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Alessandro Nembrini, Andrea Mutti, Flavio Pedrini, Alberto Olivieri, Leonardo Pasinetti, Maja Skrzesińska,

Simone Valle, Vincenzo Petrone, Giulio Pietta


COMPITO DI REALTA’

IL DIRITTO DI ESSERE BAMBINI


Da sempre nella storia si sono verificati casi di violenze e di soprusi nei confronti dei bambini e
ancora oggi, purtroppo, accadono episodi di violenze. La Giornata Mondiale dei diritti dei bambini
si celebra ogni anno il 20 novembre. La data scelta coincide con il giorno in cui l’Assemblea
generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti
del fanciullo, nel 1989. In questo patto si sono stabiliti dei diritti fondamentali come il diritto alla
parità di trattamento, il diritto alla salvaguardia del benessere, il diritto alla vita, e il diritto ad avere
un nome. Con lo scopo di salvaguardare i bambini, sono nate diverse associazioni come: ONLUS,
AVSI, COOPI.
Sono passati oltre 30 anni dall’adozione di questa convenzione che per la prima volta ha
riconosciuto i bambini come soggetti titolari di diritti: la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia
e dell'adolescenza è stata adottata nel 1989 e in Italia è stata ratificata il 27 maggio 1991.
La Convenzione è uno strumento giuridico, un riferimento, mentre attesta gli sforzi compiuti in
cinquant’anni di difesa dei diritti dei bambini: è composta da 54 articoli.
Tutti questi documenti rappresentano la base dei diritti dei bambini e dell’attività di tutela che
bisogna attuare in Italia e nel mondo per i bambini.
Insieme all’adozione della Convenzione si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini e
delle bambine poiché è grazie all’adozione e ratifica di questo documento che in quasi tutti i Paesi
del mondo i bambini non solo godono dei diritti fondamentali ma sono protetti e tutelati.
Nonostante vi sia un generale consenso sull'importanza dei diritti dei più piccoli, ancora oggi molti
bambini e adolescenti, nel nostro Paese e non solo, sono vittime di violenze o abusi, discriminati,
emarginati o costretti a vivere in condizioni di grave trascuratezza.

I tipi di violenza praticati ricorrentemente sui bambini sono di seguito declinati:


1) Bambini-soldato
2) Stupri e violenze sessuali
3) Rapimento
4) Negazione dei diritti sanitari
5) Sfruttamento
6) Morte per fame

1) SFRUTTAMENTO
Lo sfruttamento è causato da una povertà sempre più diffusa, unita alla difficoltà o impossibilità di
andare a scuola e ricevere un'istruzione adeguata; queste sono le principali cause dello sfruttamento
di milioni di bambini e bambine nel lavoro minorile.
Il maggior numero di bambini lavoratori si trova nell'area Asiatico-Pacifica (quasi 78 milioni),
nonostante l'Africa sub-Sahariana continui ad essere la regione con la più alta incidenza di minori
lavoratori in rapporto alla percentuale della popolazione.
Ad oggi, la maggior parte dei bambini sono coinvolti nei processi produttivi dell'economia
globalizzata: in agricoltura, in miniera, nei servizi e nelle industrie per la produzione di beni
destinati all'esportazione. Essi sono spesso reclusi, emarginati, esposti a sofferenze fisiche e
psicologiche.
Anche in Italia i minori vengono sfruttati, principalmente nell'agricoltura, nell'industria
dell'imitazione, ovvero per la fabbricazione di falsi prodotti griffati, nonché in organizzazioni
malavitose (mafia).
Un possibile rimedio al lavoro minorile è sicuramente la scuola. Soltanto attraverso la diffusione del
diritto all'istruzione si può rompere il circolo vizioso tra occupazione e povertà. L'obiettivo è quello
di garantire una formazione di qualità che possa indirizzare i ragazzi verso un futuro
professionalmente dignitoso ed equamente retribuito.

2) IL RAPIMENTO
Etimologicamente, rapire un bambino significa l’azione del sottrarre una persona. Il rapimento dei
bambini può essere declinato in tre tipologie:
1) Sottrazione del minore da parte di un genitore: di solito si verifica quando i genitori si separano o
avviano una procedura di divorzio. Uno dei genitori prende il bambino o lo tiene vicino a sé,
sperando di trarne vantaggio nella delibera di affidamento congiunto, o per timore che tale delibera
di affidamento non gli sia favorevole. Se l'affidamento è già stabilito, il rapimento consiste nel
rifiutare di restituire il bambino quando arriva il turno dell'altro genitore, o, peggio, anche nella fuga
con il bambino per vanificare il diritto di visita da parte dell’ex coniuge, a volte a causa di episodi di
violenza domestica.
2) Sottrazione del minore da parte di un estraneo: questo tipo di rapimento di solito si verifica
quando il bambino viene sottratto e trattenuto per poi chiedere un riscatto alla famiglia; raramente il
rapinatore tiene per sé il minore.
3) Rapimento prenatale: questo tipo di sottrazione si verifica quando il rapimento è effettuato
mentre il bambino è ancora nella pancia della madre, oppure quando il bambino è appena nato.
Su scala mondiale non ci sono dati precisi sul numero dei rapimenti di minori ma gli scienziati
affermano che ci sono più di 600000 casi ogni anno, che vogliono dire quasi 2 casi al minuto. In
Italia ci sono quasi 12000 rapimenti ogni anno, che equivalgono a 35 minori ogni giorno

3) MANCANZA DI SERVIZI SANITARI ELEMENTARI

La mancanza di servizi sanitari adeguati in Africa rappresenta una grave minaccia per la salute e il
benessere della popolazione. Ci sono molte ragioni per cui i servizi sanitari in Africa sono carenti,
tra cui la povertà estrema, la mancanza di investimenti nella salute, la corruzione e la mancanza di
personale qualificato.
In molte parti dell'Africa, la maggior parte delle persone non ha accesso ai servizi sanitari di base,
come vaccinazioni, assistenza per la gravidanza e il parto, cure per malattie comuni. Ciò è
particolarmente preoccupante per le comunità rurali, che spesso sono isolate e lontane dai centri
sanitari. La mancanza di servizi sanitari adeguati in queste aree può portare a tassi elevati di
mortalità infantile e materna, così come a una serie di malattie e infezioni non trattate.
Inoltre, i servizi sanitari in Africa sono spesso inadeguati ad affrontare malattie endemiche della
regione (come malaria e tubercolosi). La mancanza di farmaci e di personale qualificato per trattare
queste malattie ha portato a tassi di mortalità estremamente elevati, soprattutto in alcune regioni del
Continente.
Anche la corruzione ha un impatto significativo sulla disponibilità e sulla qualità dei servizi sanitari,
per esempio, fondi destinati alla salute pubblica possono essere deviati verso altri usi.
Per migliorare i servizi sanitari in Africa, è necessario un impegno significativo da parte dei governi
nazionali, delle organizzazioni internazionali e della comunità internazionale per aumentare gli
investimenti, per formare personale adeguato e combattere la corruzione.

4) STUPRI E VIOLENZE SESSUALI

L’abuso sessuale sui minori colpisce individui, famiglie e comunità appartenenti a differenti classi
socioeconomiche e diverse aree geografiche. Studi provenienti da diversi Paesi del mondo
dimostrano che approssimativamente il 20% delle donne e il 5-10% degli uomini hanno subito abusi
sessuali da bambini.
La violenza sessuale consiste nel coinvolgere un minore in atti sessuali che non comprende
completamente, per i quali non è in grado di acconsentire o per i quali il minore non ha ancora
raggiunto il livello di sviluppo appropriato. Include i rapporti sessuali o comportamenti che
comportano il contatto sessuale, molestie senza contatto e utilizzo del minore a scopo sessuale.
Le persone che hanno subito violenza sessuale o stupro di solito hanno gravi problemi mentali e
relazionali, come la depressione, hanno la tendenza ad abusare di droga o alcool, in generale allo
sviluppo di dipendenze, hanno difficoltà emotive come manifestazioni di rabbia, ansia, tristezza o
bassa autostima, oppure rapporti conflittuali con parenti e genitori.
Spesso si determina una grande difficoltà ad instaurare relazioni sentimentali o amicali.

4) BAMBINI-SOLDATO
Il fenomeno dei bambini-soldato è una palese manifestazione di violenza sui bambini, perché essi
vengono costretti a combattere guerre -solitamente civili o fra etnie diverse- poco dopo essere stati
sottratti alle loro famiglie. Il 30% degli eserciti che fanno uso dei bambini-soldato, arruolano anche
femmine, ma nella maggior parte dei casi i bambini maschi sono i più soggetti a questa violenza.
Questi bambini possono avere un ruolo diretto (il vero e proprio combattimento con le armi),
oppure un ruolo secondario che invece può essere quello di spie, messaggeri, cuochi o trasportatori
di alimenti e munizioni. Solitamente, questi bambini devono assumere delle sostanze stupefacenti,
come marijuana, hashish, eroina e cocaina, affinché si sottomettano pienamente e non si arrendano
in battaglia, mentre le bambine vengono spesso usate per scopi sessuali o per cucinare, piazzare
esplosivi, aprire la strada all'esercito sul campo minato (quindi sacrificarsi), non devono essere
pagate e non si ribellano.
Molti di questi bambini vengono rapiti nei villaggi più poveri e poi usati come soldati, magari
perché sono stati abbandonati dai genitori che hanno combattuto in guerra, ma c’è anche una grande
quantità di bambini che si offrono volontari per motivi come il sostentamento di se stessi e della
famiglia molto povera, oppure per vendicarsi.
I luoghi in cui sono più presenti i bambini-soldato sono l’Africa, l’India e Sud America.
5) MORTE PER FAME
La fame è una delle principali cause di morte per i bambini sotto i 5 anni di età, secondo
l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), l'Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) e il Programma Alimentare Mondiale (PAM), la fame uccide più
persone ogni anno di quanto facciano l’HIV/AIDS, malaria e tubercolosi messe insieme. In tutto il
mondo, oltre sei milioni di bambini muoiono di fame ogni anno. La maggior parte dei bambini che
muoiono di fame vivono in Paesi in via di sviluppo, dove la povertà estrema, la mancanza di
accesso all'educazione e alle cure mediche, le malattie e i conflitti sono comuni. Per combattere la
fame e la malnutrizione infantile, è importante garantire che i bambini abbiano accesso a una dieta
equilibrata e nutriente, migliorare l'accesso all'educazione e alle cure mediche, sviluppare
infrastrutture rurali, promuovere l'agricoltura sostenibile e combattere la povertà.
In conclusione, possiamo dire che nonostante in molti Paesi siano state instaurate molte leggi per la
salvaguardia dei diritti dei bambini, ancora oggi si verificano frequenti casi di violazione dei diritti
fondamentali; in primis, il diritto di vivere un'infanzia spensierata, libera e dignitosa.

Sitografia:
www.unicef.ch
www.salute.gov
www.wikipedia.org
www.savethechildren.it
www.ilvasodipandora.org
Compito di Realtà strutturato e organico in sede argomentativa, supportato da puntuali
riferimenti a fonti documentarie accreditate, soprattutto nella sezione introduttiva; non
mancano, nella parte che segue, evidenze scientifiche di palese violazione dei diritti infantili, che
avete declinato tuttavia in forma un po’ rigida: si sarebbero apprezzati degli esempi più concreti
riferiti alle aree geografiche menzionate.
Come noterete dalle mie correzioni, sono intervenuta spesso aggiustando la forma, arricchendo e
variando il lessico, in un periodare complessivamente fluido e con registro linguistico perlopiù
adeguato.
7,50/10
Prof.ssa Monica Cumetti

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