INCREMENTATI I FONDI.
DA QUESTI EVENTI L’ITALIA SI TROVA IN BUONE CONDIZIONI SUL RISPETTO
DELL’OBIETTIVO 3.

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