Sei sulla pagina 1di 8

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il

pianeta e la prosperità sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in un grande programma d’azione che
ha avuto inizio nel 2016 e si svilupperà nei prossimi 10 anni: i Paesi, infatti, si sono
impegnati a raggiungerli entro il 2030. I 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile mirano a
realizzare pienamente i diritti umani di tutti e a raggiungere l’uguaglianza di genere e
l’emancipazione di tutte le donne. Essi sono interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre
dimensioni dello sviluppo sostenibile: la dimensione economica, sociale ed ambientale. Gli
obiettivi fissati per lo sviluppo sostenibile hanno una validità globale, riguardano e
coinvolgono tutti i Paesi e le componenti della società, dalle imprese private al settore
pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione e cultura. L’Agenda 2030 per lo
Sviluppo Sostenibile nasce per velocizzare l’attuazione di pratiche sostenibili e far sì che tutti
i paesi abbiano delle linee guida comuni atte a contrastare i cambiamenti climatici e le
differenze sociali. Si concentra sulla riduzione della povertà e dell’inquinamento in tutte le
sue manifestazioni attraverso l’attuazione di strategie di crescita economica sostenibile.

L’Agenda immagina un mondo libero dalla fame, dalla povertà, dalla paura, dalla violenza.
L’obiettivo da raggiungere è avere un mondo equo, alfabetizzato e con accesso universale
ad un’istruzione di qualità, a un’assistenza sanitaria, alla protezione sociale, dove venga
assicurato il benessere fisico, mentale e sociale. L’Agenda 2030 è stata creata seguendo
obiettivi e princìpi della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani, dei trattati internazionali sui diritti umani. E’ prevista un’attività di monitoraggio e
verifica del raggiungimento degli Obiettivi, attraverso dei meccanismi di controllo, mediante
l’utilizzo di indicatori statistici elaborati e condivisi da ciascun Paese.

OBIETTIVO 1: Sconfiggere la povertà

L’obiettivo 1 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è sicuramente tra i più importanti,
visto che la povertà nel mondo rappresenta un enorme problema. Solo in Italia le famiglie
che vivono in condizioni di povertà assoluta sono ben 1,6 milioni. In Cina e in altri Paesi
dell’Oriente la situazione è ancora più drammatica.
La povertà porta malnutrizione, esclusione sociale e discriminazione. Per via della stessa si
ha un accesso limitato all’istruzione e ad altri servizi sociali di base, oltre che l’incapacità di
partecipare al processo decisionale. 700 milioni di persone vivono attualmente in condizioni
di estrema povertà e stanno lottando per soddisfare i bisogni più elementari: assistenza
sanitaria, istruzione e accesso all’acqua e ai servizi. Questi sono principalmente
rappresentanti dell’Asia meridionale e dell’Africa che guadagnano meno di 2 dollari al giorno.

Secondo l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile la crescita dei poveri è dannosa per la
crescita economica: il potere d’acquisto viene perso, la coesione sociale viene
compromessa, intensificando le tensioni politiche e sociali e in alcuni casi causando alti livelli
di criminalità, instabilità politica e persino dei conflitti armati.

OBIETTIVO 2: Sconfiggere la fame

L’obiettivo 2 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che la sana alimentazione
è la chiave per vivere bene ed essere in salute. Se soffriamo di fame, la nostra capacità
lavorativa diminuisce e aumenta la vulnerabilità a varie malattie. Nei Paesi in cui la fame e la
malnutrizione sono comuni, le persone perdono la capacità di guadagnare denaro e
migliorare le proprie condizioni di vita.
Il mondo ha abbastanza risorse per produrre il cibo necessario per sconfiggere la fame. I
problemi alimentari moderni sono associati a metodi irrazionali di raccolta, perdite alimentari,
distribuzione inadeguata. I conflitti militari hanno anche un impatto negativo sulla
disponibilità di cibo e distruggono i terreni agricoli.
Questo obiettivo vuol donare un effetto benefico in molti settori, tra cui economia, salute,
istruzione e consentire a tutti di raggiungere l’uguaglianza e lo sviluppo sostenibile. E’ chiaro
che il problema della fame non può essere risolto solo aumentando la produzione
alimentare.
Innanzitutto, al fine di creare un settore agricolo sostenibile, occorre prestare attenzione al
corretto funzionamento dei mercati, alla crescita dei redditi dei piccoli agricoltori, all’equo
accesso alla tecnologia e alla terra e all’aumento degli investimenti nell’agricoltura
sostenibile.

OBIETTIVO 3: Salute e benessere

L’obiettivo 3 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che i segmenti più poveri
della popolazione hanno bisogno di servizi sanitari a prezzi accessibili, istruzione e
prevenzione delle malattie usando acqua e servizi igienici sicuri. Garantire salute e
benessere in tutte le età è essenziale per creare una società prospera. Negli ultimi anni sono
stati raggiunti dei grandi successi: dal 1990 al 2015 il tasso di mortalità tra i bambini al di
sotto dei 5 anni nel mondo è diminuito di oltre la metà, dal 2000 al 2013 la vaccinazione
contro il morbillo ha contribuito a prevenire quasi 15,6 milioni di decessi. Oltre il 71% delle
nascite nel mondo nel 2014 è stato supervisionato da personale medico qualificato, contro il
59% del 1990. Nonostante questi significativi passi avanti, ci sono molte disuguaglianze
sociali quando si parla di salute.

La probabilità che i bambini di famiglie povere non vivano fino a 5 anni è quasi doppia
rispetto a quella dei bambini delle famiglie più ricche. Inoltre, il rischio di morire prima dei 5
anni è maggiore se i bambini nascono in aree rurali e se le loro madri non sono in grado di
ricevere un’istruzione di base.
Malattie come AIDS / HIV, malaria, tubercolosi, malattie infettive trasmissibili e malattie
trasmesse bevendo acqua rimangono rilevanti, ed è proprio su queste basi che è nato
l’obiettivo 3.

OBIETTIVO 4: Istruzione di qualità

L’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che l’istruzione è un diritto
umano fondamentale, oltre che legato alla cittadinanza e incluso in molte Costituzioni.
L’istruzione sviluppa il dialogo interculturale e il rispetto della diversità culturale, religiosa e
linguistica, fattori importanti per il raggiungimento della coesione sociale e della giustizia.
57 milioni di bambini in età scolare continuano a non frequentare la scuola, perché non ne
hanno la possibilità.
La copertura dell’istruzione primaria nei Paesi in via di sviluppo ha raggiunto il 91%.
Secondo l’UNESCO, tra il 2000 e il 2012 la percentuale di bambini fuori dalla scuola è scesa
dal 40 al 22% nell’Africa sub-sahariana e dal 20 al 6% nell’Asia meridionale. Eppure, le
ragazze e le donne in un terzo dei Paesi in via di sviluppo continuano a incontrare ostacoli
all’ingresso nelle scuole primarie e secondarie.

L’obiettivo 4 mira a uscire da una situazione così sfavorevole nel campo dell’istruzione,
poiché questa porta a opportunità limitate per le giovani donne nel mercato del lavoro e, di
conseguenza, rallenta la crescita economica. Fornire istruzione di qualità può accelerare il
raggiungimento di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati nell’Agenda 2030 e pertanto
dovrebbe essere un elemento strategico per raggiungere ciascuno di essi. Ad esempio,
l’istruzione aiuta a ridurre la disuguaglianza.

OBIETTIVO 5: Parità di genere

L’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che le donne


costituiscono metà della popolazione mondiale e rappresentano la metà del potenziale
umano per raggiungere uno sviluppo sostenibile. Tuttavia, al momento, la disuguaglianza di
genere persiste ovunque, il che porta ad un immobilizzazione nel progresso sociale ed
economico.

Anche i Paesi economicamente sviluppati hanno familiarità con la disuguaglianza di genere,


ma questo problema è più acuto nei Paesi in via di sviluppo. Secondo i dati 2014, 143 Paesi
nelle loro costituzioni hanno garantito la parità tra uomini e donne, ma altri 52 Paesi devono
fare questo passo e ci auguriamo che l’Agenda 2030 possa velocizzare questo processo.
Dopo la nascita, le donne affrontano varie forme di disuguaglianza che possono durare per
tutta la vita. In alcuni Paesi non hanno accesso alle cure sanitarie o a un'alimentazione
adeguata, con conseguente aumento della mortalità per il genere. Le donne hanno molte più
probabilità di essere vittime del matrimonio infantile rispetto ai ragazzi e, di conseguenza,
devono ancora affrontare ostacoli all’istruzione primaria e secondaria nell’Africa sahariana,
in Oceania e in Asia occidentale. La mancanza d’istruzione porta a una mancanza di
accesso alla formazione e opportunità limitate nel mercato del lavoro.

L’obiettivo 5, per far fronte alla discriminazione, cerca di mettere in atto la parità di genere
necessaria per fornire alle donne gli strumenti di cui queste hanno bisogno per vivere.

OBIETTIVO 6: Acqua pulita e servizi

L’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che l’acqua pulita
rappresenta una parte integrante della vita. Milioni di persone sul pianeta non hanno
accesso all’acqua pulita, mentre le sue riserve in natura sono abbastanza per tutti. Milioni di
persone in particolare i bambini, stanno ancora morendo per malattie associate a scarse
risorse idriche, servizi igienici e igiene del tutto assenti. Oltre il 40% della popolazione
mondiale soffre di mancanza d’acqua.

Ogni anno la situazione si aggrava con l’aumentare della popolazione e l’uso irrazionale
delle riserve di acqua dolce. Se le infrastrutture non vengono migliorate, milioni di persone
continueranno a morire e la biodiversità e la sostenibilità degli ecosistemi ne soffriranno
sempre di più. L’obiettivo 6 spinge verso il raggiungimento di un accesso sostenibile
all'acqua pulita e servizi e richiede la massima collaborazione a tutti i livelli, dall’introduzione
locale di tecnologie di gestione dell’acqua più efficienti, alla fornitura di infrastrutture
adeguate, fino a drastiche misure internazionali. È possibile aumentare l’efficienza dell’uso
dell’acqua attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative nel campo dell’estrazione e del
drenaggio dell’acqua, nonché un aumento della percentuale di acqua riutilizzata e della
qualità del suo trattamento, non solo per bere, ma anche per esigenze tecnologiche e
agricole.

Allo stesso tempo, nell’Agenda 2030 l’accessibilità economica delle nuove tecnologie per
tutti i segmenti della popolazione svolge un ruolo importante per evitare lo spreco di acqua e
l’inquinamento idrico.

OBIETTIVO 7: Energia pulita e accessibile

L’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che l’energia è


fondamentale per tutte le principali sfide e opportunità che il mondo si trova ad affrontare.
Che si tratti di posti di lavoro, sicurezza, cambiamenti climatici, produzione alimentare o
aumento dei redditi, l’accesso all’energia è un fattore determinante.
L’energia pulita e accessibile è necessaria per rafforzare l’economia, proteggere gli
ecosistemi e raggiungere la giustizia sociale. 1/5 degli abitanti della Terra non ha accesso
all’elettricità.
La maggior parte di queste vive in 12 Paesi dislocati per lo più in Africa e in Asia. In tali
condizioni, le donne e le ragazze sono costrette a trascorrere molto tempo a fornire acqua
per le necessità domestiche, i vaccini non possono essere conservati in cliniche e gli
imprenditori non possono competere con aziende estere. Inoltre, 2,8 miliardi di persone
usano legna, carbone e letame per cucinare e riscaldare le case, il che provoca ogni anno
oltre 4 milioni di morti a causa dell’inquinamento atmosferico. L’obiettivo 7 mira a risolvere i
problemi di povertà energetica e accessibilità economica delle risorse energetiche per
garantire uno sviluppo sostenibile dell’energia. I combustibili fossili emettono anidride
carbonica, biossido di azoto, anidride solforosa e monossido di carbonio, che possono avere
un impatto negativo sull’ambiente e sui cambiamenti climatici.
Per raggiungere questo obiettivo fissato nell’Agenda 2030, tutti i Paesi del mondo devono
triplicare gli investimenti annuali in infrastrutture energetiche sostenibili.

OBIETTIVO 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

L’obiettivo 8 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che la crescita economica
deve essere sostenibile in modo che i volumi di produzione più alti non danneggiano
l’ambiente. Non ci sono abbastanza posti di lavoro per tutti: decine di milioni di nuovi posti di
lavoro sono necessari ogni anno nel mondo per una popolazione attiva in crescita.
L’obiettivo 8 dell’Agenda 2030 punta a migliorare la qualità e la produttività del lavoro, che
negli ultimi 15 anni a livello globale è diminuito in modo significativo, incidendo
negativamente sugli standard di vita e sui salari. Bisogna creare posti di lavoro di qualità e
aumentare la produttività della popolazione senza sfuggire ai dettami dell’etica. Tuttavia,
anche avere un lavoro non garantisce un reddito decente: 780 milioni di donne e uomini nel
mondo lavorano, ma il loro reddito non è sufficiente per sfuggire alla povertà.

Entro il 2030 sarà necessario fornire a tutte le persone un lavoro dignitoso e crescita
economica che generi un reddito sufficiente, garantisca la sicurezza sul posto di lavoro, offra
protezione sociale per le famiglie.
OBIETTIVO 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

L’obiettivo 9 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che in molti Paesi in via di
sviluppo non esistono le infrastrutture di base: strade, tecnologie dell’informazione e della
comunicazione, servizi igienici, elettricità. Secondo l’Agenda 2030 il raggiungimento dello
sviluppo sostenibile richiede investimenti in imprese, innovazione e infrastrutture, con l’aiuto
delle quali sarà possibile estendere i diritti e le opportunità dei cittadini, il loro accesso alle
moderne tecnologie e la comunicazione con il mondo. Migliorare le infrastrutture significa
alzare gli standard di vita, i servizi medici ed educativi, nonché creare nuove opportunità
tecnologiche come le comunicazioni mobili e Internet. L’industrializzazione è un processo
importante per la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro. Oltre alle
infrastrutture resilienti, deve fare affidamento su ricerca, innovazione e progresso
tecnologico.
In un mondo in cui oltre la metà delle persone vive nelle grandi città, si deve investire nei
trasporti e nelle energie rinnovabili, così come nella diffusione delle tecnologie di
informazione e comunicazione. L’industrializzazione può aiutare a ridurre l’impatto
ambientale promuovendo l’efficienza energetica e la tecnologia pulita.

Tuttavia, non bisogna dimenticare che con l’attuale crescita della popolazione mondiale e
l’urbanizzazione, la crescita dell’industria dovrebbe essere sostenibile ed efficiente dal punto
di vista energetico.
L’obiettivo 9 punta a sviluppare industrie ecologiche promuovendo l’economia circolare.

OBIETTIVO 10: Ridurre le disuguaglianze

L’obiettivo 10 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che da diversi decenni la
comunità internazionale lavora per sradicare la povertà e la disuguaglianza e questo
obiettivo darà una forte scossa a questo movimento. Il problema della disuguaglianza
persiste e persino aumenta: esiste un accesso disuguale ai servizi medici ed educativi, oltre
che discriminazione sulla base del reddito, genere, età, disabilità, orientamento sessuale,
razza, classe, etnia, religione. La disuguaglianza influisce negativamente sulla povertà, sullo
sviluppo sociale ed economico, priva le persone di sentimenti di soddisfazione e autostima,
causando stati d’animo negativi nella società, influisce anche nella malattia e nel degrado
ambientale.

Lo sviluppo sostenibile non può essere una realtà finché le persone sono private
dell’opportunità di costruirsi una vita migliore. Un esempio lampante di disuguaglianza
evidenziato nell’Agenda 2030 è la disparità di reddito. Il divario di reddito tra i Paesi si sta
riducendo, ma all’interno dei Paesi la disuguaglianza di reddito è in aumento.

OBIETTIVO 11: Città e comunità sostenibili

L’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che la quota della
popolazione urbana nel mondo rispetto alla popolazione rurale sta crescendo di anno in
anno e negli ultimi 100 anni è aumentata dal 13% al 55%. La maggior parte della
popolazione mondiale vive nelle città e queste sono centri di attività intellettuale, commercio,
cultura, scienza, lavoro produttivo e sviluppo sociale. È proprio nelle città che ha luogo
l’evoluzione economica e sociale dell’uomo.Tuttavia, con la crescente urbanizzazione del
pianeta sorgono una serie di problemi evidenziati nell’Agenda 2030, tra cui la
sovrappopolazione, la disuguaglianza sociale, la povertà, la mancanza di alloggi adeguati, il
degrado delle infrastrutture, nonché lo spreco di risorse energetiche e l’accumulo di rifiuti. La
pianificazione dello sviluppo urbano influenza direttamente la qualità di vita delle persone.

Come risultato di un’urbanizzazione pianificata in modo inefficace si hanno delle grandi


baraccopoli, strade intricate, aumento delle emissioni di gas serra. Poiché la vita della città è
soggetta a un unico meccanismo, alla fine tutti questi problemi interessano ogni persona e
l’obiettivo 11 sarà fondamentale per scrivere un futuro “più sostenibile”. La realizzazione di
città e comunità sostenibili implica la disponibilità di infrastrutture urbane per tutti i segmenti
della popolazione, un adeguato approvvigionamento energetico, un sistema di trasporto
efficiente e molti altri aspetti di urbanizzazione. Allo stesso tempo, è estremamente
importante aumentare la resilienza e la sicurezza delle città al fine di evitare perdite umane,
sociali ed economiche.

OBIETTIVO 12: Consumo e produzione responsabili

L’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che entro il 2050 il
numero di persone nel mondo appartenenti alla classe media aumenterà di 2-3 miliardi. Da
un lato è una buona notizia per il benessere degli individui, ma porterà all’aumento di
domanda di vari prodotti, la cui produzione richiede risorse naturali già limitate. Se non
adottiamo misure di consumo e produzione responsabili, provocheremo danni irreparabili al
pianeta, poiché la domanda di risorse naturali supera già la capacità del nostro pianeta di
ripristinarle. Secondo l’Agenda 2030 una direzione importante per raggiungere questo
obiettivo è la gestione efficace delle risorse naturali e un metodo per lo smaltimento di rifiuti
tossici e inquinanti. La promozione di industrie, imprese e consumatori che introducono il
trattamento e la riduzione dei rifiuti, nonché l’attuazione dei principi di un’economia circolare,
che è uno dei principali cambiamenti necessari portati avanti con l’obiettivo 12 e che può
avere un impatto significativo sulla società nel suo insieme. Ad esempio, se le persone di
tutto il mondo passassero a lampade a risparmio energetico, risparmierebbero 120 miliardi
di dollari all’anno. Questo approccio può essere applicato a qualsiasi area della nostra vita
quotidiana. Altro esempio, quando si aggiorna un guardaroba, vale la pena considerare che
l’industria della moda è tra le più inquinanti al mondo. Adottando il riciclo dei rifiuti e
prestando attenzione ad alcuni piccoli aspetti della nostra vita quotidiana è possibile
aumentare ulteriormente il risparmio.

OBIETTIVO 13: Lotta contro il cambiamento climatico

L’obiettivo 13 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che il clima è in continua
evoluzione, ma negli ultimi 200 anni questi cambiamenti sono diventati più estremi a causa
delle azioni umane. Il fattore umano che influenza i cambiamenti climatici sono le emissioni
di gas a effetto serra. A causa dell’inquinamento, la superficie terrestre e l’atmosfera
vengono riscaldate, aumentando così la temperatura media sulla Terra, che porta allo
scioglimento dei ghiacciai, l'innalzamento del livello del mare e ad altri cambiamenti
dell’ecosistema.
Cambiamenti di temperatura, innalzamento del livello del mare, periodi di caldo anomalo in
inverno o freddo in estate, ondate di calore, forti piogge settimanali, siccità, inondazioni,
estinzione di specie animali e vegetali, sono solo alcuni degli effetti dei cambiamenti
climatici. Questo problema è stato affrontato nell’Agenda 2030 e riguarderà tutti noi se non
verranno applicate le norme dell’obiettivo 13 dal piccolo agricoltore all'uomo d’affari, ma
soprattutto riguarderà i segmenti più poveri e vulnerabili della popolazione mondiale. I
cambiamenti climatici portano dei notevoli pericoli a tutti e, a causa del riscaldamento
globale, potremmo ben presto ritrovarci a vivere su un pianeta molto diverso da quello che
conosciamo. Non può essere fermato, ma i suoi effetti negativi possono essere mitigati. La
comunità mondiale è costretta ad avviare una lotta contro il cambiamento climatico
attraverso l’implementazione di misure specifiche sia a livello nazionale che internazionale.

OBIETTIVO 14: La vita sott’acqua

L’obiettivo 14 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che mari e oceani
contengono un gran numero di organismi viventi, che hanno un grande valore nutrizionale,
medico e ricreativo per le persone. L’oceano regola le condizioni meteorologiche del pianeta,
contribuisce alla formazione di zone climatiche e alla circolazione atmosferica.
La stabilità delle risorse marine contribuisce alla riduzione della povertà attraverso livelli
costanti di pesca. La flora e fauna acquatica necessitano di protezione. Negli ultimi anni, il
carico antropogenico sulle acque del nostro pianeta è aumentato, il che ha portato
all’esaurimento delle risorse biologiche oceaniche, al deterioramento del clima e
all’inquinamento di un gran numero di aree costiere. L’inquinamento degli oceani influisce
sulla biodiversità. Circa il 20% delle barriere coralline è già stato distrutto senza prospettive
di restauro, il 24% delle barriere coralline è a rischio estinzione a causa di attività umane e
un altro 26% è in pericolo di estinzione a lungo termine. La conservazione e l’uso razionale
degli oceani e delle risorse marine sono elementi prioritari nell’Agenda 2030 e per la
popolazione. Il mare e la vita sott’acqua sono elementi importanti per la sopravvivenza del
genere umano.

OBIETTIVO 15: La vita sulla terra

L’obiettivo 15 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che nella vita umana gli
ecosistemi terrestri svolgono un ruolo importante: forniscono un habitat per le persone e
numerose risorse alimentari. Le zone naturali e paesaggistiche sono luoghi di riposo e
rilassamento. Tre quarti dei farmaci più comunemente prescritti al mondo contengono
ingredienti a base di estratti vegetali. Circa 1,6 miliardi di persone dipendono dalle risorse
forestali e quasi il 75% della popolazione mondiale che vive al di sotto della soglia di povertà
è direttamente colpita dal degrado del suolo. È l’uomo il principale manipolatore della vita
sulla terra e nel degrado degli ecosistemi esistenti. Abbiamo una scelta: continuare a
distruggere, o iniziare a costruire a beneficio delle generazioni future seguendo le linee
guida dell’Agenda 2030 e preservando la biodiversità terrestre. Per mantenere gli ecosistemi
a un livello di alta qualità, è necessaria una cooperazione costante delle istituzioni di diversi
ambiti della vita. Inoltre, ogni abitante del pianeta deve monitorare il proprio stile di vita,
dieta, consumo di beni e servizi.

OBIETTIVO 16: Pace, giustizia e istituzioni solide


L’obiettivo 16 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile afferma che le persone in tutto il
mondo dovrebbero essere libere dalla paura di ogni forma di violenza e sentirsi al sicuro
vivendo la propria vita, indipendentemente dalla loro etnia, religione e orientamento
sessuale.
Per raggiungere l’obiettivo 16 sono necessari efficaci azioni basate sulla partecipazione
attiva. I crimini che mettono a repentaglio le fondamenta stesse delle società amanti della
pace, inclusi omicidi, tratta di esseri umani e altre forme di criminalità organizzata, nonché
leggi o pratiche discriminatorie, incidono negativamente su tutti i Paesi. Pace, giustizia e
istituzioni solide potrebbero cambiare le cose, perché la violenza armata e l’insicurezza
hanno un effetto devastante sullo sviluppo di qualsiasi paese, che influisce negativamente
sulla sua crescita economica portando malcontento nelle comunità. La violenza in tutte le
sue forme ha un profondo effetto sulla società: colpisce i bambini, il loro sviluppo e
benessere, le loro opportunità di prosperità e provoca lesioni interferendo con l’integrazione
sociale.

OBIETTIVO 17: Partnership per gli obiettivi

L’attuazione dell’Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della


società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche,
dalle università e centri di ricerca agli operatori dell’informazione e della cultura. Tutti i paesi
sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza
più distinzione tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo: ciò significa che ogni
paese deve impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile che consenta
di raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030. Con l’adozione dell’Agenda 2030, i paesi si
sono volontariamente sottoposti al processo di monitoraggio effettuato direttamente dalle
Nazioni Unite rispetto allo stato di attuazione degli SDGs. Il luogo deputato al monitoraggio
dell’Agenda è l’High Level Political Forum (HLPF), che si riunisce annualmente sotto l’egida
del Comitato Economico e Sociale (ECOSOC) dell’ONU, mentre ogni quattro anni la
riunione si svolge sotto l’egida dell’Assemblea Generale (GA).

Potrebbero piacerti anche