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SALUTE E DIGNITÀ PERSONALE

Il concetto di “salute” è stato definito per la


prima volta nel 1948 dall’ OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanità, nata
a New York il 22 luglio 1946) delineato non
solo come la semplice assenza di malattia, ma come uno stato di
completo benessere fisico e mentale che prevede un uso ottimale delle
proprie risorse. Il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni del
mondo, del massimo livello possibile di salute è un diritto fondamentale
di ciascun essere umano. Dopo all’incirca 40 anni, l’OMS realizza la
carta di Ottawa (1986). Secondo tale carta, la promozione della salute
vuol dire:

 istituire una politica pubblica che tuteli la salute dell’individuo


 creare ambienti capaci di offrire sostegno
 rafforzare l’azione della comunità
 riorientare i servizi sanitari.

Per tutelare questo diritto lo stato deve considerare anche la disponibilità


economica del servizio sanitario della nazione. Tuttavia dottrina e
giurisprudenza riconoscono che un “nucleo irrinunciabile”, come quello
della salute del cittadino, riceva tutela da parte dello stato,
indipendentemente dalle disponibilità economiche dell’individuo.

In tale ambito lo stile di vita della persona ha un ruolo centrale nel


determinare il proprio stato di salute e benessere e questa è una delle
più importanti acquisizioni dell’approccio moderno alla promozione della
salute di cui devono considerare la ricerca sanitaria, le azioni politiche e i
programmi di educazione dei cittadini.
Ogni intervento di educazione e promozione della salute deve
considerare anche le diseguaglianze sociali, in particolare nell’accesso
all’informazione, allo scopo di individuare correttamente e raggiungere al
meglio i gruppi di popolazione più a rischio.

La dignità è il diritto di una persona ad essere


apprezzata e rispettata da sé stesso e dagli altri.
Esso è uno dei diritti della personalità dell’uomo
insieme alla vita e alla salute stessa. Viene
ampiamente tutelato nel codice penale,
attraverso un risarcimento del danno subito. La dignità del paziente
malato è un valore fondamentale dell’assistenza di un ospedale. Il
contesto sociale e la situazione psicologica passano spesso in secondo
piano quando si tratta di curare un paziente, ma anche queste hanno un
forte impatto emotivo. Proprio a tal proposito, nel 2001 è stata elaborata
una carta che presenta i 12 diritti di un paziente malato, fra i quali:
essere considerati persone fino alla propria morte, venire informati a
riguardo delle proprie condizioni con informazioni veritiere ma soprattutto
ricevere aiuto psicologico e supporto spirituali, se si è credenti.

Il ministero della salute è la struttura di coordinamento del sistema


sanitario nazionale del governo italiano. Ha compiti in materia sanitaria,
di fornire le norme e i provvedimenti che si devono adottare per la difesa
contro le malattie e di comunicazione con le istituzioni internazionali ed
europee nel campo della salute.

L’articolo 32 della costituzione italiana afferma:


” La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e
interesse della collettività, e garantisce
cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se


non per disposizione di legge.”

La legge non può in nessun caso infrangere i limiti imposti dal rispetto
della persona umana. La salute costituisce un diritto fondamentale, la
cui violazione comporta al risarcimento del danno subito: tutti hanno
diritto ad essere curati, anche se non tutti hanno diritto a cure gratuite,
destinate esclusivamente a coloro che non sono in grado di far fronte
economicamente alle cure indispensabili per la propria salute.

Non si è obbligati a curarsi, se non nei casi previsti dalla legge (nel caso
di vaccinazioni obbligatorie per la prevenzione di malattie contagiose,
come per il COVID-19, oppure provvedimenti di cura e di isolamento per
soggetti portatori di malattie altamente contagiose).

In accordo con l’articolo 32 della Costituzione, la salute non è solo un


diritto dell’individuo, ma anche un “interesse della collettività”. La prima
ragione di ciò è evidente: mantenere un elevato grado di benessere
fisico e psichico della popolazione è utile a tutti noi, all’economia e in
generale all’armonia della nostra comunità.

L’importanza anche “collettiva” della salute può


talora giustificare, come detto in precedenza,
trattamenti sanitari obbligatori, come per esempio,
soltanto nei casi strettamente previsti dalla legge,
alcuni vaccini. Ciò è stato anche riconosciuto dalla Corte costituzionale,
che ha respinto un ricorso del Veneto dopo che si era lamentato dei
vaccini obbligatori. Naturalmente, misure di questo tipo possono essere
intraprese solo a determinate condizioni, come:

- Situazioni tali da richiedere un “patto di solidarietà” tra cittadino e stato;

- Conseguenze negative altamente tollerabili dall’individuo che riceve il


vaccino, se non assenti

- Risarcimento della famiglia nel caso in cui vi siano delle conseguenze


serie, a prescindere di chi sia la colpa

Obiettivo 3 AGENDA 2030: SALUTE E BENESSERE

Lo scopo di questo obbiettivo è quello di garantire il


benessere e una vita sana a più persone possibili,
di tutte le età (bambini, giovani, adulti, anziani) e in
ogni parte del mondo. Certamente in questi anni
sono stati fatti dei grandi passi in avanti. Se
consideriamo i Paesi più ricchi, quelli del Nord del mondo, i loro sistemi
sanitari sono molto buoni ed efficienti. Chi vive in questi Paesi vive
anche in ambienti sufficientemente sani e può essere ben curato senza
problemi se si ammala.

Per quanto riguarda invece i paesi più poveri, ossia quelli del sud del
mondo, anche qui sono stati effettuati dei progressi, infatti la mortalità è
diminuita e molte più persone vengono vaccinate contro le malattie
contagiose. Ma sono ancora lontani rispetto ai livelli dei paesi ricchi,
soprattutto nelle zone di campagna. Capita infatti che chi abita in queste
zone sia costretto a percorrere molti chilometri per raggiungere un
ambulatorio o un ospedale.

Perché?
Vivere una vita sana e promuovere il benessere di tutti è importante per
costruire società prospere. Nonostante i grandi progressi nel
miglioramento del benessere e della salute delle persone negli ultimi
anni, le discrepanze nell'accesso all'assistenza sanitaria continuano ad
esserci. Ogni anno oltre 6.000.000 di bambini muoiono ancor prima di
compiere cinque anni e solo la metà di tutte le donne nei paesi in via di
sviluppo ha accesso all'assistenza sanitaria che necessita. Epidemie
come l'HIV o l’AIDS si diffondono dove la paura e la discriminazione
limitano la possibilità delle persone di ricevere i servizi necessari per
vivere una vita sana e dignitosa.

Che cosa bisogna ottenere?


Ecco i traguardi che sono stati individuati e che ci si è posti di ottenere
entro il 2030.

 fare in modo che tutti possano avere assistenza medica, medicine


e vaccini a basso costo.
 porre fine alle gravi epidemie.
 diminuire il numero delle mamme che muore durante il parto.
 diminuire la mortalità infantile prima dei 5 anni.
 ridurre drasticamente il numero di morti provocate da sostanze
chimiche pericolose, dall’inquinamento e dalla contaminazione
dell’aria, dell’acqua e del suolo.
 dimezzare il numero di morti e di infortuni dovuti a incidenti
stradali.
 educare le persone sull’uso di alcol, tabacco e droghe

Cosa posso fare?

Nel proprio piccolo si può promuovere e protegger la salute propria e


quella di coloro che ci circondano. Si può sensibilizzare la propria
comunità su quanto sia importante lo stare in salute, l’acquisire di stili di
vita sani e sul diritto delle persone a servizi sanitari di qualità. Si può
anche agire mediante la scuola, club, e organizzazioni sportive al fine di
promuovere una salute migliore per tutti, specialmente per le persone
più vulnerabili, come le donne e i bambini.

Che cosa devono fare i governi?


È fondamentale che tutti i paesi aumentino il denaro da investire nei
servizi sanitari, per esempio con la creazione di ambulatori e
l’assunzione di medici e infermieri soprattutto per le zone più disagiate.
Una parte importante dei ricavati deve essere destinata all’istruzione
del personale sanitario.

L’istruzione e l’educazione sono importanti anche in altri ambiti: i dati ci


dicono infatti che la mortalità dei bambini è minore nelle famiglie dove le
mamme sono più istruite e informate.

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