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UNICEF

Innocenti Report Card 14


I bambini nei paesi industrializzati

Costruire il futuro
I bambini e gli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile nei paesi ricchi
La Innocenti Report Card 14 è stata redatta da Chris Brazier.

Il Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF ringrazia il Governo italiano per il


generoso sostegno alla realizzazione della Report Card 14.

Qualsiasi parte della presente Innocenti Report Card può essere riprodotta
liberamente utilizzando il seguente riferimento:

Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF (2017). “Costruire il futuro: i bambini


e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile nei paesi ricchi”, Innocenti Report Card
14, Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF, Firenze.

La serie di Innocenti Report Card è concepita per monitorare e comparare la


performance dei paesi economicamente avanzati nell’assicurare il rispetto
dei diritti dei bambini.

Nel 1988 il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) ha istituito un
centro di ricerca per sostenere le proprie attività a favore dei bambini di tutto
il mondo e per individuare e approfondire con ricerche le aree di intervento
presenti e future dell’UNICEF. Gli obiettivi primari del Centro di Ricerca
Innocenti sono migliorare la comprensione, a livello internazionale, delle
tematiche attinenti ai diritti dei minori e incoraggiare la piena attuazione della
Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per supportare
iniziative di tutela a livello mondiale. Il Centro intende definire un quadro di
riferimento globale per la ricerca e l’approfondimento all’interno
all’organizzazione, a sostegno dei suoi programmi e delle sue politiche
generali. Attraverso il rafforzamento di partnership nella ricerca con le
principali istituzioni accademiche e reti di sviluppo sia nel Nord che nel Sud
del mondo, il Centro si propone di mobilitare risorse aggiuntive e sostegno a
riforme e politiche a favore dei bambini e degli adolescenti.
Le pubblicazioni del Centro contribuiscono al dibattito globale sull’infanzia
e non riflettono necessariamente la politica o gli approcci dell’UNICEF. Le
opinioni espresse sono quelle degli autori.
Il Centro di Ricerca Innocenti riceve assistenza finanziaria dal Governo
italiano, mentre finanziamenti per specifici progetti vengono forniti anche da
altri governi, istituzioni internazionali e donatori privati, tra cui i Comitati
nazionali dell’UNICEF.

Foto di copertina © Shutterstock


©United Nations Children’s Fund (UNICEF), giugno 2017
ISBN: 978 88 6522 056 6

Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF


Piazza SS. Annunziata, 12
50122 Firenze
Tel: +39 055 2033 0
Fax: +39 055 2033 220
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@UNICEFInnocenti
facebook.com/UnicefOfficeofResearchInnocenti
Innocenti Report Card 14
I bambini nei paesi industrializzati

Costruire il futuro
I bambini e gli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile nei paesi ricchi
INTRODUZIONE – COSTRUIRE IL FUTURO

Report Card 14
Introduzione

Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile contengono


una serie di traguardi ambiziosi che si applicano
ai paesi ricchi come a quelli poveri. Il segnale più
eloquente dei progressi compiuti da una nazione
verso il conseguimento di tali obiettivi sta nella misura
in cui riesce a soddisfare i bisogni dei propri bambini.

Questa Report Card offre una millennio (MDG, Millennium di ricchezza da parte dei più abbienti.
valutazione del benessere dei Development Goals) si ponevano Con i paesi impegnati a conseguire
bambini nel contesto dello sviluppo quale priorità la riduzione della gli SDG, il mutevole panorama
sostenibile in 41 paesi dell’Unione povertà e i progressi sul fronte di politico richiederà nuovi approcci
europea (UE) e dell’Organizzazione indicatori sociali ad essa collegati. per raggiungere esiti inclusivi e
per la cooperazione e lo sviluppo I 17 obiettivi SDG aggiungono a sostenibili.
economico (OCSE). Tale gruppo questo una serie di risultati associati
Il modo migliore per realizzare
comprende economie sia ad alto alla disuguaglianza, allo sviluppo
obiettivi inclusivi e sostenibili nel
che a medio reddito, ma in questa economico, all’ambiente e al
lungo periodo è prestare attenzione
sede, per comodità, parleremo cambiamento climatico, nonché alla
alle esigenze dei bambini. Assicurare
semplicemente di “paesi ad alto pace e alla sicurezza. Diversamente
il benessere e rispettare i diritti di tutti
reddito” o di “paesi ricchi”. Il concetto dagli MDG, che si applicavano
i bambini (inclusi migranti e profughi)
di benessere dei bambini è radicato principalmente ai paesi a basso
è non solo un impegno preso dagli
nella Convenzione sui diritti e medio reddito, l’ambizioso
Stati che hanno sottoscritto la CRC,
dell’infanzia (CRC, Convention on programma degli SDG ha
ma anche una condizione essenziale
the Rights of the Child), ma l’Agenda necessariamente carattere universale
per conseguire obiettivi di sviluppo
2030 per lo Sviluppo sostenibile e si applica quindi alle nazioni ricche
a lungo termine. Ogni paese ad alto
vi aggiunge nuove dimensioni. come a quelle povere.
reddito investe nell’infanzia: bambini
I progressi lungo tutte queste
La maggiore importanza attribuita sani e istruiti sono in grado di
dimensioni saranno di importanza
dagli SDG a uno sviluppo equo e realizzare al meglio il proprio
vitale per i bambini, e le economie
inclusivo, che non lasci indietro potenziale e di dare un contributo
avanzate dovranno quindi monitorare
nessuno, impone inoltre di focalizzare alla società. Per contro, i problemi
la situazione dei bambini e dei giovani
l’attenzione sulle disuguaglianze che di sviluppo nell’infanzia spesso
a livello sia nazionale che globale.
si registrano lungo molteplici proseguono anche nell’età adulta,
Gli Obiettivi di Sviluppo dimensioni – reddito e ricchezza, e i risultanti costi sociali vengono
Sostenibile (SDG, Sustainable salute e opportunità formative, trasferiti alla generazione successiva.
Development Goals) convenuti dalla rappresentanza e partecipazione In effetti, realizzare gli SDG significa
comunità internazionale nel 2015 politica – a livello sia nazionale che assicurare alle generazioni future le
rappresentano un tentativo ambizioso internazionale. Per affrontare stesse opportunità di cui gode la
di definire un programma globale per l’aumento della disuguaglianza e dei generazione attuale: le condizioni di
uno sviluppo che sia al contempo problemi ad essa associati bisogna vita favorevoli dei bambini di oggi
equo e sostenibile sul piano sociale, porre l’attenzione non solo sulle costituiranno le fondamenta del
economico e ambientale. I precedenti condizioni dei più poveri, ma anche benessere delle nostre società
Obiettivi di sviluppo del sulle conseguenze dell’accumulazione di domani.

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INTRODUZIONE – COSTRUIRE IL FUTURO

Gli impegni presi dai governi sul paesi si trovano a dover affrontare le opzioni politiche disponibili per
piano degli SDG devono ora tradursi (cfr. Tabella 1 alle pagine 4 e 5). realizzare progressi sugli indicatori
in programmi e investimenti pubblici selezionati. Ciò nonostante,
in grado di realizzare questa ampia Benché limitato dalla mancanza di dati
descrivendo le variazioni lungo
gamma di obiettivi e i 169 traguardi comparabili in alcuni ambiti, questo
dimensioni chiave del benessere
che li accompagnano. La realizzazione rapporto mette a confronto 41 paesi infantile collegate agli SDG
di molti obiettivi (in particolare quelli alla luce di 25 indicatori. Come in altre – dall’eradicazione della povertà alla
associati al cambiamento climatico Report Card, i paesi vengono promozione di società pacifiche e
e all’economia mondiale) richiede classificati in base ai risultati ottenuti inclusive – questo rapporto suggerisce
un impegno a livello globale o sul piano del benessere dei bambini le aree verso le quali indirizzare le
multilaterale, ma anche un’azione secondo gli indicatori selezionati. La iniziative politiche e gli investimenti
a livello nazionale. Affinché i paesi Report Card non può fornire un’analisi pubblici al fine di migliorare i risultati, e
possano rispondere dei progressi approfondita delle ragioni alla base individua gli ambiti in cui permangono
compiuti nel perseguimento di questi
delle differenze riscontrate, né indicare problemi di inadeguatezza dei dati.
obiettivi, occorrono indicatori
adeguati per verificare tali progressi.
L’UNICEF è da sempre all’avanguardia
nell’ambito delle iniziative globali
volte a monitorare la qualità della vita Box 1 Come sono stati
e il progresso sociale dei bambini, e
oggi svolge un ruolo di primo piano
selezionati gli indicatori
nel monitorare gli indicatori SDG della Report Card 14?
relativi all’infanzia (cfr. il box 2 “Il ruolo
globale dell’UNICEF nel monitoraggio
degli SDG”, pagina 6).
Gli indicatori per il monitoraggio degli SDG rilevanti per l’infanzia nei paesi
Molti indicatori SDG proposti dalla ad alto reddito sono stati selezionati sulla base dei criteri elencati di
comunità globale sono adeguati seguito.
soprattutto alle realtà a basso reddito.
Rilevanza: l’indicatore riguarda direttamente il benessere dei bambini nei
La Report Card 14 propone un
paesi ad alto reddito?
insieme di indicatori modificati per
valutare i risultati ottenuti da ciascun Disponibilità e qualità dei dati: sono disponibili dati di qualità elevata con
paese sul fronte della promessa di una copertura adeguata? I dati soddisfano gli standard necessari in
“non lasciare indietro nessuno” materia di rappresentatività, comparabilità, accuratezza e frequenza della
quando le condizioni, le ambizioni e raccolta?
i livelli esistenti di progresso sociale Comunicabilità: l’indicatore stesso è facile da spiegare e concettualmente
sono già molto avanzati (cfr. il box a chiaro, e le cifre riportate comunicano chiaramente i progressi compiuti da
destra “Come sono stati selezionati un paese verso un determinato traguardo?
gli indicatori della Report Card 14?”).
Fattibilità politica: il progresso sul fronte dell’indicatore è realistico
Nello specifico, questo rapporto si nell’orizzonte temporale degli SDG?
propone di rendere operativi i
Allineamento con gli indicatori globali: l’indicatore rispecchia
traguardi SDG per i bambini dei paesi
adeguatamente l’indicatore globale proposto? Riflette lo spirito e le
ad alto reddito (senza tradire le
intenzioni dell’obiettivo e del traguardo SDG corrispondente?
ambizioni del programma globale) e
di stabilire un punto di partenza per Alla selezione degli indicatori e alla determinazione della loro rilevanza
rivedere il quadro SDG in tali concettuale si è pervenuti anche grazie ad ampie consultazioni nell’ambito
contesti. Il rapporto si focalizza quindi del Comitato consultivo della Report Card, costituito da accademici,
sugli obiettivi e i traguardi più esperti indipendenti, membri dei comitati nazionali dell’UNICEF ed esperti
direttamente rilevanti per il di comunicazione.
benessere dei bambini nelle realtà ad
Fonte: Bruckauf, Z. e Cook, S., “Child-Centred Approach to the Sustainable
alto reddito, modificando laddove Development Goals (SDGs) in High-Income Countries: Conceptual issues and
appropriato l’indicatore SDG monitoring approaches”, Innocenti Working Paper 2017-06, Centro di Ricerca
Innocenti dell’UNICEF, Firenze, 2017.
convenuto per rispecchiare al meglio
i problemi che i bambini in questi

INNOCENTI REPORT CARD 14 3


INTRODUZIONE – COSTRUIRE IL FUTURO INTRODUZIONE – COSTRUIRE IL FUTURO

Tabella 1. Corrispondenza tra gli indicatori della Report Card 14 


e gli obiettivi, i traguardi e gli indicatori globali

Obiettivo Traguardo (entro il 2030, salvo diversamente specificato) Indicatore RC14 Relazione con gli indicatori globali SDG

1 
Indicatore SDG ufficiale che usa il 60% della mediana per i raffronti
Povertà infantile relativa (60% del reddito familiare mediano)
Porre fine a ogni forma di povertà 1.2 Ridurre almeno della metà la quota di uomini, donne e bambini internazionali
nel mondo (pagina 10) di tutte le età che vivono in povertà in tutte le sue forme, secondo
le definizioni nazionali Basato sulla metodologia MODA dell’UNICEF, che usa 7 dimensioni di povertà
Quota di bambini che vivono in condizioni di povertà multidimensionale
specifiche dell’infanzia per i raffronti internazionali
1.3 Implementare a livello nazionale adeguati sistemi di protezione sociale
e misure di sicurezza per tutti, compresi i livelli più bassi, ed entro il 2030 Riduzione del tasso di povertà infantile dovuta alle prestazioni sociali Adatta l’indicatore SDG ufficiale per una migliore copertura nazionale
raggiungere una notevole copertura delle persone povere e vulnerabili

2 
2.1 Porre fine alla fame e garantire a tutte le persone, in particolare ai
Bambini di età inferiore ai 15 anni che vivono con un intervistato affetto Indicatore SDG ufficiale dell’insicurezza alimentare applicato ai nuclei familiari
Porre fine alla fame, raggiungere poveri e alle persone più vulnerabili, tra cui i neonati, un accesso sicuro a
da insicurezza alimentare (%) con bambini di età inferiore ai 15 anni
la sicurezza alimentare e migliorare cibo nutriente e sufficiente per tutto l’anno
la nutrizione (pagina 14) L’obesità è una forma di malnutrizione particolarmente rilevante per i paesi
2.2 Porre fine a tutte le forme di malnutrizione Tassi di obesità tra gli adolescenti di 11-15 anni
ad alto reddito. Diverso dall’indicatore SDG ufficiale

3 
3.2 Porre fine alle morti prevenibili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età Tasso di mortalità neonatale Indicatore SDG ufficiale
Assicurare la salute e il benessere 
Suicidi tra gli adolescenti di 15-19 anni su una popolazione
(pagina 18) di 100.000 persone
Indicatore SDG ufficiale applicato alla fascia di età rilevante

3.4 Promuovere il benessere e la salute mentale Indicatore scelto per la sua rilevanza per i paesi ad alto reddito e per il
Adolescenti di 11-15 anni che riferiscono di due o più sintomi psicologici
collegamento con i comportamenti suicidi. Nessun indicatore globale
almeno una volta alla settimana (%)
corrispondente
L’ubriachezza è un indicatore del consumo nocivo di alcol tra i bambini
3.5 Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, Bambini di 11-15 anni che hanno dichiarato di essersi ubriacati nel corso
e
tra cui il consumo nocivo di alcol del mese precedente (%)
i giovani. Diverso dall’indicatore SDG ufficiale
3.7 Garantire l’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale
Numero di nascite per 1.000 adolescenti di 15-19 anni Indicatore SDG ufficiale applicato alla popolazione rilevante di adolescenti
e riproduttiva

4 
4.1 Garantire che tutti i ragazzi e le ragazze completino un percorso
Studenti di 15 anni che raggiungono competenze basilari in lettura, Indicatore SDG ufficiale che copre i giovani alla fine del percorso di istruzione
Fornire un’istruzione di qualità, di istruzione primaria e secondaria gratuita, equa e di qualità, che porti
matematica e scienze (%) secondaria, adattato per ridurre le distorsioni legate a specifiche materie
equa ed inclusiva per tutti (pagina 24) a risultati di apprendimento rilevanti e concreti
4.2 Garantire che ogni ragazza e ragazzo abbiano uno sviluppo infantile
Tasso di partecipazione all’apprendimento organizzato (un anno prima
di qualità, ed un accesso a cure ed istruzione pre-scolastiche così da Indicatore SDG ufficiale
dell’età ufficiale di ingresso alla scuola primaria)
essere pronti alla scuola primaria


Quota di intervistati adulti d’accordo con l’affermazione che “l’istruzione Misura il valore e gli atteggiamenti nei confronti delle pari opportunità
Raggiungere l’uguaglianza di genere ed 5.1 Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti universitaria è più importante per un ragazzo che per una ragazza” di genere per i bambini. Nessun indicatore globale corrispondente
emancipare tutte le ragazze (pagina 29) di donne e ragazze Differenza di genere tra le percentuali di partecipazione giornaliera alle Indicatore del trasferimento intergenerazionale di norme e consuetudini
faccende domestiche di bambine e bambini per fascia di età riguardo ai ruoli di genere. Nessun indicatore globale corrispondente
5.2 Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, Donne di 18-29 che dichiarano di aver subito violenza sessuale prima Differisce dall’indicatore globale quanto a fascia di età e periodo di riferimento
sia nella sfera privata che in quella pubblica dei 15 anni di età (%) dei ricordi, a causa della scarsa disponibilità di dati internazionali

8 
8.5 Garantire un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso Nuovo indicatore che mostra la percentuale di bambini che subiscono gli effetti
Bambini che vivono in nuclei familiari costituiti da disoccupati (%)
Incentivare un’occupazione piena per tutte le donne e gli uomini della disoccupazione/inattività dei membri del nucleo familiare
e produttiva e un lavoro dignitoso 8.6 Ridurre entro il 2020 la quota di giovani disoccupati e al di fuori di ogni Giovani di 15-19 anni che non studiano, non lavorano e non partecipano Indicatore SDG ufficiale, ma con una copertura più mirata degli adolescenti
per tutti (pagina 33) ciclo di studio o formazione a programmi di formazione (%) (15-19 anni anziché 15-24 anni)

10 
10.1 Raggiungere progressivamente e sostenere la crescita del reddito Coefficiente di Palma: rapporto tra la quota di reddito del 10% più ricco Non un indicatore SDG ufficiale, ma una misura convenzionale della
Ridurre la disuguaglianza fra le nazioni del 40% della popolazione appartenente allo strato sociale più basso e del 40% più povero dei nuclei familiari con bambini disuguaglianza, adattata per riflettere l’esperienza dei bambini
e al loro interno (pagina 36) 10.2 Potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica Impatto dello status socio-economico sui risultati scolastici degli studenti Non un indicatore SDG ufficiale, ma una misura delle pari opportunità citata
di tutti, a prescindere dallo status economico o altro in tre materie regolarmente nelle indagini PISA
10.3 Assicurare pari opportunità e ridurre le disuguaglianze nei risultati, Divario tra il reddito familiare di un bambino appartenente al Non un indicatore SDG ufficiale, ma usato regolarmente nelle Report Card
anche eliminando leggi, politiche e pratiche discriminatorie e 50° percentile (la mediana) e quello di un bambino rientrante nel dell’UNICEF per misurare la distanza tra i bambini più poveri e gli standard
promuovendo legislazioni, politiche e azioni appropriate a tale proposito 10°  percentile, espresso sotto forma di percentuale della mediana “medi” della società

11  Rendere le città inclusive, sicure, durature 11.6 Ridurre l’impatto ambientale negativo pro-capite delle città,
prestando particolare attenzione alla qualità dell’aria
Concentrazioni medie annue di PM2,5 nelle aree urbane, ponderate
per la percentuale della popolazione infantile (0-19 anni) che vive nelle
Indicatore SDG ufficiale, ma ponderato per riflettere la percentuale di bambini
che vivono nelle città
e sostenibili (pagina 41) aree urbane

12  Garantire modelli sostenibili di produzione 12.8 Accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le
informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile
Studenti di 15 anni al corrente o informati su cinque o più problemi Non un indicatore ufficiale, ma riflette l’enfasi posta dagli SDG sull’educazione
e di consumo (pagina 43) e di uno stile di vita in armonia con la natura
ambientali (%) allo sviluppo sostenibile (inclusa la sensibilizzazione sul cambiamento climatico)

16
16.1 Ridurre ovunque e in maniera significativa tutte le forme di violenza Bambini di 0-19 anni morti in seguito ad aggressione intenzionale, numero
Indicatore SDG ufficiale adattato alla fascia di età di 0-19 anni
Promuovere società pacifiche e inclusive e il tasso di mortalità ad esse correlato di decessi per 100.000 individui
per uno sviluppo sostenibile (pagina 45) Bambini di 11-15 anni che hanno subito atti di bullismo a scuola almeno Il bullismo come forma di violenza fisica e psicologica corrisponde all’indicatore
16.2 Porre fine all’abuso, allo sfruttamento, al traffico di bambini e a tutte due volte nel corso del mese precedente (%) ufficiale, ma è tarato sui bambini
le forme di violenza e tortura nei loro confronti Donne di 18-29 che dichiarano di aver subito violenza fisica prima dei Differisce dall’indicatore globale quanto a fascia di età e periodo di riferimento
15 anni di età (%) dei ricordi, a causa della scarsa disponibilità di dati internazionali

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INTRODUZIONE – COSTRUIRE IL FUTURO

Box 2 Il ruolo globale dell’UNICEF


nel monitoraggio degli SDG

Da 70 anni l’UNICEF svolge un ruolo di primo piano nel promuovere il


miglioramento della qualità e della quantità dei dati sulla situazione dei
bambini di tutto il mondo. Negli ultimi decenni l’organizzazione ha
condotto indagini e creato ampie banche dati internazionali di indicatori
relativi al benessere di bambini, tra cui il programma MICS (Multiple
Indicator Cluster Survey).

Oggi gli SDG impongono ai sistemi statistici nazionali di svolgere un lavoro


senza precedenti per generare le informazioni necessarie a monitorare gli
indicatori ufficiali. L’UNICEF, in qualità di custode di dieci indicatori SDG
globali e di custode congiunto di altri sette, assiste i partner nazionali e
internazionali nel produrre i dati richiesti dagli SDG. L’UNICEF è l’unico
custode degli indicatori nelle aree dell’arresto della crescita, della
malnutrizione, della mortalità infantile, della mortalità neonatale, del
personale ostetrico qualificato, dei percorsi di sviluppo dei bambini sotto
i 5 anni, dei matrimoni infantili, delle mutilazioni genitali femminili,
delle punizioni corporali e della violenza sessuale (prima dei 18 anni).

Per ciascun indicatore SDG, i custodi come l’UNICEF si fanno promotori


dello sviluppo di standard globali dei dati e contribuiscono al
potenziamento delle risorse statistiche nazionali, in modo da agevolare
la compilazione e la verifica dei dati nazionali. Una volta compilati dal
custode, gli indicatori SDG vengono inseriti nella banca dati SDG
globale (gestita dalla Divisione statistica delle Nazioni Unite), unitamente
a un’interpretazione dei dati e delle tendenze per i rapporti annuali
sugli SDG.

Oltre a svolgere il suo specifico ruolo di custode, nel periodo degli SDG
l’UNICEF collaborerà attivamente con altre agenzie internazionali (come
l’Alleanza globale per il monitoraggio dell’apprendimento dell’Istituto di
statistica dell’UNESCO) per sostenere la produzione di altri indicatori SDG
globali relativi all’infanzia, nonché con i governi nazionali per raccogliere,
analizzare e utilizzare altri dati sull’infanzia.

Questa Report Card è un esempio dell’attività sui dati svolta dall’UNICEF al


di fuori del proprio ruolo di custode. Il rapporto si concentra sui paesi ad
alto reddito e fornisce indicatori rilevanti per ognuno di essi, allineati con i
traguardi ufficiali associati a ciascun obiettivo.

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INTRODUZIONE – COSTRUIRE IL FUTURO

Report Card 14
Una classifica sintetica

La classifica sintetica (pagine 8 e 9) dei paesi ricchi su indicatori cruciali nell’istruzione, nella salute e
mostra come alcuni paesi ricchi relativi agli obiettivi di riduzione della nell’occupazione), realtà nelle quali
ottengano risultati migliori di altri sul disuguaglianza (coefficiente di Palma, le politiche sociali per l’infanzia e la
fronte di nove obiettivi di progresso divari di reddito), buona salute e famiglia sono le più efficaci; tuttavia,
sociale per i bambini. A prima vista, benessere (tassi di obesità infantile) questi obiettivi tradizionali non sono
la classifica appare favorevole per i e istruzione di qualità (risultati di strettamente associati ai nuovi
paesi che si collocano normalmente apprendimento).
obiettivi di progresso sociale, quali la
nelle prime posizioni delle analisi
In secondo luogo, anche se paesi sostenibilità ambientale, il consumo e
comparative sullo sviluppo umano
come la Bulgaria e la Romania hanno la produzione responsabili, e la pace.
e infantile – paesi nordici, Germania
redditi pro capite più bassi di quelli
e Svizzera – e sfavorevole per i paesi I risultati evidenziano pertanto le
di altre nazioni nel mondo
a più basso reddito del gruppo, come nuove sfide poste dagli SDG. Inoltre,
industrializzato, la presenza di paesi
Romania, Bulgaria e Cile. a differenza degli obiettivi tradizionali
come la Nuova Zelanda e gli Stati
Tuttavia, una lettura più approfondita Uniti nella parte inferiore della che li hanno preceduti, questi nuovi
suggerisce alcune considerazioni classifica dimostra che un elevato obiettivi sono soggetti a una serie
fondamentali. reddito nazionale, da solo, non di influenze sovranazionali, quali la
garantisce buoni precedenti nella globalizzazione dei mercati e degli
In primo luogo, gli indicatori alla base
promozione del benessere infantile. shock economici, l’inquinamento,
della tabella evidenziano margini di
miglioramento generali: tutti i paesi In terzo luogo, i risultati complessivi i progressi dei flussi informativi,
si classificano nel terzile intermedio della classifica sono dettati dalla l’instabilità e la migrazione. Essi
o inferiore su almeno due obiettivi. coerenza dei risultati sul fronte degli richiedono pertanto l’attenzione
Un’analisi più dettagliata al di là degli obiettivi tradizionali (riduzione della di tutti i paesi, in collaborazione,
indicatori aggregati mostra un povertà, delle privazioni e della indipendentemente dal loro livello
arretramento della maggior parte disuguaglianza, progressi di ricchezza.

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INTRODUZIONE – COSTRUIRE IL FUTURO INTRODUZIONE – COSTRUIRE IL FUTURO

Una classifica sintetica – Risultati nazionali rispetto a nove indicatori relativi all’infanzia

Paese Porre fine Azzerare Salute e benessere Istruzione Lavoro dignitoso e Riduzione della Città e comunità Consumo Pace, giustizia
alla povertà la fame di qualità crescita economica disuguaglianza sostenibili e produzione e istituzioni solide
responsabili

Norvegia 1 4 5 9 5 2 2 13 30
Germania 8 8 4 7 6 9 24 15
Danimarca 4 2 21 5 10 3 20 19 10
Svezia 6 9 13 16 7 11 6 21 5
Finlandia 2 15 16 1 15 4 5 11 29
Islanda 3 17 2 27 18 1 8 27 1
Svizzera 5 3 12 11 2 7 27 31 7
Repubblica di Corea 5 10 3 12 16 22 23
Slovenia 11 27 11 23 9 10 2 13
Paesi Bassi 7 6 6 17 8 12 34 33 14
Irlanda 9 31 22 13 37 8 1 8 9
Giappone 23 1 8 10 1 32 33 36 8
Regno Unito 16 34 15 20 31 6 14 9 16
Lussemburgo 19 12 14 25 3 15 31 28 19
Austria 10 10 9 26 24 13 18 30 28
Spagna 28 26 3 12 36 28 16 16 4
Estonia 18 20 26 21 14 29 4 4 35
Portogallo 30 32 1 24 26 27 7 1 27
Francia 15 7 17 14 20 34 23 25 21
Repubblica Ceca 17 16 25 22 13 31 26 24 6
Australia 12 28 23 39 23 17 3 18 18
Croazia 20 14 24 36 35 18 11 14 11 Questa classifica sintetizza i
Polonia 22 24 32 31 4 23 17 10 20 risultati complessivi presentati in
questa Report Card. I paesi sono
Italia 31 23 18 19 30 20 30 15 2
elencati nell’ordine dei risultati
Canada 32 37 29 8 11 14 19 6 37
medi ottenuti sul fronte di nove
Belgio 14 11 19 6 28 19 36 32 32
SDG. La Report Card comprende
Cipro 13 30 34 21 5 22 36 anche l’Obiettivo 5 (Genere), ma
Lettonia 27 21 27 18 16 25 12 38 a causa delle troppe lacune nei
Malta 24 39 28 2 29 21 32 12 dati disponibili non è stato
Slovacchia 21 19 34 35 19 24 10 29 26 possibile incorporare i risultati in
Grecia 29 35 20 33 32 36 28 17 3 questa tabella composita. Per
stilare una classifica basata sugli
Ungheria 26 22 31 30 33 30 21 23 17
obiettivi con molteplici
Lituania 25 25 33 29 27 33 5 31
indicatori, ogni indicatore viene
Nuova Zelanda 18 38 15 34 26 9 35 33 normalizzato usando un
Israele 36 13 7 28 22 39 37 34 25 punteggio z, per poi calcolare
Turchia 40 37 41 22 29 3 22 una media equiponderata di tutti
Stati Uniti 33 36 36 32 17 35 13 20 40 gli indicatori.1 La tabella riporta
Messico 34 41 30 4 40 41 15 la posizione occupata da
ciascun paese in relazione a un
Romania 37 33 35 40 25 38 12 37 24
determinato obiettivo, con valori
Bulgaria 35 38 39 38 39 40 25 7 34
che vanno da 1 (miglior risultato)
Cile 29 40 37 38 37 35 26 39
a 41 (peggior risultato).

Risultato migliore Risultato intermedio Risultato peggiore Dati insufficienti

8 INNOCENTI REPORT CARD 14 INNOCENTI REPORT CARD 14 9


OBIETTIVO 1 – PORRE FINE A OGNI FORMA DI POVERTÀ NEL MONDO

OBIETTIVO 1
Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo

»» Nei paesi ricchi, in media, un bambino su cinque vive in povertà. Dietro questo dato aggregato si celano tuttavia ampie
variazioni: si va da un bambino su dieci in Danimarca, Islanda e Norvegia, a uno su tre in Israele e Romania.

»» Misurando la povertà multidimensionale dei bambini si ottiene un ventaglio di risultati nazionali ancora più ampio,
con la Svizzera e la Romania ai due estremi opposti.

»» Le prestazioni sociali si sono dimostrate strumenti estremamente efficaci nel ridurre la povertà infantile.

Figura G1 – Porre fine alla povertà


Risultati nazionali medi rispetto a tre indicatori: povertà reddituale dei bambini (0-17 anni),
povertà multidimensionale (1-15 anni) ed efficacia delle prestazioni sociali (0-17 anni)

Norvegia
Finlandia
Islanda
Danimarca
Svizzera
Svezia
Paesi Bassi
Germania
Irlanda
Austria
Slovenia
Australia
Cipro
Belgio
Francia
Regno Unito
Repubblica Ceca
Estonia
Lussemburgo
Croazia
Slovacchia
Polonia
Giappone
Malta
Lituania
Ungheria
Lettonia
Spagna
Grecia
Portogallo
Italia
Canada
Stati Uniti
Messico
Bulgaria
Israele
Romania
75 80 85 90 95 100 105 110 115 120

Nota: Cile, Repubblica di Corea, Nuova Zelanda e Turchia sono esclusi dal calcolo dell’Obiettivo 1 a causa di dati insufficienti (ciascun paese ha
fornito informazioni su solo uno dei tre indicatori associati a questo obiettivo).

Questo grafico – al pari di quelli posti all’inizio di ciascuna sezione dedicata a un indicatore in questa Report Card – è un
composito degli indicatori descritti nella sezione. Posta pari a 100 la media dei risultati nazionali per l’obiettivo in questione,
10 punti rappresentano una deviazione standard da questa media complessiva. Una differenza di oltre 5 punti da 100, cioè
uno scarto pari alla metà di una deviazione standard, può essere interpretato come superiore o inferiore alla media (in un
campione di circa 30 osservazioni, mezza deviazione standard equivale a un intervallo di confidenza del 99 per cento). I paesi
con uno scarto di 10 o più punti rispetto alla media possono essere considerati “molto virtuosi” o “poco virtuosi”, mentre
quelli con uno scarto di 20 o più punti possono essere considerati “leader” o “fanalini di coda”.

10 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 1 – PORRE FINE A OGNI FORMA DI POVERTÀ NEL MONDO

Figura 1.1 Una media di un bambino su cinque nei paesi ricchi vive in una condizione di povertà reddituale relativa
Percentuale di bambini di 0-17 anni che vivono in un nucleo familiare con un reddito inferiore al 60 per cento della mediana,
2014 e 2008
40

35

30

25
Per cento

Media internazionale 2014: 21,0%


20

15

10

5
10,0
10,2
10,9
11,5
12,8
13,7
14,7
14,8
14,8
15,1
15,1
17,5
17,7
18,2
18,2
18,3
18,8
19,2
19,7
19,7
19,8
21,1
22,2
22,3
23,5
24,1
24,3
25,0
25,1
25,4
25,5
25,5
25,6
29,4
30,5
31,6
31,7
31,8
36,1
39,3
9,2

0
Isla a
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B

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gno

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blic

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Da

Lus
pub

Nu
pub
Re

Sotto la media Nella media Sopra la media 2008

Nota: il tasso di povertà infantile relativa mostra la percentuale dei bambini di ciascuna nazione che vivono in un nucleo familiare con un reddito
disponibile inferiore al 60 per cento della mediana nazionale (al netto delle imposte e delle prestazioni sociali e rettificata in base alle dimensioni e
alla composizione del nucleo familiare, usando la scala di equivalenza modificata dell’OCSE).
Fonti: aesi dell’Unione europea e Islanda, Norvegia e Svizzera – European Union Statistics on Income and Living Conditions (EU-SILC);
Australia – Household, Income and Labour Dynamics (HILDA); Canada – Canadian Income Survey (CIS); Cile – La Encuesta de Caracterización
Socioeconómica Nacional (CASEN); Israele – Household Expenditure Survey (dal Luxembourg Income Study); Giappone – Comprehensive Survey
of Living Conditions, a cura del Ministero della sanità, del lavoro e del welfare; Messico – El Módulo de Condiciones Socioeconómicas de la
Encuesta Nacional de Ingresos y Gastos de los Hogares (MCS-ENIGH); Nuova Zelanda – Household Economic Survey (stime tratte da Perry,
B (2016), “Household Incomes in New Zealand: Trends in indicators of inequality and hardship, 1982 to 2015”, Ministry of Social Development,
Wellington); Turchia – Income and Living Conditions Survey; Stati Uniti – Current Population Survey 2013, Annual Social and Economic
Supplement (dal Luxembourg Income Study).

L’Obiettivo 1 degli SDG prevede che nazione – il punto intermedio che affermare che i bambini abbiano
si ponga fine alla povertà in tutte le separa la popolazione in due gruppi un’esperienza comune solo perché
sue forme. Il parametro standard formati da un ugual numero di sono nati nel mondo ricco. La
della povertà è basato sul reddito, e individui – fissa quale soglia di Danimarca ha il miglior precedente in
l’indicatore SDG 1.2.1 mira a misurare povertà una percentuale di tale fatto di povertà relativa, ma anche lì il
la percentuale di persone (inclusa la valore. La Figura 1.1 presenta i tassi 9,2 per cento dei bambini vive al di
quota di bambini) che vivono al di di povertà infantile in un ampio sotto della soglia di povertà. Tutti e
sotto della soglia nazionale di ventaglio di paesi ad alto reddito, sette i paesi in cui la quota di bambini
povertà. Vivere in povertà durante mostrando per ciascun paese la che vivono in povertà è pari a circa
l’infanzia può causare danni quota di bambini che vivono in nuclei uno su sette si trovano in Europa.
permanenti, con effetti comprovati su familiari con redditi inferiori al 60 per
In fondo alla classifica della povertà
salute, nutrizione, sviluppo cerebrale cento della mediana.
relativa si collocano Israele e Romania:
e livello di istruzione.2 Questi effetti
Una media approssimativa di un in questi due paesi più di un bambino
possono tradursi in ampi divari di
bambino su cinque in 41 paesi ad su tre è considerato povero. Tuttavia,
reddito nell’età adulta.3
alto reddito vive in condizioni di anche Bulgaria, Messico, Spagna,
La Report Card utilizza un indicatore povertà. Tuttavia, date le situazioni Turchia e Stati Uniti4 hanno tassi di
relativo della povertà monetaria: dopo estremamente divergenti riscontrate povertà infantile nettamente superiori
aver calcolato il reddito mediano della nei singoli paesi, non si può alla media dei paesi ricchi.

INNOCENTI REPORT CARD 14 11


OBIETTIVO 1 – PORRE FINE A OGNI FORMA DI POVERTÀ NEL MONDO

Figura 1.2 Finlandia, Islanda e Norvegia hanno adottato le misure più efficaci per ridurre la povertà infantile
Riduzione percentuale del tasso di povertà infantile dovuta alle prestazioni sociali, 2014 e 2008

80

70

60

50
Per cento

40 Media internazionale 2014: 37,5%

30

20

10

6
66
65
64
61
58
55
54
53
53
52
50
50
48
46
45
44
43
43
40
40
36
33
31
27
26
24
24
24
22
19
18
18
18
12
10
8
0
lgio
a

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Au

Cr

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Bu
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Un

Re Paesi

Por
pub

Sotto la media Nella media Sopra la media 2008

Nota: la riduzione della povertà infantile è misurata come differenza proporzionale tra i tassi di povertà prima e dopo l’erogazione delle prestazioni
sociali. I tassi di povertà infantile sono misurati usando una soglia di reddito pari al 60 per cento del reddito familiare mediano della popolazione
complessiva, prima e dopo l’erogazione delle prestazioni sociali.
Fonte: come per la Figura 1.1.

Interventi per ridurre dimezzano i tassi iniziali di povertà e ridurre tassi di povertà elevati
la povertà infantile infantile; e nei casi di maggior con una singola politica può
Se dipendessero interamente dai successo, come quelli di Finlandia, dimostrarsi difficoltoso. Il ruolo delle
redditi familiari ottenuti sul mercato, Islanda e Norvegia, queste misure imposte e di altri programmi sociali
riducono i tassi iniziali di povertà non viene preso in considerazione
i tassi di povertà infantile sarebbero
infantile fino a un massimo di due terzi. in questa sede. I dati disponibili
molto più alti in tutti i paesi. Invece le
autorità di governo intervengono per suggeriscono chiaramente, tuttavia,
Questa straordinaria capacità di
contrastare le disuguaglianze con il che le prestazioni sociali possono
combattere la povertà infantile non va
sistema di imposte e prestazioni. contribuire a ridurre efficacemente
data per scontata. È risaputo che
Come mostra la Figura 1.2, le la povertà infantile.
dipende da molteplici fattori, dall’entità
prestazioni sociali possono dimostrarsi delle prestazioni ai destinatari cui sono Altre dimensioni della povertà
efficaci nel ridurre l’incidenza della indirizzate, ai livelli iniziali di povertà
La povertà non si limita alla sola
povertà relativa tra i bambini. infantile prima dell’intervento. Le
mancanza di reddito. Gli SDG
prestazioni sociali hanno effetti molto
Le prestazioni sociali sono chiedono che si riduca di almeno la
più modesti sulla riduzione della
potenzialmente molto efficaci. Nei metà “la quota di uomini, donne e
povertà infantile in diversi paesi presi
paesi ad alto reddito, si stima che tali bambini che vivono in condizioni di
in esame, in quanto abbattono i tassi
misure abbiano una significativa povertà in tutte le sue dimensioni
iniziali di povertà tra i bambini del
capacità di ridurre i tassi iniziali di secondo le definizioni nazionali”.
10 per cento o meno in alcuni
povertà infantile. Le prestazioni sociali I paesi ad alto reddito hanno preso
casi (Romania, Israele e Messico).
nei paesi ad alto reddito riducono l’impegno di monitorare la povertà
mediamente i tassi di povertà infantile Queste stime devono essere tuttavia infantile multidimensionale,
di quasi il 40 per cento. In 11 di questi utilizzate con cautela. I paesi hanno servendosi di varie metodologie
paesi, le prestazioni sociali più che diversi livelli iniziali di povertà infantile, adatte allo scopo.

12 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 1 – PORRE FINE A OGNI FORMA DI POVERTÀ NEL MONDO

Figura 1.3 Un bambino europeo su tre è soggetto a privazioni in due o più dimensioni


Povertà infantile multidimensionale (due o più dimensioni), 2014

100

80

60
Per cento

40 Media internazionale 2014: 34,7%

20
11
12
13
16
18
18
21
21
23
23
24
24
26
31
31
34
35
36
38
39
40
44
45
46
47
51
53
58
77
85
0

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Slo
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Por
Ge

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Da
Pae

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Lus

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Sotto la media Nella media Sopra la media 2009

Nota: si parla di privazione materiale quando i bambini sono privati di due o più dei seguenti: nutrizione, abbigliamento, risorse educative, attività
di svago, attività sociali, accesso all’informazione e alloggio. I dati si riferiscono esclusivamente ai paesi europei. La Norvegia è esclusa a causa
della mancanza di dati. La media internazionale è non ponderata. Paesi mancanti: Australia, Canada, Cile, Israele, Giappone, Corea, Messico,
Nuova Zelanda, Norvegia, Turchia e Stati Uniti.
Fonte: Chzhen, Y., Bruckauf, Z. e Toczydlowska, E., “Sustainable Development Goal 1.2: Multidimensional child poverty in the European Union”,
Innocenti Working Paper 2017-07, Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF, Firenze, 2017.

Nel 2009 il Messico ha introdotto un avvale dell’analisi MODA per un rivelato che, tra i due anni considerati,
indicatore nazionale ufficiale della raffronto internazionale basato sui le privazioni materiali infantili erano
povertà multidimensionale, che oltre dati relativi ai 28 paesi dell’Unione più che raddoppiate e che era
al reddito valuta le privazioni in europea, più Islanda e Svizzera, per triplicato il numero di bambini
relazione all’istruzione, alla sanità, l’anno 2014. Lo studio considera considerati soggetti a gravi privazioni.8
alla sicurezza sociale, all’alloggio, sette dimensioni della povertà infantile
ai servizi di base e all’alimentazione. radicate nella CRC: nutrizione, Il tasso di povertà infantile
Nel 2014 il 54 per cento dei bambini abbigliamento, risorse educative, multidimensionale evidenzia ampie
messicani con meno di 18 anni attività di svago, attività sociali, variazioni: si va dall’11 per cento in
viveva in condizioni di povertà accesso all’informazione e qualità Svizzera all’85 per cento in Romania.
multidimensionale.5 Come in molti dell’alloggio. I bambini privi di accesso Secondo questo indicatore, nei paesi
paesi, i bambini sono più esposti ad almeno due di queste sette nordici, in Svizzera e nei Paesi Bassi
al rischio di povertà rispetto alla dimensioni sono considerati affetti da meno di un bambino su cinque può
popolazione generale. “povertà infantile multidimensionale”.6 essere considerato povero. Per
contro, in paesi dell’Europa centrale
Nell’ambito di un’iniziativa separata, Analisi MODA nazionali sono state
l’UNICEF ha sviluppato la Multiple svolte in oltre 40 paesi a basso come Bulgaria, Ungheria, Romania e
Overlapping Deprivation Analysis reddito, mentre l’Irlanda è stata la Slovacchia, come pure in Italia,
(MODA), uno strumento per studiare prima nazione ad alto reddito a almeno un bambino su due è
le privazioni multidimensionali fra condurre uno studio del genere. Nel considerato povero in due o più
i bambini. L’analisi MODA si basa sui 2015 l’UNICEF ha collaborato con dimensioni. Dieci paesi, tra cui Grecia,
diritti del bambino, secondo quanto Statistics Iceland allo svolgimento di Polonia e Regno Unito, hanno tassi di
sancito dalla Convenzione sui diritti un’analisi MODA su dati raccolti nel povertà infantile multidimensionale
dell’infanzia. Questa Report Card si 2009 e nel 2014.7 I risultati hanno compresi tra il 33 e il 50 per cento.

INNOCENTI REPORT CARD 14 13


O B I E T T I V O 2 – P O R R E F I N E A L L A FA M E , R A G G I U N G E R E L A S I C U R E Z Z A A L I M E N TA R E E M I G L I O R A R E L A N U T R I Z I O N E

OBIETTIVO 2
Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare,
migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

»» Data l’abbondanza di risorse alimentari disponibili, non è accettabile alcun livello di insicurezza alimentare tra i bambini;
eppure, nei paesi ad alto reddito, un bambino su otto è affetto da questo problema.

»» I tassi di insicurezza alimentare tra i bambini variano notevolmente a livello internazionale: da 1 su 70 in Giappone
a uno su tre in Messico e Turchia.

»» Anche l’obesità è una forma di malnutrizione, e la sua incidenza è in aumento, con rare eccezioni, in tutti i paesi.
»» Una buona nutrizione è essenziale fin dalla nascita e l’allattamento al seno, a tal fine, è determinante, anche se
la maggior parte delle madri nei paesi ad alto reddito smette di allattare prima del termine minimo raccomandato
di sei mesi.

Figura G2 – Porre fine alla fame


Risultati nazionali medi rispetto a due indicatori: insicurezza alimentare (0-14 anni) e tassi si sovrappeso
e obesità infantile (11-15 anni)

Giappone
Danimarca
Svizzera
Norvegia
Repubblica di Corea
Paesi Bassi
Francia
Germania
Svezia
Austria
Belgio
Lussemburgo
Israele
Croazia
Finlandia
Repubblica Ceca
Islanda
Nuova Zelanda
Slovacchia
Estonia
Lettonia
Ungheria
Italia
Polonia
Lituania
Spagna
Slovenia
Australia
Cile
Cipro
Irlanda
Portogallo
Romania
Regno Unito
Grecia
Stati Uniti
Canada
Bulgaria
Malta
Turchia
Messico
70 75 80 85 90 95 100 105 110 115 120

14 INNOCENTI REPORT CARD 14


O B I E T T I V O 2 – P O R R E F I N E A L L A FA M E , R A G G I U N G E R E L A S I C U R E Z Z A A L I M E N TA R E E M I G L I O R A R E L A N U T R I Z I O N E

Figura 2.1 In alcuni dei paesi più ricchi del mondo l’insicurezza alimentare è elevata
Percentuale di bambini di età inferiore ai 15 anni che vivono con un intervistato affetto da insicurezza alimentare, 2014/15

40

35

30

25
Per cento

20

15
Media internazionale 2014: 12,7%
10

5
10,5
10,8
10,9
11,1
11,8
11,9
12,0
12,7
12,9
14,2
15,7
16,0
17,0
17,6
17,9
18,2
19,5
19,6
21,5
25,8
26,3
33,4
34,9
1,4
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4,8
4,9
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7,2
7,4
7,7
7,7
8,4
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8,8
8,9
9,7

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Sotto la media Nella media Sopra la media

Nota: l’insicurezza alimentare è misurata dalla Food Insecurity Experience Scale (FIES), creata dal progetto Voices of the Hungry
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e incorporata nel sistema di indicatori SDG ufficiali. I dati sono tratti
dai Gallup World Poll Surveys, che hanno somministrato i questionari FIES, e si riferiscono al biennio 2014-15. Le medie nazionali della FIES sono
state ricalcolate per riflettere la percentuale di bambini che vivono in nuclei familiari affetti da insicurezza alimentare.
Fonte: Pereira, A., Handa, S. e Holmqvist e G., “Prevalence and Correlates of Food Insecurity among Children across the Globe”, Innocenti Working
Paper 2017-09, Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF, Firenze, 2017.

La sicurezza alimentare è un variazioni. Nessun livello di insicurezza traguardo si concentra soprattutto sul
parametro ufficiale dell’Obiettivo 2 alimentare è accettabile, anche se contrastare l’arresto della crescita e il
degli SDG, dedicato a fame e colpisce solo 1 bambino su 20, come deperimento nei bambini molto
nutrizione. L’insicurezza alimentare è nel caso di Croazia, Germania, piccoli, ma contiene un riferimento
definita come la mancanza di accesso Giappone, Repubblica di Corea, Svezia specifico anche alle esigenze
garantito a cibo sufficiente, sicuro e e Svizzera. Eppure questo problema nutrizionali delle adolescenti, con
nutriente che possa assicurare una riguarda un bambino su tre in indicatori per valutare le condizioni sia
crescita e uno sviluppo normali, Messico e in Turchia, uno su quattro di sovrappeso che di sottopeso. Una
nonché uno stile di vita attivo e in Bulgaria e Romania, e circa uno su forma di malnutrizione infantile è
salutare. Sulla base di questo cinque in Lituania, Regno Unito e Stati anche l’obesità, che costituisce un
parametro, alcuni paesi danno prova Uniti. Anche se in nessuno di questi problema urgente nei paesi ad alto
di maggiori capacità nel soddisfare le paesi la disponibilità generale di cibo reddito, dove i bambini consumano
esigenze dei propri cittadini; lo rivela costituisce un problema, troppe sempre più spesso quantità
la Figura 2.1, che descrive la famiglie stentano a soddisfare le eccessive di alimenti e bibite
esigenze nutrizionali dei propri figli. zuccherate dannosi per la salute,
prevalenza di un’insicurezza
senza peraltro svolgere una
alimentare moderata o grave tra i L’obesità come forma sufficiente attività fisica. L’obesità è
bambini di età inferiore ai 15 anni. di malnutrizione stata inoltre messa in collegamento
La media per questo gruppo di paesi Il Traguardo 2.2 degli SDG si propone con molteplici problemi di salute
è pari al 12,7%, ma dietro il dato di porre fine a tutte le forme di nell’infanzia, con una bassa autostima
aggregato si nascondono enormi malnutrizione entro il 2030. Questo e con un maggior rischio di malattie

INNOCENTI REPORT CARD 14 15


O B I E T T I V O 2 – P O R R E F I N E A L L A FA M E , R A G G I U N G E R E L A S I C U R E Z Z A A L I M E N TA R E E M I G L I O R A R E L A N U T R I Z I O N E

Figura 2.2 Aumento dei tassi di obesità nella maggior parte dei paesi ad alto reddito
Percentuale di bambini di 11-15 anni che sono in sovrappeso o obesi, 2014/15

35

30

25
Per cento

20

Media internazionale 2014: 15,2%


15

10

5
10,0
10,2
10,4
11,7
11,8
12,6
13,1
13,3
13,8
14,2
14,3
14,4
14,5
14,6
14,7
15,0
15,2
15,3
15,3
16,1
16,2
17,3
17,5
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18,4
20,9
25,0
27,4
8,3

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Svi

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No

Ro

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Pae
Da

Lus

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Re

Sotto la media Nella media Sopra la media 2010 2006

Nota: i dati di Irlanda e Regno Unito sono stati esclusi a causa degli alti tassi di non risposta (oltre il 50 per cento dei bambini nel campione).
Gli Stati Uniti non hanno preso parte allo studio HBSC nel 2014/15. Le stime belghe sono basate su ponderazioni della popolazione per campioni
regionali (con l’esclusione dell’area di Bruxelles). La media internazionale è non ponderata. Paesi mancanti: Australia, Cile, Cipro, Irlanda,
Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Regno Unito, Repubblica di Corea, Stati Uniti e Turchia.
Fonte: tudio HBSC, vari cicli.

cardiovascolari e diabete nell’età dove negli ultimi anni il tasso di


adulta.9 obesità è sceso da livelli già
contenuti. All’estremo opposto si
L’indagine Health Behaviour in School-
trovano Malta e Canada, dove un
aged Children (HBSC) raccoglie dati
bambino su quattro è considerato in
su altezza e peso dei bambini per
sovrappeso.
calcolare il loro indice di massa
corporea. Su questa base, la Desta preoccupazione il fatto che in
Figura 2.2 mostra, per 30 paesi 24 dei 32 paesi oggetto di indagine
prevalentemente europei, la la percentuale di bambini in
percentuale di bambini di 11-15 anni sovrappeso è aumentata fra il 2006
che sono in sovrappeso o obesi. e il 2014. L’incremento più marcato
dell’incidenza in questo periodo si è
In questi paesi una media di un
registrato in Lettonia, Slovacchia e
bambino su sette è in sovrappeso o
Lituania.
obeso; questo indicatore presenta
inoltre una minore variabilità rispetto Anche il Messico, pur non essendo
ad altri, dato che tutti i paesi salvo incluso nell’indagine HBSC, presenta
quattro evidenziano tassi di obesità altissime percentuali di bambini in
infantile compresi tra il 10 e il 20 per sovrappeso o obesi: il problema
cento. Il paese che gode delle riguarda il 33 per cento dei bambini
condizioni di salute migliori sotto di 5-11 anni e il 36 per cento di
questo punto di vista è la Danimarca, quelli di 12-19 anni.10

16 INNOCENTI REPORT CARD 14


O B I E T T I V O 2 – P O R R E F I N E A L L A FA M E , R A G G I U N G E R E L A S I C U R E Z Z A A L I M E N TA R E E M I G L I O R A R E L A N U T R I Z I O N E

Box 3 Allattamento al seno


nei paesi ad alto reddito

Nonostante le numerose prove del fatto che Anche se alcuni dati sono relativamente datati e non si
l’allattamento al seno contribuisce allo sviluppo cognitivo riferiscono all’allattamento al seno in via esclusiva, i
e alla salute generale del bambino,i nell’ambito degli SDG risultati indicano che la percentuale di madri che hanno
non sono stati fissati specifici traguardi su questo fronte. allattato al seno almeno una volta è elevata anche nei
Ciò nonostante, l’allattamento al seno fornisce un paesi ricchi (solo Francia e Irlanda riportano tassi
apporto essenziale di elementi nutritivi necessari per lo inferiori al 75 per cento). Entro il sesto mese di vita del
sviluppo del neonato e del lattante, e può contribuire ad bambino il numero di madri che continuano ad allattare
altri obiettivi SDG relativi alla nutrizione, alla salute e diminuisce di una frazione compresa fra un terzo e un
all’istruzione. L’Organizzazione mondiale della mezzo, con un calo più pronunciato in paesi come
sanità (WHO, World Health Organization) e l’UNICEF Canada, Grecia e Regno Unito. I tassi continuano a
raccomandano l’allattamento esclusivo al seno per i primi diminuire fino ai 12 mesi, quando si manifesta una
sei mesi di vita del bambino. In questo contesto, è utile marcata differenza internazionale nelle pratiche di
mettere a confronto i tassi di allattamento al seno nei allattamento: in Giappone e in Turchia la maggior parte
paesi ad alto reddito, specialmente poiché si tratta di uno delle madri continua ad allattare al seno, mentre in
dei pochi indicatori sanitari positivi nei quali i paesi ricchi
Danimarca, Irlanda e Regno Unito i tassi diminuiscono
tendono a segnare il passo rispetto a quelli più poveri.ii
fino ad arrivare al 3 per cento o meno. Dati più recenti
La tabella che segue è tratta da un raffronto relativi al Messico mostrano che il 46 per cento dei
internazionale dei tassi di allattamento al seno bambini viene ancora allattato al seno all’età di
pubblicato all’inizio del 2016. 12-15 mesi.iii

Stime in base al tempo e alla prevalenza


Paese Anno di riferimento Almeno un’esperienza A 6 mesi A 12 mesi
di allattamento al seno
Australia 2010 92 56 30
Austria 2006 93 42 16
Canada 2011/12 89 30 9
Cile 2011/12 95 41 21
Danimarca 2013 - 13 3
Finlandia 2010 92 58 34
Francia 2012/13 63 23 9
Germania 2009/12 82 50 23
Giappone 2009 95 63 60
Grecia 2007/08 88 22 6
Irlanda 2012 55 - 2
Italia 2013 86 46 19
Messico 2012 - - 44
Norvegia 2013 95 71 35
Nuova Zelanda 2006 - 60 44
Paesi Bassi 2006/08 - 32 11
Regno Unito 2005/10 81 34 0,5
Repubblica Ceca 2005 96 42 16
Repubblica di Corea 2012 88 61 46
Spagna 2011 77 47 23
Stati Uniti 2011 79 49 27
Svezia 2010 98 52 16
Svizzera 2003 94 62 28
Turchia 2008 - - 74

Nota: i tassi riportati non si riferiscono all’allattamento al seno in via esclusiva. I dati in neretto sono estrapolati; si veda la fonte per la metodologia.
Fonte: Victora, C.G. et al., “Breastfeeding in the 21st Century: Epidemiology, mechanisms, and lifelong effect”, The Lancet, vol. 387, n. 10017,
2016, pp. 475-490.

i
OECD, Doing Better for Families, OECD Publishing, Paris, 2011; Victora, C.G. et al., “Breastfeeding in the 21st Century: Epidemiology,
mechanisms, and lifelong effect”, The Lancet, vol. 387, n. 10017, 2016, pp. 475-490.
ii
Victora, C.G. et al., “Breastfeeding in the 21st Century: Epidemiology, mechanisms, and lifelong effect”, The Lancet, vol. 387, n. 10017,
2016, pp. 475-490.
iii National Institute of Public Health-UNICEF, MICS Mexico 2015, México, 2017, https://www.unicef.org/mexico/spanish/ENIM_KFR.pdf.

INNOCENTI REPORT CARD 14 17


OBIETTIVO 3 – ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE

OBIETTIVO 3
Assicurare la salute e il benessere per tutti e a tutte le età

»» I tassi di mortalità neonatale, di suicidio tra gli adolescenti, di ubriachezza e di gravidanze precoci nei paesi ad alto
reddito sono in diminuzione, anche se i divari tra i paesi con i risultati migliori e peggiori su ciascuno di questi indicatori
rimangono ampi.

»» Dietro le medie internazionali si celano esiti eterogenei che rispecchiano disparità socio-economiche, di genere o di altra
natura che influiscono sulla salute del bambino.

»» Nella maggior parte dei paesi compresi nell’indagine, tra il 2010 e il 2014 si è registrato un aumento dei problemi di
salute mentale riferiti dagli adolescenti. Un adolescente su quattro afferma di manifestare due o più sintomi psicologici
almeno una volta alla settimana.

Figura G3 – Assicurare la salute


Risultati nazionali medi rispetto a cinque indicatori: mortalità neonatale (<4 settimane di età), tassi di suicidio (0-19 anni),
problemi di salute mentale (11-15 anni), ubriachezza (11-15 anni) e tassi di fertilità adolescenziale (15-19 anni)

Portogallo
Islanda
Spagna
Germania
Norvegia
Paesi Bassi
Israele
Giappone
Austria
Repubblica di Corea
Slovenia
Svizzera
Svezia
Lussemburgo
Regno Unito
Finlandia
Francia
Italia
Belgio
Grecia
Danimarca
Irlanda
Australia
Croazia
Repubblica Ceca
Estonia
Lettonia
Malta
Canada
Messico
Ungheria
Polonia
Lituania
Slovacchia
Romania
Stati Uniti
Turchia
Nuova Zelanda
Bulgaria
Cile
65 70 75 80 85 90 95 100 105 110 115

Nota: Cipro è escluso dal calcolo dell’Obiettivo 3 a causa dei dati insufficienti (forniti per solo due dei cinque indicatori relativi a questo obiettivo).
I dati messicani sui tassi di mortalità neonatale (2015) e sul numero di nascite per 1.000 adolescenti di 15-19 anni (2015). L’inclusione di questi
valori avrebbe fatto scendere il Messico alla 40a posizione.

18 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 3 – ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE

Figura 3.1 Nell’ultimo decennio la maggior parte dei paesi ricchi ha registrato una significativa diminuzione dei tassi
di mortalità neonatale
Decessi nei primi 28 giorni di vita su 1.000 nati vivi

12

10
Morti ogni 1.000 nati vivi

4
Media internazionale 2015: 2,8 per 1000
0,9

1,6

2
1,3
1,4
1,5
1,6

1,7
1,8
1,8
2,0
2,1
2,1
2,1
2,2
2,2
2,2
2,2
2,3
2,4
2,5
2,5
2,6
2,7
2,8
2,9
2,9
3,1
3,1
3,1
3,3
3,6
4,0
5,2
5,6
7,3
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Re

2015 2010 2005


Nota: la mortalità neonatale non ha una soglia minima di periodo gestazionale o peso alla nascita. I dati del 2015 si riferiscono al 2015 o all’anno
più vicino disponibile. Interruzione delle serie: Francia (2009). Assenza di dati per l’Irlanda nel 2015, per Francia e Turchia nel 2005. La media
internazionale è non ponderata. Paesi mancanti: Croazia, Cipro, Malta e Romania.
Fonte: OECD Health database, 2016. I dati per la Bulgaria sono tratti dalle World Health Statistics 2016 della WHO.

Un’enfasi sui bambini è fondamentale tra diversi gruppi sociali. Dato che miglioramento straordinario negli
ai fini del conseguimento la mortalità neonatale continua a ultimi anni, più che dimezzando il
dell’Obiettivo 3 degli SDG, non solo diminuire nei paesi più virtuosi, la proprio tasso di mortalità neonatale
perché quest’ultimo fa riferimento Figura 3.1. suggerisce che vi siano tra il 2005 e il 2015.
alla salute e al benessere “a tutte le ancora margini di miglioramento in
tutti gli altri. Tuttavia, a causa delle All’estremo opposto della graduatoria,
età”, ma anche perché i problemi di
differenze nazionali nella registrazione i quattro paesi OCSE delle Americhe,
salute nell’infanzia possono avere
nei neonati prematuri e con un basso insieme a Bulgaria e Turchia, si
ripercussioni durature per tutta la
peso alla nascita, le classifiche collocano al di sopra della media del
vita. Il primo prerequisito è assicurare
internazionali basate sulla mortalità mondo ricco e devono fare ancora
che il maggior numero possibile di
neonatale devono essere interpretate molta strada per uguagliare gli
bambini sopravviva al primo anno
con cautela.11 standard dei loro omologhi più
di vita.
virtuosi. Tuttavia, il Cile non sembra
Nel 2015 una media di 2,8 bambini
I decessi neonatali sono in calo evidenziare progressi su questo
su 1.000 è morto nelle prime quattro
Il tasso di mortalità neonatale, che indicatore dal 2005, mentre il
settimane di vita nei 36 paesi OCSE
misura i decessi nelle prime quattro considerati. Il Giappone ha stabilito Messico ha registrato un netto
settimane di vita, è un indicatore un nuovo precedente storico miglioramento, riducendo il proprio
SDG ufficiale nell’ambito del conseguendo un tasso di mortalità tasso di quasi un quarto nel corso del
Traguardo 3.2. Tutti i paesi ad alto neonatale inferiore a 1 (0,9 su 1.000), periodo in esame. Tra le altre nazioni
reddito hanno già ridotto i propri nonostante presenti la più alta che hanno fatto importanti passi
tassi di mortalità neonatale al di sotto percentuale di bambini con un basso avanti dal 2005 figurano la Lettonia,
del traguardo globale di 12 morti per peso alla nascita nell’OCSE.12 La che ha dimezzato il proprio tasso di
1.000 nati vivi, anche se le medie seconda nazione in classifica, la mortalità, seguita da Estonia, Lituania,
potrebbero celare ampie variazioni Slovenia, ha messo a segno un Paesi Bassi e Polonia.

INNOCENTI REPORT CARD 14 19


OBIETTIVO 3 – ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE

Figura 3.2 I tassi di suicidio tra gli adolescenti evidenziano ampie variazioni tra i paesi ad alto reddito
Tassi di suicidio tra gli adolescenti di 15-19 anni su una popolazione di 100.000 persone, sulla base degli ultimi dati
disponibili (2009-2013)

18

16
Tassi di suicidio (su una popolazione

14
12
di 100.000 persone)

10

8
Media internazionale 2012/13: 6,1
6

2
3,6

10,3
10,3
11,3
13,3
15,6
1,7
1,9
2,0
2,2
2,4
2,5
3,0

3,7
3,7
4,0
4,0
4,2
4,2
4,8
5,0
5,5
5,8
6,1
6,6
6,6
6,7
6,8
6,9
7,3
7,4
7,5
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7,9
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2012/13 2009 2006

Nota: la media internazionale è non ponderata. Le cifre sono medie triennali intorno all’anno indicato in parentesi. Le stime anteriori sono medie
dei tre anni precedenti. Non sono disponibili dati per la Grecia. Dati più recenti per Islanda (c2008, 5,4), Slovacchia (c2008, 2,5) e Slovenia (c2009,
7,6). Paesi mancanti: Grecia, Islanda, Slovacchia e Slovenia. [c=circa]
Fonte: WHO Mortality database, 2016.

Il suicidio: la principale causa superino nettamente la media e Lituania. In sei paesi il tasso
di morte tra i giovani internazionale. di suicidio è aumentato; in
Lussemburgo e Slovenia
Nei paesi ad alto reddito, nel 2012, il In media gli adolescenti maschi
l’incremento marcato dei decessi
suicidio è stato la principale causa di presentano tassi di suicidio tre volte
maschili ha nettamente sopravanzato
morte tra i giovani di 15-19 anni di più elevati di quelli femminili, anche
il calo delle morti femminili. In un
entrambi i sessi, avendo provocato il se in Repubblica Ceca, Lettonia,
numero ristretto di paesi – Cipro,
17,6 per cento di tutti i decessi. Polonia e Slovacchia la differenza è
Finlandia, Malta, Paesi Bassi, Nuova
pari a cinque volte. Questo divario di
La Figura 3.2 illustra i tassi di suicidio Zelanda e Stati Uniti – si osserva la
genere procede in direzione opposta
per gli adolescenti di 15-19 anni in tendenza opposta, con un aumento
rispetto alle dichiarazioni sui sintomi
37 paesi dell’OCSE e dell’UE. dei tassi di suicidio tra le adolescenti
di salute mentale rese nel corso delle
indagini. I tentati suicidi tra le e un calo della percentuale di
Il tasso più basso (1,7 su 100.000) si
adolescenti sono due volte più decessi tra gli omologhi maschi.
registra in Portogallo, con valori
tendenzialmente contenuti in altri numerosi che tra i maschi, anche se La salute mentale
paesi dell’Europa meridionale. Il le ragazze scelgono di norma metodi tra gli adolescenti:
tasso più elevato (15,6 su 100.000, meno letali.13 un problema crescente
nove volte più alto di quello Negli ultimi anni i tassi di suicidio tra I traguardi SDG rilevanti per i paesi
portoghese) si riscontra in Nuova gli adolescenti sono diminuiti nella ad alto reddito in ambito sanitario si
Zelanda, sebbene anche in Canada, maggior parte dei paesi. I maggiori riferiscono prevalentemente ai bambini
Cile, Estonia, Finlandia, Irlanda e progressi sono giunti dalle nazioni più grandi e agli adolescenti, anziché
Lituania i suicidi tra gli adolescenti con i tassi di suicidio più elevati: Cile ai neonati e ai bambini più piccoli.

20 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 3 – ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE

Figura 3.3 Aumenta la frequenza dei problemi di salute mentale fra gli adolescenti
Percentuale di adolescenti che dichiara di manifestare due o più sintomi psicologici (morale basso, irritabilità, nervosismo,
disturbi del sonno) più di una volta alla settimana

40

35

30

25 Media internazionale 2014: 23,1%


Per cento

20

15

10

5
14,2
14,7
15,0
15,4
17,1
18,0
18,6
19,9
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21,1
21,4
21,9
22,0
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22,6
22,9
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23,1
24,9
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Sotto la media Nella media Sopra la media 2010 2006

Nota: le stime per il Belgio e il Regno Unito sono basate su ponderazioni della popolazione per campioni regionali (con l’esclusione dell’area di
Bruxelles per il Belgio e dell’Irlanda del Nord per il Regno Unito). la media internazionale è non ponderata. Paesi mancanti: Australia, Cile, Cipro,
Giappone, Israele, Messico, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Stati Uniti e Turchia.
Fonte: studio HBSC, vari cicli.

Uno di questi traguardi (il 3.4) La Figura 3.3 descrive i risultati rilevati e il 2014, si è registrato un incremento
riguarda il benessere e la salute in 31 paesi ad alto reddito nel 2014. di oltre 2 punti percentuali nei sintomi
mentale. Purtroppo non disponiamo di salute mentale dichiarati, con balzi
Occorre esercitare sempre una certa
di dati internazionali comparabili e particolarmente pronunciati in
cautela nell’interpretare le statistiche
obiettivi sulla salute mentale dei Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovenia
desunte dai sondaggi, ma in media un
giovani: una misurazione attendibile e Svezia.
adolescente su quattro (il 23 per
dell’intera gamma di condizioni cento) dichiara di manifestare due o Alcuni paesi, tuttavia, hanno
neuropsichiatriche che colpiscono gli più sintomi psicologici più di una volta evidenziato una riduzione dei sintomi di
adolescenti richiederebbe indagini alla settimana. I tassi di incidenza salute mentale riferiti dagli adolescenti.
transnazionali più esaustive di quelle vanno da un minimo del 14 per cento I risultati positivi di Grecia, Romania e
attualmente esistenti. in Germania a un massimo del 36 per Spagna si inseriscono in un trend di
Tuttavia, l’indagine HBSC fornisce un cento in Italia. Come nelle indagini lungo periodo: nonostante la recente
indicatore non clinico della salute passate, le bambine sono più inclini a crisi economica, tra il 2006 e il 2014 il
mentale degli adolescenti, basato sulle dichiarare sintomi relativi alla propria tasso di prevalenza dichiarato in questi
dichiarazioni degli intervistati. Ogni salute mentale rispetto ai maschi, con paesi è diminuito, rispettivamente, di 7,
un ampliamento del divario al 6 e 5 punti percentuali.
quattro anni ai bambini di 11-15 anni in
crescere dell’età.
un gruppo di paesi viene domandato Vi è un palese bisogno di dati
con quale frequenza manifestino Lo studio HBSC indica che i problemi internazionali standardizzati sulla
ciascuno dei seguenti quattro sintomi: di salute mentale dichiarati sono in salute mentale degli adolescenti nei
morale basso, irritabilità, nervosismo e aumento in molti paesi ad alto paesi ad alto reddito, come pure di
disturbi del sonno. reddito: in 13 paesi su 29, tra il 2010 iniziative positive che possano

INNOCENTI REPORT CARD 14 21


OBIETTIVO 3 – ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE

Figura 3.4 L’ubriachezza tra gli adolescenti è diminuita sensibilmente dal 2010


Percentuale di bambini di 11-15 anni che ha dichiarato di essersi ubriacato nel corso del mese precedente

25

20

15
Per cento

10 Media internazionale 2013/14: 6,9%

10,5

10,6

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Lus

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Sotto la media Nella media Sopra la media 2010

Nota: i dati 2014 relativi a Finlandia, Israele e Norvegia sono esclusi a causa dell’alto numero di valori mancanti. I dati 2010 relativi a Repubblica
Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Turchia sono esclusi a causa dell’alto numero di valori mancanti. Le stime
per il Belgio e il Regno Unito sono basate su ponderazioni della popolazione per campioni regionali (con l’esclusione dell’area di Bruxelles per il
Belgio e dell’Irlanda del Nord per il Regno Unito). La media internazionale è non ponderata. Paesi mancanti: Australia, Cile, Cipro, Finlandia,
Giappone, Israele, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Stati Uniti e Turchia.
Fonte: studio HSBC, vari cicli.

contribuire a determinare politiche da parte dei bambini è un problema l’incidenza minore, l’Islanda. Va notato
comuni da adottare in futuro. Se di interesse pubblico. L’ubriachezza che 9 degli 11 paesi con i tassi più
trascurati, i problemi di salute tra gli adolescenti più giovani può elevati si trovano nell’Europa centro-
mentale che si manifestano prima costituire “consumo nocivo”, non da orientale. Per contro, le nazioni
dell’età adulta comportano un costo ultimo perché è associata a lesioni dell’Europa meridionale hanno
sanitario dieci volte maggiore di soggette a trattamento medico.15 generalmente tassi di ubriachezza
quelli che emergono in anni L’indagine HBSC fornisce dati per un tra gli adolescenti inferiori alla media.
successivi.14 folto gruppo di paesi industrializzati. Colpisce inoltre che, in tutti i paesi
con dati relativi ad entrambi gli anni,
Diminuisce la frequenza La Figura 3.4 mostra la percentuale
l’incidenza dell’ubriachezza tra gli
dell’ubriachezza tra gli di bambini di 11-15 anni in ciascun
paese che ha dichiarato di essersi adolescenti sia diminuita tra il 2010
adolescenti
ubriacato nei 30 giorni precedenti. e il 2014. In alcune nazioni il
Il Traguardo 3.5 degli SDG mira a miglioramento è stato molto
“rafforzare la prevenzione e il I dati evidenziano ampie variazioni a pronunciato: in Irlanda, Spagna e
trattamento di abuso di sostanze, livello internazionale. In Bulgaria e in Regno Unito il tasso si è più che
tra cui… il consumo nocivo di alcol”. Danimarca, nel 2014, il 13 per cento dimezzato. Ciò nonostante, rimane
Anche se l’indicatore ufficiale dei bambini si era ubriacato almeno importante sviluppare e promuovere
relativo a questo traguardo si una volta nel corso del mese politiche che mettano in guardia
concentra sugli adulti, in molti paesi precedente: un valore sette volte contro il consumo nocivo di alcol da
ad alto reddito il consumo di alcol maggiore a quello del paese con parte degli adolescenti.

22 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 3 – ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE

Figura 3.5 I tassi di natalità tra le adolescenti sono in calo in tutti i paesi ad alto reddito
Numero di nascite per 1.000 adolescenti di 15-19 anni

80
Numero di nascite per 1000 adolescenti

70

60

50
di 15-19 anni

40

30

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Media internazionale 2015: 13,3%
10

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2015 2010 2005

Nota: la media internazionale è non ponderata.


Fonte: OECD Family Database 2016 per Romania e Slovenia, e World Development Indicators 2016 per gli altri paesi.

Rapida diminuzione dei tassi La Figura 3.5 mostra le variazioni di 13 volte superiori a quello della
di natalità tra le adolescenti registrate tra il 2005 e il 2015 Repubblica di Corea.
Negli ultimi anni, in molti paesi ad nel numero di nascite per
Tutti i paesi senza eccezione
alto reddito, i tassi di natalità tra le 1.000 adolescenti di 15-19 anni
evidenziano un calo dei tassi di
residenti in 41 paesi ad alto reddito.
adolescenti sono diminuiti natalità tra le adolescenti fra il 2005 e
rapidamente. Il problema continua Il minor tasso di natalità tra le il 2015, con progressi particolarmente
tuttavia a destare molte adolescenti (1,6 su 1.000) si registra marcati in Islanda, che ha ridotto il
preoccupazioni per via degli alti costi nella Repubblica di Corea; altri proprio tasso del 63,5 per cento nel
individuali e sociali associati alle cinque paesi – Danimarca, Giappone, periodo considerato; ma altri dieci
gravidanze e ai parti in età Paesi Bassi, Slovenia e Svizzera – paesi – Austria, Estonia, Germania,
adolescenziale. Le madri molto giovani evidenziano tassi non superiori a 4 Irlanda, Lituania, Lussemburgo,
sono esposte a rischi di mortalità e su mille. I tassi più elevati si rilevano Regno Unito, Stati Uniti e
di complicazioni da parto più elevati, in due paesi latinoamericani, Cile e Svizzera – hanno messo a segno
in aggiunta alle probabili ricadute Messico. Le differenze tra paesi ad riduzioni superiori al 40 per cento.
negative sulle loro opportunità alto reddito su questo indicatore Per contro, progressi minimi in anni
economiche. La prevenzione delle sono molto ampie. Anche recenti sono imputabili a Slovacchia e
gravidanze precoci può dunque tralasciando i paesi con le Svezia, mentre i lenti miglioramenti di
migliorare le opportunità di farsi strada percentuali più elevate, i tassi di Bulgaria, Cile e Romania destano
nella vita e le prospettive di salute di natalità tra le adolescenti in Nuova particolari apprensioni, data l’entità
due generazioni di bambini. Zelanda e negli Stati Uniti sono più del problema in questi paesi.

INNOCENTI REPORT CARD 14 23


OBIETTIVO 4 – FORNIRE UN’ISTRUZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED INCLUSIVA PER TUTTI

OBIETTIVO 4
Fornire un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva,
e opportunità di apprendimento per tutti

»» Le misurazioni delle competenze di base nella lettura, nella matematica e nell’alfabetizzazione scientifica indicano che,
persino nei paesi più virtuosi, un quindicenne su cinque non raggiunge un livello di competenze basilare.

»» Circa 19 bambini su 20 hanno accesso a qualche forma di apprendimento prescolare organizzato un anno prima
dell’inizio del percorso scolastico formale. Tuttavia, la quantità e la qualità dei servizi destinati ai bambini dall’età di
3 anni variano notevolmente da un paese all’altro.

Figura G4 – Istruzione inclusiva


Risultati nazionali medi rispetto a due indicatori: percentuale di bambini che raggiungono una padronanza di base
nell’apprendimento (15 anni di età) e tassi di partecipazione in età prescolare (3-6 anni)

Finlandia
Malta
Repubblica di Corea
Messico
Danimarca
Belgio
Germania
Canada
Norvegia
Giappone
Svizzera
Spagna
Irlanda
Francia
Nuova Zelanda
Svezia
Paesi Bassi
Lettonia
Italia
Regno Unito
Estonia
Repubblica Ceca
Slovenia
Portogallo
Lussemburgo
Austria
Islanda
Israele
Lituania
Ungheria
Polonia
Stati Uniti
Grecia
Cipro
Slovacchia
Croazia
Cile
Bulgaria
Australia
Romania
Turchia
65 70 75 80 85 90 95 100 105 110 115

Nota: il dato turco (2013/14) per il tasso di partecipazione all’apprendimento organizzato (un anno prima dell’età ufficiale di ingresso alla scuola
primaria) costituisce un valore anomalo ed è stato pertanto escluso dal calcolo dei risultati per l’Obiettivo 4. L’inclusione di questo dato non
avrebbe modificato la posizione nella classifica sintetica occupata dalla Turchia per quanto riguarda l’Obiettivo 4.

24 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 4 – FORNIRE UN’ISTRUZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED INCLUSIVA PER TUTTI

Figura 4.1 Persino nei paesi più virtuosi, circa un bambino su cinque non raggiunge uno standard basilare di istruzione
Percentuale di quindicenni che raggiungono competenze basilari in lettura, matematica e scienze
100

90

80
Media internazionale 2015: 68,6%
70

60
Per cento

50

40

30

20
10
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77,9
77,2
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75,7
75,5
74,9
74,6
73,3
72,6
71,9
71,7
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71,6
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70,3
70,0
69,7
69,4
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66,4
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65,2
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Sotto la media Nella media Sopra la media 2012 2006

Nota: i dati per il 2015 e il 2012 sono raffrontati con quelli per il 2006, l’ultimo anno nel quale le prove PISA si sono concentrate soprattutto
sull’alfabetizzazione scientifica; dati relativi al 2009 sono disponibili per la maggior parte dei paesi; i dati degli Stati Uniti per il 2006 non sono
inclusi a causa della mancanza di risultati per la lettura. Malta non ha partecipato alle prove PISA del 2006 e 2012. I dati per il Messico sono esclusi
a causa dei bassi tassi di iscrizione scolastica. Ai tempi dell’indagine PISA 2015 più di uno studente messicano su quattro (il 26,7 per cento) nella
fascia di età di 15-17 anni non frequentava la scuola; i bambini appartenenti al quintile di reddito più basso costituivano quasi la metà (45 per
cento) dei non frequentanti in questo gruppo di età; cfr. UNICEF, “Niños y niñas fuera de la Escuela en México”, México, 2016, https://www.unicef.
org/mexico/spanish/UNICEF_NFE_MEX.pdf. Il 35,9 per cento del campione messicano raggiungeva gli standard basilari di istruzione nel 2015. La
media internazionale è non ponderata. Paesi mancanti: Cipro, Malta e Messico.
Fonte: indagine OCSE-PISA, vari cicli.

L’investimento nell’istruzione dei Mancato raggiungimento È sorprendente che nessun paese,


bambini è un aspetto chiave di di competenze universali alla per quanto ricco o dotato di un
qualsiasi visione degli SDG fine della scuola secondaria sistema di istruzione consolidato,
incentrata sull’infanzia. La mancata si avvicini a una condizione di
Il Programma per la valutazione
acquisizione di competenze di base competenze universali in materia
internazionale degli studenti (PISA,
nelle materie fondamentali a di lettura, matematica e scienze
Programme for International Student
ciascun livello di istruzione tra i propri quindicenni.
Assessment) è un’indagine triennale
comporta un alto costo per i singoli
che mira a valutare i sistemi di Le percentuali più elevate (superiori
bambini e per l’intera società a
causa dell’abbandono scolastico, istruzione nazionale mettendo alla all’80 per cento) si registrano in
dei livelli inferiori di produttività e prova le abilità e le conoscenze degli Canada, Estonia, Finlandia e
salari, e dei maggiori tassi di studenti di 15 anni. La Figura 4.1 Giappone. Gli unici altri paesi con
disoccupazione e inattività. Il mette a confronto, per 39 paesi oltre il 75 per cento dei quindicenni
conseguimento di una padronanza industrializzati, la quota di bambini che raggiunge il livello base di
universale delle competenze di base che raggiunge un livello almeno competenza nelle tre materie sono
assicura opportunità di successo basilare di competenze (livello 2 Danimarca, Germania, Irlanda,
nella vita più eque a tutti i bambini o più elevato) nella lettura, nella Polonia, Repubblica di Corea e
e i giovani. matematica e nelle scienze nel 2015. Slovenia. Si tratta di un gruppo

INNOCENTI REPORT CARD 14 25


OBIETTIVO 4 – FORNIRE UN’ISTRUZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED INCLUSIVA PER TUTTI

Box 4 Misurare la qualità dell’istruzione


e delle cure nella prima infanzia

Il Traguardo 4.2 degli SDG sottolinea l’importanza l’interazione del bambino con i processi formali
dell’accesso all’istruzione e alle cure prescolari di qualità influenzano i risultati ottenuti da quest’ultimo, e le
quale strumento per realizzare l’equità e trasformare le misurazioni della qualità dovrebbero tener conto di
vite delle persone attraverso l’istruzione. Questa tale fattore.
ambizione si fonda sul messaggio che il solo accesso
all’istruzione e alle cure prescolari non è sufficiente ad
»» Significato di essere “pronti per l’istruzione
primaria” o di avere “uno sviluppo nella norma”.
assicurare ai bambini esiti positivi, se tali servizi non sono
I sistemi di istruzione e cura prescolare di qualità
anche di alta qualità. Di conseguenza, per raggiungere il
promuovono lo sviluppo dei bambini e vedono in
Traguardo 4.2 occorre sviluppare metodi per misurare
questi ultimi discenti attivi ed esploratori capaci del
accuratamente e monitorare gli standard qualitativi
loro ambiente. Il concetto di “school
nell’istruzione e nelle cure prescolari.i
readiness” (preparazione e idoneità all’istruzione
Come minimo, le misure della qualità dell’istruzione e scolastica), tuttavia, può essere problematico se
delle cure prescolari dovrebbero cogliere: (a) la distoglie troppo l’attenzione dal modo in cui i
progettazione e l’organizzazione (struttura) dei servizi, tra bambini apprendono attraverso il gioco – un’attività
cui l’accreditamento, il rapporto personale/bambini, e le vitale per lo sviluppo delle cosiddette “soft skill”,
norme in materia di salute e sicurezza; (b) le prassi nel come l’autoregolazione e la capacità di
contesto dell’istruzione e delle cure prescolari (processo), attenzione – privilegiando una pedagogia di stampo
tra cui le interazioni e le relazioni, il ruolo del gioco, e più prettamente scolastico, che attribuisce grande
l’integrazione di cure e istruzione; e (c) i risultati per i importanza allo sviluppo di “competenze di base”
bambini, tra cui le abilità fisiche, mentali, emotive e sociali e all’alfabetizzazione.
del bambino e i benefici per la famiglia e la comunità.
Ciascun paese può assicurare che la questione della
Quanto alle iniziative di monitoraggio internazionale, si qualità sia prioritaria nell’agenda politica, raccogliendo
possono fare alcune considerazioni cruciali. dati al livello del singolo, individuando rischi e ostacoli
a uno sviluppo positivo del bambino, e facendo in
»» Monitoraggio della qualità dell’istruzione e delle
modo che il sistema sia in grado di rispondere alle
cure prescolari in diversi contesti. I servizi di
esigenze del bambino e della famiglia. Tali azioni
istruzione e cura prescolari nei paesi ad alto reddito
evidenziano il collegamento tra il miglioramento della
variano notevolmente in termini di decentralizzazione,
qualità dell’istruzione e delle cure prescolari e le misure
programmi e struttura di finanziamento. Questo
politiche adottate, e facilitano un accesso più equo.
significa che è molto improbabile trovare una
soluzione adatta a tutti per misurare la qualità e i
Bruckauf, Z. e Hayes, N., “Quality of Childcare and Pre-Primary
monitorare gli standard. Education: How do we measure it?”, Innocenti Research Brief

»» L’interazione tra l’ambiente domestico e le cure


2017-13, Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF, Firenze, 2017.

formali. I sistemi di istruzione e cura prescolare di


qualità sono reattivi alla natura dinamica delle vite dei
bambini. Il contesto di apprendimento domestico e

26 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 4 – FORNIRE UN’ISTRUZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED INCLUSIVA PER TUTTI

Figura 4.2a Più di nove bambini su dieci partecipano all’apprendimento prescolare organizzato


Percentuale di partecipanti all’apprendimento organizzato (un anno prima dell’età ufficiale di ingresso alla scuola primaria)

100

80

60
Per cento

40

20
99,9
99,9
99,8
99,8
99,8
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Media internazionale 2014: 95,3% 2013/14 2010 2005


Nota: i dati più recenti per Croazia, Estonia, Islanda e Svizzera sono relativi al 2010. I dati per il Canada si riferiscono al tasso di iscrizione netto
rettificato, un anno prima dell’età ufficiale di ingresso alla scuola primaria, per entrambi i sessi (percentuale). Paesi mancanti: Austria, Germania,
Repubblica Ceca e Slovacchia.
Fonte: SDG Indicators Global Database (indagini sull’istruzione formale condotte da UNESCO, OCSE ed EUROSTAT).

eterogeneo di paesi, i cui approcci Alcune delle nazioni più deboli in prima infanzia è una forza motrice
nazionali all’istruzione sono quest’ambito sono tra quelle che dello sviluppo sostenibile in tutte le
evidentemente più efficaci di altri hanno compiuto maggiori progressi società,16 e attraverso l’investimento
nell’assicurare competenze di rispetto a questo indicatore nei pubblico in programmi di istruzione
base (livello 2 o più elevato), anche se nove anni successivi al 2006: e assistenza prescolare milioni di
con risultati tutt’altro che universali. Bulgaria, Israele e Romania hanno bambini possono godere di un buon
messo a segno significativi inizio nella vita, con benefici non solo
All’estremo opposto dello spettro,
miglioramenti di circa 12 punti per sé stessi nell’immediato, ma
meno della metà dei quindicenni
percentuali, con importanti passi anche per le loro comunità e società
sottoposti alle prove PISA in Bulgaria,
avanti anche in Cile; si riscontrano in futuro.
Cile, Romania e Turchia hanno
invece scarse indicazioni di
raggiunto gli standard minimi Una mole crescente di dati
cambiamenti positivi su questo
richiesti. Ad eccezione del Cile, questi attesta i benefici a lungo termine
indicatore in Messico e in Turchia.
sono anche i paesi con il reddito dell’istruzione e delle cure prescolari
nazionale pro capite più basso nel Quasi tutti i bambini hanno di qualità per i bambini di 3-5 anni,
campione. Tuttavia, è evidente che accesso a qualche forma evidenziando gli esiti positivi in
alcuni paesi fanno un uso molto più di apprendimento prescolare termini di istruzione, salute,
efficace rispetto ad altri delle risorse Il Traguardo 4.2 degli SDG mira a occupazione e riduzione dei
di cui dispongono: la nazione più “garantire entro il 2030 che ogni comportamenti criminali. Nello
virtuosa di tutte secondo questo ragazza e ragazzo abbiano uno specifico, la partecipazione a tali
indicatore, l’Estonia, ha un reddito sviluppo infantile di qualità, ed un programmi prescolari riduce la
nazionale pro capite pari a meno della accesso a cure ed istruzione pre- probabilità di scarsi risultati scolastici
metà di quello delle altre quattro scolastiche così da essere pronti alla all’età di 15 anni. Questi effetti
nazioni nelle prime cinque posizioni. scuola primaria”. Lo sviluppo nella positivi sembrano particolarmente

INNOCENTI REPORT CARD 14 27


OBIETTIVO 4 – FORNIRE UN’ISTRUZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED INCLUSIVA PER TUTTI

Figura 4.2b La partecipazione a programmi formali di cura prescolare dai 3 anni in su è più bassa in alcuni paesi
Percentuale di bambini di età compresa fra i 3 anni e l’età minima di iscrizione alla scuola dell’obbligo che fruiscono di servizi
erogati da apposite strutture per almeno un’ora alla settimana

100

Media internazionale 2014: 81,6%


80

60
Per cento

40

20
99
99
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Sotto la media Nella media Sopra la media 2010 2005

Nota: paesi mancanti: Australia, Canada, Cile, Israele, Messico, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Stati Uniti e Turchia.
*Gli intervalli di confidenza per il Giappone non sono disponibili. Il paese è classificato come “virtuoso”sulla base del gruppo di confronto più
prossimo.
Fonte: Eurostat (EU-SILC). Dati per il Giappone tratti dal 2013 Comprehensive Survey of Living Conditions, a cura del Ministero della sanità, del
lavoro e del welfare.

marcati per i bambini provenienti da Tuttavia, i dati di cui sopra coprono


retroterra svantaggiati.17 solamente l’anno precedente
l’ingresso nella scuola primaria, che
La Figura 4.2a indica che quasi tutti i
inizia molto più tardi in alcuni paesi
bambini nei paesi ad alto reddito
rispetto ad altri. Se si espande la
beneficiano di qualche forma di
fascia di età considerata, includendovi
apprendimento organizzato un anno
tutti i bambini dai 3 anni in su, si
prima dell’inizio della scuola primaria.
ottiene una maggiore varietà di
In media il 95 per cento dei bambini risultati nazionali, come mostra la
di questi paesi beneficia di attività Figura 4.2b. Quasi tutti i bambini di
organizzate di apprendimento età superiore ai 3 anni in Belgio,
prescolare, anche se questo indicatore Islanda e Malta partecipano a
non tiene conto delle ore impiegate o programmi di cura o apprendimento
della qualità del servizio (cfr. il box 4 prescolare per almeno un’ora alla
“Misurare la qualità dell’istruzione e settimana; in Croazia e in Polonia il
delle cure nella prima infanzia” a dato corrispondente è meno della
pag. 26). Nonostante i recenti aumenti metà.
in entrambi i paesi, i tassi in Australia
e Turchia rimangono nettamente più
bassi: fra due e tre bambini su dieci
non partecipano all’istruzione pre-
primaria.

28 INNOCENTI REPORT CARD 14


O B I E T T I V O 5 – R A G G I U N G E R E L’ U G U A G L I A N Z A D I G E N E R E E D E M A N C I P A R E T U T T E L E D O N N E E L E R A G A Z Z E

OBIETTIVO 5
Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare
tutte le donne e le ragazze

»» Circa una donna su 16 nei paesi ad alto reddito dichiara di aver subito abusi sessuali da parte di un adulto prima dei
15 anni di età.

»» I pregiudizi sui ruoli di genere comunicati durante l’infanzia giocano un ruolo importante nella riproduzione delle
disuguaglianze di genere nell’età adulta.

»» In tutti i paesi che raccolgono dati al riguardo, più bambine che bambini dichiarano di partecipare alle faccende
domestiche.

»» In media, il 14 per cento degli adulti nei paesi del campione ritiene che l’istruzione superiore sia più importante per
i ragazzi che per le ragazze, seppur con un ampio ventaglio di opinioni: l’idea è sostenuta dal 3 per cento degli
intervistati in Svezia e dal 32 per cento in Turchia.

Tra gli indicatori globalmente pattuiti Per realizzare l’uguaglianza La scarsa propensione a riferire
per l’Obiettivo 5, solo pochi di genere bisogna porre fine gli atti di violenza sessuale può
presentano indicatori comparabili alla violenza contro le scaturire, fra gli altri, dal trauma di
incentrati sui bambini che bambine e le ragazze rammentare l’esperienza, dal timore
rispecchiano le disuguaglianze di di vedersi addossata la colpa o dal
L’esperienza di qualsiasi forma di
genere nell’infanzia. Per gli altri disonore associato a tale violenza.
violenza nell’infanzia può causare
indicatori, mancano dati internazionali I diversi risultati rilevati a livello
danni permanenti ai bambini di
comparabili. Di conseguenza, non è internazionale potrebbero pertanto
ambo i sessi (come riconosciuto
stata costruita una tabella composita a riflettere in parte ambienti sociali
dall’Obiettivo 16). L’Obiettivo 5 più o meno propizi a un’aperta
partire dagli indicatori inclusi
si concentra specificamente discussione di tali esperienze da
nell’Obiettivo 5.
sull’uguaglianza di genere, e parte delle donne. Dai dati si evince
L’Obiettivo 5 degli SDG si propone di pertanto considera prioritario però chiaramente che la violenza
eliminare la discriminazione di genere porre fine a tutte le forme di sessuale contro le bambine e le
e di porre fine alla violenza contro le violenza – fisica, sessuale e ragazze è un fenomeno ampiamente
bambine e le donne. In molti paesi psicologica – contro le donne e le diffuso in tutti i paesi. Portare
ad alto reddito sono stati compiuti bambine. La Figura 5.1 presenta all’attenzione dell’opinione pubblica
importanti progressi nel contrastare i dati tratti da un’indagine svolta la pervasività del problema è di per
la discriminazione palese basata sul nel 2012 dall’Agenzia dell’Unione sé un passo avanti verso il contrasto
genere, a volte attraverso l’azione europea per i diritti fondamentali, degli abusi e l’emancipazione
legislativa e altre volte attraverso il nella quale si domandava alle donne femminile. Si noti che anche i
cambiamento delle norme sociali. bambini e i ragazzi sono vittime di
di 18-29 anni se avessero subito
In effetti, rispetto a molti indicatori violenza sessuale; a oggi, tuttavia,
violenza sessuale da un adulto prima
relativi all’infanzia, come i risultati disponiamo di dati limitati sulla
dei 15 anni di età.
scolastici, le bambine spesso violenza contro questi ultimi o sulla
superano i bambini, ma questo non Nelle indagini su temi quali la diversa esperienza di maschi e
si traduce ancora in una parità di violenza sessuale, è probabile che femmine.
condizioni nell’età adulta. non tutti i casi vengano denunciati.

INNOCENTI REPORT CARD 14 29


O B I E T T I V O 5 – R A G G I U N G E R E L’ U G U A G L I A N Z A D I G E N E R E E D E M A N C I P A R E T U T T E L E D O N N E E L E R A G A Z Z E

Figura 5.1 La violenza sessuale da parte degli adulti colpisce il 6 per cento delle bambine europee sotto i 15 anni
Percentuale di donne di 18-29 anni che dichiara di aver subito violenza sessuale prima dei 15 anni di età

14

12

10

8
Per cento

Media internazionale 2014: 6,3%


6

a 10,3

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Slo

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Da

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Lus
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Sotto la media Nella media Sopra la media

Nota: nella definizione di violenza sessuale rientrano i rapporti sessuali forzati, il palpamento indesiderato di seni e genitali, l’essere costrette a
posare nude o l’esibizione dei genitali da parte di un adulto. Paesi mancanti: Australia, Canada, Cile, Giappone, Islanda, Israele, Messico, Norvegia,
Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Stati Uniti, Svizzera e Turchia.
Fonte: FRA – Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, Gender-based violence against women survey dataset, 2012.

Figura 5.2 Gli atteggiamenti che rafforzano le disuguaglianze di genere rimangono profondamente radicati
Percentuale di intervistati adulti d’accordo con l’affermazione che “l’istruzione universitaria è più importante per un ragazzo
che per una ragazza”, 2010-2014

40

35

30

25
Per cento

20

15 Media internazionale: 13,9%

10

0
3,9
1,4

5,0
3,1

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ne 17,1
15,4

Cile 27,8
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Intervistati di sesso maschile Intervistati di sesso femminile

Nota: i dati si riferiscono alla versione ufficiale attuale v2016-01-01 del World Values Survey. Gli intervistati sono d’accordo o pienamente
d’accordo con l’affermazione. Circoletti = media uomini/donne.
Fonte: World Values Survey, 2010-2014.

30 INNOCENTI REPORT CARD 14


O B I E T T I V O 5 – R A G G I U N G E R E L’ U G U A G L I A N Z A D I G E N E R E E D E M A N C I P A R E T U T T E L E D O N N E E L E R A G A Z Z E

Gli atteggiamenti sociali Tuttavia, sul fronte dei risultati ruoli di uomini e donne che
contribuiscono a produrre scolastici e universitari, le bambine e persistono nella maggior parte delle
risultati disuguali per i bambini le giovani donne nei paesi ad alto società, nonostante i progressi
e le bambine reddito superano regolarmente i loro compiuti verso la parità di genere nei
omologhi di sesso maschile. Alla fine paesi ad alto reddito negli ultimi
Nei paesi ricchi come in quelli poveri
del 2013, le donne rappresentavano il decenni. Ad esempio, l’idea che
persistono differenze di genere in
55 per cento dei diplomati di scuola l’istruzione universitaria sia più
molte aree della vita. Nella maggior
superiore e il 58 per cento dei laureati importante per i ragazzi che per le
parte dei paesi ricchi, le donne
con un titolo di primo livello nei paesi ragazze è ancora ampiamente
accusano ancora un netto ritardo
OCSE,20 ma ciò non conferiva loro un condivisa dalle persone di ambo i
rispetto agli uomini sul fronte delle
vantaggio nel mercato del lavoro. sessi in molti paesi, come ha rilevato
retribuzione, dello svolgimento di
uno studio su 17 nazioni condotto
incarichi manageriali e della Il divario di genere nella vita adulta
nell’ambito del World Values Survey.
rappresentanza politica a livello sia non trova pertanto adeguato riscontro
(cfr. Figura 5.2).
locale che nazionale. In termini di negli indicatori di opportunità o di
divari salariali, ad esempio, le donne rendimento scolastico durante I dati evidenziano un’ampia gamma
nei paesi OCSE guadagnano in media l’infanzia: altri fattori contribuiscono di atteggiamenti sociali nei confronti
il 15,5 per cento in meno rispetto agli invece successivamente a porre le delle questioni di genere. La quota
uomini18 e detengono solo il 27,9 per donne in una condizione di di intervistati che ritiene l’istruzione
cento dei seggi nelle assemblee svantaggio. Tra questi figurano le maschile più importante di quella
legislative nazionali.19 norme di genere e le aspettative sui femminile è pari a uno su cinque

Figura 5.3 Le bambine svolgono più faccende domestiche dei bambini alle età di 8 e 12 anni
Differenza tra le percentuali di partecipazione giornaliera alle faccende domestiche di bambine e bambini per fascia di età,
2013/14

18

16

14
12

10

2
10,7

13,7

12,2
12,3

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9,2

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Differenza all’età di 8 anni Differenza all’età di 12 anni

Nota: in alcuni paesi, solo una regione o area amministrativa è stata inclusa nel campione, come di seguito indicato: Polonia – regione
Wielkopolska; Spagna – Catalogna; Turchia – Istanbul; Regno Unito – Inghilterra.
Fonte: Children’s Worlds, the International Survey of Children’s Well-Being (ISCWeB).

INNOCENTI REPORT CARD 14 31


O B I E T T I V O 5 – R A G G I U N G E R E L’ U G U A G L I A N Z A D I G E N E R E E D E M A N C I P A R E T U T T E L E D O N N E E L E R A G A Z Z E

in Cile, Romania e Messico, superiore Ai bambini di 8, 10 e 12 anni è stato La natura dei lavori domestici svolti
a uno su quattro nella Repubblica di domandato: “Con quale frequenza dai bambini varia in funzione del
Corea e pari quasi a uno su tre in ti dedichi di solito alle faccende contesto socio-economico e
Turchia. Tali atteggiamenti si domestiche quando non sei a culturale, e il contributo dei bambini
traducono verosimilmente in scuola?”. I risultati sono riportati alle faccende domestiche non è
opportunità di istruzione differenziate nella Figura 5.3. necessariamente negativo. Tuttavia, il
e pertanto in disuguaglianze di netto divario tra la partecipazione dei
Nei 12 paesi ad alto reddito inclusi bambini e delle bambine all’età di
genere nell’età adulta.
nell’indagine, il 52 per cento dei 9 anni sembra indicativo di quel tipo
Le bambine si dedicano bambini di 8 anni ha dichiarato di di stereotipo di genere che si
maggiormente alle faccende contribuire ai lavori domestici tutti tramanda all’interno delle famiglie e
domestiche i giorni, mentre solo l’11 per cento che può rafforzare le disuguaglianze
Un altro fattore che ostacola ha affermato di farlo raramente o di genere nel lungo periodo.
l’uguaglianza di genere nell’età mai. In tutti i paesi, più bambine che
adulta è l’eccessiva responsabilità bambini riferiscono di partecipare
assegnata alle donne per il lavoro giornalmente alle faccende
di cura e domestico non retribuito. domestiche, mentre i maschi
Nella maggior parte delle culture, prevalgono fra coloro che affermano
l’idea che tali attività nell’ambito del di aiutare raramente o mai. Questa
nucleo familiare siano principalmente differenza di genere è presente
di competenza delle donne viene sistematicamente in tutti i paesi
appresa sin dai primi anni di vita, in e a tutte e tre le età. Anche se il
quanto i bambini vengono socializzati Messico non è stato coperto
attraverso l’esempio e le aspettative dall’indagine, i dati nazionali per il
dentro e fuori l’abitazione familiare. 2013 indicano che nel gruppo di età
L’International Survey of Children’s di 10-13 anni il 74 per cento delle
Well-Being raccoglie dati basati bambine partecipa alle faccende
sulle percezioni soggettive dei domestiche, contro il 64 dei
bambini in merito alla propria vita. bambini.21

32 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 8 – INCENTIVARE UN’OCCUPAZIONE PIENA E PRODUTTIVA E UN LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI

OBIETTIVO 8
Incentivare una crescita economica duratura,
inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena
e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti

»» Una media di 1 giovane su 13 nei paesi oggetto di indagine non lavora, non studia e non segue un programma di
formazione (NEET); la quota di questi giovani inattivi è molto più alta in Europa meridionale e in America Latina. Le
occupazioni mirate ai giovani possono ovviare a tale carenza di opportunità e favorire l’inclusione di questa fascia della
popolazione.

»» Circa un bambino su dieci vive in un nucleo familiare in cui nessun adulto ha un impiego, una proporzione che sale a
quasi uno su cinque in Irlanda.

Figura G8 – Crescita economica inclusiva


Risultati nazionali medi rispetto a due indicatori: tassi di inattività (NEET) dei giovani (15-19 anni) e bambini appartenenti
a nuclei familiari di disoccupati (0-17 anni)

Giappone
Svizzera
Lussemburgo
Polonia
Norvegia
Germania
Svezia
Paesi Bassi
Slovenia
Danimarca
Canada
Repubblica di Corea
Repubblica Ceca
Estonia
Finlandia
Lettonia
Stati Uniti
Islanda
Slovacchia
Francia
Cipro
Israele
Australia
Austria
Romania
Portogallo
Lituania
Belgio
Malta
Italia
Regno Unito
Grecia
Ungheria
Nuova Zelanda
Croazia
Spagna
Irlanda
Cile
Bulgaria
Messico
70 75 80 85 90 95 100 105 110 115 120

Nota: il dato turco sulla quota di giovani NEET (15-19 anni) nel 2014 costituisce un valore anomalo e pertanto è stato escluso dal calcolo dei risultati
per l’Obiettivo 8. La sua inclusione avrebbe collocato la Turchia nella 41a posizione in classifica sull’Obiettivo 8.

INNOCENTI REPORT CARD 14 33


OBIETTIVO 8 – INCENTIVARE UN’OCCUPAZIONE PIENA E PRODUTTIVA E UN LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI

Figura 8.1 Tra i giovani di 15-19 anni, circa 1 su 13 non studia e non lavora


Percentuale di giovani (15-19 anni) che non lavora, non studia e non segue programmi di formazione (tasso di NEET)
40

35

30

25
Per cento

20

15

10
Media internazionale 2014: 7,1%
5

0
2,0
2,4
2,9
3,2
3,5
3,5
3,6
3,8
4,0
4,3
4,6
4,7
5,4
5,5
5,5
5,7
6,1
6,8
7,0
7,1
7,1
7,2
7,2
7,6
7,6
7,7
7,8
7,9
8,4
9,1
10,4
10,5
10,8
11,2
12,1
12,5
12,7
14,1
15,3
21,0
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Re

2014 2010 2005

Nota: secondo la definizione dell’Organizzazione internazionale del lavoro, i partecipanti ai programmi di studio-lavoro sono considerati sia
occupati che impegnati in un percorso di istruzione, indipendentemente dal loro status occupazionale. I dati 2014 per la Repubblica di Corea
e il Cile si riferiscono al 2010; i dati 2010 per il Cile si riferiscono al 2009. Paese mancante: Lituania.
Fonte: OECD Family Database, 2016. Per il Giappone: Statistics Bureau, Labour Force Survey 2015.

Qualsiasi strategia volta a promuovere in attività rischiose e di problemi di colpiti dal problema, con 1 giovane
uno sviluppo economico sostenibile salute mentale e fisica.22 su 5 in questa categoria.
deve fornire ai giovani l’opportunità di
L’indicatore SDG ufficiale (8.6.1) è Nell’ultimo decennio i tassi di NEET
svolgere occupazioni produttive che
la quota di giovani di 15-24 anni sono diminuiti nella maggior parte dei
assicurino loro un tenore di vita
che non lavorano, non studiano paesi. Alcuni hanno messo a segno
dignitoso. Un indicatore chiave della
e non partecipano a programmi di miglioramenti straordinari: tra il 2005
capacità di un paese di fornire tali
formazione. Dato che questa Report e il 2014 Israele ha ridotto il proprio
opportunità è la quota di giovani che
Card è incentrata sui bambini, la tasso di NEET di oltre due terzi,
non lavorano, non studiano e non
Figura 8.1 mostra la situazione degli portandolo in linea con la media
seguono programmi di
adolescenti di 15-19 anni. internazionale; Cipro ha più che
formazione (NEET). Alti tassi di NEET
dimezzato l’incidenza del problema
sono malsani, non solo per i giovani Circa 1 adolescente su 13 in questa
e la Turchia ha compiuto importanti
stessi, ma anche per l’intera società. fascia di età nei paesi ad alto reddito
passi avanti, anche se presenta
I giovani che non studiano e non appartiene alla categoria dei NEET. In
ancora il tasso più elevato tra tutti
lavorano non possono sviluppare le generale, i tassi più elevati si rilevano
i paesi OCSE.
proprie abilità o la propria autostima, in Europa meridionale e in America
e sono esposti a un maggior rischio di Latina, i più bassi nell’Europa centro- In alcuni paesi, invece, la situazione
isolamento sociale, di coinvolgimento settentrionale. I turchi sono i più è peggiorata notevolmente, con un

34 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 8 – INCENTIVARE UN’OCCUPAZIONE PIENA E PRODUTTIVA E UN LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI

Figura 8.2 Circa un bambino su dieci vive in un nucleo familiare in cui nessuno ha un impiego retribuito
Percentuale di bambini di età inferiore ai 18 anni che vive in nuclei familiari composti da disoccupati (sulla base dello status
economico autoriferito degli adulti)

25

20

15
Per cento

10 Media internazionale 2014: 9,0%

10,1
10,3
10,4
11,6
11,6
12,9
13,4
14,0
14,0
14,3
16,0
16,0
18,8
2,1
2,9
4,0
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4,2
5,5
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6,0
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7,8
7,9
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Sotto la media Nella media Sopra la media

Nota: i dati 2014 si riferiscono al 2015 per la Repubblica di Corea e la Nuova Zelanda, al 2013 per gli Stati Uniti e al 2012 per Israele e Giappone.
I dati messicani sono esclusi per via dell’alta percentuale di occupazioni informali nel mercato del lavoro. Paesi mancanti: Australia, Cile e Turchia.
Fonte: cfr. Figura 1.1.

raddoppio dei tassi di NEET in mostra la quota di bambini che


Irlanda e in Polonia tra il 2005 e il vivono in nuclei familiari nei quali
2014. Un aumento dei tassi NEET nessun membro ha un’occupazione
si è registrato anche in Estonia, retribuita.
Francia e Stati Uniti, anche se in I risultati vanno dal 2 per cento dei
misura più modesta. bambini nella Repubblica di Corea
al 19 per cento in Irlanda. Circa
Un altro indicatore chiave relativo
un bambino su sette in Bulgaria,
all’Obiettivo 8 è la disoccupazione
Ungheria, Nuova Zelanda, Spagna
degli adulti. Chi cresce in un nucleo
e Regno Unito vive in un nucleo
familiare in cui tutti gli adulti sono
familiare composto da disoccupati.
disoccupati è esposto a un maggior
rischio di povertà reddituale;23 il
suo benessere infantile è inoltre
compromesso da risultati inferiori
sul fronte dell’apprendimento, da
bullismo e dall’appartenenza alla
categoria NEET.24 La Figura 8.2

INNOCENTI REPORT CARD 14 35


OBIETTIVO 10 – RIDURRE LA DISUGUAGLIANZA FRA LE NAZIONI E AL LORO INTERNO

OBIETTIVO 10
Ridurre la disuguaglianza fra le nazioni e al loro interno

»» Nei paesi ad alto reddito permangono notevoli disuguaglianze. In due terzi dei paesi, il 40 per cento dei nuclei familiari
più poveri con bambini percepisce complessivamente un reddito inferiore a quello del 10 per cento più ricco.

»» Nella maggior parte delle nazioni, i redditi del 10 per cento più povero della popolazione sono arretrati ulteriormente
rispetto alla mediana partire dal 2008.

»» Queste disuguaglianze raggiungono un picco in Bulgaria e in Messico e sono minime in Islanda e Norvegia.
»» Lo svantaggio economico pregiudica le pari opportunità: in tutti i paesi studiati, i quindicenni delle famiglie più agiate
conseguono risultati scolastici decisamente migliori rispetto a quelli dei loro coetanei più svantaggiati.

Figura G10 – Ridurre la disuguaglianza


Risultati nazionali medi rispetto a tre indicatori: coefficiente di Palma (0-17 anni), disuguaglianza nella fascia
più bassa (0-17 anni) e impatto dello status socio-economico sui risultati scolastici degli studenti (15 anni)

Islanda
Norvegia
Danimarca
Finlandia
Cipro
Regno Unito
Svizzera
Irlanda
Germania
Slovenia
Svezia
Paesi Bassi
Austria
Canada
Lussemburgo
Repubblica di Corea
Australia
Croazia
Belgio
Italia
Malta
Turchia
Polonia
Slovacchia
Lettonia
Nuova Zelanda
Portogallo
Spagna
Estonia
Ungheria
Repubblica Ceca
Giappone
Lituania
Francia
Stati Uniti
Grecia
Cile
Romania
Israele
Bulgaria
Messico
75 80 85 90 95 100 105 110 115 120 125

Nota: un dato relativo al Messico (coefficiente di Palma basato sui nuclei familiari con bambini, 2014) costituisce un valore anomalo ed è stato
pertanto escluso dal calcolo dei risultati per l’Obiettivo 10. La sua inclusione non avrebbe modificato la posizione del Messico nella classifica
sull’Obiettivo 10.

36 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 10 – RIDURRE LA DISUGUAGLIANZA FRA LE NAZIONI E AL LORO INTERNO

Figura 10.1 Nella maggior parte dei paesi, la quota di reddito del 10 per cento più ricco supera
quella del 40 per cento più povero
Coefficiente di Palma basato sui nuclei familiari con bambini, 2014 e 2008
3,0

2,5
Coefficiente di Palma

2,0

1,5
Media internazionale 2014: 1,17
1,0

0,5
0,70
0,74
0,76
0,81
0,82
0,83
0,83
0,85
0,86
0,86
0,94
0,99
1,00
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1,00
1,01
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1,06
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2014 2008

Nota: il coefficiente di Palma è calcolato come rapporto tra la quota di reddito del 10 per cento più ricco e quella del 40 per cento più povero della
popolazione in una distribuzione del reddito. Un valore di 1,0 indica che la quota di reddito del 10 per cento più ricco è pari a quella del 40 per
cento più povero, un valore superiore a 1,0 indica che è maggiore e un valore inferiore a 1,0 indica che è minore. Valori minori di 1,0 suggeriscono
pertanto livelli di disuguaglianza più bassi.
Fonte: cfr. Figura 1.1.

La disuguaglianza dei redditi incide sui In questa versione del coefficiente coefficiente di Palma dell’Islanda al di
bambini in diversi modi. Secondo studi di Palma, incentrata sui bambini, un sotto di quello degli altri paesi nordici,
recenti, i bambini che crescono nei valore di 1,0 indica che la quota di ovvero Finlandia, Norvegia e Svezia.
paesi caratterizzati da una maggiore reddito del 10 per cento più ricco Il divario di reddito tra i segmenti più
disuguaglianza tendono a evidenziare della popolazione è uguale a quella ricchi e più poveri della popolazione
risultati peggiori sul fronte del 40 per cento più povero. Un si è ridotto anche nei Paesi Bassi,
dell’istruzione, della salute e della valore minore di 1,0 indica che il in Portogallo, in Romania e nel
soddisfazione nei confronti della 40 per cento più povero riceve una Regno Unito, mentre è aumentato
propria vita.25 Inoltre, nei paesi con quota di reddito più elevata rispetto sensibilmente in Australia, Estonia,
una maggiore disuguaglianza dei a quella del 10 per cento più ricco; Grecia, Ungheria, Slovacchia e Spagna.
redditi, il reddito familiare dei bambini viceversa, un valore maggiore di
I maggiori livelli di disuguaglianza
influisce maggiormente sulla loro 1,0 indica che la quota di reddito del
secondo questo indicatore si trovano
capacità di accesso a opportunità e 10 per cento più ricco supera quella
risorse nell’ambito dell’istruzione. del 40 per cento più povero. in due paesi latinoamericani, Cile e
Messico; ma anche Bulgaria, Grecia,
Uno degli indicatori chiave della Il coefficiente di Palma più basso si Israele, Lettonia, Turchia e Stati
disuguaglianza adottati dagli SDG trova in Islanda, dove il divario di Uniti presentano un grado di
verte sul coefficiente di Palma, che reddito tra il 10 per cento più ricco disuguaglianza superiore alla media
misura la quota di reddito del 40 per e il 40 per cento più povero dei nuclei internazionale.
cento più povero della popolazione familiari con bambini si è ridotto
rispetto a quello del 10 per cento più notevolmente successivamente alla Tener conto del 10 per cento
ricco. La Figura 10.1 esamina questo crisi finanziaria del 2008. La più povero
rapporto per i nuclei familiari con conseguente diminuzione del reddito Nello spirito degli SDG, che si
bambini in 41 paesi ad alto reddito. del gruppo più ricco ha spinto il propongono di non lasciare indietro

INNOCENTI REPORT CARD 14 37


OBIETTIVO 10 – RIDURRE LA DISUGUAGLIANZA FRA LE NAZIONI E AL LORO INTERNO

Figura 10.2 Nella maggior parte dei paesi il 10 per cento più povero dei nuclei familiari con bambini è arretrato
ulteriormente rispetto al reddito mediano dal 2008
Divario reddituale relativo tra il reddito mediano e quello del 10 per cento più povero dei nuclei familiari con bambini,
2014 e 2018

80

70

60
Media internazionale 2014: 51,2%
50
Per cento

40

30

20

10
34,2
37,1
38,5
38,6
39,0
41,9
42,3
42,3
43,0
44,0
44,1
44,6
44,6
44,9
45,2
45,7
46,6
46,7
49,2
49,2
49,5
50,6
51,6
52,2
52,8
53,7
53,7
56,6
56,8
58,9
59,7
59,8
60,3
61,1
62,4
63,2
64,6
65,0
65,7
67,4
71,1
0

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Sotto la media Nella media Sopra la media 2008


Nota: il divario reddituale relativo (“disuguaglianza nella fascia più bassa”) è dato dalla differenza tra il reddito familiare di un bambino
appartenente al 50° percentile (la mediana) e quello di un bambino rientrante nel 10° percentile, espressa sotto forma di percentuale della mediana.
I dati per il Cile si riferiscono al 2015.
Fonte: cfr. Figura 1.1.

nessuno, questa Report Card include relativa dei bambini islandesi del coefficiente di Palma tra il 2008
un ulteriore indicatore che si successivamente al 2008, tuttavia, e il 2014. Ciò dimostra l’importanza
concentra sui bambini più poveri. non è ascrivibile a un aumento dei di monitorare la situazione del 10 per
Nelle Report Card 9 e 13, l’UNICEF redditi del 10% più povero dei nuclei cento più povero dei bambini, oltre a
ha misurato la distanza tra il reddito familiari (che sono in realtà diminuiti), concentrarsi sul 40 per cento meno
mediano e quello del 10 per cento quanto alla flessione ancora più abbiente.
più povero dei nuclei familiari con pronunciata subita dal reddito
bambini. La Figura 10.2 mostra la mediano.26 Il retroterra socio-economico
posizione di tali nuclei familiari nel influisce sui risultati
Nei 23 paesi per i quali disponiamo di
2014 e i cambiamenti intervenuti Gli effetti negativi della
dati, tra il 2008 e il 2014 i bambini più
dal 2008. disuguaglianza delle opportunità
poveri sono arretrati ulteriormente
In questo indicatore e nel precedente, rispetto al reddito mediano. Particolari possono durare per tutta la vita.
Islanda e Bulgaria, e Israele e apprensioni desta la situazione in Questo problema si manifesta, ad
Messico si collocano agli estremi Estonia, Grecia, Ungheria, Italia, esempio, attraverso l’impatto dello
opposti dello spettro. Un bambino Portogallo, Slovacchia, Slovenia e status socio-economico sui risultati
appartenente a una famiglia nel Spagna, dove la posizione del 10 per scolastici degli studenti. Dati oggettivi
10° percentile in Islanda è più vicino cento più povero dei bambini è suggeriscono che il retroterra
alla mediana nazionale rispetto a un peggiorata notevolmente. In familiare può avviare i bambini lungo
suo omologo di qualsiasi altro paese. Portogallo, tale deterioramento è percorsi divergenti sin dall’età
Il netto miglioramento della posizione avvenuto a fronte di un miglioramento prescolare.27

38 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 10 – RIDURRE LA DISUGUAGLIANZA FRA LE NAZIONI E AL LORO INTERNO

Figura 10.3 Il vantaggio socio-economico si traduce in migliori risultati scolastici in tutti e 39 i paesi studiati
Differenza di punteggio in lettura, matematica e scienze associata a un incremento unitario dell’indice ESCS

60

50
Differenza di punteggio

40 Media internazionale 2014: 38,1

30

20

10
20,6
26,6
27,4
29,9
30,5
31,1
31,4
31,8
31,9
32,0
32,9
33,3
35,0
35,3
35,5
36,4
37,7
37,9
38,4
38,5
38,5
38,8
39,4
39,7
41,4
41,6
41,8
42,0
42,1
42,3
43,6
43,7
44,4
45,7
46,3
46,4
47,1
52,1
56,3
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Sotto la media Nella media Sopra la media 2012 2006

Nota: tutti i valori sono statisticamente significativi. I dati statunitensi per il 2006 non sono disponibili, poiché mancano le rilevazioni per la lettura.
I dati per il Messico sono esclusi a causa dei bassi tassi di iscrizione scolastica. Ai tempi dell’indagine PISA 2015 più di uno studente messicano
su quattro (il 26,7 per cento) nella fascia di età di 15-17 anni non frequentava la scuola; i bambini appartenenti al quintile di reddito più basso
costituivano quasi la metà (45 per cento) dei non frequentanti in questo gruppo di età; cfr. UNICEF, "Niños y niñas fuera de la Escuela en México",
México, 2016, https://www.unicef.org/mexico/spanish/UNICEF_NFE_MEX.pdf. Lo svantaggio socio-economico in Messico si è tradotto in una
differenza di punteggio di 19,8 nel 2015. Nel ciclo 2012 mancano i dati sull’indice ESCS per l’Austria. I dati austriaci per il 2009 non sono
comparabili. Paesi mancanti: Cipro e Messico.
Fonte: indagine OCSE-PISA, vari cicli.

Il programma PISA ha sviluppato materie di base risultati migliori influenza sul rendimento scolastico,
un ampio indicatore del retroterra di quelli dei loro coetanei più in parte perché i risultati accademici
socio-economico: l’indice dello status svantaggiati in tutti e 39 i paesi evidenziano una minore variazione.
economico, sociale e culturale (ESCS). industrializzati esaminati. In media, L’influenza del retroterra socio-
Tale indice è basato su cinque nei paesi OCSE, la differenza di economico sui risultati scolastici
parametri: istruzione dei genitori, status rendimento scolastico associata a persiste nel tempo. Tuttavia, tra
occupazionale dei genitori, ricchezza un incremento unitario dell’indice il 2006 e il 2015, significativi
familiare, averi culturali (oggetti d’arte e ESCS è equivalente a più di un anno miglioramenti sul fronte dell’equità
letteratura classica) e risorse educative. di scolarizzazione. sono stati ottenuti in Cile, Germania e
La Figura 10.3 mostra l’associazione tra
L’impatto maggiore in assoluto si Turchia, mentre la Francia, la Finlandia
un incremento unitario dell’indice ESCS
e in particolare la Repubblica di Corea
e i risultati degli studenti in lettura, riscontra in Francia, dove un
si sono mosse in direzione di una
matematica e scienze. Un valore più incremento unitario dell’indice ESCS
maggiore iniquità.
elevato indica che il retroterra socio- è associato a un miglioramento
economico ha un maggiore impatto sui medio di 56 punti nelle tre materie,
risultati degli studenti. equivalente a quasi due anni di
scolarizzazione.
I risultati sono notevoli e coerenti. Nel
2015 gli studenti di 15 anni provenienti All’estremo opposto, la Turchia è il
da retroterra socio-economici paese nel quale il retroterra socio-
avvantaggiati hanno ottenuto nelle tre economico esercita la minore

INNOCENTI REPORT CARD 14 39


OBIETTIVO 10 – RIDURRE LA DISUGUAGLIANZA FRA LE NAZIONI E AL LORO INTERNO

Box 5 Uno sguardo attraverso la lente


della migrazione: includere tutti i bambini

Nell’ambito dell’Obiettivo 10 sulla riduzione della indipendentemente dal loro status giuridico. L’istruzione
disuguaglianza, il Traguardo 10.7 mira a “rendere più di base è un diritto fondamentale garantito a tutti i
disciplinate, sicure, regolari e responsabili la migrazione e bambini. Nonostante questo, “Children on the Move”
la mobilità delle persone, anche con l’attuazione di dimostra che la qualità, il tipo e l’entità dell’istruzione
politiche migratorie pianificate e ben gestite”. variano in funzione dello status giuridico del bambino,
anziché delle sue effettive esigenze educative.
Circa 50 milioni di bambini in tutto il mondo sono stati
Analogamente, secondo il diritto internazionale e la CRC,
sradicati dalla propria terra e costretti a migrare oltre
i bambini in viaggio sulle rotte migratorie dovrebbero
confine o all’interno del proprio paese. Un profugo su due
avere accesso a un’assistenza sanitaria adeguata, ma
è un bambino. In Europa una domanda di asilo politico su
nella pratica il diritto a fruire dei servizi sanitari generali è
quattro proviene da un minore. Questi bambini potrebbero
assai ridotto. Anche l’accesso all’assistenza sociale per i
essere migranti, profughi, sfollati o apolidi, ma in ogni
bambini migranti è limitato, in quanto tutti gli Stati
caso sono innanzitutto bambini, indipendentemente dalla
membri dell’UE richiedono un valido permesso di
loro provenienza o dalla loro identità. Gli Stati hanno la
soggiorno per l’erogazione di prestazioni previdenziali e
comune responsabilità e l’obbligo giuridico di proteggere i
assistenziali. Questa politica penalizza automaticamente i
minori sfollati. L’efficacia della protezione dagli abusi e
migranti privi di documenti e irregolari.
dalle privazioni accordata a questi bambini dipende dalla
capacità di gestire adeguatamente i flussi migratori, di La tabella che segue evidenzia alcuni dei casi più gravi di
integrare i bambini migranti nella società e di assicurare mancata garanzia dei diritti per i bambini migranti e
loro accesso ai servizi essenziali. profughi nei paesi europei. La presenza di ostacoli pratici
e di misure di sostegno limitate finisce spesso per
Nel contesto europeo le istituzioni nazionali hanno
penalizzare questi bambini, lasciandoli a rischio di
risposto rapidamente al recente afflusso di bambini in
povertà.
cerca di asilo in Europa, usando tutte le risorse
immediatamente disponibili. Nonostante la significativa
Bambini migranti privi di documenti esclusi dall’istruzione
attenzione rivolta ai bambini in viaggio sulle rotte scolastica
migratorie, la mera entità dei crescenti flussi di minori ha
comportato enormi tensioni per i sistemi socio-politici ed Bulgaria, Finlandia, Ungheria, Lettonia e Lituania
economici europei. Malgrado la ratifica dei trattati Assenza di specifiche disposizioni di tutela della maternità
internazionali pertinenti e molti esempi di prassi virtuose per i migranti
nei singoli paesi, in tutti gli Stati membri dell’Unione
Bulgaria, Cipro e Finlandia, Lituania, Lussemburgo, Polonia e
europea le strutture, i sistemi e i servizi legati alla Slovacchia
migrazione, al diritto d’asilo e ai diritti dei minori
presentano carenze croniche che pregiudicano la loro Bambini migranti privi di documenti aventi diritto solo a cure
sanitarie di emergenza
capacità di fornire assistenza e servizi ai bambini che ne
hanno bisogno. L’accesso ai servizi varia in funzione dello Bulgaria, Cipro e Finlandia Lituania, Lussemburgo e Slovacchia
status di richiedente asilo dei bambini e/o della loro
collocazione nel processo di migrazione, e alcuni Fonte: UNICEF CEE/CIS (2016). “Children on the Move” è uno
gruppi – come i minori non accompagnati – tendono ad studio continuativo sui diritti riconosciuti ai bambini migranti.
Elaborato in base a dati tratti da Byrne, K., “Law, Policy and
avere la precedenza su altri.
Practice Affecting Refugee and Migrant Children in Europe”,
Lo studio dell’UNICEF intitolato “Children on the 2016 (su file con gli autori).

Move” (2016) offre una panoramica delle politiche e delle


prassi che influiscono sui bambini profughi e migranti in Al fine di raggiungere il Traguardo 10.7 degli SDG, che
Europa. L’analisi copre i diritti legali di diverse categorie di mira a rendere più sicura, regolare e responsabile la
bambini in viaggio sulle rotte migratorie: richiedenti asilo, migrazione di ogni bambino, è necessario spezzare il
minori non accompagnati, migranti privi di documenti, collegamento tra diritti e status giuridico dei bambini in
profughi o individui soggetti a procedure di rimpatrio. viaggio sulle rotte migratorie, erogando servizi sulla base
L’accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e ai servizi dei loro diritti e bisogni. La protezione dei confini europei
sociali sono diritti di base che dovrebbero essere e la tutela dei bambini non sono due obiettivi che si
assicurati a tutti i bambini in viaggio sulle rotte migratorie, escludono a vicenda.

Fonte del box: Toczydlowska, E. e D’Costa, B., “Migration and Inequality: Making policies inclusive for every child”, Innocenti Research
Brief 201714, Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF, Firenze, 2017; UNICEF CEE/CIS, “Children on the Move”, 2016, uno studio
continuativo sui diritti riconosciuti ai bambini migranti, elaborato in base a dati tratti da Byrne, K., “Law, Policy and Practice Affecting
Refugee and Migrant Children in Europe”, 2016 (su file con gli autori).

40 INNOCENTI REPORT CARD 14


O B I E T T I V O 1 1 – R E N D E R E L E C I T T À I N C LU S I V E , S I C U R E , D U R AT U R E E S O S T E N I B I L I

OBIETTIVO 11
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri,
duraturi e sostenibili

»» La metà dei paesi ad alto reddito studiati non rispetta gli standard di sicurezza fissati dall’Organizzazione mondiale della
sanità (WHO, World Health Organization) per la qualità dell’aria urbana; i bambini sono particolarmente vulnerabili a
questo tipo di inquinamento.

»» Il livello di concentrazione dell’inquinamento atmosferico nelle aree urbane per il gruppo di paesi studiati supera la
soglia di sicurezza.

Figura G11 – Rendere sicure le città


Risultati nazionali medi rispetto a un indicatore: concentrazioni medie annue di inquinamento da particelle sottili (PM2,5)
nelle aree urbane, ponderate in base alla percentuale della popolazione infantile (0-19 anni) che vive nelle aree urbane

Irlanda
Norvegia
Australia
Estonia
Finlandia
Svezia
Portogallo
Islanda
Nuova Zelanda
Slovacchia
Croazia
Romania
Stati Uniti
Regno Unito
Messico
Spagna
Polonia
Austria
Canada
Danimarca
Ungheria
Cipro
Francia
Germania
Bulgaria
Repubblica Ceca
Svizzera
Grecia
Turchia
Italia
Lussemburgo
Malta
Giappone
Paesi Bassi
Cile
Belgio
Israele
65 70 75 80 85 90 95 100 105 110 115

Nota: paesi mancanti: Repubblica di Corea, Lettonia, Lituania e Slovenia. Il dato coreano per il 2013 sulle concentrazioni annue di PM2,5 nelle aree
urbane, ponderate per la popolazione infantile, costituisce un valore anomalo ed è stato pertanto escluso dal calcolo dei risultati per l’Obiettivo 11.
L’inclusione di tale valore avrebbe collocato la Repubblica di Corea nella 38a posizione in classifica sull’Obiettivo 11.

INNOCENTI REPORT CARD 14 41


O B I E T T I V O 1 1 – R E N D E R E L E C I T T À I N C LU S I V E , S I C U R E , D U R AT U R E E S O S T E N I B I L I

Figura 11.1 La salute dei bambini è minacciata dagli alti livelli di inquinamento atmosferico
Concentrazioni medie annue di PM2,5µ al metro cubo nelle aree urbane per il 2013, 2010 e 2005, ponderate
per la percentuale della popolazione infantile (0-19 anni) che vive nelle aree urbane

30

25
Concentrazione di PM2,5

20

15
Media internazionale 2013: 10,7
10

5
10,0
10,7
10,7
11,1
11,4
11,7
11,8
12,1
12,3
12,3
12,7
13,2
13,4
14,8
14,9
16,4
18,1
23,5
24,8
4,8
4,8
5,3
5,8
5,9
6,2
6,2
6,8
7,4
7,9
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2013 2010 2005

Nota: i dati sono ponderati per tener conto della popolazione infantile (0-19 anni) che vive nelle aree urbane, secondo i più recenti dati del
Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP); il dato sulla popolazione del 2013 è pari alla media delle cifre del 2010 e del 2015 (i dati
sono pubblicati ogni cinque anni). Il tasso medio di urbanizzazione nei paesi considerati era pari al 73,8 per cento nel 2005, al 74,9 per cento nel
2010 e al 75,4 per cento nel 2013. Per la Lettonia, il dato era pari a 7,9 nel 2010 e a 8,0 nel 2005. Per la Lituania, il dato era pari a 9,1 nel 2010 e
a 9,5 nel 2005. Per la Lettonia e la Lituania non sono disponibili dati relativi al 2013. Paesi mancanti: Lettonia, Lituania e Slovenia.
Fonte: Brauer et al., “Ambient Air Pollution Exposure Estimation for the Global Burden of Disease 2013”, Environmental Science and Technology, vol. 50,
n. 1, 2016, pp. 79-88; UNDP, “Urban and Rural Population by Age and Sex, 1980–2015”, 2017, disponibile all’indirizzo nin.tl/UNDP2017.

Per rendere le città luoghi sicuri e L’indicatore SDG ufficiale per rispetta questo standard, mentre la
sostenibili in cui abitare, è necessario monitorare l’inquinamento media internazionale è appena al di
ridurre il livello di inquinamento atmosferico è l’11.6.2, che misura il sopra del livello di sicurezza. Nelle
atmosferico che affligge attualmente livello medio annuo di particelle sottili aree urbane di Israele e della
gli abitanti di molte aree urbane. nelle città. La Figura 11.1 illustra i Repubblica di Corea i livelli di
livelli medi annui di inquinamento inquinamento atmosferico sono più
I bambini sono particolarmente
atmosferico, misurati dalle del doppio della soglia di sicurezza.
sensibili all’inquinamento atmosferico,
concentrazioni di PM2,5, in 38 paesi I bambini delle città belghe subiscono
perché inspirano più aria per unità di
dell’OCSE e dell’UE. Questa sigla i livelli di inquinamento atmosferico
peso corporeo rispetto agli adulti. I loro
indica le particelle con un diametro più elevati in Europa.
polmoni sono molto vulnerabili ai danni
inferiore a 2,5 micron, quindi così
causati da questo inquinamento sia Un motivo di incoraggiamento è dato
sottili da riuscire a penetrare non solo
durante lo sviluppo in utero sia nel dal miglioramento della qualità
nei polmoni, ma anche nel flusso
primo anno di vita, mentre alcuni studi dell’aria registrato tra il 2005 e il 2013
sanguigno, causando una serie di
indicano che le particelle ultrasottili in quasi tutti i paesi ad alto reddito
problemi di salute.30 I dati sono stati
possono arrecare danni permanenti al studiati, ad eccezione di Danimarca,
ponderati per tener conto della
tessuto cerebrale dei bambini.28 In Islanda e Nuova Zelanda, dove non si
percentuale di bambini in ciascun
aggiunta, quasi 600.000 bambini di età osservano variazioni di rilievo, e di
paese che vivono nelle aree urbane.
inferiore ai 5 anni muoiono ogni anno a Canada e Turchia, dove la situazione
causa di malattie causate o esacerbate L’Organizzazione mondiale della è peggiorata. I miglioramenti più
dagli effetti dell’inquinamento sanità ha fissato sotto la soglia di pronunciati in questo periodo sono
atmosferico a livello globale.29 In un 10 microgrammi di PM2,5 al metro giunti da Malta, Messico e Spagna,
ambiente fortemente inquinato, i giochi cubo il livello di sicurezza per la con progressi significativi anche
e l’attività fisica all’aperto possono fare qualità dell’aria. Dei 38 paesi inclusi negli Stati Uniti.
più male che bene. nel campione, quasi la metà non

42 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 12 – GARANTIRE MODELLI SOSTENIBILI DI CONSUMO E DI PRODUZIONE

OBIETTIVO 12
Garantire modelli sostenibili di consumo e di produzione

»» I giovani che vivono nei paesi ad alto reddito sono per la maggior parte al corrente delle sfide ambientali del mondo
moderno: in media il 62 per cento dei quindicenni conosce almeno cinque di una serie di sette importanti problemi
ambientali.

»» I giovani sono consapevoli soprattutto dell’inquinamento atmosferico e dell’estinzione di flora e fauna, mentre hanno
minore familiarità con gli organismi geneticamente modificati e con le scorie nucleari.

Figura G12 – Garantire consumi sostenibili


Risultati nazionali medi rispetto a un indicatore: studenti al corrente di cinque o più problemi ambientali (15 anni di età)

Portogallo
Slovenia
Turchia
Estonia
Lituania
Canada
Bulgaria
Irlanda
Regno Unito
Polonia
Finlandia
Lettonia
Norvegia
Croazia
Italia
Spagna
Grecia
Australia
Danimarca
Stati Uniti
Svezia
Repubblica di Corea
Ungheria
Repubblica Ceca
Francia
Cile
Islanda
Lussemburgo
Slovacchia
Austria
Svizzera
Belgio
Paesi Bassi
Israele
Nuova Zelanda
Giappone
Romania
70 75 80 85 90 95 100 105 110 115 120 125

Nota: paesi mancanti: Cipro, Germania, Malta e Messico.

INNOCENTI REPORT CARD 14 43


OBIETTIVO 12 – GARANTIRE MODELLI SOSTENIBILI DI CONSUMO E DI PRODUZIONE

Figura 12.1 La maggioranza dei quindicenni nei paesi OCSE è consapevole di almeno cinque problemi ambientali
Percentuale degli studenti di 15 anni al corrente o informati su cinque o più problemi ambientali

90

80

70
Media internazionale 2015: 62,1%
60
Per cento

50

40

30

20
10
82,0
75,8
73,0
72,6
72,3
71,0
71,0
70,1
67,8
66,8
66,3
66,2
65,4
64,6
64,5
63,4
62,7
62,6
61,7
61,0
60,6
60,1
58,6
58,5
58,4
58,3
57,9
57,6
57,6
57,3
56,0
55,2
53,5
53,0
49,7
44,4
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Re

Sotto la media Nella media Sopra la media

Nota: la Germania è esclusa a causa dell’alta percentuale di valori mancanti. Il Messico è escluso per via dei bassi tassi di iscrizione alla scuola
secondaria superiore al tempo delle prove PISA 2015 (65 per cento); cfr. UNICEF, “Niños y niñas fuera de la Escuela en México”, México, 2016, p.
29, https://www.unicef.org/mexico/spanish/UNICEF_NFE_MEX.pdf. Nel 2015, in Messico il 60 per cento degli studenti di 15 anni era al corrente o
informato su cinque o più problemi ambientali. Paesi mancanti: Cipro, Germania, Malta e Messico.
Fonte: indagine OCSE-PISA 2015.

Per l’Obiettivo 12 degli SDG, »» l’uso di organismi geneticamente Turchia – questo livello di conoscenza
l’indicatore 12.8.8 è il più modificati (OGM) è dimostrato da 7 studenti su 10.
direttamente rilevante per i bambini e All’estremo opposto della classifica
»» lo smaltimento delle scorie
troviamo Giappone, Nuova Zelanda e
i giovani, poiché misura il livello di
nucleari
consapevolezza ambientale fra gli Romania, dove meno del 50 per cento
studenti di 15 anni che stanno per »» le conseguenze della degli studenti vanta un analogo livello
completare il percorso di istruzione deforestazione e del di consapevolezza.
secondaria. È plausibile ipotizzare che cambiamento di destinazione
Alcuni problemi ambientali sono più
la capacità dei giovani di contribuire d’uso delle terre
diffusamente riconosciuti di altri. In
al progresso globale verso la »» l’inquinamento atmosferico generale, il maggior livello di
sostenibilità sarà tanto maggiore riconoscimento va all’inquinamento
quanto più vasta è la loro »» l’estinzione di flora e fauna
atmosferico, conosciuto in qualche
comprensione dei problemi »» la penuria di risorse idriche. misura dall’83 per cento degli studenti;
ambientali e dell’impatto degli esseri segue l’estinzione di flora e fauna, con
umani sulla natura. La Figura 12.1 mette a confronto i
una percentuale del 79 per cento.
risultati riscontrati in 37 paesi.
L’indagine PISA 2015 ha domandato I temi con i quali gli studenti hanno
In media il 62 per cento degli studenti minore familiarità sono gli OGM (42 per
ai giovani se fossero al corrente o se
è al corrente di cinque o più problemi cento) e le scorie nucleari (55 per
riuscissero a spiegare correttamente
ambientali. Spicca su tutti il cento). La consapevolezza degli effetti
ciascuno dei seguenti sette problemi
Portogallo, con un tasso di dei gas serra si colloca in una
ambientali fondamentali:
consapevolezza dell’82 per cento; in posizione intermedia, con il 65 per
»» l’aumento dei gas serra altri sette paesi – Bulgaria, Canada, cento degli studenti in grado di
nell’atmosfera Estonia, Irlanda, Lituania, Slovenia e spiegare il problema.

44 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 16 – PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E INCLUSIVE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

OBIETTIVO 16
Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo
sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, e creare
istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli

»» Tutti i paesi ad alto reddito, nel promuovere società pacifiche e inclusive, devono risolvere il problema degli alti tassi di
violenza che colpiscono i bambini.

»» Nelle Americhe i tassi di omicidio infantile sono nettamente più elevati che in Europa: in Messico il dato è pari a nove
volte la media dei paesi esaminati, negli Stati Uniti a quattro volte la media.

»» Almeno un bambino su dieci nei paesi esaminati è regolarmente vittima di bullismo, con un’incidenza particolarmente
elevata nei paesi baltici.

»» In media una donna su cinque riferisce di aver subito violenza fisica da un adulto prima dei 15 anni di età.

Figura G16 – Promuovere la pace e la giustizia


Risultati nazionali medi rispetto a due indicatori: tassi di omicidio (0-19 anni) e tassi di bullismo (11-15 anni)

Islanda
Italia
Grecia
Spagna
Svezia
Repubblica Ceca
Svizzera
Giappone
Irlanda
Danimarca
Croazia
Malta
Slovenia
Paesi Bassi
Germania
Regno Unito
Ungheria
Australia
Lussemburgo
Polonia
Francia
Turchia
Repubblica di Corea
Romania
Israele
Slovacchia
Portogallo
Austria
Finlandia
Norvegia
Lituania
Belgio
Nuova Zelanda
Bulgaria
Estonia
Cipro
Canada
Lettonia
Cile
Stati Uniti
55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 105 110 115

Nota: paese mancante: Messico. Il dato lituano per il 2014 relativo ai bambini di 11-15 anni che hanno subito atti di bullismo in almeno due
occasioni nel corso del mese precedente, e il dato messicano per il 2012/13 relativo al tasso di omicidi infantili (bambini di 0-19 anni morti in
seguito ad aggressione intenzionale, numero di decessi per 100.000 individui) costituiscono valori anomali e sono stati pertanto esclusi dal calcolo
dei risultati per l’Obiettivo 16.

INNOCENTI REPORT CARD 14 45


OBIETTIVO 16 – PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E INCLUSIVE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

Figura 16.1 Le Americhe presentano tassi di omicidio infantile molto più elevati di quelli europei
Tasso di omicidi infantili (bambini e ragazzi di 0-19 anni morti in seguito ad aggressione intenzionale, numero di decessi
per 100.000 individui)
7
(su una popolazione di 100.000 persone)

6
Tassi di omicidio infantile

1 Media internazionale 2012/13: 0,65 per 100.000

0
0,00
0,01
0,13
0,17
0,19
0,19
0,19
0,19
0,20
0,21
0,24
0,25
0,26
0,27
0,28
0,31
0,32
0,32
0,37
0,38
0,38
0,42
0,43
0,46
0,48
0,52
0,55
0,62
0,66
0,76
0,78
0,84
0,90
1,23
1,91
2,66
5,98
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2012/13 2010 2006

Nota: il Messico è escluso dalla classifica composita, poiché rappresenta un’anomalia, visto che il tasso di omicidi infantili è superiore di oltre tre
deviazioni standard alla media internazionale riportata nel grafico. Le cifre sono medie triennali intorno all’anno indicato in parentesi. Le stime
anteriori sono medie dei tre anni precedenti. La media internazionale è non ponderata. paesi mancanti: Grecia, Islanda, Slovenia e Slovacchia.
Fonte: WHO Mortality database, 2016.

Il primo indicatore SDG ufficiale per più bassa se non fosse per i tassi di Il tasso di omicidi infantili più elevato
l’Obiettivo 16 è il 16.1.1, che misura il omicidio infantile assai più elevati in Europa si rileva in Norvegia, dove la
tasso di omicidi intenzionali per registrati in tre paesi delle Americhe: tendenza crescente osservata tra il
100.000 persone. La Figura 16.1 Cile, Stati Uniti e Messico. Nei primi 2006 e l’anno più recente disponibile
adatta questo indicatore per illustrare due paesi i tassi di omicidio infantile dovrebbe parimenti destare
il numero di bambini uccisi in sono pari, rispettivamente, a circa tre preoccupazione. Anche se il dato del
37 paesi ad alto reddito. e quattro volte la media dei paesi ad 2012 è stato certamente influenzato
alto reddito, pur avendo registrato dalla strage dell’isola di Utøya del
La media internazionale per i paesi
22 luglio 2011, il tasso di omicidi era
inclusi nel campione è di 0,65 morti una modesta diminuzione a partire
già aumentato tra il 2006 e il 2009.
per 100.000 individui, ma dietro dal 2009. In Messico, per contro, il
questo dato si celano enormi tasso è aumentato da meno di 3 per Bullismo: violenza quotidiana
variazioni. Fermo restando che 100.000 nel 2006 a quasi 5 nel 2009 e La maggior parte dei bambini nei
l’omicidio anche di un solo bambino è a 6 nel 2012/13, una tendenza che paesi ad alto reddito ha maggiori
inaccettabile, i tassi nella maggior può essere attribuita all’aggravarsi probabilità di subire quotidianamente
parte dei paesi europei sono della violenza perpetrata dalle bande violenze sotto forma di bullismo. Di
estremamente contenuti, e anche la del narcotraffico nel periodo recente il bullismo è stato l’oggetto di
media internazionale sarebbe molto considerato. una risoluzione dell’Assemblea

46 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 16 – PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E INCLUSIVE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

Figura 16.2 Più di un bambino su dieci nei paesi ricchi è vittima di bullismo cronico
Percentuale di bambini di 11-15 anni che ha subito atti di bullismo a scuola due o più volte nel corso del mese precedente

30

25

20
Per cento

15

Media internazionale 2014: 10,8%


10

5 10,0
dia 10,3

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Lus
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Sotto la media Nella media Sopra la media 2010 2006

Nota: per bullismo cronico si intende la situazione in cui un bambino subisce atti di bullismo due o più volte nel corso del mese precedente. Per la
Svizzera non sono disponibili dati relativi al 2014. Tra i paesi mancanti dallo studio HBSC 2014 figurano Turchia e Stati Uniti. Le stime per il Belgio e
il Regno Unito sono basate su ponderazioni della popolazione per campioni regionali (con l’esclusione dell’area di Bruxelles per il Belgio e
dell’Irlanda del Nord per il Regno Unito). I dati per il Giappone, dove il 14,3 per cento dei bambini di 10-12 anni e di 13-15 anni riferisce di aver
subito “lievi spinte, colpi o calci dati apparentemente per gioco (più di 2 o 3 volte al mese)” sono disponibili nel “2013–15 Bullying Follow-up
Survey” del Centro nazionale giapponese di ricerca sull’istruzione, ma non sono inclusi nel raffronto di cui sopra. paesi mancanti: Australia, Cile,
Cipro, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Stati Uniti, Svizzera e Turchia.
Fonte: studio HBSC, vari cicli.

generale delle Nazioni Unite e di un Una media di un bambino su nove Fermare la violenza degli adulti
rapporto del Rappresentante speciale subisce atti di bullismo ripetuti e contro i bambini
del Segretario generale delle Nazioni regolari. Tuttavia, la media complessiva
Il Traguardo 16.2 mira a porre fine
Unite per la violenza contro i bambini. cela ampie differenze internazionali.
all’abuso, allo sfruttamento, al
Il rapporto stabilisce chiaramente che Mentre in Svezia e in Islanda il
traffico di bambini e a tutte le forme
il bullismo include atti di violenza bullismo cronico colpisce meno del
di violenza e tortura nei loro
emotiva e psicologica, oltre che di 5 per cento dei bambini, in Lituania si
confronti. Tutte queste forme di
tipo fisico, ed evidenzia il registra un tasso sorprendentemente
violenza contro i bambini esistono
collegamento tra esperienze di elevato del 29,2 per cento, con i
bullismo e problemi di salute, scarsa secondi maggiori tassi di incidenza in anche nei paesi ad alto reddito, che
autostima, risultati scolastici altri due paesi baltici, Lettonia ed troppo spesso costituiscono la
deludenti, depressione e pensieri Estonia. In quest’ultima il tasso di destinazione finale dei minori avviati
suicidi.31 La Figura 16.2 fornisce bullismo è quanto meno diminuito dal alla prostituzione o ad altre forme di
qualche indicazione sull’entità del 2006, anche se il miglioramento più sfruttamento dai trafficanti di esseri
problema, mostrando la percentuale marcato in questo periodo è avvenuto umani. In assenza di dati comparativi
di bambini di 11-15 anni che riferisce in Grecia, dove il tasso di bullismo più dettagliati, la Figura 16.3 mostra i
di aver subito atti di bullismo a scuola cronico è sceso dal 22,9 del 2006 al risultati di un’indagine condotta
due o più volte in un mese. 6,4 per cento nel 2014. dall’Agenzia dell’Unione europea per

INNOCENTI REPORT CARD 14 47


OBIETTIVO 16 – PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E INCLUSIVE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

Figura 16.3 Una bambina su cinque subisce violenza fisica da parte di un adulto prima dei 15 anni di età
Percentuale di donne di 18-29 anni che riferisce di aver subito violenza fisica prima dei 15 anni di età

45

40

35

30
Per cento

25
Media internazionale 2012: 21,2%
20

15
10

5
11,3

11,7

12,2

12,7

12,8

15,3

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16,1

16,2

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20,5

21,9

22,9

23,7

24,0

24,7

25,9

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30,2

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31,8

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40,0

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Sotto la media Nella media Sopra la media

Nota: la violenza fisica è definita dai seguenti atti: tirate di capelli, schiaffi, pugni, calci, percosse o accoltellamenti. Paesi mancanti: Australia,
Canada, Cile, Giappone, Islanda, Israele, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Stati Uniti, Svizzera e Turchia. Copertura
insufficiente per l’inclusione nel calcolo dell’Obiettivo 16.
Fonte: FRA – Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, Gender-based violence against women survey dataset, 2012.

i diritti fondamentali, che mette donne ricorda di aver subito L’inclusione in questa analisi solo
in luce i livelli di violenza fisica aggressioni durante l’infanzia; i più delle bambine è dovuta alla
perpetrata dagli adulti nei confronti elevati si riscontrano in Estonia (45 per disponibilità dei dati, anziché al fatto
delle bambine di età inferiore ai cento) e in Finlandia (40 per cento). che la violenza fisica o le punizioni
15 anni. Alle donne di 18-29 anni La natura dell’indagine rispecchia le corporali sono dirette più a loro che ai
è stato domandato se, prima dei esperienze nazionali su un lungo bambini. Semmai, i pochi riscontri
15 anni, avessero subito violenza periodo di almeno due decenni. internazionali di cui disponiamo
da parte di un adulto (tirate di Tuttavia, è interessante notare come la suggeriscono che questi ultimi
capelli, schiaffi, pugni, calci, Finlandia, che presenta un alto tasso abbiano una probabilità leggermente
percosse o accoltellamenti). La di violenza fisica riferita, è stata tra i più elevata di subire punizioni
Figura 5.1 (pagina 30) si basa su primi paesi europei a mettere al bando corporali.33 L’esperienza di tali forme
analoghe domande relative a le punizioni corporali (1983), mentre la di violenza costituisce non solo una
esperienze passate di violenza
nazione con l’incidenza più bassa, la violazione dei diritti di tutti i bambini,
sessuale.
Slovenia, ha approvato solo di ma può essere estremamente
Il tassi di violenza fisica più contenuti recente (nell’ottobre 2016) una legge dannosa, in quanto accresce la
si registrano nei Paesi Bassi e in che vieta la violenza fisica tra le mura probabilità di episodi di violenza
Slovenia, dove l’8 per cento delle domestiche.32 domestica nell’età adulta.34

48 INNOCENTI REPORT CARD 14


OBIETTIVO 16 – PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E INCLUSIVE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

Box 6 Le medie nazionali celano forme


di vulnerabilità: l’esempio dei bambini indigeni

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile si fonda sui Obiettivo 4. Istruzione di qualità. Nonostante i
valori di non discriminazione e inclusione, che trovano progressi compiuti in molti paesi, rimane difficile colmare
espressione nella promessa di “non lasciare indietro il divario di istruzione tra bambini indigeni e non indigeni.
nessuno”. Le medie nazionali, tuttavia, celano forme di Secondo un rapporto stilato nel 2015 dal governo
vulnerabilità, spesso rendendo invisibili i bambini più australiano, i bambini indigeni e quelli provenienti dalle
svantaggiati ed emarginati. Tra questi potrebbero esserci Isole dello Stretto di Torres accusano continui ritardi
i bambini indigeni, quelli di etnia rom, i migranti privi di rispetto ai coetanei non indigeni nella lettura e
documenti, i bambini con disabilità o quelli allontanati nell’aritmetica, un problema che può essere ricondotto,
dalla famiglia di origine. Questo box si concentra su uno tra le altre cause principali, ai bassi tassi di frequenza
di tali gruppi, presentando alcune statistiche sui bambini scolastica. Quest’ultima, a sua volta, è influenzata dalla
indigeni di quattro paesi appartenenti a diverse aree lingua, e i programmi prescolari giocano un ruolo
geografiche (Australia, Canada, Messico e Norvegia). fondamentale nel sostenere le lingue indigene. Ad
esempio, nel 2015 circa la metà dei 1.000 bambini Sami
Obiettivo 1. Porre fine alla povertà. I bambini indigeni
iscritti alla scuola materna in Norvegia frequentava istituti
risentono di tassi di povertà più elevati rispetto alla
di lingua Sami. Tuttavia, le statistiche ufficiali sulle lingue
media nazionale. Nel 2010 il 38 per cento di tutti i
parlate dei bambini che escono dalla scuola materna non
bambini aborigeni (Prime Nazioni, Inuit e Métis) canadesi
includono l’idioma Sami.
viveva in condizioni di povertà reddituale, a fronte del
17 per cento dei bambini non indigeni. Disaggregando L’agenda SDG costituisce un’importante opportunità per
ulteriormente i dati in base all’identità, si scopre che la cambiare radicalmente le vite non solo dei bambini e dei
metà dei bambini del gruppo Prime Nazioni viveva in giovani indigeni, ma di tutti i minori emarginati. Nel
povertà. In Messico il 78,6 per cento dei bambini e degli tentativo di migliorare la raccolta dei dati, si dovrebbe
adolescenti appartenenti a nuclei familiari indigeni e il prestare attenzione alla specifica necessità di
90,8 per cento di quanti parlavano una lingua indigena informazioni relative a tali gruppi, riconoscendo il loro
vivevano in condizioni di povertà nel 2014, contro il particolare retroterra linguistico e culturale e assicurando
50,7 per cento dei bambini e degli adolescenti non il rispetto dei loro diritti. Questa azione di raccolta dati e
indigeni. di monitoraggio può condurre a una maggiore attenzione
a livello nazionale nei confronti delle politiche atte a
Obiettivo 3. Salute e benessere. I bambini indigeni
promuovere l’inclusione e l’equità.
evidenziano risultati deludenti su molti indicatori di salute
e di benessere. Nel 2011 l’11 per cento dei neonati Fonte: Richardson, D., Bruckauf, Z., Toczydlowska, E. e Chzhen, Y.,
“Comparing Child-Focused SDGs in High-Income Countries:
aborigeni e di quelli provenienti dalle Isole dello Stretto di Indicator development and overview”, Innocenti Working Paper
Torres in Australia presentava un basso peso alla nascita: 2017-08, Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF, Firenze, 2017.
una percentuale più che doppia rispetto ai neonati non
indigeni. I dati raccolti nel 2014 mostrano che i tassi di
natalità tra le adolescenti di etnia Sami in Norvegia si
attestavano a più del doppio della media nazionale.
I bambini aborigeni canadesi risentono di tassi più elevati
di lesioni, suicidio, obesità, mortalità infantile e malattie
quali la tubercolosi.

INNOCENTI REPORT CARD 14 49


CONCLUSIONE – COSTRUIRE IL FUTURO

COSTRUIRE IL FUTURO
Conclusione

Nel 2015 tutti i paesi del mondo si permangono ampi divari internazionali Le generazioni più giovani si faranno
sono riuniti per redigere una tabella in altre aree. I paesi differiscono promotrici di cambiamenti nelle
di marcia verso il mondo più equo, maggiormente nei rispettivi tassi norme che giocano un ruolo cruciale
inclusivo e prospero che aspirano a di povertà infantile e insicurezza per il conseguimento dell’uguaglianza
raggiungere entro il 2030. Questa alimentare, ma si rilevano anche di genere, della pace sociale e della
Report Card fornisce una valutazione significative variazioni nei tassi di sostenibilità ambientale. Il mezzo più
incentrata sull’infanzia della situazione suicidio e di bullismo cronico fra gli sicuro per realizzare le ambizioni
in cui si trovano i paesi ad alto reddito adolescenti. Queste differenze non si descritte nell’Agenda 2030 per lo
all’inizio di questo percorso verso uno spiegano soltanto con i diversi livelli sviluppo sostenibile è porre i bambini
sviluppo sostenibile. Lo studio mette di reddito nazionale: ad esempio, la al centro delle priorità politiche di
a confronto i risultati di 41 paesi Slovenia supera di gran lunga paesi ciascun paese.
molto più ricchi su numerosi
dell’OCSE e dell’UE rispetto a
indicatori.
»» Non lasciare indietro nessun
25 indicatori, concentrandosi sugli bambino
obiettivi e sui traguardi più rilevanti Ciò dimostra che le priorità e
per i bambini nei paesi ad alto reddito Dietro le medie nazionali spesso
le politiche di governo sono
e adattando gli indicatori globali in si celano disuguaglianze estreme e i
determinanti affinché i bambini
funzione della disponibilità di dati gravi svantaggi di cui soffrono i gruppi
possano compiere progressi duraturi.
internazionali. nelle fasce socio-economiche più
I paesi più virtuosi sul fronte della
basse. Alcuni bambini rimangono
Da queste pagine emergono riduzione della disuguaglianza
talmente indietro che potrebbero non
molte storie positive. Nella maggior tendono a conseguire buoni risultati
essere rilevati nei dati disponibili: si
parte dei paesi ad alto reddito si è anche nella lotta alla povertà e nel
tratta di minori privi di documenti, che
registrata una diminuzione dei tassi di promuovere la salute, un’istruzione
non frequentano la scuola o affidati a
mortalità neonatale, di suicidio fra gli di qualità e un’economia inclusiva.
istituti, per citarne solo alcuni. Le
adolescenti, di gravidanze precoci e di Sulla base dei dati raccolti in questa attività di raccolta dati dovrebbero
ubriachezza. Quasi tutti i bambini in età Report Card, l’UNICEF esorta tutti mirare ad essere quanto più inclusive
prescolare beneficiano di forme di i paesi ad alto reddito ad attuare possibili e a non dimenticare quei
apprendimento organizzato un anno interventi in cinque aree bambini che potrebbero restare esclusi
prima di iniziare la scuola dell’obbligo. fondamentali. o che sono invisibili per le statistiche
I giovani dimostrano un elevato livello di ufficiali. I dati disponibili dovrebbero
consapevolezza ambientale pressoché »» Porre i bambini al centro di un
inoltre consentire la disaggregazione
ovunque. I tassi di omicidio infantile progresso equo e sostenibile
in base a caratteristiche individuali
sono quasi universalmente contenuti. Per promuovere uno sviluppo fondamentali. Un primo passo verso
equo e sostenibile è essenziale l’uguaglianza e la sostenibilità future
Ciò nonostante i paesi ad alto reddito
migliorare il benessere di tutti i consiste nell’individuare i soggetti più
sono ancora distanti dall’assicurare ai
bambini nell’immediato. I progressi a rischio di restare indietro.
propri bambini le condizioni descritte
su ognuno degli indicatori incentrati
dagli SDG. La disuguaglianza dei
sull’infanzia presentati in questa
»» Migliorare la raccolta di dati
redditi è in aumento, la salute comparabili in aree quali la
Report Card dovrebbero permettere
mentale degli adolescenti continua violenza contro i bambini, lo
di compiere passi avanti anche sugli
a peggiorare e l’obesità infantile è sviluppo nella prima infanzia,
altri. Le politiche che riducono i divari
in crescita. Nessun paese evidenzia la migrazione e il genere
di benessere materiale, salute e
buoni risultati su tutti gli indicatori o
istruzione tra i bambini di oggi si Questa Report Card ha rivelato che
fa registrare tendenze positive su tutti
tradurranno in una riduzione delle nei paesi ad alto reddito mancano
i fronti.
disuguaglianze nella vita adulta e statistiche comparabili a livello
Nonostante i progressi compiuti da contribuiranno al benessere delle internazionale in quattro aree SDG
tutti i paesi su alcuni indicatori, generazioni future di bambini. cruciali: violenza contro i bambini,

50 INNOCENTI REPORT CARD 14


CONCLUSIONE – COSTRUIRE IL FUTURO

sviluppo nella prima infanzia, »» Onorare l’impegno a


migrazione e genere. Nelle prime promuovere uno sviluppo
due aree i paesi ricchi sono indietro sostenibile a livello globale
rispetto ai loro omologhi più poveri,
Il quadro SDG nel suo complesso
che tendono a raccogliere questi dati
coinvolge tutti i paesi in un’impresa di
attraverso indagini standardizzate
portata globale. I paesi ad alto reddito
sulle famiglie. Alcune delle più gravi devono rispondere non solo dei
violazioni dei diritti dei bambini nei propri risultati nel perseguimento
paesi ad alto reddito sono collegate degli obiettivi, ma anche del proprio
alla migrazione, e il quadro degli SDG impegno a promuovere la
richiama tutti i paesi al rispetto dei sostenibilità ambientale e l’assistenza
diritti dei minori, indipendentemente allo sviluppo globali, dai quali dipende
dal loro status migratorio. Mancano indiscutibilmente il benessere
tuttavia indicatori adeguati che presente e futuro dei bambini di tutto
misurino i progressi ottenuti in questo il mondo.
campo. Infine, dato che le bambine
tendono a conseguire risultati migliori
dei bambini su molti indicatori relativi
all’infanzia, vi è una carenza di dati
riguardo ai processi che sfociano in
uno svantaggio delle donne nel
mercato del lavoro e nella loro
rappresentanza inadeguata nella vita
pubblica.

»» Usare queste classifiche per


adeguare le risposte politiche
alle realtà nazionali

Questa Report Card mostra che


nessun paese ottiene buoni risultati
su tutti gli indicatori relativi al
benessere dei bambini presentati in
queste pagine, e che tutti i paesi
stentano a raggiungere i traguardi
fissati nel quadro degli SDG. Le
classifiche presentate nel rapporto
indicano quali paesi si avvicinano
maggiormente ai traguardi incentrati
sull’infanzia definiti per ciascun
obiettivo, e potrebbero consentire ad
altri paesi di formulare risposte
politiche adeguate alla propria realtà
nazionale. Le classifiche vanno lette
quindi come un invito a intavolare
discussioni nazionali sulle risposte
politiche più appropriate.

INNOCENTI REPORT CARD 14 51


Riferimenti

1. Per calcolare il punteggio z si 5. UNICEF-CONEVAL, Pobreza y derechos 14. Lee, F.S. et al., “Adolescent Mental
determina la differenza tra un determinato sociales de niñas, niños y adolescentes en Health – Opportunity and Obligation:
valore e la media, e quindi la si divide per México, 2014, UNICEF, México, 2015, Emerging neuroscience offers hope for
la deviazione standard. Prima di calcolare https://www.unicef.org/mexico/spanish/ treatments”, Science, vol. 346, n. 6209,
la media ponderata, i punteggi z degli MX_Pobreza_derechos.pdf. 2009, pp. 547-549.
indicatori vengono riordinati di modo che
6. Chzhen, Y., Bruckauf, Z. e 15. Pickett, W. et al., “Cross National
i valori più elevati rappresentino risultati
Toczydlowska, E., “Sustainable Study of Injury and Social Determinants in
migliori. Prima del calcolo del punteggio z
Development Goal 1.2: Multidimensional Adolescents”, Injury Prevention, vol. 11,
si eliminano i valori anomali, che vengono
child poverty in the European Union”, n. 4, 2005, pp. 213-218; De Looze, M.E.
annotati in calce a ciascun grafico laddove
Innocenti Working Paper 2017-07 Centro et al., “Early Risk Behaviors and
appropriato.
di Ricerca Innocenti dell’UNICEF, Firenze, Adolescent Injury in 25 European and
2. Cfr, ad esempio: UNICEF, The State of 2017. North American Countries: A cross-
the World’s Children 2005: Childhood national consistent relationship”, Journal
7. I dati sono stati raccolti per l’indagine
under threat, UNICEF, New York, 2004, p. of Early Adolescence, vol. 32, n. 1, 2012,
EU Statistics on Income and Living
17; Hackman, D.A. e Farah, M.J., pp. 101-122.
Conditions (EU-SILC).
“Socioeconomic Status and the
16. Britto, P.R., Yoshikawa, H. e Boller, K.,
Developing Brain”, Trends in Cognitive 8. Chzhen, Y., Bruckauf, Z. e
“Quality of Early Childhood Development
Sciences, vol. 13, n. 2, 2009, pp. 65-73. Toczydlowska, E., “Sustainable
Programs in Global Contexts: Rationale
Development Goal 1.2: Multidimensional
3. Heckman, J.J., Pinto, R. e Savelyev, for investment, conceptual framework and
child poverty in the European Union”,
P., “Understanding the Mechanisms implications for equity”, Social Policy
Innocenti Working Paper 2017-07 Centro
through which an Influential Early Report, vol. 25, n. 2, 2011.
di Ricerca Innocenti dell’UNICEF, Firenze,
Childhood Program Boosted Adult
2017. 17. Sylva, K., Melhuish, E., Sammons, P.,
Outcomes”, American Economic Review,
et al., “Pre-School Quality and Educational
vol. 103, n. 6, 2013, pp. 2052-2086. 9. OECD (2011). Health at a Glance
Outcomes at Age 11: Low quality has little
2011: OECD Indicators, OECD Publishing.
4. Per uniformità con altri indicatori e benefit”, Journal of Early Childhood
http://dx.doi.org/10.1787/health_glance-
paesi citati nel presente rapporto, i Research, vol. 9, n. 2, 2011, p. 109;
2011-en
parametri collegati al reddito degli Bennett, J. (a cura di), “Early Childhood
Obiettivi 1 e 10 per gli Stati Uniti sono 10. National Institute of Public Education and Care (ECEC) for Children
stati calcolati usando i più recenti dati Health (Instituto Nacional de Salud from Disadvantaged Backgrounds:
microeconomici disponibili al momento Pública), Encuesta Nacional de Salud y Findings from a European literature
dello studio (CPS/ASES 2014 nel Nutrición (ENSANUT), México, 2016. review and two case studies”, studio
Luxembourg Income Study). Una stima commissionato dalla Direzione generale
11. Joseph, K.S., Liu, S., Rouleau, J. et al.,
della povertà reddituale relativa dei per l’istruzione e la cultura, Commissione
“Influence of Definition Based versus
bambini negli Stati Uniti per il 2014 europea, Bruxelles, 2012.
Pragmatic Birth Registration on
usando il più recente CPS/ASES 2015
International Comparisons of Perinatal and 18. OECD Gender Data Portal,
rivela una diminuzione del 2,7% del tasso
Infant Mortality: Population-based https://www.oecd.org/gender/data/
di povertà (sceso al 26,7%) rispetto alla
retrospective study”, BMJ, 344, 2012, genderwagegap.htm.
stima riportata nella Figura 1.1 (Wimer e
p. e746.
Smeeding, "USA Child Poverty: The 19. OECD, “Women in Politics”, in
Impact of the Great Recession", in 12. OECD Family Database 2016, https:// Government at a Glance 2015, OECD
Cantillon et al. (a cura di), Children of www.oecd.org/els/family/CO_1_3_Low_ Publishing, Paris, 2015, http://www.oecd-
Austerity: Impact of the Great Recession birth_weight.pdf. ilibrary.org/docserver/download/4215081
on Child Poverty in Rich Countries, ec024.pdf?expires=1481047228&id=id&ac
13. Beautrais, A.L., “Suicide and Serious
Oxford, Oxford University Press, 2017). I cname=guest&checksum=
Suicide Attempts in Youth: A multiple-
test di sensibilità dimostrano che l'utilizzo
group comparison study”, American 20. OECD, “Is the Gender Gap in Higher
della nuova stima del tasso di povertà non
Journal of Psychiatry, vol. 160, n. 6, 2003, Education Widening?”, 2016, http://
modificherebbe la posizione degli Stati
pp. 1093-1099; Bridge, Jeffrey A. et al., oecdeducationtoday.blogspot.co.
Uniti nelle Figure 1.1 e G1 o nella
“Adolescent Suicide and Suicidal uk/2016/01/is-gender-gap-in-higher-
Classifica sintetica presentata in questo
Behavior” Journal of Child Psychology and education.html.
rapporto.
Psychiatry, vol. 47, n. 3/4, 2006, pp. 372-94.

52 INNOCENTI REPORT CARD 14


21. Instituto Nacional de Estadística y 28. UNICEF, Clear the Air for Children: The
Geografía, Encuesta Nacional de impact of air pollution on children,
Ocupación y Empleo, Modulo de Trabajo UNICEF, New York, 2016, p. 6.
Infantil 2013, Mexico, 2014, http://www.
29. Ibid.
beta.inegi.org.mx/proyectos/enchogares/
regulares/enoe/. 30. World Health Organization, Ambient
Air Pollution: A global assessment of
22. Fondazione europea per il
exposure and burden of disease, WHO,
miglioramento delle condizioni di vita e di
Geneva, 2016, http://who.int/phe/
lavoro (Eurofound), “Young People Not in
publications/air-pollution-global-
Employment, Education or Training:
assessment/en/.
Characteristics, costs and policy
responses in Europe”, Dublin, 2012; Bell, 31. UN Special Representative of the
D. e Blanchflower, D., “Young People and Secretary-General on Violence against
the Great Recession”, Oxford Review of Children, Ending the Torment: Tackling
Economic Policy, vol. 27, n. 2, 2011, bullying from the schoolyard to
pp. 241-267. cyberspace, New York, 2016, http://srsg.
violenceagainstchildren.org/sites/default/
23. OECD, Doing Better for Families, files/2016/End%20bullying/bullyingreport.
OECD Publishing, Paris, 2011. pdf.
24. Schoon, I. et al., “Intergenerational 32. Global Initiative to End All
Transmission of Worklessness: Evidence Corporal Punishment of Children,
from the Millennium Cohort and the “Country Report for Slovenia”, 2016,
Longitudinal Study of Young People in http://www.endcorporalpunishment.org/
England”, United Kingdom Department for progress/country-reports/slovenia.html.
Education Research Report DFE-RR234,
33. Lansford, J.E., Peña Alampay, L.,
2012,http://natcen.ac.uk/media/134300/
Al-Hassan, S. et al., “Corporal Punishment
intergenerational-transmission.pdf.
of Children in Nine Countries as a Function
25. Centro di Ricerca dell’UNICEF, of Child Gender and Parent Gender”,
“Equità per i bambini: una classifica della International Journal of Pediatrics, 672780,
disuguaglianza nel benessere dei bambini 2010, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/
nei paesi ricchi”, Innocenti Report Card 13, articles/PMC2952896/.
Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF,
34. FRA – Agenzia dell’Unione europea per
Firenze, 2016.
i diritti fondamentali, Violence against
26. Ibid. Women: An EU-wide survey, 2014, p. 132.
http://fra.europa.eu/sites/default/files/
27. Cfr. Bradbury, B., Corak, M.,
fra-2014-vaw-survey-main-results-apr14_
Waldfogel, J., et al., Too Many Children
en.pdf.
Left Behind: The US achievement gap in
comparative perspective, Russell Sage
Foundation, New York, 2015; Blanden, J. e
Machin, S., “Intergenerational Inequality in
Early Years Assessments”, in Hansen, K.,
Joshi, H., e Dex, S. (a cura di), Children of
the 21st Century: The first five years,
Policy Press, Bristol, 2010; Brooks-Gunn,
J. e Duncan, G.J., “The Effects of Poverty
on Children”, The Future of Children:
Children and Poverty, vol. 7, n. 2 1997,
pp. 55-71; Waldfogel, J., “Socio-Economic
Inequality in Childhood and Beyond: An
overview of challenges and findings from
comparative analyses of cohort studies”,
Longitudinal and Life Course Studies,
vol. 4, n. 3, 2013, pp. 268-275.

INNOCENTI REPORT CARD 14 53


Fonti dei Dati – Documenti Preparatori

La ricerca originaria alla base di questo Bruckauf, Z. e Hayes, N., “Quality of Richardson, D., Bruckauf, Z.,
rapporto, comprensiva di ulteriori Childcare and Pre-Primary Education: Toczydlowska, E. e Chzhen, Y.,
spiegazioni metodologiche, si trova negli How do we measure it?”, Innocenti “Comparing Child-focussed SDGs in
Innocenti Working Paper e Innocenti Research Brief 2017-13, Centro di Ricerca High-income Countries: Indicator
Research Brief indicati di seguito e Innocenti dell’UNICEF, Firenze, 2017. development and overview”, Innocenti
disponibili all’indirizzo www.unicef-irc.org Working Paper 2017-08, Centro di Ricerca
Bruckauf, Z. e Rees, G., “Children’s
Innocenti dell'UNICEF, Firenze, 2017.
Bruckauf, Z., “Adolescents’ Mental Health: Involvement in Housework: Is there a case
Out of the shadows. Evidence on of gender stereotyping? Evidence from Toczydlowska, E. e D’Costa, B., “Migration
psychological well-being of 11-15 year International Survey of Childrens’ and Inequality: Making policies inclusive
olds youth from 31 industrialised Well-Being (ISCWeb)”, Innocenti Research for every child”, Innocenti Research Brief
countries”, Innocenti Research Brief Brief 2017-17, Centro di Ricerca Innocenti 2017-14, Centro di Ricerca Innocenti
2017-12, Centro di Ricerca Innocenti dell'UNICEF, Firenze, 2017. dell'UNICEF, Firenze, 2017.
dell’UNICEF, Firenze, 2017.
Chzhen, Y., Bruckauf, Z. e Toczydlowska, Toczydlowska, E. e Bruckauf, Z., “Growing
Bruckauf, Z. e Chzhen, Y., “Is University E., “Sustainable Development Goal 1.2: Inequality and Unequal Opportunities in
Education More Important for a Boy than Multidimensional child poverty in the Rich Countries”, Innocenti Research Brief
for a Girl? Social approval of unequal European Union”, Innocenti Working 2017-16, Centro di Ricerca Innocenti
educational opportunity in across 19 Paper 2017-07, Centro di Ricerca Innocenti dell'UNICEF, Firenze, 2017.
countries”, Innocenti Research Brief dell’UNICEF, Firenze, 2017.
2017-11, Centro di Ricerca Innocenti
D’Costa, B. e Toczydlowska, E., “Not
dell’UNICEF, Firenze, 2017.
Refugee Children, Not Migrant Children,
Bruckauf, Z. e Cook, S., “Child-Centred But Children First: Lack of a systematic
Approach to the Sustainable Development and integrated approach”, Innocenti
Goals (SDGs) in High-Income Countries: Research Brief 2017-15, Centro di Ricerca
Conceptual issues and monitoring Innocenti dell'UNICEF, Firenze, 2017.
approaches”, Innocenti Working Paper
2017-06, Centro di Ricerca Innocenti
dell’UNICEF, Firenze, 2017.

54 INNOCENTI REPORT CARD 14


Sigle internazionali

Sigle internazionali (ISO) per i paesi presi Abbreviazioni e acronimi


in esame nella Report Card

AT Austria CASEN La Encuesta de Caracterización Socioeconómica Nacional (Cile)


AU Australia CIS Canadian Income Survey
BE Belgio CRC Convenzione sui diritti dell’infanzia
BG Bulgaria ESCS Status economico, sociale e culturale
CA Canada UE Unione europea
CH Svizzera EU-SILC European Union Statistics on Income and Living Conditions
CL Cile FIES Food Insecurity Experience Scale
CY Cipro OGM Organismo geneticamente modificato
CZ Repubblica Ceca HBSC Health Behaviour in School-aged Children
DE Germania HILDA Household, Income and Labour Dynamics (Australia)
DK Danimarca ISCWeB International Survey of Children’s Well-Being
EE Estonia MCS-ENIGH El Módulo de Condiciones Socioeconómicas de la Encuesta Nacional
de Ingresos y Gastos de los Hogares (Messico)
ES Spagna
MDG Obiettivi di sviluppo del millennio
FI Finlandia
MICS Multiple Indicator Cluster Survey
FR Francia
MODA Multiple Overlapping Deprivation Analysis
GR Grecia
NEET giovani che non studiano, non seguono una formazione, né lavorano
HR Croazia
OCSE Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
HU Ungheria
PISA Programma per la valutazione internazionale degli studenti
IE Irlanda
SDG Obiettivo di sviluppo sostenibile
IL Israele
UNDP Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo
IS Islanda
WHO Organizzazione mondiale della sanità
IT Italia
JP Giappone
KR Repubblica di Corea
LT Lituania
LU Lussemburgo
LV Lettonia
MT Malta
MX Messico
NL Paesi Bassi
NO Norvegia
NZ Nuova Zelanda
PL Polonia
PT Portogallo
RO Romania
SE Svezia
SI Slovenia
SK Slovacchia
TR Turchia
UK Regno Unito
US Stati Uniti

INNOCENTI REPORT CARD 14 55


Ringraziamenti

Il progetto della Innocenti Report Card 14 Bergsteinn Jónsson (Executive Director,


è stato coordinato dal Centro di Ricerca UNICEF Iceland)
Innocenti dell’UNICEF con l’assistenza di
Eric Marlier (Luxembourg Institute of
un gruppo di consulenti e revisori. La
Socio-Economic Research)
ricerca è stata ultimata alla fine di marzo
2017. La Report Card è stata redatta da Susan Nicolai (Development Progress
Chris Brazier. Project, Overseas Development Institute)

Il testo integrale e i documenti di Kate Pickett (University of York, Regno


riferimento del presente report possono Unito)
essere scaricati dal sito web del Centro di
Tom Slaymaker (Data and Analytics,
Ricerca Innocenti dell’UNICEF all’indirizzo
UNICEF New York)
www.unicef-irc.org
Jan Vandemoortele (Consulente
indipendente)
Ricerca e analisi dei dati

Zlata Bruckauf (Consulente per le politiche


Consulenti UNICEF
sociali ed economiche, Centro di Ricerca
dell’UNICEF) Prerna Banati (Responsabile
Programmazione e pianificazione,
Yekaterina Chzhen (Specialista di politiche
Centro di Ricerca dell’UNICEF)
sociali ed economiche, Centro di Ricerca
dell’UNICEF) Sarah Cook (Direttore, Centro di Ricerca
dell’UNICEF)
Jose Cuesta (Responsabile Ufficio
politiche sociali ed economiche, Bina D'Costa (Specialista di migrazione,
Centro di Ricerca dell’UNICEF) Centro di Ricerca dell’UNICEF)

Dominic Richardson (Specialista di Sudhanshu Handa (già Responsabile


istruzione superiore, Centro di Ricerca Ufficio politiche sociali ed economiche,
dell’UNICEF) Centro di Ricerca dell’UNICEF)

Emilia Toczydlowska (Consulente per le Goran Holmqvist (Direttore associato,


politiche sociali ed economiche, Centro Centro di Ricerca dell’UNICEF)
di Ricerca dell’UNICEF)
Dale Rutstein (Responsabile Ufficio
comunicazione, Centro di Ricerca
Comitato consultivo dell’UNICEF)

Romina Boarini (OECD Statistics Il supporto amministrativo da parte del


Directorate) Centro di Ricerca dell’UNICEF è stato
fornito da Cinzia Iusco Bruschi e Laura
Dorothy Currie (St Andrews University,
Meucci. Supervisione della produzione:
HBSC network)
Eve Leckey.
Dave Gordon (University of Bristol)

56 INNOCENTI REPORT CARD 14


Precedenti numeri di questa serie:
Innocenti Report Card 1
A league table of child poverty in rich nations

Innocenti Report Card 2


A league table of child deaths by injury in rich nations

Innocenti Report Card 3


A league table of teenage births in rich nations

Innocenti Report Card 4


Una classifica comparata dello svantaggio educativo
nei paesi industrializzati

Innocenti Report Card 5


A league table of child maltreatment deaths in rich nations

Innocenti Report Card 6


Povertà dei bambini nei paesi ricchi 2005

Innocenti Report Card 7


Prospettiva sulla povertà infantile. Un quadro comparativo
sul benessere dei bambini nei paesi ricchi

Innocenti Report Card 8


Come cambia la cura dell’infanzia. Un quadro comparativo
dei servizi educativi e della cura per la prima infanzia nei
paesi economicamente avanzati

Innocenti Report Card 9


Bambini e adolescenti ai margini. Un quadro comparativo
sulla disuguaglianza nel benessere dei bambini nei paesi
ricchi

Innocenti Report Card 10


Misurare la povertà tra i bambini e gli adolescenti.
Un nuovo quadro comparativo della povertà infantile
in alcuni paesi a reddito medio-alto

Innocenti Report Card 11


Il benessere dei bambini nei paesi ricchi. Un quadro
comparativo

Innocenti Report Card 12


Figli della recessione. L’impatto della crisi economica
sul benessere dei bambini nei paesi ricchi

Innocenti Report Card 13


Equità per i bambini. Una classifica della disuguaglianza
nel benessere dei bambini nei paesi ricchi

Progetto grafico: MCC Design, Regno Unito (mccdesign.com)


Innocenti Report Card 14, 2017
Costruire il futuro:
I bambini e gli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile nei paesi ricchi

Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF


Piazza SS. Annunziata, 12
50122 Firenze
Tel: +39 055 2033 0
Fax: +39 055 2033 220
florence@unicef.org
www.unicef-irc.org
@UNICEFInnocenti
facebook.com/UnicefOfficeofResearchInnocenti

ISBN: 978 88 6522 056 6

© United Nations Children’s Fund (UNICEF), giugno 2017

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