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SVILUPPO SOSTENIBILE E

AGENDA 2030
Cosa sono e perché perseguirli

Gianluigi Bovini – Fondazione Unipolis


PROGETTO FERRARA FAIR – 20.2.2020
INDICE
• Il mondo oggi: cosa sta succedendo?
• L’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile
• La situazione in Italia ed in Europa
• Gli SDGs: una panoramica
• Quali conclusioni?
IL MONDO OGGI:
COSA STA SUCCEDENDO?
UN MONDO DI CONTRADDIZIONI… 4

Nel 2016,
prodotti 2
miliardi di
736 milioni di 821 milioni di tonnellate di
persone persone rifiuti solidi
vivono in soffrono la urbani
povertà fame
estrema

785 milioni di 1 bambino su


persone non 5, tra i 6 e i 17
9 persone su
hanno anni, non
10 respirano
accesso ad frequenta la
aria inquinata
acqua scuola
potabile
… E INTERCONNESSIONI 5

Tra i trend più rilevanti:


₋ cambiamento climatico
₋ crescita delle disparità
nella ricchezza
₋ invecchiamento della
popolazione
₋ crescita dei
nazionalismi
₋ incremento di
polarizzazione della
società
₋ dipendenza in aumento
Fonte:
dalla tecnologia
http://www3.weforum.org/docs/WE
F_Global_Risks_Report_2019.pdf
dell’informazione
RISCHI 6

SEMPRE
MENO BLU,
SEMPRE
PIU’ VERDE
Le paure dei
CEO del
mondo: da
rischi
economici a
rischi
ambientali
Fonte:
http://www3.weforum.org/docs/WE
F_Global_Risks_Report_2019.pdf
TREND ESPONENZIALI 7

24 parametri per
descrivere
l’Antropocene

Andamento negli
ultimi 250 anni:
negli ultimi 50
anni crescita
esponenziale

Fonte: http://globaia.org/#anthropocene
NECESSITA’ DI AGIRE IL CAMBIAMENTO 8

Fonte: Graham Turner


(2008). “A Comparison
of `The Limits to
Growth` with Thirty
Years of Reality”
L’AGENDA 2030 PER UNO SVILUPPO
SOSTENIBILE
PERCHE’ UN’AGENDA GLOBALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 10

«Noi decidiamo che, entro il 2030, metteremo fine alla povertà e alla fame, ovunque;
combatteremo le disuguaglianze all’interno e tra le nazioni; costruiremo società pacifiche
e inclusive; proteggeremo i diritti umani, la parità di genere e l’empowerment delle donne
e delle bambine; assicureremo la protezione del pianeta e delle sue risorse naturali.
Noi decidiamo di creare le condizioni per una crescita economica sostenibile, inclusiva e
sostenuta e lavoro decente per tutti, tenendo conto dei diversi livelli di sviluppo e delle
diverse capacità dei vari paesi»
Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development
ORIGINE E STRUTTURA 11

Il 25 settembre 2015 viene approvata dall’Onu (193 Paesi)


l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 3 PRINCIPI:
OBIETTIVI di sviluppo sostenibile (Sustainable • Integrazione
Development Goals - SDGs) articolati in 169 TARGET (con • Universalità
oltre 240 INDICATORI) • Partecipazione

Visione integrata dello


sviluppo, basata su 4
PILASTRI:
• Economia
• Società
• Ambiente
• Istituzioni
I TARGET AL 2020 12

Nel 2020: scadenza di


21 dei 169 Target
dell’Agenda 2030
UN SEGNALE DI SPERANZA 13

«La nuova agenda è una promessa dei leader a tutte le persone in tutto il
mondo. È un'agenda per le persone, per porre fine alla povertà in tutte le
sue forme - un'agenda per il pianeta, la nostra casa comune»
Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite

L’Agenda 2030 è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la


prosperità. Per la prima volta i leader mondiali si sono impegnati in uno
sforzo e in un’azione comune attraverso un’agenda politica vasta e universale.
IL VALORE DELL’AGENDA 2030 14

Chiaro giudizio sull’insostenibilità Tutti i Paesi, a prescindere dal


dell’attuale modello di sviluppo, livello di sviluppo, sono chiamati a
dal punto di vista sociale, contribuire allo sforzo di portare il
ambientale ed economico mondo su un sentiero sostenibile

AFFERMAZIONE DI UNA VISIONE OGNI PAESE DEVE IMPEGNARSI A


INTEGRATA DELLE DIVERSE DEFINIRE UNA PROPRIA STRATEGIA DI
DIMENSIONI DELLO SVILUPPO SVILUPPO SOSTENIBILE CHE
CONSENTA DI RAGGIUNGERE GLI
SDGS, RENDICONTANDO SUI
RISULTATI CONSEGUITI
15

Link al video
MONITORAGGIO SUI PROGRESSI E RITARDI 16

Con l’adozione dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile, i Paesi si sono volontariamente


sottoposti al processo di monitoraggio effettuato direttamente dalle Nazioni Unite rispetto
allo stato di attuazione degli SDGs.

• Ogni anno a luglio, secondo quanto previsto dall’Agenda,


al Palazzo di vetro di New York si svolge l’High Level
Political Forum (Hlpf) che fa il punto su progressi e ritardi
nella realizzazione dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile
dell’Agenda 2030.

• Tra i Paesi che hanno accettato di sottoporre al giudizio


mondiale (mediamente 40) le loro strategie, nel 2017 ha
partecipato anche l’Italia che ha presentato la propria
Voluntary National Review (VNR).
LA SITUAZIONE IN ITALIA ED IN EUROPA
L’ASVIS IN ITALIA PER L’AGENDA 2030 18

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS è nata il 3 febbraio del


2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor
Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle
istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo
sviluppo sostenibile e per mobilitarli allo scopo di realizzare gli Obiettivi di
sviluppo sostenibile.

• È la più grande coalizione della società civile mai creata in Italia, con più di 230 organizzazioni
aderenti, come università, centri di ricerca, associazioni di imprese, fondazioni, sindacati e reti di
istituzioni locali.
• Oltre 600 esperti delle organizzazioni aderenti partecipano a 20 gruppi di lavoro sugli SDGs e su
tematiche trasversali come indicatori statistici, comunicazione e advocacy, cultura e finanza per lo
sviluppo sostenibile.
• L’ASviS svolge un’ampia gamma di attività, che si possono ricondurre a quattro aree principali:
comunicazione e advocacy, educazione, ricerca e dialogo istituzionale.
A CHE PUNTO SIAMO? 19

Il Rapporto ASviS 2019 mette in evidenza che nel suo percorso verso i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030,
l’Italia:

• Migliora in nove aree: salute, uguaglianza di genere, condizione economica e occupazionale,


innovazione, disuguaglianze, condizioni delle città, modelli sostenibili di produzione e consumo,
qualità della governance e cooperazione internazionale.

• Peggiora in sei: povertà, alimentazione e agricoltura sostenibili, acqua e strutture igienico-


sanitarie, sistema energetico, condizione dei mari ed ecosistemi terrestri.

• E’ stabile in due: per l’educazione e la lotta al cambiamento climatico.

• Restano forti i ritardi rispetto a gran parte dei 21 Target che il nostro Paese si è impegnata a
raggiungere entro quest’anno, cioè nel 2020.
L’ANDAMENTO DEGLI SDGs: EUROPA E ITALIA A CONFRONTO 20

Andamento della media europea e dell’Italia rispetto ad ogni Goal 1/2

Fonte: ASviS
L’ANDAMENTO DEGLI SDGs: EUROPA E ITALIA A CONFRONTO 21

Andamento della media europea e dell’Italia rispetto ad ogni Goal 2/2

Fonte: ASviS
LE INIZIATIVE DEL GOVERNO IN ITALIA 22

• Cabina di regia “Benessere Italia”: struttura di coordinamento e sostegno delle politiche


economiche, sociali e ambientali, nell’ambito degli impegni sottoscritti dall’Italia per l’Agenda
2030 - costituzione a maggio 2019 e prima convocazione luglio 2019
• Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS): visione di futuro e di sviluppo incentrata
sulla sostenibilità per affrontare le sfide globali del nostro paese - approvazione a dicembre 2017
• Forum per lo sviluppo sostenibile, previsto dalla Strategia: piattaforma multi-stakeholder a
supporto della coerenza delle politiche per la sostenibilità, organizzata in gruppi di lavoro
corrispondenti alle aree identificate dalla Strategia stessa - Prima Conferenza nazionale per lo
sviluppo sostenibile, svoltasi a Napoli nel dicembre 2018
• Collegamento degli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES) alla programmazione
economica e di bilancio: Italia primo Paese che attribuisce agli indicatori BES un ruolo
nell’attuazione e nel monitoraggio delle politiche pubbliche
LE PRIORITÀ DELLA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA 23

La nuova Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha proposto un


programma di azione per il prossimo quinquennio che ruota intorno ad una visione in cui
politiche economiche, sociali e ambientali appaiono coerentemente orientate
all’obiettivo di fare dell’Europa il primo continente carbon-neutral e leader globale
dell’economia circolare.

Linee di intervento
o European Green Deal
Fare dell’Europa il primo continente neutrale dal punto di vista climatico.
o Piano straordinario basato su:
“Giusta transizione” energetica dal punto di vista sociale.
o Piano di investimenti per un’Europa sostenibile e trasformazione della BEI in
Banca europea per il clima.
LE PRIORITÀ DELLA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA 24

• Tutela della biodiversità, lotta all’inquinamento e agricoltura sostenibile.


• Un’economia incentrata sulle persone.
• Un’Europa pronta per l’era digitale.
• Proteggere il modello di vita europeo.
• Un’Europa più forte nel mondo.
• Una nuova spinta per la democrazia europea.

In questo quadro, l’Italia deve fare la sua parte e prepararsi adeguatamente, così da
poter beneficiare delle risorse che l’Unione europea investirà nella direzione della
sostenibilità.
GLI SDGs: UNA PANORAMICA
26

Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo


L'obiettivo 1 mira a eliminare la povertà in tutte le sue manifestazioni, a garantire
la protezione sociale per i poveri e i vulnerabili, aumentare l'accesso ai servizi di
base e sostenere le persone danneggiate da catastrofi naturali, crisi economiche
e sociali.

A livello globale, circa 1,3 miliardi


di persone, vive in povertà
multidimensionale, che prende in
esame fattori determinanti come
la salute, l’educazione, gli
standard di vita.
Nel 2017 in Italia il 20,6% della
popolazione si trovava in
condizione di povertà di reddito e
il 12,1% in condizione di grave
deprivazione materiale.
27

Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la


nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
Gran parte dei target di questo Goal sono dedicati alla promozione di un’agricoltura
sostenibile. In particolare, una governance più puntuale nel presidio del sistema di
produzione e distribuzione alimentare migliorerebbe la componente reddituale dei
piccoli agricoltori e delle comunità locali, oltre a limitare l’impatto
negativo sull’ambiente e preservare le biodiversità.

Attualmente, a livello globale, soffrono la fame 821 milioni di


persone.
In Italia diminuisce la percentuale della popolazione in
sovrappeso, aumenta la produttività del lavoro delle aziende
agricole e si espande la superficie delle coltivazioni biologiche,
ma occorre accrescere il contrasto alla povertà alimentare.
28

Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età


Si rivolge a tutte le principali priorità per una vita sana: salute materna e infantile; tutela
dalle malattie trasmissibili, non trasmissibili e ambientali; copertura sanitaria universale;
accesso per tutti a farmaci e vaccini sicuri, efficaci, di qualità e a prezzi accessibili;
sicurezza stradale.

Dal 2005 al 2016 il 90% dei paesi meno


sviluppati ha beneficiato di meno di un
medico ogni 1.000 persone e oltre il
60% meno di tre infermieri o
ostetriche. L’Italia si colloca tra i paesi
più virtuosi per mortalità infantile, e
dal 2004 è in costante diminuzione
anche il tasso di mortalità tra 30-69
anni per tumori maligni, diabete
mellito, malattie cardiovascolari e
malattie respiratorie croniche.
29

Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere


opportunità di apprendimento permanente per tutti
Un livello di istruzione soddisfacente si associa, di norma, a un minor rischio di povertà,
a un’alimentazione più sana, a una più elevata speranza di vita, a una maggiore
sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, e così via. Il quarto obiettivo
rappresenta, quindi, una precondizione necessaria (ma non sufficiente) per il
conseguimento dell’insieme delle mete previste dall’Agenda 2030.

Oltre 214 milioni di bambini e adolescenti in


tutto il mondo in età scolastica non stanno
frequentando le scuole primarie e medie. In
Italia aumenta il tasso di completamento degli
studi terziari e diminuiscono le uscite precoci
dal sistema di istruzione e formazione, ma molti
quindicenni non raggiungono la soglia minima
delle competenze per potersi orientare negli
studi e sul lavoro.
30

Raggiungere l'uguaglianza di genere e l'empowerment (maggiore forza,


autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze
L'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne e delle ragazze sono un tema
trasversale a tutti gli SDGs e hanno registrato alcuni successi negli ultimi decenni:
l'accesso delle bambine all'istruzione è migliorato, il tasso di matrimoni precoci è
diminuito, siamo progrediti nel campo della salute sessuale e riproduttiva. Tuttavia, la
parità di genere rimane una sfida permanente per i paesi in tutto il mondo. La
mancanza di tale uguaglianza è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile.
31

Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle


strutture igienico-sanitarie
L’obiettivo 6 non solo affronta le questioni relative all'acqua potabile e ai servizi igienici,
ma anche alla qualità e alla sostenibilità delle risorse idriche in tutto il mondo.

Nel 2018, 844 milioni di persone nel


mondo ancora non hanno accesso
all’acqua potabile e 2,3 miliardi non
hanno servizi igienici di base. In Italia i
sistemi idrici civili presentano forti
carenze nell’efficienza delle reti di
distribuzione con perdite di circa il 40%.
Si assiste a situazioni locali in cui
l’acqua a disposizione non è sufficiente
per coprire la domanda complessiva, a
causa di una disuguale ripartizione.
32

Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili,


sostenibili e moderni
L'energia è fondamentale per il raggiungimento di quasi tutti gli obiettivi di sviluppo
sostenibile; gioca un ruolo cruciale nella lotta contro la povertà attraverso progressi
nella salute, nell'istruzione, nell'approvvigionamento idrico e nell'industrializzazione,
alla lotta contro i cambiamenti climatici.
Nel 2017 l’89% della popolazione
mondiale aveva accesso all’elettricità
mentre nel 2000 la percentuale era del
72%. Ma ancora 840 milioni di persone
vivono senza corrente e quasi tre
miliardi non hanno modo di cucinare in
modo pulito.
In Italia il rapporto ASviS 2019
evidenzia un miglioramento nell’uso
delle rinnovabili, ma con una battuta
d’arresto a partire dal 2014/2015.
33

Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile,


un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
L’obiettivo 8 tratta in maniera congiunta i temi dello sviluppo economico e del lavoro e
presenta punti di contatto significativi con molti altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile;
inoltre, è coerente con buona parte della Strategia "Europa 2020" per una crescita
inclusiva, intelligente e sostenibile.

A livello globale, il tasso di


disoccupazione nel 2017 è stato del
5,6%, in calo rispetto al 6,4% nel 2000. I
giovani, però, continuano a essere i più
vulnerabili avendo tre volte più
probabilità di essere disoccupati
rispetto agli adulti.
34

Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una


industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
L’obiettivo 9 è finalizzato a creare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e sicure,
che supportino lo sviluppo economico e umano, con l’obiettivo di abbassare i costi e di
essere accessibili, promuovendo un’industrializzazione sostenibile, innovazione, ricerca
scientifica e capacità tecnologica. In questo modo, si aumenterà in maniera significativa
l’accesso alle informazioni attraverso internet.
35

Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni


L’obiettivo 10 punta l’attenzione sulla riduzione delle disuguaglianze, monitorando,
attraverso specifici indicatori, l’inclusione sociale, economica e politica dei cittadini.

Nel 2017 l’82% dell’incremento di


ricchezza globale è andato a
vantaggio dell’1% più ricco della
popolazione, mentre oltre un
miliardo di persone vive ancora con
meno di 1,25 dollari al giorno.
In Italia, le famiglie che vivono in
condizioni di povertà assoluta sono
quasi raddoppiate negli ultimi dieci
anni (6,9% nel 2017), raggiungendo
nel Mezzogiorno il valore più
elevato (10,3%).
36

Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e


sostenibili
L’obiettivo 11 punta alla trasformazione dei centri urbani in città sostenibili attraverso l’accesso di
tutta la popolazione ad alloggi, servizi basilari e mezzi di trasporto adeguati, economici e sicuri,
soprattutto per le persone più vulnerabili. Inoltre, le città del futuro dovranno essere green,
obiettivo raggiungibile attraverso la riduzione degli impatti negativi sull’ambiente, il potenziamento
delle aree verdi e degli spazi pubblici sicuri ed inclusivi, con un’attenzione specifica rivolta alle
periferie urbane. Infine, dovrà essere garantita la preservazione del patrimonio artistico e culturale
comune.
37

Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo


Con l’obiettivo 12 le Nazioni Unite aspirano a cambiare il modello attuale di produzione
e di consumo per ottenere una gestione efficiente delle risorse naturali mettendo in
moto, ad esempio, processi per l’azzeramento degli scarti alimentari, l’impiego di
prodotti chimici eco-sostenibili e la diminuzione degli sprechi in generale.
Nella promozione di un approccio efficiente, responsabile e sostenibile alle risorse
naturali, questo SDG si rivolge sia alle imprese (processi produttivi), che alle persone
(consumi e pratiche come il turismo sostenibile), ai Governi (al livello normativo/ad
esempio, disincentivazione dell’uso dei combustibili fossili).
A livello globale, il Material footprint, che indica i
flussi di risorse minerali e organiche che sono state
rimosse dall’ambiente per produrre un bene, è
passato dai 48,5 miliardi di tonnellate del 2000 a
69,3 miliardi di tonnellate nel 2010. In Italia
aumentano riciclo e raccolta differenziata e
diminuisce il consumo di energia e materia, ma
bisogna lavorare di più sulla dimensione sociale.
38

Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue


conseguenze
La principale e più urgente crisi ambientale è il cambiamento climatico. Con l’Accordo di Parigi di
dicembre 2015 (parte integrante dell’Agenda 2030), si è stabilito di contenere l’incremento della
temperatura media globale molto al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali, perseguendo
tutti gli sforzi per limitarlo a 1,5°C. Si ridurrebbero così i rischi e gli impatti del cambiamento
climatico e si potrebbe raggiungere la neutralità carbonica (emissioni uguali agli assorbimenti) nella
seconda metà del XXI secolo. Per questo saranno necessari profondi cambiamenti del modello di
sviluppo globale e dei singoli Paesi, una rapida avanzata della green economy e una drastica
riduzione del consumo di combustibili fossili.

Il 2018 è stato il quarto anno più caldo della storia e


la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera ha
raggiunto un nuovo record. Per limitare a 1,5°
l’aumento medio della temperatura è necessario
bloccare subito l’aumento delle emissioni, poi
scendere rapidamente. L’Italia deve aggiornare il
Piano integrato energia e clima ai nuovi e più
ambiziosi obiettivi europei.
39

Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse


marine per uno sviluppo sostenibile
L’obiettivo 14 vuole proteggere gli ecosistemi marini e costieri, riducendo la
contaminazione marina e l’acidificazione degli oceani, porre fine a pratiche ittiche non
sostenibili, promuovere la ricerca scientifica sulla tecnologia marina ed incentivare la
crescita degli stati insulari in via di sviluppo.

Insieme alle coste e alle risorse marine, gli oceani hanno un ruolo fondamentale per il benessere dell'umanità e
per lo sviluppo sociale ed economico del pianeta. Gli oceani e i mari caratterizzano profondamente il nostro
Pianeta, coprendolo per più dei due terzi della sua superficie. Essi producono la metà dell’ossigeno che
respiriamo e assorbono il 30% delle emissioni antropogeniche di anidride carbonica, mitigando l’effetto del
cambiamento climatico.
40

Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema


terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione,
arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di
diversità biologica
L’obiettivo 15 intende dare impulso all’utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri,
soprattutto attraverso la lotta alla deforestazione e alla degradazione del suolo. Questo
obiettivo vuole anche adottare misure adatte a conservare la diversità biologica,
proteggendo le specie animali e vegetali minacciate, e combattere il bracconaggio e il
traffico delle specie protette.
41

Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile;


offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti,
responsabili e inclusivi a tutti i livelli
L’obiettivo 16 vuole promuovere la legalità al livello nazionale ed internazionale, e
garantire a tutti l’uguaglianza nell’accesso alla giustizia, riducendo la corruzione e
creando istituzioni responsabili e trasparenti.
Con questo obiettivo si vuole anche mettere
fine a tutte le forme di violenza e delinquenza
organizzata, incentivare la partecipazione dei
paesi in via di sviluppo alle decisioni globali, e
facilitare leggi e politiche a favore dello
sviluppo sostenibile al livello internazionale.
42

Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo


sviluppo sostenibile

Per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, è fondamentale


instaurare alleanze e collaborazioni fra i differenti attori del
pianeta, del settore pubblico (i Governi), del settore privato e della
società civile. Queste alleanze devono essere costruite su principi e
valori condivisi nel perseguimento di obiettivi comuni.
Per dare implementazione all’Agenda 2030, è necessario adottare
misure per mobilizzare e ri-orientare le risorse di tutti gli attori
globali verso la crescita dei paesi in via di sviluppo.
L’obiettivo 17 promuove, quindi, la nascita di un’Alleanza Mondiale
per lo Sviluppo Sostenibile, attraverso la mobilitazione e lo scambio
di conoscenze, capacità tecniche, tecnologie e risorse finanziarie
tra tutti gli attori dello sviluppo sostenibile affinché gli SDGs siano
raggiunti in tutti i paesi del mondo.
QUALI CONCLUSIONI?
CHE FARE? 44

Le sfide davanti a noi sono


grandi ed importanti, forse
ci sembrano
irraggiungibili…

Dormire ci sembra la
risposta migliore?
CHE FARE? 45

O forse la vera sfida è agire,


ciascuno insieme agli altri?

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